ANTENNE E FULMINI: ATTENZIONE> DANGER !!!

Aperto da CODICE_ROSSO, 08 Agosto 2007, 05:39:15

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francescovhf

Ottima disamina Antonio.
Se ci riflettiamo un attimo, in caso di temporale il posto più sicuro è.. all'interno della nostra auto. Primo perché la struttura della carrozzeria superiore crea (senza volerlo) una gabbia di Faraday, e secondo perché siamo discretamente isolati verso terra considerato il materiale isolante con cui sono fatti i pneumatici.
Se, per assurdo, anche se girassimo in auto con un parafulmine sul tetto collegato alla scocca, la scarica si disperderebbe lungo la superficie esterna metallica dell'auto, e verrebbe molto attutita dalla carica ohmica delle quattro ruote. Altro discorso è se giriamo con l'antenna sul tetto.. la scarica passerebbe lungo il cavo RF.. ma questo è un altro problema.
Ritornando al discorso dell'antenna messa sul tetto, se per ipotesi provvedessimo a:
1) isolare il paletto dal cemento con degli isolatori ceramici tipo quelli dei tralicci
2) mettere in corto i poli del bocchettone con opportuni scaricatori a pannello
Forse non sarebbe una soluzione ancora più efficace della messa a terra dedicata?


Rommel

Salve a tutti.

@ francescovhf

Facciamoci 2 conti per vedere quanto influiscono degli isolatori per tralicci.

(preso da wikipedia) "Le linee ad alta tensione (tra i 60 e 400 kV) fanno invece parte della rete di trasmissione[1]".
Io lavoro nel campo dei trasformatori elettrici e di solito come distanze in aria si prende in considerazione un valore standard di 1000V/mm in continua, da dividere per 1,41 nel caso di tensione di picco in alternata, quindi 710 Vac rms/mm circa.
Naturalmente si parla di un valore standard che nella realtà è influenzato da molti altri fattori tra cui l'umidità dell'aria. Comunque ci serve solo per fare un confronto e non per stabilire delle dimensioni precise.

Se l'isolante per tralicci deve reggere i 400KV ac, che corriponde a 564 KV di picco, significa che, a parte il suo profilo fatto per evitare le scariche superficiali, deve comunque garantire una distanza in aria del conduttore dal punto metallico più vicino di almeno 564 mm (poco più di mezzo metro).

Leggendo articoli riguardanti i fulmini la stima della tensione in gioco per l'innesco di un fulmine si aggira tra i 300.000.000V e 1.000.000.000V.
Verifichiamo se questi valori possono essere compatibili con la lunghezza presunta di un fulmine:

300.000.000 : 1000 = 300.000 mm = 300 metri, mentre per 1.000.000.000 V verrebbe 1 Km.
In pratica sembrerebbe che questi valori siano in realtà un po' sottostimati. Delle volte si vedono fulmini che attraversano in obliquo il cielo e che a mio parere sono molto più lunghi di 1 km. Comunque durante un temporale potrebbero crearsi condizioni che permettono scariche più lunghe a parità di tensione presente ... non so.

Comunque mezzo metro rispetto a 300 metri è circa il 0,17%, mentre rispetto ad 1 Km è 0,05%.

Diciamo a spanne che isolando un palo con l'isolante più spinto previsto per un traliccio dell'alta tensione diminuiamo il rischio di caduta di un fulmine di una percentuale tra 0,05 e 0,17%.
Un po' bassina come diminuzione del rischio ... direi ...

Con un buon cavo di terra dedicato si facilita il flusso della corrente verso (o da) la terra. L'antenna è in ogni caso "fottuta", ma in questo caso si cerca di diminuire i rischi per la casa e le persone e, se possibile, per le apparecchiature elettriche al suo interno (cosa comunque poco probabile).

Saluti a tutti da Alberto

francescovhf

Ok Rommel, assodato che gli isolatori ceramici conosciuti al fulmine gli fanno letteralmente un baffo.. passiamo oltre a vagliare altre ipotesi :)
Io non vorrei essere frainteso, ma per principio non sono contrario ad un buon impianto di messa a terra del palo, ma a patto che vengano rispettati certi requisiti:
1) Prima di tutto il pozzetto di messa a terra, col relativo palo, non deve essere lo stesso dell'impianto elettrico.
Data la pericolosità della tensione di passo che inevitabilmente andrebbe a crearsi in caso di scarica, il pozzetto andrebbe posto il più lontano possibile da passi carrabili o zone in cui possono transitare persone e animali.
2) Il buon cavo di terra, come dici tu, dovrebbe essere dimensionato per amperaggi elevatissimi, e deve passare lontano come la peste dalle altre condutture elettriche, nonché infissi, porte, tubazioni, parti metalliche, ecc
Un impianto di questo genere, non certo economico, potrebbe andar bene per una villetta a due piani. Ma in un condominio ad X piani e a Y metri da terra, dove lo fai passare un cavo simile? Immagino poi che dovrai metterlo in posa con dei distanziatori se deve passare lungo la facciata dello stabile, che equivale a lavorare prevedendo delle impalcature.
Ma alla fine quanto verrebbe a costare?

Rommel

#228
Salve a tutti.

@ francescovhf

Come si è detto, cio che si fa o non si fa serve solo per diminuire oppure no i rischi dovuti ad un fulmine.

Un rischio non è una certezza e neanche un basso rischio è una certezza che la cosa non avvenga.

Chi fuma ha un alto rischio di prendere certe malattie ma non c'è la certezza matematica che le avrà, stessa cosa per quelli che non fumano che hanno basse probabilità di prendere le stesse malattie ma non sono esentati.

Bisognerebbe, riguardo questi rischi, sentire se ci sono norme, cosa che non so. In ogni caso, a meno che non si infrangano delle leggi, ognuno può fare come crede.

L'unica cosa che so con certezza è che se si monta una gru, questa viene collegata a terra, se si montano delle impalcature per restaurare una casa, sono a loro volta collegate a terra. Diciamo che quasi tutte le strutture metalliche che in qualche modo si ergono, sono collegate a terra.

Saluti a tutti da Alberto.





Battilio

Vabbè a stò punto credo sia inutile continuare, se Francesco non vuole leggere ed informarsi è padronissimo di farlo e non collegare l'antenna alla terra!
Detto questo faccio presente a chi legge che quello che dice Francesco è sbagliatissimo e che tutte le normative Europee e Americane prevedono l'impianto di terra e la connessione a questa da parte dell'antenna, basta vedere qualche esempio di impianto radioamatoriale americano.
Alcune imprecisioni di Francesco:
i fulmini hanno un potenziale elettrico molto alto (rispetto a terra ovviamente) ma una corrente di poche centinaia di mA, le normative, dicono che il filo và collegato direttamente al nodo equipotenziale o collettore di terra detto in gergo, mi sembra di averlo già detto, gli impianti di distribuzione in Italia sono del tipo TT (terra terra) le distribuzioni di tipo TN si usano sulla cabina di media tensione! leggete qui http://it.wikipedia.org/wiki/Messa_a_terra nella sezione "sistemi di terra".
Chi volesse approfondire in modo abbastanza esaustivo potrebbe leggersi questi:
http://www.obo-bettermann.com/downloads/it/kataloge/tbs_fang_ableitung_it.pdf
http://www.obo-bettermann.com/downloads/it/kataloge/tbs_potentialausgleich_it.pdf
http://www.obo-bettermann.com/downloads/it/kataloge/tbs_erdung_it.pdf
Il discorso è stato affrontato anche su altri forum, se avete la pazienza di approfondire!?:
http://www.arifidenza.it/forum/topic.asp?ARCHIVE=true&TOPIC_ID=145857&whichpage=1
E' giusto parlare delle cose ed avere le propie opinioni, credo sia giustissimo fare della esatta informazione, anche perchè stiamo parlando di cose un po pericolosette!

francescovhf

#230
Citazione di: Battilio il 18 Agosto 2014, 19:16:04
Alcune imprecisioni di Francesco:
i fulmini hanno un potenziale elettrico molto alto (rispetto a terra ovviamente) ma una corrente di poche centinaia di mA, le normative, dicono che il filo và collegato direttamente al nodo equipotenziale o collettore di terra detto in gergo,

Prima di gettare fango sugli altri, guarda le tue di imprecisioni.
Potenziale elettrico alto e corrente di poche centinaia di mA????
Prima fammi capire in che scuola hai studiato la legge di Ohm, secondo poi citami precisamente (visto che ne parli) qual'è l'esatta normativa CEI che prevede di collegare il palo dell'antenna al nodo equipotenziale dell'impianto elettrico.
Perché qui tu non hai letto bene: ho sempre parlato del palo/sostegno dell'antenna e della sua messa a terra. Probabilmente tu ti riferisci alla calza del cavo (quella che chiami "filo"), che va messa a terra ma NON a protezione delle scariche temporalesche, ma per la protezione contro le scariche elettrostatiche!


Rommel

Citazione di: Rommel il 18 Agosto 2014, 11:37:57
Naturalmente il suo funzionamento non è perfetto ed in alcuni casi succede che un fulmine ci cada ugualmente. In questo caso il parafulmine si danneggia e deve essere riparato o sostituito (nel fulmine la corrente che scorre potrebbe raggiungere il valore di 200.000 A). Naturalmente in questo caso potrebbero esserci danni anche alla casa che lo ha sopra il suo tetto, ma il suo buono e separato collegamento a terra anche se viene danneggiato dal fulmine stesso sicuramente diminuisce i rischi di danni alla casa.

Citazione di: Battilio il 18 Agosto 2014, 19:16:04

i fulmini hanno un potenziale elettrico molto alto (rispetto a terra ovviamente) ma una corrente di poche centinaia di mA, le normative, dicono che il filo và collegato direttamente al nodo equipotenziale o collettore di terra detto in gergo, mi sembra di averlo già detto, gli impianti di distribuzione in Italia sono del tipo TT (terra terra) le distribuzioni di tipo TN si usano sulla cabina di media tensione! leggete qui http://it.wikipedia.org

@ Battilio

Sono d'accordo con te su tutto, escluso sulla corrente che può raggiungere un fulmine (vedi note evidenziate).

Uno dei documenti di cui hai messo il link conferma il valore che può raggiungere di 200.000 A (200 KA):



Saluti a tutti da Alberto.


francescovhf

Allora Rommel estendo la domanda anche a te.
Quale è l'esatta normativa CEI che prevede di collegare il PALO dell'antenna al collettore equipotenziale di terra?

Rommel

Citazione di: Rommel il 18 Agosto 2014, 15:49:47

Bisognerebbe, riguardo questi rischi, sentire se ci sono norme, cosa che non so. In ogni caso, a meno che non si infrangano delle leggi, ognuno può fare come crede.

L'unica cosa che so con certezza è che se si monta una gru, questa viene collegata a terra, se si montano delle impalcature per restaurare una casa, sono a loro volta collegate a terra. Diciamo che quasi tutte le strutture metalliche che in qualche modo si ergono, sono collegate a terra.


@ francescovhf

Non so quali siano le norme, però nei documenti di cui Battilio ha messo il link si trova questa pagina che ne elenca diverse. Bisognerebbe poterle avere sottomano e leggersele tutte (chi ha tempo).



Saluti a tutti da Alberto.


francescovhf

Risparmia il tempo Alberto, non esistono norme che impongono la messa a terra dell'antenna, inteso come protezione dalle 'scariche atmosferiche' (termine tecnico di fulmine), ma solo per le 'scariche elettrostatiche' che sono ben altra cosa.
Il tutto si traduce nella raccomandazione di mettere a terra la calza, ma spero che non vi venga in mente che tale sistema sia una protezione contro le scariche dei fulmini sull'antenna!

LP_65

Nel mio breve intervento volevo solo rappresentare il fatto che se avete un traliccio o un antenna installata su un tetto la probabilita che questa struttura sia colpita da un fulmine non cambia sia che voi la colleghiate a terra con una "resistenza" da 0.5 Ohm, con un cavo di 8mm di sezione o che la lasciate li cosi com'e (=collegata a terra con una resistenza di 100, 500 o 2000 o 5000 Ohm).

Se abitate in un area dove cadono 4 fulmini al Km quadrato all'anno sempre 4 fulmini al Kmq cadranno.
Inoltre questi 4 fulmini al Kmq potranno cadere con maggiore o minore probabilita in un punto piuttosto che in un altro in ragione di cosa vi sta intorno e quindi della visibilita della vostra struttura (vi sono procedure per parametrizzare questo aspetto).
Se siete attorniati da alberi di altezza paragonabile alla vostra casa se attorno avete case piu o meno alte come la vostra non c'e' ragione di ritenere che la vostra struttura polarizzi una maggiore probabilita di subire una fulminazione diretta.
Infine se la fulminazione diretta e' di per se un evento davvero molto raro il fatto che una struttura metallica si carichi staticamente a potenziali anche molto elevati e' un fenomeno enormemente piu probabile, anzi direi che sia praticamente certo; non solo -chiaramente- durante i temporali ma anche solo a causa del vento..

Il mio intento non e' assolutamente quello di convincere nessuno ci mancherebbe (non me ne faccio nulla ed oltretutto ho ben altro a cui pensare) il mio intervento e' solo dettato da un fatto di coscienza.

Se si e' consapevoli dei rischi si puo sempre decidere in modo ponderato.
73's, Luigi - IZ2XMK.

L'uomo accorto impara dai propri errori, il saggio dalle esperienze altrui.

francescovhf

Citazione di: LP_65 il 18 Agosto 2014, 21:27:31
Infine se la fulminazione diretta e' di per se un evento davvero molto raro il fatto che una struttura metallica si carichi staticamente a potenziali anche molto elevati e' un fenomeno enormemente piu probabile, anzi direi che sia praticamente certo; non solo -chiaramente- durante i temporali ma anche solo a causa del vento..

La protezione contro le scariche elettrostatiche, rappresentata dal mettere a terra la calza, evita all'antenna di caricarsi elettrostaticamente. Questo potrebbe fungere da deterrente per non attirare le scariche atmosferiche, secondo te?
Una protezione molto indiretta, sicuramente, ma sarei curioso di capire quanto efficace.



Rommel

Citazione di: francescovhf il 18 Agosto 2014, 21:21:49
Risparmia il tempo Alberto, non esistono norme che impongono la messa a terra dell'antenna, inteso come protezione dalle 'scariche atmosferiche' (termine tecnico di fulmine), ma solo per le 'scariche elettrostatiche' che sono ben altra cosa.
Il tutto si traduce nella raccomandazione di mettere a terra la calza, ma spero che non vi venga in mente che tale sistema sia una protezione contro le scariche dei fulmini sull'antenna!

Non esistono protezioni contro i fulmini sull'antenna. Neanche il parafulmine è protetto dai fulmini, infatti se viene investito da un fulmine si brucia come quasi tutta la sua linea di collegamento a terra.

Se un fulmine da 200 KA colpisce una antenna, questa con tutto il suo palo si accende come un flash e si fonde (ciò che si può fondere) e si brucia tutto il resto.

Solo che se c'è un buon conduttore di terra dedicato, la maggior parte della corrente seguirà (e brucerà) quel conduttore. Se non c'è tutta la corrente seguirà e brucierà tutte le strutture metalliche della casa causando danni, incendi e forse anche morti.

200 KA, brucia tutto ciò che trova sul suo cammino, le uniche norme che entrano in gioco sono quelle dei pompieri e quelle dei "becchini".

Saluti a tutti da Alberto


francescovhf

Caro Alberto, mi sono battuto per rendere chiaro il concetto che la messa in terra del palo non può essere fatta se non con un impianto dedicato, con tanto di treccia di rame di grande sezione, distanziatori dalla facciata dell'edificio, e uno scarico a terra.. recintato e col disegno del teschio per quanto è pericoloso per chi dovesse avvicinarvisi.
I cavi della messa a terra domestica sono buoni per le scariche elettrostatiche, ma mi meraviglio di chi realizza impianti e pensa di sfruttarli per proteggersi da tali scariche!

Battilio

Rommel hai ragione sul discorso della corrente mi sono sbagliato... :P
C'è anche da dire che il fulmine dove colpisce raggiunge temperature elevatissime!
Per chi vuole approfondire!
http://www.arifidenza.it/forum/topic.asp?ARCHIVE=true&TOPIC_ID=176527
http://www.plcforum.it/forums/index.php?showtopic=49059
http://www.i-s-f.org/attivita_I.htm#Ricerca
Francesco non getto fango su di te, stò solo dicendo che dici cose inesatte!
Non posso dire certo a Rommel che getta fango su di me quando mi fà notare che ho detto un'inesattezza sulla corrente dei fulmini!
Nessuno ha parlato di elettrostatica, ma di vera e propia messa a terra del palo di sostegno dell'antenna o del traliccio.
Francesco l'ho già detto prima puoi fare quello che vuoi ne hai facoltà, non mettere il palo dell'antenna a terra a casa tua!
Nessuno ti dirà niente, probabilmente i radioamatori dei link che ho postato e che hanno messo i loro tralicci a terra sono tutti degli idioti!
Le normative vattele a cercare e leggere come ho fatto io , se non hai tempo o non vuoi non è un mio problema!


r5000

73 a tutti, il discorso fulmini, massa sì o no è stato già affrontato molte volte ma  puntualmente riaffiora perchè ovviamente fà pensare ogni volta che se ne vede con i temporali... le normative sono chiare e servono a limitare i danni in caso di scarica diretta dove è previsto il sistema parafulmine ( gabbia di Faraday, dispersori, scaricatori ecc...) ma per le abitazioni o anche la stazione radioamatoriale ci si limita alla normativa per gli impianti civili salvo casi particolari tipo che si abita in cima alla montagna o in zone definite ad alto rischio per la statistica che viene usata per progettare l'impianto elettrico, c'è da dire che il fulmine non viene attirato dalle antenne o da impianti elettrici visto che ne cadono o partono ( non interessa molto sapere da dove parte se incenerisce la casa o qualsiasi altra cosa...) su alberi, rocce o anche in mare dove non esiste nemmeno del metallo che è certamente un conduttore di elettricità migliore del legno, il mettere a massa terra l'impianto d'antenna è un'obbligo di legge per prevenire gli infortuni da folgorazione se un'elettrodomestico và in dispersione e funziona assieme al salvavita che deve esserci, questo non c'entra nulla con i fulmini che se arrivano sicuramente fanno danni indipendentemente se l'antenna è scollegata dalla radio e il palo è a massa terra o meno, dopo aver viaggiato nell'aria per chilometri il fulmine non si ferma per pochi metri di materiale  isolante e se vuole  buca vetri o muri senza che ci sia un filo metallico come via preferenziale, ricordiamoci che i fulmini non sanno leggere le normative ma sanno fare disastri e il mettere tutto a massa terra con dispersori e scaricatori adeguati ( costa tanto ma c'è gente che ha 10 mila euro di radio e non ha uno straccio di protezione...) limita i danni alla casa che potrebbe andare a fuoco, l'impianto elettrico e le radio sono ben poca cosa rispetto al dover ricostruire una casa,  se il fulmine arriva dove c'è un'impianto adeguato  (ripetitori tv tanto per fare un'esempio...) si cambieranno gli scaricatori ma se alcuni elettrodomestici (che saltano anche imballati nei cartoni, un'impulso emp guasta memorie e microprocessori se non adeguatamente schermati e i prodotti moderni non sono certamente costruiti per resistere agli impulsi emp...)  si guastano la struttura e gli impianti idraulici ecc... non subiscono danni mentre se non c'è nemmeno la massa terra oltre a rifare tutto l'impianto elettrico elettrodomesti compresi c'è solo da sperare di salvare i muri...
ps: spesso in discussioni accese si alzano i toni ma il rispetto per la persona viene prima di tutto e quindi anche se qualcuno scrive inesattezze non è un motivo valido per litigare, datevi una calmata,  non bisogna urlare per farsi capire, è meglio parlare piano in modo da non essere fraintesi...
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599

LP_65

#241
Citazione di: francescovhf il 18 Agosto 2014, 21:44:29
Citazione di: LP_65 il 18 Agosto 2014, 21:27:31
Infine se la fulminazione diretta e' di per se un evento davvero molto raro il fatto che una struttura metallica si carichi staticamente a potenziali anche molto elevati e' un fenomeno enormemente piu probabile, anzi direi che sia praticamente certo; non solo -chiaramente- durante i temporali ma anche solo a causa del vento..

La protezione contro le scariche elettrostatiche, rappresentata dal mettere a terra la calza, evita all'antenna di caricarsi elettrostaticamente. Questo potrebbe fungere da deterrente per non attirare le scariche atmosferiche, secondo te?
Una protezione molto indiretta, sicuramente, ma sarei curioso di capire quanto efficace.

Se la struttura metallica e' messa a terra correttamente le eventuali cariche elettrostatiche (indotte sulla struttura stessa) si scaricano istantaneamente e la struttura rimane a potenziale nullo (ma non secondo me).
PS: Non capisco cosa centra la calza e' la struttura che va messa a terra di suo e come si deve, la struttura.

73's, Luigi - IZ2XMK.

L'uomo accorto impara dai propri errori, il saggio dalle esperienze altrui.


Battilio

Nel tuo link una parte del testo riporta:
Il sostegno dell'antenna, invece, non è una sorgente significativa di scariche elettrostatiche e quindi non è necessario il suo collegamento a terra, nei casi in cui non lo sia ai fini della protezione contro i fulmini

Quindi, nel caso, si parla di scariche elettrostatiche, rimanendo sempre nel l'ambito delle elettrostatiche, anche se la maggior parte delle antenne montano un balun non vi sarà un contatto galvanico tra antenna e discesa, se si installano antenne log-periodiche questo contatto ci sarà, quindi anche il palo, ed in maggior misura quando questo sarà di una certa lunghezza, entrerà a far parte delle sorgenti di cariche elettrostatiche!
L'ultima frase nei casi in cui non lo sia ai fini della protezione contro i fulmini significa che dopo l'applicazione della norma CEI 81-1/10 se c'è il rischio, anche il sostegno andrà collegato al nodo equipotenziale.
La 81-1/10 è stata modificata nel 2007 se non sbaglio!


francescovhf

Citazione di: Battilio il 19 Agosto 2014, 08:00:11
L'ultima frase nei casi in cui non lo sia ai fini della protezione contro i fulmini significa che dopo l'applicazione della norma CEI 81-1/10 se c'è il rischio, anche il sostegno andrà collegato al nodo equipotenziale.
La 81-1/10 è stata modificata nel 2007 se non sbaglio!

Collegare il sostegno/palo/supporto, o come lo vogliamo chiamare, al nodo equipotenziale è una aberrazione di questa norma.
Torno a ripetere, come possono dei cavi di 4mm^2 di sezione, solitamente utilizzati per la messa a terra domestica progettata e dimensionata per scaricare a terra eventuali guasti e dispersioni della rete a 220V , sopportare correnti dell'ordine di decine o centinaia di kA nel malaugurato caso di scarica atmosferica sull'antenna?
Non oso immaginare che percorso farebbe la scarica, avrebbe solo l'imbarazzo della scelta nel fare danni enormi all'interno dell'abitazione

Battilio

Citazione di: francescovhf il 19 Agosto 2014, 10:26:34
Citazione di: Battilio il 19 Agosto 2014, 08:00:11
L'ultima frase nei casi in cui non lo sia ai fini della protezione contro i fulmini significa che dopo l'applicazione della norma CEI 81-1/10 se c'è il rischio, anche il sostegno andrà collegato al nodo equipotenziale.
La 81-1/10 è stata modificata nel 2007 se non sbaglio!

Collegare il sostegno/palo/supporto, o come lo vogliamo chiamare, al nodo equipotenziale è una aberrazione di questa norma.
Torno a ripetere, come possono dei cavi di 4mm^2 di sezione, solitamente utilizzati per la messa a terra domestica progettata e dimensionata per scaricare a terra eventuali guasti e dispersioni della rete a 220V , sopportare correnti dell'ordine di decine o centinaia di kA nel malaugurato caso di scarica atmosferica sull'antenna?
Non oso immaginare che percorso farebbe la scarica, avrebbe solo l'imbarazzo della scelta nel fare danni enormi all'interno dell'abitazione
Chi ti ha detto che il filo DEVE ESSERE DI 4 mm quadrati!!! Dove lo hai letto!?


francescovhf

#246
Battilo, sei inutilmente polemico e non mi piacciono i tuoi toni. La parola 'deve' non l'ho scritta da nessuna parte, per cui mi riferisco alla sezione che mi risulta essere utilizzata per collegare gli elementi domestici a terra, o più semplicemente la sezione che solitamente si trova al collegamento di terra della presa domestica.
Che poi la dorsale che scende al paletto di dispersione abbia una sezione di 16mm^2 nulla toglie al discorso, in una linea va presa in considerazione la sezione più piccola, ma anche il 16mm è un cavo che non regge lo stesso la portata di 200kA di scarica

Ripeto, non mi piace il tuo atteggiamento e il tuo modo arrogante di scrivere. È ora che ci dai un taglio e che abbassi un tantinello i toni

Battilio

Citazione di: francescovhf il 19 Agosto 2014, 13:54:10
Battilo, sei inutilmente polemico e non mi piacciono i tuoi toni. La parola 'deve' non l'ho scritta da nessuna parte, per cui mi riferisco alla sezione che mi risulta essere utilizzata per collegare gli elementi domestici a terra, o più semplicemente la sezione che solitamente si trova al collegamento di terra della presa domestica.
Che poi la dorsale che scende al paletto di dispersione abbia una sezione di 16mm^2 nulla toglie al discorso, in una linea va presa in considerazione la sezione più piccola, ma anche il 16mm è un cavo che non regge lo stesso la portata di 200kA di scarica

Ripeto, non mi piace il tuo atteggiamento e il tuo modo arrogante di scrivere. È ora che ci dai un taglio e che abbassi un tantinello i toni
Mi dispiace per i miei toni, ma non ne conosco altri!
Lascia stare, non scendere nel personale non ha nulla contro di te e se non ti piacciono i mie toni semplicemente non rispondere! Anche a me non piacciono i tuoi toni, ma penso che sia un tuo modo di esprimerti e lo rispetto pur non condividendolo, tutto ciò comunque non ha nulla a che vedere con la discussione!
Ti riporto quanto hai scritto:
Torno a ripetere, come possono dei cavi di 4mm^2 di sezione, solitamente utilizzati per la messa a terra domestica progettata e dimensionata per scaricare a terra eventuali guasti e dispersioni della rete a 220V , sopportare correnti dell'ordine di decine o centinaia di kA nel malaugurato caso di scarica atmosferica sull'antenna?
Io non sò perché hai scritto 4mm io non lo ho mai detto! forse lo hai dato per scontato perchè si parla di impianti civili! oppure lo hai letto da qualche parte, per gli impianti domestici si usano fili da 1,5 mm per la luce, 2,5 mm per le prese 16 mm dalle paline al primo nodo equipotenziale se il filo è inguainato oppure 35 mm se si usa una corda di rame nuda!
Per il palo se lo si vuole mettere a terra per proteggersi dai fulmini si userà un filo di diametro adeguato, come si fà quando si installano i parafulmini, che preciso per chi non lo avesse ancora capito, parafulmine sta a significare che il palo la punta o la sfera, non se ne và in giro a catturare fulmini qua e la semplicemente crea una strada preferenziale nel caso in cui il fulmine cada vicino all'edificio o altro da proteggere!

Alinghi

#248
A mio avviso state facendo un mescolone di normative.

La CEI prevede di mettere a terra, l'impianto di antenna, se non si utilizzano prese antenna isolate, questo solo per il fatto che negli impianti tv, l'antenna passa attraverso dispositivi collegati alla 220v, e quindi un malfunzionamento di uno degli apparati, potrebbe portare il cavo antenna a tensione pericolosa.

Non ci incastra nulla con i fulmini, un impianto di terra sicuramente non è in grado di fermare un fulmine, per quello è previsto di adottare un apposito impianto parafulmine,  ad oggi obbligatorio solo negli edifici pubblici.

Quindi messa a terra contro i fulmini non esiste.




francescovhf

#249
Citazione di: Alinghi il 19 Agosto 2014, 15:27:10
La CEI prevede di mettere a terra, l'impianto di antenna, se non si utilizzano prese antenna isolate, questo solo per il fatto che negli impianti tv, l'antenna passa attraverso dispositivi collegati alla 220v, e quindi un malfunzionamento di uno degli apparati, potrebbe portare il cavo antenna a tensione pericolosa.

E qui bisogna capirsi bene cosa si intende per mettere a terra l'impianto di antenna.
Mettere a terra la calza del cavo, a protezione delle sole scariche elettrostatiche , oppure anche il paletto di sostegno?
Perché collegare il paletto a terra, per principio di renderlo equipotenziale rispetto alle altre masse metalliche della casa, significa a tutti gli effetti andare a realizzare un parafulmine che grava sul tetto, i cui cavi che vanno a terra sono progettati per sopportate al massimo le correnti di dispersione dell'impianto domestico. Non centinaia di migliaia di ampere.
Capiamoci bene, perché se cade un fulmine sull'antenna occorre sperare solo che vada a finire sul tondino del cemento armato e che si scarichi a terra sulle fondamenta della casa. Andare a creare una strada che possa fare in modo che si scarichi sull'equipotenziale significa veramente rischiare di far saltare tutto. A patto di non andare a creare un impianto di messa a terra separato e con tanto di trecce di rame e pozzetto a parte

Citazione di: Alinghi il 19 Agosto 2014, 15:27:10
Non ci incastra nulla con i fulmini, un impianto di terra sicuramente non è in grado di fermare un fulmine, per quello è previsto di adottare un apposito impianto parafulmine,  ad oggi obbligatorio solo negli edifici pubblici.

Quindi messa a terra contro i fulmini non esiste.

Volendo tirar fuori parecchi soldi, la messa a terra specifica per le scariche atmosferiche può essere fatta anche per le antenne. Cosa fattibile per una classica villa a due piani con ampio giardino, molto meno per un antenna montata sul terrazzo di un condominio a 9 piani...
Ma anche qui bisogna che ci capiamo bene, è un impianto di messa a terra a protezione delle scariche atmosferiche, che nulla ha a che fare con l'obbligatorietà della messa a terra dell'antenna come hai scritto sopra. E soprattutto nessun collegamento con l'impianto di terra domestico, con passaggi di cavi e pozzetti completamente separati e distanti.