RETE RADIO MONTANA

Aperto da Nicolò Ibba, 25 Ottobre 2013, 20:10:42

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Nicolò Ibba

Chi sono i membri di RRM su rogerK ?
Io sono TANGO12 e sono di Cagliari. :sfiga:
Nicolò Ibba

I 123 CA

1FRI 2740





Giovy

#1
ALFA 0144 da Vercelli, presente. :-)
Giovanni
Responsabile Regionale Piemonte e Valle d'Aosta
progetto nazionale "Rete Radio Montana"

ID RRM: ALFA 1

Odinotte

Buona sera Nicolò e Giovy,
io sono
GOLF 0020 Pordenone - Friuli Venezia Giulia
:up:
Quando tutto il resto fa fiasco leggi le istruzioni.
TS 830S, TS 140S, X1M Pro Platinum, UV5R, Galaxy 2100, Alan 48, Alan 44, Alan 42 Multi, Alan 507, Weierwei VEV-3288, Ricevitore Philips Passat de luxe 90RL750
Long. 12º 37' 32" E - Lat. 45º 57' 23 N
QTH Locator JN65HW59BM

Nicolò Ibba

Avete anche CB o solo PMR446 ?
Nicolò Ibba

I 123 CA

1FRI 2740





Delfino Bianco

73 a tutti i RogerKappiani e non.

DELTA 0068 Presente a Genova (anche Gruppo Radioamatori Alpini GRA 968)

Frequenze VHF 145.250 e PMR 8/16

Se vedemmu ! :up:
Datemi una radio...e vi solleverò il mondo

QRX:145.725 (R5 Genova), Diretta: 145.350
CB: ch. 39 FM, ch. -1 FM   LPD: ch. 20 (433.550)

-Tuscania-

#5
Charlie 0117 Como...!!! :birra:

PMR e Vhf


Giovy

Giovanni
Responsabile Regionale Piemonte e Valle d'Aosta
progetto nazionale "Rete Radio Montana"

ID RRM: ALFA 1


rethule

SWL: I1-1409GE- RGK: 1RGK377-rrm: DELTA 14 - CB: parabellum
loc. jn44lj (la grande Genova)

ik1npe

Eccomi alfa 0152 Pierluigi anche ik1npe sia PMR che frequenze amatoriali .
73 de ik1npe

clandestino89

Salve a tutti!! LIMA0060 Stefano dalla provincia di Frosinone, PMR446 e prossimamente CB!!
1IT106 - SWL I0451/FR - operatore: STEFANO
INDIA TANGO DX Group Member
http://indiatangodx.wix.com/ithq

ciccio90


Nicolò Ibba

Io ho sia PMR446 che CB (canale 16 AM)...mi dovrebbero arrivare a poco due GP380 che peró programmerò con canali nautici.
Che ne dite di organizzare un servizio di RRM che sia orientato anche verso il mare , per esempio nel canale 69 ?? :up:
Nicolò Ibba

I 123 CA

1FRI 2740




magnetique

Golf 0006 zona N/E Friuli .
Nelle escursioni solo PMR al seguito.
73 Maurizio.


wilson

#13
Salve!
Mi fa un immenso piacere scoprire che esistono membri di rrm.
Io pratico diverse discipline in montagna  (alpinismo, scialpinismo e parapendio), sia in appennino centrale che in Dolomiti.
Avendo anche la passione della radio rrm mi interessa molto.
Io l'ho scoperta su Internet circa due anni fa.
Ho tentato diverse volte a chiamare sul canale 8/16 PMR da diverse località montane ma non mi ha mai risposto nessuno. E dire che io utilizzo un bibanda con 5 watt di potenza e antenna lunga.
Nonostante tutto io non sono mai riuscito a contattare nessuno di rrm.
Dopo quasi due anni di tentativi ci ho rinunciato e ho considerato rrm del tutto inaffidabile ai fini della sicurezza, pur rimanendo una iniziativa interessante.
Ma un conto sono gli hobby e un conto è la sicurezza in montagna, sopratutto se si praticano  attività con un certo tasso di pericolo.
Purtroppo le leggi in vigore attualmente non permettono di realizzare una rete di ascolto affidabile con le radio PMR e, secondo me, senza questa non si può parlare di sicurezza.
Credo quindi che, finché non cambieranno le leggi, non sia corretto continuare a presentare rrm come un progetto per la sicurezza in montagna, argomento che esige serietà e affidabilità.
Il sito web presenta rrm come una rete operativa e per me è irresponsabile creare false aspettative in campo di sicurezza.
Sarò stato sfortunato, ma io non ho mai ricevuto risposta in quasi due anni di tentativi effettuati in giorni festivi e feriali, in pieno giorno e da diverse località montane, anche molto turistiche.
Direi quindi che sarebbe il caso di cambiare fisionomia a rrm cercando di presentarla in modo più veritiero e corretto, per quello che sono le sue reali potenzialità.
Con la sicurezza in montagna non si gioca.
Spero che nessuno se la prenda per quello che ho detto, ma dopo quasi 30 anni di attività montane di un certo tipo, mi sento in grado e in dovere di esprimere tale giudizio.
7351!
Giovanni

1FI-004 / IU4FLT

Io sono H0049

Inviato da RogerK Mobile

www.freeitalyvoip.jimdo.com # 1FI-004 Giovanni # Apparati Radio TS-2000 - IC R20 - PCR 1000 - UV5R - N° 5 PC interfacciati alle varie apparecchiature Radio Softw : MixWin - MultiPsk - wxtoigm - Gestore Server FRN TeamTalk TeamSpeak

IW4BJG

Citazione di: wilson il 26 Ottobre 2013, 14:55:50
Salve!
Mi fa un immenso piacere scoprire che esistono membri di rrm.
Io pratico diverse discipline in montagna  (alpinismo, scialpinismo e parapendio), sia in appennino centrale che in Dolomiti.
Avendo anche la passione della radio rrm mi interessa molto.
Io l'ho scoperta su Internet circa due anni fa.
Ho tentato diverse volte a chiamare sul canale 8/16 PMR da diverse località montane ma non mi ha mai risposto nessuno. E dire che io utilizzo un bibanda con 5 watt di potenza e antenna lunga.
Nonostante tutto io non sono mai riuscito a contattare nessuno di rrm.
Dopo quasi due anni di tentativi ci ho rinunciato e ho considerato rrm del tutto inaffidabile ai fini della sicurezza, pur rimanendo una iniziativa interessante.
Ma un conto sono gli hobby e un conto è la sicurezza in montagna, sopratutto se si praticano  attività con un certo tasso di pericolo.
Purtroppo le leggi in vigore attualmente non permettono di realizzare una rete di ascolto affidabile con le radio PMR e, secondo me, senza questa non si può parlare di sicurezza.
Credo quindi che, finché non cambieranno le leggi, non sia corretto continuare a presentare rrm come un progetto per la sicurezza in montagna, argomento che esige serietà e affidabilità.
Il sito web presenta rrm come una rete operativa e per me è irresponsabile creare false aspettative in campo di sicurezza.
Sarò stato sfortunato, ma io non ho mai ricevuto risposta in quasi due anni di tentativi effettuati in giorni festivi e feriali, in pieno giorno e da diverse località montane, anche molto turistiche.
Direi quindi che sarebbe il caso di cambiare fisionomia a rrm cercando di presentarla in modo più veritiero e corretto, per quello che sono le sue reali potenzialità.
Con la sicurezza in montagna non si gioca.
Spero che nessuno se la prenda per quello che ho detto, ma dopo quasi 30 anni di attività montane di un certo tipo, mi sento in grado e in dovere di esprimere tale giudizio.
7351!
Giovanni

ok wilson penso che tu abbia proprio ragione. ed è un peccato perchè l'idea di una rete accessibile con qualsiasi apparato PMR da chiunque era buona.è una ulteriore conferma che la buona volontà di qualcuno non basta.
io abito in appennino,vicino ad alcune località turistiche e ho tenuto spesso un ricevitore in ascolto  sul canale 8 PMR ma non ho mai sentito nessuna chiamata.forse anche perchè complessivamente poche persone tra tutte quelle che passeggiano in montagna sono al corrente dell uso che si potrebbe fare dei PMR.
73
"L'egoismo comune cagiona e necessita l'egoismo di ciascuno" ( G.Leopardi)
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I.Asimov)
"Siamo tutti dilettanti.Non viviamo abbastanza per diventare di più."  (C.Chaplin)

Marcello

RRM è una bella idea ma non ha nulla di ufficiale, di affidabile, in pratica è come se non c'e' solo fumo, ma è una bella idea...non lo metto in dubbio ad è stata anche pubblicizzata bene, solo che all'atto pratico è NULLA.

wilson

Vabbè Marcello, io volevo essere un po' più delicato..... :mrgreen:
Però il senso era questo.
Ripeto, l'idea è pure buona, ma presentare rrm come viene fatto sul sito web dedicato è scorretto e irresponsabile.
Non so quali interessi ci siano dietro a questa "operazione di marketing".
Spero in un ravvedimento dei responsabili dell'iniziativa, anche perché, così facendo, per cercare di fare una cosa buona si rischia invece di far danni grossi.
Ripeto, con la sicurezza non si gioca.

poker333

E' da tempo che seguo il progetto in sintesi...credo che sia meglio renderlo fruibile con le PMR...le Pmr446 sono ormai uno standard diffusissimo..inutile..promuovere VHF o altro...


Nicolò Ibba

Per il servizio marino , ho pensato al VHF perché su un'imbarcazione le ricetrasmittenti sono vhf . Se quancuno conosce uno degli IDEATORI  di RRM potrebbe proporlo questo servizio ?
Nicolò Ibba

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1FRI 2740




ringhio

Citazione di: poker333 il 26 Ottobre 2013, 17:07:19
E' da tempo che seguo il progetto in sintesi...credo che sia meglio renderlo fruibile con le PMR...le Pmr446 sono ormai uno standard diffusissimo..inutile..promuovere VHF o altro...

Tra il marino e montano..ci sta una differenza abissale..il marin lasciamolo stare..visto che ormai e decenni che funziona....e che ormai e un sistema stabile fissato e legalmebte ufficiale..ci mancherebbw.......al contrario di rrm...che come ho sempre ripetuto io..in teoria e sempre tutto bello..come un operaio..che in teoria e na cima..e poi nella prarica fa danni..ecco..questo operaio e sa lasciare a casa....e brutto sentirlo..ma è la realta dei fatti

Inviato da RogerK Mobile

Ringhio..... QTH PROV DI (PV)
OPERATORE E COORDINATORE RADIO IN PROTEZIONE CIVILE,E AIB(ANTI INCENDIO BOSCHIVO)
1RGK291@ROGERK.NET

wilson

Ecco appunto. A proposito di marino, sarebbe ora che si costituisse un servizio simile per la sicurezza in montagna.
Bisognerebbe istituire una banda di sicurezza terrestre, vhf o uhf, sulla quale si mettano in ascolto tutti gli enti di soccorso.
Allora si che si potrebbe parlare di una rete radio d'emergenza.
Ma sarebbe tutta un'altra cosa.
Fino a che le cose non cambiano, non serve a niente inventarsi fantomatiche reti radio.

Nicolò Ibba

Io ho ipotizzato questo perché abitando in Sardegna non abbiamo le "montangne" come le alpi o gli Appennini ... È il mare l'unico ambiente molto frequentato ...purtroppo... :grin:
Nicolò Ibba

I 123 CA

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acquario58

normalmente le reti ufficiali di emergenza sul territorio.sono affidati ad operatori ed associazioni efficienti sotto il diretto controllo delle prefetture.....

wilson

Appunto, ora è così.
Non vedo perchè non si possa applicare lo stesso principio della banda nautica ad un impiego terrestre, ovviamente su altre frequenze.

acquario58

voglio ricordarti che il soccorso alpino..con i suoi addetti....(collegati con altri enti tipo: corpo forestale,CRI,VF..ecc )  ......ha già una sua frequenza in vhf assegnata....
....
x queste domande  se fai una ricerca sul forum ....troverai le risposte in quanto esistono già discussioni in merito su RRM


ik1npe

Salve, sono un iscritto a RRM e quasi tutte le volte che sono andato in montagna sia sugli appennini aia sulle alpi ho fatto dei collegamenti sia in PMR sia in VHF.
Prima della gita metto il mio annuncio e poi qualcuno trovo  tranne nelle valli molto chiuse.
73 de ik1npe

wilson

Del Soccorso Alpino conosco abbastanza, visto che ne ho fatto parte.
Quelle però sono frequenze di servizio e non aperte, come quelle marine.
Quei canali sono ad uso esclusivo degli addetti ai lavori, per intenderci.
In teoria non sarebbe previsto che ci entri un alpinista qualsiasi per chiedere aiuto.
Non sarebbe previsto......
Apposta per questo io dico che si dovrebbe creare una banda come quella marina, con apparati dedicati omologati.

Nicolò Ibba

Dovremo mandare una lettera al Ministero delle Comunicazioni e chiedere se sarebbe possibile creare dei canali appositi magari PMR446(aumentando la potenza) o in VHF come i canali nautici .potremo creare un corpo di volontariato costitutivo dai membri di RRM sia radioamatori che non ... Insomma rendere reale un bel progetto come Rete Radio Montana (sia CB che PMR446,rispettivamente canali 16 AM e ch 8+subtono 16) :up:
Nicolò Ibba

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Giovy

Qualcosa di UFFICIALE per quanto riguarda la sicurezza in montagna è già stato fatto, anche se LIMITATAMENTE alla regione Valle d'Aosta (ovvero la concessione in autorizzazione temporanea per gli utilizzatori della montagna all'uso del Canale di Emergenza in VHF, che si poggia su una rete di ripetitori, un centro operativo ecc.). Basterebbe semplicemente che TUTTE le altre regioni si allineassero, e partita chiusa. Basta una radio VHF civile, opportunamente programmata, e vi assicuro che si riuscirebbe a contattare i soccorsi senza problemi (io aggancio uno dei ripetitori della rete dal divano di casa, in Valle d'Aosta, utilizzando la chiamata di test, prevista per questo scopo). Ovviamente sono in possesso dell'autorizzazione, ripeto valida solo per la VdA.
Giovanni
Responsabile Regionale Piemonte e Valle d'Aosta
progetto nazionale "Rete Radio Montana"

ID RRM: ALFA 1


Nicolò Ibba

Citazione di: Giovy il 27 Ottobre 2013, 00:17:35
Qualcosa di UFFICIALE per quanto riguarda la sicurezza in montagna è già stato fatto, anche se LIMITATAMENTE alla regione Valle d'Aosta (ovvero la concessione in autorizzazione temporanea per gli utilizzatori della montagna all'uso del Canale di Emergenza in VHF, che si poggia su una rete di ripetitori, un centro operativo ecc.). Basterebbe semplicemente che TUTTE le altre regioni si allineassero, e partita chiusa. Basta una radio VHF civile, opportunamente programmata, e vi assicuro che si riuscirebbe a contattare i soccorsi senza problemi (io aggancio uno dei ripetitori della rete dal divano di casa, in Valle d'Aosta, utilizzando la chiamata di test, prevista per questo scopo). Ovviamente sono in possesso dell'autorizzazione, ripeto valida solo per la VdA. Concordo pienamente
Nicolò Ibba

I 123 CA

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Alinghi

Credo che tu ti riferisca al Rega, che offre un  servizio di emergenza in montagna, peccato che però sia una cosa tutta Svizzera,  che grazie ad alcuni ponti riesce a coprire anche la Valle d'Aosta.

poker333

La Svizzera è sempre stata un modello...
Una volta ho visto su Rai2  un servizio sul soccorso alpino, un turista tedesco ha fatto girare un elecottero per 3 ore perché era convinto di avere visto delgi alpinisti in difficoltà in sede di scalata, ma confuso sulla unbicaizone della parete ha promosso un bel giro a vuoto dell'unità mobile.Costo dell'opera, circa 5000 euro...a vuoto, due radio avrebbero risolto il problema..o, almeno sarebbe stato possibile chiamare gli escursionisti.Capisco che su una parete una radio rompe le scatole..

El Airdarr

Mi ha sempre molto interessato l'argomento in quanto vivo in VdA e frequento la montagna...
Voglio fare l'avvocato del diavolo e lanciare volutamente una provocazione: Utilizzare frequenze dedicate ad enti di soccorso per richiedere aiuto in caso di reale necessità e pericolo di vita, non è considerato reato....


Io personalmente ho girato tutte le varie comunicazioni al presidente del mio club di volo e all'istruttore della scuola riguardanti 8/16 in quanto lessi un accordo stipulato che autorizzava anche i vololiberisti ad utilizzare l'8/16 in normale attività di volo per tutta una serie di motivi legati alla sicurezza sia nostra che a quella dei frequentatori montani in quanto volando si è piu facilmente raggiungibili dai segnali radio e vi dicendo.

Purtroppo la cosa non prende piede qui da noi. Per quanto riguarda la rete messa a disposizione dalla regione, lessi il regolamento tempo fa e, sinceramente mi sembrò un po' macchinoso il tutto tra autorizzazioni e quant'altro... Comunque è sicuramente un'ottima iniziativa, come la stessa RRM
cb: Ky-Mani   operatore: Francesco
Pace e Bene!

Giovy


Citazione di: Alinghi il 27 Ottobre 2013, 11:06:22
Credo che tu ti riferisca al Rega, che offre un  servizio di emergenza in montagna, peccato che però sia una cosa tutta Svizzera,  che grazie ad alcuni ponti riesce a coprire anche la Valle d'Aosta.
No, io mi riferisco proprio al servizio di soccorso della Protezione Civile della Valle d'Aosta, che ha una sua struttura ed una sua rete radio. Con la Rega condivide solo la frequenza radio MA quella italiana usa un subtono in encoding per distinguersi da quella svizzera. Se ne è parlato diffusamente in passato, io stesso ho spiegato tutto più volte, compresa la parte amministrativa per la concessione dell'autorizzazione temporanea. :-)
Giovanni
Responsabile Regionale Piemonte e Valle d'Aosta
progetto nazionale "Rete Radio Montana"

ID RRM: ALFA 1

-Tuscania-


Giovy

Esatto Tuscania... sono solo 16 euro (il costo della marca da bollo) per l'autorizzazione temporanea valida CINQUE ANNI (e rinnovabile) più il costo della radio. Per chi frequenta la montagna in VdA (ed io lo faccio sia d'estate che d'inverno) è un investimenti in sicurezza che vale la pena fare senza dubbio.
Giovanni
Responsabile Regionale Piemonte e Valle d'Aosta
progetto nazionale "Rete Radio Montana"

ID RRM: ALFA 1

rethule

73 a tutti, anche io frequento la vallè, mi sapete dire come fare? domanda ecc... perchè dall'articolo postato da Tuscania non l'ho capito  :'(
grazie in anticipo
Luca
SWL: I1-1409GE- RGK: 1RGK377-rrm: DELTA 14 - CB: parabellum
loc. jn44lj (la grande Genova)

Giovy

#38
Citazione di: rethule il 27 Ottobre 2013, 14:55:40
73 a tutti, anche io frequento la vallè, mi sapete dire come fare? domanda ecc... perchè dall'articolo postato da Tuscania non l'ho capito  :'(
grazie in anticipo
Luca
Trovi tutte le info necessarie in questi due articoli:

http://www.rogerk.net/forum/index.php?topic=47102

http://www.rogerk.net/forum/index.php?topic=48064

Ciao!
Giovanni
Responsabile Regionale Piemonte e Valle d'Aosta
progetto nazionale "Rete Radio Montana"

ID RRM: ALFA 1

rethule

Citazione di: Giovy il 27 Ottobre 2013, 16:03:52
Citazione di: rethule il 27 Ottobre 2013, 14:55:40
73 a tutti, anche io frequento la vallè, mi sapete dire come fare? domanda ecc... perchè dall'articolo postato da Tuscania non l'ho capito  :'(
grazie in anticipo
Luca
Trovi tutte le info necessarie in questi due articoli:

http://www.rogerk.net/forum/index.php?topic=47102

http://www.rogerk.net/forum/index.php?topic=48064

Ciao!
grazie
73
luca
SWL: I1-1409GE- RGK: 1RGK377-rrm: DELTA 14 - CB: parabellum
loc. jn44lj (la grande Genova)

-Tuscania-

Citazione di: Giovy il 27 Ottobre 2013, 14:38:21
Esatto Tuscania... sono solo 16 euro (il costo della marca da bollo) per l'autorizzazione temporanea valida CINQUE ANNI (e rinnovabile) più il costo della radio. Per chi frequenta la montagna in VdA (ed io lo faccio sia d'estate che d'inverno) è un investimenti in sicurezza che vale la pena fare senza dubbio.

StraQuotone fava di un Pugliese trapiantato per amore in Piemonte a coltivare riso.... marameo

Giovy

Giovanni
Responsabile Regionale Piemonte e Valle d'Aosta
progetto nazionale "Rete Radio Montana"

ID RRM: ALFA 1

siluc

Ho letto solamente ora questa discussione e cerco di rispondere a tutto con questo messaggio.

Non credo che sia una buona cosa organizzare un "servizio" simile a quello della R.R.M. pensato per il mare, perchè per il mare esiste già un canale dedicato, autorizzato e pienamente funzionante, ovvero il CH 16 VHF (156.800 MHz) su cui gli enti dedicato al soccorso in mare e tutti gli altri naviganti sono costantemente all'ascolto.

Penso che il sito da alcuni di voi non sia stato visionato in modo corretto, o meglio in modo approfondito.
CitazioneNonostante tutto io non sono mai riuscito a contattare nessuno di rrm.
... Come più volte spiegato in questo forum (e in altri) è normale che in molte zone nessuno ha mai risposto. Ci sono altre zone/province/regioni in cui molte persone hanno sempre ricevuto risposta, e anche di frequente nell'arco delle settimane. Basta leggere qualche commento/post nella Pagina Facebook ufficiale del Progetto, oppure accedere a GRIFUS - se si è in possesso di un ID - e consultare il "Log Collegamenti" per scoprire che i collegamenti radio avvengono e come sulle varie frequenze che impieghiamo.

CitazioneMa un conto sono gli hobby e un conto è la sicurezza in montagna, sopratutto se si praticano  attività con un certo tasso di pericolo.
... Già dalla prima introduzione presente nella Home Page del sito. I termini "Progetto" (visionate la definizione di questo termine qui: http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/P/progetto.shtml) e "Proposta" credo che siano termini che chiarifichino che tutta la realtà abbia un OBIETTIVO e non una cosa già funzionante al 100%... Chiamiamola "sperimentazione", che in futuro potrebbe portare qualcosa di buono, una volta apportati tutti i miglioramenti necessari.

CitazioneIl sito web presenta rrm come una rete operativa e per me è irresponsabile creare false aspettative in campo di sicurezza
... Credo che il sito spieghi chiaramente tutto il Progetto, e un esperto di montagna conosce tutti i pericoli legati ad essi. La Rete andrebbe appunto a SUPPORTO delle basilari note di sicurezza.

CitazioneDirei quindi che sarebbe il caso di cambiare fisionomia a rrm cercando di presentarla in modo più veritiero e corretto, per quello che sono le sue reali potenzialità.
... Il sito presenta tutto ciò che ad oggi realmente abbiamo creato. Quando si parla di Obiettivi invece, è spiegato che ciò che è scritto in un paragrafo, è solamente uno scopo a cui si vorrebbe arrivare in futuro.

CitazioneRRM è una bella idea ma non ha nulla di ufficiale, di affidabile, in pratica è come se non c'e' solo fumo, ma è una bella idea...non lo metto in dubbio ad è stata anche pubblicizzata bene, solo che all'atto pratico è NULLA.
... Credo che il termine "NULLA" sia mooolto errato. Di fatti (non parole) ce ne sono molti, come scritto all'inizio di questo mio post.  Torno a ripetere... Ci sono aree particolarmente operative, come ci sono aree morte (questo non l'ho mai negato). Comunque sia il numero di persone REGISTRATE (con ID) continua a salire quotidianamente (siamo quasi a 1000 ID assegnati). Qui potete conoscere il numero nelle varie regioni: http://www.radioinmontagna.it/ilprogetto/situazioneterritoriale/

CitazioneRipeto, l'idea è pure buona, ma presentare rrm come viene fatto sul sito web dedicato è scorretto e irresponsabile.
... Il sito è """sorvegliato""" dalle "zone alte del CNSAS - Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico", ente ufficiale/istituzionale che cura in Italia la sicurezza e soccorso in ambiente montano. Come faccio a dirlo? Ho le mie fonti, ovvero componenti - anche con incarichi abbastanza alti - del CNSAS.

CitazioneNon so quali interessi ci siano dietro a questa "operazione di marketing".
... L'unico interesse è quello di ottenere una frequenza NAZIONALE, al pari del CH 16 VHF utilizzato in mare, ma per la montagna. Economicamente nessun interesse, e penso che sia chiaro (anzi, i soldi li perdo io in quanto con le donazioni PayPal non riesco a coprire le spese ad esempio per creare questi --> http://www.radioinmontagna.it/ilprogetto/segnaletica.php).

Evito di rispondere a "ringhio" perchè spesso, quando lui "accusa" e rispondo a lui con i fatti, non ho risposta alle mie spiegazioni... Sicuramente con questo post ho comunque replicato.

Allora si che si potrebbe parlare di una rete radio d'emergenza.
Citazionenormalmente le reti ufficiali di emergenza sul territorio.sono affidati ad operatori ed associazioni efficienti sotto il diretto controllo delle prefetture.....
... Non ho MAI parlato di reti radio d'emergenza, pertanto non mettiamo parole in bocca alle persone, che effettivamente non sono state mai espresse.

CitazioneSalve, sono un iscritto a RRM e quasi tutte le volte che sono andato in montagna sia sugli appennini aia sulle alpi ho fatto dei collegamenti sia in PMR sia in VHF.
Prima della gita metto il mio annuncio e poi qualcuno trovo  tranne nelle valli molto chiuse.
... Un fatto che conferma le nostre parole. Non solo mie chiacchiere.

SICUREZZA per PREVENIRE GLI INCIDENTI ......... EMERGENZA/SOCCORSO successivamente all'incidente avvenuto ................... è diverso!

Spero di aver risposto a tutto.

A disposizione,
Simone

wilson

#43
Ok Simone, immaginavo che intervenissi e che lo facessi come lo hai sempre fatto.
Io ho precisato che il progetto RRM è di per sè un'ottima iniziativa, ma tra il dire e il fare c'è sempre di mezzo il mare.
Se all'atto pratico in due anni di tentativi non ho mai avuto risposta, permettimi di esprimere tutti i miei dubbi sull'effettiva efficacia dell'iniziativa.
Se poi qualcun'altro è stato più fortunato, vorrei ricordarti che anche gli orologi rotti segnano l'ora giusta per due volte al giorno.
A me sembra che si voglia enfatizzare un po' troppo RRM, oltre le sue reali potenzialità.
"La Rete Radio Montana è un progetto che mira ad incrementare la sicurezza in montagna per mezzo delle comunicazioni radio" sono le primissime parole del sito.
E poi ancora "La frequenza radio verrà utilizzata a livello nazionale da tutte le persone che praticano attività outdoor" e "In caso di emergenza, la frequenza radio verrà utilizzata come canale di comunicazione diretto tra i Soccorritori e il Soccorso/Disperso, per velocizzare le attività di ricerca ed eventualmente soccorso (SAR - Search and Rescue)".
Scusa, ma questa è pura utopia allo stato attuale delle cose.
E trattando l'argomento sicurezza dovreste essere un po' più chiari nell'esporre i vostri progetti, distinguendo molto bene lo stato reale delle cose da quello desiderato.
Il numero degli utenti registrati non è che conti poi così tanto se quando tento di effettuare una chiamata dalla cima del Gran Sasso di domenica alle 12:00 non c'è anima viva in ascolto.
Tu dici :"Ci sono altre zone/province/regioni in cui molte persone hanno sempre ricevuto risposta".
Potresti elencarmi le zone dove è sicuramente attiva RRM?
Perchè nel sito non si indica con estrema esattezza quali sono le zone in cui esiste un reale servizio di ascolto in frequenza di RRM?
Anche perchè tenersi così sul vago equivale a non dire nulla.
Diverso poi è il discorso di istituire una banda per la sicurezza in montagna al pari di quella marina.
Sapessi quanti anni è che se ne parla (forse da prima che tu nascessi).
Se conosci qualche rapprentante del CNSA fatti raccontare quanti anni ci sono voluti per far concedere una frequenza in vhf per il soccorso in montagna.
Non è certo con RRM che si possa sensibilizzare le Istituzioni a tale argomento, te lo posso assicurare.
Comunque, lungi da me denigrare RRM.
Anzi, lo ripeto, per me resta un'interessante iniziativa.
Solo che dal punto di vista operativo rimane piuttosto limitata e i fatti lo dimostrano.

siluc

#44
Citazione di: wilson il 02 Novembre 2013, 16:19:13
Ok Simone, immaginavo che intervenissi e che lo facessi come lo hai sempre fatto.
Io ho precisato che il progetto RRM è di per sè un'ottima iniziativa, ma tra il dire e il fare c'è sempre di mezzo il mare.
Se all'atto pratico in due anni di tentativi non ho mai avuto risposta, permettimi di esprimere tutti i miei dubbi sull'effettiva efficacia dell'iniziativa.
Se poi qualcun'altro è stato più fortunato, vorrei ricordarti che anche gli orologi rotti segnano l'ora giusta per due volte al giorno.
A me sembra che si voglia enfatizzare un po' troppo RRM, oltre le sue reali potenzialità.
"La Rete Radio Montana è un progetto che mira ad incrementare la sicurezza in montagna per mezzo delle comunicazioni radio" sono le primissime parole del sito.
E poi ancora "La frequenza radio verrà utilizzata a livello nazionale da tutte le persone che praticano attività outdoor" e "In caso di emergenza, la frequenza radio verrà utilizzata come canale di comunicazione diretto tra i Soccorritori e il Soccorso/Disperso, per velocizzare le attività di ricerca ed eventualmente soccorso (SAR - Search and Rescue)".
Scusa, ma questa è pura utopia allo stato attuale delle cose.
E trattando l'argomento sicurezza dovreste essere un po' più chiari nell'esporre i vostri progetti, distinguendo molto bene lo stato reale delle cose da quello desiderato.
Il numero degli utenti registrati non è che conti poi così tanto se quando tento di effettuare una chiamata dalla cima del Gran Sasso di domenica alle 12:00 non c'è anima viva in ascolto.
Tu dici :"Ci sono altre zone/province/regioni in cui molte persone hanno sempre ricevuto risposta".
Potresti elencarmi le zone dove è sicuramente attiva RRM?
Perchè nel sito non si indica con estrema esattezza quali sono le zone in cui esiste un reale servizio di ascolto in frequenza di RRM?
Anche perchè tenersi così sul vago equivale a non dire nulla.
Diverso poi è il discorso di istituire una banda per la sicurezza in montagna al pari di quella marina.
Sapessi quanti anni è che se ne parla (forse da prima che tu nascessi).
Se conosci qualche rapprentante del CNSA fatti raccontare quanti anni ci sono voluti per far concedere una frequenza in vhf per il soccorso in montagna.
Non è certo con RRM che si possa sensibilizzare le Istituzioni a tale argomento, te lo posso assicurare.
Comunque, lungi da me denigrare RRM.
Anzi, lo ripeto, per me resta un'interessante iniziativa.
Solo che dal punto di vista operativo rimane piuttosto limitata e i fatti lo dimostrano.

CitazioneE poi ancora "La frequenza radio verrà utilizzata a livello nazionale da tutte le persone che praticano attività outdoor" e "In caso di emergenza, la frequenza radio verrà utilizzata come canale di comunicazione diretto tra i Soccorritori e il Soccorso/Disperso, per velocizzare le attività di ricerca ed eventualmente soccorso (SAR - Search and Rescue)". Scusa, ma questa è pura utopia allo stato attuale delle cose.
Con questo tuo commento noto ancora che il sito non è stato consultato con attenzione. Queste parole sono effettivamente presenti nel nostro sito, ma è doveroso precisare sotto quale paragrafo è presente quella porzione di testo. La pagine "Il Progetto in breve" è divisa in due paragrafi: FINALITA', ovvero gli obiettivi futuri/scopi finali a cui vogliamo arrivare, e il paragrafo SITUAZIONE ATTUALE. Questo mio intervento per sottolineare, appunto, che quella frase compare sotto al paragrafo dedicato agli obiettivi futuri (FINALITA'). PS: comunque sia, in Liguria, un'associazione di ricerca e soccorso già fa quello che noi abbiamo posto come scopo finale: http://www.radioinmontagna.it/ilprogetto/situazioneterritoriale/liguria.php

CitazioneScusa, ma questa è pura utopia allo stato attuale delle cose. E trattando l'argomento sicurezza dovreste essere un po' più chiari nell'esporre i vostri progetti, distinguendo molto bene lo stato reale delle cose da quello desiderato.
... Non sono stato mai una cima in Lingua Italiana a scuola, ma credo che i titoli dei due paragrafi presenti nella pagina riassuntiva del Progetto sia più che chiara, per quanto spiegato pocanzi....... Più chiaro del titolo di paragrafo "SITUAZIONE ATTUALE"!!!

CitazioneIl numero degli utenti registrati non è che conti poi così tanto se quando tento di effettuare una chiamata dalla cima del Gran Sasso di domenica alle 12:00 non c'è anima viva in ascolto.
Il numero invece conta, perchè in Abruzzo contiamo - ad oggi - (http://www.radioinmontagna.it/ilprogetto/situazioneterritoriale/abruzzo.php) appena 14 Utenti effettivi della R.R.M., e non per forza nella zona circostante il Gran Sasso! Ma anche se ci fossero utenti delle regioni limitrofe (vedi il Lazio, dal quale molti si spostano in Abruzzo per attività outdoor), oppure ci fossero circa 100 utenti in questa regione, non per forza te li trovi tutti accavallati nei dintorni del Gran Sasso. Potrei dire tranquillamente che è stato un caso che a quell'ora nessuno ha risposto, perchè magari le attività erano spostate in zona Majella o PNALM (è solo un esempio, delle 1000 possibilità che non ti hanno permesso di effettuare un collegamento).

CitazioneTu dici :"Ci sono altre zone/province/regioni in cui molte persone hanno sempre ricevuto risposta".
Potresti elencarmi le zone dove è sicuramente attiva RRM?
Perchè nel sito non si indica con estrema esattezza quali sono le zone in cui esiste un reale servizio di ascolto in frequenza di RRM?
Certamente che posso: Vedi il Piemonte (molte valli della provincia di TO e CN), la Lombardia, ultimamente Veneto ed Emilia Romagna (zona Appenninica, ovviamente). Non è espressa con esattezza le zone dove esiste il "reale servizio di ascolto" perchè non c'è un fisso servizio d'ascolto, nel senso proprio del termine! L'ascolto c'è quando in una data zona c'è uno o più escursionista. Tornando ai collegamenti... Nel nostro sistema informativo nazionale (GRIFUS), c'è un log dedicato dove i membri del Progetto possono inserire i loro report. Oltre ai classici report possono essere inseriti vari commenti/note.

Anche sulla nostra pagina FB ufficiale vengono inseriti ogni tanto alcuni report sui collegamenti effettuati. Te ne propongo uno recente, che puoi tranquillamente ritrovare nei commenti ai nostri post su FB: "Pierluigi B.: Saluti da Lima 0044. Complimenti a tutti per la comunità, partecipo da due anni e noto con piacere che si sta espandendo alla grande, ormai quasi ogni volta che vado in montagna riesco a contattare qualcuno della RRM. Continuate così!" oppure "Buon giorno sono foxtrot81 frequento zone monte Grappa e 2 settimane fa dal monte Pizzocco collegato Padova centro...." oppure "Roberto P.: Grazie a tutti gli amici che ho collegato oggi sul canale PMR 8-16 della rete radio montana dal sentiero G6 (PNLAM) Rifugio val Lattara: Gianfranco F., Marco T., Sandro P., Fabio Giacomo D.C., Dino T., e poi altri come Francesco, Maurizio... tutti aderenti alla RRM e spero di non aver dimenticato nessuno!" ...... Queste sono persone che personalmente non conosco e non ho mai sentito neanche via e-mail. Ovviamente non mancano altri commenti che riportano che mai sono riusciti a collegare qualcuno.

Parlare di fatti che dimostrano (o che non dimostrano) qualcosa è molto soggettiva come cosa. Per te è effettivamente così, per altri (vedi qualcuno citato nei commenti sopra-riportati) è l'opposto, perchè operanti in zone dove la voce sul Progetto si è sparsa abbastanza.

wilson

#45
Vabbè Simone, ci siamo capiti.
A parole è tutto bello e perfetto.
Se non fosse che poi l'esperienza concreta è un'altra.
Io, come tanti montanari sono una persona molto pragmatica e per me le chiacchiere stanno a zero se non c'è un riscontro pratico.
Di parole se ne sono scritte anche troppe sull'argomento.
A RRM auguro di avere un grande successo, ma per la sicurezza in montagna spero che prima o poi venga istituita una banda terrestre, alla stregua di quella marina (che sarebbe tutt'altra cosa).
7351!

siluc

Citazione di: wilson il 07 Novembre 2013, 17:06:23
Vabbè Simone, ci siamo capiti.
A parole è tutto bello e perfetto.
Se non fosse che poi l'esperienza concreta è un'altra.
Io, come tanti montanari sono una persona molto pragmatica e per me le chiacchiere stanno a zero se non c'è un riscontro pratico.
Di parole se ne sono scritte anche troppe sull'argomento.
A RRM auguro di avere un grande successo, ma per la sicurezza in montagna spero che prima o poi venga istituita una banda terrestre, alla stregua di quella marina (che sarebbe tutt'altra cosa).
7351!

Penso che le "parole" che ho scritto io siano dei fatti che confermino le "parole" scritte sul sito. Il riscontro pratico l'hanno ottenuto molti, come - parallelamente - altri non hanno ottenuto il riscontro desiderato. Come dicevo prima, la cosa è molto soggettiva e diventa oggettiva di fronte a fatti realmente accaduti.

Penso che generalmente in questa e nelle altre discussioni su questo forum ho sempre cercato di rispondere con i fatti ai vari attacchi/critiche, cosa che continuerò a fare, perchè il tutto contribuisce alla costruzione di questa struttura. Ogni critica (1 mattoncino buttato giù) corrisponde ad ulteriori 2 mattoncini tirati su! Anche se apparentemente la Rete sembra la stessa a distanza di pochi mesi, dietro le quinte si continua a lavorare e a crescere.

Anche io, ovviamente, spero che venga dedicata una frequenza (ma questo già l'ho scritto sul sito). Per ora non c'è e la R.R.M. potrebbe essere un trampolino di lancio!

S.


ik1npe

Salve, credo che una frequenza dedicata all' uso montano sia una cosa ottima, ma ci sono voluti almento 25 anni per decidere per le frequenze degli ARVA figuriamoci se a livello ministeriale si possa fare qualche cosa per una frequenza nazionale.
L' unica che funzione è la rete della Valle d' Aosta (regiona a statuto speciale) con pari alla Svizzera a alla Francia Alpina .
Se lo si facesse a livello nazionale ci sarebbe una rete con troppa burocrazia e costi esorbitanti, se i Ministeri non vengono spronati  dalle associazione come il CAI e le altre parificate non se ne farà nulla.
Per quello che mi riguarda la RRM ha funzionato quasi tutte le volte che sono andato in montagna , ho avuto risposte alle chiamate con disponibilità da parte di chi era in base fissa.
73 de ik1npe

Giovy

Citazione di: ik1npe il 07 Novembre 2013, 20:56:26
L' unica che funzione è la rete della Valle d' Aosta (regiona a statuto speciale) con pari alla Svizzera a alla Francia Alpina .
Se lo si facesse a livello nazionale ci sarebbe una rete con troppa burocrazia e costi esorbitanti, se i Ministeri non vengono spronati  dalle associazione come il CAI e le altre parificate non se ne farà nulla.
Beh, "farla" a livello nazionale IMHO in prima battuta servirebbe a ben poco (ci sono regioni che di montagne hanno poco e nulla come la Puglia, oppure hanno montagne ma sono poco frequentate come la Calabria), ma si potrebbe partire con le regioni dell'arco alpino. POI magari passare a quelle appenniniche più importanti e frequentate (appennino tosco-emiliano o abbruzzese, per citarne due) e via dicendo. A livello burocratico IMHO sarebbe ancora più semplice, perchè un'autorizzazione sola sarebbe valida su tutto il territorio nazionale (mentre adesso per la VdA ci vuole un'autorizzazione, se anche il Piemonte facesse una cosa del genere, ci vorrebbe un'altra autorizzazione ecc.).
Per carità, se una persona è interessata la farebbe (io ho l'autorizzazione numero 5 per la VdA), ma gestendola a livello nazionale si farebbe prima.
O magari si potrebbe delegare la raccolta delle documentazioni ai CAI...
Insomma, l'unica via "furba" sarebbe replicare l'iniziativa valdostana su scala più grande...
Giovanni
Responsabile Regionale Piemonte e Valle d'Aosta
progetto nazionale "Rete Radio Montana"

ID RRM: ALFA 1

wilson

#49
Caro Simone, visto che vogliamo parlare di FATTI, proviamo a riassumere le molte parole scritte e tirare fuori qualche dato CONCRETO:
su 21 regioni italiane (tutte hanno territori montuosi, compresa la Puglia) RRM si può definire realmente attiva (su base volontaria e sporadica, senza un vero servizio di monitoraggio e ascolto continuo) al massimo su due regioni:
-Piemonte (con 6 rifugi nel Gruppo del Monviso);
-Liguria (collaborazione con uil Soccorso Cinofilo della P.C.)
Nel resto del territorio nazionale l'iniziativa rappresenta un'attività puramente hobbistica priva di qualsiasi elemento di affidabilità che la possa minimamente connotare come uno strumento per la sicurezza.
Allora caro Simone, siccome RRM si presenta come "Sicurezza in Montagna con le comunicazioni radio"
e le prime parole scritte sulla home page sono:
"La Rete Radio Montana è un progetto che mira ad incrementare la sicurezza in montagna per mezzo delle comunicazioni radio. Esso propone principalmente l'impiego di una frequenza radio di libero uso, unificata a livello nazionale, che verrà impiegata come canale per l'interscambio di informazioni operative tra più persone durante le attività outdoor, proponendosi quindi come strumento di prevenzione degli incidenti in montagna o in zone boscose."
ti ribadisco che l'argomento sicurezza in montagna ESIGE serietà (che è anche chiarezza), competenza e affidabilità.
Per come è configurata e per i limiti tecnici imposti dalle leggi, RRM attualmente non può fare affidamento sui requisiti minimi per definirsi uno strumento di sicurezza.
Sarebbe quindi opportuno e coscienzioso modificare le modalità con cui presentate RRM nel sito e nei messaggi pubblicitari che utilizzate per diffonderla (compresi questi tuoi interventi).
Vorrei fosse ben chiaro a chi va in montagna che, attualmente, l'unica sicurezza che si può avere con le trasmissioni radio la si ottiene portandosi un bibanda nello zaino con sintonizzate le frequenze su cui SICURAMENTE c'è qualcuno in ascolto (servizi di soccorso, guide alpine, impianti di risalita, rifugi, amici rimasti a casa in ascolto).
Tra le varie frequenze, poi, si può anche memorizzare quella di RRM, tanto per provare a vedere se c'è qualcuno in zona con cui scambiare eventuali informazioni utili, riguardanti anche la sicurezza.
Io ci ho provato tante volte ma sono stato sfortunato..... tanto sfortunato.....forse troppo! :sfiga:
Questa è la chiarezza che l'argomento sicurezza in montagna esige.
Giochiamo quanto ci pare con le radio, ma quando paliamo di sicurezza in montagna facciamo sul serio e non confondiamo le cose.
Per come sono fatti, il sito di RRM e i tuoi interventi, inducono a fare confusione su un argomento molto serio.
Credo di essere stato molto chiaro.
PS: se mai dovrò pubblicizzare un prodotto da vendere ti chiamerò di sicuro. Ben inteso, per una prestazione professionale retribuita. :up:
7351!

ik1npe

Salve, non capisco tutta questa acredine verso la RRM , la sicurezza in montagna la si impara nei vari corsi CAI e soprattutto con il buon senso e la informazione.
Come al solito se non c'è nulla ci si lamenta che non si fa nulla , se c'è qualcuno che inizia a fare qualche cosa gli si da addosso sui cavilli le cose dette o non dette
La RRM è ancora giovane e parecchi non hanno una radio da portare con se pensando ho il cellulare e va tutto bene.
Io sono 50 anni che vado in montagna sia in escursionismo sia in alpinismo da quando sono OM ho sempre portato una radio con me ma senza sperare che ci fosse qualcuno all' ascolto per un eventuale soccorso.
Lasciamo crescere la RRM la si pubblicizza e forse fra alcuni anni sarà un po' più affidabile da parte mia quelli che vengono con me hanno già iniziato ad interessarsi almeno per i PMR poi si vedrà.
73 de ik1npe

Giovy

Parole sante, ik1npe...
Oltretutto, vorrei ricordare a wilson che "portare un bibanda nello zaino" non è proprio il consiglio migliore che si possa dare ad un utente della montagna (perché sappiamo tutti bene le implicazioni legislative al riguardo).
Inoltre, per un escursionista sporadico, è sicuramente meno impegnativo, anche a livello economico, un PMR446.
Va da se (e forse questo non è chiaro) che la sicurezza in montagna non la si acquisisce con un cellulare o una radio, ma con un approccio consapevole all'attività che si andrà a svolgere.
Si legge troppo di frequente di escursionisti dispersi e poi ritrovati in fondo ad un canalone perché avevano tentato un sentiero che non conoscevano, oppure di alpinisti incrodati in parere perché non avevano valutato correttamente il meteo ecc.
Persino alpinisti più che esperti (uno su tutti Kilian Jornet, che ha salito e sceso il Cervino in tre ore) ha avuto bisogno del Soccorso Alpino perché era andato sull'Aiguille du Midi in scarpe da ginnastica, confidando (troppo) nelle sue capacità.
Quindi: rispetto della montagna, conoscenza di quello che si andrà a fare, CERVELLO.
Poi (ma solo poi, come sicurezza aggiunta e ridondante) la radio e tutto il resto, nel rispetto delle normative italiane al riguardo.
Giovanni
Responsabile Regionale Piemonte e Valle d'Aosta
progetto nazionale "Rete Radio Montana"

ID RRM: ALFA 1

DeltaSQ

Citazione di: Giovy il 08 Novembre 2013, 11:37:32
Parole sante, ik1npe...
Oltretutto, vorrei ricordare a wilson che "portare un bibanda nello zaino" non è proprio il consiglio migliore che si possa dare ad un utente della montagna (perché sappiamo tutti bene le implicazioni legislative al riguardo).
Inoltre, per un escursionista sporadico, è sicuramente meno impegnativo, anche a livello economico, un PMR446.
Va da se (e forse questo non è chiaro) che la sicurezza in montagna non la si acquisisce con un cellulare o una radio, ma con un approccio consapevole all'attività che si andrà a svolgere.
Si legge troppo di frequente di escursionisti dispersi e poi ritrovati in fondo ad un canalone perché avevano tentato un sentiero che non conoscevano, oppure di alpinisti incrodati in parere perché non avevano valutato correttamente il meteo ecc.
Persino alpinisti più che esperti (uno su tutti Kilian Jornet, che ha salito e sceso il Cervino in tre ore) ha avuto bisogno del Soccorso Alpino perché era andato sull'Aiguille du Midi in scarpe da ginnastica, confidando (troppo) nelle sue capacità.
Quindi: rispetto della montagna, conoscenza di quello che si andrà a fare, CERVELLO.
Poi (ma solo poi, come sicurezza aggiunta e ridondante) la radio e tutto il resto, nel rispetto delle normative italiane al riguardo.
Parole sante anche le tue Giovy, prima il cervello, una buona consapevolezza dei rischi che si corrono e poi la Radio.
RRM non è la garanzia che se vai in Montagna non ti succederà nulla bensì è un qualcosa in più per quanto riguarda le comunicazioni dove i cellulari non hanno copertura.
A mio parere il progetto resta comunque valido specialmente per il fatto che non tutti gli escursionisti sono abilitati per poter utilizzare Radio VHF o simili.
Non sono iscritto a RRM ma confermo che durante la mia ultima attivazione in altura un membro di RRM l'ho contattato anch'io :).

73 da DeltaSQ

wilson

#53
Scusate, ma mi mettete in bocca parole mai pronunciate.
Io ho ribadito più volte di non voler denigrare RRM, a cui anzi ho augurato un grande successo.
Ma la chiarezza in campo di sicurezza è fondamentale.
Presentare una cosa per quello che in realtà non è, in campo di sicurezza è pericoloso.
Tanto per intenderci, per come è fatto il sito di RRM andrebbe benissimo per il servizio Canale E della Valle d'Aosta.
Ma è tutta un'altra cosa.
Poi, non ho consigliato niente a nessuno, ma ho solo detto che l'unica sicurezza dalle tramissioni radio la si PUO' avere con un bibanda su determinate frequenze.
Per tutti gli aspetti legali (che conosco benissimo) rimando agli svariati topic esistenti su questo sito.
Credo che il mio messaggio diretto ai responsabili di RRM sia molto chiaro e chi vuole intendere lo capisce benissimo.
Non confondiamo le acque, per favore.

panta_rei

ho inoltrato la richiesta..... l'idea non mi sembra male.
Mario

wilson

Bene arrivato Mario!
Giusto giusto appena registrato anche nel sito.
;-)

panta_rei

grazie... si sono fresco fresco !!!
Mario

wilson


panta_rei

Mario

siluc

Come correttamente è stato detto da qualcuno negli ultimissimi post, la R.R.M. non vuole (e mai è stato detto/scritto) essere un SOSTITUTO alle regolari "buone cose" da sapere in materia di sicurezza e prevenzione degli incidenti in montagna. Vuole essere però una cosa IN PIU', un optional, alle pratiche esistenti/principali, regole basilari per affrontare questo difficile ambiente. Appunto, nel sito, già nelle prime righe in Home, è utilizzata la parola INCREMENTARE.

CitazioneCaro Simone, visto che vogliamo parlare di FATTI, proviamo a riassumere le molte parole scritte e tirare fuori qualche dato CONCRETO:
su 21 regioni italiane (tutte hanno territori montuosi, compresa la Puglia) RRM si può definire realmente attiva (su base volontaria e sporadica, senza un vero servizio di monitoraggio e ascolto continuo) al massimo su due regioni:
-Piemonte (con 6 rifugi nel Gruppo del Monviso);
-Liguria (collaborazione con uil Soccorso Cinofilo della P.C.)
Negativo, passo. Come giò indicato nei precedenti post di pochi giorni fa, molti collegamenti si hanno in: Piemonte, Lombardia, ultimamente anche in Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Liguria.

CitazioneNel resto del territorio nazionale l'iniziativa rappresenta un'attività puramente hobbistica priva di qualsiasi elemento di affidabilità che la possa minimamente connotare come uno strumento per la sicurezza.
Anche questo non è vero, dato che molti utenti sono ad esempio soccorritori del Soccorso Alpino, volontari di Protezione Civile, membri di enti e associazioni che lavorano nel campo della montagna, Guide Alpine (ovvero professionisti specializzati), soci ma anche figure "alte" di associazioni importanti, etc. etc.

Citazioneti ribadisco che l'argomento sicurezza in montagna ESIGE serietà (che è anche chiarezza), competenza e affidabilità.
Tutti e 4 i membri dello Staff (http://www.radioinmontagna.it/chisiamo/), hanno qualifiche - anche certificate - degne di rispetto. Anche io, che magari nel mio profilo personale non ho scritto molto e tutto, ho competenze che non posso divulgare per motivi riservati e professionali.

CitazioneVorrei fosse ben chiaro a chi va in montagna che, attualmente, l'unica sicurezza che si può avere con le trasmissioni radio la si ottiene portandosi un bibanda nello zaino con sintonizzate le frequenze su cui SICURAMENTE c'è qualcuno in ascolto (servizi di soccorso, guide alpine, impianti di risalita, rifugi, amici rimasti a casa in ascolto).
Un appassionato di montagna non per forza deve acquisire la patente HAM... Non per forza deve spendere centinaia di euro per un apparato che neanche potrebbe utilizzare (le frequenze radio che utilizzano gli enti di soccorso, sono riservate esclusivamente a loro, eccetto il Canale E, di cui si sta parlando ultimamente per la Valle d'Aosta. C'è l'eccezione dell'emergenza critica, dove "è meglio vivere... sti cavoli della multona". Però la Rete vuole essere non solo per l'emergenza, ma appunto per l'interscambio di informazioni utili alla sicurezza, alla prevenzione dell'incidente (meteo, stato sentieri, etc.). E col bibanda sulle frequenze dei soccorsi, non puoi fare questo tipo di "scambio dati".