Field test loop magnetica per QRP/P

Aperto da davj2500, 21 Maggio 2014, 18:27:50

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davj2500

Ciao a tutti.

Nella giornata di oggi ho approfittato del timido sole per collaudare la loop magnetica per uso QRP portatile gentilmente prestatami da Elio IZ2ZTR.
L'oggetto in questione è questo:



L'antenna in questione si monta rapidamente e altrettando rapidamente si accorda: basta girare la manopola fino al massimo rumore e il gioco è praticamente fatto.

Sallito a circa 2000m di quota, vicino alla diga di Alpe Gera, ho montato sia il mio solito dipolo che la loop magnetica, collegandole alla presa frontale e posteriore dell'817.

Ecco la loop magnetica:



ed ecco il dipolo:



Per il confronto ho eseguito delle prove di ascolto comparate e le consuete chiamate CQ alternando le due antenne. La chiamata con il dipolo era con il nominativo IZ2UUF/P, mentre quella con la loop era senza /P (solo IZ2UUF).

Purtroppo la propagazione nelle bande alte era chiusa, per cui i risultati sono molto parziali ed il test è certamente da ripetere. Però qualcosa si capisce:



Come si vede, le chiamate con la loop magnetica non sono state mai ricevute da alcun reverse beacon, tranne che per quella giunta a EA1FAQ che ha sentito il dipolo con 21 dB e la loop magnetica con 5 dB, cioè ben 16 dB di meno.

Dal punto di vista della ricezione è subito evidente una minore intensità del segnale ricevuto dalla loop, anche se devo dire che non c'è stato QSO, dei pochi che arrivavano, che non abbia potuto ascoltare anche con la loop.
Purtroppo la penalizzazione data in trasmissione da antenne così piccole e basse è drammatica, cosa resa ancora più grave dal fatto che gli apparati QRP già dispongono di potenze modeste.

Ciaoo
Davide


qrm assoluto

Ciao! Interessante esperimento ti faccio i complimenti!
Penso che quella non sia una loop magnetica ma un altra configurazione con molta meno efficienza.

davj2500

Citazione di: qrm assoluto il 21 Maggio 2014, 20:41:10
Ciao! Interessante esperimento ti faccio i complimenti!
Penso che quella non sia una loop magnetica ma un altra configurazione con molta meno efficienza.

Ciao qrm assoluto.

Una antenna si definisce "loop magnetico" quando è costituita da un anello chiuso le cui dimensioni sono molto inferiori alla lunghezza d'onda, come in questo caso. Altrimenti si definisce "loop risonante" (vedi wikipedia).

Ciaoo
Davide


dattero

non sono convinto che sia una loop magnetica come la conosciamo tutti noi.
non so come sia dentro , sarei curioso, ma penso sia un semplice accordatore , e si potrebbe collegare anche un delta loop, un elemento quad, sempre rispettando un perimetro uguale alla circonferenza del loop originale.

non vedo  il contro loop o il gamma match che hanno le loop magnetiche che conosciamo


r5000

73 a tutti, concordo, Davide riesci ad aprire la scatolina per vedere come hanno adattato l'alimentazione? il test è interessante ma se possibile và ripetuto per una questione statistica, una prova seguita da altre prove media i risultati e si può valutare meglio il reale funzionamento, così sembra drammatica veramente anche se poi 16 dB in meno quando la propagazione è buona non sono drammatici ma sarebbe auspicabile qualche dB in meno di perdita, con i calcoli e le prove fatte con Leo stimiamo -10dB rispetto al dipolo ben piazzato e si guadagna pure rispetto allo stilo caricato alla base ma dipende tutto dalla dimensione e diametro del loop ma resta anche il dubbio di "cosa" c'è dentro la scatolina oltre al condensatore di sintonia...
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599


davj2500

Citazione di: dattero il 21 Maggio 2014, 21:53:20
non sono convinto che sia una loop magnetica come la conosciamo tutti noi.
non so come sia dentro , sarei curioso, ma penso sia un semplice accordatore , e si potrebbe collegare anche un delta loop, un elemento quad, sempre rispettando un perimetro uguale alla circonferenza del loop originale.

non vedo  il contro loop o il gamma match che hanno le loop magnetiche che conosciamo

Ciao dattero.

Il gamma-match o il loop di accoppiamento sono dei balun.
Sono necessari perché queste antenne devono essere alimentate in maniera bilanciata, cioè senza che la calza del coassiale diventi parte dell'antenna.
Presumo che, dato che questa piccola loop si collega direttamente all'apparato alimentato a batteria, non esistono percorsi di massa di particolare entità che possono sbilanciare l'antenna e per questa ragione il balun non sia indispensabile.
Anch'io con il dipolo bilanciato, quando lavoro a batterie in portatile, vado senza balun entrando nell'accordatore e poi, tramite una linea cortissima, nella radio.

Il condensatore della loop magnetica non è altro che un adattatore di impedenza, senza il quale l'apparato non sarebbe in grado di immettervi corrente.

Alla fine, come tutte le antenne, anche la loop magnetica ha i soliti compiti da svolgere: deve ricevere corrente dalla radio (e quindi deve presentargli l'impedenza giusta) e far scorrere quelle correnti su un componente in grado di irradiarle (in questo caso il loop) cercando di dissiparne in calore il meno possibile.

A leggere la definizione di Wikipedia sembrerebbe che la "loop magnetica" sia definita tale quando è costituita da un loop piccolo rispetto alla lunghezza d'onda. Sicuramente nella realizzazione pratica della loop magnetica ci sono margini molto ampi in cui l'efficienza può variare in maniera notevole. Non saprei quale sia l'efficienza di questa realizzazione rispetto ad altre.

Dentro lo scatolino c'è un accordatore:



Probabilmente il meccanismo di accordo (che vedo contiene anche un'induttanza) sarà meno efficiente del solo condensatore usato nelle loop magnetiche classiche, dato che le induttanze sono il punto debole del Q. L'induttanza però è fissa, e questo gioca a suo favore.

In ogni caso questo test non è un confronto di null'altro che il mio dipolo e questa "WonderWand", qualunque cosa essa sia.

Sono anche convinto che un'antenna di qualunque tipo lunga un metro collegata direttamente al PL dell'apparato non possa fare tanto meglio di così in HF.

Ciaoo
Davide


Vincenzo IZ2WMW (Brian)

Tenete presente che l'uso del piccolo loop non è l'unico modo per avere una loop magnetica. Si può alimentare una loop magnetica anche con una rete capacitiva. Provate a cercare army loop o capacitive magnetic loop su google.

Inviato dal mio CUBOT GT99 utilizzando Tapatalk



davj2500

Citazione di: r5000 il 21 Maggio 2014, 22:14:41
73 a tutti, concordo, Davide riesci ad aprire la scatolina per vedere come hanno adattato l'alimentazione? il test è interessante ma se possibile và ripetuto per una questione statistica, una prova seguita da altre prove media i risultati e si può valutare meglio il reale funzionamento, così sembra drammatica veramente anche se poi 16 dB in meno quando la propagazione è buona non sono drammatici ma sarebbe auspicabile qualche dB in meno di perdita, con i calcoli e le prove fatte con Leo stimiamo -10dB rispetto al dipolo ben piazzato e si guadagna pure rispetto allo stilo caricato alla base ma dipende tutto dalla dimensione e diametro del loop ma resta anche il dubbio di "cosa" c'è dentro la scatolina oltre al condensatore di sintonia...

Ciao Silvio.

Ti ho anticipato con la foto! :-)
Per le prove vanno assolutamente ripetute perché i dati sono pochissimi data la propagazione assente.
Tra il dato da 21dB e quello a 5dB è passata mezz'ora, che invalida il tutto. Inoltre le chiamate in 40m sono state fatte solo con il dipolo grosso e sono finite nella videata per sbaglio.
Se riesco a beccare una giornata di propagazione migliore, rieseguo le prove.
Il fatto significativo è che la loop non è quasi mai stata ricevuta, mentre il dipolo sì, segno che il segnale è nettamente più basso.
Io chiamavo CQ, cambiavo da retro a fronte, altro CQ, di nuovo cambio, ancora CQ per diverse volte consecutive.

Mi piacerebbe provare anche con una miracle verticale.

Ciaoo
Davide

dattero

certo Davide, non voglio mettere in dubbio niente, sarebbe "bello" provare a compararla con una loop magnetica "tradizionale" tenendo lo stesso diametro (17 pollici, se non erro) e vedere se e quali differenze


davj2500

Citazione di: dattero il 21 Maggio 2014, 22:34:44
certo Davide, non voglio mettere in dubbio niente, sarebbe "bello" provare a compararla con una loop magnetica "tradizionale" tenendo lo stesso diametro (17 pollici, se non erro) e vedere se e quali differenze

Averne una lo farei volentieri!

Ciaoo
Davide

dattero

se per caso hai un variabile da 100 pico, potresti fartela la volo


r5000

73 a tutti, ottimo, vedo che si può aprire ed è una bella cosa rispetto a chi mette resina o cemento per "nascondere" l'invenzione del secolo HI!!! quindi si può replicare e confrontare con il loop magnetico classico, quello con il gamma match o il loop piccolo di accoppiamento che a parer mio è meglio anche se pure il gamma match non è malaccio, a Marzaglia con il loop fatto alla buona si è trovato un'ottimo adattamento con una sorta di gamma match ( un pezzo di filo puntato con una spilla alla calza dell'rg213 usato come loop...) e sicuramente si può migliorare ancora ma tutto sommato ci sentivano e se non era per chi stava già parlando a 10 mt da noi ascoltavamo pure ma è andata così così...
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qrm assoluto

#12
A dire la verità il condensatore nel loop magnetico non serve da adattatore di impedenza, ma è la capacità che accoppiata all'induttanza della spira costituisce il circuito risonante che per così com'è costruito ha un fattore di merito elevatissimo con tutto quello che ne consegue, cioè tensioni elevatissime ma soprattutto correnti elevatissime e sono queste ultime che ti fanno ascoltare dal corrispondente. L'adattamento di impedenza lo fa poi o il gamma collegato nel punto giusto o la spira di alimentazione. La loop provata è molto lontana da questo concetto e temo che non ti ascolterà mai nessuno mentre con una loop tradizionale porti a casa un collegamento dietro l'altro anche senza andare in cima a una montagna ma seduti al tavolo di un bar. La prova comunque è stata molto interessante e la mia non vuole essere una critica al tuo operato ma solo una considerazione su quel tipo di antenna... Magari potremmo organizzare uno sked saremmo lieti di provarle on air, dove abiti?

P.s scusa ho visto adesso la firma e dove sei, su Tapatalk non si vedeva


davj2500

#13
Citazione di: qrm assoluto il 22 Maggio 2014, 08:51:37
A dire la verità il condensatore nel loop magnetico non serve da adattatore di impedenza, ma è la capacità che accoppiata all'induttanza della spira costituisce il circuito risonante che per così com'è costruito ha un fattore di merito elevatissimo con tutto quello che ne consegue, cioè tensioni elevatissime ma soprattutto correnti elevatissime e sono queste ultime che ti fanno ascoltare dal corrispondente. L'adattamento di impedenza lo fa poi o il gamma collegato nel punto giusto o la spira di alimentazione. La loop provata è molto lontana da questo concetto e temo che non ti ascolterà mai nessuno mentre con una loop tradizionale porti a casa un collegamento dietro l'altro anche senza andare in cima a una montagna ma seduti al tavolo di un bar.

Ciao.

Nelle antenne, i componenti reattivi hanno tre funzioni, che possono essere svolte in maniera combinata (uno stesso componente può avere più ruoli):
1) trappola, che serve ad inibire una parte di antenna rendendola "invisibile" a certe frequenze
2) linea di ritardo per cambiare la fase, usata ad esempio nelle collineari
3) adattamento di impedenza, necessario perché il trasmettitore possa alimentare il circuito d'antenna

Nei casi 1 e 2, eliminando i componenti reattivi, cambia il funzionamento dell'antenna. Ad esempio, cortocircuitando una trappola si allunga il dipolo per la frequenza più alta e i lobi risultanti saranno nettamente diversi. Stessa cosa vale per le linee di ritardo: se cortocircuiti le linee di ritardo su una collineare, i lobi risultanti avranno una forma disastrosa.
Invece, i circuiti di tipo 3 possono essere eliminati avendo un trasmettitore avente un'impedenza adatta a quella presentata dall'antenna senza di essi.

Prendiamo quindi una loop magnetica classica (con il piccolo loop interno e condensatore) e confrontiamola con una loop costituita dal solo loop esterno senza condensatore:



Vediamo che l'impedenza nel punto di alimentazione di questa loop magnetica tradizionale è, una volta regolato il condensatore, 51.1+j1.71 (ROS 1.04) che è praticamente perfetto. Invece l'impedenza del secondo loop è 0.07+j209.
Chiediamo al computer quindi di utilizzare per la seconda un trasmettitore che, invece di avere impedenza in uscita di 50+j0 abbia 0.07-j209 e vediamo i risultati:



Qui la simulazione è fatta a 17m da terra, con la loop orizzontale e con terreno "Average".
I lobi sono pressoché identici: questo dimostra che se l'apparato fosse in grado di lavorare con impedenza 0.07+j209 su linea bilanciata, potrebbe usare il semplice loop esterno senza condensatori ne altri componenti.
Dimostra anche che condensatore, gamma match o loop di accoppiamento non svolgono alcuna funzione nella formazione dei lobi, come invece avviene per le trappole e linee di ritardo, ma hanno il solo scopo di adattare l'impedenza.
La piccola loop che ho usato è pertanto una loop magnetica a tutti gli effetti.

Il problema grosso di queste antenne è quello "0.07" che costituisce la parte resistiva dell'antenna: le perdite che questo numero comporta sono tali e tante che piccole differenze costruttive fanno la differenza tra un carico fittizio e un'antenna di buone prestazioni.
Ad esempio, dal punto di vista dell'efficienza, il diametro dei conduttori è irrilevante in tutte le antenne "normali", ma in antenne con resistenza di radiazione così bassa, fa grandissima differenza.
La scelta e il posizionamento dei componenti nella loop magnetica è studiato per massimizzarne l'efficienza ma non dobbiamo per questo farci confondere su quella che sia la loro funzione.

Le parole "costituisce il circuito risonante" che hai usato del resto confermano quanto sopra: un circuito è definito "risonante" quando al suo punto di alimentazione la componente reattiva è nulla. E perché ci serve che la componente reattiva al suo punto di alimentazione sia nulla? Perché il trasmettitore ha un'impedenza d'uscita avente la componente reattiva nulla. Perché avvenga il massimo trasferimento di energia, è necessario che il carico presenti il complesso coniugato dell'impedenza del generatore: cioè deve avere la stessa "R" e "X" di segno opposto. Avendo il generatore (la radio) X=0, anche l'antenna deve presentare X=0 (cioè essere risonante).
Se il generatore avesse X=10, l'antenna dovrebbe presentare X=-10 (cioè essere non risonante) altrimenti non funzionerebbe. Se il generatore avesse impedenza 0.07-j209, basterebbe il semplice loop senza nessun altro componente.

In conclusione, la loop magnetica non è altro che un piccolo cerchio con un grosso problema di adattamento di impedenza.

Ciaoo

qrm assoluto

Tutto giusto, non avrei saputo spiegarlo meglio.
Ho solo dato per scontato che l'impedenza dello stadio di uscita è 50 +j0 e l'unica maniera per rendere efficiente l'adattamento di due impedenze così diverse sia quello della loop magnetica classica, altri metodi di adattamento come quello dell'antenna in prova non possono fare miracoli.
Grazie per il tempo dedicato alla spiegazione e alla simulazione 


qrm assoluto

Mmmmm Davide, ho pensato meglio alla tua risposta. Io avrei dato più importanza e più prestigio al fenomeno della risonanza, oltre che il mero motivo di accontentare un finale. La risonanza è per così dire una sorta di magia, dove correnti e tensioni in un qualsiasi circuito RLC sono massime e di parecchie volte superiori a quelle esterne al circuito. (Sia chiaro, non c'è niente di magico). La tua loop sarà sede di tensioni e correnti considerevoli (in senso relativo) anche solo in ricezione e senza niente collegato, solo alla risonanza. Così come è quasi una sorta di magia rompere un bicchiere di cristallo con la forza della voce, buttare giù un ponte marciandoci sopra o con una bava di vento costante, distruggere completamente un elicottero quando va in ground resonance ecc di esempi se ne potrebbero fare tantissimi in quasi tutti i campi....

davj2500

#16
Citazione di: qrm assoluto il 22 Maggio 2014, 11:27:40
Mmmmm Davide, ho pensato meglio alla tua risposta. Io avrei dato più importanza e più prestigio al fenomeno della risonanza, oltre che il mero motivo di accontentare un finale. La risonanza è per così dire una sorta di magia, dove correnti e tensioni in un qualsiasi circuito RLC sono massime e di parecchie volte superiori a quelle esterne al circuito. (Sia chiaro, non c'è niente di magico). La tua loop sarà sede di tensioni e correnti considerevoli (in senso relativo) anche solo in ricezione e senza niente collegato, solo alla risonanza. Così come è quasi una sorta di magia rompere un bicchiere di cristallo con la forza della voce, buttare giù un ponte marciandoci sopra o con una bava di vento costante, distruggere completamente un elicottero quando va in ground resonance ecc di esempi se ne potrebbero fare tantissimi in quasi tutti i campi....

Ciao qrm assoluto.

Questo è una visione romantica e filosofica della risonanza che però è alla base di moltissime incomprensioni, miti e leggende che popolano il mondo radioamatoriale.

La risonanza è una particolare condizione dell'impedenza. Le correnti scorrono perché il generatore riesce a trasferirvele. E se le correnti scorrono, l'antenna irradia.
Anche quando i ponti crollano è perché la loro "impedenza" è adattata a quella di altri fenomeni pulsanti, i quali riescono così a trasferirvi potenza e a distruggerli.

Tornando alle antenne, quando le correnti scorrono su un conduttore, questo irradia secondo le leggi di Maxwell: i campi elettromagnetici vengono generati esclusivamente dalla quantità di corrente alternata che transita.
Sarà poco romantico, ma tutta la partita si gioca sul mettere in grado il trasmettitore di far scorrere le massime correnti sull'antenna, cioè di consentirgli di trasferire all'antenna la massima potenza adattando le due impedenze.
Analogamente, in ricezione si tratta di far trasferire la massima potenza dall'antenna al ricevitore, cioè adattando l'impedenza tra i due.

Bisogna osservare oltretutto che il termine "risonante" è spesso usato a sproposito: quando si definisce un'antenna "risonante" in realtà andrebbe definita "adattata". Infatti, non basta che X sia 0, ma deve essere anche R=50, altrimenti le correnti non scorrono. Prova a trasmettere con un'antenna che abbia R=2000 e X=0: è risonante, ma non ci fai niente.

E se usassimo correttamente "adattato" al posto di "risonante" capiremmo che perché un'antenna funzioni, deve avere Rload=Rin e Xload=-Xin. Cioè capiremmo che la necessità della "risonanza" è solo ed esclusivamente un problema dei nostri trasmettitori aventi Xin=0.

Questo concetto filosofico e romantico di "risonanza" scollegato dall'impedenza ha portato alla nascita di molti miti e leggende, come la credenza che un'antenna, per essere un buon radiatore, deve essere risonante.
Invece perché funzioni, deve essere adattata al generatore. Se l'adattamento avviene perché si è costruita un'antenna che presenti in maniera naturale l'impedenza corretta o perché si sono introdotti circuiti di trasformazione (accordatore, condensatori, trasformatori, ecc.) non cambia nulla se non l'efficienza del sistema, dato che ciascun circuito aggiunto dissipa energia in forma termica in varia misura.

Dire che il condensatore in un loop magnetico "non è un adattore di impedenza ma serve a formare il circuito risonante" è solo un modo per dare due nomi allo stesso concetto ed aumentare la confusione, come se chiamarlo "adattatore di impedenza" fosse un ruolo troppo sminuito per un componente così importante come il condensatore.
La risonanza è solo ed esclusivamente una caratteristica dell'impedenza di un circuito in un punto di alimentazione ed una frequenza dati. Pertanto, "portare in risonanza" vuol dire solo ed esclusivamente "portare a zero la X dell'impedenza nel punto di alimentazione desiderato", cioè variare l'impedenza affinché diventi quello che la radio vuole.
Volendo fare un esempio, prendiamo un dipolo "risonante" perfettamente tarato ed avente al centro X=0. Ora alimentiamo quel dipolo invece che al centro, in un altro punto qualsiasi, ad esempio ad un estremo: toh, com'è che non è più risonante?

Nel caso del loop magnetico, il condensatore serve solo ed esclusivamente perché senza di lui un normale trasmettitore da 50+j0 non riuscirebbe a trasferire potenza nel circuito. Cioè serve solo ed esclusivamente ad adattare l'impedenza tra il trasmettitore e l'antenna.

Tra le due simulazioni che ho fatto della loop, in entrambi i casi le correnti (visibili nel simulatore) sono le stesse, di circa 19A. Infatti i lobi generati sono gli stessi e il risultato è identico.

Ciaoo
Davide


r5000

73 a tutti, Davide ha il dono di spiegare in modo preciso e comprensibile argomenti difficili da materializzare, tornando al discorso adattamento il sistema usato nella wonder wand mi sembra "peggiore" di altri ma è da provare visto la semplicità... si tratta di un comune adattatore a L dove c'è in serie la bobina e il condensatore in parallelo al carico che poi è il loop di dimensioni molto contenute per la frequenza in uso ma nessuno vieta di utilizzare un loop più grande ecc...  lo schema classico dell'antenna  loop magnetica è questo

che dà l'idea per come è disegnato di essere un circuito risonante  al pari di un filtro LC parallelo utilizzato per esempio come filtro d'ingresso di un ricevitore ecc... ma rende meno l'idea di "cosa" effettivamente irradia o il segnale rf nello spazio e se lo disegnamo in altro modo tipo questo
si capisce meglio che l'anello è una spira (quindi genera campo magnetico e di conseguenza irradia radio frequenza) e i due condensatori formano l'adattatore d'impedenza verso il generatore che vede i suoi 50 ohm puramente resistivi anche se il carico è un'induttanza quasi ideale, poi come diceva giustamente Brian ci sono molti metodi per adattare l'antenna e alcuni sono più conosciuti di altri ma la sostanza è che si raggiunge lo stesso scopo in modi diversi, alcuni più efficienti, altri più semplici e spartani o facili da costruire...
http://www.nonstopsystems.com/radio/frank_radio_antenna_magloop.htm
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599

davj2500

Citazione di: r5000 il 22 Maggio 2014, 14:55:34
tornando al discorso adattamento il sistema usato nella wonder wand mi sembra "peggiore" di altri ma è da provare visto la semplicità... si tratta di un comune adattatore a L dove c'è in serie la bobina e il condensatore in parallelo al carico che poi è il loop di dimensioni molto contenute per la frequenza in uso ma nessuno

Ciao Silvio.

Mi viene in mente qualche altra considerazione ulla WonderWand:
1) il tuning è rapido e a banda larga; basta regolare "ad orecchio" la manopola che subito il ROS (usando il rosmetro interno dell'817) va a 1 e ci rimane quasi per tutta la banda selezionata; questo vuol dire che il Q del circuito d'accordo è basso e, su un'impedenza del genere, potrebbe produrre perdite significative;

2) l'elemento radiante è un comune filo di rame lungo 1.4m e di 1mm di diametro; facendo due conti con questo calcolatore online, un'antenna con tali dati avrebbe in 20m un'efficienza dell'1%. Se fosse di pari lunghezza ma realizzata con un tubo da 1cm di diametro, l'efficienza salirebbe al 7%. Un tubo da 2cm di diametro con uno sviluppo di 3m avrebbe il 60% di efficienza.

Insomma, anche nella loop magnetica le dimensioni contano.

Ciaoo
Davide


qrm assoluto

Sí certo concordo al 100%, ma parlavo solo di risonanza, quando reattanza induttiva e capacitiva si eguagliano, indipendentemente dalla resistenza di irradiazione, quando parlavo di un loop collegato a niente. Poi è chiaro se devo interfacciarlo con un rtx devo considerare la sua impedenza caratteristica.
Dico solo che se già devo litigare con una resistenza di irradiazione così bassa, dove le perdite resistive del materiale sono importanti, e nelle bande basse maggiori di quella di irradiazione, se ci aggiungo anche una rete di adattamento ad L il rendimento che è già medio/scarso crolla a livelli infinitesimi.


Inviato da RogerKapp

r5000

Citazione di: davj2500 il 22 Maggio 2014, 15:22:10
Citazione di: r5000 il 22 Maggio 2014, 14:55:34
tornando al discorso adattamento il sistema usato nella wonder wand mi sembra "peggiore" di altri ma è da provare visto la semplicità... si tratta di un comune adattatore a L dove c'è in serie la bobina e il condensatore in parallelo al carico che poi è il loop di dimensioni molto contenute per la frequenza in uso ma nessuno

Ciao Silvio.

Mi viene in mente qualche altra considerazione ulla WonderWand:
1) il tuning è rapido e a banda larga; basta regolare "ad orecchio" la manopola che subito il ROS (usando il rosmetro interno dell'817) va a 1 e ci rimane quasi per tutta la banda selezionata; questo vuol dire che il Q del circuito d'accordo è basso e, su un'impedenza del genere, potrebbe produrre perdite significative;

2) l'elemento radiante è un comune filo di rame lungo 1.4m e di 1mm di diametro; facendo due conti con questo calcolatore online, un'antenna con tali dati avrebbe in 20m un'efficienza dell'1%. Se fosse di pari lunghezza ma realizzata con un tubo da 1cm di diametro, l'efficienza salirebbe al 7%. Un tubo da 2cm di diametro con uno sviluppo di 3m avrebbe il 60% di efficienza.

Insomma, anche nella loop magnetica le dimensioni contano.

Ciaoo
Davide
73 a tutti, perfetto, è come immaginavo, è senza dubbio facile da accordare e permette di trasmettere in qualsiasi situazione ma la resa è minima (almeno per le bande basse) e fà tutto la propagazione (vale sempre anche con le antenne efficienti ma quì se non dà una grossa mano è difficile portare a casa qualche qso...) mentre con un loop magnetico un pò più efficiente è già meglio,  se riduciamo le perdite del sistema di accordo con il loop da 1 cm i collegamenti li fai  ma è obbligatorio sintonizzare ad ogni cambio di frequenza il condensatore variabile perchè il fattore di merito quando è veramente elevato rende difficile trasmettere in fonia se non accordi perfettamente , simulazioni a parte l'antenna che diceva Leo (loop magnetico sul tavolino del bar) è estremamente selettiva tanto da superare il 30 dB di return loss che misura il minivna, per arrivare a questo il condensatore non ha contatti striscianti ma è del tipo a farfalla mentre nella wonder wand si usa per questioni di peso ecc... un condensatore variabile molto piccolo che di certo abbassa il fattore di merito, poi le perdite della bobina toroidale fanno il resto anche se ritengo che sia una buona soluzione per sperimentare più antenne portatili, se invece del loop da 1 metro ci colleghiamo un loop con 20 mt di circonferenza la resa cambia anche se poi serve portare anche una canna da pesca ecc... per sorreggere il tutto quando di suo è pronta in pochi minuti, sono anche dell'idea che questo genere di antenne ( miracle whip ecc...) molto piccole sono adatte a chi vuol far radio senza pretendere risultati certi ma che è felice quando riesce a fare un collegamento qualsiasi mettendosi in gioco tutte le volte mentre chi vuole il collegamento "sicuro" deve usare almeno un'antenna efficiente o come fanno in troppi carica di watt senza farsi tanti scrupoli, i 16 dB di perdita stimati sono tanti ma io ascolto molte stazioni anche con più di 30 dB di attenuazione e non è che usano tutti lineari fuori regola, bastano i 500 watt e un'antenna decente per arrivare a fondo scala e quindi se togliamo i 20 dB del lineare e i 16 dB dell'antenna si ascolta come se in ricezione attenuo di 36 dB che è fattibile quando la propagazione è ovviamente favorevole...
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davj2500

Ciao a tutti.

Oggi ho partecipato con qualche collegamento al contest "CQ World-Wide WPX" modo CW dalla postazione portatile. A fine operazione (più che altro a fine batterie) ho fatto questo confronto:



Prendiamo come riferimento la stazione UX3HA che chiama CQ. Accende al massimo 6 barrette con la WonderWand e 8 barrette con il dipolo.
La differenza in dB è molto approssimativa, ma basandomi su questo sito che riporta delle misure di riferimento, sembrerebbe che 6 barrette (S+) siano tra i -74 e i -70 dBm, mentre 8 barrette (S+2) siano tra i -57 e i -41 dBm.
Anche questa misura, veramente molto ma molto spannometrica, sembra confermare una differenza di oltre 15dB tra le due antenne.
In ricezione, con segnali così forti, si sente tutto fortissimo anche con il piccolo loop, ma in trasmissione QRP la differenza è drammatica.

Ciaoo
Davide