Quando non c'era il vna a basso costo

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A cavallo degli anni 70 e 80 gli unici vna costavano come un appartamento. Adesso con un centinaio di euro si trovano degli strumenti che arrivano anche a 3GHz.
Ma come si faceva in quegli anni a tarare una antenna ?. Semplice, si usava l'SWR meter.
Ma, come riportava una rivista dell'epoca era come "lavorare con una mano legata dietro la schiena". Infatti l'informazione del solo SWR e' ambigua e, ad esempio, un SWR=2 puo' corrispondere ad una situazione di una antenna con R=25 Ohm oppure 100 Ohm. Inoltre non si puo' conoscere la reattanza X.
Tuttavia esisteva uno strumento denominato "R-X NOISE BRIDGE" e cioe' in ponte alimentato da un generatore di rumore attraverso il quale si riuscivano ad ottenere queste risposte. Il prodotto era il Palomar RX-100 del quale allego il manuale operativo. Questo, ai tempi, era lo strumento che non mancava mai nel cassetto di un radioamatore.
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trodaf... oltre ad swr meter e noise bridge, c'era anche un altro strumento che era un "coltellino svizzero" e non solo per le antenne, ossia

http://sm0vpo.altervista.org/use/gdo.htm

(qui una versione aggiornata http://sm0vpo.altervista.org/use/gdo2.htm) e con tale strumento, unito ad un minimo di inventiva, si riusciva ad effettuare molte misurazioni e tarature

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Si ma quello era il grid dip meter ma non era specifico per l'uso descritto sopra. Era piu' utilizzato per progettare/misurare circuiti RF accordati. Avevo l'HD-1250 HEATHKIT. Adesso con tutti i traslochi che ho fatto non so piu' dove sia.

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Si ma quello era il grid dip meter ma non era specifico per l'uso descritto sopra. Era piu' utilizzato per progettare/misurare circuiti RF accordati. Avevo l'HD-1250 HEATHKIT. Adesso con tutti i traslochi che ho fatto non so piu' dove sia.

non solo, sarò io ad essere vecchio ed a ricordarmi ancora dei vari usi del gdo, fammi un favore, guarda il primo link da circa metà pagina sino in fondo 

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vedi anche

https://www.robkalmeijer.nl/techniek/electronica/radiotechniek/hambladen/qst/2002/05/page65/index.html

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Si, ho letto, e ti confermo che l'uso del grid dip era essenzialmente per la misura di capacita', induttanze , tronchi di linea ma non era utilizzato per la misura della R e della X di una antenna. Per questa operazione era necessario un generatore di rumore + ponte e, modificando i comandi R e X si cercava di minimizzare minimizzare il rumore ricevuto dal ricevitore ottenendo cosi' l'indicazione dai comandi regolati il valore di R e X senza segno ovviamente. 
Tutt'al piu', con un link al fatto sul connettore di antenna, ottenevi per il minimo dip il punto di risonanza.
A quel tempo il mio banco di lavoro era costituito da un generatore UNAOHM EP-616R con ECC85 e ECC88, che peraltro ho ancora come cimelio, che prima di iniziare a lavorare lasciavo scaldare per almeno 1/2 ora prendendomi un buon caffe' al bar a fianco, un frequenzimetro MONACOR, un analizzatore panoramico della Yaesu e un tester ICE 680R. In piu' avevo un tester Chinaglia modificato con una sonda per la neutralizzazione "a freddo", e cioe' senza la HV, degli stadi finali a valvola .
Era il 1977 e due anni prima avevo conseguito la patente B e la patente con licenza radioamatoriale..

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No, hai ragione, non per la misurazione della reattanza; resta il fatto che ANCHE uno strumento bistrattato e considerato da molti obsoleto, come il gdo, abbia ancora oggi un'utilità sia pratica, sia in termini di apprendimento di quelle che, purtroppo una volta, venivano considerate le basi

ciao, Andrea.

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Certamente, su questo non c'e' alcun dubbio. Il suo lavoro lo fa, anche se e' figlio dei suoi tempi, oggettivamente.
Molti della mia eta' hanno avuto un grid dip meter e lo hanno usato con soddisfazione. A quel tempo, e a quel costo, non esisteva altro. Adesso i tempi sono cambiati e, grazie a strumentazione piu' abbordabile, molte piu' persone realizzano una coscienza piu' approfondita dei fenomeni fisici che regolano l'attivita' radioamatoriale.