Costruzione Alimentatore 28Volt 1A

Aperto da mekflat, 30 Ottobre 2015, 20:32:16

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mekflat

73 A tutti.
A breve dovrò trovare o costruire un alimentatore stabilizzato a 28volt 1A per alimentare un lineare HF da 10Watt.
Avete dei consigli su come posso costruirlo ?
73 da 1RGK575


nuvolanera18

Trovi vari progetti in internet per alimentatori stabilizzati...basta recuperare un trasformatore che abbia al secondario un'uscita adeguata (superiore ai 30 volt) e adeguare condensatori e diodi Zener alla tensione di cui necessiti

Carmelo_97

Citazione di: mekflat il 30 Ottobre 2015, 20:32:16
73 A tutti.
A breve dovrò trovare o costruire un alimentatore stabilizzato a 28volt 1A per alimentare un lineare HF da 10Watt.
Avete dei consigli su come posso costruirlo ?
Ciao potresti realizzare un'alimentatore con LM338K o LM317+2N3055 o MJ2955
Pagina QRZ.COM www.qrz.com/db/IT9GHW
Sito web www.it9ghw.jimdo.com
                          STAY TUNED!


Ugo da Norcia

Per ottenere 28 stabilizzati devi partire da un trasfo con secondario a 28x1,46=40.88V - 1/2A.
Condensatore di livellamento almeno da 2.200mf 60Vl o più. Ponte di diodi da 2A  opiù.

Per il resto cerca uno dei tantissimi schemi con LM317 + MJ2955 come consigliato da Carmelo_97.

Buon lavoro
WWW.SEISMOCLOUD.COM

Grossissimo problema, Einstein è morto, Beethoven pure, e io non sto per nulla bene


Alinghi

Casomai è il contrario.
Per ottenere 28V stabilizzati, in teoria sarebbero sufficienti 28/1,41=19,8V.




Ugo da Norcia

Di anni ne sono passati, ma credo proprio di ricordare bene. la tensione alternata erogata dal trasfo deve essere circa 1,4 volte maggiore a quella che si vorrà ottenere. Che poi quando radrizzi e stabuilizzi aumenti è un'altro discorso.

ma mi incuriosisci, vado a rivedere appena ho tempo qualche testo
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conte dracula

Citazione di: Ugo da Norcia il 01 Novembre 2015, 16:45:56
Per ottenere 28 stabilizzati devi partire da un trasfo con secondario a 28x1,46=40.88V - 1/2A.
Condensatore di livellamento almeno da 2.200mf 60Vl o più. Ponte di diodi da 2A  opiù.

Per il resto cerca uno dei tantissimi schemi con LM317 + MJ2955 come consigliato da Carmelo_97.

Buon lavoro

:up: :up:

Per me è giusto così ;)


Alinghi

Basta cercare in rete il classico schema di alimentatore 0-30V per vedere che vengono nella maggior parte utilizzati trasformatori a 24V, pure per ottenere una tensione di 30V.


cimabue

Citazione di: mekflat il 30 Ottobre 2015, 20:32:16
73 A tutti.
A breve dovrò trovare o costruire un alimentatore stabilizzato a 28volt 1A per alimentare un lineare HF da 10Watt.
Avete dei consigli su come posso costruirlo ?

ma ti basta 1A?


davj2500

Citazione di: Ugo da Norcia il 01 Novembre 2015, 17:43:01
Di anni ne sono passati, ma credo proprio di ricordare bene. la tensione alternata erogata dal trasfo deve essere circa 1,4 volte maggiore a quella che si vorrà ottenere. Che poi quando radrizzi e stabuilizzi aumenti è un'altro discorso.

ma mi incuriosisci, vado a rivedere appena ho tempo qualche testo

L'alternata deve avere tensione più elevata della continua che andrà a produrre. Si può anche dedurre intuitivamente: la tensione extra nei picchi di massimo deve andare a riempire i buchi lasciati neI momenti in cui il ciclo è al minimo per produrre una tensione costante.

Ciaoo
Davide

conte dracula

Citazione di: davj2500 il 01 Novembre 2015, 18:26:05
Citazione di: Ugo da Norcia il 01 Novembre 2015, 17:43:01
Di anni ne sono passati, ma credo proprio di ricordare bene. la tensione alternata erogata dal trasfo deve essere circa 1,4 volte maggiore a quella che si vorrà ottenere. Che poi quando radrizzi e stabuilizzi aumenti è un'altro discorso.

ma mi incuriosisci, vado a rivedere appena ho tempo qualche testo

L'alternata deve avere tensione più elevata della continua che andrà a produrre. Si può anche dedurre intuitivamente: la tensione extra nei picchi di massimo deve andare a riempire i buchi lasciati neI momenti in cui il ciclo è al minimo per produrre una tensione costante.

Ciaoo
Davide

;) :miiii:  Già.


Ugo da Norcia

NOn per fare il rompiballe, ma perdonami Alinghi, mi fido molto di più dei testi sui quali ho studiato che delle stupidate che trovi in rete. è tutto da prendere mooooooolto con le pinze, a patto che la fonte sia più che autorevole. Mia opinione personalissima
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Alinghi

#12
Dai ragazzi, ma spero stiate scherzando.
Queste sono le basi di elettronica, che un radioamatore dovrebbe pure conoscere.

La tensione continua che si ottiene raddrizzando e livellando una tensione alternata è pari al suo valore massimo.

Quando parliamo di tensione alternata parliamo sempre del suo valore efficace, e non  del suo valore max, quest'ultimo si ottiene appunto moltiplicando il valore eff. per la radice di 2, ovvero 1,41.

Quindi una tensione di 24Vac proveniente ad esempio da un trasformatore, quando raddrizzata e livellata presenta un valore di circa 24x1,41=33,84 Vdc
In realtà saranno qualcosa meno circa 32,5V perché 1,4v cadono sui diodi o ponte raddrizzatore.

Qualsiasi libro di elettronica, potrà confermare quello che stò dicendo.


77andreagas

Alinghi il tuo calcolo teorico non fa un piega, ma nella realizzazione di un alimentatore stabilizzato si applica la seguente formula per il calcolo della tensione sul secondario del trasformatore
Vin=(Vout+3)*1,414-0,7
Quindi il trasformatore dovrà avere un secondario pari a 43.5Vac.
La cella di filtro se i raddrizzatore è a  ponte di Graetz dovrà essere
Cx=(I/Vr)*1,8
Cx= capacità incognita in uF
I = corrente massima di carico in uscita in mA.
Vr= è il ripple massimo in V tollerato sovrapponibile alla tensione continua.
Chiaramente con ripple molto bassi si sale di conseguenza di capacità.
Le formule ed i calcoli sono tratti dal Manuale deglia Alimentatori stabilizzati Lineari e Switching di Luigi Colacicco.

r5000

73 a tutti, ok che la tensione efficace raddrizzata diventa più alta fino alla tensione di picco ma NON è stabilizzata e con il consumo ritorna alla tensione efficace con aggiunto il ronzio (ripple) che nel caso di una lampadina è accettabile ma non per un'amplificatore lineare che deve essere alimentato con una tensione stabilizzata altrimenti oltre al segnale utile trasmette anche il ronzio con il risultato di avere una modulazione pessima, quindi si deve stabilizzare la tensione di lavoro e questo si può fare solo se la tensione in ingresso al circuito stabilizzatore è maggiore della tensione d'uscita, con gli LDO si può fare con una caduta di tensione minore mentre con i circuiti tradizionali servono sempre almeno 3- 4 volt fino a decine di volt nel caso si usa un'alimentatore stabilizzato variabile dove entri con 30 volt ed esci con 5 volt o meno, di solito la tensione efficace del trasformatore è la tensione massima da prelevare se lo stabilizzatore è di tipo "normale" poi se serve una corrente minima si può anche pensare di prelevare una tensione maggiore ma funziona solo se il condensatore di filtro è dimensionato per una corrente maggiore e quindi permette di stabilizzare una tensione di 28 volt anche se il trasformatore è da 24 volt, però se la corrente nominale è di 1 A non prelevi più di qualche mA, se aumenti il consumo scende la tensione, non si parla più di alimentatore stabilizzato ma non stabilizzato buono solo per apparati che poi hanno al loro interno hanno un'ulteriore stabilizzatore...
ps: detto questo esistono lineari che usano alimentatori non stabilizzati, tutti i valvolari ad esempio o i lineari cb da casa che all'interno del mobile hanno il classico circuito da auto con  un'alimentatore non stabilizzato, c'è anche da dire che i lineari usati sono progettati per funzionare in auto o camion dove la tensione della batteria aumenta sotto carica e quindi tollerano l'alimentazione maggiore (da 24volt fino a 32 volt...) e i modelli da stazione fissa difficilmente vengono usati al massimo e quindi anche l'alimentatore non stabilizzato ce la fà senza grossi problemi di ripple, è invece improponibile per gli amplificatori broadcasting  dove l'alimentazione è stabilizzata...
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599


77andreagas

Infatti quella tensione raddrizza e misurata ai capi del trafo è a vuoto, sotto carico scende notevolmente, ecco perché gli alimentatori stabilizzati seri hanno una tensione a vuoto elevata ai capi della cella di filtro.

Alinghi

Che la tensione ai capi del trasformatore scende sotto carico,può anche essere.
Che serva un trasformatore 1,4volte più grande mi sembra eccessivo, considerando tra l'altro che tutta la tensione in eccesso deve essere smaltita in calore.

Per non far scendere la tensione, basta scegliere un trasformatore con una corrente o potenza superiore.
Se ad esempio mi serve 1A scelgo un trasformatore da 2A e sono sicuro che la tensione non scende nemmeno sotto carico, o comunque scende di pochissimo

P.S. ho un alimentatore auto-costruito con lm338, più un transistor di  potenza, con trasformatore 24Vac 50VA in grado di erogare tranquillamente oltre 1A anche a 30V.



r5000

Citazione di: Alinghi il 01 Novembre 2015, 21:49:55
Che la tensione ai capi del trasformatore scende sotto carico,può anche essere.
Che serva un trasformatore 1,4volte più grande mi sembra eccessivo, considerando tra l'altro che tutta la tensione in eccesso deve essere smaltita in calore.

Per non far scendere la tensione, basta scegliere un trasformatore con una corrente o potenza superiore.
Se ad esempio mi serve 1A scelgo un trasformatore da 2A e sono sicuro che la tensione non scende nemmeno sotto carico, o comunque scende di pochissimo

P.S. ho un alimentatore auto-costruito con lm338, più un transistor di  potenza, con trasformatore 24Vac 50VA in grado di erogare tranquillamente oltre 1A anche a 30V.
73 a tutti, concordo, il tuo ragionamento non fà una piega, anch'io ho un'alimentatore con l'lm338k che eroga 33 volt anche se il trasformatore è da 28 volt, l'ho sempre usato anche per provare la tensione di varicap e con pochi mA và benissimo ma se mi serve un pò più di corrente la tensione d'uscita scende... questo è diverso dagli alimentatori lineari classici che propio come hai scritto dissipano parecchia potenza in calore per garantire una buona stabilizzazione della tensione d'uscita e basso rumore, gli alimentatori switching hanno un'alto rendimento perchè dissipano meno energia in calore ma per la  l'affidabilità e il basso rumore gli alimetatori lineari restano insostituibili in alcune applicazioni...
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Ugo da Norcia

Mi conforta il fatto che qualcosa ricordo ancora. Questo valore di 1,41 lo conoscono in tanti, non solo io. Per fortuna.

Io rimango della mia idea e, a questo punti, di tanti altri. Poi ognuno faccia quel che vuole, specie se come dice Alinghi capisce/conosce qualcosa di elettrotecnica.  :-D :-D :-D
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Alinghi

Prima ero sicuro al 99% di ciò che ho detto.
Poi per sicurezza sono andato a rileggere sul libro di elettronica, e adesso sono sicuro al 100%

conte dracula

Citazione di: Alinghi il 02 Novembre 2015, 18:01:00
Prima ero sicuro al 99% di ciò che ho detto.
Poi per sicurezza sono andato a rileggere sul libro di elettronica, e adesso sono sicuro al 100%

:up: :up:
Beato te.. ;)
Si vede che le scuole,i libri e sopratutto l'esperienza mia e di altri amici sono TOTALMENTE differenti dalle tue.
73


Alinghi

Questo è ciò che io leggo sul libro:



Poi se qualcuno ha un testo dove si dice che il trasformatore deve essere scelto di 1,4 volte più grande, mi posti la relativa immagine.



77andreagas

Io inserisco questa, tratta dal Manuale degli alimentatori stabilizzati serie e switching di Colacicco.


Ugo da Norcia

che testo citi? chi è l'autore. A cosa si riferiscono quelle poche righe. Vuol dir tutto e niente, così
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Alinghi

#24
Citazione di: 77andreagas il 02 Novembre 2015, 20:01:31
Io inserisco questa, tratta dal Manuale degli alimentatori stabilizzati serie e switching di Colacicco.

Quella formula presumibilmente serve per calcolare la massima tensione in ingresso ad un circuito elettronico dove probabilmente c'è un regolatore della serie LM.

Qualche riga più sotto, c'è pure scritto:

"Quindi ad esempio, in un alimentatore con Vout=12V deve essere impiegato un trasformatore con un secondario di almeno 15Vac"

Ovvio essendoci probabilmente un circuito regolatore su cui cadono 3V, se in uscita mi servono 12V dovrò utilizzare un trasformatore di 12+3=15V.

Se applicassi la formula scritta nel libro, risulterebbe che dovrei utilizzare un trasformatore di (12+3)*1,414-0,7= 20.51V  che è in contrasto con quanto scritto 2 righe più sotto.


Alinghi

Citazione di: Ugo da Norcia il 02 Novembre 2015, 21:03:18
che testo citi? chi è l'autore. A cosa si riferiscono quelle poche righe. Vuol dir tutto e niente, così

Il testo è di libera consultazione.


La pagina da me postata è pag.10


r5000

73 a tutti, il libro non ha errori, all'inizio della pagina 10 dice esattamente quello che và detto, il trasformatore deve avere la tensione alternata (è omesso ma si parla di un trasformatore e quindi non si parla di tensione raddrizzata o continua) uguale alla massima tensione d'uscita che si intende prelevare dal circuito stabilizzatore tenendo conto di 1.4 volt di caduta nel ponte raddrizzatore (indipendente dalla tensione d'uscita ma bisogna tenenerne conto sopra tutto quando si usano secondari a bassa tensione) e un 10% del valore di tensione che serve al circuito stabilizzatore per mantenere stabile la tensione d'uscita, poi c'è anche la formula corretta dove dice che la tensione continua sarà la radice quadrata di 2 (1.41) per la tensione efficace (che viene indicata come Vsec) meno la tensione di caduta del ponte (1.4 volt) e questo forse genera confusione ma il calcolo è corretto, senza tener conto del 10% in più (che permette di avere la tensione stabilizzata anche con un calo del 10% della tensione di rete ) se ho 12 volt alternati diventano 15.52 volt ai capi del condensatore di filtro tenuto conto anche della caduta di tensione del ponte, con 24 volt si ottengono 32.44 volt, il circuito stabilizzatore "dissipa" in calore la differenza tra i 32.44 volt e i 24 volt, sono 8.44 Watt per ogni Ampere richiesto, poi se preleviamo pochi mA possiamo arrivare ai 30 volt comodi a patto che lo stabilizzatore funziona con una caduta di tensione minima, esistono LDO con 0.6 volt di caduta, entri con 6 volt e ne prelevi 5.4 volt, di solito gli stabilizzatori tradizionali vogliono almeno 3 volt in più all'ingresso, il motivo è semplice, usano i transistor e quindi devi superare la tensione di soglia e come minimo ci sono almeno 3 transistor in cascata, gli LDO usano i mosfet che non hanno questa soglia...

ps: quel 10% o più di tolleranza faceva la differenza tra un'alimentatore fatto male e quello fatto bene che non risentiva degli sbalzi di tensione o dell'invecchiamento dei condensatori di filtro, ora i valori di targa (se vogliono...) sono ben più precisi ma 40 anni fà i condensatori elettrolitici avevano tolleranze ben maggiori del 10% e per avere la tensione ben stabilizzata l'unica soluzione era di alzare la tensione raddrizzata e dissipare in calore l'eccedenza per garantire sempre la tensione stabilizzata anche con condensatori fuori tolleranza e bassa tensione di rete, tutto questo adesso sembra uno spreco ma i primi alimentatori che usavano i diodi zener e resistenze dissipavano in calore metà della potenza, con i transistor la resa è aumentata fino al massimo ottenibile con i circuiti lineari e preregolatori a diodi controllati (scr) che servivano propio per ridurre al massimo la potenza dissipata in calore, poi sono arrivati gli alimentatori switching e adesso sembra strano quando tocchi un'alimentatore e "scalda" mentre con i lineari è del tutto normale sentirli caldi se non molto caldi...
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77andreagas

Citazione di: Alinghi il 02 Novembre 2015, 21:13:42
Citazione di: 77andreagas il 02 Novembre 2015, 20:01:31
Io inserisco questa, tratta dal Manuale degli alimentatori stabilizzati serie e switching di Colacicco.

Quella formula presumibilmente serve per calcolare la massima tensione in ingresso ad un circuito elettronico dove probabilmente c'è un regolatore della serie LM.

Qualche riga più sotto, c'è pure scritto:

"Quindi ad esempio, in un alimentatore con Vout=12V deve essere impiegato un trasformatore con un secondario di almeno 15Vac"

Ovvio essendoci probabilmente un circuito regolatore su cui cadono 3V, se in uscita mi servono 12V dovrò utilizzare un trasformatore di 12+3=15V.

Se applicassi la formula scritta nel libro, risulterebbe che dovrei utilizzare un trasformatore di (12+3)*1,414-0,7= 20.51V  che è in contrasto con quanto scritto 2 righe più sotto.

Questa formula è nella parte iniziale del libro, dove si comincia a progettare un'alimentatore stabilizzato con un solo transistor+zener, quindi nessun integrato regolatore.
Comunque resta il fatto che tutta la discussione è nata dalla tua affermazione:
"Casomai è il contrario.
Per ottenere 28V stabilizzati, in teoria sarebbero sufficienti 28/1,41=19,8V"


Quindi è corretto dire che da entrambi i libri si evince che la VinAC debba essere maggiore e non inferiore alla VoutDC.

Direi che siamo arrivati alla conclusione della diatriba.

73 de Andrea

Alinghi

Citazione di: 77andreagas il 03 Novembre 2015, 09:22:10

Questa formula è nella parte iniziale del libro, dove si comincia a progettare un'alimentatore stabilizzato con un solo transistor+zener, quindi nessun integrato regolatore.
Comunque resta il fatto che tutta la discussione è nata dalla tua affermazione:
"Casomai è il contrario.
Per ottenere 28V stabilizzati, in teoria sarebbero sufficienti 28/1,41=19,8V"


Quindi è corretto dire che da entrambi i libri si evince che la VinAC debba essere maggiore e non inferiore alla VoutDC.

Direi che siamo arrivati alla conclusione della diatriba.

73 de Andrea

Certo mi posti un trafiletto di 5 righe, non è che sono un mago e capisco di quale alimentatore si stia parlando, posso solo fare delle supposizioni, e coincidenza 3V sono proprio la tensione che normalmente cade su un regolatore di tensione.

La cosa  certa è che quella formula postata sul tuo libro non serve per calcolare la tensione di un trasformatore, già il fatto che si chiami Vin significa che è una tensione di ingresso a un qualcosa, e la cosa vine confermata anche dalle righe più sotto.

La diatriba è nata da questa affermazione:

Per ottenere 28 stabilizzati devi partire da un trasfo con secondario a 28x1,46=40.88V - 1/2A.
Condensatore di livellamento almeno da 2.200mf 60Vl o più. Ponte di diodi da 2A  opiù.


Cavolo un trasformatore da 40.88V genera ai capi del condensatore una tensione di:
40,88x1,41-1,4= 56V

Cioè tu per ottenere 28V stabilizzati, utilizzi un trasformatore da oltre 40V ottenendo 56V ai capi del condensatore?

Auguri allora, e con un condensatore da 60Vl, spera pure di avere in casa una tensione bella stabile, perchè se avessi un 10% in più (che comunque rientra nella norma enel) ai capi del condensatore al posto di 56V ti ritrovi oltre 61V (10% in più) e il condensatore ti esplode in faccia.
















77andreagas

#29
Ripeto che mettere un trasformatore con una tensione di secondario inferiore alla tensione in uscita DC voluta è un errore, poi vedi tu come fare.
Ma dire che la tensione in uscita trafo e divisa per 1.414 è sufficiente per fare un alimentatore stab non sono assolutamente d'accordo.
Ma alla fine della sagra dimmi : il trasformatore deve avere una tensione di secondario maggiore o inferiore alla tensione di uscita VDC voluta?


Alinghi

Citazione di: 77andreagas il 03 Novembre 2015, 10:20:52
Ripeto che mettere un trasformatore con una tensione di secondario inferiore alla tensione in uscita DC voluta è un errore, poi vedi tu come fare.
Ma dire che la tensione in uscita trafo e moltiplicarla per 1.414 è sufficiente per fare un alimentatore stab non sono assolutamente d'accordo.

In pratica non lo farei nemmeno io,  infatti ho scritto IN TEORIA, questo vuol dire utilizzando formule teoriche.
Poi nella pratica, già la tensione Enel potrebbe variare di un 10% in più, ma anche di un 10% in meno, i componenti hanno delle tolleranze, e quindi potrebbero causare cadute di tensione superiori a quelle dichiarate, e poi sarebbe da stupidi calcolare un trasformatore al suo limite inferiore.

Se un trasformatore già ce l'ho, anzi che spendere soldi in un trasformatore nuovo, posso pure adattarmi, e smaltire tensione in eccesso montando un dissipatore gigante, o anche il contrario, utilizzare un trasformatore di tensione un pò inferiore, utilizzando però condensatori giganti, in modo da immagazzinare corrente sufficiente ad alimentatore il mio carico.

Se il trasformatore lo devo acquistare, per un alimentatore da 28v, non vado a scegliere un trasformatore da 20v, ma neanche da 40V, lo scelgo da 28V-30V.


Ugo da Norcia

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trevor

Guarda che che Veff*rad(2) ti dice solo che il condensatore di livellamento in assenza di carico raggiunge il valore di picco della sinusoide, quindi 1.41*Veff

Quando inizi a chiedere corrente, la tensione ai capi del condensatore scende fra una semi-sinusoide e la successiva. Nei picchi si carica (e con veri picchi di corrente che stressano sia i diodi che il condensatore), nei "vuoti" si scarica sul carico. Quest'ondulazione data dalla ciclica carica e scarica è detta ripple.

Non fare come qualcuno che una volta ha detto "allora monto un elettrolitico gigante così sono a posto" perché ha sfiammato il ponte raddrizzatore.
E non aggiungere "allora monto un ponte da 50A" perché ti fumi il trasformatore.

Il trasformatore va scelto in base alla ddp fra ingresso ed uscita richiesta al funzionamento dello stabilizzatore ed al potenziale calo del 10% che l'Ente erogante ti indica come possibile.


Se non ci credi, scaricati LT-Spice, fai una simulazione e poi facci sapere  ;-)
Stazioni di ascolto: Icom IC-R75 + filare random e accordatore in stazione e ALBRECHT AE-355 + diskone


r5000

73 a tutti, ok la simulazione ma è anche facile  fare una prova, penso che quasi tutti hanno recuperato un trasformatore da 12 volt alternati usati per le lampade alogene, a vedersi sono belli e massici e per fare un'alimetatore a 12 volt sono perfetti ma se si vuole utilizzare per un'alimentatore da 13.8 volt e usarlo con le radio si scopre che non ce la fanno in trasmissione, c'è scritto 12 volt 10A e quindi per un cb omolgato avanza ma poi scopri che in ricezione regge mentre in trasmissione si abbassa tensione e vedi lo smeter lampeggiare, aggiungere condensatori di capacità elevata serve a poco o nulla se tieni premuto la portante per qualche secondo e questo perchè la tensione alternata ai capi del secondario è inferiore alla tensione richiesta, i condensatori a vuoto sono carichi ma sotto carico raggiungono i 12 volt scarsi con il risultato che pur avendo un'alimentatore da 10 A basta prelevare  2 A a 13.8 volt e si siede, può anche bastare alimentare il cb a 12 volt e siamo tutti contenti ma se vuoi vedere i 5 watt d'uscita servono 13.8 volt altrimenti  a 12 volt misuri  4 watt...
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Alinghi

Citazione di: Ugo da Norcia il 03 Novembre 2015, 12:03:51
Contento tu, contenti tutti.

Non è questione di essere contenti, è solo questione di spiegare le cose come stanno, e magari evitare di dare consigli sbagliati.











conte dracula

Citazione di: Alinghi il 03 Novembre 2015, 19:51:37
Citazione di: Ugo da Norcia il 03 Novembre 2015, 12:03:51
Contento tu, contenti tutti.

Non è questione di essere contenti, è solo questione di spiegare le cose come stanno, e magari evitare di dare consigli sbagliati.

:-\ :-\
:miiii: :miiii:
Appunto..... :candela: :candela:

Carmelo_97

#36
Citazione di: Alinghi il 01 Novembre 2015, 21:49:55
Che la tensione ai capi del trasformatore scende sotto carico,può anche essere.
Che serva un trasformatore 1,4volte più grande mi sembra eccessivo, considerando tra l'altro che tutta la tensione in eccesso deve essere smaltita in calore.

Per non far scendere la tensione, basta scegliere un trasformatore con una corrente o potenza superiore.
Se ad esempio mi serve 1A scelgo un trasformatore da 2A e sono sicuro che la tensione non scende nemmeno sotto carico, o comunque scende di pochissimo

P.S. ho un alimentatore auto-costruito con lm338, più un transistor di  potenza, con trasformatore 24Vac 50VA in grado di erogare tranquillamente oltre 1A anche a 30V.
Mi sapresti dire che differenza c'è tra la versione t e la k del lm338 e che corrente riesce ad erogare il tuo aimentatore?
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r5000

73 a tutti, l'lm388k ha il contenitore metallico to3, l'lm388T ha il contenitore plastico to220, la differenza sostanziale è che la versione metallica è in grado di dissipare in calore 50 watt mentre la versione plastica dissipa 25 watt, vuol dire che se faccio un'alimentatore variabile posso prelevare più  corrente  a bassa tensione d'uscita, per ovviare a questo limite si usano più transistor finali per smaltire la potenza dissipata che un solo dispositivo non può gestire...
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r5000

Citazione di: pirata_62 il 03 Novembre 2015, 23:33:38
Ma LM388K so trova ancora?
73 a tutti, purtroppo no, anche se ottimo è uscito di produzione anni fà e non è stato rimpiazzato con qualcosa di equivalente, è rimasto l'lm317 che arriva al massimo a 1.5 A anche nella versione metallica, però ci sono gli LDO tipo lm1084 che è in grado di erogare 5 A ma con una differenza di tensione tra ingresso e uscita (dropout) di 1.5 volt, praticamente inutilizzabile per un'alimentatore variabile semplice, solo se aggiungi un preregolatore ecc... ha senso ma a quel punto puoi fare tutto a transistor e abbandonare gli integrati di questo tipo...
ps: ho costruito e uso 3 alimentatori con l'lm388K propio perchè validi sotto tutti i punti di vista e non si sono mai guastati, peccato che non si trovano più...
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mekflat

73 a tutti.
Domanda:
Ma ne esiste uno commerciale da poter acquistare?
73 da 1RGK575

Alinghi

Se ti fai un giro sulla baya ne trovi ancora, c'è da vedere se sono originali o se sono riproduzioni taroccate.

Comunque puoi sempre utilizzare il famoso lm317 e poi aggiungere dei transistor di potenza, per aumentare la corrente di uscita.

Pure io ho utilizzato un lm338k, ma poi ho aggiunto un transistor di potenza per non caricare tutta la corrente sul lm338K.
Perché si fa presto a dire 5A, ma quello che conta è la potenza dissipabile.

Se come nel mio caso utilizzi un trasformatore da 24Vac, che  come detto e ridetto, genera ai capi del condensatore e quindi all'ingresso del regolatore una tensione di (24x1,41)-1,4=32.44V, e poi regoli la manopola dell'alimentatore per ottenere in uscita ad esempio una tensione di 12V, succede che il regolatore devi dissipare in calore una tensione di 32,44-12=20,44V

Questo significa che se richiedi  ad esempio 2,5A in uscita, il regolatore deve dissipare in calore  una potenza di 20,44x2,5=51,1W
Siamo già oltre il limite dissipabile dal regolatore, quindi pur essendo un regolatore da 5A, con 2,5A già siamo oltre i suoi limiti.

Se devi aggiungere transistor di potenza per aumentare la corrente, allora si può utilizzare anche un lm317, e far dissipare tutta la potenza ai transistor.


r5000

73 a tutti, giusto, 5 A (ma anche 6.5 A) li riesco a prelevare da un solo lm388k con l'accortezza di ridurre la tensione d'ingresso quando la differenza di tensione tra ingresso e uscita riesce a far dissipare i 50 watt,di solito basta collegare in parallelo i due secondari invece di usarli in serie, ovviamente è fattibile solo se il trasformatore prevede due secondari separati (uguali) e se la tensione degli avvolgimenti supera di poco la tensione che serve, all'epoca era facile trovare i trasformatori con le tensioni adatte, tipo 16+16 volt 26+26 volt ecc... e adesso sono merce rara rispetto ai valori standard di 12 o 24 volt ma se vuoi un'alimentatore lineare da 13.8 volt senza che dissipa in calore troppa energia bisogna complicare un pò il circuito (aggiungendo un pre regolatore ecc...)  se non c'è disponibile un trasformatore da 15  o 16 volt che è un buon compromesso tra stabilità ed efficienza, sarà sempre più stabile l'alimentatore che ha una differenza maggiore tra tensione d'ingresso e d'uscita ma se non serve la stabilità assoluta (preamplificatori, oscillatori ecc...) ci si può anche permettere una caduta di 500 mV o più senza nemmeno accorgersi della differenza, 1 volt di caduta è facile averlo anche per i cavi sottili e molto lunghi ma se  l'alimentatore già alle boccole presenta una caduta di tensione di quasi 1 volt  direi che è parecchio sotto dimensionato o mal progettato...
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