santiago e radio

Aperto da vincenzo73, 01 Giugno 2017, 21:10:51

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vincenzo73

Ciao, scusate la  domanda da profano (principiante)  : perche' a volte mi capita di ascoltare cb lontani molto bassi di santiago (pur uscendo con molti watt),  ma la radio e' fortissima  ?
Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza.


carlo_forever

Allora, chiariamo subito: "santiago" è un modo non corretto, o almeno non-icao per pronunciare in radio la lettera S. Il modo corretto sarebbe "Sierra", ma si vede che non piace granché. La lettera "S" sta a significare "signal strenght", cioé "forza del segnale". Quindi l'intensità con la quale un segnale radio viene copiato alla location del ricevente. Mentre la sigla "radio" significa R, cioè "readability", ovvero "comprensibilità" del segnale stesso.
Perciò un controllo "santiago 9 radio 5" significa che il corrispondente arriva con 9 punti "S". La "R" viene data ad orecchio, "radio 5" significa "perfetta comprensibilità". E così via, "radio 4" significa "ottima comprensibilità con qualche parola che sfugge", "radio 3" significa che ricevo bene buona parte del discorso, "radio 2" che ne ricevo poco, "radio 1" che ne ricevo quasi nulla. Non esiste "radio 0". I punti "R" non hanno nulla a che fare con la "bontà" della modulazione. Ci sono un discreto numero di teste di rapa, sia tra i CB, sia tra i radioamatori, che insistono ancora con baggianate tipo "radio 5 stereofonica" o stupidate del genere. Quando la comprensibilità è totale la radio è 5 anche se fosse una modulazione orribile. Poi si possono aggiungere ulteriori commenti, ma 5 resta 5. Così come non va confusa la comprensibilità con la forza della modulazione. E' però pur vero che una modulazione forte è di solito più comprensibile.
Quando il segnale è molto basso, ovviamente la "radio" tende inevitabilmente a peggiorare. La comprensibilità risente anche della profondità di modulazione, almeno in AM ed FM, mentre ne è abbastanza esente in SSB. Questo significa che un segnale FM con "santiago 2" sarà abbastanza incomprensibile, un segnale AM della stessa intensità sarà più comprensibile, un segnale in SSB sarà perfettamente comprensibile. Però, se noi prendiamo ad esempio il segnale AM e lo moduliamo con più profondità, con l'uso di microfoni preamplificati, compressori della dinamica e circuiti ALC, avremo una profondità media di modulazione molto maggiore e quindi molto migliore comprensibilità a bassi segnali. La stessa cosa, in parte, vale anche per l'FM ed un po' per la SSB. Quindi con buoni microfoni, giusta preamplificazione e compressione della dinamica (quindi con microfoni tipo Zetagi MB +4/5 o similari) si avranno segnali bassissimi ma con grande comprensibilità, ed una modulazione forte e chiarissima, anche ad una certa distanza, cioè quando il segnale si abbassa di molto.

Carlo
Inter poenas et tormenta
vivit anima contenta
casti amoris
sola spe

IK8 TEA

Buongiorno Carlo e Vincenzo.

Mi permetto di aggiungere, ad integrazione e completamento delle informazioni sull'argomento fornite da Carlo, un bellissimo articolo, a me molto caro, di Piero Soati pubblicato su Selezione RadioTv di Tecnica Numero 7/8 del 1976 e che ho dovuto dividere in due parti per i limiti sugli allegati imposti da Rk, dove sono esposti tutti i tipi di Codici impiegati nelle Radiocomunicazioni, il loro Significato ed i Modi d'Identificazione della Qualità dei Segnali Ricevuti oltre al Livello della loro Intensità.

Ritengo, tra l'altro, questo Articolo un Utile Viatico per chi si affaccia al mondo delle Radiocomunicazioni e Buona Scuola per imparare il Corretto Impiego degli Acronimi del "Codice Q", correntemente e per "snobismo" utilizzati nel mondo Radioamatoriale in modo improprio anche per le comunicazioni in Fonia ma, ciò che è ancor peggio, in modo troppo spesso non conforme al loro corretto significato.

Un cordiale saluto per tutti.

Massimo IK8 TEA
NON FATE DOMANDE SE NON SIETE IN GRADO DI CAPIRE LE RISPOSTE...(Oscar Wilde)
In mancanza di sufficienti conoscenze dell'argomento, è più saggio tacere ed evitare, con affermazioni improprie, un azzardo.

vincenzo73

Ok, grazie Massimo e Carlo  per la spiegazione molto dettagliata,  quindi  riepilogando :, la modulazione e' forte anche con segnale basso  grazie ai microfoni pre amplificati e nei cb al cosi detto "doppio modulatore" ,giusto ?
Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza.


IZ1PNY

IK8TEA,
un giorno sarebbe un onore e pregio parlarti di persona; 1 ora in tua compagnia, produrrebbe un aumento delle mie possibili conoscenze.
Le mie orecchie diventerebbero più grandi e sorde ad altri suoni se non quello del tuo parlare.
Confermo e quoto in tutto la tua risposta.


carlo_forever

Aggiungo solo che i microfoni preamplificati, i circuiti compressori e i cosiddetti "doppi modulatori" vanno usati con intelligenza quando si esce in AM, poiché  vi è sempre la possibilità di sovramodulazione, cioè di superamento costante del 100% di modulazione. In questo caso si ha una diminuzione della comprensibilità causata dalla eccessiva distorsione, e la produzione di "splatters", anche detti volgarmente "sblateri", cioè di schizzi di radiofrequenza nei canali adiacenti e disturbi esagerati ad altri utenti della banda.

Ciao,

Carlo.
Inter poenas et tormenta
vivit anima contenta
casti amoris
sola spe