Si era parlato tempo fa di questo caso di qualche anno fa, che sembrava essersi concluso con l'assoluzione degli imputati. Invece, sembra che l'epilogo (condanna definitiva) sia opposto.
Il caso appare grave, perché, da quello che si legge nell'articolo, non si addebita ai giornalisti la divulgazione di quanto ascoltato (sanzionato dal codice) bensì il semplice possesso di apparato radioricevente in grado di "intercettare" conversazioni telefoniche. Dal poco che si evince (è chiaro ache anche il redattore non sa di cosa si stia parlando) dall'articolo, alla base della condanna sarebbe l'equiparazione delle conversazioni radio delle forze dell'ordine con con conversazioni "telefoniche" e dunque un semplice scanner configurerebbe una "intercettazione" nel senso proprio del termine.
Gradirei un parere legale del nostro azzeccagarbugli di fiducia (in senso affettivo :up:) perché mi sembra una sentenza particolarmente preoccupante per chiunque possegga uno scanner.
Ciao!
Il caso appare grave, perché, da quello che si legge nell'articolo, non si addebita ai giornalisti la divulgazione di quanto ascoltato (sanzionato dal codice) bensì il semplice possesso di apparato radioricevente in grado di "intercettare" conversazioni telefoniche. Dal poco che si evince (è chiaro ache anche il redattore non sa di cosa si stia parlando) dall'articolo, alla base della condanna sarebbe l'equiparazione delle conversazioni radio delle forze dell'ordine con con conversazioni "telefoniche" e dunque un semplice scanner configurerebbe una "intercettazione" nel senso proprio del termine.
Gradirei un parere legale del nostro azzeccagarbugli di fiducia (in senso affettivo :up:) perché mi sembra una sentenza particolarmente preoccupante per chiunque possegga uno scanner.
Ciao!