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Ascolto comunicazioni radio

Aperto da joesatriani, 03 Settembre 2023, 11:38:52

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joesatriani

Vorrei chiedervi una cosa...io posso ascoltare le comunicazioni di emergenza ? su quali frequenze posso trovare qualcosa da ascoltare in Emilia Romagna? 


1vr005

Citazione di: joesatriani il 03 Settembre 2023, 11:38:52Vorrei chiedervi una cosa...io posso ascoltare le comunicazioni di emergenza ? su quali frequenze posso trovare qualcosa da ascoltare in Emilia Romagna?
Se intendi cose come SUEM, soccorso alpino, volanti della polizia, è vietato ascoltarli. C'è libero ascolto di radioamatori e broadcasting, e il resto a rigor di norme non si può ascoltare.
Sul piano pratico, se trovi qualcosa non crittografato o in digitale, è tecnicamente possibile ascoltare.

sirbone

la legge proibisce l'ascolto delle comunicazioni altrui, che siano istituzionali o di privati, qualora l'ascolto sia fortuito c'è comunque il divieto di divulgazione, assoluto nel caso di comunicazioni istituzionali, protetto dalle norme sulle comunicazioni tra privati nel caso di comunicazioni tra privati.
come ha scritto @1vr005 le comunicazioni tra radioamatori su tutte le frequenze in concessione e in tutti i modi di trasmissione, le trasmissioni dirette al pubblico su qualsiasi frequenza e in qualsiasi modo (broadcasting), e, anche se non ve ne è esplicita menzione nella norma, le trasmissioni tra privati sulle bande di libero uso CB, PMR446, LPD433 e SRD868, sono sempre ascoltabili, la divulgazione di quanto ascoltato non ha divieti particolari ma ci sono tante norme che regolano la diffusione di informazioni, quindi ci vuole sempre prudenza.
la legge non è chiarissima con i canali  dal 25 al 34 della banda CB a 34 canali e con i 43MHz, presumibilmente l'ascolto dovrebbe esssere permesso, la divulgazione no.

joesatriani

Citazione di: 1vr005 il 03 Settembre 2023, 13:02:50Se intendi cose come SUEM, soccorso alpino, volanti della polizia, è vietato ascoltarli. C'è libero ascolto di radioamatori e broadcasting, e il resto a rigor di norme non si può ascoltare.
Sul piano pratico, se trovi qualcosa non crittografato o in digitale, è tecnicamente possibile ascoltare.

non so cos'e' il SUEM ma in questi giorno mi e' capitato di sentire elisoccorso che comunica con una centrale e varie ambulanze...


sirbone

il SUEM è la struttura regionale che gestisce il servizio di emergenza ex 118 in Veneto.
le comunicazioni che hai ascoltato per caso sono tra quelle che non andrebbero divulgate.

1vr005

Citazione di: sirbone il 03 Settembre 2023, 13:42:45il SUEM è la struttura regionale che gestisce il servizio di emergenza ex 118 in Veneto.
le comunicazioni che hai ascoltato per caso sono tra quelle che non andrebbero divulgate.
Se ricordo bene non se ne dovrebbe riferire nemmeno l'esistenza.
D'altronde c'è una legge dello stato che assegna una cinquantina di canali UHF duplex al SUEM, per cui si tratta di un segreto di pulcinella.
Fra le cose che a rigore non si potrebbero ascoltare ci sono la banda aerea e credo anche quella nautica VHF.


sirbone

i contorni sono sempre sfumati, siamo in Italia: "le leggi con i nemici si applicano, con gli amici si interpretano" è una citazione attribuita a Crispi, Giolitti, Andreotti...sempre attuale.
per le frequenze, se c'è una legge che le assegna, non è vietato dire o scrivere che esistano, non avrebbe senso averle messe nella legge; idem per l'esistenza di comunicazioni: se le frequenze sono assegnate è plausibile che vengano utilizzate, l'importante è non scendere in dettagli.

banda aerea: non abbiamo assistito a sequestri di massa di scanner e ricevitori in banda aerea anche dopo le torri gemelle, ci sono siti che mettono a disposizione i tracciati di rotta degli aerei, attraverso i segnali dei trasponder, in tempo reale; probabilmente gli ascolti vanno tra quelli non divulgabili anche perché l'uso delle frequenze è subordinato al possesso di un certificato e una licenza, ma le frequenze di solito sono pubbliche e le comunicazioni difficilmente riguardano dati privati o sensibili.

per le frequenze nautiche è un po' diverso: il certificato limitato di radiotelefonista per natanti è ottenibile senza esami, se gli apparati non sono installati a bordo non sono necessarie licenze, infatti gli apparati possono essere installati presso stazioni costiere (porti, marine, circoli nautici, armatori e operatori, etc) senza alcun tipo di formalità; l'ascolto sul canale 16 è obbligatorio come è obbligatoria la divulgazione verso le autoritò delle comunicazioni di emergenza, l'ascolto degli altri canali non è libero e la divulgazione di eventuali comunicazioni private (se pure c'è chi ancora usa la radiotelefonia con abbonamento) è vietato.

Citazione di: 1vr005 il 03 Settembre 2023, 14:30:50Se ricordo bene non se ne dovrebbe riferire nemmeno l'esistenza.
D'altronde c'è una legge dello stato che assegna una cinquantina di canali UHF duplex al SUEM, per cui si tratta di un segreto di pulcinella.
Fra le cose che a rigore non si potrebbero ascoltare ci sono la banda aerea e credo anche quella nautica VHF.


1vr005

#7
Citazione di: sirbone il 03 Settembre 2023, 15:57:16per le frequenze, se c'è una legge che le assegna, non è vietato dire o scrivere che esistano, non avrebbe senso averle messe nella legge; idem per l'esistenza di comunicazioni: se le frequenze sono assegnate è plausibile che vengano utilizzate, l'importante è non scendere in dettagli.
In questo caso sono proprio uscite sulla Gazzetta Ufficiale. Ecco qui quelle assegnate al servizio sanitario. Non ho idea se le usino però.  Non è una legge regionale del Veneto questa comunque.

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaArticolo?art.versione=1&art.idGruppo=0&art.flagTipoArticolo=7&art.codiceRedazionale=097G0197&art.idArticolo=1&art.idSottoArticolo=1&art.idSottoArticolo1=10&art.dataPubblicazioneGazzetta=1997-06-14&art.progressivo=0

Una buona domanda è se, essendo assegnate al servizio sanitario nazionale, possano essere utilizzate anche dalle ambulanze di organizzazioni caritatevoli diciamo "private" come le varie Carità che in alcune regioni sono numerose. Ora è da un paio di decenni che non mi interesso più della questione ma mi risulta che una volta fossero molto comuni in Toscana ad esempio.

A quanto ci ho capito (anche leggendo online documenti programmatici della Regione Veneto) pare che ci sia il desiderio di far passare quanti più utilizzatori possibili in UHF liberando frequenze VHF più preziose, e lo strumento è l'assegnazione gratuita di frequenze UHF a chi in precedenza pagava frequenze VHF. Negli ultimi decenni ho anche notato che i vigili urbani, che qui sono ora una cosiddetta "polizia locale" unificata a livello regionale, hanno ora antenne molto più corte di quelle di una volta. Credo che siano passati in UHF anche loro.

1vr005

Citazione di: sirbone il 03 Settembre 2023, 15:57:16per le frequenze nautiche è un po' diverso: il certificato limitato di radiotelefonista per natanti è ottenibile senza esami, se gli apparati non sono installati a bordo non sono necessarie licenze, infatti gli apparati possono essere installati presso stazioni costiere (porti, marine, circoli nautici, armatori e operatori, etc) senza alcun tipo di formalità; l'ascolto sul canale 16 è obbligatorio come è obbligatoria la divulgazione verso le autoritò delle comunicazioni di emergenza, l'ascolto degli altri canali non è libero e la divulgazione di eventuali comunicazioni private (se pure c'è chi ancora usa la radiotelefonia con abbonamento) è vietato.

Ho notato proprio di recente che nei porticcioli di piccole località molte imbarcazioni hanno su anche 4 antenne VHF oltre, varie, ad antenne CB, mentre i motoscafi più piccoli spesso non avevano nessuna antenna. Ho remote reminescenze di qualche legame fra quanto il natante può allontanarsi dalla costa e obblighi relativi alle radio a bordo e se ricordo bene la questione era nei termini di fino a una tot distanza, no radio obbligatoria, fra una certa distanza e un'altra obbligatoria radio VHF e oltre un certo limite anche radio HF oltre a quella VHF. Non so se le barche senza antenne fossero quelle che possono allontanarsi di meno o quelle sulle quali viene usato un apparato portatile. Ho notizia, comunque, che dalla costa veneta nei paraggi di Venezia (Jesolo, Caorle, Bibione) in VHF si ascoltino senza antenne sofisticate le trasmissioni dell'equivalente croato della Capitaneria che vengono da Rijeka, il che a me fa pensare che quelle lunghezze d'onda sul mare viaggino molto bene perché le distanze sono consistenti e si passa sopra l'Istria, che non è proprio piatta.
Io con l'incanutimento ho maturato anche interesse per la costruzione di link radio permanenti con affidabilità 100% in ogni condizione e mi interessa meno la botta di deretano di propagazione che consente l'ascolto o il contatto raro ma non permanentemente affidabile, e questa cosa della banda nautica mi incuriosisce. E naturalmente vivendo in montagna non ne so praticamente niente e non ne ho nessuna esperienza. Ma la trovo intrigante.


sirbone

credo che questa breve risposta dal sito isituzionale della GC possa rispondere a gran parte delle domande di @1vr005:
https://www.guardiacostiera.gov.it/servizi-al-cittadino/vhf-nautico-portatile
per l'ottenimento del certificato limitato di radiotelefonia senza esami:
https://ispettorati.mise.gov.it/images/documenti/rtf_v4mim.pdf

a ulteriore chiarimento, malgrado la discreta affidabilità del VHF, soprattutto nel mediterraneo dove le distanze sono sempre relative, tutte le imbarcazioni "serie" sono equipaggiate con sistemi ridondanti che utilizzano più frequenze e più modalità di trasmissione (talvolta UHF a bordo, VHF su FM a breve distanza, HF, GSM, telefonia via satellite, connessione dati via satellite, etc) alcuni di questi collegati con gli appositi sistemi automatici di trasmissione del punto nave e del nominativo internazionale; per tale motivo sulle imbarcazioni grandi si vedono molte antenne di diversa foggia.

i link radio affidabili al 100% o quasi ci sono già: sono la rete GSM, in parte la rete tetra, che sarebbe stato molto meglio se fosse stata affidata a un unico ente di gestione per tutto il territorio nazionale invece di essere la solita chiazzatura a macchie di leopardo, cum grano salis non sono male, come affidabilità, anche i link nazionali CISAR; la discreta affidabilità del VHF nautico risiede nell'obbligatorietà del possesso e dell'uso degli apparati per tutte le imbarcazioni (si crea una rete in cui i nodi sono le utenze stesse).

per quanto riguarda le frequenze in uso al servizio di emergenza che il SSN ha delegato alle regioni, sono indicate nella nota 107A del PNRF vigente:
Per le esigenze del sistema di emergenza sanitaria del Servizio Sanitario Nazionale (S.S.N. - 118), sono
designate 30 coppie di frequenze canalizzate a 12,5 kHz e ricadenti nella banda di frequenze 450 – 450,3875
MHz accoppiata con la banda di frequenze 460 – 460,3875 MHz, di cui al d.M 6 ottobre 1998. Dette frequenze
possono essere utilizzate anche a bordo degli elicotteri (Elisoccorso), nei casi di emergenza, con limitazione
dell'altitudine a 150 mt dal suolo. [...]

essendo servizi delegati alle regioni, è probabile che tali frequenze, in uso alle sale operative regionali, siano concesse in uso anche agli enti convenzionati che gestiscono il servizio, dopo la privatizzazione della CRI, le Misericordie e le Pubbliche Assistenze dell'Italia centrale sono forse gli enti che più ne meriterebbero l'uso; in regioni più sfortunate il servizio di emergenza è fornito in convenzione da ditte private senza alcuna finalità sociale...
(ma forse sarebbe bene che intervenisse qualche collega che lavora per tali enti, io riferisco quello che mi ricordo e la memoria è labile)

per quanto riguarda i servizi in uso alle polizie locali, quasi ovunque, soprattutto nelle regioni del nord dove c'è stato, per motivi politici, un forte impulso regionale, sono in gran parte migrati sul TETRA.

joesatriani

Citazione di: 1vr005 il 03 Settembre 2023, 14:30:50Se ricordo bene non se ne dovrebbe riferire nemmeno l'esistenza.
D'altronde c'è una legge dello stato che assegna una cinquantina di canali UHF duplex al SUEM, per cui si tratta di un segreto di pulcinella.
Fra le cose che a rigore non si potrebbero ascoltare ci sono la banda aerea e credo anche quella nautica VHF.

ma in ogni regione ce n'e' uno di SUEM?

1vr005

#11
Citazione di: joesatriani il 04 Settembre 2023, 21:11:48ma in ogni regione ce n'e' uno di SUEM?
Credo proprio di sì, magari con nomi diversi. Prova a vedere l'articolo Wikipedia suem o ssuem. Ad esempio vedo che in Sicilia si chiama SEUS.
In linea di massima il principio è che l'ospedale eroga le cure ma non il trasporto, almeno ai tempi delle mutue, e allora interviene il volontariato. Da me una volta per chiamare un'ambulanza si diceva "chiamare la croce rossa", che era l'organizzazione di volontariato che gestiva il trasporto in ospedale. Poi suppongo che ci si sia resi conto che la cosa andava istituzionalizzata con ruoli permanenti, altrimenti in assenza di volontari il servizio può non essere garantito. Ma non so dirti di più, non ne so abbastanza. È una cosa che ha una storia e può valere la pena di conoscerla. È complicata la storia dell'Italia e delle sue istituzioni.
Una cosa che cito spesso è che, sebbene certe frequenze non debbano essere troppo di dominio pubblico, fino a pochi anni fa (forse una decina) nel sito internet dell'azienda sanitaria locale c'era una pagina relativa ai trasporti di emergenza ed elisoccorso con esposta in bella vista la frequenza radio dell'elisoccorso di zona e anche di quello di Treviso. Poi c'è stata una fusione di ULSS e il sito è stato rifatto, e quella pagina è andata persa.

-Tuscania-