consultare anche il sito:
http://www.pianetaradio.it/teoria/toroidi.htm
Da "ignorante", nel senso che NON so, ( o meglio non ricordo bene nozioni di decenni fa.... )
se AL rappresente l'induttanza in micro Henry che avrebbe un avvolgimento di 100 spire realizzato su quel tipo di nucleo,
ed indico con n un numero arbitrario ed L l'induttanza relativa,
posso scrivere AL/100 = L/n quindi n= 100 * L/AL
Per L=AL è corretto, come la formula indicata,( in quanto la radice quadrata di 1 è 1),
ma porta ad un risultato di 43 spire contro le 66 dell'esempio.
Da dove attiva la radice quadrata? Vuol dire che c'è altro ?
Entra in gioco anche la "geometria" o meglio la distribuzione delle spire?
A memoria, nel calcolo dell'induttanza entra anche la distanza delle spire,
ma se il flusso è tutto nel toroide supponevo fosse un errore trascurabile ipotizzare il flusso costante in ogni punto.
Rimarrebbe la distanza delle spire per capacità parassite ed aumento delle resistenza per effetto della prossimità,
ma questi fattori influenzerebbero la "qualità" dell'induttanza, non il valore.
Qualcuno può spiegarmi ?