Autopsia di una Sigma Mantova Turbo

Aperto da 1vr005, 22 Agosto 2012, 18:13:22

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

1vr005

Qualche settimana fa mi sono deciso a smontare la mia Mantova Turbo, istallata sul tetto dal 1992.
Poiché in passato mi è successo che cadessero dal tetto pezzi di un'altra antenna (una direttiva 4 elementi Sigma) a causa dell'ossidazione di alcune parti, ho voluto controllare che la Mantova, grande e pesante, non potesse essere fonte di pericolo per cose o, peggio, persone.

Dunque vediamo qualche fotografia di questa antenna, che non era mai stata smontata completamente prima d'ora e dunque si è fatta quasi 20 anni di onorato servizio in condizioni climatiche negative.
Il clima della zona è freddo e umido d'inverno, mite e relativamente piovoso d'estate, fresco e molto piovoso nelle stagioni di mezzo, privo di salsedine, caratterizzato da bassi livelli medi e massimi di radiazione solare a causa della frequente copertura nuvolosa del cielo e della elevata latitudine. L'ubicazione è in collina/campagna, quindi poco o niente smog; la ciminiera più vicina a me dista una ventina di km in linea d'aria.

In primo luogo, le parti di radiale che vanno infilate e fissate nella base si presentano ossidate, malgrado le avessi siliconate ben bene per evitare infiltrazioni d'acqua piovana. Avevo anche coperto di silicone i bulloncini da sopra, sempre per evitare che entrasse acqua.

La spiegazione che propongo per questo fenomeno è che magari non ci entra l'acqua piovana, ma anche al chiuso condensa l'umidità per effetto delle variazioni di temperatura, per cui la rugiada fa sì che l'alluminio si ossidi lo stesso. Con il mio clima, quella parte di antenna può coprirsi internamente di ghiaccio e restare ghiacciata per giorni e giorni. Le tracce di ruggine che vediamo non dipendono né dal radiale né dal dado o dal bullone con i quali i radiali si fissano, che contro la mia aspettativa si sono rivelati in materiale inox.

Qui vediamo che l'acqua non può essere entrata neanche dal giunto tra primo tubo in alluminio e vetroresina, perché avevo chiuso tutto ben bene con il silicone.

Come si osserva in questa foto, in alcune parti della base si sono formate alghe (o licheni, non saprei), a causa di ristagni d'acqua. A mio avviso questo dovrebbe essere evitato tramite accorgimenti costruttivi e dunque progettuali.
Altro dettaglio sgradevole che si osserva in quella foto è che il capo del bullone che esce dal blocco di plastica (con sotto vetroresina) da cui parte la molla di taratura è ossidato - mentre il dado che ci va fissato è in ottone e presenta solo ossidazione superficiale. Lo possiamo vedere anche in quest'altra prospettiva:

e da questa...

...e da questa

Sgradevole. Se lo avessi saputo prima, ci avrei applicato una spruzzatina di zinco spray, e ho sbagliato a non farlo. Certo io ho sbagliato a non metterci lo zinco spray, ma la Sigma ha sbagliato a metterci un bulloncino cromato o zincato e non qualcosa di non facilmente ossidabile tipo acciaio inox o ottone o altro. Forse c'erano problemi di conduttività a sconsigliare il ricorso all'inox, ma per un pezzo così corto e di così buona sezione non credo che un bullone inox avrebbe provocato problemi.



LP_65

73 a tutti
Innanzitutto grazie per la testimonianza molto interessante a valutare la longevita di un prodotto . Se capisco bene, dopo una 20ina di anni di servizio mi pare che con un buon prodotto per l'alluminio (..un bel bagnetto..), della carta abrasiva fine, qualche pezzo di ferramenta ad-hoc e una "cremina conduttiva" l'antenna possa tornare come nuova e tirare i prossimi 20 anni. Niente male direi visto che spesso si elogiano prodotti ben piu costosi ed esotici che non danno poi tanto di piu (sia come performances che come affidabilità nel tempo).

Domandina: L'antenna prima che la smontassi era perfettamente funzionante?
Grazie, 73
73's, Luigi - IZ2XMK.

L'uomo accorto impara dai propri errori, il saggio dalle esperienze altrui.

1vr005

Ora vediamo da che cosa dipende la ruggine che abbiamo trovato sull'attacco di un radiale. Guardiamo bene questo disco metallico.

Si vedono tracce di ruggine colata fuori dai bordi, proveniente dall'interno, e si vede ruggine anche in alcuni dei fori dai quali fuoriescono i bulloni che fissano i radiali. Allora togliamo le due viti che fissano il disco alla base di plastica nera, ed ecco in che condizioni sono le viti.

Marci. Altri due pezzi non-inox.

Ora, non sono riuscito a staccare quel disco, perché al connettore SO-239 è saldato un conduttore corto, dunque non si riesce a infilarci un attrezzo per svitare o sbullonare il connettore e rimuovere il pezzo. Bisogna fare un po' di contorsioni per vederci dentro. Diamo un'occhiata.
Qui si scorge un po' di ruggine.

E qui oltre alla ruggine si vede che sul lato interno del disco metallico (al quale le calamite si attaccano, dunque non è alluminio) si è anche depositato del calcare, come in un ferro da stiro  ???


Il calcare si vede meglio in quest'altra immagine


Domanda: come fa a depositarsi calcare in quella superficie? La mia risposta è la seguente. Acqua da sopra non ne entrava, l'acqua da sotto non entrava perché di solito la pioggia non va in salita, ma le escursioni termiche producono facilmente rugiade. I metalli nelle notti con cielo sereno diventano molto freddi perché disperdono calore verso lo spazio per irraggiamento in infrarosso. L'aria, che di notte con sereno è più calda di questi metalli e contiene umidità, a contatto con i metalli freddi si raffredda e rilascia l'umidità, che condensa sulle superfici. E' lo stesso fenomeno per effetto del quale nelle mattine invernali troviamo l'auto parcheggiata all'aperto coperta di brina....
Dunque si condensa l'acqua, magari nella notte gela pure, e rimane lì dentro perché c'è scarsa ventilazione a portarsela via. Se poi c'è alternanza di sole e gelo, l'acqua continua ad alternare la condizione liquida e quella solida, ma se ne resta sempre lì anche per mesi. Consideriamo poi che qui è capace di piovere anche per tre settimane consecutive oppure possono esserci mesi nei quali piove almeno una volta tutti i giorni, dunque l'acqua che c'è lì non se ne va  mai.
Alla fine però l'acqua riesce ad andarsene perché prima o poi arriva una settimana di sole con un po' di vento, e lascia lì il calcare che contiene, cosa che spiegherebbe la patina di calcare che c'è su quel disco.

1vr005

Citazione di: LP_65 il 22 Agosto 2012, 18:41:58
73 a tutti
Innanzitutto grazie per la testimonianza molto interessante a valutare la longevita di un prodotto . Se capisco bene, dopo una 20ina di anni di servizio mi pare che con un buon prodotto per l'alluminio (..un bel bagnetto..), della carta abrasiva fine, qualche pezzo di ferramenta ad-hoc e una "cremina conduttiva" l'antenna possa tornare come nuova e tirare i prossimi 20 anni. Niente male direi visto che spesso si elogiano prodotti ben piu costosi ed esotici che non danno poi tanto di piu (sia come performances che come affidabilità nel tempo).

Domandina: L'antenna prima che la smontassi era perfettamente funzionante?
Grazie, 73

Se riesco a sistemare quel disco metallico arrugginito la rimonto, ma se non trovo soluzione per quel problema, penso che la regalerò a un amico OM che ci si farà qualcosa per le bande che frequenta lui.

Sì, l'antenna funzionava. Non so dire quanto perfettamente perché non ho termine di paragone. Diciamo che la Sirio GPS 27 1/2 onda che ho istallato al posto suo sullo stesso palo con lo stesso cavo coassiale dà segnali più bassi a tutte le stazioni locali qui nel circondario e ha banda più larga. Secondo me, comunque, quell'antenna era in perfette condizioni di funzionamento, ma non ho prove per sostenerlo. Ora mostrerò che con qualche accorgimento (silicone a manetta) i giunti fra i tubi erano tutti assolutamente perfetti dopo 20 anni di tempaccio bellunese. A quell'antenna è mancata solo la "prova dell'85" (con riferimento alla grande gelata di gennaio 1985), cioè da quando è lì non è mai stato tanto freddo da vedere se tiene botta a temperature estreme.


1vr005

Vediamo qui che i bulloni che fissano l'antenna al palo erano in condizioni assolutamente perfette. Questo era facile da controllare anche senza smontare l'antenna, ma rassicura accertare che sia così. Una raffica di vento a 90 km/h (da me rara ma può capitare) se i bulloni sono andati ci mette poco a portarsi via una Mantova e a buttarla in testa a qualcuno o a gettarla sul tetto della casa accanto o su un'auto parcheggiata sotto, facendo bei danni. E' essenziale che questo non possa succedere.

E brava la Sigma che ha fatto in modo che questo non possa succedere.  :birra:
Se il sistema cede è perché ha ceduto il palo sotto l'antenna, ma l'antenna dal palo non si schioda.

A dire il vero più che per i bulloni della base ero preoccupato per le condizioni di conservazione del vetroresina sul quale si innesta il primo tubo di alluminio, ma a causa di quella protezione di plastica non riesco a vedere come sia messo. Mi risulta che sulla Mantova 1 quel tratto di vetroresina si sia rivelato problematico in quanto intaccato dalla radiazione solare, e che qualche Mantova 1 si sia spezzata proprio lì. Probabilmente è proprio per questa ragione che è stata introdotta quella protezione di plastica.
Vediamo al volo questo pezzo di plastica cui mi sto riferendo, e si nota anche un altro dettaglio: avevo riempito di silicone i tagli verticali sul primo tubo, probababilmente pensando più all'acqua che alla radiazione solare.

Se qualcuno sa dirmi come si toglie quello scatolotto nero, mi fa un grosso favore. Ho bisogno di vedere com'è messo il vetroresina che c'è sotto. Se è bello solido si può pensare di rimettere su l'antenna, ma se è al lumicino non è il caso di rischiare.

1vr005

#5
Ora passiamo a vedere qualche altro dettaglio, in particolare i giunti fra i tubi che compongono lo stilo. A suo tempo ho montato l'antenna in cortile, l'ho appoggiata su cavalletti, e ho annegato tutti i giunti nel silicone, sia per evitare che ci entrasse acqua sia per proteggere le fascette che serrano i vari giunti dall'ossidazione. Quando il silicone si è asciugato, ho calato uno spago dal tetto e ho tirato su la Mantova già pronta per il fissaggio al palo, alla quale mancavano solo i radiali.

Ecco come ho coperto di silicone i vari giunti (non vi dico poi i sacramenti che ci sono voluti per togliere tutta quella roba, ci ho lavorato una giornata con cutter affilati e lamette da barba)










E ora passiamo a vedere in che condizioni erano le varie fasce stringitubi. I due giunti più alti erano serrati da normali fascette stringitubi di quelle che si comprano in ferramenta a 40-60 centesimi l'una, e le ho trovate in condizioni perfette, come questa:

Non ricordo se in quell'occasione ho usato le fascette originali fornite con l'antenna o se le ho cambiate. Qualcosa devo aver cambiato perché in uno dei giunti anziché una fascetta ce ne ho trovate due - ed entrambe sotto il silicone erano perfette, come nuove.
I due giunti più bassi invece erano serrati con dei particolari collari che non avevo mai visto prima e non ho più visto dopo, e che nelle Mantova più recenti non si trovano più - nelle ultime Mantova tutte le fascette fornite sono in acciaio inox. Vediamo che uno di quei due collari presentava segni di inizio di ossidazione


mentre l'altro era maggiormente intaccato dalla ruggine. Ciò malgrado risultava ancora ben stretto e sarebbe durato altri anni. Ma è stato bene sgamarlo ora.





LuckyLuciano®

#6
Citazione di: 1vr005 il 22 Agosto 2012, 19:15:39


Se qualcuno sa dirmi come si toglie quello scatolotto nero, mi fa un grosso favore. Ho bisogno di vedere com'è messo il vetroresina che c'è sotto. Se è bello solido si può pensare di rimettere su l'antenna, ma se è al lumicino non è il caso di rischiare.



Se dai un'occhiata nel mio vecchio topic di restauro di una Mantova TURBO, vedrai che la base radiali in plastica, la si sfila solo se fai saltare il rivetto.
http://www.rogerk.net/forum/index.php?topic=14853.20
Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere®
La stanchezza passa, le ferite guariscono, la gloria...è eterna©
Homines, dum docent, discunt™


Rommel

Salve a tutti.

Penso che la ditta produttrice dell'antenna non si sia posta il problema di come farla durare il più possibile.

Se dopo vent'anni (o meno) uno la ricompera nuova, di sicuro saranno più contenti.

Delle volte l'ossido di alluminio si presenta sottoforma di polvere biancastra che se depositata/appiccicata da qualche parte potrebbe sembrare calcare, però non so se è il tuo caso.

Saluti da Alberto.


1vr005

Ora vorrei mostrare in maggior dettaglio un aspetto che si è già visto nelle foto precedenti, ossia l'effetto del silicone sui tubi e sui giunti.
Si legge e si sente spesso di non siliconare le antenne perché il silicone le corrode. A me, come si è visto, questo non è successo, mentre l'alluminio nelle parti coperte dal silicone è rimasto come nuovo e in quelle esposte alle intemperie si è coperto di una patina di ossido. Andiamo a vedere nel dettaglio questo aspetto, e il modo come si presentano le parti di tubo inserite in altri tubi con la protezione data dal silicone.

Qui vediamo un giunto siliconato al quale ho rimosso parte del silicone. Come si vede, dove c'era il silicone è tutto splendente come nuovo e dove il silicone non c'era c'è un velo di ossidazione.


Visto che il silicone ha protetto l'alluminio e non ha danneggiato la comune fascetta stringitubi da pochi centesimi, non mi pare una cattiva idea mettercelo.

Qui vediamo il giunto in modo che si possa osservare anche il tubo di diametro inferiore che va infilato dentro l'altro. Come nuovo. Abbiamo visto in precedenza, invece, che gli attacchi dei radiali, non immersi nel silicone, si erano ossidati. Il terzo tubo che si vede serve a dare un termine di paragone in più. E' un elemento della mia vecchia Yagi 4 elementi, quello che ha perso il terminale a causa di una vite marcita. Su quell'elemento silicone non ce n'era...

Non sto a infliggervi tutti i giunti, perché erano tutti perfetti. Quando leggete che se una Mantova funziona ancora e ha stazionarie basse dopo 20 anni è perché si è ossidata e i componenti resistivi allargano la banda e abbassano le stazionarie (capita di leggere e sentire anche questo), sapete che può essere vero per un'antenna montata nuda e cruda così come arriva nella sua confezione, ma probabilmente non per una adeguatamente protetta dagli agenti atmosferici: se una Mantova funziona ancora dopo 20 anni, probabilmente è anche perché era fatta bene e si sono adottate un po' di precauzioni (sebbene abbiamo visto che non sono state del tutto sufficienti).

Ultima cosa da vedere è questo giunto, sul quale - nella parte interna di tubo - ho trovato una specie di patina oleosa. Poco ma sicuro, io non ci ho messo olio. Non ho idea di che cosa sia quella cosa. Non è acqua perché molti giorni dopo aver smontato l'antenna è ancora lì e non evapora, e unge. Non ho idea di che cosa si tratti.



A questo punto mi pare di aver mostrato tutto quello che c'era da mostrare.
Anzi no, ci sarebbero anche i terminali dei radiali, dei quali però non ho una foto. Sono saltati via i tappi e degli insetti ci hanno fatto il nido portandoci dentro della paglia. Non ho altro da riferire.

Invece chiedo a tutti qualche suggerimento su

1) come staccare quel cavolo di blocco di plastica che c'è alla base per vedere in che condizioni è il vetroresina che c'è sotto
2) come sostituire il bullone che ne sporge con uno più duraturo (si potrà mettere un pezzo inox?)
3) con quale materiale riprodurre il disco di metallo che c'è sotto la base.


1vr005

Citazione di: Rommel il 22 Agosto 2012, 20:08:38
Salve a tutti.

Penso che la ditta produttrice dell'antenna non si sia posta il problema di come farla durare il più possibile.

Se dopo vent'anni (o meno) uno la ricompera nuova, di sicuro saranno più contenti.

Delle volte l'ossido di alluminio si presenta sottoforma di polvere biancastra che se depositata/appiccicata da qualche parte potrebbe sembrare calcare, però non so se è il tuo caso.

Saluti da Alberto.



Non credo, perché al piatto in questione si attaccano le calamite del tipo usato per tenere chiuse le porte degli armadi da quattro soldi. Credo che sia ferro o qualche altro materiale ferroso, non alluminio.

1vr005

Citazione di: LuckyLuciano® il 22 Agosto 2012, 19:57:01
Citazione di: 1vr005 il 22 Agosto 2012, 19:15:39


Se qualcuno sa dirmi come si toglie quello scatolotto nero, mi fa un grosso favore. Ho bisogno di vedere com'è messo il vetroresina che c'è sotto. Se è bello solido si può pensare di rimettere su l'antenna, ma se è al lumicino non è il caso di rischiare.



Se dai un'occhiata nel mio vecchio topic di restauro di una Mantova TURBO, vedrai che la base radiali in plastica, la si sfila solo se fai saltare il rivetto.
http://www.rogerk.net/forum/index.php?topic=14853.20

Grazie. Santo subito.   :birra:

r5000

73 a tutti, il bianco che ti ritrovi dentro l'antenna è ossido di zinco o di alluminio, è sicuramente dovuto al tempo e all'aria acida, anche il silicone fà quello scherzo e lo vedi all'interno perchè fuori si lava via con la pioggia, sempre se il silicone è del tipo acetico, non ho foto da farti vedere ma ho presente dei pali zincati che dove c'era il silicone si è sbiancato tutto tanto da venir via tutto il silicone in un colpo solo come se metti il silicone sopra un ferro verniciato e si solleva la vernice... riguardo all'olio o è un residuo di lavorazione (dubito dopo tanti anni...) oppure dell'ossalato che la plastica vecchia rilascia, capita molto spesso con le plastiche gommose come quelle dei salvatelecomandi, o le stesse tastiere dei telecomandi, l'unto che c'è dentro non è dovuto a sporco esterno ma esce dalla plastica stessa, se nell'interno hanno messo degli oring o gomma è probabile che viene da lì...
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599

1vr005

#12
Citazione di: LuckyLuciano® il 22 Agosto 2012, 19:57:01
Se dai un'occhiata nel mio vecchio topic di restauro di una Mantova TURBO, vedrai che la base radiali in plastica, la si sfila solo se fai saltare il rivetto.
http://www.rogerk.net/forum/index.php?topic=14853.20

Mi sono letto tutto il topic. Bene benone, hai risposto a un bel po' di quesiti che avevo in mente (togliere la scatola nera, sostituire i rivetti con viti, sostituire il conduttore interno, sostituire il bulloncino cui si attacca la molla con uno inox, rinforzare la massa tra radiali e palo con un cavetto supplementare, eccetera).  :up:

Per quanto riguarda il disco metallico che c'è sotto la base, cioè questo



nel mio caso sul lato interno è piuttosto arrugginito. Tu hai dovuto carteggiarlo/smerigliarlo? E, se sì, poi come lo hai protetto dall'ossidazione? Se ci si mette vernice antiruggine, poi i radiali non fanno più contatto. Nel mio caso questo non è un problema perché i radiali non ce li rimetto, ma per varie ragioni mi intriga questa questione. Chiaramente uno specialista per riprodurmi quel pezzo mi chiederebbe più di quanto costa l'intera antenna nuova, per cui devo recuperare il pezzo originale.


1vr005

Citazione di: r5000 il 22 Agosto 2012, 22:09:07
73 a tutti, il bianco che ti ritrovi dentro l'antenna è ossido di zinco o di alluminio, è sicuramente dovuto al tempo e all'aria acida, anche il silicone fà quello scherzo e lo vedi all'interno perchè fuori si lava via con la pioggia, sempre se il silicone è del tipo acetico, non ho foto da farti vedere ma ho presente dei pali zincati che dove c'era il silicone si è sbiancato tutto tanto da venir via tutto il silicone in un colpo solo come se metti il silicone sopra un ferro verniciato e si solleva la vernice...

Questo è possibile. Ho in cortile un palo zincato telescopico di quelli che si acquistano nei negozi di materiali per antennisti TV, e in vari punti presenta una polverina bianca, la quale però non viene via molto facilmente. Sto lasciando il palo all'aperto sotto la pioggia per farlo ossidare in modo da riuscire poi a verniciarlo (pare che la vernice aggrappi bene sullo zinco ossidato ma non su quello lucido), e in diversi punti il bianco rimane attaccato malgrado la pioggia.

Citazione di: r5000 il 22 Agosto 2012, 22:09:07
riguardo all'olio o è un residuo di lavorazione (dubito dopo tanti anni...) oppure dell'ossalato che la plastica vecchia rilascia, capita molto spesso con le plastiche gommose come quelle dei salvatelecomandi, o le stesse tastiere dei telecomandi, l'unto che c'è dentro non è dovuto a sporco esterno ma esce dalla plastica stessa, se nell'interno hanno messo degli oring o gomma è probabile che viene da lì...

Non mi pare che dentro i tubi della mantova ci fossero spessori di gomma, oring-buna o simili. Può darsi che ce ne fossero per farli agire da fine-corsa per i tubi in modo da poter montare l'antenna solo in modo corretto così da far fermare i tubi alla lunghezza giusta. Non credo, ma potrebbe essere così. E' passato troppo tempo per ricodare com'era da nuova.
Certo uno spessore di gomma alla base c'è. Non so a cosa serva ma c'è. Quando farò saltare i rivetti per togliere il blocco nero - cosa che ora non posso fare perché mi si è guastato il trapano proprio ieri - ci darò un'occhiata. Personalmente però propendo per il residuo di lavorazione. Certo che se montando l'antenna avessi viso quel velo di unto, lo avrei rimosso con straccio e benzina perché molto spesso gli olii sono isolanti e possono compromettere il contatto fra i tubi. Non so da che parte arrivi quella cosa.
Circa l'effetto del silicone su quel piatto, diamo un'occhiata a questa immagine:


Attorno al connettore SO-239 c'era un bel centimetro di silicone, e non si è formata nessuna ruggine e nessuna polverina bianca. Quella superficie stava esposta verso il basso, dunque non ci pioveva sopra. Non è stato il silicone a far ossidare quel piatto; lì dentro non ce n'era. A mio avviso è molto verosimile che l'ossidazione sia dipesa dal ristagno d'acqua o da qualche non impossibile fenomeno galvanico. Da quese parti è noto che qui i tubi dell'acqua e le cisterne del gasolio durano poco a causa di correnti elettriche naturali presenti nell'ambiente.
Secondo me comunque il punto è proprio il ristagno d'acqua lì dentro. La superficie superiore sulla quale può fermarsi l'acqua - e il ghiaccio - è ossidata, e quella inferiore dalla quale le gocce di rugiada possono cadere giù ed essere asciugate presto dal vento non è ossidata. Mi è capitato un paio di anni fa di assistere all'apertura della colonnina Telecom che smista le linee telefoniche tra le case qui nei paraggi perché da me non funzionava più il telefono. Malgrado la guarnizione dello sportello, i contatti in rame interni erano tutti verdi per l'ossido e sul fondo si era formato un mezzo centimetro di ghiaccio. Guarnizioni o non guarnizioni, col clima che c'è qui questo è l'andazzo.
Mi diceva un carrozziere che conosco che ora con le auto con gli scatolati pieni di catrami vari le cose vanno meglio, ma che una volta era abbastanza normale che le auto in zona buttassero fuori ruggine proprio dagli scatolati perché col freddo si condensava l'umidità al loro interno e iniziava la corrosione, e che l'unica possibile precauzione era mettere l'auto in garage.

r5000

73 a tutti, quando ci sono due metalli diversi a contatto si forma una pila, zinco-rame, rame-allumino ecc... alcune sono molto dannose e conviene usare rondelle in bimetallo o acciaio inox ma il meglio è quando il materiale è lo stesso e quindi alluminio-alluminio o rame-ottone o anche rame- bronzo , se c'è di mezzo viti zincate prima o poi l'ossido altera il contatto mentre se c'è di mezzo l'acciaio inox o l'ottone nichelato ecc... la durata è molto maggiore, le antenne professionali sono fatte così, le antenne ad uso consumer invece se và bene hanno le viti zincate e qualche ranella... l'olio poi preserva l'ossidazione se toglie ossigeno al metallo ma quando invecchia fà l'effetto contrario e diventa un'acido, ad esempio non bisogna mai mischiare olio e grasso diversi perchè ci vuole poco per trasformarli in agenti corrosivi, se usi il grasso sui filetti si svitano dopo anni senza fatica ma se le viti sono in acciaio o bronzate, la zincatura tiene bene se è all'aria ma nel filetto si consuma e quindi il grasso rallenta l'ossidazione (se non c'è il ferro a contatto dell'aria) ma dopo molti anni diventa tutto un blocco di ruggine... per questo quando faccio manutenzione tolgo le viti e pulisco il filetto e sostituisco le viti, in media è bene non aspettare oltre i 10 anni, dipende molto dalle condizioni ambientali, quì le temperature non sono da alta montagna ma il problema è l'inquinamento e piogge acide...
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599

LuckyLuciano®

Citazione di: 1vr005 il 23 Agosto 2012, 11:36:58


Mi sono letto tutto il topic. Bene benone, hai risposto a un bel po' di quesiti che avevo in mente (togliere la scatola nera, sostituire i rivetti con viti, sostituire il conduttore interno, sostituire il bulloncino cui si attacca la molla con uno inox, rinforzare la massa tra radiali e palo con un cavetto supplementare, eccetera).  :up:

Per quanto riguarda il disco metallico che c'è sotto la base, cioè questo



nel mio caso sul lato interno è piuttosto arrugginito. Tu hai dovuto carteggiarlo/smerigliarlo? E, se sì, poi come lo hai protetto dall'ossidazione? Se ci si mette vernice antiruggine, poi i radiali non fanno più contatto. Nel mio caso questo non è un problema perché i radiali non ce li rimetto, ma per varie ragioni mi intriga questa questione. Chiaramente uno specialista per riprodurmi quel pezzo mi chiederebbe più di quanto costa l'intera antenna nuova, per cui devo recuperare il pezzo originale.


Si ho smerigliato tutto.
Inoltre ho notato che il sistema è concettualmente errato sotto l'aspetto pratico perchè non mi puoi far basare tutto il funzionamento elettrico base/stilo sul contatto su di una superficie pari allo spessore di quel disco.
E' una cosa ridicola.
A parte lo sfogo tecnico, io ho solo ripulito per bene tutta la parte e rimontato. Senza riverniciare. Non era mia intenzione farla durare altri 20 anni.
Per migliorare il contatto elettrico ho aggiunto quel cavetto evidenziato del topic.
Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere®
La stanchezza passa, le ferite guariscono, la gloria...è eterna©
Homines, dum docent, discunt™

1vr005

#16
Citazione di: LuckyLuciano® il 23 Agosto 2012, 15:19:55
Si ho smerigliato tutto.
Inoltre ho notato che il sistema è concettualmente errato sotto l'aspetto pratico perchè non mi puoi far basare tutto il funzionamento elettrico base/stilo sul contatto su di una superficie pari allo spessore di quel disco.
E' una cosa ridicola.
A parte lo sfogo tecnico, io ho solo ripulito per bene tutta la parte e rimontato. Senza riverniciare. Non era mia intenzione farla durare altri 20 anni.
Per migliorare il contatto elettrico ho aggiunto quel cavetto evidenziato del topic.

Domanda: quando piove hai forte QRN? Cioè, quando ci sono piogge intense magari a seguito di un improvviso acquazzone estivo ti capita di sentire come delle pernacchie continue con segnale 7-9 nell'apparato, che non riesci a sopprimere con l'uso di NB/ANL?
Il genere di disturbo che ho in mente è questo - in una registrazione relativa però a una 1/2 onda Sirio GPS 27. Ma in Mantova era uguale e anche peggio:



Mi viene il dubbio che la proverbiale capacità delle Mantova (tutte) di portare QRN alle stelle dipenda proprio dalla carente massa dell'antenna.
Oggi ho tolto i rivetti e rimosso quello scatolotto nero, e in effetti c'era dentro un piccolo lamierino (arrugginito) a fare contatto tra il disco metallico e il tubo di sostegno. Visto che tu hai applicato una massa supplementare, sarebbe interessante sapere che risultati hai in termini di QRN.
Cmq più tardi posterò le foto di quello che ho trovato dentro lo scatolotto nero.

1vr005

#17
Ecco le immagini del contenuto della calotta nera dell'antenna.

Qui vediamo il piatto alla base, ripreso dalla parte "di sotto", verso il suolo, il bullone cui si attacca la molla di taratura con dado e rondelle, e il lamierino che mette in corto-circuito il piatto stesso con il palo di sostegno.

Un dettaglio che non si vede nella foto è che i contatti del polo caldo del connettore SO-239 mostrano residui di acqua, cioè deposito di calcare (come un velo). Questo indica che lì è entrata acqua. Siccome il tutto era annegato nel silicone, l'acqua deve essere entrata da sopra oppure può essersi condensata nel posto. In ogni caso, però, il connettore deve essere di buona qualità perché non presenta brutte ossidazioni.
Invece guardate un po' com'è ridotto il bullone al quale si fissa la molla di taratura. Non c'è dubbio che quel pezzo deve essere sostituito con un pezzo inox, sia su questa antenna ma auspicabilmente anche fin dalla fabbrica.

Qui vediamo le stesse cose, ma con il disco girato sul lato opposto, quello che sta rivolto verso l'alto. Come vediamo è in cattive condizioni. E' plausibile che buona parte dei radiali non facessero più contatto con il piatto se non attraverso i bulloncini che li attraversavano. Quelli erano in inox e in perfetto stato, per cui probabilmente il contatto c'era.

Ingrandendo quest'immagine si nota che in tutta la circonferenza del piatto attorno al connettore SO-239 c'è ruggine. Questo non mi piace. Il contatto tra piatto e massa del connettore c'è ma quella ruggine non ci dovrebbe essere. Anche questo pezzo, a mio avviso, DEVE essere sostituito con un pezzo inox fin dalla fabbrica.

Vediamo però in questo dettaglio che il lamierino che mette il palo in corto con il piatto era ossidato, e che la sua sede a sua volta era malamente arrugginita (ho evidenziato entrambi in rosso).

Infatti dopo aver staccato i radiali (ma prima di rimuovere la calotta nera), ho provato con il tester se vi fosse corto-circuito tra il palo e il disco cui si attaccano i radiali (e la massa del connettore SO-239), e il risultato è stato negativo. Dunque avevo l'antenna elettricamente separata dal palo, non a massa. Può darsi che fosse a massa quando c'erano i radiali, se qualcuno di loro infilato fino a fine corsa sbatteva contro il palo di alluminio e ci restava premuto contro, ma ne dubito.

Queste sono le condizioni del tubo in vetroresina, che era la mia principale preoccupazione. Se quel tubo cede, l'antenna si spezza e lo stilo cade giù dal tetto, col rischio che finisca in testa a qualcuno. Siccome il mio tetto è alto una decina di metri, per me era una preoccupazione avere su un'antenna vecchia di 20 anni. Come vediamo, però, quel pezzo è ancora in perfette condizioni, e resisterà ancora per molti anni. Brava Sigma.  :up:



1vr005

Ora devo chiedere due chiarimenti a LuckyLuciano®.

Diamo un'occhiata a questo dettaglio:


1) Se ho capito bene quanto hai scritto nell'altro topic, hai aggiunto dei punti di saldatura a stagno lungo il solco racchiuso dal rettangolo rosso, è corretto?

2) quando si rimonta l'antenna, come cavolo si fa a far fare contatto al terminale della bobina (nel quadrato blu) con il conduttore che viene dal polo caldo del PL? Hai estratto il terminale della bobina e ci hai saldato, ri-infilandolo poi nella sua sede? Ci hai saldato un capocorda? E se sì, come hai fatto? Lì gli spazi sono molto angusti, non vedo come facile una manovra del genere...


paolo1962

 :birra: Ciao a tutti ..confermo totalmente quello che ha scritto R 5000 ! Nella mia turbo è successo la stessa cosa ,non ricordo di preciso cosa ho combinato per farla ripartire e per quanto tempo sia andata avanti , pare comunque un problema cronico di quell antenna ( con le versioni precedenti non ho mai avuto noie del genere) quindi sono andato a parare con la mantova 5 che comunque è nel box da qualche anno . L accoppiamento dei metalli non è forse argomento "simpatico" alla  turbo che tra le altre cose secondo me, non ha migliorato a livello ricezione rispetto alla 5 pur rimanendo sempre ottima come tutta la produzione Sigma .

r5000

Citazione di: 1vr005 il 24 Agosto 2012, 14:34:50
Ora devo chiedere due chiarimenti a LuckyLuciano®.

Diamo un'occhiata a questo dettaglio:


1) Se ho capito bene quanto hai scritto nell'altro topic, hai aggiunto dei punti di saldatura a stagno lungo il solco racchiuso dal rettangolo rosso, è corretto?

2) quando si rimonta l'antenna, come cavolo si fa a far fare contatto al terminale della bobina (nel quadrato blu) con il conduttore che viene dal polo caldo del PL? Hai estratto il terminale della bobina e ci hai saldato, ri-infilandolo poi nella sua sede? Ci hai saldato un capocorda? E se sì, come hai fatto? Lì gli spazi sono molto angusti, non vedo come facile una manovra del genere...

73 a tutti, se vuoi saldare la bobina nell'allumino del riquadro rosso non puoi usare lo stagno ma serve la fiamma ossidrica  o una elettrosaldatrice a punti,pultroppo l'alluminio non si salda a stagno e infatti in origine hanno punzonato il rame dentro l'alluminio, sono entrambe materiali malleabili e funziona bene, certo è che dopo molti anni il contatto elettrico sarà ossidato e c'è poco da fare se non rifare l'operazione da capo o elettrosaldare i metalli tra loro, se ci stà un rivetto di rame potresti forare e saldare il rame al rivetto che ha una buona tenuta con l'alluminio ma non è la stessa cosa che una brasatura a fiamma ecc... per la base se la sostituisci con acciaio inox o alluminio vale lo stesso discorso, non si salda a stagno ma puoi metterci un capocorda o un rivetto di rame e saldare quello...
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599

LuckyLuciano®

Citazione di: 1vr005 il 24 Agosto 2012, 13:03:26

Domanda: quando piove hai forte QRN? Cioè, quando ci sono piogge intense magari a seguito di un improvviso acquazzone estivo ti capita di sentire come delle pernacchie continue con segnale 7-9 nell'apparato, che non riesci a sopprimere con l'uso di NB/ANL?
Il genere di disturbo che ho in mente è questo - in una registrazione relativa però a una 1/2 onda Sirio GPS 27. Ma in Mantova era uguale e anche peggio:



Mi viene il dubbio che la proverbiale capacità delle Mantova (tutte) di portare QRN alle stelle dipenda proprio dalla carente massa dell'antenna.
Oggi ho tolto i rivetti e rimosso quello scatolotto nero, e in effetti c'era dentro un piccolo lamierino (arrugginito) a fare contatto tra il disco metallico e il tubo di sostegno. Visto che tu hai applicato una massa supplementare, sarebbe interessante sapere che risultati hai in termini di QRN.
Cmq più tardi posterò le foto di quello che ho trovato dentro lo scatolotto nero.


QRN in più con la pioggia non l'ho mai notato.
Anche perchè qui, a 40m d'altezza sul mare, il QRN è d'obbligo averlo tutto il giorno.
Però c'è da dire che come antenna è rumorosa. Maggiormente, per esempio, rispetto alla Sirio Tornado che stò testando quest'anno.
Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere®
La stanchezza passa, le ferite guariscono, la gloria...è eterna©
Homines, dum docent, discunt™

LuckyLuciano®

Citazione di: 1vr005 il 24 Agosto 2012, 14:34:50
Ora devo chiedere due chiarimenti a LuckyLuciano®.

Diamo un'occhiata a questo dettaglio:


1) Se ho capito bene quanto hai scritto nell'altro topic, hai aggiunto dei punti di saldatura a stagno lungo il solco racchiuso dal rettangolo rosso, è corretto?

2) quando si rimonta l'antenna, come cavolo si fa a far fare contatto al terminale della bobina (nel quadrato blu) con il conduttore che viene dal polo caldo del PL? Hai estratto il terminale della bobina e ci hai saldato, ri-infilandolo poi nella sua sede? Ci hai saldato un capocorda? E se sì, come hai fatto? Lì gli spazi sono molto angusti, non vedo come facile una manovra del genere...


1. come vedrai nel mio topic, la base del palo era notevolmente messa peggio rispetto alla tua. L'ho poi pulito per bene (come in foto) e ho dato dei punti di saldatura per "ingrossare" un pò il filo di rame. Anche perchè nel mio caso, si era anche rovinata la sede della crimpatura, quindi il cavo di rame ci ballava all'interno di pochi decimi.


2. Bella domanda. In effetti non ho messo le foto di come ho infilato il dado inox all'interno per far contatto sulla bobina di cortocircuito.
Dado dal quale poi partiva il cavo di massa da me aggiunto. La tecnica è semplice. Ho messo la base antenna sul palo. Inserito una chiave esagonale, unita ad un cacciavite con del nastro. In modo che potessi infilare la chiave fino in fondo all'antenna. Sull'esagono della chiave c'ho messo del nastro isolante (che servirà poi a poter sollevare il bullone senza che questo oltrepassi l'esagono, rendendo quindi "cieco" l'esagonovstesso)
Infine ho messo un bullone di lunghezza massima pari alla sezione interna del palo. In modo quindi da avere avanti a me una chiave poggiata dentro il palo, con in piedi un bullone. Quindi ho infilato la chiave "lunga" fino a centrare il foro dell'antenna. Ho sollevato la chiave e ho infilato il bullone.
Mi sembra, ma vado a memoria, che sul bullone (dalla parte interna dove fa contatto sul cavo in rame di cortocircuito) misi anche una rondella piana. In modo da esser sicuro che ci fosse un buon contatto.

Spero di esser stato chiaro nella spiegazione del "metodo artigianale di montaggio bullone"  :grin:
Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere®
La stanchezza passa, le ferite guariscono, la gloria...è eterna©
Homines, dum docent, discunt™

1vr005

Citazione di: LuckyLuciano® il 24 Agosto 2012, 17:23:03
Citazione di: 1vr005 il 24 Agosto 2012, 13:03:26

Domanda: quando piove hai forte QRN? Cioè, quando ci sono piogge intense magari a seguito di un improvviso acquazzone estivo ti capita di sentire come delle pernacchie continue con segnale 7-9 nell'apparato, che non riesci a sopprimere con l'uso di NB/ANL?
Il genere di disturbo che ho in mente è questo - in una registrazione relativa però a una 1/2 onda Sirio GPS 27. Ma in Mantova era uguale e anche peggio:



Mi viene il dubbio che la proverbiale capacità delle Mantova (tutte) di portare QRN alle stelle dipenda proprio dalla carente massa dell'antenna.
Oggi ho tolto i rivetti e rimosso quello scatolotto nero, e in effetti c'era dentro un piccolo lamierino (arrugginito) a fare contatto tra il disco metallico e il tubo di sostegno. Visto che tu hai applicato una massa supplementare, sarebbe interessante sapere che risultati hai in termini di QRN.
Cmq più tardi posterò le foto di quello che ho trovato dentro lo scatolotto nero.


QRN in più con la pioggia non l'ho mai notato.
Anche perchè qui, a 40m d'altezza sul mare, il QRN è d'obbligo averlo tutto il giorno.
Però c'è da dire che come antenna è rumorosa. Maggiormente, per esempio, rispetto alla Sirio Tornado che stò testando quest'anno.

OK, grazie. Se è così (cioè niente di speciale quando piove) penso che sistemando quella massa tu abbia sistemato il problema QRN della Mantova. A me non quadra un dettaglio, però. Io ricordo che già dai primissimi giorni la Mantova (ma anche la Mantova 1 che avevo prima) mi dava QRN stellare con pioggia. Non ha avuto tempo di ossidarsi. Qui piove in media un giorno sì e due no...

1vr005

Citazione di: LuckyLuciano® il 24 Agosto 2012, 17:54:05
1. come vedrai nel mio topic, la base del palo era notevolmente messa peggio rispetto alla tua. L'ho poi pulito per bene (come in foto) e ho dato dei punti di saldatura per "ingrossare" un pò il filo di rame. Anche perchè nel mio caso, si era anche rovinata la sede della crimpatura, quindi il cavo di rame ci ballava all'interno di pochi decimi.


2. Bella domanda. In effetti non ho messo le foto di come ho infilato il dado inox all'interno per far contatto sulla bobina di cortocircuito.
Dado dal quale poi partiva il cavo di massa da me aggiunto. La tecnica è semplice. Ho messo la base antenna sul palo. Inserito una chiave esagonale, unita ad un cacciavite con del nastro. In modo che potessi infilare la chiave fino in fondo all'antenna. Sull'esagono della chiave c'ho messo del nastro isolante (che servirà poi a poter sollevare il bullone senza che questo oltrepassi l'esagono, rendendo quindi "cieco" l'esagonovstesso)
Infine ho messo un bullone di lunghezza massima pari alla sezione interna del palo. In modo quindi da avere avanti a me una chiave poggiata dentro il palo, con in piedi un bullone. Quindi ho infilato la chiave "lunga" fino a centrare il foro dell'antenna. Ho sollevato la chiave e ho infilato il bullone.
Mi sembra, ma vado a memoria, che sul bullone (dalla parte interna dove fa contatto sul cavo in rame di cortocircuito) misi anche una rondella piana. In modo da esser sicuro che ci fosse un buon contatto.

Spero di esser stato chiaro nella spiegazione del "metodo artigianale di montaggio bullone"  :grin:

Grazie.
Circa il mio palo messo bene, è perché mi sono ricordato di fare le foto solo dopo averlo pulito e lucidato, prima era una schifezza. Ma il contattino da saldare nel solco è messo bene e ben serrato. Con un piccolo miracolo sono riuscito a saldarci a stagno. Non sono sicuro che le molecole di stagno e alluminio si siano fuse più di tanto (di solito non ci si riesce) ma già il fatto che il solco sia pieno di stagno e che questo stagno prema contro l'alluminio e il rame dovrebbe garantire un miglior contatto. Il problema è che quando si stagna il metallo è caldissimo e si dilata, stringendo la fessura, e lo stagno sta lì. Poi d'inverno quando si va sottozero il metallo si contrae e la fessura si allarga. Vedremo se la saldatura rimane lì o no. Nel dubbio l'ho limata e ci ho battuto un pochino sopra con un martello per piantare dentro lo stagno come un cuneo. Avrei dovuto prima raffreddare il metallo cacciando il tubo in congelatore (se ci entra) o spruzzandoci uno di quegli spray da -40°C che vendono nei negozi di elettronica per far allargare la fessura, così ci sta più stagno e quando è più caldo (cioè sempre, qui -40 non si vedrà facilmente) lo stagno tiene, ma non mi è venuto in mente.

Circa la spiegazione sul bullone, in effetti a parole è difficile. E in effetti non ci ho capito un tubo.   :mrgreen:  :birra:
Prevedo che quando a mia volta dovrò inserire il bulloncino in quel pertugio, i santi in paradiso mi daranno molti applausi negativi. Ho pensato a incollare una calamita in cima a un bastoncino e usarla per pilotare il bulloncino nel foro  da dentro il tubo, ma chiaramente il bullone inox non attacca sulle calamite, per cui dovrò pensarne un'altra. Forse colla tipo vinavil e poi una volta imbullonato staccare a strappo per farlo venir via. In qualche modo farò.
Circa i capicorda, ho guardato un po' la situazione e penso di riuscire a fare il lavoro. Magari con qualche scottatura sulle dita per tentativi maldestri di saldatura, ma conto di riuscirci.