dove costruiscono i baofeng

Aperto da muratore1, 11 Marzo 2017, 17:10:58

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muratore1

Una visita guidata nella fabbrica della Baofeng con tanto di segretaria che descrive i vari reparti un pò lunghino ma interessante


aquiladellanotte

aquila della notte 1adn089

Alberto207

mi par una bella fabbrichetta tranquilla

Maxxim



Pieschy

#4
Si pero' potrebbero fare un test banale prima di imballarlo (non ho visto tutto il filmato) oggi me ne e' arrivato uno nuovo di pacca..sigillato...appena accendo una riga verticale di pixel mancava...come per miracolo appena si è scaldato, insomma alla 3 accensione ok...ma poi con mia grande sorpresa...microfono esterno guasto o scollegato?
In pratica và in tx ma niente modulazione..con microfono esterno funziona.

Ovviamente reincartato e lo rendero' ad Amazon...ma dico io almeno provare il tx? E vabbè segno del destino si vede che non devo averlo..anche perche' avendo già l'intek 980hp ed altri 2 portatili non nego che come un pirla l'avevo preso solo perche' costava 27 euro e non perche' mi servisse ;-)

carlo_forever

Non tutte le ciambelle riescono col buco!

Carlo
Inter poenas et tormenta
vivit anima contenta
casti amoris
sola spe


IZ1PNY

#6
Il primo estintore si è visto sopra negli uffici, vie di fuga ostruite, bancali ammassati e molti chiudono le postazioni, cavi volanti, non vie di fuga segnalate verticalmente e orizzontalmente, DPI ?
In toto, una certificazione di qualità, in EU questa ditta non la otterrebbe mai, su vari temi.

E' una di quelle fabbrichette che hanno vissuto producendo per i grandi marchi, risparmiose per il committente, ma dal quale hanno avuto imposizioni di qualità.
Oggi producono in proprio dietro esperienza e progetti basici degli ex clienti.

Queste radio hanno in alta percentuale problemi, non dimenticando che con un processore fanno tutto, facendolo lavorare su qualunque cosa.

Lo stoccaggio è da ridere, non c'è neanche, visibile, i macchinari che equilibrano temperature ed umidità, vedi il problema di Pieschy, i circuiti vanno in sofferenza di esercizio da stoccaggio.

Nei paesi Est EU, i cinesini vanno via più del pane, nella Ovest EU siamo più esigentini.

27 euro li vale tutti, mettici 10 euro di garanzia italica,  materiale che non dovrebbe superare tale cifra, rapporto difetti/costo è uguale, costa molto poco, difetti molto frequenti.
73'.

Pro; in quella provincia i cinesi e le cinesine sono piccoli di statura, mani piccole e molto destreggianti per queste radioline.


Pieschy

Condivido quanto detto da PNY. In effetti mi aspettavo qualcosa simil catena di montaggio automatizzata invece mi sembra di capire che buona parte del lavoro e' fatto a manina. Inoltre (scusate ma ho solo guardato velocemente) a meno che non ho visto R&D mi sembra che ogni operaio avesse sul banco di lavoro un bell'oscilloscopio o comunque strumentazione per testarne il funzionamento. Penso che come dice pny è lo stockaggio..ovviamente anche tutta la parte di confezionamento manuale e sballottamenti vari con poche attenzioni fà il resto. Probabilmente il mio esemplare era funzionante quando l'hanno dato per buono all'imballo..who knows :-)

-Tuscania-

Non avendo un Controllo Qualità degno di tale nomea, il risultato è ben conosciuto...!!!

Omettendo Nomi e Marchi porto un esempio.

Ditta affermata in piccoli elettrodomestici,dopo 25 anni decide di togliere la produzione di alcuni particolari ed il totale assemblaggio ad una ditta in provincia di Milano...destinazione Cina.

arrivano in Italia 15.000 pezzi da immettere sul mercato europeo...ad un costo unitario di circa 80€ cada1.
...tutte fallate in fase di montaggio... :76: l'unico che poteva mettere una pezza era il vecchio assemblatore Italiano...ma il prezzo lo decideva Lui...disaccordo...tempo passa...la merce ferma...risultato...la Ditta Milanese da 50 dipendenti ora sono a +/- 20  la Ditta produttrice fallita  :special90: e svenduta a noto marchio straniero per 2£ire...!!!  :Pisciata:



fulmine817

Speriamo che si riprenda al più presto a produrre in Italia. Basta Cina abbassiamo il costo del lavoro e via che si riparte!

carlo_forever

Nella fabbrica dove mio padre era dirigente, erano gli anni '60, si lavorava, per come lo posso ricordare io, nello stesso identico modo. Se un prodotto usciva fallato, veniva sostituito senza storie, un sacco di roba non c'era, i 350 dipendenti della Ditta si sono comprati una casa, hanno fatto studiare i figli, mio padre viaggiava in Mercedes (non in Aston Martin o in Ferrari come i dirigenti odierni).
Poi è cambiato tutto il sistema.
Oggi si produce in Cina perché produrre in Italia è impossibile, con tutti gli Attestati di Qualità e burocratanze varie, non si riuscirebbe a produrre non a 30, ma nemmeno a 600 Euro. I Giapponesi, che hanno studiato, mica come noi, vanno dai Cinesi (magari non da Baofeng o non in quello stabilimento), comprano a 30, anzi, a 22 perché ne prendono tante, portano la roba a casa loro, dove c'è un centro di smistamento, che guarda le radio, le testano e ce le vendono a noi a 360. "Più... corpose, più..." "Più buone!..." Insomma, come vuole la tradizione!..."

Carlo
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Pieschy

#11
Concordo. Ho fatto una veloce ricerca. In quella provincia cinese un'impiegato o forse manager in banca guadagna circa 400 euro al mese. Un'operaio ne prenderà non più di 300 contro i 1200 (credo) da noi.
Sinceramente 300 mi sembra al rialzo ma anche se fosse la manodopera costa un quarto.
Se semplicemente o semplicisticamente pensiamo che la manodora costa 4 volte meno..il prodotto finito a parità di tutto aggiustando il solo stipendio dell'operaio (quindi stessa fabrica fuori norma, stesse tasse, stessi materiali...) dovrebbe costare 120 euro e sarebbe sempre qualitativamente una cinesata perche' e' cambiata solo la mano che lo assembla prima era cinese..poi italiana.

Peccato che a 120 euro non credo che il Baofeng lo comprerebbero in tanti quindi volumi minori, prezzo ancora maggiore....

Se poi, invece, come veromilmente fà notare Carlo dobbiamo valutare la realtà, le tasse italiane, le certificazioni di qualità, etc. il prodotto arriverebbe a costare quanto una Yaesu/Icom pur restando una cinesata.

E' logico che nessun imprenditore farebbe una cosa del genere sarebbe economicamente un suicidio certo.
Ed aggiungo che il semplicissimo ragionamento fatto parte dai 1200 euro/mese che sono , credo, una soglia minima di sopravvivenza...una famiglia monoreddito con mutuo e figli con 1200 arriva forse al 15 altro che fine mese.

P.S: ovviamente e' solo una super-iper-semplificazione semplicemente per dire che e' facile dire spostare la produzione in Italia ma se non cambia tutto (tasse,salari,costo della vita,welfare) è e resta solo utopia.

fulmine817

Io credo che in Italia si possa e si deve arrivare al boom economico degli anni 60. Questa situazione non é irreversibile basta volerlo e mandare a quel paese questo sistema corrotto!


carlo_forever

Non è solo il sistema che è corrotto, anche se questo influisce molto, lo dico perché io sono Ispettore, anzi "Auditor" del Sistema di Qualità ISO9001. Ci sono tali e tanti di quegli adempimenti "verso l'esterno", "dall'esterno verso l'interno" e "interni" che fanno di rimbalzo lievitare i costi.
Ci sono aziende che hanno il capo in Italia e il "cul@" in Est Europa o Cina, e riescono così a soddisfare appieno le specifiche, hanno 250 dipendenti in Serbia, 4 dirigenti Italiani là a controllare, altri 10 dirigenti qua, di cui almeno due con stipendi annui superiori al Milione di Euro, un'altra decina di dipendenti qua (magazzinieri, contabili di magazzino, fatturazione, paghe, centralino e segretariato di direzione). E il prodotto costa la metà. Siccome ci sono dei concorrenti ancor meno rappresentati in Patria, con costi ancora inferiori, anche costando la metà il prodotto fa fatica e segna il passo. Poi ci sono tutti gli adempimenti che ci chiede l'Europa...

Carlo.
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fulmine817

Infatti da qualche anno quando siamo entrati completamente in Europa la burocrazia e i vincoli sono aumentati. Noi abbiamo molte competenze e voglia di fare peccato che non si possano sfruttare al meglio. Io preferirei pagare 150 euro un bibanda di buona qualità italiano sapendo di avere una buona posizione lavorativa stabile e certa piuttosto che pagare 30 euro per un baofeng ma avere l incertezza lavorativa per il futuro

carlo_forever

Però quasi tutti gli Italiani comprano più volentieri una BMW, oppure prendono una macchinetta Coreana, invece della FIAT, che costa poco meno della BMW, è rifinita peggio della Coreana ma costa di più, e allora Marchionne si è rotto las pelot@s, la fa fare in Brasile o in Messico, noi restiamo senza lavoro, ma almeno potremo permetterci una Panda. La logica del profitto vale per la FIAT, per la Baofeng e per me.
E' questo il motivo per cui, in un Paese in disfacimento, ritengo giusto che, per risparmiare risorse, io compri un Baofeng portatile, un bibanda usato da mettere in casa, e non arricchire fabbricanti Giapponesi e importatori Italiani che sono obbligati a stracaricare. Mi serve fedelmente. Ne ricevo uno difettoso? Già successo, me lo hanno restituito nuovo, senza alcun problema. Poi sono riuscito a ripararlo, mi hanno detto di tenerli pure tutti e due. Due piccioni con una fava! E vanno come sputnik. Al costo di 29.900 /2 Euro! Preferisco investire risorse, cioè Euro, in me stesso, chissà che domani mi tocchi star senza pensione o stipendio!... Avessi un conto in Banca dieci volte tanto, ne risparmierei ancor di più, devo cercare di arricchire (arricchire, poi...) me e la mia famiglia, non Baofeng, Yaesu, o chissà chi, e compro dove le mele costano meno.
Ma così sparisce la qualità. Non è assolutamente detto. Se io ho un obbiettivo, il prodotto più conveniente è quello che mi fa conseguire quell'obbiettivo col minimo sforzo economico. Prendo un portatile per andare su quei sei o sette ponti radio che mi circondano? Baofeng_forever. Devo andare sui 40 metri a fare a gara di modulazione? Mi basta un Vintage!
Ne ho visti di "sboroni" che cambiavano la BMW ogni tre anni ("...sai, tre annetti sono il calcolo del commercialista per lo scarico, ho sempre la macchina nuova, e scarico spese invece che pagare delle tasse!..."), e chissà perché da tre o quattro anni girano con un Kubo usato con le gomme tanto lisce che sembrano forme di Parmigiano stagionato?... Boh!

Carlo.
Inter poenas et tormenta
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sola spe

fulmine817

Basterebbero delle regole che qua in Italia non ci sono. Io lavoro nel campo automobilistico sono un designer. Con dispiacere devo progettare auto che poi vengono prodotte in cina. Se ci fossero le condizione per produrre in un paese martoriato come l Italia staremo tutti meglio. Una soluzione per evitare che la gente compri al ribasso sarebbe creare le condizioni sociali in cui la gente abbia le risorse economiche per comprare italiano e di qualitá.

rosco

Citazione di: IZ1PNY il 12 Marzo 2017, 06:55:42
....vie di fuga ostruite,........., non vie di fuga segnalate verticalmente e orizzontalmente,......
In toto, una certificazione di qualità, in EU questa ditta non la otterrebbe mai, su vari temi.

Dal 95 al 2005 ( circa ) ho lavorato in grande fabbrica di tubi ( una volta bergamasca, ora multinazionale).

Non ricordo vie di fuga segnalate, solo passaggi "possibilmente" da evitare coi carichi sospesi.

Quando sono arrivati al taglio tubi magnetizzati, che anche una volta tagliati, si riattaccavano ....
invece di farli smagnetizzare meglio, hanno messo NERO SU BIANCO, che un operatore doveva rimanere tra le lame delle seghe ( ed altri organi in movimento,  a prendersi i trucioli e schivare tubi) per staccarli "al volo" prima che venissero "traslati" sulla via a rulli
ed un altro doveva rimanere pronto a premere il pulsante d'emergenza.
Da notare che premendo l'emergenza non avrebbe poi potuto fare altre manovre, quali, ad esempio
aprire una morsa ( o altro) nel caso il malcapitato vi fosse rimasto intrappolato.

Questo con parere favorevole dei sindacati;
gli stessi sindacati che si lamentavano perchè, dopo aver soccorso un lavoratore che si era infortunato per una SUA manovra errata con la gru, si era continuato a lavorare .....
probabilmente gli era anche dispiaciuto che l'operaio non fosse morto, così potevano andare sui giornali a parlare di mancanza di sicurezza.

Scusate l'OT, ma mi vengono in mente ricordi brutti. sono sicuro che mi perdonerete.

73
73

Still learning, correct me if I'm wrong please.

asterix 58

bello come servizio,pero devo scrivere una cosa in HI  L'accompagnatrice aveva un bel \pacco\ batterie posteriore :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


Pieschy

M i riaggancio o meglio prendo spunto da quanto scritto da Carlo su Fiat, BMW e la situazione in generale.
Come sempre c'e' molta ipocrisia. Lasciamo stare i contro che puo' avere una Fiat ma noi snobbiamo sempre il nostro a favore di quanto e' estero. A cominciare con la nostra lingua a continuare con una serie di usi&costumi che non ci appartengono ma che fanno "figo". Eppure (torniamo agli oggetti che e' meglio) ne conosco di gente che con BMW&Mercedes fanno entra ed esci dal meccanico cosi' come conosco persone che con una Fiat non hanno mai visto un meccanico..ma vebbe' ricchi marchiati contro peones. Addirittura anche per rappresentanza e per le FF.OO. a targhe alterne snobbiamo il made in Italy. Non e' nazionalismo ma dubito che un ministro tedesco giri su un'ammiraglia italiana....e vabbè. Troppa carne al fuoco. Volevo solo dire una cosa legata a baofeng, made in china, etc.

Ho vissuto (ma basta leggere i giornali) in Irlanda. Come mai un paese climaticamente di merda, con un q.i. medio sotto la media (non me ne vogliano) ...è l'HQ di tutte le multinazionali IT per la parte EMEA (Europe, Middle-East, Africa) ed attirara capitali ed investimenti stranieri...tanto che più di una voce sostiene che l'intero tesoro di Apple sia proprio li'? Eppure non e' G.B....non e' China...e' EU.

Il motivo e' presto detto e non e' un segreto. Perche' quei pochi Irlandesi col q.i. sopra la media hanno capito che invece di tartassare a livello fiscale chi vuole investire, e' meglio quasi non fargli pagare tasse ed incentivarli. Se da un lato molti gridano allo "scandalo" dall'altro il conto e' presto fatto.

Io che ho lavorato li' per 2 multinazionali americane prendevo lo stipendio da loro e quindi capitali stranieri e non irlandesi. Le stesse multinazionali costruiscono i loro uffici, li affittano impegnando irlandesi..non solo per "patto" una buona percentuale dei dipendenti deve essere locale ma ovviamente si attirano anche stranieri...

Ecco che succede che il Pietricello che si era fatto armi e bagagli e lavorava li' prendeva soldi Americani ma poi vivendo li' li riversava in "consumi" locali (affitto, benzina, cibo, etc.) alimentando quindi l'economia irlandese.

Quindi chi guarda biecamente solo il vantaggio fiscale che hanno avuto le multinazionali non considera che di riflesso un guadagno c'e' per l'economia e l'occupazione locale.

Ovviamente questo per certi settori, non si sono spostate le linee di produzione in massa tipo in china perche' ahimè parliamo pur sempre di una manodopera con costo di gran lunga superiore a quella cinese.

I nostri carissimi amici governanti invece non solo negli anni hanno fatto e fanno di tutto per disincentivare lo straniero ad investire ma tartassano gli imprenditori italiani costringendoli di fatto o a chiudere o ad espatriare.

Io che pur ne capisco una mazza di economia questa equazione la capisco. Se abbassi la tassazione per chi produce ed assume se da un lato diminuiscono le entrate dello stato dall'altro rientrano nell'aumento dei consumi e su via della produzione e riparte sto cazzo di ingranaggio.....perche' se trovo lavoro vado più spesso al ristorante e faccio guadagnare...giro di più e sciupo più benzina e quindi più accise x lo stato e via via dicendo.

Se invece mi lasci disoccupato, vivro' di incentivi...comprero' non D&G ma roba a 2 euro nei centri commerciali, non mangero' nei ristoranti ma al cinese, comprero' il baofeng e via di Dacia e sarcazzo tutto quello che costa meno oltre che ovviamente a ridurre tutto cio' che non e' strettamente necessario...se questo perdura all'iperbole saro' portato ad avere debiti che non potro' ripagare e se non ripago io piange qualcun'altro e si innesca la crisi globale....

e per oggi lo sfogo puo' bastare :-))))

carlo_forever

Giusto. Applauso meritato.

Carlo
Inter poenas et tormenta
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sola spe

JOSKER

Ciao a tutti,
sinceramente mi sfugge il rapporto fra la mancanza di qualità e la cina. Una volta non era tutto made in korea e adesso in korea ci sono vie dell'elettronica che manco a new york e tokyo?
La apple non fa assemblare, e produrre parte della componentistica, tutto in china? Certo poi il prezzo si sente, ma vince tutti i benchmark possibili con margini superiori del 70% al secondo classificato. Poi Trump ha detto alla apple che se riportano la produzione negli USA gli fa lo sconto sulle tasse. Quindi anch'io la penso come letto in diversi post.
Ma non penso che i jappo facciano solo un copia&incolla intelligente partendo da un boafeng. Non credo che la CPU di un boafeng sia la stessa di uno yaesu.
E non penso che l'intek 980HP costi poco. Anzi costa anche troppo se consideriamo che per costruirlo non si rispettano né i diritti umani né quelli civili non si fanno test e si imballano alla cazzo di cane. Non vengono rispettati in paolo sarpi a milano figuriamoci in cina...
Che poi anche da noi sulla carta e a colpi di certificazioni ISO dovremmo essere i più sicuri del mondo, lavorare sul velluto. Ma poi rosco ci ricorda che è sull'applicazione non siamo proprio ferrati. L'inventore del linguaggio "C" disse che "in teoria fra pratica e teoria non c'è nessuna differenza. In pratica c'è".
Il punto non è che produciamo in cina perché in cina costa meno. Produciamo in cina perché in cina paghiamo meno. Sembra la stessa cosa, ma non lo è.

carlo_forever

La Cina è un Paese unitario da 5.000 anni, un Impero di enorme vastità piuttosto vivace intellettualmente.
Forse loro da noi non si aspettano molto, forse noi da loro un poco potremmo imparare.

Carlo.
Inter poenas et tormenta
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Pieschy

#23
Paghiamo meno si' perche' per i nostri standard li' la vita comparata a qui costa molto ma molto meno.
Tutto e' in proporzione. Si fà spesso lo sbaglio di vedere le cose senza rapportarle al resto. C'e' un'ottimo sito "Cost of life comparison" che fà vedere per ogni parte del mondo quanto si spende e si guadagna.

Non andando lontano, ho vissuto alle Canarie 1 anno e mezzo, godono di regime fiscale particolare, lontanucce dall'europa, in mezzo al mare e ti dico a voce alta che li' con 1000 Euro ci VIVI non ti sciali ma ci paghi l'affitto ed una vita decente (cibo, bollette, etc.) a Milano se togli per un buco 600 euro d'affitto col resto non ci vivi. E' dato di fatto.

Quindi se e' vero che il cinese prende 200/300 euro al mese e' anche vero che la vita rispetto a qui costa un tubo. Il fatto che le misure di sicurezza non siano rispettate e' sempre e solo colpa dei governi locali. In Italia come in Cina. Cosa c'entrano le multinazionali e lo sfruttamento?

Ho letto reporto dove addirittura si dice che in media le multinazionali pagano gli operai più delle ditte locali.
Non per questo, malgrado tutto, i cinesini fanno la fila per avere quei lavori in Foxconn & Co. nessuno gli mette le pistole al petto e vivono spesso più che dignitosamente.

Anzi come detto nel post precedente Apple&Co ha portato lavoro in Cina. Parliamo proprio noi dove ancora oggi il lavoro non c'e' e la maggior parte è in nero? Ora referendum sui voucher perche' utilizzati impropriamente... siamo messi peggio dei cinesi per essere un paese che fà parte del G8 o 7 che sia....

Ma il discorso era chiaro. I prodotti cinesi non sono scadenti perche' fatti in Cina dai cinesi...l'iphone, come dici tu, e' assemblato in cina ma i materiali sono di qualità ed idem la manodopera.

Il discorso e' che quando gli stranieri hanno cominciato a sfruttare la manodopera a basso costo cinese i cinesi si sono inorgogliti e magari con materiali più scarsi hanno cominciato a copiare i manufatti occidentali, li hanno fatti produrre in patria riuscendoli poi a venderli a prezzi irrisori. Mica scemi!

On top of this non ci scordiamo che non parliamo di un popolo di cerebrolesi ma di menti eccelse che hanno raggiunto anche a livello ingegneristico livelli addirittura superiori a quelli americani europei e giapponesi.

Come sempre e dappertutto esiste alta e bassa qualità ed esistono scelte imprenditoriali. Perche' non e' che la Baofeng anche a volerci sputare sopra è incapace...ha deliberatamente scelto di creare radio a bassissimo costo, igneresticamente parlando di livello medio da vendere a tonnellate.... e ci scommetto che se gli andiamo a fare i conti in tasca si fà più soldi della Yaesu...perche' a fronte di una radio Yaesu portatile se ne vendono 1000 baofeng nello stesso istante.

Anche la cultura del lavoro orientale e' diversa: i giapponesi che sono disoccupati o i cinesi spesso si suicidano perche' per loro il lavoro E' LA VITA! Non piangono per straordinari o perche' hanno poche ferie...godono nel lavorare perche' e' la loro cultura.

Per quei 5 minuti di filmato che ho visto ho visto personcine tranquille non una sopra l'altra..col loro oscilloscopio, spesso scrivania singola, a farsi "li cazzi loro" per X ore di lavoro.... io del settore terziario IT spesso ero in stanzoni da 50 consulenti con neanche un metro di spazio ...malodorante...con un casino da paura a correre da una stanza all'altra e da una riuninone all'altra....  :76: altro che cinesi della baofeng...


Aggiungo andando STRA OT: se non ci abituiamo e cambiamo un po' mentalità ci facciamo fottere il lavoro anche in italia dai Cinesi perche' banalmente ci sanno fare. Se entro in un bar italiano 70% trovo il cameriere scazzato, svogliato, triste che sembra che quasi quasi sei tu che gli stai facendo il favore a lui a consumare....quando entro nei bar cinesini "Ciao Pietro" si sente da prima che varco la porta! Abbiamo solo da imparare.

JOSKER

Citazione di: Pieschy il 15 Marzo 2017, 10:50:15
...CUT...

Per quei 5 minuti di filmato che ho visto ho visto personcine tranquille non una sopra l'altra..col loro oscilloscopio, spesso scrivania singola, a farsi "li cazzi loro" per X ore di lavoro.... io del settore terziario IT spesso ero in stanzoni da 50 consulenti con neanche un metro di spazio ...malodorante...con un casino da paura a correre da una stanza all'altra e da una riuninone all'altra....  :76: altro che cinesi della baofeng...

Aggiungo andando STRA OT: se non ci abituiamo e cambiamo un po' mentalità ci facciamo fottere il lavoro anche in italia dai Cinesi perche' banalmente ci sanno fare. Se entro in un bar italiano 70% trovo il cameriere scazzato, svogliato, triste che sembra che quasi quasi sei tu che gli stai facendo il favore a lui a consumare....quando entro nei bar cinesini "Ciao Pietro" si sente da prima che varco la porta! Abbiamo solo da imparare.
Sono d'accordo. I consulenti informatico sono i cinesi occidentali  :grin:
E per quanto riguarda i bar quando l'italico commercio è chiuso, con gli amici diciamo "andiamo al sempre aperto" (a indicare bar cinese in fondo alla via...).
Perché sono come la bambina di "The Ring"...Non dormono mai... :-D