Quando il cellulare non esisteva....

Aperto da ik2nbu Arnaldo, 28 Settembre 2020, 22:29:40

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ik2nbu Arnaldo

In riposta ai lamenti " giovanili " di IT9ACJ Marcello  [emoji12] [emoji1] che è rimasto quasi isolato causa guasto PosteMobile

Anno 1990 , la Telecom di allora si chiamava SIP e lancia sul mercato il primo telefono Etacs analogico,
il sottoscritto aveva già compiuto 28 anni ..... ma prima come era il mondo ?


  • Per le cose urgenti c'era la cabina telefonica a gettoni
  • Il fax era usato per tutta la corrispondenza business e fare ordini, spedire documenti
  • I giovani se andavanno in giro senza telefonino, idem chi lavorava
  • Tutti lavoravano meglio, erano meno stressati  e le informazioni "importanti"  le ottenevi lo stesso
  • Potevi anche partire per una settimana da ragazzino, ed al massimo chiamavi i genitori solo al sabato
  • Niente GPS o navigatori, chiedevi la strada e ti veniva risposto, atlante stradale sempre in macchina

Sempre negli anni 90:


  • I radioamatori avevano messo in piedi una bella rete packet a 2 livelli VHF ed UHF
  • I messaggi da Milano a Palermo, andata e ritorno, impiegavano circa 15 minuti a fare il tragitto via nodi e bbs
  • La radio era amata da tutti, c'erano file di CB a fare gli esami da OM con punte a Milano di 1.500 iscritti alle sessioni
  • In caso di calamità, potevamo essere precettati ed andare da volontari al Pirellone a dispacciare messaggi in CW
  • I missionari li sentivi tutte le sere in HF da Africa e/o Sudamerica e si organizzavano spedizioni di ogni genere
  • In radio c'era persino la frequenza dei medici di primo soccorso sulla banda 80 metri
  • Insomma il mondo funzionava lo stesso, senza particolari difficoltà di comunicazione, anche via radio

Il mondo di Oggi:


  • Iperconessi H24 con ogni ben di dio tecnologico sia mobile che fisso
  • Overbooking di informazioni in rete di cui 80 % sono spazzatura o fake news
  • Incapaci di staccare la spina e con patologie da dipendenza da social, peggio della tossicodipendenza
  • La gente va in giro senza staccare occhi dal navigatore, non sarebbe mai capace di tornare 2 volte nello stesso posto
  • Si parla di meno in modo profondo fra umani, ma si condivide " il nulla dell'apparenza "
  • E tutto questo lo paghiamo.... mica è gratis, tranne quando regaliamo i nostri dati ai nuovi digital padroni

Ragazzi, date retta ad un vecho rimba come me.... la verà libertà oggi è essere disconessi !

73 Arnaldo www.ik2nbu.com


kz

Citazione di: ik2nbu Arnaldo il 28 Settembre 2020, 22:29:40
Ragazzi, date retta ad un vecho rimba come me.... la verà libertà oggi è essere disconessi !

tralasciando "i bei tempi andati" (che fa tanto "signora mia") sono parole sante: la vera libertà è nella rinuncia (o forse nell'avere qualcuno che sta collegato al posto nostro?)

IT9ACJ ROBERTO

salve arnaldo, io la cb ho iniziato nel 1989 quando ero alla misericordia e avevamo sulle ambulanze i mitici alan 34 s. i radioamatori li ho cnosciuti nel 1990 durante lo jota.
la sezione ari di acireale (che tra 3 anni farà 50 anni di presenza sul territorio) montò una tenda ministeriale in piazza duomo e nel giro di 2 giorni abbiamo avuto la presenza di 900 scout e facevamo collegamenti in hf con un semplice dipolo tra i campanili delle 2 chiese.
la rete packet l'ho conosciuta, e vista in azione durante il terremoto del 13 dicembre 1990. quella notte da incubo (45 secondi di puro terrore magnitudo 5,8) a catania mancò per diversi secondi la luce e non c'erano i cellulari (roba da ricchi).
la 27 mhz era piena e si ci si divertiva tanto,,, la sera tanti qso, poi i primi gruppi dx le riunioni del gruppo, il dx e le cartoline dirette (non via bureau).
nel 1991 i russi cominciavano a trasmettere anche in 11 metri e per la cartolina chiedevano 3 mille lire (il rublo era una valuta che non valeva una cippa). avevano trasmettitori fm valvolari da 60 watt e slittavano di frequenza da matti.
mitici e inarrivabili per il prezzo mostruoso erano gli icom ic 781e e il suo relativo ricevitore l'icom ic r 9000 (22 milioni delle vecchie lire), poi il kenwood ts 940 sat (altra bestia).
oggi a detta di un radioamatore qui vicino non ce associazionismo, ognuno per li fatti propri (non e questione di covid), ma disinteresse o me ne fotto del prossimo.
infatti credo ben poco alla rinascita della 27 mhz a catania, al ripopolamento delle vhf (io da parte mia ho smesso di rispondere alle chiamate sui ponti e dirette)... e una mia politica di fare radio.
roberto it9acj
www.qrz.com/db/it9acj
qrx: 145.500 diretta acireale
145.700 r4 acireale subtono 127.3 hz
145.475 ir9bl 127.3 hz
430.125 ur5 acireale subtone 127.3 hz
icom ic f 1010 145.762,5 qrx


Marco De Caprios

Citazione di: ik2nbu Arnaldo il 28 Settembre 2020, 22:29:40
In riposta ai lamenti " giovanili " di IT9ACJ Marcello  [emoji12] [emoji1] che è rimasto quasi isolato causa guasto PosteMobile

Anno 1990 , la Telecom di allora si chiamava SIP e lancia sul mercato il primo telefono Etacs analogico,
il sottoscritto aveva già compiuto 28 anni ..... ma prima come era il mondo ?


  • Per le cose urgenti c'era la cabina telefonica a gettoni
  • Il fax era usato per tutta la corrispondenza business e fare ordini, spedire documenti
  • I giovani se andavanno in giro senza telefonino, idem chi lavorava
  • Tutti lavoravano meglio, erano meno stressati  e le informazioni "importanti"  le ottenevi lo stesso
  • Potevi anche partire per una settimana da ragazzino, ed al massimo chiamavi i genitori solo al sabato
  • Niente GPS o navigatori, chiedevi la strada e ti veniva risposto, atlante stradale sempre in macchina

Sempre negli anni 90:


  • I radioamatori avevano messo in piedi una bella rete packet a 2 livelli VHF ed UHF
  • I messaggi da Milano a Palermo, andata e ritorno, impiegavano circa 15 minuti a fare il tragitto via nodi e bbs
  • La radio era amata da tutti, c'erano file di CB a fare gli esami da OM con punte a Milano di 1.500 iscritti alle sessioni
  • In caso di calamità, potevamo essere precettati ed andare da volontari al Pirellone a dispacciare messaggi in CW
  • I missionari li sentivi tutte le sere in HF da Africa e/o Sudamerica e si organizzavano spedizioni di ogni genere
  • In radio c'era persino la frequenza dei medici di primo soccorso sulla banda 80 metri
  • Insomma il mondo funzionava lo stesso, senza particolari difficoltà di comunicazione, anche via radio

Il mondo di Oggi:


  • Iperconessi H24 con ogni ben di dio tecnologico sia mobile che fisso
  • Overbooking di informazioni in rete di cui 80 % sono spazzatura o fake news
  • Incapaci di staccare la spina e con patologie da dipendenza da social, peggio della tossicodipendenza
  • La gente va in giro senza staccare occhi dal navigatore, non sarebbe mai capace di tornare 2 volte nello stesso posto
  • Si parla di meno in modo profondo fra umani, ma si condivide " il nulla dell'apparenza "
  • E tutto questo lo paghiamo.... mica è gratis, tranne quando regaliamo i nostri dati ai nuovi digital padroni

Ragazzi, date retta ad un vecho rimba come me.... la verà libertà oggi è essere disconessi !

73 Arnaldo www.ik2nbu.com
Condivido anche le virgole. il mio primo CB aveva 6ch e 12 quarzi. Era il 1975 e il fax, quello consumer lo dovevano ancora inventare... Avevo 13 anni e i telefoni li gestiva la SIP. Nel paese dei miei nonni c era solo un bar che aveva il telefono a scatti...Giorni spensierati.

inviato Redmi S2 using rogerKapp mobile



lake

un applauso ad arnaldo.... [emoji106]  [emoji106]

me le ricordo nelle localita' di villeggiatura quelle code serali davanti alle cabine telefoniche per parlare con casa, dicevi l'essenziale , poi eri libero per un po' di giorni... anche per contattare una ragazza che ti piaceva ed avevi conosciuto da poco tutto era ben diverso, leggete qui, mi sono ritrovato


https://www.paginecuriose.it/2019/09/22/gli-anni-80-allargentario-quando-non-esistevano-i-cellulari-di-francesco-palombo/


HAWK

#5
Tutto giusto...
suggerimenti contro cadute di sistema.
Si garantisce la comunicazione ed è gratis.


IT9ACJ ROBERTO

bei ricordi, mia mamma ha lavorato nei telefoni di stato (asst, poi iritel, dopo telecom), partendo dalla gavetta (centralini, dove per mancanza di telefoni a casa chi poteva telefonava dai centralini e a catania ce ne era uno solo).
il telefono di casa a quei tempi era roba da ricchi (o quasi,,,) telefono a disco, che per colpa di omonimia della vicina di casa avevamo il duplex (usato per non utilizzare 2 numeri di telefono).
oggi si okkey telefono a casa, ma tutti super connessi e se non hai il cellulare da 9000 euro in oro 48 karati triplice sim, connessione al satellite non sei nulla.
roberto it9acj
www.qrz.com/db/it9acj
qrx: 145.500 diretta acireale
145.700 r4 acireale subtono 127.3 hz
145.475 ir9bl 127.3 hz
430.125 ur5 acireale subtone 127.3 hz
icom ic f 1010 145.762,5 qrx


Giggibuatta

Si, e quando per telefonare ad un'altra citta' ti dovevi prenotare e poi la signorina del centralino ti richiamava a quell'ora per darti la linea?
Ricordo anche che a quei tempi avevo un bar/pizzeria a Roma, Corso Vittorio affianco alla vecchia Sip. I centralinisti del turno di notte venivano a spuntineggiare in vestaglia e ciabatte. La notte e mi spiegavano che tutta Italia era gestita da li e avevano casini con la gente che chiedeva informazioni senza specificare la loro localita' pensando di parlare con la sede del loro posto...
Se ti svegli vestito o sei morto o ti sei divertito

IT9ACJ ROBERTO

qui a catania si parla degli anni 60 del secolo scorso, la sera le centraliniste si divertivano ad ascoltare le telefonate degli attori, protagonisti della allora tv nazionale rai (tra cui pippo baudo nazional-popolare).
nel 1986 durante la crisi degli ostaggi dell'achille lauro, quando i caccia di base a sigonella (base usa) fecero atterrare con urgenza il 747 con i terroristi (se non mi sbaglio dell'olp) scappati, catania e i telefoni di stato furono presidiati dall'esercito e dalle forze dell'ordine, tra cui anche l'ufficio dove lavorava mia mamma e la struttura dove c'erano i ripetitori telefonici in microonda (antenne a trombone rovesciato).
roberto it9acj
www.qrz.com/db/it9acj
qrx: 145.500 diretta acireale
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IT9ACJ ROBERTO

i mitici etacs (primi telefonini seri in italia anche perke c'era la rete parallela a 460 mhz), le telefonate si potevano ascoltare con un vecchissimo ma sempre valido th78 della kenwood.
chi se lo poteva permettere (l'etacs), lo regalava alla giovane amante focosa (a volte gran pezzo di....), per fargli capire all'altro amante quanto il marito se ne era sturnatu di casa e loro potevano passare notti infuocate....
roberto it9acj
www.qrz.com/db/it9acj
qrx: 145.500 diretta acireale
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Arctic

#10
.... non paliamo degli scanner nei primi anni'90 ..... (RTMS 450 Mhz & Etacs)

si passava il venerdì sera ... dopo le 23.00 in auto con amici prima di rientrare ad ascoltare "le telefonate" ..... da morire dal ridere ,

..... in centro la cella migliore da ascoltare

[emoji23]  [emoji23]  [emoji23]
CB-   Midland Alan 80
PMR- Polmar Easy
        Midland G14


M74

Io sono un po' più giovane (relativamente) ma il mondo prima me lo ricordo bene e sinceramente lo preferivo.
Al cellulare ho ceduto e ne ho uno, allo smartphone no, mai avuto e penso che se proprio non diventerà un obbligo di legge (non si sa mai) continuerò coi residuati che ho in grande numero.
Poi certe cose non hanno prezzo, quando ti vedono rispondere al telefono ed è un Motorola 8200 al giorno d'oggi è uno spettacolo, per me pensano che sono un John Titor al contrario che arriva dal passato.
Dopo che unilateralmente mi hanno modificato il contratto da a consumo a fisso mensile può essere che farò a meno proprio del telefono, fino ad oggi con 5€ ogni tredici mesi avevo la mia linea ricevente e non mi va di spendere la stessa cifra ogni mese per non usarlo lo stesso...mi sa che ricollego il fisso già che con l'adsl me l'hanno affibbiato senza possibilità di rifiutarlo.
Alla radio ci sono arrivato solo adesso, meglio tardi che mai!!

kz

con il motorola microtac e un pezzo di stagnola, anche quella delle gomme o delle sigarette, non avevi bisogno dello scanner.