NanoVNA

Aperto da etna, 22 Dicembre 2024, 16:18:34

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etna

Ho acquistato un NanoVNA-F per giocare un po e confrontarlo con il mio analizzatore d'antenna.
Ho preso un connettore PL e gli ho saldato sopra una resistenza da 100 Ohm
ho impostato il campo da 26 a 28 Mhz, ho fatto la procedura di calibrazione come da manuale e poi ho applicato la resistenza aspettandomi di trovare circa 2 di ROS.

La resistenza l'ho cercata misurandone parecchie e ho trovato questa che indicativamente è giusta

con l'analizzatore di antenna direi che all'incirca ci siamo, ma con il NanoVNA proprio non mi trovo

Se collego i carichi da 50 Ohm che ho disponibili il NanoVNA mi da la misura corretta, se collego l'antenna GM 5/8 mi da un ROS molto basso e corretto, ma con la resistenza da 100 Ohm mi segna un ROS troppo basso e un valore di resistenza non corretto, presumo di sbagliare qualcosa ma non so cosa
73 by Carmine


BarboneNet

Prova a caricarlo e rifare tutto

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MaggiorTom

Non ho trovato un PL libero per fare la prova, comunque. VNA calibrato con altro cavetto con più connettori per lo mezzo, resistenza a film, credo, ma, si avvicina.

MaggiorTom

Citazione di: etna il 22 Dicembre 2024, 16:18:34Ho acquistato un NanoVNA-F per giocare un po e confrontarlo con il mio analizzatore d'antenna.
Ho preso un connettore PL e gli ho saldato sopra una resistenza da 100 Ohm
ho impostato il campo da 26 a 28 Mhz, ho fatto la procedura di calibrazione come da manuale e poi ho applicato la resistenza aspettandomi di trovare circa 2 di ROS.

La resistenza l'ho cercata misurandone parecchie e ho trovato questa che indicativamente è giusta

con l'analizzatore di antenna direi che all'incirca ci siamo, ma con il NanoVNA proprio non mi trovo

Se collego i carichi da 50 Ohm che ho disponibili il NanoVNA mi da la misura corretta, se collego l'antenna GM 5/8 mi da un ROS molto basso e corretto, ma con la resistenza da 100 Ohm mi segna un ROS troppo basso e un valore di resistenza non corretto, presumo di sbagliare qualcosa ma non so cosa

Hai calibrato col suo carico e accessori di riferimento, salvato la calibrazione, e al posto dei 'tappini' di riferimento hai messo un adattatore e il PL con la resistenza, giusto?


MaggiorTom

Citazione di: MaggiorTom il 22 Dicembre 2024, 19:36:54Non ho trovato un PL libero per fare la prova, comunque. VNA calibrato con altro cavetto con più connettori per lo mezzo, resistenza a film, credo, ma, si avvicina.

Ho trovato l'SMA che uso per la calibrazione alla base delle antenne e ci ho saldato la 100 Ohm. Usando il cavetto con cui è stata effettuata la calibrazione...

etna

Grazie a tutti per le risposte, proverò ancora dopo averlo caricato a dovere e rifarò da zero la calibrazione con i suoi accessori, l'ho già fatto 3 volte, ma da questa esperienza mi viene da dire che è molto più veloce e sicuro un normale analizzatore di antenna. (prendi, attacchi e leggi senza tante manovre).
Questo strumento è più utile a chi fa cose più complesse delle vulgaris misure del ROS.

BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO A UTENTI E ALLO STAFF [emoji173]
73 by Carmine


Geremia

E secondo te la lettura sulla porta S11 del nanovna sarebbe diversa da quella di un analizzatore di antenna ?. Gli analizzatori di antenna richiedono la calibrazione (almeno quelli che non sono giocattoli) e tu stai usando il nanovna con la porta S11 come analizzatore di antenna. Pertanto non vedo differenze.
Quando usi una resistenza normale per fare le tue comparazioni tieni presente che non e' una resistenza pura ma e' composta da una componente reattiva. Se utilizzi un multimetro per misurare la resistenza leggerai solo la componente resistiva perche' la misura la fai in DC. Ma se usi un analizzatore di antenna o un nanovna sulla porta S11, impostato ad una determinata frequenza ad esempio 30MHz, leggerai anche la componente reattiva che varia al variare della frequenza. Leggerai quindi la componente puramente resistiva e la componente reattiva con lo sfasamento tra di loro. Quindi, come diceva Corrado Guzzanti in "Quelo - la risposta e' dentro di te eppero' e' sbagliata".
Buon Natale
L'ignoranza e' una benedizione


etna

CitazioneMa se usi un analizzatore di antenna o un nanovna sulla porta S11, impostato ad una determinata frequenza ad esempio 30MHz, leggerai anche la componente reattiva che varia al variare della frequenza. Leggerai quindi la componente puramente resistiva e la componente reattiva con lo sfasamento tra di loro.
Sono daccordo, hai perfettamente ragione, il mio problema è se guardi le foto in alto che il NanoVNA mi sbaglia la lettura esageratamente, mente il mio piccolo analizzatore di antenna (vedi foto) misura correttamente.
Che sia chiaro petrei sbagliare qualcosa, ma cosa?
73 by Carmine

etna

Ho fatto un paio di prove con le rispettive calibrazioni ma avendo sempre lo stesso risultato ho fatto una ricerca su San Google trovando un video che mi ha dato un segnale interessante, in pratica prima di fare la calibrazione dello strumento bisogna resettare le memorie e così ho fatto.
Dopo il reset e la successiva calibrazione si è messo a funzionare in modo corretto [emoji2]

73 by Carmine

Geremia

Questo mi sembra ovvio, come fai a non saperlo, e' in tutti i manuali d'uso che trovi in rete. Fatta la calibrazione con gli estremi che ti servono la salvi in una delle 5 posizioni e la puoi richiamare quando vuoi.
Comunque, tanto per fare un esempio, utilizzando una resistenza normale da 1000 OHm saldata su un connettore da pannello SMA e collegato all'ingresso 1 del nanovna, ottengo a 30MHz una Z=385-j451 OHm, mentre a 10KHHz si legge una Z=946-j111 OHm.
L'SWR varia intorno a 18 in entrambe i casi.
Se fai i calcoli partendo dalla impedenza letta e con riferimento all'impedenza di ingresso del nanovna, puoi ottenere l'SWR letto dallo strumento.
L'ignoranza e' una benedizione

MaggiorTom

#10
Citazione di: etna il 25 Dicembre 2024, 17:55:12Ho fatto un paio di prove con le rispettive calibrazioni ma avendo sempre lo stesso risultato ho fatto una ricerca su San Google trovando un video che mi ha dato un segnale interessante, in pratica prima di fare la calibrazione dello strumento bisogna resettare le memorie e così ho fatto.
Dopo il reset e la successiva calibrazione si è messo a funzionare in modo corretto [emoji2]


Non sono certo che usando la funzione 'save' e scegliendo quindi una delle locazioni di memoria per salvare la calibrazione effettuata sia necessario fare il reset. Potrei anche sbagliarmi ma forse facendo il reset salva automaticamente nella locazione resettata... Farò qualche verifica

MaggiorTom

Comunque, come semplicitá d'uso certamente non è la stessa cosa, ma è moolto più versatile. Si possono fare misure e test sui cavi, nell'autocostruzione antenne si può tarare a monte della tratta per vedere, appunto come faceva notare Geremia, il comportamento della reattanza al variare della frequenza della sola antenna, non dell'antenna + tratta di cavo. E tante altre cose che neppure so 😁

etna


CitazioneNon sono certo che usando la funzione 'save' e scegliendo quindi una delle locazioni di memoria per salvare la calibrazione effettuata sia necessario fare il reset. Potrei anche sbagliarmi ma forse facendo il reset salva automaticamente nella locazione resettata... Farò qualche verifica
No! per sistemare le cose ho dovuto prima resettare le locazioni di memoria tramite l'apposita funzione, poi ho fatto una nuova calibrazione e l'ho salvata nella locazione di memoria 0, probabilmente sovrascrivendo la stessa locazione non vengono cancellati tutti i dati salvati in precedenza e lo strumento sbaglia le misure.
73 by Carmine


MaggiorTom

Non ho ancora avuto modo di verificare. Potrebbe essere un firmware differente comunque.

A me sarebbe tornato utile avere la possibilità di dare un nome alle calibrazioni salvate. Avendone più di una con lo stesso span e numero di punti, fatte con cablaggi differenti, è facile fare confusione

Geremia

La lettura dell'SWR non e' idicativa. infatti
CitazioneComunque, tanto per fare un esempio, utilizzando una resistenza normale da 1000 OHm saldata su un connettore da pannello SMA e collegato all'ingresso 1 del nanovna, ottengo a 30MHz una Z=385-j451 OHm, mentre a 10KHHz si legge una Z=946-j111 OHm.
Per entrambe i casi l'SWR=19. Quindi la cosa piu' importante e' leggere con il nanovna la resistenza e la reattanza  dell'impedenza.
In dc avresti SWR=1000/50=20 che poco si discosta da 19.
L'ignoranza e' una benedizione

BarboneNet

Citazione di: etna il 25 Dicembre 2024, 17:55:12Ho fatto un paio di prove con le rispettive calibrazioni ma avendo sempre lo stesso risultato ho fatto una ricerca su San Google trovando un video che mi ha dato un segnale interessante, in pratica prima di fare la calibrazione dello strumento bisogna resettare le memorie e così ho fatto.
Dopo il reset e la successiva calibrazione si è messo a funzionare in modo corretto [emoji2]


La C0(C maiuscola) indica che la calibrazione 0 è salvata e caricata!
Cmq ci sono le istruzioni.....lo stavi usando scalibrato
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etna

Grazie Barbone, mi sono preso appunti delle tue indicazioni, purtroppo non lo userò spesso.
73 by Carmine

BarboneNet

Citazione di: etna il 28 Dicembre 2024, 18:48:53Grazie Barbone, mi sono preso appunti delle tue indicazioni, purtroppo non lo userò spesso.
Io attualmente lo uso come generatore di segnale......ho comprato il rigexpert ma tornassi indietro, mi sarei tenuto solo il nanovna, va da dio. Io ho la versione H4, l ho appena aggiornato:)

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MaggiorTom

#18
Utilizzo questo thread per una domanda pertinente il nanoVNA solo in parte.
Più che altro riguarda le misure prese su un carico f(r)ittizio 😉😄 autocostruito: avendo in lettura una reattanza induttiva intorno ai 5 Ohm mi domando quanto sia il caso di sostituire la resistenza con una meno reattiva o se posso accontentarmi

@AZ6108 @Geremia @BarboneNet


[Aggiunto]
...avendo in lettura  |Z|=50 Ohm e 1,11:1 come rapporto SWR magari per ora potrei usarlo


Geremia

Ti rispondo.
Se la realizzazione e' quella apparsa su un 3D che hai fatto precedentemente, devo dire che non e' corretta.
Innanzitutto la superfice dove va montata la resistenza antinduttiva deve essere spianata al massimo in modo che il contatto sia totale ed inoltre va utilizzata la pasta per la migliore trasmissione del calore tra la resistenza e la superfice dissipante.
Inoltre non capisco l'uso di un tronco di RG58. Basta tenere la resistenza molto vicina all'SO239 e collegare il solo centrale. La massa la prende dall'accoppiamento meccanico con la superfice dissipante.
Inoltre non hai specificato la frequenza sulla quale ottieni 5 OHm di reattanza induttiva. Un conto sono 500MHz e un conto sono 1 MHz.
5 OHm di reattanza induttiva o capacitiva su una impedenza di 50 OHm rappresentano il 10% e non e' tantissimo ma l'errore sta tutto nella realizzazione meccanica che hai eseguito.


L'ignoranza e' una benedizione

MaggiorTom

#20
Citazione di: Geremia il 09 Gennaio 2025, 17:18:15Ti rispondo.
Se la realizzazione e' quella apparsa su un 3D che hai fatto precedentemente, devo dire che non e' corretta.
Innanzitutto la superfice dove va montata la resistenza antinduttiva deve essere spianata al massimo in modo che il contatto sia totale ed inoltre va utilizzata la pasta per la migliore trasmissione del calore tra la resistenza e la superfice dissipante.
Inoltre non capisco l'uso di un tronco di RG58. Basta tenere la resistenza molto vicina all'SO239 e collegare il solo centrale. La massa la prende dall'accoppiamento meccanico con la superfice dissipante.
Inoltre non hai specificato la frequenza sulla quale ottieni 5 OHm di reattanza induttiva. Un conto sono 500MHz e un conto sono 1 MHz.
5 OHm di reattanza induttiva o capacitiva su una impedenza di 50 OHm rappresentano il 10% e non e' tantissimo ma l'errore sta tutto nella realizzazione meccanica che hai eseguito.



Allora.

Lo span è 25-30MHz, la differenza ai due estremi è minima, un pò più alta proporzionalmente alla frequenza.

Le foto in altro thread erano più d'una; quella col coassiale era della 1a versione, a secco e senza dissipatore (resistenza avvitata su parete interna del contenitore). Dopo essermici ustionato a seguito di qualche test con una 50ina di Watt ho aggiunto dissipatore (spianato e con pasta) e olio di paraffina. Ho tolto il coassiale pensando che il contenitore metallico faccia giá da schermatura. La lunghezza della linea di connessione è di circa 5cm. Ho collegato la massa dato che il dissipatore non è avvitato al barattolo e non credo ci sia buona continuitá fra massa dell'SO e dissipatore.
Piazzando la resistenza, senza schermatura, direttamente al cordino del VNA leggo reattanza molto simile...

[Aggiunto]
Ho scherzato col gioco di parole 'frittizio' perchè le dimensioni del barattolo, anche nella realizzazione più recente, sono minori di quelle consigliate; di conseguenza anche quelle del dissipatore e il quantitativo d'olio.
Certamente non ci andrò ad applicare grosse potenze e limiterò al minimo i tempi di test, ma la frittura non è esclusa 😁

Geremia

5 cm sono troppi secondo me. Nelle realizzazioni commerciali il centrale dell'SO239 e' direttamente saldato (non piu' di 1 cm) dalla resistenza antinduttiva. La realizzazione come la hai descritta tu con la massa del connettore isolata dal capo della resistenza non trovo che sia una realizzazione corretta.  
Il tipo di resistenza che usi tu e' di solito usata su dissipatori molto alettati e senza alcun tipo di olio realizzando cosi' un carico fittizio con raffreddamento in aria (se uno vuole gli puo' abbinare una ventola esterna al dissipatore). Il centrale della resistenza e' saldata direttamente al connettore. Poi se uno vuole realizzare un carico fittizio un tanto al braccio lo realizza come gli pare pero' non si deve aspettare una impedenza Z=50+j0 OHm.
 
L'ignoranza e' una benedizione

MaggiorTom

Citazione di: Geremia il 09 Gennaio 2025, 19:49:575 cm sono troppi secondo me. Nelle realizzazioni commerciali il centrale dell'SO239 e' direttamente saldato (non piu' di 1 cm) dalla resistenza antinduttiva

Temo anch'io che la linea sia troppo lunga. Dovrei trovare modo per accorciarla, anche se le misure prese sulla sola resistenza mi lasciano perplesso. Vabbè collegandola direttamente al cavetto del VNA manca la schermatura, ma i numeri sono simili 🙄

Citazione di: Geremia il 09 Gennaio 2025, 19:49:57La realizzazione come la hai descritta tu con la massa del connettore isolata dal capo della resistenza non trovo che sia una realizzazione corretta. 

Credo di aver descritto male. I collegamenti sono come in questa foto, anche se quella ritratta è la versione precedente; avendo montato il tutto in un barattolo più alto ho allungato entrambi i rami della linea che dal connettore va alla resistenza. Il dissipatore non è solidale col contenitore, quindi la massa era da collegare con filo, per sicurezza, secondo me.

https://www.rogerk.net/forum/index.php?action=dlattach;attach=466041;image



Geremia

Secondo me hai sbagliato la realizzazione. Non basta il o i diodi (peraltro di tipo Shottky BAT41 o al germanio ma occorre anche un choke per bloccare l'RF prelevata.

Inoltre ti allego un documento PDF, da leggere, che aiuta a comprendere con calcoli e tabelle il significato di cio' che vuoi realizzare.

L'ignoranza e' una benedizione

MaggiorTom

Citazione di: Geremia il 10 Gennaio 2025, 08:54:13Secondo me hai sbagliato la realizzazione. Non basta il o i diodi (peraltro di tipo Shottky BAT41 o al germanio ma occorre anche un choke per bloccare l'RF prelevata.

Inoltre ti allego un documento PDF, da leggere, che aiuta a comprendere con calcoli e tabelle il significato di cio' che vuoi realizzare.


Ti ringrazio per le informazioni. Trovo il documento che hai condiviso un ottimo riferimento.

Come spesso mi accade tendo a deviare i thread dal loro argomento principale.
A questo punto, volendo continuare la discussione sul carico e le misure di potenza si andrebbe del tutto off topic, ad oltranza, per cui, volendo approfondire, sui diodi, sull'induttanza, sul calcolo, penso di riagganciarmi a discussioni pre-esistenti ad argomento carico fittizio, o aprirne una nuova

Geremia

Io ho risposto ad una tua domanda fatta al post #18.
L'ignoranza e' una benedizione


MaggiorTom

Citazione di: Geremia il 10 Gennaio 2025, 18:35:20Io ho risposto ad una tua domanda fatta al post #18.
Assolutamente. E ti ringrazio ancora per le risposte e le informazioni

MaggiorTom

Al momento sono a corto di tempo e energie da dedicare ma conto di aprire un thread sull'argomento al momento propizio. Ho accorciato le connessioni e la reattanza è scesa di un Ohm, e fin qui sono ancora quasi in argomento con questo topic. Ma soprattutto, ho sostituito i diodi. Basandomi sulle informazioni contenute nel documento condiviso da @Geremia mi sono reso conto che i raddrizzatori usati (1N4007) sono lenti per la banda in uso. Con diodo al germanio ho voltaggi più alti in lettura e la potenza efficace calcolata sembra congruente con le letture sul wattmetro. Come dicevo, il tempo che posso dedicare al momento è poco, devo ancora approfondire. E anche scoprire se il diodo al germanio reggerá a tensioni più alte. Magari si, dato che la corrente inversa è limitata dal carico nell'ordine del MegaOhm costituito dal multimetro

trodaf_4912

E' la tensione inversa di breakdown che nel germanio e' piu' bassa di uno Schottky (che ti consiglio di usare). Il germanio lo uso quasi esclusivamente per rivelatori dove la potenza in gioco e' bassa.
È molto più facile ingannare la gente che convincerla che è stata ingannata

MaggiorTom

Citazione di: trodaf_4912 il 14 Gennaio 2025, 17:24:03E' la tensione inversa di breakdown che nel germanio e' piu' bassa di uno Schottky (che ti consiglio di usare). Il germanio lo uso quasi esclusivamente per rivelatori dove la potenza in gioco e' bassa.
Si mi rendo conto che il parametro da tenere in considerazione è la tensione inversa, che nei diodi al germanio è inferiore a quelle in gioco se si vanno a misurare potenze medie e alte ai capi di un carico fittizio.
Il ragionamento che probabilmente mi porterá a bruciare il diodo che sto provando al momento è il seguente: per quanto la tensione sia oltre il rating, la corrente che può transitare attraverso 1M Ohm  è molto bassa e potrebbe non essere sufficiente a rompere la giunzione. 
...anche se, essendo fuori rating, pur non bruciandosi magari il diodo potrebbe avere risposta diversa dalle specifiche, come recovery time. Devo procurarmi un diodo adatto


MaggiorTom

#30
Non so se il paragone è valido ma, a un led da 3V, con opportuna resistenza in serie si possono applicare tensioni elevate.

...ma in quel caso non c'è un reverse recovery time da tenere in considerazione

MaggiorTom

Citazione di: trodaf_4912 il 14 Gennaio 2025, 17:24:03E' la tensione inversa di breakdown che nel germanio e' piu' bassa di uno Schottky (che ti consiglio di usare). Il germanio lo uso quasi esclusivamente per rivelatori dove la potenza in gioco e' bassa.
Infatti il diodo al germanio si è bruciato intorno a 58V.
Ero sull'avviso e stavo testando con l'apparato con protezione SWR, per fortuna, perchè il diodo non si è interrotto ma è diventato conduttivo in entrambi i sensi e la RF veniva scaricata direttamente a massa tramite il condensatore 👀