Mah, grossi "trucchi" direi che non ci sono. In giro se ne leggono di tutti i colori, ci sono persone che temono sempre che le valvole siano esaurite. Iniziamo col chiarire che i tubi hanno spesso durate in migliaia di ore di funzionamento. Io ho progettato e costruito il mio amplificatore a valvole HI-FI quando avevo meno di 20 anni, ora ne ho quasi 60, ha lavorato quasi tutti i giorni, e i tubi sono ancora arzilli e vivaci.
L'importante è acquistare tubi nuovi (attenzione ai cosiddetti NOS - new on stock), e di marche rispettabili. Non superare i limiti del voltaggio anodico, accendere i filamenti in alternata, se sono soggetti a forte riscaldamento ventilarli, non è che ci sia molto. Molti creano alimentatori con inserimento ritardato, in realtà i problemi ce li possono avere i condensatori elettrolitici, non i tubi. Quando noi andiamo ad alimentare un tubo con la sua tensione anodica, ma con il catodo freddo perché il filamento si è appena acceso, dentro al tubo non passa niente. Potrebbe esserci al limite il rischio di qualche scintillamento, ma io onestamente non ne ho mai visti. Tenere spento o in stand-by? Penso cambi molto poco, tieni presente che i tubi subiscono un "invecchiamento" anche da fermi e spenti. All'interno dei tubi si vedono sempre delle macchie argentate, siccome all'interno del tubo c'è i vuoto spinto, ci può essere sempre il rischio che qualche atomo dell'aria entri dalle porosità del vetro, o dalla zona di giunzione vetro-piedini del tubo stesso. La macchia argentata, detta "getter" neutralizza piccole infiltrazioni d'aria. Quando non si vede più o quasi più la macchia del getter, il tubo va buttato o usato come cimelio. Ecco perché bisogna fare attenzione ai cosiddetti NOS, se non si vede getter, meglio lasciarli sul banchetto del rivenditore.
Comunque le valvole durano. Per farle scoppiare bisogna torturarle.
Carlo