LA PATENTE DA RADIOAMATORE PERCHE SI PRENDE?

Aperto da PAPERO ( THE DUCK ), 14 Marzo 2014, 17:36:02

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PAPERO ( THE DUCK )

SALVE A TUTTI
forse solleverò un gran polverone ma e' giusto parlarne .....
negli ultimi anni o comunque da quando ci faccio molto caso in quanto sono diventato radioamatore anche io noto spesso che il radioamtore deve essere il massimo di conoscenza elettronica su tutto..
pero attenzione ho una mia idea di chi e' il radiomamtore:

ci sono radioamatori che per prendere la patente ( me compreso ) hanno studiato su un libro quanto basta per superare un'esame per fare in modo di fare 4 chiacchere o per essere un dxman dove l'elettronica elevata non avrebbe un granche senso .

poi ci sono i radioamatori che naturalmente sanno tutto di elettronica hanno sudato 100 camicie e naturalmente sono ad un livello di apprendimento moooolto piu alto di un classico radioamatore base...

per carita' il radioamtore nasce grazie all'elettronica , alla sperimentazione  eccc ma ripeto, ci sono radioamatori anche per le quattro chicchere che vogliono essere in regola con requisiti di base .

ora ho scritto tutto di corsa perche sono al lavoro ma vorrei far capire che ad oggi dove ce internet ci sono i scienziati ecc il radioamtore non deve essere per forza il sapientone di elettronica

attenzione qui casca l'asino , il radioamatore e' consentito ad un vocabolo prettamente elettronico ecc

ma ad oggi ce necessita' tassativa di parlare solo di elettronica?
e' stato gia detto tutto o mi perdo qualcosa essendo un radioamtore di base ?
se volessi diventare un dxman deve sapere tutta l'elettronica dallla a alla z ., devo essere capace di aggiustare tutte le radio ?

saluti

p.s.

ne parliamo da persone civili

RTX : FT 890 AT , FT 990 AT , FT 7800 , FT 8800, G7 , WOUXUN KVD1, JACKSON + ECO MASTER PLUS , MB 40
ANTENNA : MANTOVA 5 , X50N , DIPOLO CUSCRUFT D4d
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it9acj-roberto-acireale

ciao papero mi trovo perfettamente d'accordo con te

io la patente l'ho presa per la passione che mi spoinge alla ricerca del dx e di scoprire altre possibilità datomi dalla limitatezza degli 11 metri (direi frequenza favolosa che ci ha dato a tutti il battesimo del fuoco).
qualcosa di elettronica ne sò, resistenze condensantori, riconoscere un circuito elettrico...ed altre cose... ma poi mi fermo.
non mi reputo uno scienziato, un genio ma semplicemenente un "bambino" alla scoperta del nuovo gioco e di tutto quello che si può avere dal nuovo gioco.

ragenet

#2
A me interessa solo gareggiare la patente la paragono a quella dell auto mi si chiede di saper guidare non di riparare l auto. Per quel che mi compete quando vado in TX può esserci dentro qualsiasi cosa nella radio non mi importa nulla l importante e' che mi sentano

Inviato dal mio Nexus S
iz2yaf  '73 thank you

ragenet

Non mi sento un francescano della radio e per me siete tutti five nine thank's se vi sento, sicuramente non mi sentirete in 40 a chiedere come mi senti o che antenna usi il mio scopo e' sentirti e farmi sentire (preferibilmente non con uno yaesu).

Inviato dal mio Nexus S
iz2yaf  '73 thank you


Ugo da Norcia

Credo che i pressupposti con i quali nacque la patente fossero ben diversi da quelli ormai attuali. All'ora il radioAMATORE traeva piacere dallo sperimentare, provare, autocostruirsi e quamt'altro. Oggi ne rimangono pochi. Quasi tutti, secondo me, sono interessati solo all'uso della radio fine a se stesso e perciò l'attuale patente è paragonabile a quella dell'auto. Un pezzo di carta per essere legalmente in regola. Nulla di più. Il vero radioAMATORE, o meglio come continuo ostinatamente ad intenderlo io, secondo me, lo si riconosce non certo dal nominativo. è quello che in pizzeria su di un tovagliolo di carta "progetta, schizza, calcola" insieme ad un amico un'antenna. Ma credo che siamo veramente in pochi, ormai. Poi avere o meno il nominativo diventa un'espediente legale. Del quale certo non mi vergogno, ma neppure mi vanto.

Ovviamente secondo il mio pensiero.
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Grossissimo problema, Einstein è morto, Beethoven pure, e io non sto per nulla bene

it9acj-roberto-acireale

mi piace anche il post di ugo da norcia... ottimo e sintetico sull'attività dei radioamatori di oggi


ragenet

Ma essere un ottimo meccanico non ti fa un grande pilota

Inviato dal mio Nexus S
iz2yaf  '73 thank you


TITAN-TITAN

esatto UGO essere radioamatori vuol dire prima di tutto essere sperimentatori , autocostruttori , e saper fare una modifica alla radio, sapersi fare un cavetto particolare o rifare un connettore o riparare almeno gli accessori più semplici di una stazione. altrimenti cosa bisognerebbe fare ? andare dal tecnico per ogni piccolo problema ? non si puo essere solamente schiacciabottoni e fare qso solamente se si hanno 500 W per non parlare di chi usa potenze maggiori. esiste anche il qrp e magari si scopre che si riesce a collegare gli USA anche con 5 W con antenna e accordatore fatti da TE , il piacere che avrai non potra mai provarlo chi usa potenze elevate e TUTTO COMPRATO , i soldi non potranno mai darti una soddisfazione maggiore.
questo almeno è quello che penso io.

oscar 3

Per conto mio, c'è chi vive la radio come un elettrodomestico, accende parla e se succede qualcosa chiama il tecnico, mentre c'è chi prova piacere a sporcarsi le mani iniziando a costruire antenne, balun, circuiti semplici per finire agli amplificatori valvolari. I QSO, ce ne sono di assai tecnici, di un pò meno di niente affatto. Se a me non piace un QSO....le radio hanno un bel manopolone...basta poco per cercare altro, ma di fondo, tutti abbiamo la stessa passione ma vissuta in maniera diversa. Ugo da Norcia, quello che hai scritto corrisponde a verità.....infatti prediligo quei locali dove i tovaglioli sono di carta :grin: :grin: :grin: ma l'importante è oltre la passione comune, il rispettare il mezzo che si utilizza....e questo purtroppo non accade sempre.....basta fare ascolto su certe frequenze per sentire fischi, soffi, sbuffi e quant'altro :sfiga:
Le mie radio: Kenwood TS930 - Kenwood TS2000 - Midland 13-877 - Tokai PW 5024 - Midland 13-895 - CTE Alan 88 S - Galaxy Saturn - Midland 8001 S - President Lincoln...fino ad ora!



Skype: IT9DBC


Leopardo

Mah...   nessuno mi odi, prego..    :'(   ma mi riconosco molto nel post del "Papero"...   io di elettronica ne conosco ben poco, ma se e quando mai, riuscirò a prendere  la famosa "patente"....magari per il rotto della cuffia...  8)   sarò un buon radioAMATORE così come sono e sono stato, un buon Cibiota...  :-)   direi che è come guidare una auto.. puoi essere un ottimo guidatore, ligio e bravo nella guida, senza essere un esperto meccanico.  Io amo il radiantismo, a 55 anni suonati, dopo quiasi 30 anni di esilio, ho sentito il bisogno di "ributtare" su tutto..  Ci ho messo dei soldi, ci ho messo dello sbattimento, discussioni in famiglia, e tuttavia non demordo sebbene non sono ancora pronto tecnicamente anche se si! spiritualmente...   :-[   ci ho messo del mio, ma saldare un PL per me, che non lo faccio da 30 anni, è diventata una impresa mica da ridere... eppure ci provo e ci riprovo... è PASSIONE!.. anche se di elettronica me ne capisco quasi 'na sega'...  ma ci mi butto!!!   8O  Ci ho messo 20 giorni a montare la mia antenna Lafayette (che volevo postare ma non ci riesco ... ecco vedi?... sono un impedito... :-D) ma alla fine ci sono riuscito... domani forse la provo è sarà in corto... tirerò giù i santi in paradiso e ci riprovo, o magari la spezzo dalla rabbia e comprerò una delle ottime "canne da pesca" che girano in questo meraviglioso sito.  Mi sento un radioAMATORE ma non ci acchiappo di elettronica, devo sentirmi un escluso?  :birra: cq
A questa passione non si rinuncia mai!

oscar 3

Assolutamente no a parer mio Leopardo!!! E ci mancherebbe altro!!! nessuno nasce imparare e chi ti scrive si è rimesso in gioco dopo oltre vent'anni....e guardavo un normalissimo transistor e non capivo come cazzarola si collegasse visto che doveva per forza avere una alimentazione, un ingresso, un'uscita e una massa ma i piedini erano tre.....AHAHAHAH!!!! Se si ha voglia, si può imparare stando in frequenza, ascoltando, chiedendo e imparando dagli altri. Io ho fatto e continuo a fare così. Oggi mi sono ricordato pure come si monta quello stramaladettissimo transistor che mi ha fatto tanto tribolare :grin: :grin: :grin:
Tu oggi non ne capisci, ma se ti piace sporcarti le mani, ne riparleremo dopo un anno dal tuo patentamento. Farai cose che oggi neppure riesci ad immaginare...altro che montare la lafayette!!! A proposito, cos'è la CBS 18???
Vai avanti così, continua che tanto chi ha il nostro hobby, non fa del male a nessuno....molto peggio chi spende il tempo su altro tipo di "macchinette"!!!! In bocca al lupo per il tuo patentamento e vai dritto per la tua strada!!!!
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davj2500

#11
Ciao a tutti.

Il perché si prenda la patente di radioamatore penso si possa evincere dal perché lo Stato ci conceda di averla.
La definizione fornita dall'articolo 134 del Codice delle Comunicazione Elettroniche ed è una definizione che, una volta tanto, è chiara e ragionevole:

L'attività di radioamatore consiste nell'espletamento di un servizio svolto, in linguaggio chiaro o con l'uso di codici internazionalmente ammessi, esclusivamente su mezzo radioelettrico anche via satellite, di istruzione individuale, di intercomunicazione e di studio tecnico, effettuato da persone che abbiano con seguito la relativa autorizzazione generale e che si interessano della tecnica della radioelettricità a titolo esclusivamente personale senza alcun interesse di natura economica..

La restante normativa si limita ad assicurarsi che gli operatori siano identificabili e che, tramite delle regole di utilizzo, la risorsa dell'etere sia a disposizione di tutti.

Chi prende la patente per fare i DX (scopo di "intercomunicazione"), per imparare a fare un dipolo ("istruzione individuale") o per sperimentare un nuovo modo digitale ("studio tecnico") rientra completamente nella ragione per cui viene concessa la licenza radioamatoriale.

Vorrei fermamente dissentire sul concetto stereotipato che i radioamatori d'altri tempi erano grandi sperimentatori mentre noi siamo mezze calzette. I radioamatori d'altri tempi erano costretti ad arrangiarsi perché non c'era nulla: se volevano fare il DX dovevano accrocchiare qualcosa. Ma tra "accrocchiare qualcosa" ed essere sperimentatori innovativi ne passa.
Mio nonno, agricoltore, dopo la guerra ha modificato una Jeep Willys militare trasformandola in una specie di furgone cassonato fuoristrada: che si sia arrangiato bene con quel che passava il convento siamo d'accordo, ma certo non ha cambiato la storia della meccanica motoristica. Se avesse avuto a disposizione un moderno mezzo agricolo 4x4 l'avrebbe preso di corsa senza pensarci due volte. E così erano radioamatori del tempo: facevano quel che facevano per necessità.
Da questo punto di vista siamo meglio noi: noi facciamo quel che facciamo per passione. Se a me piace progettare antenne non sono costretto, come i nostri avi, a dover perdere tempo per accrocchiare un trasmettitore scadente: posso comprarne uno commerciale che funziona benissimo e dedicare tutto il mio tempo a costruire l'antenna. O viceversa.

Non credo si possa dare una definizione universale di cosa debba fare tecnicamente un radioamatore per essere un buon radioamatore.
Il neo-patentato che perde una settimana per far andare un dipolo è tanto un buon radioamatore come quello che ha costruito l'ultra-direttiva: infatti dopo la settimana di prove avrà certamente migliorato la sua cultura tecnica personale, che è esattamente quello per cui gli è stata data la patente. Del resto vorrei vedere quante antenne disegnate sul tovagliolo cambiano e la storia del radiantismo e quante, invece, non sono solo riedizioni trite e ritrite delle solite GP, Yagi, dipoli e compagnia bella.

E anche quello che compra le radio già fatte e fa i dx o parla sui ponti è un buon radioamatore: infatti sta utilizzando gli apparati per "intercomunicazioni" tra radioamatori, esattamente come previsto dalla ragione per cui gli è stata data la patente.

Io non so come qualcuno possa sentirsi in diritto di definire dei "confini tecnici" entro cui si trovino i radioamatori meritevoli: bisogna saper saldare un connettore? Bisogna saper costruire un dipolo? Bisogna sapere come funziona un transistor? Non c'è nessuna, nessuna ragione per cui un buon radioamatore debba sapersi saldare un connettore, sapersi riparare una radio o essere in grado di costruirsi un'antenna. Del resto i campi di conoscenza necessari sono talmente tanti, che a quel punto potremmo andare a casa tutti. Vediamo chi sa come funziona un cavo coassiale e chi non lo sa va a casa? Perché la conoscenza del transistor è indispensabile e quella della linea di trasmissione no? Chi l'ha deciso?
Se il radiantismo fosse limitato a coloro che si costruiscono la radio, le antenne, i cavi e via dicendo, i radioamatori sarebbero quattro gatti costituiti da geni dell'elettronica che hanno sposato una donna ricca.

Infatti non è così che funziona: ci sono delle regole di rispetto e convivenza che vanno rispettate. Un radioamatore è un buon radioamatore quando è cortese, si identifica, impegna le frequenze arrecando il minimo disturbo e massimizza la fruibilità delle bande anche per gli altri: poi quel che fa, è affar suo.

Ciaoo
Davide

Leopardo

 :mrgreen:  grazie Oscar per il tuo post...  si, si, è la CBS 18... quando mi è arrivata mancava il manicotto ove si inseriva l'asta, ma il venditore (internet) è stato molto corretto!  e me lo ha spedito... Ma tanto è il raccordo antenna palo di sostegno mi sembrava e mi sembra così fragile.... :sfiga:  Poi ho rotto due staffe, modula i tiranti, insomma un piccolo Vietnam..  :P   Ma mi riconosco nelle tue parole,   ora vedo un po' quale è la "27" che lasciai, dopo di che mi potrei "allargare"... patente permettendo...  sempre ammettendo.... che di elettronica...  ben poco me ne capii...  :-D :-D :-D :birra:
A questa passione non si rinuncia mai!


Leopardo

Il post di Davide è formidabile...  mi inchino!  :up:
A questa passione non si rinuncia mai!

cb batman

Ivano
1RGK440
1ID001

Ugo da Norcia

#15
Io invece no. Rimango della mia idea, pur rispettando quella di Davide. Troppa retorica.
Non concordo assolutamente che bastano i soldi per comprare una radio bella e fatta e farmela installare da qualcuno di qualificato per essere radioamatore. Mi spiace, ne sono straconvinto. è vero che non posso sapere tutto di tutto, e ci mancherebbe, ma tra questo e non sapere nulla e aver tutto già pronto tanto oggi è possibile basta pagare, ce ne passa. Personalmente non mi interessa proprio. ma la mia GP disegnata su tovagliolo e sudata è ben altra cosa. Poi pazienza se non sono in grado di fare scoperte da Nobel come la fissione dell'atomo, la superconduttività o altro. anche la copia della GP, come detto, mi basta e avanza oltre a soddisfarmi.

e il più bello sapete cosè? che la mia GP funziona anche peggio di quella della Sirio dalla quale l'ho copiata. ma è mia, voi non potete averla, e ogni volta che la guardo e la tocco, ebbene si la tocco anche, mi ricordo di tutto il tempo e i soldi persi.

Combinazione vuole che proprio ieri ho finito una GP, caso strano. Non volevo postare nulla in quanto il progetto è trito e ritrito e non vi è nulla diu nuovo. Ho cambiato idea. Domani fotografo tutto per benino e posto il mio "gioiellino".

Ciao a tutti
WWW.SEISMOCLOUD.COM

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Pol

Io sostanzialmente sono d'accordo con quello che scrive Davide, però mi sento come Ugo...
Per professione faccio il tecnico elettronico e sin da ragazzino amo la radio, a 16 anni nell'81 ho acquistato il mio primo baracchino per parlare con gli amici e sperimentare (microfoni preamplificati, alimentatori, accordatori...), l'alimentatore lo avevo costruito qualche mese prima.
Qualche mese fa ho incontrato un amico OM, ex CB, e quando gli ho detto che ero patentato ha esclamato: "per te sarà stato facile superare l'esame, ma cosa te ne fai? tu se senti una stazione della polinesia a 9+40 che ti chiama gli rispondi solo per sapere se la modifica che hai fatto al microfono funziona bene!"... :-D :mrgreen: :grin:
l'amico si era dimenticato che avevo diritto all'esenzione dall'esame (e a scuola è più dura, credetemi) comunque la seconda parte del suo commento la dice lunga.

@Ugo: mi hai ispirato: da qualche parte dovrei avere le foto della mia jpole scopiazzata qua e la e in parte frutto della mia mente malata, appena le trovo apro un topic in autocostruzione.

davj2500

Citazione di: Ugo da Norcia il 14 Marzo 2014, 21:26:38
Io invece no. Rimango della mia idea, pur rispettando quella di Davide. Troppa retorica.
Non concordo assolutamente che bastano i soldi per comprare una radio bella e fatta e farmela installare da qualcuno di qualificato per essere radioamatore. Mi spiace, ne sono straconvinto.

Ciao Ugo.

Il mio post non era retorico ma voleva sottolineare come ci fossero tanti modi di essere radioamatore e sono tutti personali.
Ben lungi da me il concetto che sono tutti belli, tutti buoni e tutti bravi allo stesso modo: in assoluto la qualità di ciascuno è enormemente diversa, com'è nella vita di tutti i giorni.
Ma trovo che considerare "degno" solo quello che piace fare noi sia un tantino riduttivo.

Moltissimi radioamatori hanno un'apparato commerciale, usano accessori commerciali, hanno un traliccio installato da una ditta specializzata che ne ha certificato il montaggio sul quale svetta una grossa direttiva commerciale. Con quell'attrezzatura e ore e ore di ascolto hanno collegato centinaia di country in svariate bande, dalle facili alle rarissime, conseguendo diplomi e award di ogni tipo. Evidentemente concentrano la loro passione e le loro capacità sull'ascolto delle bande e la ricerca del corrispondente, non sull'elettronica che glielo consente. Secondo il tuo ragionamento sarebbero quindi radioamatori di serie B, non degni di essere chiamati tali? Eppure importanti associazioni di radioamatori come l'ARRL e le altre organizzano award e costose dxpetidions per questo tipo indegno di attività. E nononstante tutte le attrezzature, non è mica facile collegare tante country, sai?

Oppure ci sono operatori che amano partecipare ai contest (e magari li vincono): difficilmente usano la GP autocostruita, di norma hanno attrezzature in commercio, dalle radio ai lineari, dai rotori alle direttive e via dicendo. E' sempre un modo di fare radio che non implica in alcun modo l'uso del saldatore ma che non mi sentirei di chiamare "indegno". Anche perché per in un contest c'è molto radiantismo: bisogna essere bravi a capire la propagazione, saper lavorare con segnali adiacenti forti, capire interlocutori incomprensibili e gestire trasmissioni multibanda contemporanee.

Naturalmente ci saranno i dx-er della domenica, i contestatari della domenica, i costruttori di antenne della domenica e i chiacchieratori della domenica: nessuno di questi susciterà particolare ammirazione nella comunità andando a popolare l'enorme mare della mediocrità. Ma fintanto che essi avranno perseguito gli scopi del radiantismo per quanto è la loro ambizione, saranno stati buoni radioamatori.

Certamente ognuno è libero di provare più simpatia per un tipo o per l'altro di radioamatore, ma cassare così tout court la categoria dei non-autocostruttori come non degni di essere radioamatori mi sembra un po' miope e riduttivo dell'enormi potenzialità che offre il radiantismo.

Ciaoo
Davide

IZ8XOV

Bellissimo 3d! Devo dire che sono rimasto colpito da due affermazioni:

1) "E il più bello sapete cosè? che la mia GP funziona anche peggio di quella della Sirio dalla quale l'ho copiata. ma è mia, voi non potete averla, e ogni volta che la guardo e la tocco, ebbene si la tocco anche, mi ricordo di tutto il tempo e i soldi persi"

2) "Se il radiantismo fosse limitato a coloro che si costruiscono la radio, le antenne, i cavi e via dicendo, i radioamatori sarebbero quattro gatti costituiti da geni dell'elettronica"

La prima è lo specchio della passione, apprezzare ciò che si è fatto con le proprie mani, (e con la propria mente) e mi fa pensare ai dolori alla schiena a salire e scendere dal terrazzo o le arrabbiature coi toroidi.

La seconda è altrettanto apprezzabile perché è garantista e mette tutti a loro agio perché i radioamatori sono di varie specie ed è giusto che anche quelli meno idonei o interessati alla sperimentazione e all'autocostruzione siano accettati dalla comunità radiantistica purchè brave persone, corrette e leali.

Io mi identifico in entrambe le categorie perché ho iniziato come "pigia-bottoni" ma sono proiettato verso la sperimentazione e passo più tempo a documentarmi che a fare qso ma ho anche tanti amici che capiscono e smanettano poco ma sono persone perbene e meritano comunque la mia stima perché sono validi compagni di intrattenimento in frequenza.

Quindi viva il radiantismo in tutte le sue forme purchè non discrimini e dia a tutti possibilità di esprimere il loro interesse per le comunicazioni radio.

Michele.
Il radioamatore è una persona affascinata dal comportamento delle onde radio e da tutto ciò che serve ad esplorarle. E' uno sperimentatore che opera nel rispetto delle leggi e che ama condividere con gli altri le proprie conoscenze, Michele IZ8XOV

LA MIA STAZIONE RADIO: www.qrz.com/db/IZ8XOV


Giovy

Aggiungo una riga per dire che sposo in pieno (ed anche di più) il punto di vista di Davide. Radioamatore lo si è "dentro", non per come lo si fa fuori. Ognuno è libero di fare radio come meglio crede, fosse anche solo schiacciare un bottone e girare la rotella. Il mondo è bello perché è vario, e la radio è bella perché ognuno ci mette (e ne prende) quello che gli pare. ;)
Giovanni
Responsabile Regionale Piemonte e Valle d'Aosta
progetto nazionale "Rete Radio Montana"

ID RRM: ALFA 1

pegaso_75

Anchio sono dell'idea che esistono diverse tipologie di radio amatori ...condivido anche l'idea che oggi l'OM non é piú costretto a crearsi una stazione dalle proprie mani .....oggi si parla di antenne .....ma conosco chi le radio se le faceva  ... oggi sarebbe impensabile ....che poi c'è chi lo fa per una sodisfazione personale ci stá .....c'é da dire anche che oggi solo una piccola  percentuale conosce e utilizza il CW pur rimanendo un OM ....per non parlare di chi o per ragioni economiche o logistiche utilizza soltanto il pc su echolink ....eppure sono sempre gli OM che collegano i ripetitori sui nodi .....La radio serve a collegare due persone distanti anche migliaia di km e non per dividerne due dello stesso QTH  perché di diversa conoscenza elettronica ....73
Pegaso_75
IU4AQE

Inviato da RogerK Mobile

Pegaso_75
   IU4AQE

Alan 37 ---- Alan 48 excel (400 ch) ---- Galaxy Saturn 6 bande ---- President Lincoln ---- Alan 68 Old ---- Cobra 29 LX Colt
Baofeng UV3R MarkII ----  Baofeng UV-5R ---- Baofeng UV-5B  ---- Yaesu FT8800R ----  Yaesu FT897-D
Turbo 2000 ---- Boomerang W ----- Energy 1/2 ----- Imax 2000
Proxel NR77 ---- Diamond X50N ----Diamond X300N
BV131
Telecom SPS-57 ---- Proxel 832 NFAR

Chi va piano .... arriva tardi


LP_65

Io ritengo che la patente sia importante a tutela di un minimo (dico minimo) di spessore culturale da parte degli appassionati di radio che la conseguono.
Penso sia ragionevole che alla passione della radio debba corrispondere una naturale consapevolezza oltre che un genuino interesse dei fondamenti tecnici e dei principi fisici elementari su cui si basa la radiocomunicazione oltre che la conoscenza delle normative che ne disciplinano l'uso; sono proprio questi aspetti che questa autorizzazione ministeriale dovrebbe garantire.
(Poi diciamolo.. si tratta di nozioni veramente elementari)
Inoltre l'esame e la patente costituiscono un minimo di barriera motivazionale a protezione di superficialita' ed a tutela di un minimo di serieta' di maturita'.
Il fatto che vi sia un attitudine all'autocostruzione ed una manualita'  piu o meno spinte li giudico aspetti secondari che hanno radice  nella natura e tradizione pionieristica dei primordi mentre che si possa garantire un minimo di spessore e di serieta' lo vedo un valore.
73's, Luigi - IZ2XMK.

L'uomo accorto impara dai propri errori, il saggio dalle esperienze altrui.

Ugo da Norcia

#22
Citazione di: Giovy il 15 Marzo 2014, 01:04:56
Aggiungo una riga per dire che sposo in pieno (ed anche di più) il punto di vista di Davide. Radioamatore lo si è "dentro", non per come lo si fa fuori. Ognuno è libero di fare radio come meglio crede, fosse anche solo schiacciare un bottone e girare la rotella. Il mondo è bello perché è vario, e la radio è bella perché ognuno ci mette (e ne prende) quello che gli pare. ;)

Ognuno è libero di fare come gli pare, e sopra tutto di pensare come gli pare, visto che non fà danno a nessuno.

ma che se si possa essere radioamatori anche  "fosse anche solo schiacciare un bottone e girare la rotella" mi fà venire la pelle d'oca. Avrò certamente una visione riduttiva, ma continuo a pensare che se non sei almeno in grado di montarti un'antenna e gestirti il mal di schiena, come dice IZ8KOV, saldarti un connttore, etc, te se un fiulet, non un radioamatore.

Poi grazie al cielo non facciamo male a nessuno, perciò possiamo continuare ad avere pensieri diversi.

Bel argomento.
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Leopardo

Rispettare i pensieri altrui è indice di grande democrazia e rispetto così come è lecito esprimere il proprio pensiero. Partendo da qui si arriva ovunque.  :up:  Più o meno chiunque "traffica" con la sua radio sentendosi Radioamatore, diciamo che il minimo come dice Ugo lo sa fare.. dai, io che di elettronica sono a digiuno l'antenna l'ho montata (con fatica e mooolta calma..  :mrgreen:) i Pl li saldo (malissimo), leggendo qua e la qualche nozione l'ho appresa.  Quindi sono poco più di zero,  ma amo il Radiantismo, il sapere che la mia voce viaggia nell'atmosfera grazie alla mia radio e non spinta tipo cellulari...  mi ha sempre emozionato e mi emoziona ancora...  ma di elettronica ..sono un asino, in questo si! ..patentato!!!  :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :birra: cq
A questa passione non si rinuncia mai!

Ugo da Norcia

Concordo, non dico che si debba essere tutti ingegneri, io per primo non lo sono, ma se si è veramente amtori della radio, la passione spinge ad informarsi, documentarsi, cimentarsi in qualche piccolo lavoro e pian piano, come tutti impariamo sempre qualcosa di nuovo.

Qualcuno mi disse, nasciamo tutti ignoranti, non vi si può fare nulla, il problema è non morirci.

E per questo cerco di fare quello che posso.
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