Salve, mi sono sempre chiesto a cosa corrispondesse lo "stop" dei telegrammi... O meglio, a quale segno della telegrafia. Forse "ar"?
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Il telegrafo era una trasmissione instradata manualmente e, a differenza di Ethernet con i suoi ripetitori automatici, esso aveva ripetitori manuali che ricevevano un messaggio su un cavo e lo ritrasmettevano su un altro.
In tutte queste ritrasmissioni, c'era un pericolo molto reale che i singoli segni di punteggiatura potessero essere persi, confondendo così il messaggio. Introducendo parole distinte come STOP, COMMA, SEMICOLON per i segni di punteggiatura, è stato introdotto un grado di ridondanza (essenzialmente il controllo degli errori) che ha reso tali errori molto meno probabili.
Come infatti ben noto, l'uso della punteggiatura è fondamentale per dare senso e separare efficacemente le frasi di un testo. L'assenza di punteggiatura non solo può rendere incomprensibile il filo logico dell'esposizione ma, occasionalmente, può stravolgere il significato del contenuto.
L'uso di questa parola nelle comunicazioni telegrafiche è stato notevolmente aumentato durante la guerra mondiale, quando il governo l'ha ampiamente utilizzata come precauzione contro i messaggi incomprensibili o fraintesi, a causa della posizione errata o dell'emissione del minuscolo punto "." o periodo.
I funzionari ritenevano che gli ordini vitali del governo dovessero essere definiti e chiari, e quindi usarono non solo la parola "stop", per indicare un periodo, ma adottarono anche il pratica di pronunciare "virgola", "due punti" e "punto e virgola". La parola "query" veniva spesso utilizzata per indicare un punto interrogativo. Di tutti questi, tuttavia, "stop" è diventato l'uso più diffuso,
Il simbolo "AR" (• — • — • con suono: ti-ta-ti-ta-ti) nel codice internazionale significa "Stop" (fine del messaggio), spesso viene scritto come "+" (che appunto è: . — . — .)