Esposizione Radiofrequenza per Radioamatori

Aperto da ik2nbu Arnaldo, 15 Dicembre 2021, 22:16:08

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ik2nbu Arnaldo

Gli inglesi stanno approfondendo la materia e si sono dotati di un software che permette di calcolare i volt/metro a cui si espone un radioamatore vicino alla sua antenna con tutte le variabili del caso: tipo di antenna, condizioni fisiche di installazione e potenza in uso da 10 a 500 watt, etc.

Questo perchè in UK hanno recepito la normativa:

https://www.ofcom.org.uk/manage-your-licence/emf

A questo link molta documentazione interessante:

https://rsgb.org/main/technical/emc/emf-exposure/

qui app web se volte calcolare in primis la potenza ERP e di PICCO:

https://rsgb.services/public/software/emccalculator/

qui un primo esempio PDF dei volt metro prodotti usando il programma software, per un dipolo usato dai 160 ai 40 metri con varie potenze :



dove si calcolano i Volt/metro ed il tempo massimo di esposizione per un radioamatore vicino all'antenna che può essere anche di soli pochi minuti
se siete QRO....

qui esempio per VHF sino alle microonde ( per gli Inglesi i 50 Mhz sono VHF):



Video di presentazione RSGB:



ne trovate anche altri sul software e come funziona

73 Arnaldo ik2nbu


Antenna

Beh dai...non solo per gli inglesi i 50mhz sono vhf ....

Da 30 MHz fino a 300Mhz se non erro ,sono considerate vhf....


Inviato dal mio iPhone utilizzando RogerKApp

AZ6108

Citazione di: ik2nbu Arnaldo il 15 Dicembre 2021, 22:16:08
Questo perchè in UK hanno recepito la normativa:

https://www.ofcom.org.uk/manage-your-licence/emf

Ciao Arnaldo, se ne parlava tempo addietro su "eevblog", se non vado errato non solo la hanno recepita ma la hanno anche resa obbligatoria, ossia un radioamatore dotato di regolare licenza è tenuto a redigere un rapporto contenente i dati relativi alla EMF calcolati secondo le regole dettate da OfCom

https://www.ofcom.org.uk/manage-your-licence/emf/policy

Violence is the last refuge of the Incompetent
Salvor Hardin

ik2nbu Arnaldo

Si confermo, non oso pensare cosa succederebbe, se dovesse diventare obligatoria anche da noi [emoji85] [emoji86] [emoji87]


kz

Non succederebbe niente.
Un buon 70% non annoterebbe nulla, un 20% farebbe la misurazione una tantum e poi la replicherebbe all'infinito e un 10% si perderebbe nella migliore configurazione per le misurazioni, litigando costantemente su quali siano le misurazioni più realistiche.
Nel frattempo i dati, se pure fossero riusciti a mettersi d'accordo sull'ente che li dovesse raccogliere, non li controllerebbe nessuno.

Troposcatter

Citazione di: kz il 16 Dicembre 2021, 13:38:50
Non succederebbe niente.
Un buon 70% non annoterebbe nulla, un 20% farebbe la misurazione una tantum e poi la replicherebbe all'infinito e un 10% si perderebbe nella migliore configurazione per le misurazioni, litigando costantemente su quali siano le misurazioni più realistiche.
Nel frattempo i dati, se pure fossero riusciti a mettersi d'accordo sull'ente che li dovesse raccogliere, non li controllerebbe nessuno.

Beh, onestamente non so cosa avverrà in ambito radioamatoriale, ma ti garantisco che quando mi occupavo di SAR in ambito GSM/UMTS le autorità preposte al controllo ci facevano il pelo e contropelo.  [emoji39]


AZ6108

Citazione di: kz il 16 Dicembre 2021, 13:38:50
Non succederebbe niente.

Ne dubito... vedi, credo che se succedesse da noi, come prima cosa avremmo la classica "fanfara" mediatica con, che so, quel certo numero di Radioamatori controllati e torchiati, a quel punto tra dibattiti, discussioni ed interrogazioni parlamentari per "far notizia" ed avere visibilità, il "popolo bue" si convincerebbe che TUTTI i radioamatori "emettono onde radio dannose" e da quello probabilmente partirebbero crociate, manifestazioni e, chi più ne ha, più ne metta, sino a che dopo un certo tempo (che non voglio quantificare), ci si dimenticherebbe della cosa e, probabilmente si andrebbe a ricadere nella situazione che hai descritto tu
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Salvor Hardin


kz

né l'uno né l'altro.
da una parte il SAR in ambito GSM/UMTS/LTE/5G etc è collegato a un cycle duty ben diverso da quello radioamatoriale, inoltre mi pare che gli enti che si occupino delle misurazioni SAR siano le varie ARPA; dall'altra credo che la gran parte della popolazione abbia cose più importanti di cui occuparsi, anche in un futuro più roseo del nostro presente.

AZ6108

Citazione di: kz il 16 Dicembre 2021, 20:39:26
né l'uno né l'altro.
da una parte il SAR in ambito GSM/UMTS/LTE/5G etc è collegato a un cycle duty ben diverso da quello radioamatoriale, inoltre mi pare che gli enti che si occupino delle misurazioni SAR siano le varie ARPA; dall'altra credo che la gran parte della popolazione abbia cose più importanti di cui occuparsi, anche in un futuro più roseo del nostro presente.

spero sarebbe come dici tu, ma credo sarebbe come penso io

"panem et circenses"

purtroppo
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Salvor Hardin

Troposcatter

Citazione di: kz il 16 Dicembre 2021, 20:39:26
né l'uno né l'altro.
da una parte il SAR in ambito GSM/UMTS/LTE/5G etc è collegato a un cycle duty ben diverso da quello radioamatoriale, inoltre mi pare che gli enti che si occupino delle misurazioni SAR siano le varie ARPA; dall'altra credo che la gran parte della popolazione abbia cose più importanti di cui occuparsi, anche in un futuro più roseo del nostro presente.

Penso che per "cycle duty" tu intenda il "duty cycle  [emoji39] " e, effettivamente, sono diversi.

Tuttavia, se è vero che l'antenna del cell la tieni vicino alla testa, c'è da dire che potenza e guadagno di antenna sono mediamente ben inferiori a quelli di una stazione radioamatoriale tipo.

Non voglio fare terrorismo psicologico, ma quando leggo qui (e non solo qui) certi post dove si applicano 50 - 100 watt ad una loop magnetica in casa rabbrividisco pensando al SAR.  [emoji33]

AZ6108

Citazione di: Troposcatter il 16 Dicembre 2021, 21:16:11
Penso che per "cycle duty" tu intenda il "duty cycle  [emoji39] " e, effettivamente, sono diversi.

Tuttavia, se è vero che l'antenna del cell la tieni vicino alla testa, c'è da dire che potenza e guadagno di antenna sono mediamente ben inferiori a quelli di una stazione radioamatoriale tipo.

Non voglio fare terrorismo psicologico, ma quando leggo qui (e non solo qui) certi post dove si applicano 50 - 100 watt ad una loop magnetica in casa rabbrividisco pensando al SAR.  [emoji33]

considera che sono stato operatore radar (militare) e che il "pallone" che avevamo sulla testa sparava "qualche milliwatt" ... come dice un certo tizio "io sono ancora qua, eggiá..."
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Salvor Hardin

kz

Citazione di: Troposcatter il 16 Dicembre 2021, 21:16:11
Penso che per "cycle duty" tu intenda il "duty cycle  [emoji39] " e, effettivamente, sono diversi.

ogni tanto mi incaglio...

comunque sarebbe utile sapere il perché della scelta dell'ente inglese.
di solito scelte del genere hanno una ragione sanitaria o meglio assicurativa.
forse qualche radioamatore inglese ha chiesto una invalidità per esposizione a campi elettromagnetici?

Troposcatter

Citazione di: kz il 16 Dicembre 2021, 22:39:54
ogni tanto mi incaglio...

comunque sarebbe utile sapere il perché della scelta dell'ente inglese.
di solito scelte del genere hanno una ragione sanitaria o meglio assicurativa.
forse qualche radioamatore inglese ha chiesto una invalidità per esposizione a campi elettromagnetici?

Potrebbe essere, come accadde in campo GSM/UMTS: LINK


FoxG7

Citazione di: kz il 16 Dicembre 2021, 22:39:54....forse qualche radioamatore inglese ha chiesto una invalidità per esposizione a campi elettromagnetici?

Personalmente trovo difficile pensare ad una cosa del genere, poi.....ognuno fa l' attività come e con l'intensità che crede!
Se per dire, come qualcuno ha citato sopra....un radioamatore stesse in radio per 5 ore al giorno impegnando una loop magnetica posta a 1 metro di distanza con 100 W....il campo risultante sarebbbe certamente non trascurabile, come non lo è di colui che sta con il cell attaccato all' orecchio per ore, ancora peggio se sta in una zona con poca copertura.

Non tutti i radioamatori sono uguali, vedo che qualcuno sta ore e ore a parlare sui ponti con un portatilino (quindi vicino), mentre altri come me, utilizzano la radio in TX giusto per fare qualche prova oppure se c'è in aria qualche paese che mi interessa per  il DXcc, per il resto del tempo sta spenta on in RX
Certamente ipotizzando un utilizzo "intensivo" (quindi diverse ore di utilizzo giornaliero) e con potenze importanti, sarebbero da preferire antenne esterne e con lobi di irradiazione che tendano a non "invadere" la sala radio, ma questo (avendo buon senso) penso che tutti già lo sapevamo.
OM e operatore in banda PMR446- QTH loc. JN53RR, Toscana, Italia

AZ6108

Citazione di: kz il 16 Dicembre 2021, 22:39:54
ogni tanto mi incaglio...

comunque sarebbe utile sapere il perché della scelta dell'ente inglese.
di solito scelte del genere hanno una ragione sanitaria o meglio assicurativa.
forse qualche radioamatore inglese ha chiesto una invalidità per esposizione a campi elettromagnetici?

la regolamentazione (ofcom equivale al nostro ministero tlc) non riguarda solo i radioamatori ma chiunque usi un apparato che genera emissioni elettromagnetiche, ed include anche i ripetitori telefonici
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Salvor Hardin

kz

Citazione di: FoxG7 il 17 Dicembre 2021, 08:15:05
Personalmente trovo difficile pensare ad una cosa del genere, poi.....ognuno fa l' attività come e con l'intensità che crede!

sono d'accordo con te, ma la mia domanda era proprio limitata al perché di una richiesta di misurazioni specifiche dell'esposizione nei radioamatori, non trovo altre motivazioni che quelle previdenziali.
(in altri termini, proattivamente, se le misurazioni inglesi dovessero rivelare una esposizione oltre eventuali soglie forse ci sarebbe un intervento per imporre una tassa che vada a coprire i costi futuri)

Citazione di: AZ6108 il 17 Dicembre 2021, 08:43:58
la regolamentazione (ofcom equivale al nostro ministero tlc) non riguarda solo i radioamatori ma chiunque usi un apparato che genera emissioni elettromagnetiche, ed include anche i ripetitori telefonici

ma a noi interessa solo il caso dei radioamatori, che mi pare abbia carattere di novità anche nel caso inglese.

AZ6108

Citazione di: kz il 17 Dicembre 2021, 10:02:23
sono d'accordo con te, ma la mia domanda era proprio limitata al perché di una richiesta di misurazioni specifiche dell'esposizione nei radioamatori, non trovo altre motivazioni che quelle previdenziali.
(in altri termini, proattivamente, se le misurazioni inglesi dovessero rivelare una esposizione oltre eventuali soglie forse ci sarebbe un intervento per imporre una tassa che vada a coprire i costi futuri)

ma a noi interessa solo il caso dei radioamatori, che mi pare abbia carattere di novità anche nel caso inglese.

te lo ripeto, non riguarda solo i radioamatori, e NON copre l'esposizione dell'eventuale operatore, ma l'esposizione di "parti terze" che si vadano a trovare in prossimità del sistema trasmittente, l'obbligo di compilare il modulo si estende ANCHE ai radioamatori ma NON è esclusivo per gli stessi
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Salvor Hardin

kz

a noi interessa solo il tema delle misurazioni obbligatorie per i radioamatori.
dovresti anche spiegare cosa vada in contrasto con la mia tesi, sia che si prepari un risarcimento per  l'operatore sia che vadano risarciti eventuali terzi.
io credo che più che un forum dovresti aprirti un blog, da lì potresti tranquillamente esporre tutte le tue opinioni, senza inutili discussioni.

AZ6108

Citazione di: kz il 17 Dicembre 2021, 11:08:36
a noi interessa solo il tema delle misurazioni obbligatorie per i radioamatori.

perché i radioamatori rientrano nella casistica generale contemplata da quella regolamentazione.
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Salvor Hardin


thomas benassi

Parafrasando la "caccia alle streghe" sui porto d'armi:

"""
Troppe radio nelle case degli italiani!
Non capisco perchè un civile debba andare in giro con un oggetto che può dare la morte
Radio solo alle FF.OO.
"""
[emoji13]

kz

no, per favore, il paragone radio-armi, no!

thomas benassi

Ero ovviamente sarcastico, dato che in Italia è pieno di complottisti che son capaci di collegare armi-rfid-5g-vaccino e altre corpose panzane del genere...

165RGK591

Citazione di: kz il 17 Dicembre 2021, 18:46:28
no, per favore, il paragone radio-armi, no!
se la dai in testa a qualcuno puoi anche ammazzarlo
stazione Archimede operatore Paolo in Cagliari.
IS1054SWL

AZ6108

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Salvor Hardin

HAWK

#24
.

thomas benassi



1vr005

Leggendo un altro forum radiantistico (e ultimamente, a volte, anche questo) mi pare che in alcuni casi compaiano effetti dell'esposizione alla rf nelle aree corticali preposte al controllo dell'aggressività.  [emoji1] Nell'altro forum c'è probabilmente maggior tendenza al QRO e gli effetti sono più visibili e sistematici.  [emoji1] [emoji1]

ik2nbu Arnaldo

Che ci vuoi fare....
invece che focalizzarsi sull'argomento tecnico che in questo caso non è affatto di poco conto,  vince sempre il Bar Sport [emoji18] !

73 Arnaldo www.ik2nbu.com

Troposcatter

 Sante parole 1vr005 e Arnaldo!
Il problema è sempre il solito: invece di dibattere civilmente sul contenuto oggettivo di una qualsiasi tematica interessante, si scivola subito sul piano personale, in una triste gara su chi c'è l'ha più lungo e chi avrà l'ultima battuta. Facciamocene una ragione.

kz

guardate che c'è un metodo infallibile: continuare il dibattimento ignorando i disturbi.
(cosa che, personalemnte, non riesco quasi mai a fare)

per torrnare on topic: se ricordo bene era stato prevista qualche norma del genere anche da noi, anni fa, e si era parlato di attività regolamentari e ispettive da parte delle ARPA sulle attività radioamatoriali similmente a quello che avviene per altri campi (l'ovvio riferimento è la telefonia cellulare); poi la cosa è fortunosamente rientrata perché, vado a memoria, le attività radioamatoriali hanno carattere discontinuo.
per una volta che ci è andata bene e che il legislatore/regolatore ha avuto il buon senso di non imporre una cosa assolutamente inutile ci stiamo a lamentare?



165RGK591

ma vi immaginate  se dovessero controllare uno per uno tutte le stazioni di radioamatore???
Bisognerebbe sapere quante e quali difficoltà hanno le squadre del mise per effettuare un controllo... io li ho visti andare in giro solo sui grandi siti di trasmissione e per controllare, su richiesta di qualche "concessionario", gli eventuali disturbi lamentati.
e anche quando fanno queste verifiche hanno difficolta a muoversi, per cose anche banali tipo il pieno di carburante sui mezzi, tenendo anche conto che l'intervento è pagato dal concessionario che lamenta il disturbo.
stazione Archimede operatore Paolo in Cagliari.
IS1054SWL

AZ6108

Citazione di: 165RGK591 il 19 Dicembre 2021, 10:45:48
ma vi immaginate  se dovessero controllare uno per uno tutte le stazioni di radioamatore???
Bisognerebbe sapere quante e quali difficoltà hanno le squadre del mise per effettuare un controllo... io li ho visti andare in giro solo sui grandi siti di trasmissione e per controllare, su richiesta di qualche "concessionario", gli eventuali disturbi lamentati.
e anche quando fanno queste verifiche hanno difficolta a muoversi, per cose anche banali tipo il pieno di carburante sui mezzi, tenendo anche conto che l'intervento è pagato dal concessionario che lamenta il disturbo.

Ciao, in effetti la regolamentazione inglese dovrebbe servire anche a quello, ossia, chi "genera RF" è tenuto a compilare la dichiarazione, a quel punto gli organi preposti effettuano controlli periodici "a campione" e chi viene trovato in difetto...

Per quanto riguarda le rilevazioni effettuate dal mise, credevo che, nel caso in cui l'interferenza venisse effettivamente rilevata e fosse al di fuori dei limiti di legge. fosse il "reo" a dover pagare la rilevazione, ma forse mi sbaglio
Violence is the last refuge of the Incompetent
Salvor Hardin

Troposcatter

Tornando on topic, credo occorra operare un distinguo tra RFI (Radio Frequency Interference) e SAR (Specific absorption rate - "Tasso d'assorbimento specifico"), anche se comunque in qualche modo collegate.

Semplificando, il SAR va a valutare l'impatto di un campo elettromagnetico (con frequenza compresa tra compresa tra 100 kHz e 10 GHz) sul tessuto biologico. L'analisi è piuttosto articolata, ma ha lo scopo di verificare che una certa emissione radio non superi delle soglie predefinite, oltre le quali l'assorbimento (tempo all'esposizione) sul medio/lungo termine sia potenzialmente dannosa all'organismo umano.

Esempio concreto dei limiti: potrete trovare un'esauriente tabellina riassuntiva QUI con i limiti per 6 minuti di esposizione. Questi limiti possono essere triplicati in caso di un'esposizione di soli 10 secondi.

Per quanto riguarda invece la RFI non mi dilungo perché tutti gli appassionati di radio ben conoscono i problemi di interferenza radio verso TV, strumenti di misura ecc.

Anche per la RFI un paio di esempi concreti: il multimetro digitale di Arnaldo che andava in palla quando passava in trasmissione, oppure il mio notebook che si impallava di brutto mentre provavo una loop con 25W a circa 3 metri di distanza.

Ora, tornando all'inizio di questo thread, mi pare di capire che  l'iniziativa in U.K. sia legata a ragioni di SAR e non di RFI.

HAWK

#33
L' argomento ha una sua valenza, i dubbi possono arrivare ad un eventuale operatore, amatore, della radio.
Derivanti da letture, discorsi e notizie lette anche sui giornali.

Materialmente, alla pratica, l' amico KZ, ha menzionato l' ARPA, per i controlli eventuali a RF ed emissioni varie.

Questo incarico è a macchia di leopardo, non uniforme in tutto lo Stato, alcune regioni non operano in tal modo, altre sì, altre come zona 1
Piemonte, l' ARPA ad installazione di stazione di C.B. o Radioamatore, ha chiesto l'invio di un formulario, per conoscenza al comune di residenza, indicando che tipo di stazione radio  si installa, SE LE TRASMISSIONI SONO CONTINUE O DISCONTINUE, LE POTENZE USATE.

Poi qualche controllo c'è stato, ma rigidamente non da piano ministeriale ma su segnalazione di eventuale denuncia complementare di cittadini che si sentono colpiti dalle emissioni del vicino radiante.

Mettono un treppiede con un dispositivo di rilevazione a RF, nel balcone del denunciante, puntato sul radiante, tengono lì qualche giorno funzionante H24, poi leggono i valori rilevati.
Lasciano copia di verbale di rilevazione al denunciante, al loro ufficio, nel caso utile anche al radiante se scopre di essere controllato, cosa che a volte non ne sa nulla, almeno ha una documentazione che può essere di sua utilità.
Non tutti i mali vengono per nuocere, un documento ufficiale di Ente neutrale è un lascia passare nei problemi.
Poi dipende dal MiSE, paga chi ha chiesto l'intervento, non il dante causa se nelle emissioni previste.

Quindi si conclude che in queste zone, l' ARPA si basa essenzialmente nel man leva della autocertificazione prodotta dal radiante per le regolari emissioni e valori dedotti dalle potenze usate e tempi trasmissivi.

Ma so che qualche C.B. ed O.M. non  comunica nulla all' ARPA/COMUNE di residenza.

Un sospetto potrebbe derivare dalla cattiva informazione popolare, basata sulle onde di frequenza delle reti cellulari, ma lì tocchiamo la stupidità, fumatori incalliti, bevitori generosi, col fegato ingrossato o il pancreas a banane dall'alcool che si attaccano alle antenne del radiante per la tutela della propria salute.

Negli ospedali i radiologi hanno i corpetti anti radiazioni dei macchinari usati, MA, negli stessi ospedali si fanno le cure col sistema Marconiano, le Radio terapie, arrivando alle litotripsie, con energia elettrica indotta a onda d'urto, ed altro ancora di cure a radiofrequenza.

Quindi di cosa parliamo ?

Del tutto e del nulla, allo stesso tempo; la esposizione alle RF possono potenzialmente dare dei danni ai tessuti umani, MA, siamo immersi nella RF costante, ovunque e dovunque, sistemi di allarme, cellulari, radio libere, ospedali, ETICHETTE DI MERCE con sistemi RFI antifurto...

Non si ha nessun vincitore ne vinti, su questo argomento, solo una piacevole discussione tra amici, dove tutti portano tutto ed il contrario di tutto, alla luce della diversità soggettiva di ogni persona alla risposta fisica alla RF...

Rimane cmq. un interessante argomento.

73'.