Ma non pensate che il DMR sia troppo infrastruttura centrico?

Aperto da Vincenzo IZ2WMW (Brian), 10 Settembre 2016, 10:25:46

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Vincenzo IZ2WMW (Brian)

Ciao a tutti, è da un po' che gioco col DMR e seguo diversi gruppi su FB sia sul DMR che sulla rette Brandmeister.
Devo dire che la rete sta crescendo offrendo parecchi servizi e rendendo questi dispositivi radio amatoriali sempre più vicini in termini di funzionalità ad un altro dispositivo che uso spesso radio NON amatoriale che è il mio telefono cellulare.
L'unica cosa che mi lascia perplesso è che le radio DMR stanno diventando sempre più legate all'infrastruttura. Un infrastruttura si amatoriale che, a differenza di una commerciale, permette la sperimentazione ma che resta pur sempre un'infrastruttura gestita da terzi e che può guastarsi.
Ciò che mi ha sempre affascinato del mondo della radio "classica" è la possibilità di comunicare senza l'uso di infrastrutture.
Tutta questa premessa è per dire: ma non è che col DMR ci si sta troppo concentrando sull'infrastruttura e sulla sperimentazione di una rete telematica, tralasciando la possibilità di funzioni ibride? quello che ho sempre criticato al mio cellulare è la mancata possibilità di poter comunicare bypassando la rete dell'operatore con persone che erano in portata per una comunicazione "diretta".

Se non ricordo male sulle radio DMR esiste una funzione del genere che in caso di assenza del segnale del ponte la comunicazione switcha in diretta.
Non sarebbe bello poter switchare in manuale o in automatico, a parità dii TG, dal ponte alla diretta o avere un sistema di segnalazione degli altri utenti che si hanno in portata?

Cosa ne pensate? Sapete se ci sono già funzionalità in tal senso e se altri sistemi digitali non DMR lo consentono?

73


manfroi

Guarda, non ho il DMR ma la penso esattamente come te per quanto riguarda le reti radio in fonia che passano tramite VOIP

Se devo parlare con qualcuno tramite una rete che passa da internet allora uso skype che ho anche il video e la qualità è migliore e non serve la patente e autorizzazione generale    :grin:

Il bello della radio è, secondo me, la diretta o una rete di ripetitori collegati tra loro via RADIO (e magari alimentati da fotovoltaico più batterie), che rimarrebbero funzionanti in caso di calamità.

iw9gyy

D'accordo con Brian , per tale motivo sto lontano da questi sistemi che sanno più di telefonino gestito dal grande fratello , piuttosto che RADIO
amo la radio da sempre.......

in3eqa

Ciao Brian, le radio DMR possono essere programmate anche per trasmettere in simplex ed effettuare collegamenti quindi secondo la possibilità di propagazione o riflessione offerte dalla frequenza in uso. Di seguito trovi l'indicazione per la configurazione di una frequenze simplex comune: http://www.it-dmr.net/index.php?option=com_content&view=article&id=126:frequenza-iso-nazionale&catid=31&Itemid=101
Personalmente ho già svolto in molte occasioni collegamenti simplex in DMR, nonostante mi trovi in territorio particolarmente montuoso.


IZ8XOV

Citazione di: iw9gyy il 10 Settembre 2016, 22:18:50
D'accordo con Brian , per tale motivo sto lontano da questi sistemi che sanno più di telefonino gestito dal grande fratello , piuttosto che RADIO

In questo caso non sono d'accordo Carmelo! Perché secondo me il Dmr, il C4fm e ci metto dentro pure Echolink,, non sono "la radio" ma semplicemente delle alternative divertenti per sperimentare e comunicare. Poi ognuno è libero come faccio io ed altri di continuare a comunicare in diretta in maniera tradizionale sfruttando al meglio le antenne, la posizione e la propagazione. Io adoro comunicare in Hf (bande basse), mi piace fare dx e mi piacciono le dirette in 2 metri e i satelliti ma perché devo rinunciare alla possibilità di potermi fare 4 chiacchiere magari anche interessanti su un sistema digitale? Anche quello fa scattare delle curiosità.

Buona radio a tutti
Michele
Il radioamatore è una persona affascinata dal comportamento delle onde radio e da tutto ciò che serve ad esplorarle. E' uno sperimentatore che opera nel rispetto delle leggi e che ama condividere con gli altri le proprie conoscenze, Michele IZ8XOV

LA MIA STAZIONE RADIO: www.qrz.com/db/IZ8XOV

roberto- i -t-9-a-c-j

il dmr, il c4fm, il dstar, il fusion secondo me allontanano la gente (già poca a fare qso sui ripetitori) dalla radio.
inoltre con il dstar (si bello modulazione digitale... mahhhh) se non sei autorizzato (o stai sulle palle/coglioni  a qualcuno in particolare che dovrebbe gestire un eventuale ponte dstar) sei escluso a priori.
la RADIO e per solo fonia, e non cazzatelle varie. la stessa cosa sulla rete ecolink, (ad acireale il nostro erre 4 a volte è linkato con ecolink ed io ne sono stato escluso perke secondo qualcuno troppo "chiacchierone e scassapalle,,, eh si roberto it9acj stai sul cazzo a tanti).
ponte che è perennemente deserto....certo mi pare logico.


IZ8XOV

Ciao Roberto, quel ponte funziona a meraviglia, se ricordi ci abbiamo fatto Qso nemmeno 1 mese fa che tu eri col portatile Kenwood e provavi i microfoni. Proprio stasera ci ho collegato un Iz4/It9.
Il radioamatore è una persona affascinata dal comportamento delle onde radio e da tutto ciò che serve ad esplorarle. E' uno sperimentatore che opera nel rispetto delle leggi e che ama condividere con gli altri le proprie conoscenze, Michele IZ8XOV

LA MIA STAZIONE RADIO: www.qrz.com/db/IZ8XOV


roberto- i -t-9-a-c-j

ciao michele, sinceramente non mi sentirai più..,. ho smontato le vhf e i bibanda tanto è solo tempo perso.
non parla nessuno, ore e ore il bibanda acceso a consumare corrente e per ki? già la gente si secca anzi si scoccia a sentire le cazzate di uno sconosciuto poi (io) sto sul cazzo a tanta gente... vedi te.

zampro79

Citazione di: IZ8XOV il 10 Settembre 2016, 22:55:20
In questo caso non sono d'accordo Carmelo! Perché secondo me il Dmr, il C4fm e ci metto dentro pure Echolink,, non sono "la radio" ma semplicemente delle alternative divertenti per sperimentare e comunicare. Poi ognuno è libero come faccio io ed altri di continuare a comunicare in diretta in maniera tradizionale sfruttando al meglio le antenne, la posizione e la propagazione. Io adoro comunicare in Hf (bande basse), mi piace fare dx e mi piacciono le dirette in 2 metri e i satelliti ma perché devo rinunciare alla possibilità di potermi fare 4 chiacchiere magari anche interessanti su un sistema digitale? Anche quello fa scattare delle curiosità.

Buona radio a tutti
Michele

Un punto di vista interessante che condivido.
L'unica cosa che faccio però fatica a comprendere, limite mio sia chiaro ma lo ritrovo spesso in molti post, è il concetto di sperimentazione nei modi digitali per gli "end user".
Per il resto la pensiamo allo stesso modo.  :up:
Buona domenica a tutti
IW2NNV / AC2WZ op. Andrea



davj2500

#9
Citazione di: zampro79 il 11 Settembre 2016, 11:51:04
L'unica cosa che faccio però fatica a comprendere, limite mio sia chiaro ma lo ritrovo spesso in molti post, è il concetto di sperimentazione nei modi digitali per gli "end user".

Ciao Zampro79.

Diciamo che buona parte della "sperimentazione" da end-user consiste nell'impostare l'apparato e transitare con un network, fatto e gestito da altri, ove vi sia copertura. Non vi dico le richieste che mi arrivano (e che arrivano ad Emanuele IU2CIQ) di gente che vuole il codeplug già pronto o addirittura che si vuole far programmare la radio: insomma, gira la manopola e parla.
In pratica si fa grosso modo quello che si faceva coi GSM dei primi anni '90 mentre gli odierni smartphone offrono possbilità di "sperimentazione" enormemente superiori.
Devo osservare che quanto più gli utenti si impegnano a sottolineare le differenze tra cellulari e questo tipo di "fare radio", tanto più in realtà ne evidenziano le similitudini.
La prima volta (di tre o quattro in totale) che ho fatto un QSO in DMR, ero proprio con Vincenzo (Brian). Parlando sul ponte del Penice si affacciarono subito svariati colleghi. Alla proposta "proviamo in diretta" però ci fu un fuggi fuggi generale: chi confessava di non aver mai fatto una diretta e non sapeva come fare, chi tirava in ballo fantomatiche antenne "in manutenzione", chi semplicemente sparì. In caso di calamità catastrofica, situazione che sembra essere il principale motivo di orgoglio di molti radioamatori, si avrebbe una infrastruttura collassata e una massa di operatori incapaci di fare una diretta. Sia perché non la fanno mai, sia perché per fare le dirette ci vogliono le antenne  buone e non gli stendini.

Il divertimento "costruttivo" è direi totalmente nelle mani di chi sviluppa e gestisce l'infrastruttura digitale, che ha così modo di sperimentare idee e soluzioni nel suo ambito, cosa che prima di fatto era solo appannaggio di poche attività commerciali ed oggi è alla portata degli hobbysti.

Ciaoo
Davide

-Tuscania-

#10
Io son convinto di una cosa...i sistemi radio son come i vari giochi d'azzardo...legali o meno...se uno non ci crede li eviti...!!!

...poi non confondiamo i qso in "Locale" con le "Dirette"... :birra:

IZ1PNY

Citazione di: IZ2UUF (davj2500) il 11 Settembre 2016, 13:48:52
Ciao Zampro79.

Diciamo che buona parte della "sperimentazione" da end-user consiste nell'impostare l'apparato e transitare con un network, fatto e gestito da altri, ove vi sia copertura. Non vi dico le richieste che mi arrivano (e che arrivano ad Emanuele IU2CIQ) di gente che vuole il codeplug già pronto o addirittura che si vuole far programmare la radio: insomma, gira la manopola e parla.
In pratica si fa grosso modo quello che si faceva coi GSM dei primi anni '90 mentre gli odierni smartphone offrono possbilità di "sperimentazione" enormemente superiori.
Devo osservare che quanto più gli utenti si impegnano a sottolineare le differenze tra cellulari e questo tipo di "fare radio", tanto più in realtà ne evidenziano le similitudini.
La prima volta (di tre o quattro in totale) che ho fatto un QSO in DMR, ero proprio con Vincenzo (Brian). Parlando sul ponte del Penice si affacciarono subito svariati colleghi. Alla proposta "proviamo in diretta" però ci fu un fuggi fuggi generale: chi confessava di non aver mai fatto una diretta e non sapeva come fare, chi tirava in ballo fantomatiche antenne "in manutenzione", chi semplicemente sparì. In caso di calamità catastrofica, situazione che sembra essere il principale motivo di orgoglio di molti radioamatori, si avrebbe una infrastruttura collassata e una massa di operatori incapaci di fare una diretta. Sia perché non la fanno mai, sia perché per fare le dirette ci vogliono le antenne  buone e non gli stendini.

Il divertimento "costruttivo" è direi totalmente nelle mani di chi sviluppa e gestisce l'infrastruttura digitale, che ha così modo di sperimentare idee e soluzioni nel suo ambito, cosa che prima di fatto era solo appannaggio di poche attività commerciali ed oggi è alla portata degli hobbysti.

Ciaoo
Davide

Non ci posso crede, neanche con codeplug prefatto...?

Ci riesco io che sono un somaro nato....

Vincenzo IZ2WMW (Brian)

Ciao a tutti,
prima di tutto grazie a tutti per gli interventi. Ho aperto questo thread non tanto per discutere su quanto l'uso del digitale sia "fare radio" o meno, quanto per cercare di capire lato end user quanto si possa sperimentare in questo ambito.
Come diceva anche Davide, gran parte della sperimentazione avviene in ambito infrastrutturale, gestendo la rete e i server.

Ho provato a fare qualche diretta e sicuramente è stato interessante notare le differenze con l'analogico. Il problema è che mi sono presto reso conto che appunto la sperimentazione end user si riduce a poco e niente e che poco aggiunge a quella analogica.

Allora mi sono chiesto: possibile che non sia possibile sfruttare la potenza del digitale per far fare qualcosa di furbo alle nostre radio?

L'esempio dello switch automatico da ponte a diretta potrebbe essere un esempio. Se, grazie al digitale, esiste il sistema di roaming che ci consente di passare da un ponte all'altro in automatico, mi chiedevo, sarebbe possibile fare qualcosa del genere anche per passare da ponte a diretta? Certo lo si può fare in manuale, ma sarebbe interessante farlo in automatico.

Questo è solo uno dei possibili sbocchi di una sperimentazione end user che di fatto non sta avvenendo perchè il mondo del DMR (e parlo di DMR perchè questo conosco e non so dire se è lo stesso anche per gli altri sistemi digitali) è fatto da una parte di sperimentatori che giocano fortemente sull'infrastruttura, e dall'altra di meri utilizzatori passivi a cui interessa solo l'accesso alla rete per fare la chiacchiera.

Lo scopo del mio intervento era di far riflettere su questo aspetto e chiedervi se eravate e conoscenza  di progetti atti alla sperimentazione end user,che non si limiti a caricare l'intero db dei nominativi e a far caricare il logo quando si accende la radio.

Più che altro perchè la mia radio sta lì a prendere polvere e vorrei ritornare a fare qualcosa.

73


davj2500

Ciao a tutti.

Vorrei anche aggiungere un'impressione d'uso relativa al ruolo più o meno attivo che l'end-user ha in questi sistemi digitali.
Diverse volte, camminando per le colline dell'Oltrepò pavese, mi sono portato la radio DMR per qualche prova che mi ha evidenziato il "carattere" di questi apparati.
Lasciamo stare SSB e direttive, ma anche con un normale apparato FM il feedback che l'audio ricevuto dal ponte dà è una fonte enorme di informazioni per migliorare le condizioni operative. Guardando le oscillazioni dell'S-meter, ascoltando il fruscio del ponte, valutando il modo in cui il rumore aumenta o diminuisce, si riesce ad avere un'idea del tipo di segnale che si riceve e, di conseguenza, del tipo di segnale che il ponte riceverà da noi.
Con questa tecnica, spostandosi, cambiando posizione alla radio, si riesce ad indivuduare il punto migliore dove trasmettere per garantire un buon segnale. Si capisce anche se ci si può permettere di camminare o è meglio rimanere immobili. Insomma, l'operatore può impiegare la sua perizia per migliorare il QSO.

Con il DMR invece si ha solo un "beep" di OK o uno di rifiuto. Nessun altro feedback. Il beep di OK vuol dire che in quel momento ha decodificato i pacchetti, ma magari basta fare altri due metri parlando perché la situazione cambi. Durante i miei giri non ho mai capito se transitavo bene o male, dove fossero i punti migliori e quelli peggiori.
Insomma, nessun ruolo è dato all'operatore che deve solo sperare di trovarsi in un'area dalla copertura perfetta, esattamente come accade oggi coi cellulari.

Ciaoo
Davide

iw9gyy

Citazione di: IZ8XOV il 10 Settembre 2016, 22:55:20
In questo caso non sono d'accordo Carmelo! Perché secondo me il Dmr, il C4fm e ci metto dentro pure Echolink,, non sono "la radio" ma semplicemente delle alternative divertenti per sperimentare e comunicare. Poi ognuno è libero come faccio io ed altri di continuare a comunicare in diretta in maniera tradizionale sfruttando al meglio le antenne, la posizione e la propagazione. Io adoro comunicare in Hf (bande basse), mi piace fare dx e mi piacciono le dirette in 2 metri e i satelliti ma perché devo rinunciare alla possibilità di potermi fare 4 chiacchiere magari anche interessanti su un sistema digitale? Anche quello fa scattare delle curiosità.

Buona radio a tutti
Michele
Ma per carità' michele ! Il tuo punto di vista e' rispettabilissimo ! Ciò che non digerisco  e' il fatto che ci sia una infrastruttura gestita da terzi che non rende indipendente l' operato del singolo.... Come dice Davide in caso di calamita' poi il sistema va in crash totale ( esattamente come per i telefonini ) ed i vantaggi del digitale vanno a farsi benedire. Per qualche settimana ho posseduto un apparato Retevis , purtroppo nella mia zona , sono in pochissimi ad utilizzare questo sistema e non sono riuscito a fare un  qso  .
Il discorso di echolink e' un pochino diverso , non entro nel merito per non scadere nell'off topic , ma in ogni caso se l'approccio a questi sistemi e' quello del divertimento e della "prova per verificare come funziona " , ritengo sia assolutamente corretto .  come sento spesso invece , pensare che questi sistemi , proprio a causa delle infrastrutture , possano definitivamente sostituire le care vecchie radio analogiche , e' una idea che trovo difficile da accogliere . un caro saluto :)
amo la radio da sempre.......

iw9gyy

Citazione di: IZ2UUF (davj2500) il 11 Settembre 2016, 19:19:58
Ciao a tutti.

Vorrei anche aggiungere un'impressione d'uso relativa al ruolo più o meno attivo che l'end-user ha in questi sistemi digitali.
Diverse volte, camminando per le colline dell'Oltrepò pavese, mi sono portato la radio DMR per qualche prova che mi ha evidenziato il "carattere" di questi apparati.
Lasciamo stare SSB e direttive, ma anche con un normale apparato FM il feedback che l'audio ricevuto dal ponte dà è una fonte enorme di informazioni per migliorare le condizioni operative. Guardando le oscillazioni dell'S-meter, ascoltando il fruscio del ponte, valutando il modo in cui il rumore aumenta o diminuisce, si riesce ad avere un'idea del tipo di segnale che si riceve e, di conseguenza, del tipo di segnale che il ponte riceverà da noi.
Con questa tecnica, spostandosi, cambiando posizione alla radio, si riesce ad indivuduare il punto migliore dove trasmettere per garantire un buon segnale. Si capisce anche se ci si può permettere di camminare o è meglio rimanere immobili. Insomma, l'operatore può impiegare la sua perizia per migliorare il QSO.

Con il DMR invece si ha solo un "beep" di OK o uno di rifiuto. Nessun altro feedback. Il beep di OK vuol dire che in quel momento ha decodificato i pacchetti, ma magari basta fare altri due metri parlando perché la situazione cambi. Durante i miei giri non ho mai capito se transitavo bene o male, dove fossero i punti migliori e quelli peggiori.
Insomma, nessun ruolo è dato all'operatore che deve solo sperare di trovarsi in un'area dalla copertura perfetta, esattamente come accade oggi coi cellulari.

Ciaoo
Davide
Proprio quello che penso e dico da anni :)
amo la radio da sempre.......

IZ1PNY

#16
Semplice e semplicistico, il DMR, di cui sono fruitore ogni tanto, non è nato, ne progettato ad uso amatoriale.
Le case serie scrivono una didascalia, NOT HAM USER.

Dove dei riscontri grafico/tecnici servono per conferme e buon fine.

Il DMR è una forzatura di sistemi civili lavorativi, portati nel mondo amatoriale, serve a nulla in generale nel mondo HAM, servirebbe forse, SOLO, a fare contatti senza disturbatori, poi del resto, la rete è sparuta e latente, tranne che le mappe di infrastruttura, siano fasulle, non è certo un sistema che ha i numeri per essere diffuso per tutti, PC, SOFTWARE, INGLESE, SETTAGGI, CANALIZZAZIONE LIMITATISSIMA.

Peggio che il DSTAR...che con la politica tecnico progettativa lo ha fatto andare zoppo dalla nascita.

Per chi volesse dilettarsi, senza disturbatori e più semplicità di uso, DEVE andare sul C4FM. 

Non si può giudicare facendosi da metro, io so usare i P.C., Softw, conosco le lingue, bisogna mettersi nei panni, spero puliti, della maggioranza amatoriale italica, preparazione scolastica medio bassa, lingue a 0.001,(quell'1 è il dialetto), QUINDI così è.

Pieschy

ho letto quasi tutti i post del thread poi mi sono stancato :-) Quindi commento semplicemente secondo un paio di riflessioni che ho fatto scaturite anche dalla prova del C4FM, Echolink, Ponti.

Il digitale non sostituisce l'analogico ma lo affianca. Poso parlare della mia esperienza ma C4FM e' modo di emissione e ti puoi fare le tue dirette in simplex senza per forza utilizzare Wires-X o ripetitori.
Ovviamente in V/U, da sempre, sono più le stazioni portatili e mobili (anche se installate a casa) che le fisse "serie". Quindi ovviamente la possibilità della diretta analogica o digitale e' ridotta anche per la tipologia stessa delle onde delle quali parliamo. Per questo hanno inventato i ripetitori...

Logico che usare un network nazionale, un ripetitore non dà la soddisfazione delle HF ma e' anche vero che penso abbia avvicinato al mondo radio chi non ha possibilità logistico/economiche di fare una stazione per come si deve.

La creazione delle "reti" ha di fatto avvicinato il nord al sud che adesso puoi fare anche in portatile.
Dire "a questo punto telefono o uso skype" è verissimo ma penso che comunque e' un modo di fare radio. Se dovessi guardare a quello che ho (piano in abbonamento illimitato, sms illimitati, dati quasi illimitati) mi sentirei un coglione ad utilizzare una radio visto che posso chiamare il mondo senza "sbattimenti" ma allora se la pensiamo cosi' il mondo radioamatoriale finisce o resta solo appannaggio dei vecchi OM con mega stazioni e antenne.

Poi e' questione di scuole di pensiero. Per alcuni fare digitale non e' radio per me ad esempio sbattermi (non lo faro' mai) col CW è una stronzata (alla fine essendo linea punto e' pur sempre digitale nel senso stretto del termine) idem RTTY,PSK,etc. Ma chi lo fà sperimenta è va bene cosi'.

Resta il discorso della gestione delle reti. Essendo autoregolamentate non sempre le cose vanno come dovrebbero.
Solidarietà col collega di zona 9, anche io sono stato "bannato" da una rete nazionale perche' "chiaccherone" questi sono a mio avviso abusi ma cercando di far capire a chi di dovere il tutto sono stato prontamente riabilitato. Anche perche' appunto poi sempre più spesso le room sono come il deserto dei tartari e malgrado la "rete" fare un QSO diventa difficile come fare un DX.

Sono cose dette e ridette (ma sono chiaccherone ahaha) il DMR non mi importa perche' l'imposizione di avere un monobanda mi sembra di suo una costrizione. Il C4FM ..o meglio le radio che lo implementano restano comunque ottimi bibanda analogici di fascia alta di prezzo ma che includono anche aprs,gps,etc quindi nella pratica ho un'ottima radio poi del digitale me ne potrei anche scordare.

Ultima cosa che forse e' la più importante ed anche questa detta e ridetta. Per le mie esperienze in digitale, oltre all'ottima qualità della voce ed assenza di QRM, mai incontrato un disturbatore il che alla fine non e' da poco perche' se mi devo stressare fra rutti,portanti,parolacce e insulti spengo la radio e mi guardo un film. Tali problematiche ci sono anche in HF quindi non demonizziamo le V/U, ponti,etc.

Insomma il nostro mondo e' molto variegato e ci sono molti gusti o modo di far radio che si affiancano e che ognuno sceglie a seconda delle propria voglia di sperimentare e dalle proprie possibilità.

73,
Pietro.




Vincenzo IZ2WMW (Brian)

Ciao iz1pny, perdonami ma non ho compreso a pieno il tuo intervento. Mi faresti capire in che modo il c4fm è più ham e in che modo si possa fare maggiore sperimentazione lato end user rispetto al dmr?

Grazie

inviato LG-D802 using rogerKapp.



Pieschy

#19
Mi rifaccio all'ultimo commento di Brian ma il concetto e' generale. Sperimentare oggi è una parola che significa tutto e niente. A livello lessicale vuol dire fare un'esperimento cioe' provare qualcosa per vederne i risultati. Quindi se la vogliamo vedere in modo stretto potrebbe significarsi autocostruire una radio ed un'antenna. Ma già comprare un'apparato commerciale (parlo in generale dalle HF a tutto il resto) e montare un'antenna commerciale di sperimentazione ha ben poco. Sperimentare non e' collegare i country con la Yagi e la direttiva quello e' solo al max sperimentare la propagazione ma che comunque resta un fattore non dipendente da noi ma dal pianeta terra. Idem un collegamento digitale o via ponte. Se la vogliamo quindi vedere in modo stretto di sperimentazione oggi ce ne e' zero. Quindi in senso stretto la vera sperimentazione era 50/60 anni fà quando i radioamatori si costruivano radio ed antenne e sperimentavano vedendo cosa erano riusciti a fare e dove ada arrivare direi "a mani nude".

Ovviamente i tempi cambiano cosi' come le tecnologie ed il termine sperimentare si amplia, secondo me a qualsiasi cosa ed attività che non conosciamo e per la quale non sapremmo i risultati finali finche' non la proviamo. Quindi si amplia al digitale ed a tutto. Sperimento il D-Star perche' non lo conosco, idem il DMR, il Wires-X. Faccio sempre paragoni...per uno che ha la Panda sperimentare e' anche guidare un Ducato o una Porsche in senso molto ampio.

Tornando a noi il DMR è un sistema nato per uso civile "adattato" al mondo HAM.
lato end user ti direi che c'e' ben poco da sperimentare tranne la programmazione di una radio.
Ma ripeto non e' un'attacco al DMR ma in senso stretto tutto e niente si puo' considerare sperimentazione perche' si usano radio ed infrastrutture già esistenti.

Quello che PNY voleva evidenziare e' che mentre DMR e' un'adattamento di uno standard civile al mondo HAM il C4FM è nato per il mondo HAM.

Per me non e' sperimentare e sbattermi nella programmazione di una radio DMR che non e' cosa (a quanto letto) troppo facile..sono un'informatico sperimento sui computer se di programmazione si parla.

Obiettivi: se voglio ottenere semplicemente meno disturbatori, qualità audio digitale, il C4FM resta il più facile selezioni la frequenza o il ponte premi Dx e raggiungi il risultato oltre (lo ripetero' sempre) ad avere una radio bibanda invece che monobanda. Sulla qualità anche considerando che il DMR sia migliore sempre una radiolina in mano hai e con altoparlante mono quindi non credo ci sia differenza a livello audio fra i due standard.

Il resto delle funzioni DMR nel mondo ham sono superflue perche' non mi importa di mandare messaggini o fotografie via radio lo faccio con lo smartphone.

In ambito HAM penso sia importante nel digitale la qualità audio, l'immediatezza delle funzioni, l'assenza di disturbatori ma nulla di più e su questo il C4FM secondo risulta il più indicato per un'esperienza digitale alla portata di tutti senza settaggi difficili.

Un ponte C4 puo' essere locale, in rete, connesso con i sistemi dmr, fare dirette,etc. quindi lo vedo si più HAM del DMR. Fra l'altro include anche funzione tipo gruppi,news,messaggi,distanza del corrispondente ma sinceramente non le ho neanche considerate perchè, per me, esulano dall'utilizzo principale che un OM ne fà.

Cordiali Saluti,
Pietro.

IZ1PNY

#20
Ti ha risposto IU2DLC.

This Alinco's DMR transceiver packs a lot of performance into a compact and rugged polycarbonate body. Designed to resist dust and splash, the DJ-MD40 features specs such as 1W audio output with a large speaker and 2.5ppm frequency stability.
Capable of operating 5W output in analog and digital with mixed mode,1000 channels programmable in 64ch per zone... in a hotel, shopping mall, theme-park, exhibition hall for business, construction, factory, warehouse, stadium... where communication comes first, the DJ-MD40 is a brilliant choice for everyone!


This is not an amateur radio equipment.
Please inquire to your dealer for details of this product.

Esempio Alinco lo dichiara apertamente sul loro nuovo portatile.
Alinco fa HAM RADIO, tuttavia...non ci marcia direttamente, lo specifica e dichiara, quindi è una forzatura ben forzata...da NOI prosciutti.(Radioamatori su traduzione on line). 8O
Quindi quando una casa di HAM RADIO dice questo, non c'è argomento che tenga al contrario. marameo
Sarebbe come dire alla Nissan che il mio QASHQAI, è un trattore, perché ci vado nei campi, ci voglio andare io nei campi col QASHQAI, non è la Nissan che lo indica...che è un trattore.

Mizzica, da ieri mattina sono tornato a casa alle 23.10, alle 04.00 di nuovo in servizio, fino al pomeriggio, le meningi mi fanno male con sto ragionamento...SONNO SONNO SONNO. 8O :P ??? :sfiga: :sfiga: :sfiga: :sfiga: :sfiga: cq cq cq cq cq

Vincenzo IZ2WMW (Brian)

Provo a rispondere per punti visto che gli argomenti toccati iniziano ad aumentare.

Sperimentazione
Sono d'accordo con voi che questa espressione lascia spazio a molte interpretazioni. Per chiarezza vi esplicito cosa intendo io quando parlo di sperimentazione. Per me si intende tutte quelle azioni che mi portano a comprendere ed ad esplorare un fenomeno o una tecnologia.
Non sono d'accordo con Pieschy dicendo che non si sperimenta comprando una radio e un'antenna commerciale. Se fossi uno interessato ai fenomeni propagativi, di autocostruirimi l'antenna e la radio poco mi importerebbe, visto che non sarei interessato agli aspetti costruttivi ma anzi sarebbe per me una perdita di tempo e un dispendio di risorse se dovessi dedicarmi anche a questi.
Anche collegare i paesi sparando nel mucchio, per quanto possa essere divertente per molti di noi (me compreso lo ammetto), ha poco a che vedere con la sperimentazione. Al contrario porsi come obbiettivo un particolare paese e studiare tutti gli elementi necessari per collegarlo allora si che sarebbe sperimentare. E quindi studiare e scegliere l'antenna migliore (autocostruita o commerciale che sia), studiare i fenomeni propagativi a botta di voacap e previsioni solari, svegliarsi presto per beccare la greyline o l'orario giusto, tutte queste cose portano allo studio e all'applicazione di concetti che si sono appresi al fine di raggiungere un determinato obbiettivo.

Fatta questa premessa posso dire che DMR è stato per me interessante per capire come funziona la logica della rete, il concetto di timeslot  e di talk group, programmare la mia radio secondo le mie esigenze, toccare con mano come due comunicazioni avvengono impegnando la stessa frequenza grazie al TDMA (che fino ad ora avevo solo studiato sui libri). Peccato che poi in ambito puramente trasmissivo non sono riuscito a fare molto altro. Cogliere come l'orografia influisce sul segnale, se è soggetto a fenomeni di multipath o meno ecc.
Come ha fatto notare Davide non ho alcune indicazione sull'entità del segnale nè ad orecchio ne grazie ad un smeter quasi assente (forse dovuto anche al fatto che uso una radio cinese economica come la rt3, visto che qualche corrispondente in diretta riusciva a passarmi i rapporti in DBm). Probabilmente con una radio di fascia alta potrei fare qualcosa di più, ma prima di spendere soldi volevo avere il parare di qualcuno che avesse sperimentato più di me.

Per quanto riguarda il discorso C4FM vs DMR, continuo a non cogliere (tutte) le differenze tra le due. Il fatto che venga scritto "DMR is not for ham use" sinceramente non dipana i miei dubbi. Tornando alla metafora dell'automobile, se fossi un normale automobilista normale che va in concessionaria a comprare un auto la dicitura il QASHQAI non è un trattore mi potrebbe anche bastare. Ma essendo io invece un appassionato di auto mi piacerebbe poter cogliere i limiti tecnici che rendono di fatto il QASHQAI non adatto ad andare nei campi (troppo basso? coppia troppo alta? assenza delle ridotte? ecc).

Da quello che mi sembra di capire una delle differenze sostanziali è che col DMR programmi la radio e poco si presta a smanettamenti sul posto, tipo cambi di frequenza e di impostazioni, mentre il c4fm lascia maggiore libertà (questo proprio per le due differenti nature civile e ham dei due apparati) ma fornisce anche maggiori informazioni sul segnale ricevuto o sulle stazioni radio presenti nei dintorni? Ha funzioni di scansione? in Analogico puoi spazzolare frequenze e toni in digitale che puoi fare?

Il mio sospetto è che tutto ciò che ha il c4fm di ham lo troverei anche in analogico e che di fatto la componente digitale, anche in c4fm, porta poco valore aggiunto in ambito di sperimentazione. Ora non so se esistano altre funzionalità che rendano il c4fm più allettante per chi vuole indagare il fenomeno trasmissivo, ma se  il tutto si riduce ad una questione di modulazione, disturbatori e ponti linkati via internet, almeno per i miei interessi, scegliere tra i due sistemi per me poco cambia.

73

Pieschy

#22
@Brian: puoi essere d'accordo con quanto da me scritto in quanto volevo proprio dire che ci sono diversi modi di sperimentare a secondo di gusti,obiettivi,conoscenze e possibilità ma nessuno di questi puo' non essere considerato "sperimentazione".

rispondendo al paragrafo "mentre il c4fm lascia maggiore libertà (questo proprio per le due differenti nature civile e ham dei due apparati) ma fornisce anche maggiori informazioni sul segnale ricevuto o sulle stazioni radio presenti nei dintorni? Ha funzioni di scansione? in Analogico puoi spazzolare frequenze e toni in digitale che puoi fare?"

per quel poco che ho sperimentato. Premetto che le radio C4FM ed un suo utilizzo completo a pieno delle potenzialità non propriamente un gioco ha la sua complessità. Non mi dilungo..

1) hai le informazioni sul segnale ricevuto (s/meter) sia in diretta che se usi un ripetitore. I segnali spesso risultano ad "occhio" più bassi ma ti assicuro che anche con S2 ho fatto QSO senza spacchettamenti vari.
2)Se commuti in Wires-X hai la lista delle room accessibili a livello mondiale. Una lista delle stazioni presenti nei dintorni non credo ma non prenderlo per oro colato magari e' una funzione che non ho mai utilizzato. Tuttavia se sei a casa davanti al computer sul sito wires-x-italia c'e' una dashboard che ti visualizza tutte i nodi e repeater collegati in quel momento ed il nominativo e tipologia di radio di tutti gli utenti della Room Italy (che e' la principale in Italia).
3) Ovviamente ha funzioni di scansione. Non conosco il DMR ma per la radio il C4FM è una normale modalità di emissione come le FM quindi se premi il tastino e commuti fai la scansione di tutte le frequenze che vuoi e se trova un'emissione C4 la intercetti. Fra l'altro puo' anche toglierti questo chiamiamolo sbattimento, c'e' la modalità che fà la scansione normale e se identifica un segnale digitale commuta automaticamente la radio. In due parole a livello di scansione identico alla radio analogica.
4) Per quanto sopra la radio e' anche un normale bibanda quindi se parli di scansione toni CTCSS,DCS per i ponti in analogico certo che ce l'ha. Sulla parte digitale è superfluo perche' non servono per definizione toni subaudio per accedere al ripetitore.
5) Sul che puoi fare (rispetto al DMR) non conoscendo il secondo no so' pero' (avevo modificato il mio post di ieri) potresti anche inviare piccole foto, leggere news, ed altro ma sono funzioni che non ho mai provato.

Ovviamente a display visualizzi sempre il nodo/ripetitore al qaule sei collegato, il nominativo del corrispondente con tipologia di apparato, e grazie al gps (ma puoi impostare a mano le coordinate se stai a casa) la distanza e il "compass" delle stazioni corrispondenti (e loro della tua).

La cosa secondo me più interessante e' che tu accendi la radio e se conosci il ripetitore in zona ti basta premere un pulsante per andare in digitale ed essere proiettato sulla stanza eventualmente configurata dal gestore del nodo/ponte. Ma puoi anche semplicemente scegliere qualsiasi frequenza in V/U e parlare in simplex con un'amico semplicemente premendo un tasto.
Poi anche li' volendo sperimentare di cose ce ne sarebbero.

73,
Pietro

Addendum dal manuale operativo del mio FT1DE (riassumo perche' non mi fà fare copia e incolla): La funzione GM controlla se c'e' un'altro ricetrasmettitore che opera sulla stessa frequenza con la funzione abilitata entro un determinato raggio e mostra distanza e coordinate per ogni Callsign trovato. Questo non solo permette di sapere se un'amico e' nel tuo raggio di copertura ma conferma le posizioni dei membri del gruppo. Inoltre puoi mandare messaggi ed immagini fra i membri del gruppo.


davj2500

#23
Citazione di: IZ1PNY il 13 Settembre 2016, 05:01:05
the DJ-MD40 is a brilliant choice for everyone!
This is not an amateur radio equipment.
Please inquire to your dealer for details of this product.

Esempio Alinco lo dichiara apertamente sul loro nuovo portatile.

Ciao a tutti.

Questo atteggiamento secondo me mette in evidenza il drammatico solco che c'è tra il radioamatore per cui la radio è il fine e quello per cui essa è solo un mezzo ormai insidiato da internet. Adesso la discussione tecnica si riduce alla prona accettazione per fede di dichiarazioni, nemmeno argomentate, di un produttore. Lo dice Alinco e quindi è vero. Problema brillantemente risolto, discussione chiusa, rimettiamo il cervello su "off" e andiamo avanti a parlare sul ponte della pasta e fagioli con le cotiche.

Eppure la storia dei radioamatori si è sviluppata sul riciclo intelligente e talvolta geniale di apparecchiature nate per ben altri scopi. Apparati civili, apparati militari surplus, pezzi combinati in varia maniera, tanto che perfino l'Unione Europea, che certifica e omologa anche i sassi, ha riconosciuto ai radioamatori, caso assolutamente eccezionale ed unico, la facoltà di autocostruire, modificare, reimpiegare a piacimento qualunque apparecchiatura radioelettrica senza essere soggetti a certificazioni.
Invece qui sembra che il radioamatore debba essere dotato di una radio costruita per lui, con un bel bottone colorato e semplice da individuare che lo colleghi alla room Italy. E fine dello sbatti.

La differenza tecnica tra DSTAR, C4FM e DMR è poca, pochissima, quasi nulla: infatti le cose che si possono fare con delle radio digitali sono quelle poche e le fanno tutte per forza di cose. Si può:
1) parlare in diretta
2) parlare su un ponte
3) parlare con un nodo simplex che collega ad un network via internet
4) parlare su un ponte che collega ad un network via internet
5) inviare qualche semplice dato come ID, posizione o brevi messaggi di testo

Che poi è esattamente la stessa precisa identica cosa che si è sempre fatto anche in analogico, compreso l'invio di ID, posizione e brevi messaggi di testo.

Quindi da una discussione tecnica che esclude in maniera un modello digitale (DMR) dall'uso radioamatoriale mi aspetterei degli argomenti tecnici ben corposi, non irrilevanti affermazioni basate sul fatto che "è così perché lo dice tizio o caio".

L'unica vera differenza tecnica rilevante tra i vari sistemi è quella per cui ho comprato una DMR Retevis RT3: la possibilità, ancora inesplorata (e non supportata dagli standard ETSI TS 102 361-1 e successivi) di realizzare un ripetitore isofrequenza utilizzando il TDMA.
Invece che avere un ingresso ed un'uscita su frequenze diverse, con occupazione di due frequenze e cavità di separazione, l'impiego dei due slot TDMA potrebbe consentire a qualunque apparato DMR di fungere da ripetitore semplicemente ritrasmettendo in time division su slot 2 quello che riceve su slot 1.
Le radio operanti sotto questo tipo di ripetitore dovrebbero trasmettere solo su slot 1 e decodificare in ricezione entrambi gli slot, eleggendo ad ogni frame quello di qualità migliore. In questo modo le radio del network potrebbero automaticamente ricevere in diretta o via ripetitore scegliendo ogni 30 millisecondi qual'è quello che ricevono meglio.
Questa funzionalità non è presente nel protocollo ETSI ma sarebbe implementabile con delle semplici estensioni a patto di poter accedere ad apparati dal firmware modificabile, cosa che ora appare possibile grazie Retevis RT3/Tytera MD380 e alle schede MMDVM.

Ora, questo approccio non è possibile né in DSTAR né in C4FM, dato che i rispettivi produttori hanno scelto il sistema più fesso per fare il digitale, cioè il FDMA. Acronimo apparentemente altisonante ma che vuol dire semplicemente che su una frequenza può parlare solo uno per volta, cioè esattamente come avviene con le radio FM: non proprio 'sta gran innovazione tecnica.

Il DMR, invece, potendosi permettere grandi investimenti dato l'enorme e ricco bacino di utenza civile, si è lanciato nel ben più complicato TDMA.

Così come a partire dagli anni '50 i radioamatori hanno sfruttato gli enormi investimenti fatti a scopo bellico attingendo dal surplus, oggi abbiamo l'opportunità di accedere a tecnologie come il TDMA solo grazie al fatto che gli enormi investimenti relativi sono stati pagati dal mondo del radiantismo civile e commerciale.
Così come i pionieri hanno sfruttato gli investimenti fatti per la guerra, che hanno portato in pochi anni allo sviluppo di apparati compatti, prestazionali ed affidabili poi adattatati al proprio uso dai radioamatori, oggi dovremmo sfruttare gli enormi investimenti fatti nel mondo civile modificandone ed adattandone i frutti alle nostre esigenze e fantasie.

In conclusione, se guardiamo alla storia e alle aspirazioni dei radioamatori, è molto più "per radioamatori" un DMR, che ci mette a disposizione (senza averlo voluto) un complesso sistema di trasmissione TDMA, che prodotti come C4FM e DSTAR, che alla prova dei fatti non sono altro che versioni digitali di sistemi già esistenti in FM e quindi privi di reale innovazione e, per quanto mi riguarda, di nessun interesse tecnico.

Ciaoo
Davide

IZ1PNY

#24
Ciao IZ2UUF, ottima escursione.

Sai bene che in modo differente, io non mi lascio andare a indagamenti tecnici e esposizioni con termini e scritture di cui solo probabilmente il 10% dei lettori ne capirebbe.

Mi hanno insegnato da ragazzo mettendo gli anfibi che bisogna fare le cose a prova di somaro, questo non toglie che i tuoi interventi non siano validi, ma esponi alla pari di una convention tra tecnici già afferrati o con istruzioni almeno basiche di capire quello che si dice.

Tralasci in modo evidente degli aspetti che non puoi non tenere conto, la realtà di preparazione del radioamatore standard.

Le sperimentazioni post belliche e di tecnologie in uso professionale e civile, ometto le sigle, evito di far fare ricerche ai più in rete, sono state necessarie agli inizi, datosi che pochi privati dilettanti potevano disporre di soldini, quindi si è attinti ad un surplus mil/civ pagato da altri, con casse statali o aziendali.

Bene aver sviluppato ed elaborato, illo tempore caro Davide, meno soldi ma più preparazione tecnica e studio c'era per i radiodilettanti.
Io stesso a 13/14 anni mi divertivo con i demodulatori gia militari in RTTY, sai quello con la luce magica verde e cerchietti gialli in iso... , poi da militare mandavo in tilt le TE300, battevo più veloce della sua memoria, altro che punzonare le zone andavo in diretta in varie lingue e codici NATO.
Ma alla luce che oggi la media non sa di cosa parliamo, che serve un escursus para tecnico ?
Ora, come sperimentazione va bene tutto, provare il civile su una rete amatoriale sta bene, ma ... sempre la base civile è.

Rendere compatibile e settare, ad usi amatoriali, quindi un bacino di utenza che si lascia fuori, già delle radio normali con più menu bloccano il 55% dei Radioamatori...

Lo studio va bene, ma siamo in un ambito ostico per il sistema in uso, anzi che si vuole rendere compatibile in ambito HAM, ripeto non alla portata attuale delle culture reali.

L'Alinco, suppongo sai chi c'è dietro e cosa faceva e fa, fa bene commercialmente a fare quella nota, si para per due motivi, incapacità di cliente che potrebbe addurre a imperfezioni di prodotto e usi illeciti e non a norma da parte di programmazioni fatte da privati.
Le scelte poi delle aziende su facile progettuale e poca spesa docet.

Ti seguo molto, leggo bene i tuoi post e a volte memorizzo, alla mia età ancora imparo ogni giorno, con molti sbagli quotidiani, un pregio che mi posso vantare è di non stupire con effetti speciali, sui forum troppo pubblici e non specialistici,
scrivo su armi, orologi tecnici, navigatori, come test driver, ma so di essere in ambito tecnico, su un forum di larga lettura, gli effetti speciali creano forse più confusione, non è la realpolitik, io insegnato da somari superiori, espongo da somaro patentato.
Chiudo, relando che, tutta questa tecnologia che entusiasma a livello sperimentale in ambito ham italico, la vedo in modo più obiettivo come Radioamatore, magari sono cose che ho conosciuto 30 anni fa e passa...da chi la ha iniziata per prima, quindi come prosciutto, posso fare la bilancia con due pesi e non con uno.

Ottimo e abbondante.