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Dubbi su pile e tempi di ricarica

Aperto da raffaele90, 11 Novembre 2019, 17:19:31

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microonda

#25
Pat , dicci , ma tu vuoi ricaricare qualche portatile ??  Se non hai il trasformatore da 16 volt 2 ampère , allora puoi ricaricare anche con 15 volt 500ma  , e se no puoi provare ( è solo una prova che può anche non funzionare ) con un trasformatore 12 volt  200ma . Ci metti un elettrolitico di almeno 2200 microfarad subito dopo il ponte di diodi e metti una resistenza serie da 1 a 10 ohm al jack di ricarica . Controlla la corrente di ricarica ad apparato spento , come ha raccomandato Davide ... Scusami se mi sono permesso , forse già conoscevi queste cose ??


raffaele90

Buonasera microonda, e anche a te TW 71, felice di rileggerti.

Avete messo tanta carne al fuoco e sicuramente mi avete chiarito un bel po' di cose.
Microonda, la tua idea è interessante, ma sopratutto credo di averla capita. In pratica mi staresti suggerendo di rimuovere le resistenze presenti nel caricatore Midland e inserirne solo una di un certo numero di ohm, in modo da ottenere un amperaggio più basso, abbastanza basso da potersi dimenticare la radio nel caricatore senza danneggiare le pile. Come idea mi piace, ma sono a zero totale in elettronica, quindi dovrei vedere com'è fatto all'interno, fare due calcoli, ed eventualmente farvi altre domande.
Vi faccio qualche domanda secca: se le pile Ni-Mh possono tollerare fino ad 1/10 della loro capacità in ma, in teoria per le pile da 1800 mah targate Midland potrei mantenere un numero di milliampere di 180, mentre per le varta da 2600 mah sono 260 milliampere, giusto? Se ho capito bene, questi sono i milliampere che la pila può dissipare sotto forma di calore a piena carica, ovvero senza subire danni.
Un caribatterie che carica le pile molto lentamente, ma che non danneggia le pile nemmeno dimenticandosi la radio collegata per tutta la notte non mi dispiacerebbe.
Non credo di saper usare un tester sulla scheda elettronica in questione, devo ancora imparare le cose più basilari, e forse dovrei comprarmi un libro di elettronica di base.
Ci sono cose tuttavia cose che non capisco: l'amperaggio del caribatterie Midland non lo conosco ma, siccome le Ni-Mh devono essere caricate ad amperaggio costante, si suppone che lo sia quindi, all'aumentare del livello di carica delle pile e della resistenza conseguente, do per scontato che il caricatore, in qualche maniera, aumenti la tensione in uscita.
Come fa ad aumentare questa tensione? Non può essere che il circuito utilizzi delle resistenze variabili? L'idea di abbassare l'amperaggio per rendere il caricatore "sicuro" mi piace, ma non saprei tecnicamente come fare, ovvero devo studiarci su.

Non ho idea di cosa sia lm317 e ancora non ho dimestichezza nella lettura dei circuiti. Sono comunque contento se questo topic sta tornando utile anche ad altre persone.

P.S: Sì, posso portarmi in giro G18 e G9, ma considera che di G9 ne ho acquistate un paio assieme ad un'altra persona, che però non ha la G18 come "radio di scorta". Il pacco batteria al litio per la G9 non l'ho preso, perchè è da 1200 mah, davvero troppo poco rispetto ai 2600 che posso avere con le Ni-Mh a metà delle cifra.

A presto.  [emoji6]

Raffaele

davj2500

Ciao a tutti.

Se volete misurare la corrente che transita attraverso una batteria tipo le stilo, ministilo ecc. mentre è nel suo porta batterie serve una "sonda" apposita.
Infatti, mentre per misurare la tensione basta mettere un puntale sul "+" e uno sul "-", per misurare la corrente bisogna inserire i puntali in serie alla batteria.
Cioè la corrente non deve andare dal contatto alla batteria direttamente, ma dal contatto al tester e dal tester alla batteria.
Per ottenere ciò possiamo costruire una sonda che possa essere inserita tra la batteria e il suo contatto.
Una possibilità, in stile "Art Attack" è la seguente:



Basta utilizzare del biadesivo di quello un po' spugnoso ed incollarvi sui due lati della normale carta stagnola da cucina. Questo creerà due "piastre" isolate tra loro.
Quindi si fora ed utilizzando una piccola vite di plastica, si mettono due "pagliette" capicorda con due fili che vanno al tester.
La sonda si infilerà facilmente dietro la batteria consentendo la misura della corrente:



Una cosa importante: utilizzate sempre la scala più alta del vostro tester.
Infatti, più la scala è bassa (ad esempio in mA), più la resistenza di shunt all'interno del tester è elevata. Ad esempio, il DMM HP34401 in foto usa 0.1Ω nelle scale 1A e 3A mentre usa 5Ω nelle scale 10 mA, 100 mA.
I caricabatterie, o perché sono fatti in economia o perché troppo "intelligenti", sono influenzati da questa resistenza e cambia la corrente di carica.
Pertanto bisogna scegliere la portata con la resistenza di shunt più bassa.
Avendo due tester potete misurare la resistenza di shunt usando l'amperometro per misurare l'altro in modalità "ohm": il primo misurerà corrente erogata dall'ohmetro (che non ci interessa), il secondo misurerà la resistenza di shunt del primo tester.

Ciaoo
Davide

zampro79

Citazione di: IZ2UUF (davj2500) il 12 Novembre 2019, 21:45:57
Ciao a tutti.

Se volete misurare la corrente che transita attraverso una batteria tipo le stilo, ministilo ecc. mentre è nel suo porta batterie serve una "sonda" apposita.
Infatti, mentre per misurare la tensione basta mettere un puntale sul "+" e uno sul "-", per misurare la corrente bisogna inserire i puntali in serie alla batteria.
Cioè la corrente non deve andare dal contatto alla batteria direttamente, ma dal contatto al tester e dal tester alla batteria.
Per ottenere ciò possiamo costruire una sonda che possa essere inserita tra la batteria e il suo contatto.

.....


Vero, da qualche parte dovrei avere ancora il mio realizzato con una sottilissima strisciolina di fr4 dual-layer coi i fili direttamente saldati.
Se lo spazio lo consente diventa comodo anche per misurare l'assorbimento dei nostri portatili nelle varie condizioni di lavoro.

73
IW2NNV / AC2WZ op. Andrea



microonda

Buonasera Raffaele . Vedo che hai capito che le pile ni - mh vanno caricate con corrente costante . Ebbene lm317 è un piccolo integrato che funziona anche da regolatore di corrente . Ce ne sono di 3 tipi : uno per correnti deboli  , uno per correnti medie e uno per correnti forti . Se li vuoi vedere , vai su internet e digita " lm317 " e ti usciranno tutti e 3 . Siccome a te piace l'idea di mettere la radio nel carica batterie e prenderla ogni tanto , allora ci dai una carica debole di 50 ma costanti . Puoi usare anche lo schemino che ho fatto mettendo una piccola aletta di raffreddamento all'lm317  . Devi cambiare la resistenza , che come vedi nella foto , è di 100 ohm ( marrone - nero - marrone )  e ne metti una da 12 ohm ( marrone - rosso - nero ) . Metti un piccolo diodo sul positivo ,come l'ho messo io . Domani metterò una foto di come dev'essere , così tu ti rendi conto meglio . Buonanotte

pat0691

Citazione di: microonda il 12 Novembre 2019, 17:15:28
Carissimo Pat 0691 , non so risponderti . Sto imparando anch'io . Ma provo a rispondere anche se sbaglio . Poi qualcuno può sempre correggere . Dipende dalla potenza del trasformatore . La corrente precisa ,non si sa ... Se devi caricare un pacco batterie da 12 volt  2500mah  ,  allora puoi caricare a 250 ma con un lm317 da 1 ampère con aletta di raffreddamento e tenerlo sotto carica 12 - 13 ore . Il trasformatore dev'essere almeno 16 volt 2 ampère . Ho capito che vuoi ricaricare i portatili e li vuoi usare il giorno dopo . Ma ci sono amici che ne sanno molto più di me ... Aspettiamo , vediamo che dicono .
Quello lo so anche io microonda, in pratica mi ha risposto Davide, ovvero mettendo in serie il tester con la batteria nel momento della carica.
Pero' sapevo anche questo.
Quello che non so e' come misurare la corrente che puo' erogare un caricabatteria, quando hai solo quello in mano e non hai neanche la batteria.


microonda

#31
Carissimo Pat , ti dico subito che per caricare una batteria di pile per i tuoi portatili non ci vuole un trasformatore di grandi dimensioni . Ti ripeto che sto imparando da zampro 79 . Come m'impegno io a cambiare di continuo resistenze e perdere tempo , così anche tu devi perdere tempo . Vedi , stamattina ho dedicato 20 minuti per trovare la resistenza giusta di 27 ohm per avere una corrente di 50 ma per ricaricare le mie pile Brondi  da 600 mah . Con il caricabatterie mostratomi da zampro la tensione giusta se la prendono direttamente le batterie ! Si deve regolare e rimane costante  solo la corrente . Invece di mettere il trimmer , a me piace saldare e dissaldare la resistenza . Ti posto la foto ! Dimenticavo di dire che l'aletta di raffreddamento l'ho tolta . Ho visto che si riscalda lm317 , ma non eccessivamente . E comunque sto imparando che al diminuire della resistenza aumenta la corrente e quindi non mi faccio calcoli matematici . Mi piace cambiare le resistenze e provare la corrente al momento . Ebbene per usare lm317  e caricare a 12 volt , secondo me , e sottolineo secondo me , ci vuole un trasformatore minimo da 18v .


microonda

#32
Scusami Pat , se continuo . Se hai un trasformatore con secondario che arriva a 5 o 6 volt , ebbene puoi caricare in parallelo come nella foto . A beneficio di quelli che iniziano , e non per te  che mi sembra sei anche capace di restaurare e riparare baracchini , dico che le pile in parallelo presentano tutte la stessa tensione , però aumenta la corrente di ricarica  ( vedi libri di ravalico scaricabili gratuitamente ) . Esempio : 10 pile in parallelo  , aumenta di 10 volte anche la corrente di ricarica e la tensione  sulle batterie si stabilizza da sola a circa 1,40 volt ( deve vincere la resistenza interna alle batterie ) . Qualcuno mi corregga se sbaglio . Però bisogna mettere  un ' aletta di raffreddamento a lm317

davj2500

Citazione di: pat0691 il 13 Novembre 2019, 07:47:14
Quello che non so e' come misurare la corrente che puo' erogare un caricabatteria, quando hai solo quello in mano e non hai neanche la batteria.

Questo dipende dalla circuiteria del caricabatterie.
Se è un caricatore "intelligente" va in qualche modo indotto a credere che ci sia una batteria da caricare altrimenti non si attiva. Per farlo ci vorrebbe qualche circuiteria capace di presentare ai suoi capi una tensione ma al momento non c'ho pensato.

Se è un caricatore a corrente costante, come quelli basati su LM317, non hanno una corrente "massima" ma una fissa: se è fatto per erogare 100mA, puoi anche metterlo in corto che sempre 100mA eroga. Per cui basta mettere l'amperometro tra il + e il - del carica batterie e leggi qual'è la corrente fissa.

I caricatori tipo "super-becero" come quello incorporato nella Midland G9 di cui avevo pubblicato lo schema qui prima sono fatti con una semplice resistenza in serie. Nel caso della Midland si tratta di un resistore da 165 ohm (due 330 in parallelo) per cui, alimentati da 12V, per la legge di ohm la corrente massima che scorre, mettendo il caricatore in corto, è 72mA. Con la batteria inserita, la corrente diminuirà ulteriormente. Anche in questo caso la corrente massima si può misurare mettendo l'amperometro tra + e -. Tra l'altro 12*0.072=0.864W: i due resistori dissipano quasi mezzo watt a testa e, considerando che sono SMD, si scalderanno anche ben bene.

Ciaoo
Davide


microonda

Grazie Davide per le spiegazioni che ci hai dato . Io prima così caricavo ed era sbagliato e non lo sapevo . Poco fa ho caricato 6 pile in parallelo a corrente costante con lm317 . Ho ottenuto questi risultati con lm317 di piccole dimensioni e cioè quello da 500ma massimi . Tensione minima all'ingresso dell'lm317 : 6volt
Resistenza 3,3 ohm
Corrente assorbita 360 ma
Tensione ai capi delle pile in parallelo 1,35 volt
Aumentando la tensione all'ingresso , la corrente di 360ma non aumenta affatto ! È sempre costante ! Attenzione però ! Usando lm317 piccolo bisogna mettere una bella aletta di raffreddamento altrimenti si brucia . Vedi foto

davj2500

Citazione di: microonda il 13 Novembre 2019, 10:29:25
Aumentando la tensione all'ingresso , la corrente di 360ma non aumenta affatto ! È sempre costante ! Attenzione però ! Usando lm317 piccolo bisogna mettere una bella aletta di raffreddamento altrimenti si brucia .

Tieni conto che l'LM317 dissipa come potenza (Vin-Vout)*I.
Nel tuo caso Vin=6V, Vout=1.35V, I=0.36A, per cui la potenza dissipata è 1.674W.
Un LM317T (cioè in TO220) può dissipare, senza aletta aggiuntiva, al massimo 0.5W. Con opportuno dissipatore, fino a 20W. Quello che hai tu, che direi essere un TO-39, arriva a 2W massimi con aletta di raffreddamento per cui nel tuo caso è quasi al limite delle sue capacità.

Ciaoo
Davide

microonda

#36
Grazie , carissimo Davide , delle tue spiegazioni molto precise . Mi ricordo che nel passato mi hai spiegato come mettere le antenne in un montaggio e parecchie altre cose e io te ne sono grato .Solo che io non capisco niente delle cose attuali di Arduino . Mi piacerebbe imparare , ma gratis , senza spendere soldi . Ma questo penso non sia possibile . Mi ero reso conto che aumentando la tensione all'ingresso dell'lm317 l'aletta di raffreddamento si faceva ancora più calda in modo che non ci potevo tenere più il dito sopra . Allora subito ho girato all'indietro la manopola dell'alimentatore variabile . Era necessaria questa prova per vedere se variava l'assorbimento delle pile . Ma questo era sempre lo stesso . Metto uno schema per Raffaele 90 e anche per quelli che iniziano

davj2500

#37
Citazione di: microonda il 13 Novembre 2019, 11:42:15
Mi ero reso conto che aumentando la tensione all'ingresso dell'lm317 l'aletta di raffreddamento si faceva ancora più calda in modo che non ci potevo tenere più il dito sopra . Allora subito ho girato all'indietro la manopola dell'alimentatore variabile . Era necessaria questa prova per vedere se variava l'assorbimento delle pile . Ma questo era sempre lo stesso

Hai fatto bene a fare la prova.
L'LM317 ha un funzionamento molto semplice ma che consente molti utilizzi.
Questo integrato ha tre pin: IN, ADJ e OUT. Esso funziona facendo regolando la tensione su OUT alzandola o abbassandola in modo che tra OUT e ADJ ci siano sempre esattamete 1.25V di differenza.
Usando la Legge di Ohm, si possono ricavare diverse applicazioni.

Puoi fare un regolatore di corrente:



L'LM317 regola la tensione su OUT per avere 1.25V di differenza tra OUT e ADJ. Siccome tra OUT e ADJ c'è una resistenza da 1.2 ohm, per provocare una caduta di tensione su 1.2 ohm dovrà applicare su OUT una tensione che causi una corrente di circa 1A nella resistenza. Al circuito partecipa anche il carico "LOAD" che è in serie. Per cui l'LM317, al variare di LOAD, deve variare la tensione su OUT per fare in modo che su R1 scorra sempre 1A affinché su ADJ ci siano 1.25V in meno. Di consenguenza, anche su "LOAD", essendo in serie, scorrerà sempre 1A.
La resistenza R1 dissiperà 1.25V2/R1 watt (in questo caso 1.3W) e andrà adeguatamente dimensionata.

Puoi usare lo stesso principio per fare un regolatore di tensione:



In questo caso R1 e R2 sono prestabilite. Di nuovo l'LM317 ha necessità di garantire 1.25V tra OUT e ADJ. Essendo R1 da 240 ohm, ciò significa che su OUT deve esserci una tensione tale per cui nel circuito che comprende R1, scorrano V/R=1.25/240=0.0052A = 5.2mA.
Ora, R2 è in serie con R1, per cui dovranno scorrere 5.2mA anche in R2. Supponiamo che R2 sia 1kohm, avremmo che RT=R1+R2=240+1000=1240 ohm. Per far scorrere 5.2mA su 1240 ohm, serve una tensione di V=I*R=0.0052*1240=6.448V. Per cui tra OUT e GND puoi prelevare una tensione stabilizzata a 6.448V.
Chiaramente se in R2 metti un trimmer, puoi regolare la tensione che vedi su OUT.
In questo caso la corrente che scorre su R1 e R2 (5.2mA) è molto piccola e la potenza dissipata dai due resistori è molto bassa (27mW per R2) e puoi usare anche resistori piccoli.

Ciaoo
Davide


microonda

Grazie Davide , di tutte le spiegazioni dettagliate che hai dato . Quindi con il trimmer e la r di 240 ohm potrò fare anche un regolatore di tensione oltre che di corrente . Molto interessante !

Abusivo

Citazione di: microonda il 13 Novembre 2019, 12:45:37
...potrò fare anche un regolatore di tensione...
E' stato il mio primo alimentatore variabile!

raffaele90

Buonasera a tutti,

grazie ancora per le risposte. Dopo leggo con calma e provo a rispondere.
Non avendo conoscenze di elettronica ho bisogno di fare qualche ricerca e rileggermi bene tutto per cercare di capire.
Vi scrivo quindi per un piccolo problema inerente alle pile, argomento del topic:
ho fatto una sciocchezza con le Varta da 2600 mah perchè, pur essendo stilo, sono leggermente più "ciccione" delle classiche pile stilo di capacità inferiore. Purtroppo la slitta che permette l'inserimento della quarta batteria in serie sulla Midland G9 è misurata al micron, con il risultato che si è incastrata e non è possibile afferrarla in nessun modo. Vi allego una foto per farvi capire.
Credo che rinuncerò all'idea di sostituire le pile in caso di necessità perchè è davvero scomodo, a meno di non comprare il pacco batterie al litio originale (davvero poco capiente); in caso la radio si scarichi userò la G18, oppure il contrario.

Semplicemente ora mi sto domandando se quella pila riuscirò mai ad estrarla, oppure resterà li fino alla fine dei tempi, oppure fino a che non smonterò la radio intera.  [emoji23] La mia idea era di usare una calamita potente per provare a farla scorrere almeno di 1 cm, oppure un piccolo cacciavite nel tentativo di incastrarlo in una piccola fessura presente sul polo positivo. E' davvero una situazione stupida che mi sono andato a cercare, ma magari a qualcuno è già successo.

A presto!

r5000

73 a tutti, con la batteria bloccata l'unica soluzione è smontare la radio e poi vedere se è possibile allargare\modificare il portapile, vuoi per la tolleranza minima o perchè si è deformato il mobile ecc... forzare con pugni, cacciaviti e pinze varie fà più danni e sei punto a capo con la prossima batteria che si blocca, poi con il mobile smontato  ci passi anche con l'aria calda o il trapano e fresa oppure scopri che c'è solo della colla residua da pulire...
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599

raffaele90

Grazie della risposta.

Il problema è sicuramente la tolleranza minima. Le pile originali entravano e uscivano con qualche difficoltà, mentre queste, che sono leggermente più spesse, si sono incastrate dentro, o meglio dire si è incastrata quella singola pila.
Pugni ho evitato, l'ho solo scossa leggermente ma ho capito subito che era inutile.
Mi stai quindi suggerendo di smontare la radio per rimuoverla? In effetti sembra la soluzione migliore, ovvero esente da complicazioni. Vado a dare un'occhiata sul web per vedere lo smontaggio della G9.
Pensavo di lasciare tutto così per il momento e smontare la radio in futuro, quando le pile cominceranno ad essere meno efficienti e vorrò cambiarle (non so che durata abbiano le Ni-Mh). La prossima volta, se vorrò evitare il problema, opterò per pile "standard", dalla capacità non troppo elevata, e con dimensioni probabilmente identiche a quelle delle pile originali.


microonda

Carissimo Raffaele , stamattina vado a vedere nel garage se trovo una G7 che comprai tempo fa e ti faccio una foto per come si smonta  mostrandoti le viti da svitare . Mi dispiace moltissimo per ciò che ti è accaduto