Errore di stampa? Nuovo manuale degli esami" pag. 144

Aperto da Sanco, 18 Dicembre 2014, 12:15:35

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Sanco

Se c'è qualcuno che possiede la 2a edizione del libro "Nuovo manuale degli esami" può andare per favore a pag 144?
Sto cercando di capire, ma con molta fatica, qualcosa sui generatori.
Le prime due figure sono uguali, è giusto che sia così?


francescomagnum

In effetti hai ragione, le figure sono uguali. Credo si tratti di un errore ma aspettiamo qualcuno più esperto
Francesco


Sanco

Secondo te, le due immagini uguali, a quale tipo di generatore corrispondono?


dattero

potete postare la pagina??? è solo curiosità


Sanco



Rommel

#5
Salve a tutti.

Si l'immagine del generatore di corrente è sbagliata. Quella giusta è:



Nel generatore di corrente è presente una resistenza di perdita (Ri) infatti se non ci fosse (che è il caso di un generatore ideale), in assenza di carico (RL = infinito) la tensione in uscita raggiungerebbe a sua volta un valore "infinito", ed è chiaro che la cosa nella pratica non potrà mai accadere.

Comunque per qualcuno alle prime armi su questa materia, un generatore di tensione se lo può facilmente immaginare ad esempio una batteria oppure un alimentatore, mentre un generatore di corrente è un po meno immediato associarlo a qualcosa di tangibile

Saluti a tutti da Alberto


remo81

Anche nei quiz ci sono cavolate... tanto per confondere un pochino le nostre idee ;)
73+51 Remo radio Grillo Parlante ti saluta!
IU1CZD


Sanco

Grazie Alberto, ora posso andare avanti con gli studi

Sanco

Credo di aver trovato un altro errore a pag 272 relativo ad una delle domande a risposta multipla.
Domanda 438
In un circuito composto da due resistenze in serie:
A La corrente I non varia, ma si divide la tensione V
B La tensione V non varia, ma si divide la corrente I
C Si divide sia la corrente I che la tensione V
Il libro da per corretta la A, ma per me non lo è nessuna delle tre.
Potrebbe essere la A se recitasse " La corrente I non varia, ma si riduce la tensione V ".
Ho forse scritto una sciocchezza?


Sanco

Ritorno alla domanda perché c'è qualcosa che non capisco:
Si parla di variazioni di tensione e corrente ma rispetto a che cosa?
Se non c'è alcuna resistenza o se ce n'è solo una?
Ma se manca la Resistenza la formula I=V/R non può essere applicata!
Quindi si parla sucuramente di un circuito con una resistenza almeno del generatore e dei fili.
Ammettiamo di avere una resistenza di base di 0,5 Ohm (generatore e cavi)
Con 2V (ad esempio) e 0,5 Ohm ho 4A
Se aggiungo due resistenze da 1 Ohm ciascuna in serie ho 2 Ohm
Quindi 2V e 2,5 Ohm ottengo 0,8A
E' quindi diminuita la corrente e non la tensione.
BOH, CHI MI AIUTA?

Sanco

Ho le idee ancora più confuse.
Forse l'ultimo esempio potrebbe andar bene se avessi un generatore di tensione.
Ma con un generatore di corrente?
Connla stessa resistenza di base ho di partenza 2A ( per esempio), 0, 5 Ohm e quindi 1V
Se aggiungo sempre le 2 resistenze da 1 Ohm cadauna ho 2 Ohm totali
Quindi 2A e 2,5 Ohm danno 5 V
Ancora peggio!!!!! Idee sempre più confuse!!!!


f1zb4n

Ciao,
quel circuito è un partitore di tensione, pertanto ha ragiono il libro con la risposta A.
73
Luca
QTH: JN44FH

Alinghi

La domanda è posta in malo modo, perchè il problema è dove?
In quale punto del circuito?

Ai capi del circuito la tensione rimane uguale, e si dimezza la corrente.
Ai capi di una resistenza, invece si dimezza la tensione.

Una domanda formulata in questo modo ad una sessione di esame, necessita della spiegazione da parte di un commissario che è li a girottolare tra i banchi.

Il commisario sicuramente vedendo che la domanda non è chiara, e quindi di difficle interpretazione, ti indicherà direttamente quale è la risposta giusta.


Sanco

Citazione di: f1zb4n il 23 Gennaio 2015, 11:39:02
Ciao,
quel circuito è un partitore di tensione, pertanto ha ragiono il libro con la risposta A.
73
Luca
Non ho ancora studiato i partitori di tensione di tensione, quindi non so cosa siano

Sanco

Citazione di: Alinghi il 23 Gennaio 2015, 11:43:14
La domanda è posta in malo modo, perchè il problema è dove?
In quale punto del circuito?

Ai capi del circuito la tensione rimane uguale, e si dimezza la corrente.
Ai capi di una resistenza, invece si dimezza la tensione.

Una domanda formulata in questo modo ad una sessione di esame, necessita della spiegazione da parte di un commissario che è li a girottolare tra i banchi.

Il commisario sicuramente vedendo che la domanda non è chiara, e quindi di difficle interpretazione, ti indicherà direttamente quale è la risposta giusta.
Ma perché corrente o tensione si dimezzano?
Non dovrebbe dipendere dal valore delle resistenze?


Alinghi

Certo che dipende dal valore delle resistenze, ma credo che sia sottointeso, che stiamo paralndo di 2 resistenze di uguale valore.

Se tu metti 2 resistenze in serie di qualsiasi valore, basta che le 2 resistenze abbiano lo stesso valore, ai capi di ogni singola resistenza hai una tensione dimezzata.


f1zb4n

Ciao,
concordo con Alinghi che la domanda non è propriamente ben posta, ma solitamente con 2 resistenze in serie si intende un partitore, pertanto la risposta corretta dovrebbe essere la A.
Devi vedere il circuito nel suo complessivo, ovvero come se avessi una sola resistenza equivalente, sulla quale avrai una certa tensione e corrente complessiva. A questo punto vai a vedere cosa succede sulle singole resistenze, pertanto avrai una tensione più piccola della totale su ogni resistenza, ma la stessa corrente del circuito. Se tu prelevi tensione nel punto di connessione delle 2 resistenze hai creato un partitore di tensione (es. parti da 12V complessivi e ne prelevi 6V)
Ovviamente queste reti nella realtà funzionano SOLO se conosci perfettamente l'impedenza del circuito che attacchi al partizionatore in modo da poter vedere la resistenza equivalente che ne deriva.
Non so se sono riuscito a spiegarti qualcosa, probabilmente no, ma io ci ho provato lo stesso  ;-)
73
Luca
QTH: JN44FH


Sanco

Ciao Luca,
Sicuramente tu se bravissimo, ma io dovrò rileggermi quanto hai scritto più volte, e trovare anche il tempo di farmi due conti per arrivare ad una conclusione.
Poi ti faccio sapere, grazie.

f1zb4n

Ciao,
sicuramente non sono riuscito a spiegare bene, magari con un'immagine è più facile capire.
La situazione della domanda è quella che vedi rappresentata.

Ma a questo punto faccio il cattivo: l'uscita la collego ad un circuito che presenta impedenza di 10 ohm, sei ancora sicuro di avere 6V di alimentazione?

Comunque sono TUTTE applicazioni della legge di Ohm  ;-)

73
Luca
QTH: JN44FH


Sanco

Vorrei intanto far presente che non sono un radioamatore ma che volendo prendere la patente ho incominciato a studiare per la prima volta elettronica.
A questo punto riporto dal libro "il nuovo manuale degli esami":
-La resistenza elettrica, pertanto, è una grandezza fisica che misura la tendenza di un componente elettrico ad opporsi al passaggio di una corrente elettrica quando è sottoposto ad una tensione-
Ora, se l'unità di misura della corrente elettrica è l'ampere, perché, Luca, mi dici che ciò che diminuisce è la tensione?
Per la legge di ohm conoscendo la tensione 12V e la resistenza 20 Ohm, con la formula I=V/R ho che dopo le due resistenze gli ampere sono 12/20=0,6

f1zb4n

Ciao,
la legge di Ohm che hai giustamente applicato ti tira fuori l'intensità di corrente che circola nel circuito INTERO, ma la differenza di potenziale per ogni resistenza sarà Vr=Rx*Itot
Se Itot=12/20 allora Vr=10*12/20=6V
ed ecco perché 2 resistenze in serie hanno l'effetto di una riduzione di tensione.

In generale ricorda che la corrente viene divisa solo se esiste un "nodo", ovvero quando si connettono 3 o più fili assieme

Luca

PS: il mio vecchio professore delle medie di educazione tecnica usava il parallelismo con i circuiti idraulici per far capire come varia I all'interno di un circuito.
QTH: JN44FH


Alinghi

Citazione di: Sanco il 23 Gennaio 2015, 16:00:40
Vorrei intanto far presente che non sono un radioamatore ma che volendo prendere la patente ho incominciato a studiare per la prima volta elettronica.
A questo punto riporto dal libro "il nuovo manuale degli esami":
-La resistenza elettrica, pertanto, è una grandezza fisica che misura la tendenza di un componente elettrico ad opporsi al passaggio di una corrente elettrica quando è sottoposto ad una tensione-
Ora, se l'unità di misura della corrente elettrica è l'ampere, perché, Luca, mi dici che ciò che diminuisce è la tensione?
Per la legge di ohm conoscendo la tensione 12V e la resistenza 20 Ohm, con la formula I=V/R ho che dopo le due resistenze gli ampere sono 12/20=0,6

Perchè se nel circuito circolano 0,6A, su ogni resistenza, quindi ai capi di ogni singola resistenza cadono V=RXI quindi 10x0,6=6V

E' il discorso che dicevo all'inzio, dipende da dove viene misurata la tensione, ai capi del circuito ci sono 12v, ai capi di ogni singola resitenza ci sono 6V.

In pratica 6V cadono su R1 e altri 6V su R2, totale 12V

Se tu mettessi 3 resistenze da 10 ohm in serie la R.totale sarebbe 30 Ohm la corrente ciorcolante è 12/30=0,4A, e la tensione su ogni singola resistenza diverrebbe V=RxI quindi 10x0,4=4V

Infatti 4V cadono sulla prima resistenza 4v sulla seconda e 4v sulla terza, totale sempre 12V.

f1zb4n

Citazione di: Sanco il 23 Gennaio 2015, 16:00:40
Vorrei intanto far presente che non sono un radioamatore ma che volendo prendere la patente ho incominciato a studiare per la prima volta elettronica.
....

Vai tranquillo, nessuno nasce imparato  ;-)
Ad esempio io l'esame l'ho dato a fine anno e sono ancora in attesa di nominativo (quindi non posso ancora definirmi radioamatore  :P ), ma l'elettronica è sempre stata una mia passione.
Studia, studia e studia ancora, e se non capisci chiedi qui sul forum, vedrai che ti risponderanno in tanti, sicuramente anche gente molto più preparata di me.
L'importante è che non molli, mi raccomando, voglio sentirti "on air"!!!  cq
QTH: JN44FH


Sanco

Innanzi tutto desidero ringraziarvi dell'aiuto che mi state dando, anche morale!
:-)
Cerco di fare un picco riepilogo.
Quando ho letto la domanda sul libro mi sono immaginato un circuito come quello che ho disegnato nel file allegato:
Un generatore da 12 Volts e due resistenze da 10 Ohm cadauna.
Rapido calcolo e ottengo 0,6 Ampere nel tratto 5-6.
E già qui nasce la prima domanda. Ipotizzando resistenza ipotetica per convenzione di 0 del generatore e della linea, quanti sono gli Ampere nel tratto 1-2?
Poi mi avete spiegato che quando ci sono due resistenze uguali in serie la tensione si divide tra le due resistenze. Quindi dovrei avere 6 V nei tratti 2-3 e 4-5.
Ma nel tratto 3-4?
La tensione nei tratti 1-2 e 5-6 è sempre di 12 V?
Finisco con questa domanda: ammettiamo un circuito identico ma con le due resistenze in parallelo. Anche in questo caso c'è una "divisione" di qualcosa?

Sanco

Citazione di: Sanco il 26 Gennaio 2015, 12:06:44
Innanzi tutto desidero ringraziarvi dell'aiuto che mi state dando, anche morale!
:-)
Cerco di fare un picco riepilogo.
Quando ho letto la domanda sul libro mi sono immaginato un circuito come quello che ho disegnato nel file allegato:
Un generatore da 12 Volts e due resistenze da 10 Ohm cadauna.
Rapido calcolo e ottengo 0,6 Ampere nel tratto 5-6.
E già qui nasce la prima domanda. Ipotizzando resistenza ipotetica per convenzione di 0 del generatore e della linea, quanti sono gli Ampere nel tratto 1-2?
Poi mi avete spiegato che quando ci sono due resistenze uguali in serie la tensione si divide tra le due resistenze. Quindi dovrei avere 6 V nei tratti 2-3 e 4-5.
Ma nel tratto 3-4?
La tensione nei tratti 1-2 e 5-6 è sempre di 12 V?
Finisco con questa domanda: ammettiamo un circuito identico ma con le due resistenze in parallelo. Anche in questo caso c'è una "divisione" di qualcosa?


f1zb4n

Ciao,
in realtà tu hai una corrente di 0,6A nel tratto 1-6
Anallizzando il tuo dircuito otteniamo i seguenti valori (ovviamente tralasciando la resistenza del filo che considereremo nulla):







TrattoTensioneCorrente
1-20V0,6A
2-36V0,6A
3-40V0,6A
4-56V0,6A
5-60V0,6A
Agli effetti pratici i tratti 1-2, 3-4 e 5-6 sono dei corti, pertanto non hanno differenze di potenziale.

Nel caso delle 2 resistenze in parallelo avrai la stessa tensione del generatore ai capi delle resistenze, ma la metà della corrente del circuito in ogni resistenza.

Mettendo i numeri con i valori del tuo esempio hai:
tensione sulle resistenze = 12V
resistenza equivalente = 5 ohm
corrente totale = 2,4A (=12/5)
corrente in ogni resistenza = 1,2A (=12/10)

73
Luca
QTH: JN44FH


Sanco

Luca sei stato chiarissimo.
Ma mi viene da chiederti ancora una cosa:
Perché dici resistenza equivalente e non totale?


f1zb4n

Ciao,
probabilmente mi sbaglio io, ma in schemi del genere "equivalente" e "totale" li uso come sinonimi.
QTH: JN44FH