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Dubbi su pile e tempi di ricarica

Aperto da raffaele90, 11 Novembre 2019, 17:19:31

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raffaele90

Buongiorno a tutti,

ho deciso di aprire un nuovo topic qui, non sapendo bene dove collocarlo. Se i moderatori ritengono di doverlo spostare in una sezione più adatta va benissimo.
Ho 4 pile Ni-Mh da 1800 mah inserite nella mia G9 Pro; nel manuale d'istruzioni il tempo di ricarica per pile a 1800 mah è stimato intorno alle 7 ore, ma sono convinto che non sia così, ma potrei aver sbagliato i calcoli da un punto di vista concettuale.
Ho 4 pile a 1800 mah, quindi ragiono come se dovessi ricaricare 1800 x 4 mah, ovvero 7200 mah. La basetta di caricamento indica la scritta 12 volt e 500 ma, quindi calcolo i tempi di ricarica in 7200 mah/500 ma, ottenendo un risultato di circa 14,4 ore, ovvero esattamente il doppio di quanto indicato nel manuale.
Ora ho acquistato delle Varta Ni-Mh da 2600 mah dichiarati che, svolgendo gli stessi calcoli, dovrei ricaricare in circa 21 ore, ovvero quasi un'intera giornata. Mi sembra veramente tanto, e mi domando perchè la basetta di caricamento abbia un amperaggio così basso.
Non riesco comunque a capire come funzionino le pile Ni-Mh, perchè di fatto continuano a ricaricarsi, ovvero la basetta di ricarica e i caricabatterie esterni non sono in grado di rilevare quando sono completamente cariche. Per ricaricarle completamente posso solo scaricarle del tutto e poi lasciarle in carica X ore, sapendo che dovrebbero essere del tutto cariche in questo intervallo di tempo.
L'alternativa alla basetta di ricarica è l'utilizzo di un caricabatterie esterno che rileva il valore di tensione che, ad un certo punto, non va oltre 1,27 volt, facendomi quindi capire che le batterie sono cariche (anche se continuano a restare in carica). Oltre a questo, anche la radio non è in grado di capire quale sia la carica residua, quindi passo da 3 tacche di carica massima a 0 tacche, qualcosa di davvero poco piacevole.
Onde evitare tutti questi problemi pensavo di acquistare il pacco batterie al litio originale Midland ma, oltre al costo, è solo da 1200 mah. Non sono riuscito a trovare alternative, come ad esempio delle pile AA al litio ricaricabili, magari con capienza superiore a 1200 mah, con cui penso farei poco. Probabilmente non esistono; ho trovato batterie AA al litio ricaricabili solo dalla Cina, ma ho qualche dubbio sul fatto che siano veramente al litio, e di norma non acquisto e non mi fido giustamente delle pile cinesi.

Mi piacerebbe chiedervi se i calcoli sono giusti e se mi consigliate alternative alle pile Ni-Mh, e come mai non è possibile rilevare la carica residua o se sono completamente cariche, immagino per ragioni costruttive che tuttavia non comprendo.

Buona giornata a tutti.

Raffaele


davj2500

Citazione di: raffaele90 il 11 Novembre 2019, 17:19:31
ho deciso di aprire un nuovo topic qui, non sapendo bene dove collocarlo. Se i moderatori ritengono di doverlo spostare in una sezione più adatta va benissimo.
Ho 4 pile Ni-Mh da 1800 mah inserite nella mia G9 Pro; nel manuale d'istruzioni il tempo di ricarica per pile a 1800 mah è stimato intorno alle 7 ore, ma sono convinto che non sia così, ma potrei aver sbagliato i calcoli da un punto di vista concettuale.
Ho 4 pile a 1800 mah, quindi ragiono come se dovessi ricaricare 1800 x 4 mah, ovvero 7200 mah. La basetta di caricamento indica la scritta 12 volt e 500 ma, quindi calcolo i tempi di ricarica in 7200 mah/500 ma, ottenendo un risultato di circa 14,4 ore, ovvero esattamente il doppio di quanto indicato nel manuale.

Ciao Raffaele.

Nelle radio le batterie sono messe in serie, per cui 4 pile a 1.2V 1800mAh in serie formano una batteria da 4.8V 1800mAh, non da 7200mAh.
Se il tempo di ricarica è stimato in 7 ore, il caricatore dovrebbe erogare circa 250mA.
L'indicazione "12V 500mA" è l'indicazione delle prestazioni massime dell'alimentatore. Tra l'alimentatore e le batterie dovrebbe esserci un circuito di ricarica che mantenga costante la corrente di ricarica regolando la tensione in arrivo dall'alimentatore.

Ciaoo
Davide

raffaele90

Grazie mille Davide e ben ritrovato (ti ho letto spesso nei miei post  [emoji6] ),

sapevo che, nel caso di una radio, le batterie sono poste in serie ma, per quanto riguarda i tempi di ricarica, credevo di dover ragionare come se fossero messe in parallelo, ovvero sommando i mah. Credo di aver ragionato così solo perchè non saprei fare il calcolo, se parlassimo di una batteria da 4,8 volt a 1800 mah.
Non so quale sia il calcolo da fare nell'ipotesi di dover ricaricare una batteria da 4,8 volt 1800 mah, con una tensione che dovrebbe essere di 12 volt in corrente continua a 500 ma di corrente.
A quanto ho letto, secondo te la radio si ricarica a 250 ma, mentre i 500 ma sono semplicemente l' amperaggio massimo che può essere erogato dalla basetta di ricarica. Immagino che tu abbia dedotto questo facendo un calcolo basandoti sulle 7 ore dichiarate sul manuale d'istruzioni.

Mi tornerebbe comodo cercare di capire quante ore dovrebbero servire per caricare una batteria da 4,8 volt a 2600 mah (le Varta che ho preso messe in serie). Naturalmente do per scontato che la capacità dichiarata sia quella reale, non proprio così scontato quando si parla di pile, specialmente di marchi poco conosciuti che cercano di pompare le specifiche per vendere.

Non sapendo come effettuare il calcolo farei una proporzione:

1800 mah:7 ore=2600 mah:x ore

Ottengo un tempo di circa 10 ore, dando per scontato che la basetta eroghi sempre i 250 mah di cui hai scritto.

Buona giornata!

Raffaele

davj2500

#3
Ciao Raffaele.

Citazione di: raffaele90 il 11 Novembre 2019, 18:29:15
Non so quale sia il calcolo da fare nell'ipotesi di dover ricaricare una batteria da 4,8 volt 1800 mah, con una tensione che dovrebbe essere di 12 volt in corrente continua a 500 ma di corrente.

Le batterie si comportano come una resistenza che cambia il valore in ohm man mano che si caricano o scaricano.
Se tu applichi alle batterie una certa tensione (es. 12V) vedrai svilupparsi una corrente di tot ampere che dipende dalla resistenza della batteria e dalla legge di ohm.
Le batterie, per essere correttamente caricate, devono essere alimentate in maniera ben precisa. Ad esempio, le NiMh vengono caricate a corrente costante: ciò significa che il caricatore deve modulare continuamente la tensione affinché, applicata alla resistenza che offrono le batterie man mano che si caricano, produca sempre una corrente data.
Il tuo alimentatore esterno fornisce 12V alla radio e fornisce a questa, se li richiede, al massimo 500mA, ma questa non è la tensione che va a caricare la batteria.
Internamente alla radio c'è un circuito che limita la corrente ad un valore sicuro che, secondo i dati che hai fornito, sarà sui 250mA, che come ordine di grandezza è plausibile.
Le Varta di maggiore capacità che hai preso si caricheranno completamente proporzionalmente più lentamente, cioè in circa 10 ore come hai calcolato.
Esistono dei caricatori esterni, in cui puoi mettere le batterie stilo/mini stilo/ecc., che eseguono cicli di carica più complessi e riescono a caricare le batterie in molto meno tempo.
Poi non so cosa ci sia dentro la tua radio, magari c'è dentro una banale resistenza in serie che limita la corrente a spanne ed in maniera variabile in base al carico.

Ciaoo
Davide


raffaele90

Ciao Davide, grazie mille.  [emoji6]

Avendo già studiato qualcosa del Nerio Neri (i primi capitoli) ho capito bene il tuo discorso. Fondamentalmente non è così banale calcolare i tempi di carica, se non avendo a disposizione tutte le specifiche (anche interne alla radio stessa). Da quel che ho capito, il caricabatterie "intelligente" aumenta la tensione in funzione della resistenza in ohm, in modo da ottenere una tensione costante al variare della carica della pila.
Collegando le batterie Midland ad un caricatore esterno intelligente, vedo infatti che vengono caricate a 375 mah costanti, e infatti noto che si caricano più rapidamente rispetto al caricatore Midland.
Il vero problema delle batterie Ni-Mh, rispetto a quelle al litio, è che sembrano caricarsi all'infinito (quindi devo contare le ore oppure guardare la tensione) e la radio sembra non essere in grado di rilevare la carica residua, ovvero stimare per quanto sarà ancora operativa. Me lo confermi?
Il discorso del cambio pile in caso di bisogno (tenendone 4 di scorta in tasca o nello zaino) non sarebbe un problema se non fosse che la Midland G9 monta 4 batterie di cui 3 affiancate, facili da inserire e rimuovere, e una quarta che invece si trova "sopra", che sporge solo di pochi mm e non è molto agevole da rimuovere, perchè fa attrito e non si riesce bene ad afferrare. Non so se conosci il modello o se ti è capitato di guardare qualche recensione della G9.
Ti pongo queste domande perchè effettivamente la G9 con le batterie Ni-Mh l'ho usata poco; sto usando prettamente la G18 con batteria al litio da 1600 mah, che però ha un'autonomia che lascia un po' a desiderare, anche usando solo ed esclusivamente i 500 mw.
Per i tempi di ricarica conviene quindi "fidarsi" di quanto scritto nel manuale e fare una semplice proporzione in caso di pile più capienti, come le Varta da 2600 mah.

Grazie a voi sto imparando moltissimo, anche solo leggendo discussioni in giro per il forum.

Buona serata.

Raffaele

davj2500

#5
Citazione di: raffaele90 il 11 Novembre 2019, 21:32:09
Il vero problema delle batterie Ni-Mh, rispetto a quelle al litio, è che sembrano caricarsi all'infinito (quindi devo contare le ore oppure guardare la tensione) e la radio sembra non essere in grado di rilevare la carica residua, ovvero stimare per quanto sarà ancora operativa. Me lo confermi?

Ciao Raffaele.

E' possibile rilevare quando una NiMh (e le vecchie NiCd) ha raggiunto la carica massima.
Quando la batteria è carica, se ancora caricata inizia internamente una reazione chimica che produce calore ed un lieve calo di tensione. Uno strumento di ricarica dotato degli opportuni sensori e di una logica evoluta può rilevare questo evento e passare ad una carica di mantenimento.
Il problema più che tecnico, è economico. Ai tempi nelle NiCd e NiMh i sistemi di ricarica hanno sempre sfruttato la capacità di resistere alla sovraccarica di queste batterie. Molti modelli resistono senza danneggiarsi ad essere permanentemente caricati a 0.1C, dove C è la corrente in A pari al loro valore in Ah (se la batteria è da 1600mAh, C=1600mA, 0.1C=160mA). Semplicemente dissipano in calore l'energia ricevuta e non immagazzinabile.
Se sovraccaricate con correnti più alte dissipano più calore ma iniziano a deteriorarsi.
Per cui gli apparecchi con batterie di questo tipo hanno dei caricatori molto elementari che erogano semplicemente una corrente fissa un po' più di 0.1C giusto per non metterci un'eternità ma abbastanza bassa da rovinare poco le batterie quando lasciate sempre in carica.
Un sistema "intelligente", cioè dotato di opportuni sensori e di una sua logica interna di gestione, può caricare le NiMh a 1C (cioè mettendoci un'ora per una carica completa) senza danneggiarle.

Invece con le batterie al litio la musica è cambiata, perché se le si maltrattano, queste batterie possono facilmente incendiarsi o esplodere. Dato che nessuno può immettere sul mercato un prodotto che, per quanto economico, se lasciato collegato alla corrente esplode, è stato necessario impiegare sempre sistemi di gestione e ricarica "intelligenti".  Da ciò è scaturita la nascita di integrati di gestione e protezione prodotti in grande serie e che si trovano ormai dappertutto.
Ad esempio questa è una batteria al litio da 3.7V 1000mAh tipo "CL102050" comprata a quattro soldi sui soliti siti cinesi. Ha incorporato un mini circuito stampato su cui si trova un DW01A, che è un integrato specifico che protegge la batteria dall'essere troppo caricata o troppo scaricata (l'integrato sotto è un CS8205G, un doppio MOSFET controllato dal DW01A).



Ciaoo
Davide


microonda

Ogni tanto , carica in parallelo le 4 pile inutilizzate e così userai anche quelle . Ti devi comprare un multimetro digitale , un saldatore , 4 contenitori sfusi come vedi nella foto , 2 coccodrilli , una resistenza da 5 watt  , un diodo al silicio che troverai in qualsiasi vecchio carica batterie  .  La batteria alla fine dev'essere massimo 1,35 volt . Qualcuno mi corregga se ho sbagliato .


zampro79

#7
Prima delle batterie al litio, ormai onnipresenti in ogni device, usavo caricare le batterie Ni-Cd o Ni-Mh rispettando la relazione: corrente di carica pari ad un decimo della capacità per 14h.

tempo di carica[h] = (( Capacità[mAh] / 10) * 14[h] ) / Corrente di carica[mA]

Caricare con correnti basse consente di limitare i rischi dovuti ad un eventuale sovraccarica, ovvero l'innalzamento della temperatura della batteria stessa e conseguente degrado.

Inoltre, per gli elementi Ni-Cd e Ni-Mh è necessario eseguire la carica a corrente costante (contrariamente le batterie al Pb vengono caricate a tensione costante)

Per lo scopo è possibile costruire tramite un regolatore serie (lm317, 78xx, ecc...) e qualche componente un generatore di corrente costante, le "Application Note" generalmente forniscono delle indicazioni di massima.

73
IW2NNV / AC2WZ op. Andrea




zampro79

Citazione di: Abusivo il 11 Novembre 2019, 23:25:53


Esatto, l'unico componente critico è la resistenza, meglio se corazzata.
IW2NNV / AC2WZ op. Andrea


davj2500

#10
Ho trovato lo schema del G9. Questa è la raffinata circuiteria che carica la batteria:



Due resistori a limitare la corrente ed un diodo in serie...

Ciaoo
Davide

davj2500

Citazione di: zampro79 il 11 Novembre 2019, 23:30:05
Esatto, l'unico componente critico è la resistenza, meglio se corazzata.

Nel resistore R1 scorre la stessa corrente che hai scelto di erogare quindi il suo lavoro dipende dalla corrente che hai scelto di erogare. Se devi caricare una batteria con 200mA usi R1=6.25 ohm (Vref è 1.25V) e R1 dissiperà 250mW: ne basta una da 0.5W (o due uguali da 1/4 di watt in serie o parallelo).
A scaldarsi è il 317 la cui potenza dissipata dipende dalla tensione in ingresso meno quella in uscita (che dipende dalle batterie collegate) moltiplicata per la corrente.
Con 10V di differenza, sono 2W che sono oltre le possibilità di un LM317 in TO-220 senza dissipatore (con un dissipatore arriva a dissipare 15W).

Ciaoo
Davide

zampro79

#12
Citazione di: IZ2UUF (davj2500) il 11 Novembre 2019, 23:51:07
Nel resistore R1 scorre la stessa corrente che hai scelto di erogare quindi il suo lavoro dipende dalla corrente che hai scelto di erogare. Se devi caricare una batteria con 200mA usi R1=6.25 ohm (Vref è 1.25V) e R1 dissiperà 250mW: ne basta una da 0.5W (o due uguali da 1/4 di watt in serie o parallelo).
A scaldarsi è il 317 la cui potenza dissipata dipende dalla tensione in ingresso meno quella in uscita (che dipende dalle batterie collegate) moltiplicata per la corrente.
Con 10V di differenza, sono 2W che sono oltre le possibilità di un LM317 in TO-220 senza dissipatore (con un dissipatore arriva a dissipare 15W).

Ciaoo
Davide

Pienamente d'accordo.
Corretta ed obbligatoria la necessità di valutare accorgimenti per affrontare gli eventuali problemi di dissipazione.
IW2NNV / AC2WZ op. Andrea



raffaele90

Salve amici,

rispondo al volo per aggiungere una cosa, poi leggo bene tutti i messaggi:
effettivamente le pile Ni-Mh si caricano completamente con il mio caricabatterie esterno, raggiungendo un voltaggio massimo di 1,47 v a piena carica. Ero convinto che il caricabatterie continuasse ad erogare corrente indefinitamente surriscaldando le pile, invece il voltaggio ha continuato a salire fino ad 1,47, fino a che il caricatore non mi ha indicato "full" sul display. Semplicemente la carica completa mi ha richiesto diverse ore, probabilmente proprio per il discorso della resistenza che aumenta all'aumentare del livello di carica, per repulsione da parte delle cariche negative già presenti nella pila.
Avevo e ho tutt'ora timore (nella mia ignoranza sull'argomento) che il caricabatterie "intelligente" possa sovraccaricare le pile, perchè 1,47 v mi sembra un voltaggio abbastanza elevato, quasi pari a quello delle pile alcaline usa e getta da 1,5 v.

raffaele90

Bene, ho letto tutto.  [emoji6]

Purtroppo non ho capito tutto, perchè sono proprio a zero in elettronica, ovvero nella vita ho studiato tutt'altro e il mio primo approccio all'elettronica è stato sul Neri nei primi capitoli, e mi mancano ancora 3/4 del libro alla fine.  [emoji28]

A quanto ho capito, il controllo di carica è presente per le pile al litio per un discorso di sicurezza, mentre le Ni-Mh non esplodono e non si incendiano, ma possono semmai degradarsi se ricevono un amperaggio eccessivo. Da quel che ho letto, una volta caricate al massimo, possono reggere 1/10 della loro capacità in ma (260 ma per 2600 mah delle Varta, ad esempio) dissipando la corrente in calore senza danneggiarsi, o danneggiandosi in maniera minima. Mi sembra di capire che le Ni-Mh possano semplicemente smettere di funzionare per colpa di una sovratensione, ma non essere pericolose, ho capito male?
Vado OT, ma considerando la capacità in mah raggiunta da una pila Ni-Mh e l'assenza di rischi dovuta al sovraccarico (oltre al danneggiamento della stessa), mi domanderei il perchè dell'esistenza delle pile al litio, se non per il fatto che sono più leggere.
Il mio caricabatterie esterno "intelligente" sembra poter rilevare all'incirca il livello di carica, così come sembra essere in grado di rilevare se sono completamente cariche, bloccando l'erogazione di corrente (ho verificato questo toccando le pile, che a fine carica si sono raffreddate). La Midland G9 tuttavia sembra non essere in grado di capire se le batterie sono cariche, scariche o mezze cariche, continuando a segnare 3 tacche sul display, fino ad arrivare a 0 di punto in bianco, costringendomi a sostituirle o mettere la radio in carica.
La basetta di caricamento Midland invece, quando metto la radio in carica, mostra la luce rossa che, a termine della carica, dovrebbe diventare verde o spegnersi, ma questo sembra non accadere mai, almeno non con le batterie Ni-Mh.
A quanto ho capito, confermatemi se è vero, la basetta di caricamento non rileva nulla, ma si limita a fornire un certo numero di mah, fino a che le pile non sono cariche e dissipano tutta la corrente in calore.
Il vero "problema" è che, dopo un' uscita con la radio e un uso magari di 2/3 ore, arrivato a casa non so quanta batteria posso aver consumato e, mettendola nella basetta di ricarica, non saprei quante ore lasciarla. Credo di dover andare un po' ad "orecchio" ma se le batterie non si danneggiano o si danneggiano minimamente posso metterla in carica qualche ora ogni volta che torno a casa. L'importante è che non si danneggi la radio, perchè 4 batterie Ni-Mh di grande capacità si acquistano per una decina di euro.

Scusate la lunghezza del messaggio.

raffaele90

Citazione di: microonda il 11 Novembre 2019, 22:24:02
Ogni tanto , carica in parallelo le 4 pile inutilizzate e così userai anche quelle . Ti devi comprare un multimetro digitale , un saldatore , 4 contenitori sfusi come vedi nella foto , 2 coccodrilli , una resistenza da 5 watt  , un diodo al silicio che troverai in qualsiasi vecchio carica batterie  .  La batteria alla fine dev'essere massimo 1,35 volt . Qualcuno mi corregga se ho sbagliato .

Temo di non aver compreso questo messaggio. Cosa dovrei fare con le pile di scorta? Sì, senz'altro rischieranno magari di restare inutilizzate per un po' e perdere carica, ma posso ricaricarle di tanto in tanto.
Ho un multimetro digitale abbastanza buono e un saldatore a stagno, non ho il resto dei componenti ma posso procurarmeli, solo che non ho davvero capito cosa dovrei fare. Quanto meno posso dirti di saper fare un collegamento in parallelo, almeno quello. [emoji23]

microonda

#16
Carissimo Raffaele , ogni tanto può capitare che resti con le pile scariche e non puoi modulare . Non è un problema grave . Con l'acquisto della g9 , hai comprato una radio il cui caricatore con il led rosso non diventa mai verde , nel senso che indica quando la batteria è carica ! E allora come si fa ??? Ebbene , secondo me , ( quindi è un consiglio squisitamente personale che puoi anche non prendere in considerazione ) ti conviene cambiare le resistenze nel caricatore e mettere una sola resistenza che lascia passare un cinquantesimo della corrente scritta sulle batterie e lasciare lì la radio a caricare giorno e notte . Poi , quando vai alla montagna a modulare , ti porti le pile di ricambio appresso e le sostituisci , nel caso che si scaricano . Poi vedi tu , se vuoi fare diversamente puoi anche mettere in pratica i consigli che danno gli altri amici . Sono consigli ottimi quello di ricaricare con l'lm317 . Anzi adesso lo vado a montare per ricaricare i miei Brondi fx dynamic .
Quindi devi rimanere con la batteria scarica mentre moduli e devi armeggiare con la quarta pila ogni volta che devi cambiare le pile , e devi anche perdere la pazienza . Però sei da lodare !! Perché sei previdente , portandoti le 4 batterie di ricambio !

microonda

#17
Carissimo Raffaele , sono andato a rileggere bene i tuoi post . Quindi hai comprato anche una g18 che ha la batteria li - ion . E quindi stai a posto . Quando la batteria è carica il led diventa verde . L'altra radio te la porti se la g18 non ti basta . Per quanto riguarda la carica di mantenimento della g9  , non so di preciso se è un cinquantesimo di corrente . Forse si potrebbe chiedere sul forum . Tieni presente , comunque che se ci dai una forte ricarica , la radio è sempre pronta per trasmettere ; però , guai se te la dimentichi nel caricabatterie acceso ( parlo sempre della g9 ) , si guastano le pile . Se invece ci dai una carica lentissima , la puoi anche dimenticare nel caricabatterie , però c'è l'inconveniente che se la prendi il giorno dopo e la usi si scarica dopo poco tempo . Dimenticavo di domandarti : nella g9 , hai trovato una batteria come questa ?

Marco De Caprios

#18
Citazione di: raffaele90 il 12 Novembre 2019, 05:00:08
.............
Vado OT, ma considerando la capacità in mah raggiunta da una pila Ni-Mh e l'assenza di rischi dovuta al sovraccarico (oltre al danneggiamento della stessa), mi domanderei il perchè dell'esistenza delle pile al litio, se non per il fatto che sono più leggere.

Ci sono diversi tipi di pile al litio quelle agli ioni di litio e quelle litio polimero  (LiPo) sono le più usate nell' industria civile ma per il mercato automobilistico si stanno sperimentando altri tipi.
Ti suggerisco di dare un occhiata su wikipedia dove vengono trattate abbastanza chiaramente.


microonda

Provo a rispondere pure io , anche se è probabile che dico una sciocchezza . Poi , se volete , potete anche correggere . Perché le pile a litio hanno 3 attacchi e quindi si può fare il sistema che quando arrivano alla giusta tensione , si accende il led verde . È esatto ,oppure ho detto una sciocchezza ?

Marco De Caprios

#20
Le pile al litio non hanno tre attacchi. Dal punto di vista elettrico sono normali batterie con polo positivo e polo negativo.
Forse ti confondi con i circuitini che si usano per ricaricarle come spiegato su da qualcuno più competente di me, per la particolarità del loro funzionamento le pile al litio non possono essere ricaricate ad una tensione più alta di un certo valore e non possono essere scaricate ad una tensione più bassa di un certo valore. Quindi si usano dei circuitini che fanno il sensing continuo durante il funzionamento sia in fase di carica sia in fase di scarica. Ogni pila ha bisogno di un sensing dedicato cosi quando se ne mettono due in serie tu avrai un circuitino con tre ingressi ma se ne metti tre in serie ne avrai 4. Il numero di batterie di un determinato "pacco" è indicato dal numero S. Quindi un pacco con tre batterie si chiamerà 3S e anche il circuito adatto alla ricarica del pacco si chiamerà 3S


p.s.
Guardando la foto io non userei mai un circuito del genere su un numero di batterie così alto perché se una sola si danneggia avrò un malfunzionamento di tutto quelle in parallelo...

microonda

#21
Grazie Tw71 della risposta (anche se non ho capito , ma non fa niente ! Meno cose so e meglio è ) . Grazie zampro 79 e abusivo dello schema postato con lm317 . Ho fatto il circuito e funziona perfettamente . Con la resistenza di 100 ohm , il pacco pile assorbe 13 ma . Ho anche lm317 da 1 ampère , ma ho preferito il piccolo . Se si riduce la resistenza , allora aumenta la corrente ( sempre costante ) . Questo penso possa interessare anche a Raffaele . Posto una foto. Per favore , come carica di mantenimento va bene 13 ma , oppure si deve aumentare ?

pat0691

Aggiungo una domanda, riferita piu' che altro ai caricabatterie per pile Ni-Mh.
Come si fa a sapere qual'e' la corrente che un caricabatterie puo' erogare, non essendoci scritto nulla sull'involucro ???
La tensione la misuro col tester, ma la corrente in mA erogata?

davj2500

Citazione di: pat0691 il 12 Novembre 2019, 16:50:16
Aggiungo una domanda, riferita piu' che altro ai caricabatterie per pile Ni-Mh.
Come si fa a sapere qual'e' la corrente che un caricabatterie puo' erogare, non essendoci scritto nulla sull'involucro ???
La tensione la misuro col tester, ma la corrente in mA erogata?

Anche quella con il tester. Va messo in serie alla batteria e metterlo in misura di corrente.
Devi trovare un modo di "intrufolarti" tra la batteria e il caricatore.

Ciaoo
Davide

microonda

Carissimo Pat 0691 , non so risponderti . Sto imparando anch'io . Ma provo a rispondere anche se sbaglio . Poi qualcuno può sempre correggere . Dipende dalla potenza del trasformatore . La corrente precisa ,non si sa ... Se devi caricare un pacco batterie da 12 volt  2500mah  ,  allora puoi caricare a 250 ma con un lm317 da 1 ampère con aletta di raffreddamento e tenerlo sotto carica 12 - 13 ore . Il trasformatore dev'essere almeno 16 volt 2 ampère . Ho capito che vuoi ricaricare i portatili e li vuoi usare il giorno dopo . Ma ci sono amici che ne sanno molto più di me ... Aspettiamo , vediamo che dicono .