Oggi non si da la giusta importanza alla radio perchè hanno usurpato la parola !

Aperto da IZØYES (Calindro), 17 Marzo 2014, 15:20:40

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IZØYES (Calindro)

Dunque riflettendo sullo snobbismo pervaso della radio nei confronti di tutti quelli che trovano inutile parlare in aria perche c'è whatsapp skype  email e sopratutto lo smartphone che li unisce col mondo in movimento.

Il discorso è molto semplice , quando Marconi inventò il telegrafo senza fili lo chiamo senza fili per quella sua particolare caratteristica.

PIu tardi quella tecnologia momentaneamente definita "senza fili" prese il nome di "radio" dalle "onde radio"
fenomeno che rendeva possibili le comunicazioni a distanza senza infrastrutture. 

Per cui da quel momento la modalità di funzionamento do quegli apparati andava definita "via radio".

Ora la moda attuale , bravissima a rivenderci cose trite e ritrite, conia il termine "wireless" che è molto in voga in ogni campo.Guarda caso pero' wireless significa "senza fili" e torniamo indietro di un secolo..

Oggi non c'è una cosa che non sia wireless.
La gioventu' attuale conosce benissimo l'importanza del wireless ma snobba la radio NON rendendosi conto che il mezzo è lo stesso.

SE solo si rendessero conto che il loro iPhone funziona attraverso internet ( altrimenti sarebbe solo una piastrella) e che internet li raggiunge "via radio" forse ne capirebbero di piu l'importanza.

Quindi concludendo dico che anzichè dire "wireless" anglofonia di un termine temporaneo io direi "via radio" che è il nome e il cognome della tecnologia in uso.

In buone parole ci hanno rubato la parola "via radio" sostituendola con wireless...

73

La differenza tra un uomo ed un bambino...sta solo nel prezzo dei loro giocattoli.

Legge di Dunn.
Nessuna attenta pianificazione potrà mai sostituire una bella botta di CUL0 !!!

Io non perdo mai !!! O vinco o IMPARO !!!



Vincenzo IZ2WMW (Brian)


IZ8XOV

Molto interessante, (e azzeccata), questa analogia tra il wireless e la radio! Ma non starti a interrogare sul perché i più giovani snobbano tutto ciò che c'è a monte presi oramai solo da skype, facebook, smartphone e di tutto quanto vivibile con un click. questa è una società malata dell'apparire e dell'avere e bisogna comprendere che il fascino delle onde radio non è nulla davanti alle donnine ignude che si possono guardare su internet, almeno per chi si è formato nell'era del consumismo, del tutto facile e delle comunicazioni visive immediate.

Fortuna che grazie a 3d come questo e tanti altri non mi sento un anormale in un mondo di gente diversa da me che ignora totalmente o quasi l'hobby che coltivo ma che ignara continua ad usare le onde radio come hai giustamente sottolineato.

Michele
Il radioamatore è una persona affascinata dal comportamento delle onde radio e da tutto ciò che serve ad esplorarle. E' uno sperimentatore che opera nel rispetto delle leggi e che ama condividere con gli altri le proprie conoscenze, Michele IZ8XOV

LA MIA STAZIONE RADIO: www.qrz.com/db/IZ8XOV


Dracula

Ma secondo me, non è che si snobba la radio, semplicemente non lo si considera un mezzo pratico.

Facciamo effettivamente due conti, oggi con 1 click parli con tutto il mondo, con la radio devi montare antennone gigantesce e spesso non lo puoi nemmeno fare.

Ovvio che noi appassionati, non lo vediamo come una cosa strana, ma chi è esterno lo vede come una cosa totalmente poco pratica


it9acj-roberto-acireale

effettivamente la gente è malata di smartphone, skype, facebook ed altre ammenicoli (inutili) varie.
ma la cosa che dà più fastidio e dirsi dire in faccia; un altro malato... ma malato de che?
la radio per me e hobbies non ci lavoro ne ci guadagno (o quasi). aggiungo inoltre che le persone grazie alla nuova sfavillante tecnologia hanno perso la voglia di incontrarsi, fare nuove amicizie al bar.. parlare....
la gente non parla più, e se parla dice solo 2-3 monosillabe e basta. non si fà più un discorso completo.
e una società la nostra dove ognuno pensa ai suoi caxxi e del prossimo se ne sbatte altamente (i nostri cari amici politici docet, pensano solo a loro stessi).
allora diciamolo chiaramente è una società del menefreghismo assoluto, e vi dico che ce la siamo cercati.


FraWeb

Il problema (che poi problema non è) va visto da un altro lato per capire bene cosa accade.

Come in tutte le attività di comunità esistono:
- Utilizzatori concreti, che poi sono quelli che sperimentano, e realizzano infrastrutture
- Utilizzatori amatoriali, che pur capendo poco sono affascinati da questa pratica.
- Utilizzatori "Lite", che sono quelli che non ne capiscono, non gli interessa ma utilizzano perché è moda.

Prendiamo me come esempio:
Ho 50 anni e sono un informatico di vecchia data (dal 1986)

A 14 anni ero sulla 27 da Roma con QRZ "Delta23"
Ho iniziato perché avevo dei coetanei che già modulavano ed era un bel modo per rimanere in contatto e conoscere nuova gente.
Non facevo DX e quindi rimanevo nella mia nicchia locale.
A 16 anni ho smesso perché ho scoperto le donne e quelle non erano in frequenza :)
Quindi sono stato un utilizzatore "Lite"

Nel 1986, dovendo decidere che fare da grande e, comunque la direzione passionale è sempre stata quella di elettronica e apparati sofisticati, sono diventato informatico; prima programmatore, poi sistemista e di conseguenza tecnico riparatore e realizzatore di infrastrutture sia filari che wifi.

Ho visto nascere Internet e seguita tutta la sua evoluzione.

Quando sono comparse le primissime chat, l'effetto è stato (sia per me che per molti altri) come quello della "27" ma a differenza che io ero in grado di costruire le chat.
Li ho visto gente assidua e gente passante.

Poco dopo è nata la prima "Instant Messenger", quella di Microsoft; molto meglio della chat confusionaria e con dialoghi diretti. Grande popolarità in pochissimo tempo e molto duratura.

Il decadimento di questa nuova moda è iniziata con la comparsa di SKYPE che offriva una struttura innovativa e molto prestante.

Ora c'è whatsapp che la sta facendo da leone e, a breve, intaccherà il colosso SKYPE.

Tutte queste trasformazioni/evoluzioni sono per causa degli utilizzatori "Lite".
Infatti i veri utilizzatori CB, chat, messenger ... ecc ci sono sempre e ci saranno sempre e, se non era per i Lite, ancora stavano sperimentando senza successo.

Ciao ;)


DeltaSQ

Questo Topic mi piace,

come è stato scritto nel titolo la parola è stata usurpata, molto spesso le nuove generazioni quando scrivono un sms (anzi un messaggio con il telefono cellulare!) usano un sacco di abbreviativi, ciò inizialmente veniva fatto per ridurre spazi e caratteri e di conseguenza il costo del messaggio.
Questa (brutta) abitudine si è poi diffusa anche in servizi di messaggistica istantanea dove non vi sono costi che derivano dalla lunghezza del messaggio inviato, il problema è che le nuove generazioni non sanno più scrivere in maniera corretta.
Ho notato un'altra cosa, quando mi capita di essere in giro per lavoro o per tempio libero vedo tutti questi ragazzini che non sono più capaci di camminare a testa alta, guardando in faccia la gente e magari dicendo un "Buongiorno" alla signora o al Signore anziano che tutti i giorni incontrano sul tragitto che fanno per tornare a casa da scuola, sono perennemente incollati allo schermo del loro telefonino da cinquecento euro, non si sa cosa stiano facendo, se stiano utilizzando qualche chat o se stiano giocando con qualche applicazione appena scaricata, fatto sta che i loro occhi vedono quasi esclusivamente ciò che appare su un display, cosa abbastanza triste secondo me :(.
Tornando al discorso Radio, sono dell'idea che molti giovani dovrebbero provare almeno una volta ad utilizzare anche un semplicissimo pmr, uscire di casa andare a farsi qualche passeggiata in montagna o in qualsiasi altro posto all'aria aperta e farsi un bel QSO, il bello della Radio è che prima parla uno e poi parla l'altro, si impara ad ascoltare, a rispettare, si esce dal mondo virtuale che non è il mondo in cui viviamo e poi...una passeggiata all'aria aperta fa sempre bene ;-).

73 da DeltaSQ


IZ8XOV

Citazione di: Dracula il 18 Marzo 2014, 01:18:18

Facciamo effettivamente due conti, oggi con 1 click parli con tutto il mondo, con la radio devi montare antennone gigantesce e spesso non lo puoi nemmeno fare.


Credo che il problema sia dovuto solo al cambiamento dei tempi. Nella nostra gioventù il Cb era l'unico modo per comunicare ma se fossimo nati ai giorni attuali al 99% saremmo come quei giovani che snobbano la radio a favore di internet et similia ma forse è meglio così, vuol dire che chi si avvicina ancora al radiantismo lo fa perché animato da vero interesse e passione.

Bisogna altresì riconoscere alla rete che questa è anche un grande mezzo di diffusione che prima non c'era e del quale tutti possono approfittare. Prima o poi navigando si aprirà qualche banner o video di radio, antenne e radioamatori o si entrerà in contatto con questo mondo tramite un professore, un parente o amico di famiglia etc. e si avrà la possibilità di approfondire ovvero di rimanere affascinati da questo mondo.

Michele.
Il radioamatore è una persona affascinata dal comportamento delle onde radio e da tutto ciò che serve ad esplorarle. E' uno sperimentatore che opera nel rispetto delle leggi e che ama condividere con gli altri le proprie conoscenze, Michele IZ8XOV

LA MIA STAZIONE RADIO: www.qrz.com/db/IZ8XOV

yeti

73 a tutti,
sono quasi d'accordo,  ma non è che ci hanno usurpato le parole, nei testi tecnici sono sempre quelle per cui un wifi viene definito come interfaccia radio-dati, è che siamo passati da linguaggio tecnico al "marketese". Per essere più chiari, le riviste " del settore" sia esso informatico o elettronico sono diventate delle pubblicità ( tranne poche eccezioni) ed è sempre più difficile trovare le specifiche complete degli apparati che si acquistano , siano essi pc, smartphone o televisori. Ora, per vendere, tutto è nuovo, più bello, più efficiente, più veloce e le stesse cose si chiamano con nomi diversi. Il bene non viene acquistato per un effetiva necessità ma per un falso bisogno.. un huawei da 99 euro ed un iPhone5 hanno l' 80% delle funzioni in comune!
Hanno ragione gli americani quando parlano di " bells & whistles" cioè funzioni che non servono ad altro che allungare la lista delle features..
In sostanza siamo talmente bombardati di informazioni e nozioni che abbiamo appena il tempo di guardarle, non di ragionarci sopra e questo perché un consumatore acculturato difficilmente viene affascinato dagli specchietti per le allodole...serve invece un acquirente  che segue bovinamente le indicazioni della pubblicità.
Forse aver la passione per le radio e in generale per come funzionano le cose serve anche ad avere un proprio punto di vista.

Cordiali 73