SE QUESTO PROGETTO APPRODA ANCHE IN ITALIA LE HF CE LE POSSIAMO DIMENTICARE..

Aperto da 1et078, 01 Febbraio 2008, 14:47:51

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

1et078

Facciamo il punto sul Power Line Telecommunications
Il sistema PLT, Power Line Telecommunications (o PLC, Power Line Communication, o ancora BPL, Broadband over Power Line negli USA) è una tecnologia per la trasmissione a banda larga di dati utilizzando la rete di alimentazione elettrica. E' l'evoluzione - molto ampliata in termini di distanze e capacità di canale - del sistema che è utilizzato da decenni per sistemi interfonici casalinghi e per la trasmissione dati in particolari ambiti (gestori linee elettriche, applicazioni in ambito ferroviario), e che ha conosciuto negli ultimi anni un considerevole sviluppo.
Il PLC oggi viene utilizzato per accessi a banda larga (ad es. per la trasmissione dati in Internet) e si trova ad essere in concorrenza con altre tecnologie del settore come ad esempio xDSL (tecnologia a banda larga su normali linee telefoniche) e Catv (tecnologia a banda larga su reti via cavo televisive) per il cosiddetto "last mile" verso il cliente finale.
In Europa - con riferimento alla norma ETSI TS 101-867 - la tecnica PLC a banda larga utilizza la banda di frequenza da 1,6 a 10 MHz per la distribuzione e l'accesso alle abitazioni, mentre per le interconnessioni nell'ambito casalingo le frequenze preferite vanno da 10 - 30 MHz; le modulazioni digitali utilizzate - GMSK, OFDM (Ortogonal Frequency Division Multiplexing) ecc. - permettono di trasmette dati sino a velocità superiori a 14 Megabit al secondo (Mbps).
Il PLC viene oggi offerto commercialmente negli Stati Uniti e in alcuni paesi europei tra cui la Svizzera e, come vedremo più avanti, anche l'Italia. Con l'avvio dell'offerta commerciale i radioamatori e gli utilizzatori delle onde corte (enti civili e militari, Amministrazioni, ecc.) hanno subito riscontrato i primi disturbi causati dalle interferenze prodotte dalla tecnica PLC.
I segnali immessi sulle linee elettriche che devono raggiungere gli utenti PLC vengono anche irradiati (la linea elettrica è tutto salvo una linea di trasmissione ideale!), provocando grossi disturbi nella ricezione delle frequenze HF sino a 30 MHz.
Per capire meglio l'entità e la tipologia dei disturbi riporto un email che ho ricevuto da Andrea HB9GCE, un radioamatore svizzero che risiede in un condomino che utilizza la PLC per l'accesso internet a larga banda:
Il problema del PLC è un vero disastro, credimi, se ce l'hai non te lo togli più, e qui in Svizzera, per ovvie ragioni commerciali, si sta diffondendo a macchia d'olio. Una volta è venuto a casa mia uno che faceva pubblicità porta porta per il PLC, voleva offrirmi un pacchetto con tutto, TV, radio, PC, satellite, attraverso la rete 220V...ti lascio immaginare come l'ho trattato!
Non servono a niente filtri, accordatori o altro, è un rumore infernale che ti fa passare tutta la voglia di radio....
Ho chiamato l'ufficio federale che si occupa di PLC, sono venuti a casa e hanno fatto un sacco di misure con ricevitori che neanche ti immagini....su tutte le frequenze, hanno girato con loop vari intorno alla casa....dopo un paio di giorni mi telefonano e mi dicono che i valori sono sotto le soglie ammesse, quindi niente da fare.
Per fortuna la radio ha molti aspetti e per esempio le onde medie o lunghe per ora non sono toccate, DRM a parte. Oppure c'è Echolink, o i DX Tuner http://www.dxtuners.com/ oppure ancora la Radio sul web, l'altro giorno ascoltavo Sorrento Radio....cambia il modo di fare DX !
Come si può comprendere bene dall'e-mail di HB9GCE il problema della PLC è legato alle forti interferenze che si ricevono tra 1 e 30 MHz nelle prossimità di utenze del servizio Powerline.
Il suo caso è preoccupante, perché, come ha riportato, nonostante l'intervento del servizio federale del Ministero delle Comunicazioni gli impianti erano "a norma" e quindi il radioamatore in questo caso non può fare nulla se non subire i disturbi.
Da segnalare che in Svizzera la tecnologia PLC ha raggiunto negli ultimi anni una delle maggiori diffusioni in Europa in termini di utenze collegate e di percentuale di copertura del territorio.
Il problema delle interferenze delle PLC è stato risolto in maniera diversa da alcuni paesi: per esempio i governi di Austria, Australia e Nuova Zelanda hanno posto l'obbligo di evitare interferenze sulle frequenze HF "utilizzate" e la risoluzione dei problemi di disturbo è completamente a carico degli operatori PLC.
Nel nostro paese il primo esperimento di PLC è stato realizzato nel 2002 a Grosseto da Wind/Enel fornendo nel centro storico un centinaio di utenze a larga banda.
Il segretario della locale sezione ARI che ho contattato non mi ha segnalato nessun disturbo riscontrato dai radioamatori in città fino ad oggi. Impianti sperimentali sono in fase di test anche a Cremona ed a Sassuolo, entrambi usati per consentire l'accesso a internet a banda larga, e inoltre Autostrade per l'Italia S.p.a usa la tecnologia PLC per il monitoraggio del traffico all'interno delle gallerie autostradali.
La città italiana in cui si prevede una grossa diffusione del PLC nei prossimi mesi è Brescia, dove la compagnia elettrica ex-municipalizzata Asm sta investendo grossi capitali in questa tecnologia.
E' stata creata una società ad Hoc, Selene, che ha come primo progetto la telegestione-telelettura delle cabine gas, dei contatori gas, dei contatori calore (circa 9000 contatori) e poi la fornitura di accessi internet a banda larga ad oltre dodicimila utenti nella città entro il 2009.
L'investimento di otto milioni di euro prevede infatti l'inserimento di apparati PLC in circa settecento cabine di bassa tensione nelle zone di Brescia centro e nei quartieri di San Polo, Borgo Trento, Mompiano, Prealpino e Oltremella.
Ad oggi a Brescia sono attivi 250 nodi PLC nel centro e anche in questo caso, contattando la locale sezione ARI non ho avuto notizia di disturbi ricevuti in HF. L'assenza di disturbi sia a Grosseto sia a Brescia può comunque essere imputata al fatto che si tratta di impianti installati in aree "centrali" dove la distribuzione di energia viene fatta attraverso muri e cavi interrati (sovente anche schermati e/o comunque protetti), e quindi è meno probabile il fenomeno di irradiazione nell'etere dei segnali della PLC.
Le future installazioni a Brescia in aree non centrali e con un numero molto elevato di cabine di bassa tensione con PLC potrebbero iniziare a creare seri disturbi alla ricezione in HF. Vale la pena segnalare inoltre che la tecnologia PLC usata a Brescia è quella della società ILight, che distribuisce in Italia i prodotti dell'israeliana Main.net Communications Ltd. che produce gli stessi apparati che vengono usati in Svizzera e sono fonti di enormi disturbi ai radioamatori come riportato da HB9GCE.
Esempi della natura e del livello del disturbo si possono trovare sul sito del gruppo Ari EMC/RFI www.ari.it/emc-rfi/ e i sui siti internet della BBC, della RSGB, dell'ARRL. Dal punto di vista normativo la PLC è al momento argomento alquanto controverso i ambito europeo. Da un lato vi sono pressioni da parte della Commissione affinchè la tecnologia PLC possa ricevere adeguata diffusione sul territorio dell'Unione Europea, ma la stessa Commissione deve al tempo stesso garantire la libera circolazione sul territorio di beni e apparecchiature che rispettino i requisiti essenziali delle direttive sulla Compatibilità Elettromagnetica (la direttiva 89/336/EC e succ. emendamenti, tutt'ora in vigore, e prossimamente la nuova direttiva 2004/108/EC), che richiedono che tutte le apparecchiature e le installazioni elettriche ed elettroniche "non disturbino e non siano disturbate" (entro limiti dati, s'intende).
Dato che si tratta di direttive cosiddette "del nuovo approccio" esse non contengono prescrizioni tecniche di dettaglio, bensì rimandano a normative armonizzate emesse dal CENELEC (Comitato Europeo per la Normalizzazione Elettrotecnica, sovente abbreviato in CLC).
Dato poi che la normazione in ambito telecomunicazioni è in Europa seguita dall'ETSI (European Telecommunication Standard Institute), nel 2001 la commissione diede mandato ad un gruppo congiunto CLC/ETSI di sviluppare una norma specifica per la tecnologia PLT.
Purtroppo, nonostante gli sforzi profusi e le varie soluzioni cercate, non è stato possibile sino ad oggi preparare alcuna norma, né la cosa sembra fattibile in futuro, perché vi sono divergenze tecniche eccessive tra le necessità dei produttori di apparecchiature per PLC (e degli utilizzatori, beninteso) e le esigenze di protezione dello spettro radio che - non dimentichiamolo - sono sancite da trattati internazionali.
E' stato infatti accertato che la tecnologia PLT è intrinsecamente generatrice di disturbi a banda larga su tutto lo spettro delle HF, e tutte le soluzioni proposte per limitare i disturbi generati (filtri, notches vari, ecc.) sono naufragate in quanto non in grado di garantire protezione a tutti gli utilizzatori dello spettro radio.
Inoltre il livello di disturbi generato dalla tecnologia PLC è all'incirca 50-60 dB al di sopra di quanto viene ritenuto adeguato a ga rantire la protezione dello spettro disturbato, pertanto, a fronte di tanta differenza, non vi sono soluzioni di compromesso che tengano. La regolamentazione tecnica della materia "PLC" è quindi ancora in alto mare a livello Europeo, cosa ben nota anche a livello politico se la Commissione, al paragrafo 6 della raccomandazione 2005/292/EC, riconosce chiaramente che un sistema PLC può continuare a causare interferenze pur se tecnicamente "conforme".
Da questo punto di vista gli utilizzatori dello spettro radio appartenenti all'Unione Europea (la Svizzera non è tra questi!) godono perlomeno del vantaggio che se un sistema è eccessivamente disturbante le competenti Autorità dello Stato Membro sono obbligate a prendere dei provvedimenti per ridurre il livello di disturbi generato.
Proprio per questo motivo è importante segnalare agli organi di competenza (nel nostro caso il Ministero e gli Ispettorati regionali) eventuali disturbi ricevuti da impianti PLC sulle frequenze ad onde corte.
Per seguire l'espansione dell'offerta Plc a Brescia vi consiglio di visitare il sito www.selenebs.it dove è disponibile il piano di copertura delle aree cittadine con le tempistiche di installazione.
Per qualsiasi altra informazione o segnalazione di disturbi l'email da utilizzare è rfi@ari.it e il sito del gruppo Ari Emc/Rfi è www.ari.it/emc-rfi/. Ringrazio Domenico Festa IZ2GAQ per la revisione tecnica di questo articolo.





Andrea Borgnino IW0HK


--------------------------------------------------------------------------------
dal sito nazionale
EMC/RFI home - ARI home page
ragazzi ci stanno anche togliendo la possibilità di fare attività dx in onde corte,,, andiamo malissimo molto male.
poerni noi saremo costretti veramente a sentirci via internet abbandonando la radio per sempre..
che SKIFO.... 100 e passa anni di radio che grazie a Marconi ha fatto tante cose buttate all'ortiche.
ma per favore per favore.


Emergency118

Io vedo che in Svizzera continuano a fare DX tranquillamente.... :up:

maury70

 :down: :down: :down: :down: :down: :down:Andare avanti nell'evoluzione !!! Se deve essere cosi ancora :down: :down: :down: :down: :down: :down: :down: :down:
Maury70,1rgk174

Elefantino

ciao Roberto, 73 a tutti. Ma stavo pensando se non esista un modo per creare il disturbo all'inverso. Mi spiego: il Radioamatore che ha dalla sua la possibilita' di utilizzare 500 Watt, e chiaramente di trasmettere nelle porzioni di banda assegnate dal ministero. Anche se "sconfina" un po' di certo non ci fa caso nessuno, soprattutto per una buona causa :up: non c'e' nessun modo di emissione in grado di disturbare e mandare in tilt il loro nodo di comunicazione? diciamo una specie di TVI.
Comunque spero che i vari ministeri non siano cosi' stupidi da lasciare morire anche la radio......
Rtx:Kenwood TS850SAT
      Standard C5200D
      Ranger RCI 2950
      Kenwood TH22E
      Alan 48
Ant:Ecomet HF6 Verticale multibanda
      Sirio  827 Turbo
      Verticale Bibanda V/U Alto Guadagno

Stefano in Milano CQ CQ CQ DX........


Emergency118

..questo "sistema" c'è già a Grosseto, non ha mai creato nessun problema!

1et078

ragazzi io non lo so, ma l'allarme e stato lanciato dal sito dell'ARI nazionale di Milano e non penso che siano delle caxxate al buio, perke loro sono di sicuro piu iinformati di noi.
per quanto riguarda gli eventuali disturbi che un radioamatore dovrebbe arrecare a questo tipo di strumenti sarebbe altamente controproducende perke se in un  condominio (e gente con la testa fusa in giro c'e ne assai, non lo dimentichiamo mai perke la cronaca nera ne e piena...). potrebbe danneggiare seriamente le antenne che secondo loro arrecano disturbo al loro chattare e caxxate varie, e spedirti una denuncia penale per interruzione di servizio..
quindi finora non e successo niente ma in un futuro non lo so.
per quanto riguarda la radio, purtroppo devo dirti che per me è morta, mi sta passando anche la voglia di continuarla  a fare, vedo solo che la gente c'e prende per il deretano (leggasi ce prendono per il culo) e a me già dà fastidio, anche se durante il carnevale in corso di svolgimento qui ad Acireale se non ci fossero le radio sia Vhf che Uhf delle varie associazioni di protezione civile presenti, con il bigne avrebbero comunicato un emergenza alle varie ambulanze dislocate sul territorio della città.
purtroppo qua manca la cultura del fare radio (vedi ultima esercitazione a livello provinciale EUROSOT 2005, dove il comune nella sala operativa COM ai nostri amici radioamatori acesi li ha fatti sedere dicendogli "voi non siete riconosciuti quindi per voi l'esercitazione non se fà".
Negli altri comuni (circa 200 in tutta l'area etnea), le comunicazioni radio si sono svolte regolarmente tra i vari radioamatori intervenuti e ad acireale tutto via fax e cellulari, ma fatemi il piacere per cortesia ma che teste di trunza che hanno (jacitani teste i trunza si dice ed e la verità).


IZ1KVQ

l'estrema soluzione è tenere una batteria al piombo in tampone cosi' si e' indipendenti dalla linea elettrica

speriamo comunque che non lo facciano
--
i migliori 73 da IZ1KVQ
Francesco
*************************
se ti va visita il mio sito
http://iz1kvq.altervista.org/index.html
************************
Grid: JN44LK
CQ Zone: 15
ITU Zone: 28
QSL: Bureau, Direct, eQsl, e-mail or Lotw


Cb Colt

Si SanPietro,ma il fatto è che sicuramente con questo metodo poi le riceviamo comunque tramite antenna!
C'è una frequenza che si aggira attorno ai 30Mhz in cui c'è una portante fortissima(poi ce ne sta un altra a 40 e passa) che non si sa la provenienza ma c'è! un amico ha detto che arriva proprio dalla rete elettrica, ma non son sicuro che sia così! l'unico modo era stato provare durante il blackout ma non mi è venuto in mente  :mrgreen:
comunque a noi potrebbe non dare fastidio, ma una trasmissione diversa probabilmente si invece!
E i trasmettitori tv?anche se in digitale, potrebbero essere sempre influenzati! come si fa lì per le batterie? sicuramente filtri a josa e trasformatori isolatori,ma basterà? boh
Anche se OT sapete cosa c'è in questa freq? Ovvero 30,73(se non sbaglio o comunque lì vicino  :mrgreen:)
Datemi un cacciavite e mi farò sentire dal mondo...

Chiamatemi sul CH13 o CH45 propagazione permettendo...
73 by Espresso Colt

New effetto eco! Molto soft e penetrante nel qrm

[url=http://www.postimage.org/image.php?v=Pq1oxd

Mheta Cavaliere Oscuro

Citazione di: Emergency118 il 02 Febbraio 2008, 11:03:44
..questo "sistema" c'è già a Grosseto, non ha mai creato nessun problema!

Anche a novara c'è una cosa analoga tra 2 sedi enel...comunque è il classico falso allarme...un pò come si allarmava qualche anno fa',ricordo..c'era chi diceva che con tutti i ripetitori gsm non si poteva più parlare con la 27... :grin: :grin:

Sono tutte convinzioni...dai,basta un filtro di rete,proprio in extremis...ma io,sono convinto che non creera' alcun problema...è l'evoluzione della trasmissione dati,giusto che non si fermi in un mondo tecnologico...come giusto è anche l'avvento del digitale nella radiantistica,anche se sento vecchi radioamatori criticare questa cosa..io invece sono favorevole al digitale...offre nuove opportunita' di comunicazione..viva' il progresso.. :up:


dukeluca86

Si è una storia che c'è sempre stata, i CW criticano la fonia, i "fonici" criticano il digitale, e vedrai che i digitali troveranno qualcosa da criticare prima o poi, tutto in hi ovviamente

PS Credo che in ogni caso le potenze in gioco siano bassine, altrimenti interferirebbero una linea con l'altra, quindi non dovrebbe infastidire nessuno, al limite sarebbe buona cosa schermare i cavi di rete dentro un contenitore tipo canalina di alluminio o simile, anche se è un lavoraccio.
Il miglior SO ? Linux !

Marcello

Io lo uso per portare la rete Ethernet dalla mia stanza alla cantina perchè il WIFI non arriva li.
Devo dire che va perfettamente!!





Speriamo che non succeda questa apocalisse...
Io credo di no...

jackaroe

Marcello che è successo, non se i più amministratore ?????????

jackaroe



maury70

Maury70,1rgk174

scorpio

73 a tutti... leggo solo adesso questo interessante argomento, e confesso che da un po' di tempo seguo la questione PLC con non poco timore, ma i timori se non confermati con verifiche tecniche veritiere rimangono sempre allarmismi di basso profilo   soprattutto se trasformati in "allarmismi precofezionati" da chi ne sa di più e per motivi di opinione "conservativa" si oppone a tutto ciò che è "nuovo" (idea esclusivamente mia).
Detto ciò circa 2 settimane fa ho trovato il sito internet dell'amico Andrea HB9GCE e ho letto con attenzione il tutto.
www.hb9gce.ch
Premettendo la mia quasi totale ignoranza nel campo radiotecnico (...io sono solo un autodidatta della Domenica..) ho capito che nel territorio Svizzero per motivi legati a legislazioni discutibilissime ma reali (purtroppo per loro) è fatto divieto assoluto di installare antenne esterne alle abitazioni in particolare nei tetti (!).
Lui stesso per esigenza personale legata alla sua passione per il radiantismo ha installato nella casa di campagna un ingegnoso e non troppo complesso sistema di ricezione "automatizzato" e "telecontrollato" via internet a causa di queste legislazioni.
Ovviamente prima di questa soluzione estrema, avrà utilizzato (e magari utilizza tutt'oggi) come moltissimi Svizzeri fanno da sempre antenne sistemate all'interno di casa o al balcone, ciò mi fa supporre che eventuali interferenze di tipo PLC (presupponendo che esistano) siano di gran lunga più problematiche per loro, anche se gli impianti d'antenna e/o gli eventuali RX o RTX sono schermati con cavi grossi 30mm e/o sistemati in carcasse di ferro grosse 10 mm (tutto in HI) ma sistemati nel "cuore" dell'ubicazione ove son onnipresenti terminali PLC, vista la vicinanza inevitabile...
Rimetto la valutazione a chi più ne sa, sperando di capire se il mio timore può tranquillamente rimanere tale o ritornarsene la da dove è venuto.
Auguro a tutti una buona continuazione (con o senza PLC).