Aggiungo anche che alcuni programmi di logging, se interfacciati via CAT con gli RTX, permettono una gestione automatizzata (oppure da pigri) della registrazione dei QSO effettuata sugli spot.
In pratica questo è il funzionamento: il programma mi mostra i dati del cluster, io clicco su un nominativo che mi interessa contattare, l'apparato si setta via CAT sulla frequenza dello spot mentre il programma di logging rileva il nominativo e le coordinate del corrispondente; se il qso si effettua basta inserire il codice RS, premere il pulsante salva e la scrittura nel log è terminata. Molto comodo.
Per quanto ovvio, ricordiamoci che sul cluster non vengono inseriti tutti coloro che effettuano un QSO. Quindi, secondo me, girare a mano la manopola del VFO rimane insostituibile soprattutto per chi non dispone di stazioni particolarmente performanti: vista la diffusione del cluster, infatti, gli spot che vi compaiono ricevono spesso un sacco di contatti con le possibili difficoltà per forare il pile up. In questa maniera ci si danna magari l'anima su uno spot, mentre a 10 KHz di distanza si potrebbe fare un bel QSO a fatica zero, solo perché il corrispondente non compare sul cluster e viene trascurato. Io personalmente utilizzo il cluster, ma mi dà molta più soddisfazione il contatto "old style" in cui devi comprendere il nome del corrispondente, centrare la frequenza manualmente, ascoltare. Opinione personale, beninteso, ma per me "fa più radio". ;-)