Scaricatore per antenna con candela auto

[Odinotte]

73 a tutti, leggendo su introni.it il nr. 2 del febbraio 1979 di Elettronica pratica ho trovato un interessante articolo sulle cariche elettrostatiche in antenna e sulla protezione dei nostri "cari" apparati.
Dato che ho l'abitudine di staccare l'antenna dall'apparato dopo averlo utilizzato ho deciso di realizzare una variante del progetto presentato che è stato concepito per non dover staccare l'antenna.
Ho fatto un rapido giro in stazione ravanando nei cassetti e ho recuperato una targhetta di alluminio (ex macchina utensile) un PL femmina da pannello, un pezzetto di tubo di plexiglas, un pezzetto di filo rigido, una candela usata del  rasaerba; trapano, rivettatrice, seghetto, colla a caldo e bomboletta di vernice....
Il risultato è quello che si vede nella foto allegata, ora non mi resta che aspettare il prossimo temporale notturno e godermi lo spettacolo!
Alfredo

[MauritZ]

non ho capito bene il principio di funzionamento.... potresti essere più chiaro?

[Ugo da Norcia]

Ovvero, spiegaci meglio.

[MauritZ]

è stato concepito per non dover staccare l'antenna

se ci colleghi l'antenna... l'aparato dove lo colleghi?

[Rommel]

Salve a tutti.

A meno che non si stata modificata la distanza fra la punta centrale della candela ed il contatto laterale collegato a massa (riducendola molto), il voltaggio necessario a creare la scarica nella candela dovrebbe essere abbastanza elevato, perlomeno tale da bruciare per prima l'apparato, a meno che l'apparato stesso non abbia al suo interno almeno una bobina collegata tra il polo caldo del bocchettone per l'antenna e la massa.

Poi l'unico modo di collegare un dispositivo del genere è utilizzando un raccorto a "T". Immagino poi che possa creare problemi di disadattamento ed emissioni di RF nella zona dove è posizionato.

In ogni caso si parla sempre di elettricittà statica che si forma sull'antenna (non cortocircuitata) in presenza di particolari condizioni atmosferiche, perché in caso di caduta di un fulmine immagino che rimanga ben poco della candela e dell'apparato collegato.

Saluti a tutti da Alberto

[Odinotte]

73 a tutti,
come detto il progetto originale presentato su Elettronica Pratica era stato concepito per NON staccare l'antenna, quello che ho realizzato io (che ho l'abitudine di staccare le antenne dagli apparati) ha il solo scopo di "vedere" le scariche.
Quoto tutto quello che avete scritto, in particolare come evidenziato da Rommel la distanza dell'elettrodo è stata ridotta a circa 0,3 mm ...poi in caso di fulmine ...  :sfiga:
Allego il link della rivista citata

Alfredo

[Francesco_PRT]

Da quanto ho capito sarebbe da montare AL POSTO dell'apparato durante i temporali, ma come ti han già detto se l'antenna è in corto non dovresti avere elettricità statica, se invece hai una GP stile skylab allora vedrai che flash!  :grin:

[acquario58]

ma devi avere anche una tensione elevata x scaturire l'arco tra polo caldo e calza....praticamente é come questo tipo di scaricatore....


io invece usavo ai tempi della GP 8 radiali questo .una semplice lampadina spia al neon infilata e saldata dentro un PL
molto utile anche in assenza di temporali tipo quando tira vento e c'é aria secca carica di energia statica...si metteva a lampeggiare o rimaneva accesa fissa  secondo l'accumulo sull'antenna  un bel effetto da vedere...in ogni caso si consiglia vivamente di staccare le antenne in presenza di temporali e fulmini...non c'é altro sistema x salvare le radio :up: :up:..

[Odinotte]

Certamente Francesco la attaccherò alla vecchia GP ... e spero in un bel temporalone!
Ma in caso di fulmini egregio Acquario hai ragione .. che San Massimiliano Kolbe ci protegga!
Comunque che funzioni o no resta sempre un bel posto dove connettere il PL invece che lasciarlo penzolare dal cavo.
73 a tutti
Alfredo

[Battilio]

Ottimo Nino,
la lampadina al neon si può mettere anche sull'antenna, io la misi tempo fa su un dipolo tra polo caldo e calza e la notte si vedeva il lampeggììo, si può mettere anche una resistenza di alto valore svolge la stessa funzione.
La candela invece o meglio una serie di candele può essere usata come protezione ai transienti per la rete 220V, è piuttosto efficace in quelle zone o utenze dove si hanno notevoli scariche durante le pioggie o i temporali, certo che si deve fare una realizzazione ad HOC , ma comunque è efficace.