Quale alimentatore consuma di più

Aperto da acquario58, 08 Febbraio 2009, 00:16:25

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acquario58

Vorrei proporre un quesito:
mettendo al confronto 2 alimentatori con le stesse caratteristiche di ingresso (220-240 volts) e uscita 13,8 volts 30 amp...... ma di tipo diverso :Tradizionale ( con trasformatore ) e Switchin .............quale dei due consuma + corrente a 220 volts. ??? ???


conte dracula

 :-\  a vuoto o a carico?....comunque consuma di più quello tradizionale... ;)

spiderman

Ciao a tutti  è possibile che assorbono la stessa corrente se applicati lo stesso carico
Un esperto è una persona che sa sempre di più su sempre di meno, fino a sapere tutto di nulla.(Max Weber)

r5000

73 a tutti  a vuoto dipende,sotto carico dipende,non c'è una regola assoluta,generalmente un'alimentatore tradizionale consuma di più a vuoto e anche sotto carico ,ma ci sono pure degli alimentatori switching che consumano corrente anche a vuoto,e alimentatori tradizionali con un'ottimo trasformatore che consumano meno corrente a vuoto di uno switching economico,è molto difficile sapere  prima quanto consuma a vuoto un'alimentatore,c'è sempre scritto la massima potenza assorbita e mai la minima... infatti io ho diversi alimentatori e ne uso uno piccolo solo per la ricezione ,mentre lo switching si accende solo quando vado in trasmissione,se poi voglio cambio ma così ho risolto sia il consumo minimo che la richiesta di molta corrente con l'hf a 100watt,questo sistema l'ho fatto prima per ovviare ai disturbi creati dagli switching, e poi perchè quando ho collegato qualche radio l'alimentatore piccolo non ce la fa e quindi serve quello un pò più grosso,per la verità il mio alimentatore (CEP)non mi  disturba se è collegato a una buona presa di terra ma con gli alimentatori da pc questo sistema risolve l'ascolto nelle gamme basse...
comunque per provare se il propio alimentatore consuma a vuoto si può provare a mettere in serie al 220volt una lampadina da 50watt e si vede se con l'alimentatore a vuoto si accende appena il filamento  vuol dire che il trasformatore ha un buon rendimento,mentre se la lampadina è accesa da fare un pò di luce vuol dire che il trasformatore consuma a vuoto e che ha un minore rendimento,si può fare anche con gli switching ma alcuni sottoalimentati si bloccano,quindi questa prova è da fare solo se l'alimentatore accetta tensioni dai 100 ai 240 volt,altra prova è lasciare l'alimentatore acceso senza carico e se dopo un'ora è caldo o tiepido ha un consumo elevato,mentre se è freddo o quasi è ottimo...
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Lino

Buona domenica.

Per quanto riguarda il rendimento degli alimentatori ed il tema del risparmio energetico in effetti non ci sono delle risposte assolute e andrebbero verificati caso per caso effettuando le dovute prove, come ampiamente spiegato prima.

Io ritengo che quando si tratta di utilizzare alimentatori switching per stazione radio il discorso inizi a diventare un pò delicato e non privo di trappole.

Ho avuto varie esperienze negative causate dalle spurie generate da alimentatori switching che ti invadono lo spettro hf e preferisco ancora utilizzare i tradizionali.

Ve ne dico una, anche se non è proprio attinente all'argomento, di qualche giorno fa.
Un amico mi ha chiamato per farmi ascoltare un fischio continuo che ascoltava appena accendeva il cb. La causa era un tv lcd di marca nota posizionato a circa 4 metri dal cb e il disturbo partiva appena si inseriva lo spinotto dell'alimentatore a 12 V nel connettore tv senza bisogno di accenderlo.

Il disturbo si propagava tramite ingresso antenna perchè appena staccato il connettore pl il disturbo spariva.

Scusate l'OT ma era giusto per ribadire che spesso questa tipologia di alimentatori non hanno la dovuta cura per limitare l'emissione di spurie che diventano micidiali per le radio.

Saluti, Lino 

r5000

73 a tutti concordo, i monitor e tv lcd o plasma sono dei veri generatori di disturbi... puoi solo provare a mettere delle ferriti ai cavi e vedere se risolvi...
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bergio70

Discorso mooolto lungo.

L'alimentatore a commutazione consuma meno, sempre.
Sia a vuoto come  a carico.
Su questo non c'è neppure da discutere, e ora vediamo il perchè.
I disturbi sono tutto un altro paio di maniche, il modello a commutazione sicuramente può essere fonte di disturbi, quello lineare praticamente non può disturbare.
Per contro è possibile limitare, fino a praticamente annullare i disturbi generati.
Quelli da pc sono della peggior specie,dunque lasciamoli stare per il pc.

"Facciamo due conti: un alimentatore lineare ha una tensione di uscita dal trasformatore intorno a  18 V, raddrizzandoli e livellandoli arriviamo a circa 25 V, diciamo 23 V. Se all'uscita preleviamo 14 V per soli 10 A, i finali dovranno dissipare 90 W (23 – 14 fa 9 V, per 10 A ecco i 90 W) a cui dobbiamo aggiungere le perdite del trasformatore (modeste) e quelle nel ponte a diodi, circa 12 W. Dunque per utilizzare in uscita 140 W (14 V per 10 A) abbiamo perdite superiori a 100 W, con un rendimento poco superiore al 55% In un alimentatore a commutazione le perdite sono quasi tutte concentrate del doppio diodo raddrizzatore, che è di solito del tipo veloce, e nei transistor di commutazione.
Il raddrizzatore che segue il trasformatore ad alta frequenza è del tipo ultrafast, con tempi di commutazione estremamente rapidi, la caduta di tensione in ognuno dei due diodi (ne funziona sempre uno alla volta, dunque non si sommano) arriva fino a 1V per correnti pari a 25 A (dal datasheet del  U30D20 - 200V 30 A) ; la perdita nei diodi è dunque pari a 10 W, sempre per correnti di 10 A, a queste si sommano le perdite nei transistor che è molto più difficile valutare perché funzionano per periodi di tempo molto brevi sfruttando l'energia accumulata nei due condensatori del filtro che segue il ponte a diodi. Ipotizziamo quindi che tutta la corrente disponibile dalla rete, che consideriamo pari al valore di targa del fusibile, scorra sempre nei due transistor finali provocando una dissipazione pari a poco meno di 4 W, che può essere una valutazione accettabile (1.2 V di caduta per 3 A). Ricordiamo che lavorano in saturazione e in interdizione, mai nella zona lineare del transistor. 
Nello switching viene raddrizzata direttamente la corrente di rete, dunque anche qui abbiamo modeste perdite nel ponte a diodi, a carico massimo uno di questi oggetti potrebbe assorbire dalla rete circa 3 A, che comportano perdite pari a meno di 4W. Possiamo ritenere che le perdite totali del "lato a 220" dell'alimentatore siano pari a 5W. Per i nostri 10 A di carico abbiamo totalizzato perdite per 19 W, circa 1/5 di quelle del modello tradizionale di tipo lineare. Il rendimento è dunque superiore all'80%...
Abbiamo eseguito calcoli estremamente approssimativi, considerando valori ragionevoli, ma non rigorosi. Il necessario per spiegare perché un alimentatore a commutazione scaldi così poco rispetto a un collega classico. Un altro fattore importante, spesso decisivo, nella scelta è il peso, meno di 2 Kg rispetto a 10 (forse 15) per il lineare, poi l'ingombro...
Per procedere a riparazioni su alimentatori a commutazione è importante non effettuare paragoni con modelli tradizionali. Abbiamo davanti un oggetto che in comune con un altro alimentatore ha solo l'ingresso a 220 V e l'uscita a 12 V, quanto abita nel mezzo è assolutamente e completamente diverso.
E' bene risolvere un dubbio che frena molti di noi all'uso di alimentatori a commutazione.
E' credenza diffusa che questo tipo di alimentatori, come quelli da pc, non abbiano l'isolamento galvanico dalla rete, non è ovviamente vero. Negli alimentatori a commutazione, sia quelli citati come nei modelli utilizzati da anni su PC, l'isolamento tra ingresso e uscita è fornito dal trasformatore ad altra frequenza. Si tratta del trasformatore più grosso presente sul circuito stampato, le sue dimensioni sono legate, oltre che alla potenza, anche alla frequenza di funzionamento, per questo il trasformatore di uno di questi alimentatori è, rispetto a quanto ci si aspetterebbe, decisamente minuscolo.
Tutti gli alimentatori a commutazione sono dotati di protezione sia in tensione come in corrente, quest'ultima protegge lo stesso alimentatore da richieste di corrente che non può soddisfare, mentre la protezione in tensione protegge l'apparecchio che viene alimentato. Tuttavia un guasto a questa sezione potrebbe portare a un tensione di uscita più alta del previsto, anche se difficilmente sarà possibile superare i 17 – 18V. Per contro un alimentatore lineare con un finale in corto facilmente potrebbe avere in uscita 23 V o più, da questo punto di vista il modello a commutazione è dunque più sicuro che un alimentatore classico.
Un altro problema molto sentito è rappresentato dai disturbi che inevitabilmente genera uno switching  e che sono solitamente udibili in ampie porzioni delle gamme HF, disturbi che sono facilmente eliminabili con un buon filtro di rete e da alcuni choke RF sul filo che alimenta il ricetrasmettitore."

è un discorso lunghetto, ma i riferimenti citati sono corretti, basta un dito per rilevare le temperature dei due modelli, sotto un carico anche modesto (ma anche a vuoto)

ciao!!



r5000

73 a tutti concordo,l'analisi tra le due tecnologie è corretta,però io trovo che un'alimentatore lineare a vuoto consuma solo per la potenza dissipata dal trasformatore e in piccolissima parte nel circuito di stabilizzazione,se per esempio prelevo 1milliampere o meno perchè ho la radio spenta l'alimentatore switching consuma a vuoto più dell'alimentatore lineare ,se prelevo 2 ampere lo switching consuma come prima mentre l'alimentatore tradizionale comincia a consumare di più perchè deve dissipare buona parte della potenza se poi chiedo  diversi ampere il rendimento è sempre a favore dello switching,e quindi avere un'alimentatore da 40ampere solo per alimentare una radio consuma di più che avere l'alimentatore tradizionale,per questo evito di tenere acceso alimentatori grossi per nulla...
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bergio70

Non è chiaro perchè uno switching dovrebbe consumare di più a vuoto... la prova è comunque semplice, basta sentirne la temperatura, sia per lo switching quanto per il modello tradizionale.
Il rendimento elevato dell'alimentatore a commutazione è merito, almeno per buona parte, della elevata frequenza di funzionamento del trasformatore. Per questo il trasformatore è così piccolo. A vuoto, in realtà uno switching a vuoto non lavora mai essendo caricato sull'uscita con una resistenza da un paio di watt... e questa è più o meno la potenza che l'alimentatore spreca.
Considera comunque che un trasformatore classico, a 50 Hz, pur avendo un rendimento elevato, non è pari a 1 ... un pochino lo spreca anche lui.
Non vedo però tutta quella differenza... ritengo che sia comunque vantaggioso uno a commutazione, ma stiamo parlando comunque di pochi watt in entrambe le versioni.
Non ho mai considerato la scelta di una o dell'altra tecnologia basandomi sull'assorbimento a vuoto.
Uso un CEP da 40A e un daiwa da 30A, sempre lineari. Poi uso alcuni nissei a commutazione (ms280 e ms450) ... certamente i due lineari scaldano di più, anche se proprio a vuoto non lo sono mai, almeno un paio di radio accese ci sono. Emntre i nissei, se resti entro i 10A sono praticamente gelati.
E' mia abitudine sparpagliare termostati e ventole anche dove non ci sono in origine, e questo senza dubbio aiuta a tenere tutto al fresco.

ciao!



r5000

73 a tutti certamente se a vuoto resta freddo l'alimentatore è costruito bene,sia lineare che switching,ne ho diversi di alimentatori sia comprati che costruiti e pur avendo potenze simili c'è differenza da modello a modello,il fatto è propio che non lo puoi sapere prima,lo provi solo dopo che l'hai comprato,per esempio ho un'alimentatore da 10 A della rm che a vuoto scalda tantissimo e infatti ha un trasformatore economico,ho un bremi sempre da 10 A che scalda molto meno(nonostante gli strumenti digitali),e lo stesso con uno switching di tipo professionale la corrente consumata a vuoto è pochi milliampere giusto i 2 watt di consumo,ma altri switching consumano 10 watt a vuoto e ne ho uno che  con un rtx in ascolto (ic 706) collegato a questo alimentatore consuma più che con con il bremi,per questo uso un'altro alimentatore piccolo e quando mi  serve più potenza in trasmissione accendo lo switching più potente.
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