Rispondo con un po' di ritardo.
Ad ogni domanda e' giusto rispondere. La remotizzazione la avevo prevista, anche perche' era a costo zero. Il collegamento fisico tra la console e l'unita' remota era prevista attraverso un doppino twistato e schermato e funzionante in RS485. Il protocollo e' bidirezionale half duplex con controlli suila congruita' dei messaggi ricevuti (risposta ACK/NACK) e risposta sulla avvenuta implementazione (OK/NOK) del comando inviato. Il problema e' di natura fisica : le dimensioni. L'unita' "remota" e' costituita da una piasta di alluminio pieno (quella avevo a disposizione) di spessore 1.5cm, per mantenere una solidita' e rigidita' sui componenti meccanici montati e dimensioni 45x25cm. I 45cm sono necessari a causa dalla lunghezza dell'induttore roller con calettato da un lato l'encoder e dall'altro un motore in c.c. micro motors B138F comprensivo di riduttore. L'elettronica e' contenuta in un contenitore Teko di tipo usato per realizzazioni per RF con coperchio di chiusura a fingers. Il c.c e' a 4 strati : il superiore e' per l'alimentazione, l'ultimo e' la sola massa e i due interni sono per i le connessioni dei segnali. Sono montati due f.c. meccanici di sicurezza ad entrambe i lati del roller che servono anche per la prima inizializzazione nel conteggio dei gradi per rivoluzione. Inoltre, poiche' la risoluzione per giro e' 360 / 1600 = 0.225 gradi e' possibile che a forza di spostarsi lungo l'induttore il cursore accumuli un errore, seppure minimo e quindi, nel caso, viene rifatta l'inizializzazione. Tutte le posizione correnti dei variabili e del cursore del roller sono memorizzate al raggiungimento dell'accordo, nella Eeprom interna del microcontrollore ed anche la "lunghezza fisica in termini di rivoluzioni" dell'induttore.
Perche' non ho voluto remotizzarlo sul palo : per questioni fisiche e anche perche' trovare una scatola IP65 per quelle dimensioni mi sarebbe costato piu' dell'unita' remota. ed inoltre meccanicamente io sono una schiappa e quindi gli ancoraggi non avrei saputo come realizzarli mantenendo l'IP65. D'altra parte a me serviva l'essenziale e cioe' non dovere regolare ogni volta i comandi che comunque sono presenti sull'unita' di accordo e selezionando la funzione manuale. Questo va ho fatto la prima volta banda per banda, poi per il resto si arrangia lui. Nel caso di una antenna nuova allora devo ripeterli. Per generare la VFWD e VREF ho utilizzato un accoppiatore direzionale gia' pronto, inscatolato e funzionante di una marca Inglese se non ricordo male, anche perche' la realizzazione risale a 7 anni orsono. Magari potevo pensarlo meglio, ma a me e' venuto cosi'. Spero di avere risposto almeno in parte alla domanda di AZ.