ARI DI MILANO "SFRATTATA" CERCA NUONA SEDE

Aperto da ik2nbu Arnaldo, 08 Febbraio 2022, 07:53:03

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ik2nbu Arnaldo

Vì giro quanto ahimè ricevuto ieri sera dalla Sezione ARI di Milano,
di cui ho fatto parte per diversi anni, gestendo il corso di CW alla fine anni 80.


Ai Soci della Sezione ARI di Milano
Città Metropolitana di Milano, a mezzo raccomandata anticipata con una e-mail inviata alla Segreteria Generale ARI, ci comunica il recesso unilaterale con decorrenza 1° luglio 2022 della convenzione in essere con la nostra Sezione al fine di destinare gli spazi da noi occupati presso l'Istituto Gallaratese di Via Natta 11 all'attività scolastica.
Non possiamo al momento rassicurarvi su un esito indolore per la nostra Sezione ma vi assicuriamo che sono stati attivati tutti i canali a nostra disposizione e siamo in procinto di fissare un incontro con Città Metropolitana che ha dato la sua disponibilità.
Se qualcuno avesse suggerimenti o ritenesse di avere la soluzione del problema lo invitiamo a prendere contatti con il CdS e di evitare iniziative individuali considerando che tutte le azioni che si stanno intraprendendo sono coordinate e programmate tra gli Enti Sociali coinvolti.
Le attività ordinarie della Sezione procedono senza interruzioni come anche le aperture del martedì sera fino a nuovo ordine; sono invece sospese al momento tutte le manutenzioni straordinarie già in programma.
Il corso per la patente, essendo organizzato completamente in videoconferenza, non verrà in ogni caso intaccato in nessun modo dal provvedimento.
Vi terremo informati sugli sviluppi della vicenda.
Saluti
Per il Consiglio Direttivo
della Sezione ARI di Milano
Il Presidente
Emanuele Misurina IU2CIQ


kz

sono gli effetti della speculazione immobiliare che investe Milano da alcuni anni.
che tristezza.

HAWK

Mi sembra più una ricollocazione d'uso del posto...
Il quale era già una scuola...

kz

la gran parte degli edifici scolastici pubblici sono della provincia, che adesso, appunto, si chiama "città metropolitana" per il vizio ridicolo di rinominare le cose invece di cambiarle.
se a suo tempo i locali erano stati concessi in uso all'ARI era proprio perché non erano necessari ad altre attività, ma adesso la speculazione edilizia, di cui potete leggere tutti i giorni notizie sui giornali ma ben mascherata con "riqualificazione", "grande progetto", "nuova destinazione", "acquisizione da parte del noto fondo internazione XXX", impone all'ente proprietario, complice la gestione aziendale fallimentare (intendiamoci, non è fallimentare la gestione in sé, è fallimentare voler gestire lo stato ed i beni dello stato come se fossero un'azienda) di dover riappropriarsi o mettere a reddito tutti gli spazi che avevano altre destinazioni.
A Roma, sotto la gestione commissariale, l'equivalente comunale dei "governi tecnici", hanno sfrattato tutte le associazioni dai locali comunali in concessione, dalle associaioni inutili a quelle più meritorie; cosa ha significato?
che alcuni locali sono stati liberati e le attività sociali sono state interrotte, altri locali sono rimasti occupati dalle associazioni, altri ancora sono stati liberati e occupati da terzi senza scrupoli, intanto c'è un contenzioso che peserà sulle casse comunali come canoni non riscossi e spese legali.
il vantaggio quale è stato?
nessuno
vedrete che tra qualche anno la situazione dei locali pubblici in concesione diventerà talmente ingestibile, tra canoni di mercato e assurdità varie, che tutti i locali finiranno sul mercato con qualche sotterfugio o con la scusa dei "crediti inesigibili".
è un film già visto, decine di volte.
spero quindi che l'ARI Milano, forte della sua storia, dei suoi scopi (ente morale) e del suo supporto alle attività di PC, riesca a volgere a suo vantaggio la trattativa con la provincia.


Antenna

Sede "gallaratese "????

Ma quindi a Gallarate ,nel piano -1 , l'ari che era presente é quella di Milano ?...o era una "sede secondaria"?


Inviato dal mio iPhone utilizzando RogerKApp

acquario58

anche la sede ARI di Torino...ho sentito che è nella stessa condizione di quella di Milano....


i5wnn

Citazione di: acquario58 il 08 Febbraio 2022, 11:42:41
anche la sede ARI di Torino...ho sentito che è nella stessa condizione di quella di Milano....
Fossero solo loro...

inviato ANE-LX1 using rogerKapp mobile



IT9ACJ ROBERTO

questo sta a significare che i radioamatori in itaglia, stanno morendo, rip !
roberto it9acj
www.qrz.com/db/it9acj
qrx: 145.500 diretta acireale
145.700 r4 acireale subtono 127.3 hz
145.475 ir9bl 127.3 hz
430.125 ur5 acireale subtone 127.3 hz
icom ic f 1010 145.762,5 qrx

IT9ACJ ROBERTO

in itaglia, siamo considerati solo merce di scarto, dinosauri in via di estinzione (e che si sbrighino a levarci de torno per avere tutte le nostre frequenze a disposizione).
roberto it9acj
www.qrz.com/db/it9acj
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145.700 r4 acireale subtono 127.3 hz
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davj2500

Citazione di: Antenna il 08 Febbraio 2022, 11:05:30
Sede "gallaratese "????
Ma quindi a Gallarate ,nel piano -1 , l'ari che era presente é quella di Milano ?...o era una "sede secondaria"?

Il "Gallaratese" è un quartiere di Milano, dove da lungo tempo ha avuto la sede della sezione ARI Milano (che non è l'ARI nazionale, che pure ha sede a Milano ma in via Scarlatti). A Gallarate c'è ARI Gallarate.

Ciao

HAWK

Quello che IZ2UUF recita, è un pensiero che avevo fatto oggi, NON confondere l' A.R.I. nazionale con la SEZIONE A.R.I. locale.

Poi ho rinunciato a scriverlo..., ho abitato a Milano, P.zza San Babila e via Lorenteggio...da giovane, avevo conosciuto titolati in A.R.I. nazionale...a suo tempo gente di altra epoca...autorevoli.

73'.

kz

ARI nazionale, ARI locale, le gestioni economiche sono diverse, la gestione "politica" è diversa, ma sempre lo stesso ente è.

i5wnn

Citazione di: kz il 08 Febbraio 2022, 22:05:36
ARI nazionale, ARI locale, le gestioni economiche sono diverse, la gestione "politica" è diversa, ma sempre lo stesso ente è.
Pur essendo emanazione dell'ente centrale hanno personalità giuridica diversa con codice fiscale e, e entualmente partita Iva propria.

inviato ANE-LX1 using rogerKapp mobile



kz

certo ma le convenzioni con le amministrazioni locali le fa la sezione locale, come in altri casi analoghi.
quindi l'assurdo è: da una parte convenzioni e dall'altra sfratti?
ripeto, è un film già visto, speculazione e niente più.

HAWK

Non saprei se ho afferrato il pensiero di KZ che saluto.

Ho capito, le amministrazioni, anche comunali, danno locali a codeste associazioni, stipulano anche protocolli di assistenza radio nelle manifestazioni ed attività anche verso il supporto a civili, sicuri di non spendere nulla, escluso rimborsi o pasti mensa, gente volontaria disposizione H24/365 gg annui, godendone del fatto; poi se servono i locali li sfrattano...

Aneddoto giornalistico:
Ho visto questo film in zona 4, una associazione di anziani, della quale non ho dei buoni pensieri a ragion veduta,  AUSER, in quanto gli amministratori del loco erano come dire "presuntuosi" "mente chiusa" "isterici" e mi sto limitando...
In riunione comunale, reclamando dei locali per loro, per avere la stanza della tombolata, spingevano un comune a togliere una ANPAS, con mezzi e ambulanze, lasciandoli anche  in strada nella piazza, parole loro...sono giovani ci possono stare.
Mi impressionò la virulenza ed acidità di questi anziani...

Dovetti avvisare la signora capa AUSER locale che loro erano i primi sulle liste a dover essere soccorsi proprio da quei ragazzi...
Si facessero due conti...ed i piani di emergenza possono anche cambiare se serve.

Cmq. ci stavano riuscendo dietro spinta per interesse economico di un assessore...il potere del denaro.

kz

hai afferrato perfettamente, leggi le cronache locali di Milano e vedi che c'è una lotta anche tra amministrazioni locali/partecipate/ex enti pubblici economici/fondi di investimento privati e costruttori per riuscire a speculare il più possibile sulla "bolla" edilizia del momento.

è notizia di pochi giorni fa che l'agenzia delle entrate (di Milano) dovrebbe cercare una nuova sede perché nell'attuale, venduta ai pribvati grazie alla "finanza creativa" di certi ministri, non è possibile riuscire a pagare l'affitto; prima c'è stata la notizia dello sfratto alla scuola speciale per ciechi, poi la notizia della vendita della sede centrale di A2A, se volete ci mettiamo in mezzo anche piazza cordusio che è roba di anni e anni fa, etc etc.
è il sistema che non funziona.

1KT01

"è il sistema che non funziona"

per l' 1% funziona benissimo visto che è riuscito in 30 anni ad ingannare  e miserabilizzare 60 Mln di bipedi.

Spinner

Brutta storia. Quanti anni e quanti lavori fatti in sezione. Per anni ho avuto le chiavi per poter accedere anche nottetempo in caso di necessità degli impianti automatici (BBS).

Ricordo gli sprechi dei riscaldamenti a manetta e locali alla fine molto comodi con le due torri a disposizione.

Certo in un mondo di burocrazia non è semplice ospitare attività che avvengono senza certificazioni e garanzie tecniche.

Ci sono centinaia di cavi installati negli anni, tralicci antenne, armadi obbligheranno a fare smontare tutto ?

Bruttissima storia e nuova sede temo introvabile. E la protezione civile ? Smamma tutto ?

Un colpo durissimo su un hobby ormai segnato da disaffezione.








HAWK

#18
Da tempo, le strutture di emergenza, dai VV.FF. ad altro, sedi e tipologie, afferenti al soccorso, DEVONO essere collocate con indirizzi di norma, fuori dai centri cittadini, in base alla logica che in caso di disastro, tali sedi siano sempre raggiungibili e non siano ostruite da crolli vicini ed agevolate  come circolazione su arterie.

Inoltre, i comuni devono dotarsi del settore di Protezione Civile, i più grandi fanno riferimento ad una particella degli Uffici Tecnici e di riflesso ai Vigili Urbani, altri si dotano di protocolli con associazioni di volontariato, per poter dire, Noi abbiamo.

Eppure, le associazioni fornitrici di supporto, vanno considerate in ambiti amministrativi come una specie di appalto di fornitura, con avere in cambio o una donazione in denaro una tantum a riconoscimento, o con i locali di sede dati in uso...magari con bollette di energia a carico del Comune stesso o chi per esso.

E' illusorio pensare che, fornendo un servizio di Protezione Civile, nel ramo assovolontario, si abbia un trattamento di favore, gli sposta transenna alla festa del paese e rimetti transenna, di supporto al vigile, sono ben accetti ma sono figliastri diseredetabili sempre e comunque.

E' utile ricordare che il sistema di Protezione Civile è composto in Italia da varie componenti di diritto e di supporto.
MINISTERO DEGLI INTERNI
DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE 
PROTEZIONE CIVILE INTERNAZIONALE (INSARAG)
CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO
FORZE DI POLIZIA
FORZE ARMATE
-----
In sub ordine

C.A.I.
C.R.I.
A.N.P.A.S.
di riflesso 
ASL SANITARIE  varie
----- 

In sub del sub

varie associazioni di varie categorie specialistiche.
-----

Una formulazione ottimale è quella ottenuta in zona del cuneese, esempio a Fossano dove è stata data una struttura edilizia fuori dal centro, ben grande, dove c'è la TLC volontaria con apparati regionali, mezzi e servizi...in tal modo sì che diventa difficile sfrattarli...allego link per fini giornalistici.
TLC Cuneo - Protezione Civile - Telecomunicazioni (jimdofree.com)

Saluti.


IK3OCA

Non arrivo a comprendere il criterio che ha inditto l'ARI a Milano a non prendere in affitto un locale, come invece venne fatto a suo tempo a Padova in zona fuori città, ben sapendo che un'occupazione precaria avrebbe potuto in qualsiasi momento generale lo sfratto, con perdita di valore delle poche o tante manutenzioni avvenute e costi di trasferimento forse non indifferenti.
73 Rosario

IK3OCA


ik2nbu Arnaldo

#21
Non mi addentro nei meandri, ma per semplificare al massimo:

a) 30/40 anni fa una Associazione "avente titolo" poteva trovare a una sistemazione di comodo del tipo "comodato gratuito" con il solo costo delle spese vive e delle opere di manutenzione ordinarie della sede. L'età media dei Soci di una sezione di radioamatori era ben distruibuita dai 20 ai 70 anni.

b) Oggi invece è meglio essere inquilini a tutti gli effetti, ed ovviamente pagare il dovuto come tutti gli altri. Poi ovviamente si cercano donazioni e sostegni economici nella comunità, nel 5 per mille e scambiando favori/assistenze in loco. Ma se la sezione ha pochi soci chiude, e si unisce ad un'altra esistente per avere + introiti + soci + cassa circolante.

c) Nel 2022 i Radioamatori sono "anziani", anche solo fare 20 km per andare in sezione dislocata lontano dal propio domicilio non è certo un incentivo a frequentarla di sera.

Qui un esempio locale del mio comune di residenza, dove è stata realizzata una "CASA delle ASSOCIAZIONI", che vedo ben frequentata anche nei fine settimana (ma non ci sono radioamatori)

https://www.comune.seriate.bg.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=18971&idArea=18972&idCat=33197&ID=33197&TipoElemento=categoria

Qui la sede che le raggruppa in un unico palazzo:

https://www.google.com/maps/place/Casa+Delle+Associazioni/@45.6819859,9.7237056,3a,90y,249.91h,93.19t/data=!3m7!1e1!3m5!1s4UPuGMz3r9apzG7IGQ4P-A!2e0!6shttps:%2F%2Fstreetviewpixels-pa.googleapis.com%2Fv1%2Fthumbnail%3Fpanoid%3D4UPuGMz3r9apzG7IGQ4P-A%26cb_client%3Dmaps_sv.tactile.gps%26w%3D203%26h%3D100%26yaw%3D253.13292%26pitch%3D0%26thumbfov%3D100!7i16384!8i8192!4m11!1m2!2m1!1scasa+delle+associazioni+seriate!3m7!1s0x478150805087bd45:0x5af88757aa24e437!8m2!3d45.6819653!4d9.7236198!14m1!1BCgIgAQ!15sCh9jYXNhIGRlbGxlIGFzc29jaWF6aW9uaSBzZXJpYXRlkgEbYXNzb2NpYXRpb25fb3Jfb3JnYW5pemF0aW9u

Spinner

Milano e ben diversa. Andrebbe comprata o costruita una sede.

Gli affitti sono alti a meno di non finire in una topaia che potrebbe essere demolita in un qualsiasi momento a scadenza.

Da Milano nessuno andrebbe fuori. I pochi soci vicini si troverebbero in tre e la sezione non funzionerebbe.

Quanti soci sarebbero disposti a pagare per una sede irraggiungibile ?

Io stesso non vado in ARI da almeno 20 anni mentre un tempo ero sempre la.

Ci vorrebbe un benefattore e se non è comune provincia o stato non la vedo bene.

Già sfrattare senza dare una alternativa non è un buon segno.







ik2nbu Arnaldo

#23
Oggi la lieta novella:

x 5 anni hanno ottenuto dalla Regione di restare in loco presso la scuola di via Natta,
ma riducendo di molto gli spazi occupati.

Ho risposto all'appello del presidente della Sezione e nel pomeriggio di domenica eravamo i 7 Moschettieri [emoji12] :
Il presidente, 5 soci della sezione ed 1 stranierio (io) arrivato da Bergamo.

Sono state quasi 3 ore intense di lavoro di sfacchinaggio per sgombrare i locali da liberare
dal materiale pesante e non indispensabile.

Io sono uscito dall'ARI 30 anni fa, ma  propio alla sezione di Milano ho conseguito la licenza, e
per 2 anni sono stato istruttore di CW, negli anni in cui il martedì sera la presenza media era di 70
persone in Sezione, spesso divise in gruppetti di appartenenza.

Oggi su 300 iscritti.... in 5 soli hanno risposto all'appello !

Le QSL e Radiorivista (come ebbi modo di dire a suo tempo) non sono un collante sufficiente,
ci vuole ben altro perchè una sezione di Radioamatori prosperi nel tempo.

73