Salve a tutti.
Ho dato un'occhiata al circuito.
Tutto OK per quanto riguarda la volontà di proteggere le apparecchiature collegate alla rete 230Vac nei casi di extratensione dovuti a molteplici motivi.
In realtà io sono un po' scettico sulle reali caratteristiche dichiarate dai produttori dei dispositivi di protezione (tipo i varistori) oppure sui tipi effettivi di transienti che si possono verificare e sulla reale idoneità di questi dispositivi a neutralizzarli. Dico questo perché mi sono capitati molti casi di trasformatori in cui sono andati in cortocircuito le spire dell'avvolgimento primario, dopo anche mesi o anni di regolare funzionamento, e questo nonostante la presenza di tutte queste protezioni interposte tra rete e trasformatore (tipo condensatori, filtri, VDR, Transil e chi più ne ha più ne metta).
Poi ci sono alcuni aspetti del circuito che mi lasciano un po' perplesso.
Sono dubbi che ci potrai facilmente dissipare.
Le domande sono:
a) Il circuito è stato testato ai "limiti massimi" delle sue caratteristiche? (tipo con impulsi da 9000 A e profilo 8/20 microsec);
b) La connessione in parallelo di varistori è regolare? Solitamente alcuni tipi di componenti non sono collegabili direttamente in parallelo per raddoppiarne il valore di corrente (tipo 2 diodi). Basterebbe che uno dei 2 avesse una risposta leggermente più veloce dell'altro per "beccarsi" da solo tutta la corrente e "schioppare", perchè doppia di quella che può reggere, ed appena interrotto trasferirla tutta sull'altro.
c) stessa cosa per i condensatori messi in serie per raddoppiarne la tensione massima, basterebbe una piccola differeza fra i 2 condensatori per beccarsi più della metà della tensione massima calcolata, in questo caso più dei 400V, quindi "schioppare" per poi trasferire tutta la tensione all'altro (perché andato in cc) e farlo "schioppare" a sua volta.
Il timore è che se il circuito venisse testato ai limiti massimi, ci si potrebbe ritrovare in una situazione simile allo scoccare della mezza notte di S.Silvestro.
Saluti a tutti da Alberto.