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ambiente ambientalismo qualcosa di concreto

Aperto da IZ1KVQ, 07 Febbraio 2008, 17:50:59

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0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

r5000

73 a tutti l'uranio è vero che ne serve poco in proporzione rispetto al petrolio ma costa caro e il costo maggiore è senza dubbio il trattamento(vetrificazione,stoccaggio ecc...) già ora  che non c'è grossi quantitativi(rifiuti ospedalieri e industriali),in futuro i costi aumenteranno e diminuirà la convenienza a favore di energie più semplici, come solare e eolico o meglio geotermico (che ci ostiniamo a non voler sviluppare...) riguardo all'olio di colza c'è già chi lo aggiunge al gasolio(te ne accorgi perchè l'auto puzza di fritto misto...) e  per le grandi quantità che servono  bisognerebbe coltivare tutto il territorio a colza... bisogna che le auto diminuiscono i consumi\cilindrata,con l'attuale parco auto c'è uno spreco enorme d'energia,muovere un'auto di 10000kg per spostare una persona è spreco energetico,ma la moda dei suv continua... poi in concreto ognuno dovrebbe pensarlo se effettivamente ha bisogno di un'auto del genere,e non seguire la moda del momento...
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599


davide93

da me con la differenziata siamo messi male, ci sono i cassonetti separati ma non arrivano in casa le bustine e quant'altro per permettere la separazione dei rifiuti.
noi personalmente cerchiamo comunque di dividere per quel che si puo' la pattumiera nei giusti cassonetti, ma permangono quelli verdi "universali" e molti gettano lì

IZ1KVQ

Citazione di: r5000 il 11 Febbraio 2008, 01:22:57

bisogna che le auto diminuiscono i consumi\cilindrata,con l'attuale parco auto c'è uno spreco enorme d'energia,muovere un'auto di 10000kg per spostare una persona è spreco energetico,ma la moda dei suv continua... poi in concreto ognuno dovrebbe pensarlo se effettivamente ha bisogno di un'auto del genere,e non seguire la moda del momento...

completamente d`accordo cosa serve un `auto di grossa cilindrata fuoristrada se si va solo in citta` ed autostrada???

bisogna mettersi una mano sulla coscienza ed usare i mezzi collettivi che tuttaavia dovrebbero essere meno cari e piu efficienti
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hafrico

io ho visto cosa fanno con la raccolta differenziata dopo che sono passati a ritirarla....
.......provate ad indovinare............non ci vuole molta fantasia............be allora ve lo dico io.............la mettono tutta insieme e la portano in discarica...........voi dividete .....ed essi uniscono..............lo fanno per ragioni umanitarie.......... la chiamano credo.........ricongiunzione familiare..........bello vero...... :culo: :culo: :culo: :culo: :culo: :culo: :culo: :culo:


r5000

73 a tutti quanto dici è un pessimo esempio, qui nella bergamasca la raccolta differenziata è seria, la carta la vengono a prendere con i tir ,idem il vetro e i materiali ferrosi(ovviamente separati) lo stesso per i frigoriferi le batterie  i computer\tv ecc... pure l'olio esausto viene ritirato con una cisterna e sicuramente prendono strade diverse... il vetro sicuramente fa poca strada perchè c'è in zona l'azienda che lo macina... idem le batterie al piombo...
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hafrico

Citazione di: r5000 il 12 Febbraio 2008, 00:23:42
73 a tutti quanto dici è un pessimo esempio, qui nella bergamasca la raccolta differenziata è seria, la carta la vengono a prendere con i tir ,idem il vetro e i materiali ferrosi(ovviamente separati) lo stesso per i frigoriferi le batterie  i computer\tv ecc... pure l'olio esausto viene ritirato con una cisterna e sicuramente prendono strade diverse... il vetro sicuramente fa poca strada perchè c'è in zona l'azienda che lo macina... idem le batterie al piombo...

meno male che li va meglio..............è confortante............. :amore: :amore: :amore: :amore:


dukeluca86

Proprio quello che dicevo sopra !

R5000 sono daccordo non c'è investimento, ma daltronde comprare combustibile fossile (carbone o petrolio che sia) muove ingenti somme di denaro (nell'ordine delle centinaia di miliardi di euro), ed è noto che quando il denaro si sposta qualcuno ci guadagna.

Ad esempio un'azione combinata di fotovoltaico, eolico e geotermico insieme risolverebbe i problemi di dipendenza energetica, ma oltre il costo iniziale poi non si dovrebbe comprare nulla e non ci magnerebbe più nessuno.
Ad ogni modo qualcosa di concreto per inquinare la facciamo tutti, paghiamo le tasse, infatti nella bolleta ENEL assimilata alle energie rinnovabili, il famoso contributo CIP6, hanno inserito gli inceneritori che non sarebbero assolutamente in grado di andare avanti senza questi fondi esterni, perchè di fatti non sono così vantaggiosi come vogliono farci credere.
Ma rischio di andare ot e quindi mi fermo qui, buonanotte
Il miglior SO ? Linux !


r5000

73 a tutti esatto... il nocciolo della questione è che ci vogliono imporre una sola soluzione (discutibile) mentre la strada giusta è diversificare che vuol dire non utilizzare una sola fonte energetica ma tante che sembrano meno convenienti ma sono sicure,libere dai giochi speculativi (prezzo del petrolio che alza il prezzo del gas...) si sente tutti i giorni che serve potenziare l'approvigionamento di gas per non essere schiavi del petrolio ma di fatto è la stessa cosa, se il capoccia di turno decide di fare speculazione chiude il rubinetto e noi paghiamo di più... il discorso degli inceneritori senza incentivi è da dimostrare, a breve finirà l'incentivo e avremo la risposta... in qualunque caso servono per smaltire parte dei rifiuti poi che sia più o meno conveniente è sempre meglio delle discariche selvagge... a brescia sembra che è fattibile, l'energia prodotta viene effettivamente usata per il teleriscaldamento poi che sia veramente con il bilancio in positivo vedremo...
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IZ1KVQ

una comportamento ecocompatibile è anche questo


Citazione
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- Consigli per risparmiare
  elettricità in casa
- L'altra energia

I pc continuano a consumare energia anche da spenti. Su scala nazionale uno spreco di quasi 60 milioni di euro

Bisogna staccare la spina. Tranquilli, non è una drammatica questione di vita o di morte, ma un semplice consiglio pratico. La spina è quella del computer. In Italia, tra case e uffici, ci sono - si calcola - più di 25 milioni di pc. E consumano energia elettrica. Il che di per sé non sarebbe una grande notizia, tanto più che un pc in funzione assorbe molta meno corrente di altri elettrodomestici. La scoperta però è un'altra: queste macchine non si spengono mai del tutto. Ovvero continuano a consumare energia anche quando vengono disattivate. E non stiamo parlando dello stand-by - cioè di quello stato di sospensione in cui il cuore del sistema resta in funzione per consentire un riavvio rapido - ma dello spegnimento vero e proprio.
Lo ha scoperto la rivista specializzata Af Digitale sottoponendo a un test 13 desktop, i computer da tavolo (che in Italia sono circa 13 milioni): anche quando viene premuto il tasto off la scheda madre, il motore del pc, mantiene collegati alcuni circuiti. Questo succede soprattutto sui pc più recenti che rimangono sempre "all'erta" per cogliere input esterni, come il comando di avvio in remoto o segnali provenienti da eventuali periferiche. Rimanendo collegato alla rete elettrica il pc continua a consumare. E non poco a giudicare dai risultati del test.

Una quantità di energia sprecata

Per 1 minuto di stand-by si può arrivare a consumare 9,42 watt. Ma lo stand-by, come sappiamo, è uno stato di dormiveglia del computer. Più sorprendenti sono il 4,62 watt che la macchina ha assorbito dopo 1 minuto dallo spegnimento. Sulla base di queste misurazioni si è giunti a calcolare i consumi di un pc tenuto spento per 1 anno: il modello più "risparmioso", tra quelli testati, consuma solo 25 centesimi di elettricità, mentre quello che ne consuma di più arriva quasi a 6,5 euro. Cifre che di per sé possono sembrare irrilevanti.

Ma su scala allargata le cose cambiano: si pensi, tanto per cominciare, a un azienda che deve moltiplicare questi costi per qualche centinaio di macchine. Il dato diventa ben più impressionante se rapportato su scala nazionale. E qui la questione non è solo economica. Se il consumo medio di un pc spento si aggira sui 2-3 watt, significa che i 13 milioni di dektop italiani consumano 30-40 megawatt. In altre parole, una centrale elettrica di medie dimensioni lavora per tenere delle macchine spente! Tradotto in moneta sonante, vuol dire uno spreco di 56 milioni di euro. Che si può evitare collegando il pc a una ciabatta di alimentazione dotata di un interruttore e spegnerlo ogni volta che si chiude il pc. (A.D.M.)


tratto da http://salvadanaio.economia.alice.it/itinerari/i012_astepubbliche.html
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tulipano

Questi consigli li devo fare leggere a tutta la mia famiglia,perchè se lo racconto soltanto non mi credono... :(
Giusy Tulipano

1RGK030

IZ1KVQ

hi tulipano e stacca la spina anche del baracco prima di andare a dormire  ;-)

ma in famiglia sei l`unica cb o siete trutti radioappassionati?
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Murdoc

Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh che bello tutti me lo menano che son Zeneise taccagno perchè stacco la ciabatta che alimenta il pc e anche quella di tutto l'assieme televisore stereo e lettori vhs e dvd quando esco di casa.........
Belin allora avevo ragione!

SanPietro for president.... ( di cosa non so va bè)

73 51

gattonero

Sapevo tutto questo, ma nessuno si rende conto.... :mrgreen:
1-R G K-129   Station Dx 11meter
                        Radio Penisola Salentina  1-RPS-72 
                 1 F R I 1857 -  Free-Radio-Italia
                             PMR/LPD Italy 
                                 Op.Fabio
                   Yaesu FT920+SP8 Mic.Mh31
         Icom IC2820 D-Star / Kenwood TM241A digiAPRS
       President Jackson Mic.Echo Master Plus /Lafayette Hawaii                
   Ant. Dipolo 30/40m  Dipolo L 60m Butternut HF2V 40/80/160?     Vertical 11m / Ant.FishRod / Diamond x510 / Deltaloop 50MHz


jack_torino

Citazione di: cbsanpietro il 13 Febbraio 2008, 19:06:04
una comportamento ecocompatibile è anche questo


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I pc continuano a consumare energia anche da spenti. Su scala nazionale uno spreco di quasi 60 milioni di euro

Bisogna staccare la spina. Tranquilli, non è una drammatica questione di vita o di morte, ma un semplice consiglio pratico. La spina è quella del computer. In Italia, tra case e uffici, ci sono - si calcola - più di 25 milioni di pc. E consumano energia elettrica. Il che di per sé non sarebbe una grande notizia, tanto più che un pc in funzione assorbe molta meno corrente di altri elettrodomestici. La scoperta però è un'altra: queste macchine non si spengono mai del tutto. Ovvero continuano a consumare energia anche quando vengono disattivate. E non stiamo parlando dello stand-by - cioè di quello stato di sospensione in cui il cuore del sistema resta in funzione per consentire un riavvio rapido - ma dello spegnimento vero e proprio.
Lo ha scoperto la rivista specializzata Af Digitale sottoponendo a un test 13 desktop, i computer da tavolo (che in Italia sono circa 13 milioni): anche quando viene premuto il tasto off la scheda madre, il motore del pc, mantiene collegati alcuni circuiti. Questo succede soprattutto sui pc più recenti che rimangono sempre "all'erta" per cogliere input esterni, come il comando di avvio in remoto o segnali provenienti da eventuali periferiche. Rimanendo collegato alla rete elettrica il pc continua a consumare. E non poco a giudicare dai risultati del test.

Una quantità di energia sprecata

Per 1 minuto di stand-by si può arrivare a consumare 9,42 watt. Ma lo stand-by, come sappiamo, è uno stato di dormiveglia del computer. Più sorprendenti sono il 4,62 watt che la macchina ha assorbito dopo 1 minuto dallo spegnimento. Sulla base di queste misurazioni si è giunti a calcolare i consumi di un pc tenuto spento per 1 anno: il modello più "risparmioso", tra quelli testati, consuma solo 25 centesimi di elettricità, mentre quello che ne consuma di più arriva quasi a 6,5 euro. Cifre che di per sé possono sembrare irrilevanti.

Ma su scala allargata le cose cambiano: si pensi, tanto per cominciare, a un azienda che deve moltiplicare questi costi per qualche centinaio di macchine. Il dato diventa ben più impressionante se rapportato su scala nazionale. E qui la questione non è solo economica. Se il consumo medio di un pc spento si aggira sui 2-3 watt, significa che i 13 milioni di dektop italiani consumano 30-40 megawatt. In altre parole, una centrale elettrica di medie dimensioni lavora per tenere delle macchine spente! Tradotto in moneta sonante, vuol dire uno spreco di 56 milioni di euro. Che si può evitare collegando il pc a una ciabatta di alimentazione dotata di un interruttore e spegnerlo ogni volta che si chiude il pc. (A.D.M.)


tratto da http://salvadanaio.economia.alice.it/itinerari/i012_astepubbliche.html

Del consumo anche senza stand by nei pc non ne sapevo nulla...

Se questa informazione è vera,la vendo al mio capo a peso d'oro,visto che si sta occupando degli sprechi in azienda!

Comunque pensando alle aziende,lo spreco è enorme in tutti i casi...

Personalmente gestisco un archivio documentale di circa 40 fornitori,tutto cartaceo!!!Probabilmente per questioni legali questi documenti non possono venire trasferiti ed archiviati in formato elettronico,quindi ogni volta si stampa e fotocopia foscicoli enormi...e figuriamoci se la carte è riciclata...costa di più...

73
-->> 1RGK013 / Operatore Andrea <<--

Youtube Channel:
http://www.youtube.com/profile_videos?user=1RGK013&p=r
RGK DX SITE EASY
http://www.ipf.135.it/

IZ1KVQ

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tulipano

Citazione di: cbsanpietro il 13 Febbraio 2008, 23:31:11
hi tulipano e stacca la spina anche del baracco prima di andare a dormire  ;-)

ma in famiglia sei l`unica cb o siete trutti radioappassionati?

Sono io l'unica  a modulare...per il resto della famiglia esiste "solo" internet!!
Giusy Tulipano

1RGK030

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Citazione di: tulipano il 18 Febbraio 2008, 08:59:14
Citazione di: cbsanpietro il 13 Febbraio 2008, 23:31:11
hi tulipano e stacca la spina anche del baracco prima di andare a dormire  ;-)

ma in famiglia sei l`unica cb o siete trutti radioappassionati?

Sono io l'unica  a modulare...per il resto della famiglia esiste "solo" internet!!

l'unica saggia della famiglia fagli tanto TVI sui monitor e sui mouse

quando modulo in 27 io riesco a bloccare il mouse senza fili anche con un solo w HI

allora la 50 mi ha cacciato in baracca credendo di scoraggiarmi ... ma ho modulato anche durante l'ultima nevicata HI


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tulipano

Giusy Tulipano

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IZ1KVQ

biotrituratore ottimo e valido aiuto al compostaggio

BIOTRITURATORE: E' UN BUON ACQUISTO?
di Enoe Drusiani (Giardinaggio, agosto 2003)

Se vi siete stancati di smaltire i sacchi di rifiuti vegetali, pensate a un'attrezzatura che ne riduca il volume e li renda pronti per il compostaggio.




Avete passato una bella giornata in giardino, facendo tutto il necessario e quanto vi stava a cuore per vedere ordine e pulizia nel prato o tra le piante. Avete rasato l'erba, spuntato la siepe, potato un po' gli arbusti per togliere i rami danneggiati dal vento, strappato le erbacce fra i fiori della bordura e rastrellato il vialetto per raccogliere le foglie. E adesso... E adesso avete davanti 5, 10 o più sacchi di plastica straccolmi, ingombranti e pesanti. Da portare al bidone o alla discarica comunale, con il problema di dover svuotare il baule dell'auto per trasportare questa voluminosa e complicata massa di rifiuti.

Lo stesso processo biologico

Un bel fastidio, non c'è che dire. Se poi ricordate che tutto questo cumulo è, virtualmente, prezioso "cibo" naturale per le vostre piante, e pensate a quanto costa un sacco di ammendante vegetale acquistato al garden center, forse il discorso della biotriturazione e del compostaggio (la biodegradazione dei resti vegetali che diventano terriccio fertile) inizia a farsi davvero interessante.
Va detto che triturazione e compostaggio sono idealmente parte di uno stesso processo ecologico, quindi assai consigliabili; ma è anche possibile limitarsi alla sola triturazione, se il secondo step è impraticabile per questioni di spazio o di gestione. Infatti, anche il più ecologico dei giardinieri potebbe trovare complicato creare una zona di compostaggio in uno spazio molto piccolo o in terrazzo - anche se esistono bidoni formato "mini"; inoltre va detto che le estati afose, umide e poco ventilate delle pianure possono creare qualche difficoltà nel processo di trasformazione dei riliuti vegetali in terriccio fertile e ricco di humus. Il processo invece è facilitato dalle estati fresche, asciutte e ventilate, tipiche di colline e montagne.






Un lavoro silenzioso.

I primi sembravano motori di jet, poi la tecnologia ha consentito di migliorare le prestazioni e diminuire il rumore: i modelli elettrici Bosch (emettono solo 84 decibel) hanno meritato un riconoscimento internazionale per la silenziosità.



Due ottime ragioni: volume ridotto e biotrasformazione

Nati per fornire una risposta ecologica alla richiesta di prodotti per lo smaltimento autonomo dei rifiuti organici del giardino, i biotrituratori - elettrici o a benzina (indispensabili in zone prive di collegamento elettrico) - permettono di triturare rami e residui quali fiori recisi, resti di ortaggi, foglie, ramoscelli di cespugli o siepi e alberi, dando origine a materiale adatto alla decomposizione o alla pacciamatura.
Infatti questi detriti di origine vegetale, sminuzzati, mescolati e aerati in modo da avere un adeguato apporto di ossigeno, si decompongono rapidamente e si trasformano in una sostanza simile alla comune terra. In realtà è qualcosa di più: cioè fertile humus, paragonabile al suolo morbido, fresco e odoroso che si trova nei boschi sotto le foglie. È utilizzabile per reintegrare il terreno di vasi e aiole con le sostanze nutritive e i bioelementi andati perduti per assorbimento radicale o dilavamento da piogge e irrigazioni. La qualità e la forza del concime ricavato, meglio dell'ammendante, così è detto tecnicamente, saranno tanto migliori quanto ottimale sarà la combinazione di resti vegetali contenenti azoto e carbonio (per esempio si possono miscelare legno sfibrato ed erba falciata).


Il tritume: utile anche come pacciamatura

Se non li impiegate per il compostaggio, potete comunque distribuire i residui triturati direttamente sul terreno per smuoverlo e ravvivarlo, per formare una "fodera" che limiti lo sviluppo delle erbacce e mantenga maggiore umidità; ma anche per proteggere dal freddo la zolla radicale di piante delicate.
Perfino se non applicate la pacciamatura e non avete modo di usare il tritume ottenuto, c'è comunque un vantaggio evidente: i famosi sacchi di rifiuti si riducono drasticamente, fino a venti volte di meno. Grazie a triturazione e compattazione, cioè, da 20 ve ne rimarranno uno o due. Non male!
Il biotrituratore è dunque un valido aiuto. Oggi modelli in commercio non sono troppo costosi e, soprattutto, sono proposti in numerose versioni indicate per uso hobbistico: quindi semplici, leggeri e sicuri. L' unico problema è che sono comunque un po' ingombranti: anche le versioni più piccole richiederanno un certo spazio nella rimessa degli attrezzi per poter essere conservate sempre montate e pronte all'uso. Ma scoprirete che questo utilizzo diventa piuttosto frequente: non solo in primavera e autunno, periodi classici di potature e pulizia, ma per tutto il periodo estivo.


Cosa esce dal biotritutatore?

In base alla tecnica di sminuzzamento (sono diversi i sistemi di taglio, dai cilindri a coltelli ai rulli con frese) e alla potenza, i biotrituratori consentono di ottenere la sfibratura (sfilaccia di legno tenero o foglie), la cippatura (pezzetti di legno o corteccia) o la triturazione vera e propria, più o meno fine, del materiale organico; alcuni sono idonei a trattare solo rametti sottili, erba e fogliame; altri possono triturare rami voluminosi, fino a 45 mm di diametro.
Gli apparecchi multifunzionali - in grado sia di sfibrare che di sminuzzare - sono preferibili. Per ottenere un rapido ed efficace processo di compostaggio la triturazione dev'essere piuttosto fine; ma fra uno strato e l'altro, nel contenitore o bidone, dovrete stendere uno spessore sommariamente sminuzzato per favorire il processo di aerazione che fa vivere i batteri incaricati della biotrasformazione.


Occhio alla sicurezza

II caricamento del materiale da triturare avviene quasi sempre in maniera automatica, attraverso un imbuto diritto od obliquo. Quasi tutti i modelli sono inoltre provvisti di dispositivo di inversione del senso di rotazione, per rimuovere quanto eventualmente si fosse incastrato. Pratiche ruote e comode maniglie agevolano gli spostamenti su qualsiasi tipo di terreno. Contro i possibili rischi durante il funzionamento, sono stati studiati dispositivi di sicurezza per bloccare il motore e impedirne il riavvio improvviso, oltre che per evitare fuoriuscite di materiale (paraspruzzi). In conformità alle normative europee sono inoltre stati messi a punto accorgimenti atti a mantenere i decibel entro livelli accettabili. Sono quindi ormai numerose le versioni "silenziose" o, meglio, a bassa rumorosità: con imbuto isolato dal punto di vista acustico, come nei modelli Viking, con sistema di trascinamento del materiale senza contraccolpi o con ingranaggi a struttura estremamente compatta. E, poiché a ridurre il rumore contribuisce anche l'assenza di vibrazioni, sono state progettate strutture compatte con larghi carrelli, per assicurare stabilità durante il lavoro: che dev'essere effettuato sempre con molta pazienza e altrettanto buon senso.



Wolf-Garten biotrituratore elettrico universale. Potente, sicuro (è provvisto di freno motore, interruttore salva motore e chiusura centralizzata) e silenzioso, attira automaticamente verso le lame affilate i rifiuti del giardino e li tritura in modo rapido e minuzioso. L'imbuto di riempimento è ergonomico e il sacco di raccolta permette di trasportare comodamente il materiale triturato. Le motorizzazioni disponibili: 2000 watt per il modello SD 200 (250,74 Euro), 2400 per SD 240 E (313,75 Euro) e USD 240 E (439,71 Euro), provvisti, rispettivamente, di 2 e 4 lame doppie affilate in acciaio speciale. Un sistema di rullo con frese, che consente di sminuzzare rami con diametro di 45 mm, caratterizza il modello SSD 2400 E (743,70 Euro).
Info: tel. 039/628641, www.wolf-garten.it



Stayer Trito 1800. Dotato di motore da 1800 watt (ma esiste anche nella versione da 2400), ha sistema di trascinamento a lame inclinate e reversibili in acciaio Chromex, che cattura i residui vegetali automaticamente e lentamente, evitando il rischio di inceppamento. La grande apertura (ad altezza ideale per caricamento e sorveglianza) facilita il riempimento con arbusti ramificati; una protezione in gomma evita i contraccolpi. Un interruttore di sicurezza interviene e ferma il motore in caso di apertura dell'imbuto; un altro protegge contro i sovraccarichi. Il trasporto è agevolato dalla pratica impugnatura e da due grandi ruote. Prezzo: 212,40 Euro.
Info: tel. 0532/795511, www.stayeritalia.com

 







Ibea Biotrituratore/aspiratore 5-35. Dotato di potente motore a scoppio e due diversi sistemi di taglio (lame triangolari mobili e lame a J posizionate con una particolare angolatura), è in grado di risucchiare e sminuzzare i rifiuti organici del giardino, riducendone il volume nella proporzione 20:1. Il grosso imbuto facilita il caricamento mentre le grandi ruote e il basso baricentro rendono agevoli gli spostamenti su terreno irregolare. Come optional è disponibile il kit aspirazione. Prezzo: 1328,12 Euro; 247,90 per il kit aspirazione.
Info: tel. 031/929150, ibea@ibea.it


Agrinova BIO 555. Provvisto di potente motore a scoppio e di ruote garden che permettono facili spostamenti anche nel luogo della potatura, è il biotrituratore più professionale della gamma Agrinova; comprende modelli con diversi tipi di motori e dimensioni, tutti costruiti nel rispetto dei più severi criteri di sicurezza. Il sistema di taglio è costituito da un disco con coltelli cippatori e martelli. Una leva consente di aprire il setaccio, per regolare l'ampiezza del taglio e come antintasamento. BIO 555, con 6,5 cavalli, costa 1134 Euro; la versione 555I, con :5,5 cavalli, costa 1090,80 Euro.
Info: tel. 049/5742645, www.agrinova-italia.it 
   





Cippatura cos'è?

Il biotrituratore Gardena S 2300 ha uno speciale organo di cippatura: la parola indica il processo di triturazione delle parti legnose con cilindro a coltelli in acciaio temprato e controlama a distanza regolabile tramite apposita manopola. Silenzioso e sicuro, cattura il ramo da
frantumare escludendo rimbalzi. La doppia marcia, avanti e indietro, ne favorisce la rimozione in caso di blocco. La tramoggia ribassata agevola il caricamento; la struttura compatta e il largo carrello con grandi ruote assicurano stabilità facilitando il trasporto: per quest'ultimo è d'aiuto anche la comoda maniglia ergonomica. Il motore da 2300 watt consente di triturare rami con diametro fino a 45 mm. Prezzo: 430 Euro.
Info: tel. 02 93570285, www.gardena.com









Per un giardino medio-grande. Il potente Viking biotrituratore elettrico serie GE è disponibile in vari modelli, caratterizzati dal sistema Multi-Cut 200 con lame di taglio bifunzionali e grande imbuto con dispositivo antispruzzo, isolato acusticamente e privo di oscillazioni, L'ampio telaio facilita il trasporto e garantisce stabilità. Numerosi i dispositivi di sicurezza, dal bloccaggio elettromeccanico all'arresto d'emergenza. A partire da 3265 Euro circa.
lnfo: Stihl, tel. 02/950681, www.viking-garden.com







 

Volumi ridotti!


Con un buon biotrituratore il volume degli scarti organici introdotti diminuisce in modo rapido e radicale. Un modello come BIO 5-35 Ibea (tel. 031/929150) garantisce riduzioni nella proporzione 20:1. Erba, foglie, rami e altri scarti, ormai poco ingombranti, possono così essere facilmente accumulati per venire avviati al compostaggio; oppure sono utilizzabili come tali, per eseguire pacciamature.
 










Al-ko Biotrituratore Silent Power. La silenziosità è il tratto distintivo: lo dice il nome e lo assicura il sistema di rulli per tagliare e frantumare senza attrito, con il controrullo, sistema che permette di schiacciare materiale fino a 45 mm.
Un interruttore consente di cambiare la direzione di rotazione per l'eventuale espulsione di materiale intasato. Maneggevolezza e ottimo rapporto prezzo/prestazioni rendono la linea assai attraente. Il modello 5000 costa 511,20 Euro.
Info: Sigma, tel. 039/9329311, info@sigmalko.it






Bosch biotrituratore AXT 2000 H. Particolarmente silenzioso, grazie al meccanismo di taglio elicoidale, è dotato di motore "High-Power" da 2000 Watt con coppia elevata, sistema di trascinamento automatico del materiale da sminuzzare (che viene triturato in modo ottimale per il compostaggio) e dispositivo di funzionamento reversibile per risolvere eventuali ingorghi. La struttura compatta, il peso ridotto e le grosse ruote progettate per non danneggiare il prato lo rendono maneggevole e pratico da spostare, mentre il baricentro equilibrato assicura stabilità. Il sacco di raccolta, dopo l'uso e la pulizia, si utilizza come coperchio. Prezzo: 502,80 Euro. La gamma comprende anche i modelli da 2200 e 2500 HP.
Info: tel. 02/36961, www.bosch.it

 



Compostaggio: 10 regole di base




1. Usate tre contenitori: per raccogliere, compostare e conservare il compost.
2. Scegliete un luogo riparato dal vento, possibilmente in penombra e nei pressi dell'abitazione, vicino ai collegamenti elettrici e idrici.
3. Ponete il contenitore del compost direttamente sul terreno (mai su lastre di pietra), per consentire la penetrazione degli insetti presenti nel suolo.
4. Raccogliete solo materiale adatto al compostaggio, come foglie, rami tagliati e rifiuti organici domestici. Separate i rami dai resti morbidi e terrosi delle piante; coprite il materiale e proteggetelo dalla pioggia.
5. Triturate bene i rifiuti organici per facilitare il processo di decomposizione,
6. Dopo aver sistemato uno strato di rami spezzati, mischiate materiali grossi e fini (non dello stesso tipo) contenenti sia azoto che carbonio.
7. Accumulate detriti per il compostaggio fino a un'altezza massima di 80 cm, per garantire una circolazione ottimale dell'ossigeno.
8. Coprite per proteggere dall'essiccazione e dall'erosione e per facilitare lo sviluppo del calore.
9. Controllate l'umidità per favorire l'attività dei microrganismi utili alla decomposizione, e rimestate regolarmente.
10. Mescolate sempre il materiale decomposto con terriccio o calce, per accelerare la decomposizione.



http://www.trafioriepiante.it/Infogardening/giardino/Biotrituratore.htm

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Citazione di: cbsanpietro il 07 Febbraio 2008, 17:50:59
riapro questo post per parlare di tutto quello che possiamo fare per rendere il pianeta terra piu' vivibile



basta lamentarsi per la spazzatura
basta lo scaricabarile!

facciamo qualcosa di concreto
cerchiamo o almeno proviamo a ridurre la spazzatura


OLIO DELLA FRITTURA

Sapete dove buttare
l'olio della padella dopo una frittura fatta in
casa?
Sebbene non si
facciano molte fritture, quando le facciamo,
siamo soliti buttare
l'olio usato nel lavandino della cucina o in
qualche scarico, vero ?
Questo è uno dei maggiori errori che possiamo
commettere.
Perchè lo
facciamo?
Semplicemente perchè non c'è nessuno
che ci spieghi come
farlo in forma adeguata.
Il meglio che possiamo
fare è ASPETTARE CHE
SI RAFFREDDI e collocare l'olio usato in
bottiglie di plastica, o
barattoli di vetro, chiuderli e metterli
nella spazzatura.
UN LITRO DI
OLIO rende non potabile CIRCA UN
MILIONE DI LITRI D'ACQUA, quantità
sufficiente per il consumo di acqua
di una persona per 14 anni.
Se poi
siete così volenterosi da
conferirlo ad una ricicleria pubblica
visitate http://www.amiu.genova.it

http://www.amiu.genova.it/

ancora
meglio, diventerà
biodiesel o combustibile.
Se tu scegli d'inviare
questa e-mail ai
tuoi amici, l'ambiente ti sarà molto riconoscente!
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hafrico

BELLA.................. MEDITATE GENTE,............ MEDITATE............ 8O :miiii:

tulipano

Riflettiamo...

.

Indicativi sono i tempi di biodegradabilità degli oggetti di uso comune che sovente capita di notare abbandonati nell'ambiente riportati nella tabella a lato.


Fazzoletti di carta
3 mesi
Resti di frutta e verdura 3 mesi
Giornali 3-12 mesi
Filtri di sigarette 1-2 anni
Lattine di alluminio 10-100 anni
Accendini di plastica 100 anni
Piatti o bicchieri di plastica 100-1000 anni
Sacchetti di plastica 100-1000 anni
Polistirolo 1000 anni
Vetro oltre 1000 anni

Giusy Tulipano

1RGK030

Pirata-siciliano

Ciao a tutti io ho montato a casa una bella caldaia a sansa al posto della vecchia caldaia a gasolio....
Puzzerà????
che me ne frega ma almeno non inquina...
ciao ciao
[/movePirata Sicilia Cent.]

r5000

Citazione di: Pirata-siciliano il 03 Novembre 2008, 18:14:41
Ciao a tutti io ho montato a casa una bella caldaia a sansa al posto della vecchia caldaia a gasolio....
Puzzerà????
che me ne frega ma almeno non inquina...
ciao ciao
73 a tutti a tal proposito ti chiedo se hai modificato o meno l'iniettore del gasolio,e se brucia senza fumo... per l'odore è un problema relativo... ma per il fumo hai fatto qualche accorgimento? io ho una piccola fornace a olio,funziona  molto bene ma diciamo che assomiglia molto alla ciminiera di un treno a vapore,se hai qualche dritta per contenere il fumo sono tutte orecchie...
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599