Quale associazione radioamatoriale consigliate??

Aperto da cherubenzo, 15 Gennaio 2016, 09:28:48

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IZ8XOV

Io non mi sono mai iscritto a nessuna associazione, ne per ora ho intenzione di farlo ma all'epoca della patente trovai molta cortesia negli organizzatori dei corsi Ari per aspiranti radioamatori. Successivamente ho frequentato un socio Ari di questa città dal quale ho appreso (credo) molti insegnamenti utili.

Dell'Ari mi piace la sua storicità, il fatto che pubblichi Radio Rivista che è un pilastro del radiantismo italiano e non per ultimo l'importante servizio di emergenza radio Ari-Re (senza nulla togliere alle altre associazioni attive nella Protezione Civile).

Devo però dire che anche le altre associazioni sono altrettanto valide. Ho conosciuto appartenenti dell'Era, del Cisar e di Onda Telematica, tutte persone valide e molto cordiali e corrette.

Del Cisar mi piacciono le sperimentazioni specie in Vhf/Uhf, di Onda Telematica quelle in Hf (ricordo ancora l'attivazione della Croce di Sezze usandola come antenna!), dell'Era mi piace la loro propensione allo sviluppo e alle politiche espansionistiche sul territorio delle loro sezioni.

Quindi se dovessi decidere sarei in grandissima difficoltà ma credo che nell'adesione a un'associazione conti anche la vicinanza, eventuali amici già iscritti e qualche attività specifica portata avanti in questa o quella associazione. Magari per altri conterà anche la quota associativa, il servizio Qsl etc.

Auguro lunga vita e prosperità a tutte le Associazioni di Radioamatori Italiane.

73's - Michele
Il radioamatore è una persona affascinata dal comportamento delle onde radio e da tutto ciò che serve ad esplorarle. E' uno sperimentatore che opera nel rispetto delle leggi e che ama condividere con gli altri le proprie conoscenze, Michele IZ8XOV

LA MIA STAZIONE RADIO: www.qrz.com/db/IZ8XOV


Pieschy

Secondo me una vale l'altra. Io preferisco essere libero da legami di qualsiasi tipo. Penso che a meno che non fai vita di sezione o essere attivo in Prot.Civile non ha senso associarsi ne all'una ne all'altra.
Ovviamente sono scelte personali. Ma come diceva "quelo"..la domanda e' mal posta :-)
Ovvio che se chiedi quale e' la migliore a seconda di dove gli altri si sono associati diranno "e' questa" anche solo per non ammettere di aver buttato soldi :-)

cherubenzo

Citazione di: IZ8XOV il 29 Gennaio 2016, 19:49:59
Io non mi sono mai iscritto a nessuna associazione, ne per ora ho intenzione di farlo ma all'epoca della patente trovai molta cortesia negli organizzatori dei corsi Ari per aspiranti radioamatori. Successivamente ho frequentato un socio Ari di questa città dal quale ho appreso (credo) molti insegnamenti utili.

Dell'Ari mi piace la sua storicità, il fatto che pubblichi Radio Rivista che è un pilastro del radiantismo italiano e non per ultimo l'importante servizio di emergenza radio Ari-Re (senza nulla togliere alle altre associazioni attive nella Protezione Civile).

Devo però dire che anche le altre associazioni sono altrettanto valide. Ho conosciuto appartenenti dell'Era, del Cisar e di Onda Telematica, tutte persone valide e molto cordiali e corrette.

Del Cisar mi piacciono le sperimentazioni specie in Vhf/Uhf, di Onda Telematica quelle in Hf (ricordo ancora l'attivazione della Croce di Sezze usandola come antenna!), dell'Era mi piace la loro propensione allo sviluppo e alle politiche espansionistiche sul territorio delle loro sezioni.

Quindi se dovessi decidere sarei in grandissima difficoltà ma credo che nell'adesione a un'associazione conti anche la vicinanza, eventuali amici già iscritti e qualche attività specifica portata avanti in questa o quella associazione. Magari per altri conterà anche la quota associativa, il servizio Qsl etc.

Auguro lunga vita e prosperità a tutte le Associazioni di Radioamatori Italiane.

73's - Michele

:up: :up: :up: :up: :up:
...infinite cose da fare in così poco tempo...

capitanpippo

Scegli quella più vicina a casa tua, anche secondo me una vale l'altra. Io quì in Olanda ho fatto così.
https://www.qrz.com/db/PA9IGB

--... ...-- / -.. . / --. .. ..- ... . .--. .--. .


Delta Juliet

Buon giorno, spero di non essere OT, sto provando a comunicare con la sede ARI di Reggio Emilia, per sapere se hanno in programma corsi preparatori per l'esame, ma non ho nessuna risposta in merito. Qualcuno di voi è della zona o è a conoscenza di qualche contatto a cui rivolgermi? Grazie
Enrico

inviato EVA-L09 using rogerKapp mobile

Apparati:President Jackson, Icom IC-R100, Trio JR-550S
Antenne: Sigma Mantova 5, Discone 25-1300Mhz, Diamond D707 0,5-1500Mhz, Dipolo 40mt autocostruito.

IU2IDU

Io ho una buona esperienza con l'ARI: ho incontrato persone serie, competenti ed educate in ambiente estremamente amichevole.
Per quanto riguarda i rapporti umani ritengo che, quando c'è una sede a favorire il contatto umano, tutte le associazioni vadano bene. Questo perché io ricerco da un'associazione un modo per aggregare con operatori locali (province limitrofe), organizzare cene ed incontri.
Se cercate altri servizi (assicurazioni, burocrazia, bureau) sicuramente potete trovarli all'ARI, come al CISAR, ERA, ecc ecc....pertanto informatevi presso le sedi relative in merito ai servizi di vostro interesse.

So di avere detto tutto e detto niente....ma tra le righe di quanto ho scritto trovate il mio pensiero (imparziale).

73
IU2IDU operatore GIULIO
686-SM COTA - Associazione Radioamatori Carabinieri


-Tuscania-



roberto- i -t-9-a-c-j

ari, poi dipende da sezione a sezione, cioè mi spiego meglio; ci sono sezioni dove si e attivissimi 364 giorni all'anno, in altre i soci vanno solo per ritirare le qsl e spedirle e poi per il resto (come spesso accade nelle grandi città dove regna il cazzo me ne frege del prossimo) se si ci vuole incontrare per una pizza non lo fanno perke non esiste lo spirito di aggregazionismo, insomma ognuno per li caxxi propri.
scelta tua.... auguri

Carmelo_97

Io ho fatto il corso all'ARI qui ad Acireale.
Mi sono trovato bene e poi bene o male non è molto distante dal mio QTH.
Mentre prima ero iscritto ad un associazione fermodellistica a Messina e non ne valeva la pena neanche andarci.
Mentre qui bene o male sono più invogliato sia dalla gentilezza e la disponibilità degli altri soci che dalle attività che si svolgono.
Comunque non scegliere in base a fattori oggettivi ma devi essere motivato a frequentare il sodalizio.


Inviato dal mio iPhone utilizzando RogerKApp
Pagina QRZ.COM www.qrz.com/db/IT9GHW
Sito web www.it9ghw.jimdo.com
                          STAY TUNED!


IZ1PNY

Questa è bella,
IT9ACJ, al secolo il ragazzaccio del forum che ogni tanto fa fuoco e fiamme...su alcuni soggetti di zona, Carmelo-97 dice il contrario...
Come è questa storia ? :28: :287716_Faccine: :287716_abbraccio:

Io sono socio A.R.I. ma non frequento, dopo 2 anni di partecipazione, preferisco giocare in proprio, faccio prima, veloce e bene...supportando anche una scuola ITIS, anzi so già che a settembre saranno 2 scuole. 8O
Con anche Arduino...sia usi radio, sismica, funzioni varie... :pazze153: :pazze153:

Console1969

In Italia le associazioni di radioamatori sono tutte nate a seguito di scissioni del corpo sociale dell'A.R.I. che nasce nel lontano 1927.
L'A.R.I. ad oggi associa circa 15.000 radioamatori, è un Ente Morale ed è la filiazione italiana della IARU nella Regione 1.

Queste due note portano a dover fare delle riflessioni su cosa negli anni l'A.R.I. avrebbe voluto o potuto fare per il suo corpo sociale e che non ha poi fatto per i motivi di cui sopra.

Come ente morale è obbligata ad un rigido modus operandi nei confronti delle istituzioni sia italiane che internazionali. Inoltre associando ogni genere di radioamatore cerca di fare il possibile per dare ascolto a tutti, con che risultati poi è a discrezione del corpo sociale deciderlo.

Altre associazioni, più giovani e snelle, magari nate da soci scontenti dell'A.R.I., non hanno i medesimi vincoli e quindi risultano molto più agili nel muoversi sul territorio.

Ogni associazione trova poi un segmento di sviluppo più favorevole in ciò che i soci stessi vedono come attività importante della stessa.
Anche se non ne sono socio, non mi sfugge che alcune di queste associazioni hanno fini molto chiari.

E' a tutti noto che il C.I.S.A.R. sia nato per rendere operativo quello che oggi è il Link Nazionale in un tempo in cui l'interconnessione dei ripetitori  erano dal ministero vietate e perseguite. L'A.R.I. come ente morale non poteva purtroppo porsi in uno status d'illegalità (quantomeno presunta) nei confronti del allora Ministero delle Telecomunicazioni, e quindi non poteva autorizzare i suoi soci a collegare i ripetitori dell'associazione tra loro.
Se non erro l'E.R.A. era ed è molto sensibile alle attività legate al mondo della Protezione Civile e a tutto quello che quel mondo richiede.
Stesso dicasi per l'Onda Telematica.
AMSAT Italia associa invece quei radioamatori che hanno interesse per il mondo delle comunicazioni satellitari.

Quindi la prima domanda da farsi per decidere se associarsi e a chi associarsi, è: "Della radio cosa mi interessa ?"

Tenendo presente che in A.R.I. esistono tutte le realtà possibili e che è solo la volontà ed intraprendenza del singolo a far si che queste attività abbiano un seguito. Questo sia a livello centrale che periferico.
Sicuramente per i cultori del mondo delle HF oggi forse l'A.R.I. rappresenta il focal point più efficace ed efficiente; ma fortunatamente la radio non è fatta solo di HF.
Per i "pontaroli" come il sottoscritto, per anni il C.I.S.A.R. è stato il punto di riferimento sia per le attività sperimentative, sia per la loro voglia e capacità di andare contro regolamenti ministeriali sbagliati e limitanti per la totalità dei radioamatori. Anche se non sono un loro sostenitore, i suoi soci, negli anni il mio rispetto e un plauso se lo sono saputi meritare.

Poi ricordiamoci che, nel bene e nel male, le associazioni così come i loro direttivi, sono composte di uomini.
Uomini e associazioni hanno pregi e difetti propri della nostra natura. Si può essere soci di un'associazione semplicemente perchè ci sta simpatico un socio o perchè ci piace il rapporto che la stessa ha con le istituzioni e la capacità dei soci della stessa associazione di portare a termine le attività da loro gestite.

Merita assoluto rispetto anche quel radioamatore che con il portatilino in mano si passa una giornata in radio a ciglio strada per fare radioassistenza ad una gara ciclistica locale. E' comunque un impegno nel sociale suo e dell'associazione che lui rappresenta.

Non confondiamo gli organismi direttivi nazionali con le sezioni periferiche di un'associazione !
Quando ci si associa, ci si associa ad un'associazione nazionale, ma poi è la sezione locale quella a cui faremo sempre riferimento. E' con i soci locali che tratteremo nel caso decidessimo d'essere soci attivi. Qualsiasi associazione oggi è costantemente in "caccia" di soci con volontà di fare.

Giudicare l'A.R.I. dai servizi che offre mi pare scorretto.
Soprattutto se lo si fa senza alcun impegno personale.
Tutto è sempre perfettibile, basta impegnarsi. Ovunque.

Che la quota sociale dell'A.R.I. sia elevata può esser condivisibile, ma essere ente morale impone delle spese inevitabili.
E' vero che Radio Rivista potrebbe essere inviata in forma telematica abbassando enormemente i costi, ma è anche vero che l'A.R.I. come ente morale è tenuto per legge ad avere un "Organo ufficiale dell'Associazione" che deve essere in forma cartacea (esattamente come la Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana) ricevuto e protocollato da vari ministeri, regioni, comuni, ecc. ecc.
Il Servizio QSL è comunque gestito dall'A.R.I. anche per le altre associazione italiane di Radioamatori, questo impone all'A.R.I. un costo che non sempre il ritorno economico dalle altre associazioni copre. Cattiva amministrazione ? Non so, magari anche volontà di non infierire su associazioni con limitate risorse.
A.R.I. offre un'assicurazione sulle antenne di ogni socio e su quelle delle sezioni e dei ponti gestiti dall'associazione, sicuramente perfettibile, ma intanto c'è e fa comodo. In questo caso è utile avere molti soci per ottenere un premio più basso.
La tutela legale è un plus, spesso fornito da avvocati radioamatori. Può essere utile per avere una consulenza più specifica, ma io nel caso avessi necessità di un legale, cercherei il partocinio di un professionista della mia zona. Eventualmente con la consulenza dell'avvocaro radioamatore socio A.R.I.
Se ricordo bene poi, circa 20 euro dei 72, vengono rigirati a favore delle sezioni locali dell'associazione e quelli sono i soldi che permettono la reale vita associativa che tutti viviamo.
Nelle associazioni minori sono spesso i singoli soci a metter gran parte dei finanziamenti, questo l'A.R.I. ha sempre cercato d'evitarlo.
Ha istituito fondi d'accumulo per possibili spese ingenti future (CasaARI) o cercato forti sponsorizzazioni (Marcucci negli anni 80 per i ponti radio), ma ha sempre cercato d'evitare altre forme di autofinanziamento.
Questo perchè ? Forse perchè è già un delirio redigere un regolare bilancio di un S.r.l., figuriamoci quello di un Ente Morale (e purtroppo i fatti avvenuti in A.R.I. negli ultimi anni ce ne hanno dato prova).

Tornando al quesito visto che come al solito sono stato prolisso, ribadisco, capiamo cosa vogliamo fare con le nostre radio, ed in base a quello potremo scegliere l'associazione che più soddisferà i nostri interessi. Alla peggio c'è comunque l'A.R.I.

D.

P.S. Se non erro, è tutt'ora vietato dallo statuto associativo dell'A.R.I. che un suo socio sia contemporaneamente socio di altre associazioni che perseguono i medesimi scopi dell'A.R.I. Qualora non fosse più così, considerate nullo il mio ultimo asserto, ma di sicuro anni fa era vietato e alcuni soci vennero espulsi per questo. Giusto ? Sbagliato ? Giudicatelo voi.
Se non riesci ad uscire dal tunnel... Arredalo !
-----------------------------------------------------
RTX: ICOM YAESU KENWOOD ALINCO  STANDARD MOTOROLA :up:
Giocattoli: Baofeng Polmar Wouxun Puxing  MYT Leixen TTY Linton :down:

HAWK

Ciao, se hai incarichi associativi non puoi essere iscritto ad altre associazioni, se sei socio normale si.
Così lessi ...qualcuno c'è.
Io sono A.R.I. and stop.

i5wnn

Vero è, puoi essere socio di chi ti pare purché tu non riveste cariche in ari o altre associazioni. Legalmente verrebbe definito conflitto di interessi.

inviato PRA-LX1 using rogerKapp mobile



FoxG7

Beh.....io dopo diverse ricerche e considerazioni, ho deciso di iscrivermi all' ARI.....più che altro per la vicinanza delle sedi (ne ho due entro 15 km) , il servizio bureau (lento, ma utile) e l'assicurazione antenne, nonchè per trovarsi ogni "tot" tempo per fare due chiacchere....... ;-)

Se lo fai per fare attività radio in sezione (benchè non sia detto che in tutte le sedi sia così).....ti posso dire che normalmente nelle sezioni "medio-piccole" l'attività è modesta.........poche iniziative e pochi OM che partecipano attivamente alla sezione, nelle sezioni più grandi sicuramente è diverso.....non so te come sei messo :'( :-\

Il tutto va poi valutato in relazione ai tuoi interessi....io per dire...che sono interessato specialmente all'attività DX, non trovo molte "corrispondenze"....la maggior parte di coloro che vengono in sezione fanno giusto traffico sui ponti in analogico o digitale (in VHF-UHF),  son gusti, ognuno dei quali rispettabilissimo ;-)

Quindi, valuta bene..... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:




OM e operatore in banda PMR446- QTH loc. JN53RR, Toscana, Italia

gattonero

Salve,
io sono socio Amateur Radio Society da qualche anno, però devo dire che alla fine sono tutte uguali...
1-R G K-129   Station Dx 11meter
                        Radio Penisola Salentina  1-RPS-72 
                 1 F R I 1857 -  Free-Radio-Italia
                             PMR/LPD Italy 
                                 Op.Fabio
                   Yaesu FT920+SP8 Mic.Mh31
         Icom IC2820 D-Star / Kenwood TM241A digiAPRS
       President Jackson Mic.Echo Master Plus /Lafayette Hawaii                
   Ant. Dipolo 30/40m  Dipolo L 60m Butternut HF2V 40/80/160?     Vertical 11m / Ant.FishRod / Diamond x510 / Deltaloop 50MHz

turbomassi

I colleghi hanno già sviscerato la tua domanda aggiungere altro diventa difficile.

Sotto il link al mio modesto sito dove trovi tutte le associazioni Italiane:

https://massimilianoseno.weebly.com/associazionienti-inerenti-il-radiantismo.html

73
Un problema in quanto tale ha una soluzione se non ha soluzione non è un problema.

https://massimilianoseno.weebly.com/

SCUSATE SE RISPONDO SEMPRE IN RITARDO.

Marcello

Alla fine io consiglio di iscriverti in una associazione presente nel territorio, una vale l'altra se non ti interessano i servizi accessori, quindi punta sulla presenza locale, se c'e' un bel numero di soci vai la.

Io sono felice socio ARI sezione di Acireale.

IK3OCA

Ciao! Io ho fatto il corso presso l'ARI di Padova; lì dopo l'esame mi è stato proposto di diventare   socio ARI e ho firmato l'adesione (senza aver mai aver visto lo statuto hi).
In seguito molte cose dell'ARI non mi sono piaciute e me ne sono andato, devo dire con dispiacere.
Oggi sono iscritto solo a I-QRP CLUB, non ho bisogno del boureau delle QSL e vivo la libertà di informazione. Hanno fatto come me alcuni miei amici radioamatori.
Oggi sono diventato un po' diffidente riguardo alle associazioni, anche non radioamatoriali, perchè troppe volte ho visto il realizzarsi di business propri dei dirigenti con le opportune chiusure in danno alla buona fede, alla generosità, all'altruismo e in generale agli interessi dei soci.
Forse dovevo restare per cercare di fare un'ARI migliore di quella che era.
73 Rosario


pat0691

Io sono socio ARI dal 1984 senza mai essermi cancellato.
Sono stato per molto tempo anche nel Direttivo della mia Sezione, che tra l'altro e' una Sezione che funziona, e anche bene.
Saro' sempre iscritto all' ARI nei secoli dei secoli....hi.


ik2nbu Arnaldo

#44
QUOTO al 100 % LA RISPOSTA DELL'UTENTE CONSOLE1969

che ha fatto una disanima storica corretta, vissuta da tutti coloro che hanno almeno 50 anni e 40 anni di Licenza.

La domanda iniziale di questo post deriva però da una situazione tutta italiana, ovvero:

"Perchè in Italia esistono così tante Associazioni Radioamatoriali diverse ?

Provo a dare 2 risposte:

a) Siamo un popolo che è capace di dividersi su tutto,anche sul colore per tinteggiare il campanile del paesello.

b) Mamma "ARI" ha fatto la fine della democrazia cristiana, perchè ogni tentativo di rinnovarla dal suo interno
  è fallito, quello dell'ente morale è una complicanza, ma si poteva fare se il gruppo dirigente ARI degli anni
  80-2000 invece di pensare al cadreghino, avesse voluto veramente farlo.

La contraddizione di fondo è che tutte le Associazioni Radioamatoriali che hanno svolto un ruolo importante
nel passato, sono ormai antistoriche rispetto a quello che sono diventati oggi il 90 % dei radioamatori,
ovvero dei semplici utenti della radio, con una cultura radiotecnica superficiale.

Quindi dal momento che Assicurazione antenne te la puoi fare da solo, le QSL sono digitali via mail,
Radio Rivista è ormai povera di contenuti, ed il sistema centrale si ciuccia le risorse economiche
delle sezioni a cui restano solo le briciole... vale la pena associarsi ?

E' evidente che è la sezione locale che fa la differenza sul territorio, chi la gestisce e le persone
che la frequentano. Succede non solo nel radiantismo, ma anche in tutti gli altri hobby tecnici.

Se posso dare un consiglio all'utente Cherubenzo,fatti quindi la domanda:

Cosa significa x te fare radio ?

Cerca un gruppo con qui condividerlo, può anche essere la bocciofila sotto casa, 4 amici con cui scambiarsi
idee ed esperienze on the air, oppure in modo social come avviene su questo forum ad esempio.

Unica cosa che non mi piace di questo "mondo radio social", sono gli utenti che si presentano sotto un pseudomino,
io preferisco presentarmi con nome e cognome / nominativo e metterci la faccia in quello che scrivo.

Anche se a volte leggo delle domande aperte da utenti con nominativo, che sono francamente imbarazzanti
della serie : "Ma questo signore la licenza come ha fatto a prenderla ?"  [emoji33]  [emoji1]

Si vede propio che nelle sezioni dei radioamatori non si insegna + nulla, da parecchio tempo.

73 Arnaldo www.ik2nbu.com

HAWK

Citazione di: ik2nbu Arnaldo il 08 Marzo 2020, 08:36:04
CUT CUT CUT
Anche se a volte leggo delle domande aperte da utenti con nominativo, che sono francamente imbarazzanti
della serie : "Ma questo signore la licenza come ha fatto a prenderla
?"  [emoji33]  [emoji1]

73 Arnaldo www.ik2nbu.com

Ecco, questo è quello che a volte mi chiedo anche io...come hanno fatto... [emoji106]

Applauso.

kz

molti di quelli che fanno le domande più stravaganti ho il sospetto che abbiano un percorso simile al tuo:
esonero dagli esami per titolo

ciò comporta che ovviamente non abbiano seguito alcun corso presso alcuna associazione, che magari li avrebbe aiutati a prendere un poco più di consapevolezza con l'uso dello strumento

Citazione di: IZ1PNY il 08 Marzo 2020, 11:31:17
Ecco, questo è quello che a volte mi chiedo anche io...come hanno fatto... [emoji106]


dopo 25 anni di cultura digitale e dopo 50 anni di esistenza della CB leggere un'osservazione del genere fa cadere un po' le braccia

Citazione di: ik2nbu Arnaldo il 08 Marzo 2020, 08:36:04
Unica cosa che non mi piace di questo "mondo radio social", sono gli utenti che si presentano sotto un pseudomino,
io preferisco presentarmi con nome e cognome / nominativo e metterci la faccia in quello che scrivo.

HAWK

Probabilmente, anzi sicuramente, abbinando la impreparazione soggettiva, con l'aderenza a delle associazioni, essa riflette la generale condizione delle associazioni radio.

Anche se ci si appoggia ad una associazione, per imparare, erudirsi nel tema,
perseguendo poi una forma di interesse, pratica o teorica, dal saldatore al digitale, passando per il CW; non è detto che si impari tutto.

Magari nella sede associativa, si spinge una tematica, in altra sezione un'altra tematica, in base alla maggioranza dei soci e il loro interesse per una materia, sia pure radiantistica.

Da qui si trovano le scelte di andare di qui o di là, in base ai report che si hanno dai già iscritti presenti.

Cmq. è sempre cosa buona  e giusta, continuare lo studio a 360 gradi, spaziando dove la associazione locale magari è ferma, da soli, capitando sovente che ponendo una domanda in riunione abituale di sede, gli astanti rispondano che bisogna informarsi su chi sa la cosa chiesta.
Pochi sono gli O.M. a 360 gradi...solitamente l' Old Man molto bravo in CW, non sa usare un saldatore, o chi sa usare il saldatore non è avvezzo all'informatica dei software del digitale, o dai software del digitale, sconoscono leggi e regolamenti, si può continuare all'infinito.

Sarebbe quindi molto utile, anche per gli esenti, a vari titoli, perseguire privatamente e/o via associazione, la conoscenza di quelle nozioni che la propria esenzione non ha dato.

Poi ci sono i casi di esenzione a titolo specifico nelle TLC, passando e proseguendo per vie professionali, le stesse che hanno dato già un attestato valido anche esternamente, titoli di lavoro che hanno completato totalmente a 360 gradi obbligatoriamente non in modo facoltativo, in essere ai privati cittadini che vogliono fare gli O.M. i quali appena ottenuto il titolo si fermano e non progrediscono...da qui rimando al terzo scritto del mio post...cosa buona e giusta.

Ho sempre affermato che la bellezza del mondo HAM, tanto decantata e valida negli anni 50/60, in qualche filmato si descrive, giornalai, operai, medici, calzolai, insomma eterogenea provenienza di gente, oggi è proprio quello che ha fatto decadere tutto, portando superficialità e poco  credo serio, ma prendendo tutto come un gioco e mero passatempo ludico, appunto per occupare tempo libero, senza crescere tecnicamente in nulla.
Ma questa è una opinione personale, sicuramente sindacabile, ma credo che un pizzico di verità ci sia.

73'.


kz

ovviamente facendo l'esempio delle licenze ottenute per esonero e senza esami, volevo riportare un esempio a te vicino ma non intendevo rendere tutti uguali: una cosa è un professionista che prende la patente, come un operatore militare o civile che di solito è esperto di procedure e normative, ma una cosa completamente diversa è chi prende la licenza con esonero da diploma o laurea: magari può avere una ottima cultura tecnica ma non è detto che sia al corrente delle procedure operative e della normativa.

sull'eterogeneità del mondo OM la penso in modo completamente diverso, anzi opposto: è proprio perché la provenienza al giorno d'oggi è molto omogenea (TLC e ex-CB) che c'è degrado culturale, tutti pensano di conoscere tutto, pochi hanno voglia di imparare.

il mondo associativo è fatto di persone: ognuno ci trova più o meno quello che ci ha portato

IK3OCA

Salve, mi permetto di dissentire su qualche punto e precisarne altri.

Con rispetto per chi non condivide i miei punti di vista, siamo qui per capire cosa sia il vero e il meglio no?

Io dico che un'associazione, qualificata ente morale o meno, serve per dare un servizio ai soci.
Se no a cosa serve?

E proprio in base al servizio che un'associazione rende deve essere giudicata. Se no perde i soci, non vi pare?

Sul tema dei bilanci, il riconoscimento di personalità giuridica dell'ARI non li complica affatto, anzi non sono più difficili di quelli di una s.r.l.

Riguardo ai mezzi di comunicazione, sta all'associazione decidere quali adottare nell'interesse dei soci, per cui la forma cartacea non è affatto un obbligo ma solo una scelta opinabile.

Cosa desiderei io da un'associazione di radio (amatori o altri appassionati)?

1 - Che mi informi il più possibile sull'argomento, e non solo per mezzo di articoli scritti da o solo prevalentemente dai soci, se no si ghettizzano proprio i soci, ma di tutto il panorama radio anche internazionale.

2 - Che dica chiaramente cosa fa dei soldi che io gli dò, perchè l'associazione appartiene ai soci.
Sotto questo punto di vista l'ARI mi è stata oscura, omettendo la pubblicazione del bilancio di Ediradio s.r.l., società voluta proprio dall'ARI, e del costo dell'agenzia terza incaricata della pubblicità.
Oltre alla storia strana della casa ARI mai fatta, ma incamerando ugualmente i contributi versati dai soci esclusivamente per quello scopo.

3 - Che l'associazione renda il più possibile gli altri servizi che abbisognano, OK per le QSL, consulenza legale "competente", assicurazione seria e quant'altro.

4 - Che vi siano dirigenti seri e attenti; perchè, se i dirigenti mancano, l'associazione non funziona e io me ne vado.

Che dite?

73 Rosario