Piccola urgenza nominativo in vacanza

Aperto da fabio_bz - IN3FOB, 05 Giugno 2017, 10:53:27

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Sanco

Riporto dal sito ufficiale del Cambridge Dictionary:
" used in spoken English to mean an oblique or slash symbol"
Senza contare che viene usato nei qso a livello direi mondiale

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HAWK

Come già detto sopra, dal 1980 ad ora in ferie a Milazzo...IZ1PNY/IT9.
73'.

pesciolino73

Anche io ad agosto saro' IU1IMC/IT9 o IU1IMC/P penso vada bene anche  il secondo....
Confermo /= separation.

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Pieschy

Citazione di: Sanco il 12 Luglio 2017, 06:55:33
Riporto dal sito ufficiale del Cambridge Dictionary:
" used in spoken English to mean an oblique or slash symbol"
Senza contare che viene usato nei qso a livello direi mondiale

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Ti riferisci a stroke o a separation? Sorry :-)


pesciolino73

Io non ho sempre sentito solo " separation.....

inviato SM-A510F using rogerKapp mobile


fabio_bz - IN3FOB

 Separation o stroke li uso e li sento usare da tutti!il termine slash in dx non lo ho mai ascoltato
IN3FOB - FABIO - BOLZANO
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davj2500

Ciao a tutti.

Il documento IARU "Ethics and Operating procedure for the Radio Amateur (Edition 3) - 2011" usa sempre il termine "stroke".
A pagina 12 dice:

Always use the term 'stroke' when you are portable, mobile, etc.

Ciaoo
Davide


lake

Citazione di: Pieschy il 12 Luglio 2017, 00:15:21
Citazione di: Deejay il 11 Luglio 2017, 23:28:48
Salve gente,ad agosto vado in vacanza in Croazia ,precisamente a Medulin;in teoria se dovessi intraprendere un qso in vhf o uhf sarei IU2CEK/9A ???
Inoltre sapete indicarmi una lista di ponti V/U della Croazia?
Grazie e buona notte


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Se 9A è Croazia allora 9A/IU2CEK .... All'estero si antepone il prefisso del paese visitato in Italia invece postponiamo la zona anche se (e ho scritto interi thread) l'Italia è una è non penso sia neanche obbligatorio "barrarsi" in territorio nazionale, è più che altro per cortesia. Mentre invece è obbligatorio all'estero.
Saluti,
Pietro.
confermo quanto detto da Pieschy, all'estero prima il prefisso del paese, poi il nominativo italiano.
anche io da fine luglio saro' in croazia x 2 settimane quindi prima 9A
anche io cercavo lista ponti croati ma non ne ho trovati (ho chiesto anche x mail a degli om croati ma non hanno risposto)
per quanto riguarda i rpt italiani agganciabili in croazia avevo aperto un topic http://www.rogerk.net/forum/index.php?topic=67854.msg723663#msg723663
ma nessuno ha risposto, pazienza faro' da solo
Monitor R1A IR2CL  145.637,5
https://ik2zlj.jimdo.com/ir2cl-fm/
ik2zlj-r virtual server ovh

Sanco

Mi riferivo a stroke

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Lurenzio IU0JGN

cacchio, e io che ero convinto che si dicesse "barrra mobbbile"! :)  scherzo











Se tieni premuto il PTT per più di 60 secondi è perché ti dai troppa importanza.

Lurenzio IU0JGN

Invece parlando seriamente, se una persona è sempre stata abituata a sentirsi chiamare con un nomignolo, cosa diffusissima in italia, è corretto indicare il nominativo e poi presentarsi con il proprio nomignolo o soprannome? Per farvi un esempio io ho un amico che si chiama Gaspare e un altro che si chiama Alfredo eppure sono conosciuti come Peppe; se li chiami con il loro nome non si girano nemmeno.
L'articolo 12, norme di esercizio specifica solo che si deve ripetere il nominativo ad intervalli regolari e a inizio e fine trasmissione ma non vieta che poi nei passaggi magari con persone che si conoscono si possa usare un soprannome 
Che mi dite?
Se tieni premuto il PTT per più di 60 secondi è perché ti dai troppa importanza.

Vincenzo IZ2WMW (Brian)

#36
Citazione di: surplus il 05 Giugno 2017, 13:58:04
Citazione di: fabio_bz - IN3FOB il 05 Giugno 2017, 12:10:14
Grazie mille chiaridsimi


73's Fabio

Finora risposte inadeguate...

Cerchiamo di fare i Radioamatori....

a seguito il link che ti spieghera' tutto di come procedere, poi se vuoi fare di testa tua padronissimo..

Ci sono delle regole da seguire che  vengono avvallate per comodita' d'uso e spesso per sostanziali  priorita' a scopo di far Ciccia...

Quindi x me tu sarai IN3FOB/I3....  E non viceversa..

Buona LETTURA  e buone VACANZE in i3..

http://www.ari.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=147&Itemid=167&lang=it

73's

Ciao Surplus,
purtroppo devo dissentire in toto con il tuo intervento.

"le risposte sono inadeguate". Non mi trovo d'accordo
Nel mio intervento ho espresso tre concetti
1) che la normativa non è chiara
2) che la normativa cept indica come convenzione quella di anteporre il prefisso al proprio nominativo quando si opera all'estero
3) che in assenza di normativa chiara io preferisco attenermi alla convenzione CEPT

Tu rispondi riportando un link ad un articolo dell'ARI (che non ha alcun valore normativo) in cui viene esplicitato che:
1) la normativa non è chiara
2) la normativa cept indica come convenzione quella di anteporre il prefisso al proprio nominativo quando si opera all'estero
3) che l'ari ha pubblicato delle proprie linee guida in cui indica di posporre il prefisso al proprio nominativo.

Ora come vedi dei tre punti da me esposti, due sono perfettamente in linea con quanto riportato dall'artico da te citato e mi discosto solo sul terzo, punto del tutto soggettivo. Infatti le linee guida dell'ARI sono del tutto arbitrarie e non hanno alcun valore normativo. Anzi indicano una prassi in netto contrasto con quando indicato dalla CEPT, trovando giustificazione nel fatto che gli USA e il Canada invece hanno l'abitudine ogni tanto di posporre il prefisso.

Ora io non so come tu faccia a considerare i precedenti interventi inadeguati.

Inoltre il nostro caro amico Fabio può proprio fare di testa sua perchè, a differenza di quanto dici, una regola precisa e universalmente condivisa non esiste. Quindi nessuno può recriminare l'uno o l'altro comportamento e non si tratta di fare i radioamatori o di essere chiamati pizza e mafia.

Personalmente io ho esposto il mio punto di vista, ovvero quello di operare in linea con la normativa CEPT, l'ARI ha fornito altre linee guida portando le proprie argomentazioni con cui non mi trovo d'accordo.
In assenza di una normativa o di una prassi comune credo che ognuno possa decidere in cuor suo come meglio operare.
Io non credo che nessuno possa dire che sia più corretto l'uno o l'altro modo.

73

P.S. ovviamente avendo letto che il tuo intervento non vuol essere in nessun modo polemico, sottolineo che anche il mio è scritto senza alcun rancore o astio. Ci tengo a sottolinearlo visto che su un forum toni ed espressioni possono essere facilmente fraintesi. Ma un intervento così a gamba tesa su quanto da me scritto in precedenza richiedeva una mia risposta puntuale e precisa.

Pieschy

Comunque ragazzi senza scaldarci troppo. Non c'e' ne giusto ne sbagliato o meglio tutto puo' essere considerato giusto o sbagliato a seconda di linee guida, abitudini, etc.
Lo stesso sempre puntuale Davide (che per me è uno degli OM di riferimento9 riporta (tradotto) "Procedure Etiche ed operative" il che significa che si parla sempre di linee guida non di "leggi".
Bisognerebbe a questo punto distinguere fra cosa e' etico e proceduralmente corretto (e qui si può disquisire a volontà) e cosa è invece obbligatorio. Dire il proprio nominativo è obbligatorio. Il nominativo identifica a livello MONDIALE un radioamatore. Quando si dice e quanto si ripete e' oggetto di altro. Ma di IU2DLC ne può esistere solo uno in tutto il mondo in quanto il nominativo (nel nostro caso) indica Nazione, Regione/Zona, 3 lettere univoche.
Si deduce che anche all'estero potrei non anteporre o posporre nulla in quanto le autorità di controllo (come con la targa auto) avendo il nominativo risalirebbero univocamente a me. Se poi si parla di V/U è anche abbastanza chiaro che se parlo dalla Polonia probabilmente (a meno di echolink o reti digitali) sono fisicamente lì ed aggancio il ponte locale.
Il resto sono procedure operative o cortesie fra OM. Anche perche' o si pospone o antepone in un qso la domanda successiva e' sempre "Da dove trasmetti/QTH?" alla quale si risponde cortesemente con il luogo preciso dal quale si trasmette il che a logica rende vano ed approssimativa l'informazione precedente /XYZ che si riferisce a nazioni o ampie aree geografiche.

Il nominativo come la targa auto, nasce per identificare e confermare (per gli organi di controllo) il possesso dell'autorizzazione ad operare come Radioamatore. Solo quello nulla di più e contiene il "routing" ,  che anche all'estero porterebbe gli organi di controllo fino all'ispettorato italiano di competenza che ha rilaciato la A.G.

Il resto è gentilezza, cortesia, informazioni, abitudini, procedure operative standardizzate ma nulla di cosi' stringente.
Il nominativo dimostra che siamo autorizzati poi da dove moduliamo comunque lo diciamo in mille modi anche colloquiali.

Se sono a Dublino e mi annuncio sul ponte locale IU2DLC calling from Dublin, saro' fuori le righe, non seguiro' lo standard ma non infrango alcuna legge e nessuna autorità potrebbe mai sanzionarmi per non essermi "barrato".

In 2 parole "take it easy".

Idem per il nome , non siamo alle anagrafe, se Giuseppe è conosciuto come Peppe si annuncierà come Peppe.
Anche nelle liste elettorali (che son cosa ben più seria del fare radio) spesso ho letto "Bianchi Giuseppe detto Peppino".

Non andiamo in loop per queste sottigliezze :-)





IU2IDU

Certo, ma con il senno di poi concordo nel dire che dirò (se ad esempio vado nella zona 3) "IU2IDU barrato 3"

73 a tutti

IU2IDU operatore GIULIO
686-SM COTA - Associazione Radioamatori Carabinieri

IU2IDU

Oggi ho aperto un TREAD che potremmo in qualche modo agganciare a questo.....

http://www.rogerk.net/forum/index.php?topic=68274.msg724887;topicseen#new

73 a tutti e grazie a chi eventualmente mi fornirà risposta
IU2IDU operatore GIULIO
686-SM COTA - Associazione Radioamatori Carabinieri