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Messaggi - Geremia

#1
discussione libera / Re: NanoVNA
10 Gennaio 2025, 18:35:20
Io ho risposto ad una tua domanda fatta al post #18.
#2
discussione libera / Re: NanoVNA
10 Gennaio 2025, 08:54:13
Secondo me hai sbagliato la realizzazione. Non basta il o i diodi (peraltro di tipo Shottky BAT41 o al germanio ma occorre anche un choke per bloccare l'RF prelevata.

Inoltre ti allego un documento PDF, da leggere, che aiuta a comprendere con calcoli e tabelle il significato di cio' che vuoi realizzare.

#3
discussione libera / Re: NanoVNA
09 Gennaio 2025, 19:49:57
5 cm sono troppi secondo me. Nelle realizzazioni commerciali il centrale dell'SO239 e' direttamente saldato (non piu' di 1 cm) dalla resistenza antinduttiva. La realizzazione come la hai descritta tu con la massa del connettore isolata dal capo della resistenza non trovo che sia una realizzazione corretta.  
Il tipo di resistenza che usi tu e' di solito usata su dissipatori molto alettati e senza alcun tipo di olio realizzando cosi' un carico fittizio con raffreddamento in aria (se uno vuole gli puo' abbinare una ventola esterna al dissipatore). Il centrale della resistenza e' saldata direttamente al connettore. Poi se uno vuole realizzare un carico fittizio un tanto al braccio lo realizza come gli pare pero' non si deve aspettare una impedenza Z=50+j0 OHm.
 
#4
discussione libera / Re: NanoVNA
09 Gennaio 2025, 17:18:15
Ti rispondo.
Se la realizzazione e' quella apparsa su un 3D che hai fatto precedentemente, devo dire che non e' corretta.
Innanzitutto la superfice dove va montata la resistenza antinduttiva deve essere spianata al massimo in modo che il contatto sia totale ed inoltre va utilizzata la pasta per la migliore trasmissione del calore tra la resistenza e la superfice dissipante.
Inoltre non capisco l'uso di un tronco di RG58. Basta tenere la resistenza molto vicina all'SO239 e collegare il solo centrale. La massa la prende dall'accoppiamento meccanico con la superfice dissipante.
Inoltre non hai specificato la frequenza sulla quale ottieni 5 OHm di reattanza induttiva. Un conto sono 500MHz e un conto sono 1 MHz.
5 OHm di reattanza induttiva o capacitiva su una impedenza di 50 OHm rappresentano il 10% e non e' tantissimo ma l'errore sta tutto nella realizzazione meccanica che hai eseguito.


#5
CitazioneMenu-32 pare regolare la larghezza di banda ("audio response").
L'audio response agisce sulla BF modificandone la risposta audio e non la larghezza di banda lato RF. 
#6
discussione libera / Re: NanoVNA
27 Dicembre 2024, 12:21:37
La lettura dell'SWR non e' idicativa. infatti
CitazioneComunque, tanto per fare un esempio, utilizzando una resistenza normale da 1000 OHm saldata su un connettore da pannello SMA e collegato all'ingresso 1 del nanovna, ottengo a 30MHz una Z=385-j451 OHm, mentre a 10KHHz si legge una Z=946-j111 OHm.
Per entrambe i casi l'SWR=19. Quindi la cosa piu' importante e' leggere con il nanovna la resistenza e la reattanza  dell'impedenza.
In dc avresti SWR=1000/50=20 che poco si discosta da 19.
#7
discussione libera / Re: NanoVNA
25 Dicembre 2024, 20:04:16
Questo mi sembra ovvio, come fai a non saperlo, e' in tutti i manuali d'uso che trovi in rete. Fatta la calibrazione con gli estremi che ti servono la salvi in una delle 5 posizioni e la puoi richiamare quando vuoi.
Comunque, tanto per fare un esempio, utilizzando una resistenza normale da 1000 OHm saldata su un connettore da pannello SMA e collegato all'ingresso 1 del nanovna, ottengo a 30MHz una Z=385-j451 OHm, mentre a 10KHHz si legge una Z=946-j111 OHm.
L'SWR varia intorno a 18 in entrambe i casi.
Se fai i calcoli partendo dalla impedenza letta e con riferimento all'impedenza di ingresso del nanovna, puoi ottenere l'SWR letto dallo strumento.
#8
discussione libera / Re: NanoVNA
25 Dicembre 2024, 13:28:52
E secondo te la lettura sulla porta S11 del nanovna sarebbe diversa da quella di un analizzatore di antenna ?. Gli analizzatori di antenna richiedono la calibrazione (almeno quelli che non sono giocattoli) e tu stai usando il nanovna con la porta S11 come analizzatore di antenna. Pertanto non vedo differenze.
Quando usi una resistenza normale per fare le tue comparazioni tieni presente che non e' una resistenza pura ma e' composta da una componente reattiva. Se utilizzi un multimetro per misurare la resistenza leggerai solo la componente resistiva perche' la misura la fai in DC. Ma se usi un analizzatore di antenna o un nanovna sulla porta S11, impostato ad una determinata frequenza ad esempio 30MHz, leggerai anche la componente reattiva che varia al variare della frequenza. Leggerai quindi la componente puramente resistiva e la componente reattiva con lo sfasamento tra di loro. Quindi, come diceva Corrado Guzzanti in "Quelo - la risposta e' dentro di te eppero' e' sbagliata".
Buon Natale
#9
E' un po' difficile immaginarsi il circuito dal momento che non lo disegni.
#10
Autocostruzione / Re: Alimentatore autocostruito
15 Dicembre 2024, 13:38:54
Se il negativo e' isolato dalla carcassa e tu affermi che basta toccare con un puntale la carcassa, tanto isolato non lo e'. Magari hai un punto del negativo che tocca la carcassa attraverso una resistenza di contatto elevata che con il multimetro non vedi se lo utilizzi nella misura di continuita'.
#11
Autocostruzione / Re: Alimentatore autocostruito
15 Dicembre 2024, 10:36:00
Citazioneanche solamente il contenitore metallico dell'alimentatore la protezione interviene 
Quindi hai collegato la terra della presa di alimentazione alla carcassa e al negativo di uscita dell'alimentatore.
A guardare lo schema i due simboli sono diversi. Prova ad isolare il negativo di uscita dalla carcassa.
#12
Chissa' perche' nel progetto hanno usato un quarzo invece di un risonatore ceramico ?. Forse per la stabilita' maggiore. Il risonatore lo usavo come elemento per l'oscillatore interno al microcontrollore per frequenze non superiori a 8MHz su progetti economici.
#13
I risonatori, che siano Murata o altri, sono a 3 piedini, in tradizionale o SMD.
https://it.farnell.com/c/cristalli-e-oscillatori/risonatori?brand=murata&srsltid=AfmBOorPq_ud3I_xjCl1DSiz-3zW00q6iBzaHRaZYXosVq-MsMgBfJ-F
Quello che hai indicato nello schema e' un quarzo.
#14
Quello è un quarzo con i due condensatori verso massa che fanno oscillare l'oscillatore interno al chip. Il risonatore non necessita dei condensatori perché sono interni ed è a 3 piedini. In generale il risonatore non supera come applicazione gli 8 MHz. Quindi se utilizzi un risonatore al posto del quarzo allora devi rimuovere i due condensatori verso massa.
#15
@aldo,
scusami, ma per quanto abbia cercato il risonatore ceramico sullo schema del Lincoln non sono riuscito a trovarlo. E' a 3 piedini dei quali il centrale e' la massa e contiene due capacita' che normalmente sarebbero necessarie al quarzo esternamente verso massa e sono utilizzati per l'oscillatore dei microcontrollori. Leggendo lo schema non sono riuscito ad individuarlo. Mi puoi dire a quale componente e' collegato ?.
#16
discussione libera / Re: Alimentatore AV-830NF
19 Agosto 2024, 08:30:30
Lo schema elettrico dell'alimentatore non lo ho. E' un prodotto costruito a Taiwan e marcato Lafayette, Hoxin, Proxel, Avair, Telcom, Nissei, etc ... .
L'NTC in questione e' introdotto sul filo che esce dall'interruttore principale della 220Vac e, interrompedolo, si introduce in serie al filo che alimenta la scheda elettronica.
#17
discussione libera / Alimentatore AV-830NF
18 Agosto 2024, 10:21:08

E' un prodotto venduto con vari marchi . Quattro anni fa lo utilizzavo per alimentare un dual band V/U. Situazione : rtx spento, alimentatore spento. Accendo l'alimentatore e vedo al corrente schizzare a 30 A e la tensione a zero. Spengo l'alimentatore  e lo riaccendo , tutto normale  13.5V in uscita, e corrente erogata praticamente nulla. Accendo l'rtx e mi accorgo che in VHF la potenza di uscita era 0. I finali e il driver sono connessi direttamente all'alimentazione in ingresso e quindi si erano bruciati. Dopo questa esperienza, riparato l'rtx, non ho piu' avuto problemi con l'alimentatore fino a 5gg fa. Situazione analoga a quella precedente ma per precauzione con il positivo staccato dall'alimentatore visto la precedente esperienza, ho acceso l'alimentatore e si e' verificata la medesima situazione, tensione in uscita a zero e corrente a 30 A. Questa volta pero' l'RTX era staccato e quindi si e' salvato. Il problema e' che alle volte l'oscillatore dello switching non parte correttamente e si verifica questa anomalia piuttosto grave per il carico connesso a valle.
Ho risolto il problema inserendo in serie, dopo l'interruttore di accensione, un NTC 10D-13 recuperato da un alimentatore da PC In questo modo la fase di start-up dell'oscillatore e' "rallentata" dall'NTC che a freddo, senza corrente circolante ,rappresenta una resistenza da 10 OHm e mano a mano che si scalda a causa della corrente, diminuisce e raggiunge valori di pochi OHm rendendo stabile lo start-up dell'oscillatore.
#18
ricetrasmettitori cinesi / La bibbia dei Baofeng
17 Agosto 2024, 10:51:26
#19
discussione libera / Re: recupero patente OM
12 Luglio 2024, 10:06:18
La patente rimane per sempre ma non s puo' operare solo con quella in quanto il nominativo e' assegnato sulla licenza che, se non e' mai stata richiesta, puo' essere richiesta adesso. La patente e' un documento che non va' rinnovato e ti segue per tutta la vita e non necessita di alcun rinnovo o pagamento annuale. Al contrario, la licenza va' rinnovata secondo le regolamentazioni vigenti e occorre versare un tributo di 5 euro/anno. Spesso sono elastici e se ci si dimentica qualche pagamento, il nominativo non viene eliminato e si puo', pagando gli anni persi e gli interessi, rimettersi in pari. Dopo 10 anni, i nominativi IW vengono eliminati e riassegnati in caso di mancato pagamento per 10 anni. Per la licenza ordinaria dipende da regione a regione.
Pertanto se e' in possesso di patente e non ha mai richiesto la licenza puo' richiederla attualmente con il pagamento di 50 euro che vale per 10 anni (nuove regole) e l'attribuzione del nominativo relativo.
Ripeto, se ha la sola patente e non ha mai richiesto la  licenza.
Anche coloro che devono rinnovare la licenza dopo 10 anni devono pagare 50 euro e farlo sul nuovo portale gestito dalle poste per i pagamenti allo stato, non piu' con i bollettini postali. Chi ancora deve attendere la data di scadenza per il rinnovo dovra' pagare i classici 5 euro ogni anno fino alla scadenza e questo sul sito del ministero gestito dalle poste.
Una volta la scadenza della licenza era ogni 5 anni poi, con le nuove regole, e' stata portata a 10 anni attraverso un foglio che attestava il rinnovo mentre prima veniva timbrato il libretto della licenza previa verifica in loco dei bollettini postali che venivano fotocopiati e acclusi al proprio dossier in mano all'amministrazione .
#20
Perché risuoni correttamente occorre che non ci siano parti metalliche intorno allo stilo in relazione alla lunghezza  d'onda. Ecco perché la soluzione migliore è il montaggio a centro tetto e, se non si vuole forare, la base magnetica è la soluzione che più si avvicina. Poi uno la può montare dove vuole, ma che non si aspetti omnidirezionalità e influenza della carrozzeria.
Poi ripeto, ho letto precedenti pareri da persone più competenti di me.
#21
Citazione di: CBias il 01 Giugno 2024, 20:58:42L'inclinazione dell'antenna è stata fatta allontanando lo stilo dalla carrozzeria? Potrebbe essere che lo stilo è troppo vicino alla parte metallica della vettura
Bingo , la risposta è esatta, mentre quella 
Citazione di: BarboneNet il 02 Giugno 2024, 23:13:09allontanando lo stilo dalla carrozzeria scende il ros! normale quando trasmetti spari diretto contro la "calza".
Non la ho proprio capita. Pazienza, ho tanto da imparare, specialmente su come sparare con una antenna 😁
#22
Si ma quello e' un bimotore, lui lo vuole fare con un monomotore ultraleggero a due posti che non puo' superare i 20000 piedi di quota concessi. Non ho capito se con o senza scalo per il rifornimento, ma e' un dettaglio.
Se vuole specificare il modello di velivolo.
#23
CitazioneGuardati sto video:
https://youtu.be/YhJgKQiH3WQ?si=jef5o8C3WdcI8iHT
Sono strabico io o e' un bimotore ?.
#24
Infatti per quella trasvolata sono deceduti un numero elevato di piloti. Inoltre in questo caso sarebbe la direzione opposta. In ogni caso il carburante pesa e avranno fatto, spero, i loro calcoli considerando che a quell'altitudine i venti contrari si fanno sentire particolarmente, così come il ghiaccio sulle ali e se non si ha un sistema di deicing diventa problematico. In ogni caso se hanno ottenuto l'autorizzazione vuole dire che andrà bene così. 
Comunque tornando all'argomento del 3D, non esistono, che io sappia, accordatori  interni automatico che coprano tutto il range di impedenze di un carico non prevedibile a priori e che può cambiare anche a seconda delle condizioni meteo. Forse l'uso di una antenna tipo Diamond BB6W sarebbe la soluzione ideale anche se l'efficienza è bassa ma vista la quota non sarebbe un problema.
#25
Strano, per la tratta a nord di solito è previsto lo scalo in Islanda per fare carburante.
Quindi con un monomotore sì può approvare un piano di volo rischioso sempre che ci sia una sola persona a bordo e non altre perché diventerebbe commerciale ?.  Se si accoppa un solo individuo va bene, ma se sono due o più no.
#26
Gli conviene usare un telefono satellitare.
Gia' storcono il naso per monomotore tradizionale (peraltro penso che sia vietato per un aeromobile con un solo motore), ma per un ultraleggero che non puo' raggiungere quote elevate dove il consumo si riduce, vedo all'orizzonte una impresa molto pericolosa che non credo possa ottenere l'autorizzazione. Peraltro occorre presentare il piano di volo con tutte le tappe intermedie per i rifornimenti e, se guardate bene la carta, i percorsi che costeggiano almeno in parte zone di terra ferma sono solo due  : a nord o a sud e quindi con distanze maggiori da coprire.
#27
Ricordare sempre che gli ATU interni non hanno la capacità di accordare ampi range di impedenza.
È comunque una domanda senza senso : un rtx con atu interno che possa funzionare e accodare su qualsiasi frequenza HF e anche accordare, a questo punto, qualsiasi carico.
In pratica "il sacro gral" degli rtx per OM e pirati.
#28
Mi era sembrato che il problema fosse lo stesso 
CitazioneMi riaggancio anch'io a questa discussione. Lamento lo stesso "difetto" se così si può definire nel mio NS-2230D. 

Addirittura alla tacca fissa in posizione centrale segna 13.7 e non 13.8 come dovrebbe (quei 100mV appunto forse in un analogico sono impercettibili) ma dovrebbero però essere 13.8 fissi!. Ho scritto all'importatore e vediamo cosa mi risponde, vi tengo aggiornati.
Che poi questo alimentatore abbia il problema dello start-up dell'oscillatore e' un'altra cosa in piu'.Gli alimentatori switching economici possono avere problemi all'accensione e, possono anche generare una tensione piu' alta di quella regolata causando danni all'apparecchiatura a valle se non dotati di protezione OVP. Infatti anche io sono stato colpito da questo problema  che mi ha bruciato lo stadio finale del mio rtx vhf visto che l'alimentazione dello stadio finale e' sempre collegata direttamente all'ingresso dell'alimentazione proveniente dall'alimentatore.
Infatti, per precauzione stacco l'alimentazione dell'rtx e solo dopo accendo l'alimentatore. A bocce ferme, inserisco le banane del cavo di alimentazione dell'rtx nelle boccole di uscita dell'alimentatore e accendo l'rtx.
#29
Sommessamente vorrei ricordare che la cifra dopo la virgola risente dell'errore di quantizzazione  e quindi, come dice il venditore, se la tensione di uscita e' ad esempio 13.76 l'indicazione, visto che non c'e' la seconda cifra decimale, diventa 13.8, viceversa se e' 13.74 allora l'indicazione diventa 13.7. Con uno strumento analogico non lo si percepirebbe. In ogni caso, quando gli si attacca un carico da 20A, una diminuzione della tensione di uscita e' normale a patto che sia contenuta nei parametri specificati.
#30
discussione libera / Re: Carlo Bianconi
20 Gennaio 2024, 18:10:37
Di sicuro lo sarà per te, IU4OIE, Thomas e l'omino Bialetti.
#32
Allora, la misura la si fa con il nanovna sulla porta 1 (S11). Poiche' la porta 1 ha una impedenza di 50 OHm, a questa si attacca il trasformatore di impedenza lato 50OHm. All'altro lato del trasformatore di impedenza si salda una resistenza da 450 OHm. Successivamente si seleziona la visualizzazione dell'SWR sul display del nanovna e si utilizza come stimolo (range di frequenza) il range per cui e' stato realizzato il trasformatore. La curva risultante deve essere piatta o quasi indicando un SWR prossimo a 1. Se non e' cosi' c'e' qualcosa che non va nella realizzazione del trasformatore di impedenza. Se si usa una resistenza diversa da 450OHm allora non va bene poiche' il rapporto di trasformazione con cui e' progettato il trasformatore e' 9 a 1 e cioe' 450/50=9. Se si usa 1000 OHm allora avremo 111 OHm sulla porta 1 del nanovna, ben diversi dai 50 OHm che si aspetta e misureremo un SWR di circa 2.
Non si ha il nanovna ma un analizzatore di antenna ad esempio RIGEXPERT, FA-VA5, SURECOM ?. Va benissimo poiche' si usa una porta sola, quella che e' presente.
Per favore lasciate stare il tester, poveretto, che non ha alcuna colpa.
Non me ne volete ma la preparazione per ottenere la patente OM dovrebbe contenere queste nozioni.
#33
Sicuro che con un tester in D.C. misuri la trasformazione di impedenza da 9 a 1 ? 
#34
discussione libera / Carlo Bianconi
12 Gennaio 2024, 11:02:28
Vi informo che ad Aprile/Maggio Carlo  Bianconi va in pensione. Non so se continuerà a lavorare perché se così fosse dovrebbe pagare i contributi INPS. 
#35
Amplificatori lineari / Re: BV 131
12 Gennaio 2024, 00:48:25
Siamo partiti dal rimpiazzare lo strumento e stiamo deragliando fuori tema. Mi permetto, scusandomi, di aggiungere che con il circuito CL attuale in risonanza a 27MHz si ottiene un filtro passa banda che avrebbe un Q elevato ma viene abbassato dalla resistenza anodica di uscita verso massa.
#36
Amplificatori lineari / Re: BV 131
11 Gennaio 2024, 20:25:55
E' stato fatto cosi' per risparmiare il variabile di LOAD. Di fatto e' un circuito LC con presa a bassa impedenza  sulla L. Un'altro aspetto e' che la L a massa permette di bypassare le scariche provenienti dall'antenna mettendola a massa per la DC. Insomma, un circuito molto economico.
Se si vuole conoscere la Resistenza anodica della valvola  basta fare Ra=Va/(Ia*1.6)
dove :
Ra Resistenza anodica espressa dal tubo
Va tensione anodica
Ia corrente anodica
1.6 costante per fare lavorare il tubo in classe AB1
Se togli il tubo e metti una resistenza del valore ottenuto puoi con il nanovna trovare i valori dell'induttanza del pigreco per la frequenza che ti serve.
#37
Amplificatori lineari / Re: BV 131
11 Gennaio 2024, 08:21:27
Telefoni alla Zetagi e te ne fai spedire uno contrassegno. Sono gentili e rispondono sempre.
#38
discussione libera / Re: Telonic 1205 A
21 Dicembre 2023, 17:47:34
Secondo me hai sbagliato uscita, quella giusta e' "RF OUT"
#39
Infatti, è stata una sua scelta a fronte di non so che cosa.
#40
No, lui scrive adesso su "forumradioamatori.it".
#41
La costante di Boltzmann è parte dell'equazione di Boltzmann che calcola l'entropia ed è applicabile a qualsiasi sistema, anche all'universo e cioè 
S=K * logW
#42
Citazionese il 28 Dicembre qualcuno attiva la Korea del Nord, si possa pretendere di usare il loop per "bucare il pileup" [emoji1
ed inoltre

Citazioneuna matassina di filo, una confezione con 20 resistori, ed un paio di toroidi
non credo che su un balcone di 4 metri con tale soluzione si possa ambire alla Corea del Nord.
Forse, grazie al suo Q la loop avrebbe piu' chances, ovviamente con la dimensione del loop adatta per la frequenza di chiamata della Corea.
PS: non necessita di terra.

Buona Corea del Nord a tutti.
#43
Infatti, piu' temporanea di quella ... . La si monta in un attimo e la si smonta l'attimo successivo. Ed e' un sistema che si puo' utilizzare anche in portatile. Non fa' impazzire per l'accordo e tutti i controlli (2) sono localizzati nello stesso box.
Unica controindicazione non si deve essere portatori di Pacemaker.
#44
Se vuoi qualcosa di semplice e da non lavorarci troppo usa questo :
Lo schema e questo :
Realizzi un loop delle dimensioni come da istruzioni e lo monti sui tubi in pvc che ti forniscono e lo attacchi dietro sulle due viti a farfalla.
Lo puoi usare in casa o sul balcone, ecco alcuni video di esempio :

https://www.youtube.com/shorts/FTMr25kxUD8?feature=share







Due sole regolazioni : tuning control (manopolona grossa corrispondente al condensatore a farfalla da 12-67pF) che serve per trovare la max corrente da fare circolare nel loop, matching (manopolina in basso a sinistra per regolare il condensatore variabile da 5 a 51pF)  che serve per adattare il tutto ai 50 OHm dell'apparato.
Non sara' una Yagi ma sul balcone come il tuo e come il mio funziona.
#45
Ma e' immediato riconoscere la differenza tra MK3 e MK4 in quanto nell'MK4 manca il variabile di placca nel pigreco. In pratica hai un solo variabile per accordare l'uscita.
#46
discussione libera / Re: Yaesu FT-757 GX
13 Dicembre 2023, 10:44:24
Jack, Thomas , IU4OIE, chiunque tu sia, con questo sono 3 i forum dove hai fatto la stessa domanda senza dare ulteriori dettagli. Se hai la strumentazione e sei competente allora con il manuale di servizio tecnico hai la possibilità di metterci le mani, in caso contrario occorre essere esperti nell'arte della divinazione


#47
Non e' la penna che fa di un individuo uno scrittore ed inoltre prima di iniziare correre e' bene imparare a camminare.
#48
ricetrasmettitori cinesi / Re: Quansheng UV-5K
25 Novembre 2023, 22:56:01
Della serie "i cinesi non sono stupidi, se fosse stato possibile fargli fare anche il caffe' senza compromettere niente, lo avrebbero fatto".
#49
@ IN3ELX
prendi ad esempio la ISOLOOP della A&A che non e' piu' in produzione.
Occorre utilizzare un materiale che permetta una Rj estremamente bassa e cosi' pure le saldature al condensatore. Fili con fascetta o altro non la abbassano. Sai bene che la Rd e' estremamente bassa e se non si vuole renderla comparabile con la Rj occorre lavorare di fino con materiali come il rame. Il condensatore deve essere a farfalla. Visto che tu lo usi sotto vuoto non hai problemi di isolamento ma come resistenza di contatto tra i due elementi e il condensatore si.
#50
Se vuoi ottenere una buona efficienza ti consiglio di non usare un tubo ma una lastra di rame nickelato con spessore di 3mm e una larghezza di 6/7mm in modo da ridurre considerevolmente l'effetto pelle senza intaccare il peso del loop.
#51
Ti posso dire che l'efficienza di quella antenna specifica in 40 metri e' del 40% e in 20 metri del 60%. Ma non devi fermarti a questo. Il pregio di questo tipo di antenne e' la larghezza di banda molto stretta che, se da un lato ti obbliga a risintonizzarla a 10KHz di spostamento, dall'altro e' come un coltello che ti permette di ascoltare senza disturbi la frequenza desiderata, anche se con segnali piu' bassi di una antenna dipolo o verticale. Il rapporto S/N e' notevole grazie ad un Q elevato. La differenza e' quindi ascoltare una stazione a S9 accompagnata da un noise della stessa intensita' oppure la stessa stazione a S6 ma con noise praticamente inesistente. Non e' l'intensita' del segnale in arrivo che conta ma il suo rapporto S/N.
Io ho avuto la ISOLOOP ed era una favola. Adesso e' in cantina in quanto dopo 33 anni di onorato servizio gli ingranaggi che compongono il riduttore tra il motore passo passo e il condensatore si sono sbriciolati perche' costruiti in ABS e non esistono ricambi.
Se osservi l'interno della MFJ, noterai che vi e' un motorino in C.C., che spero abbiano sostituito con uno piu' performante e con una ghiera schermante attorno al corpo del motore per evitare l'emissione di disturbi, e il suo albero e' connesso direttamente all'albero del condensatore  e quindi i problemi da me avuti non ci sono in questo caso. Ha altri problemi di tipo costruttivo per quanto riguarda le plastiche che sembrano realizzate con l'accetta e quindi lasciano spazio tra i due gusci dove entra di tutto oltre che l'acqua e quindi e' necessario intervenire con silicone e un buon nastro telato lungo tutto il suo perimetro. Altro problema e' sostituire le i 4 pinti di fissaggio al palo che sono realizzati con dadi a pressione nella plastica. Dopo poco tempo si staccano ed e' meglio rimuoverle e sostituirle con 4 viti passanti e relative rondelle sia all'interno che all'esterno e con i relativi dadi per fissare la flangia metallica che deve sorreggere l'antenna al palo verticale di sostegno.
#52
Il diametro indicato e' quello complessivo compreso il diametro del tubo.  A cosa ti serve il diametro del tubo , forse per calcolare l'efficienza dell'antenna ?. 
#53
Metropwr fx-775 - no grazie. passo. Non so se si e' notato che i valori dell'SWR e della coppia R e X passando nella visualizzazione diretta cambiano rispetto a quelli misurati nella visualizzazione principale. L'SWR passa a 1.17 e la coppia R e X "balla notevolmente" nonostante la portante sia fissa. Inoltre non viene visualizzata il segno della X, problema che si porta dietro dal Metrovna. Un wattmetro vettoriale dovrebbe visualizzarla. Nel complesso le informazioni necessarie sono sulla schermata principale e nei menu' successivi vengono riproposte in forma grafica diversa, ma sono sempre le stesse, come nel Metrovna. Inoltre l'indicazione 21 metri e' fissa e non e' in relazione alla frequenza visualizzata dal "frequenzimetro". In pratica se passi da 14.005 a 14.250 l'indicazione rimane 21.
Il costo e' paragonabile all'LP-100 e a questo punto preferisco quest'ultimo, meno gadget, colori. ma sostanza.
#54
Per cui e' meglio lasciarli dove sono.
A parte questo, stiamo parlando di strumenti commerciali e non autocostruiti.
Il BIRD43A e' uno strumento in uso da che io ho memoria. Lo strumento al suo interno e' "vuoto", il sistema di misura risiede all'interno del "tappo". La particolarita' di questo strumento risiede proprio li e la produzione assicura la ripetitivita' della misura all'interno della produzione di quel tappo. Ogni strumento ha un errore e, per quelli analogici e' indicato sul fondo scala mentre per quelli digitali e' riportata in base al numero di bit meno significativi.
Se entri in un qualsiasi laboratorio di riparazione troverai il Bird43A non perche' sia una moda, ma perche' e' una garanzia.
Altri strumenti da buon comando che costano cifre meno significative, non assicurano una dispersione costante di misura a livello di produzione.
Poi, se si vuole realizzare uno strumento autocostruito, che per certi versi abbia prestazioni migliori del Bird, si puo' fare, ma non si potranno utilizzare le misure fatte in comparazione con il Bird presenti nei laboratori di riparazione in quanto il tuo prototipo e' il tuo prototipo, e basta. Lo usi nella tua stazione e sei felice. 
L'LP-100 ti permette molte opzioni di misura in piu' dal momento che e' un wattmetro vettoriale a differenza del povero Bird43A. Con l'LP-100 potrai trovare conferma pratica sulle misure teoriche dei vari tipi di misura della potenza ed inoltre il calcolo della Z come parte reale e immaginaria, cosa che il Bird43A non puo' fare. 
Ma se l'obiettivo e' la ripetitivita' della misura della potenza max in key down allora il Bird e' quello giusto.
#55
Tanto per fare un esempio. Controllate la colonna Manifacturer dove non si trova Telepost inc. oppure made in QST ma Bird e R&S.



Questo e' il documento del Test Report allegato del BLA350 Plus di un ente certificatore tedesco.
Da notare le ultime due colonne  relative alle date di calibrazione.
#56
Autocostruzione / Re: Attenuatore RF
06 Agosto 2023, 15:53:25
Vorrei aggiungere una cosa giusto per chiudere il discorso sull'oscilloscopio.
Si e' detto che l'oscilloscopio ha una impedenza elevata di ingresso.
Questo e' vero se e soltanto se si usa la sonda connessa all'ingesso BNC.
Se invece si utilizza l'ingresso BNC con un cavetto con due coccodrilli, ad esempio, l'impedenza di ingresso e' bassa e minore di 1KOHm.
La spiegazione e' contenuta nella funzione di trasferimento che si ottiene utilizzando la sonda compensata.
Non voglio tediare nessuno con calcoli e quindi mi riferiro' solo allo schema elettrico seguente :
Il cerchio a destra e' il circuito di ingresso equivalente della porta BNC dell'oscilloscopio con in parallelo la capacita' Cc del cavo della sonda. So di commettere una approssimazione in quanto quando le frequenze sono in ambito RF occorrerebbe trattare il cavo come una linea di trasmissione con le relative formule, ma per semplicita' lo possiamo al momento pensare come una capacita' solamente.
Il circuito dove vogliamo eseguire la misura di Vg lo possiamo ricondurre, per il teorema di Thevenin, ad un generatore Vg con in serie una resistenza Rg.
Come abbiamo visto il polo limita la larghezza di banda (in un mio post precedente) e riduce l'impedenza di ingresso nonostante ci sia 1MOHm in parallelo all'ingresso.
Se usassi cosi' l'oscilloscopio la misura eseguita sarebbe non corretta in quanto andrei ad alterare mettendomi in parallelo al circuito equivalente nel punto sotto test.
Brutta cosa, ho acquistato un oscilloscopio con 300MHz di banda passante e non lo potrei utilizzare.
Questo e' vero, ma se inseriamo la sonda con il trimmer capacitivo di compensazione nel BNC dell'oscilloscopio, si ottiene la magia, a patto di avere compensato la sonda.
Cosa significa "compensare la sonda" ?. La sonda, al suo interno ha una resistenza Rs e una capacita' Cs in parallelo tra loro ma in serie al circuito.
Questi due componenti introducono uno "ZERO" che, se regolato, va a compensare il "POLO" dell'ingresso dell'oscilloscopio, ottenendo cosi' un ingresso che non e' piu' dipendente dalla frequenza e con un'impedenza data da Ri=1MOHm in serie a Rs e quindi quando faremo le misure non altereremo il circuito sotto test.
Ho parlato di "POLI e ZERI" perche' non potevo farne a meno. Chiunque abbia un minimo di conoscenza delle funzioni di trasferimento di sistemi lineari, li conosce bene. Ad esempio introducendo un POLO in un circuito si riduce la banda ottenendo una desensibilizzazione ai disturbi alle alte frequenze, tipico l'inserimento di un condensatore in parallelo. Viceversa introducendo uno ZERO (condensatore in serie che provoca un effetto derivativo) si aumenta la banda passante di un circuito rendendolo piu' reattivo , tipico in una regolazione con risposta accentuata alle variazioni dell'ingresso in un sistema di controllo.
#57
antenne banda Civile / Re: Il fulmine
05 Agosto 2023, 19:57:27
Mi parli del parafulmine in legno.
Questa fu una domanda che venne posta dal docente di impianti elettrici, Prof. Dino Zanobetti, ad uno studente nella sessione estiva di esami nel 1980 alla facoltà di ingegneria elettronica per valutare la sua capacità critica.
#58
Autocostruzione / Re: Attenuatore RF
05 Agosto 2023, 17:29:08
Citazione73 a tutti, c'è la r4 da 50 ohm in parallelo alla presa per gli strumenti, se colleghi strumenti come l'oscilloscopio che ha un'impedenza elevata fai la misura su 50 ohm ( r4)  poi che l'attenuatore è 40 dB precisi o meno ci stá, anche il cavo dell'oscilloscopio attenua diverso in funzione della frequenza e se vuoi misure precise si fa' con tutto calibrato ma se lo scopo è vedere le armoniche e sapere quanto sono attenuate rispetto alla fondamentale direi che non serve a nulla sapere se tutto il set di misura attenua 40 o 45 dB, chiaro che se vuoi risalire alla potenza sul carico fittizio senza un wattmetro passante con il solo oscilloscopio hai ragione, và conteggiato tutto ma di solito si usa il wattmetro per i watt e l'oscilloscopio per vedere l'inviluppo della modulazione e l'analizzatore di spettro per armoniche ecc... con il frequenzimetro l'attenuatore serve solo per attenuare quanto basta da non guastare il prescaler, quanto attenua in realtà è secondario, l'importante è che non attenua troppo poco ma con 40 dB direi proprio che qualsiasi strumento colleghi non si guasta eccetto un bolometro ma chi ha un bolometro lo sà usare e non lo collega senza prima accertarsi che il livello di segnale è compatibile con lo strumento..
L'impedenza di ingresso di un oscilloscopio non e' elevata e varia al variare della frequenza (R1//C1). Una cosa e' il collegamento BNC to BNC, un'altra utilizzando una sonda x10 con la compensazione che introduce uno zero che, una volta compensata, annulla il polo presente alla porta di ingresso dell'oscilloscopio (R1//C1). A quel punto con la sonda si legge il valore di tensione nel punto di lettura senza perturbare il circuito. La compensazione si esegue con il calibratore dell'oscilloscopio che, essendo un'onda quadra, genera' una quantita' di armoniche elevata e quindi permette la regolazione della compensazione sulla frequenza di misura.
Nel caso limite dove l'impedenza dello strumento si possa considerare infinita (come se non fosse collegato) il TAP40 fornira' una lettura attenuata di 33/34dB.
Supponiamo di avere 100W (20dB) a cui corrisponde una tensione di 70.7V allora 70.7/2511=28.1mA per cui la tensione sui 51 OHm di shunt diventa 1.436V che corrisponde ad una potenza sui 51OHm di 40mW e cioe' -14dB. Pertanto il sistema TAP40 fornira' nel punto di lettura un segnale attenuato di 20+14=34dB.
Nel caso in cui si utilizzi un oscilloscopio collegato BNC to BNC questo perturbera' lo shunt  e la lettura non sara' attenuata di 40dB.
Se si utilizza un analizzatore di spettro o un voltmetro RF con ingresso 50OHm allora si avra' una immagine del segnale di ingresso esatta ma attenuata di 40dB. Poi, se importa solamente attenuare q.b. per non sfondare l'ingresso dello strumento che si utiliza per la misura allora va bene ma allora basterebbe utilizzare un link posto nelle immediate vicinanze del carico fittizio. Mi occorreva solo sottolineare che la lettura e' rappresentativa in tutto e per tutto del segnale di ingresso se e soltanto se lo strumento che viene utilizzato ha 50 OHm  di Z in ingresso. 
#59
Autocostruzione / Re: Attenuatore RF
05 Agosto 2023, 09:09:24
Scusate ma c'e' qualcosa che non mi torna.
Il TAP40 prevede l'uscita verso l'RFPM1 che ha l'ingresso a 50 OHm, come descritto nell'articolo del TAP40. Infatti l'attenuazione di 40dB si ha solamente se si carica l'uscita del TAP40 su un carico fittizio da 50OHm e l'uscita dello shunt e' collegata all'RFPM1 che ha 50OHm di impedenza di ingresso. In questo modo si ottiene una attenuazione di 40dB ed un errore di misura del 2%.
Ma questo funziona se, e soltanto se, allo shunt si collega uno strumento con una impedenza di ingresso di 50OHm, in caso contrario si ottiene una attenuazione diversa dipendente dalla impedenza di ingresso dello strumento usato al posto dell'RFPM1.
Facciamo un esempio, se collegassimo un oscilloscopio direttamente BNC to BNC non avremmo una lettura corretta perche' l'attenuazione sarebbe diversa.
Perche' ?. Perche' la porta di ingresso dell'oscilloscopio non e' 50OHm. Se trascuriamo momentaneamente la capacita' del cavo coassiale introdotto dal collegamento BNC to BNC, l'ingresso di un oscilloscopio da 100MHz di banda passante e' in generale costituito da una resistenza Ri da 1MOHm in parallelo ad una capacita' Ci che puo' variare da 10 a 30pF.
Se facciamo due calcoli, utilizzando come Ci=20pF (una via di mezzo tra 10 e 30pF), vediamo che l'impedenza di ingresso dell'oscilloscopio, cosi' come la abbiamo descritta, non e' 50OHm ma varia al variare della frequenza ed assume valori molto bassi.
A 30 MHz avremo 250OHm, a 100MHz avremo 80 OHm, e solo a 159MHz avremo 50OHm.
Quindi se colleghiamo il BNC dell'oscilloscopio all'uscita BNC del TAP40 avremo una lettura non corretta.
Se colleghiamo il nanovna si, perche' ha una Zin/out delle due porte  CH0 e CH1 esattamente 50OHm.
I valori di Z in ingresso al BNC dell'oscilloscopio si possono ricavare dalla semplice formula
Z= Ri / (1+jωRi*Ci) 
con ω = 2πf e' la pulsazione alla frequenza f alla quale si determina l'impedenza di ingresso.
Questa con i valori di Ri e Ci vale circa 8KHz. In pratica, molto al di sotto di questa frequenza la Z in ingresso dell'oscilloscopio si puo' approssimare a Ri, mentre molto al di sopra si puo' approssimare alla reattanza di Ci.
Pertanto consideriamo solo le frequenze superiori e la formula per il calcolo della Zi dell'oscilloscopio diventa
Z= 1 / (1+jωCi) 
Non possiamo collegare quello che ci pare all'uscita del TAP40 ma solo strumenti che hanno una Zin=50OHm, in caso contrario le misure non si basano su una attenuazione di 40dB e non sono coerenti con con quanto ci si aspetterebbe.
#60
Amleto, siamo piu' o meno nelle stesse condizioni. Adesso vado "a memoria".
Ti saluto Amleto e ti leggo sempre con molto piacere.
#61
La realizzazione risale tra il 1985/1986 e lo schema che avevo scritto su un foglietto chissa' dove e' andato a finire dopo 6 traslochi. Mi ricodo bene del fenomeno descritto che risolsi con la 100K ma tensioni e valori dei componenti sono oramai nel dimenticatoio. Dovrei aprirlo e ricavare i valori e lo schema dettagliato e non ne ho proprio voglia, non me ne volere. La base comunque, come ho descritto, sono 6x2N3055, un altro 2N3055 in darlington e un BC337 (non mi ricordo se A o B). Poi il cuore del regolatore e' un LM723 che a quel tempo era di forma circolare con case in metallo. Lo costruii perche' erano gia' in commercio i primi rtx completamente allo stato solido che assorbivano 20A con uscita 100W e allora visti i prezzi notevoli degli alimentatori con quelle prestazioni preferii costruirlo anche perche' avevo quasi tutto in casa. il mio e' un alimentatore lineare perche' e' semplice da progettare e da riparare ma oggi, se dovessi affrontare la scelta, non lo costruirei piu' visti i prezzi degli alimentatori switching (e il loro peso soprattutto) che hanno un ottimo rapporto 3.4 euro/A o anche meno. 
#62
Leggi questi allegati
#63
Andando indietro con la memoria ricordo di avere utilizzato un LM723 ma il problema del picco non era a carico suo come risulto' dalle misure che effettuai a suo tempo. Mi ricordo di avere ragionato cosi': 30A di uscita diviso 6 da 5A per 3055. Considerai un hfe min del 2N3055 intorno a 20 marginandomi. 6A diviso 20 da 250mA in base che moltiplicata per 6 da 1.5A da fornire ai 6x2N3055. L'LM723 fornisce in uscita 150mA max e quindi non potevo pilotare i 6x3055 e allora introdussi un altro 3055 in darlington a questi 6. A questo punto la corrente richiesta diventava 1.5A diviso 20 e cioe' 75mA. Avrei potuto pilotare direttamente con l'uscita del 723  la corrente richiesta in quanto ero all'interno delle specifiche di uscita dell'LM723. Pero' andando a controllare le curve mi resi conto che la percentuale di regolazione al carico era inversamente proporzionale alla sua corrente di uscita e quindi decisi di introdurre un ulteriore transistor (BC337) per ridurre ulteriormente la corrente richiesta all'LM723, sempre pero' mantenendola maggiore di un ordine di grandezza della sua corrente di leakage che era 50uA. Considerai per  il BC337 un hfe min di 100 e pertanto la corrente richiesta all'LM723 divenne 75mA diviso 100 e cioe' 750uA e in questo modo avrei anche minimizzato la dissipazione sullo stesso.
Il problema del picco positivo istantaneo con carichi con percentuale induttiva, nasceva da fatto che staccando in un sol colpo il carico, l'anello, per un istante, visto il suo notevole guadagno tentava di pompare ancora la corrente di uscita e questo succedeva con carichi intorno ai 30A mentre non accadeva con carichi inferiori. Il risultato era che il voltmetro per un breve istante superava la tensione a cui era stata regolata l'uscita. Mi venne allora il dubbio che uno dei componenti dell'anello, nonostante lavorasse in zona lineare, in quell'attimo finisse verso la zona di saturazione. Memore di come erano fatte le porte TTL che hanno una circuitazione veloce nel transistor di sink  per eliminare il piu' possibile il ritardo nel passaggio da 0 a 5V, cominciai a valutare quale poteva essere il componente. I 6x3055 non potevano essere in quanto ognuno aveva tra base ed emitter la resistenza di bilanciamento, Mi concentrai sul 3055 in darlington e sul BC337. Facendo qualche misura con l'oscilloscopio sincronizzai l'impulso positivo di uscita con la base di questi due e vidi che era proprio quella del BC337 che ritardava dello stesso ordine di tempo portandosi dietro il resto della catena. Misi allora 100K in base per eliminare la carica che si era accumulata in base e il problema si risolse immediatamente. Da quel momento, per qualsiasi carico, l'uscita e' stabile come una roccia e ad oggi e' la unica costante che ha alimentato tutti i miei rtx funzionanti a 13V o giu' di li.
#64
E non ronza nemmeno grazie al trasformatore a C.
Pesa l'ira di dio, ha due alimentazioni, il primo genera la tensione per il circuito di potenza, il secondo ha un trasformatore a parte che alimenta il circuito di regolazione ad una tensione piu' bassa. Il condensatore per la potenza e' verticale da 50000uF/50V una bestia. il predriver e' un BC337 che pilota un 3055 che a sua volta pilota i 6x3055. Sulla base del predriver misi una da 100K verso massa per evitare accumuli di carica in base in modo che il loop di regolazione forre estremamente reattivo. Feci cosi' perche' mi accorsi che con carichi induttivi, appena staccavo il carico la tensione di uscita faceva un piccolo picco positivo dovuto al ritardo di regolazione introdotto dall'accumulo di carica che con i 100K davano un percorso alla base verso massa scaricando la carica in accumulata (vecchio trucco basso e volgare). Il guadagno di anello era molto alto in modo da rispondere velocemente alle variazioni di carico stabilizzando la tensione in uscita con precisione. 
#65
Burlone  [emoji1]
#66
Da 35 anni utilizzo questo alimentatore lineare che mi sono costruito per alimentare tutti gli rtx passati in stazione. Tensione regolabile da 5 a 15V, corrente erogata 30A con duty 100%, non fa' una piega e non mi ha mai tradito. Ha un trasformatore a C a granuli orientati, 6x2N3055 con bilanciamento della corrente di uscita tra ognuno, protezione crowbar, protezione foldback e non ha rientri di RF perche' ho curato particolarmente il filtraggio delle tensioni che provenivano dall'uscita e andavano all'amplificatore di errore. Certo, e' un dinosauro e per spostarlo occorre notevole forza (e voglia).



E non ha ventole ma due dissipatori decisamente abbondanti.



#67
Vuoi vincere facile riportando solo la parte che ti da ragione. Ecco invece tutto l'insieme
Citazione[emoji41]  Ciao, chi sei?
[emoji343] Ciao! Sono Bard, un grande modello linguistico creato da Google. Sono un modello di apprendimento automatico addestrato su un enorme set di dati di testo e codice. Posso generare testo, tradurre lingue, scrivere diversi tipi di contenuti creativi e rispondere alle tue domande in modo informativo. Sono ancora in fase di sviluppo, ma ho imparato a svolgere molti tipi di attività, tra cui
Seguire le tue istruzioni e completare le tue richieste con attenzione.
Usare le mie conoscenze per rispondere alle tue domande in modo completo e informativo, anche se sono aperte, impegnative o strane.
Generare diversi formati di testo creativi di contenuti di testo, come poesie, codice, script, brani musicali, e-mail, lettere, ecc. Farò del mio meglio per soddisfare tutte le tue esigenze.


[emoji41] Le antenne end fed alimentate ad un estremo necessitano di contrappesi?

[emoji343]  No, le antenne end fed alimentate ad un estremo non necessitano di contrappesi. In effetti, i contrappesi possono effettivamente ridurre l'efficienza dell'antenna. Le antenne end fed alimentate ad un estremo funzionano creando un campo magnetico attorno al filo conduttore. Il campo magnetico è ciò che trasmette il segnale. I contrappesi creano un campo magnetico secondario che può interferire con il campo magnetico principale. Questo può ridurre l'efficienza dell'antenna e rendere più difficile la ricezione dei segnali.
Ecco alcuni vantaggi dell'utilizzo di un'antenna end fed alimentata ad un estremo senza contrappesi:
Sono più efficienti rispetto alle antenne con contrappesi.
Sono più facili da installare.
Occupano meno spazio.
Sono più economici.
Se stai pensando di installare un'antenna end fed alimentata ad un estremo, ti consiglio di non utilizzare contrappesi.

[emoji41]  E come possono le antenne end fed senza contrappesi rispettare i principi di Kirchhoff  relativi ai flussi di corrente? Quale sarà il secondo ramo del circuito?

[emoji343]  Le antenne end fed senza contrappesi rispettano i principi di Kirchhoff relativi ai flussi di corrente attraverso un circuito creando un circuito chiuso. Il secondo ramo del circuito è l'aria circostante. La corrente che scorre attraverso l'antenna crea un campo magnetico nell'aria circostante. Questo campo magnetico è il secondo ramo del circuito.
La legge di Kirchhoff sui flussi di corrente afferma che la somma delle correnti che entrano in un nodo è uguale alla somma delle correnti che escono dal nodo. Nel caso di un'antenna end fed senza contrappesi, la corrente entra nel nodo all'alimentatore e esce dal nodo attraverso l'antenna e l'aria circostante. La legge di Kirchhoff sui flussi di corrente è soddisfatta perché la somma delle correnti che entrano nel nodo è uguale alla somma delle correnti che escono dal nodo.
...continua...

[emoji41] E la ricezione sarà più rumorosa e affetta da disturbi?

[emoji343] Sì, la ricezione di un'antenna end fed alimentata ad un estremo senza contrappesi sarà probabilmente più rumorosa e affetta da disturbi rispetto alla ricezione di un'antenna con contrappesi. Questo perché l'antenna end fed alimentata ad un estremo senza contrappesi è meno efficiente e crea un campo magnetico più piccolo. Il campo magnetico più piccolo è più suscettibile alle interferenze da parte di altri oggetti e segnali.
Tuttavia, ci sono alcune cose che puoi fare per migliorare la ricezione di un'antenna end fed alimentata ad un estremo senza contrappesi:
Installa l'antenna in un luogo elevato.
Tieni l'antenna lontano da oggetti metallici e altri oggetti che possono creare interferenze.
Utilizza un buon ricevitore.
Usa un'antenna sintonizzata sulla frequenza che stai cercando di ricevere.
Seguindo questi suggerimenti, puoi migliorare la ricezione di un'antenna end fed alimentata ad un estremo senza contrappesi e ottenere una migliore esperienza di ascolto.

[emoji41]  E con una end fed senza contrappesi ho maggior probabilità di avere rientri di radiofrequenza, prendere scosse dagli apparecchi o creare interferenze televisive?

[emoji343]  Sì, con un'antenna end fed senza contrappesi hai maggiori probabilità di avere rientri di radiofrequenza, prendere scosse dagli apparecchi o creare interferenze televisive. Questo perché l'antenna end fed senza contrappesi è meno efficiente e crea un campo magnetico più piccolo. Il campo magnetico più piccolo è più suscettibile alle interferenze da parte di altri oggetti e segnali.
Ecco alcune cose che puoi fare per ridurre il rischio di rientri di radiofrequenza, scosse elettriche e interferenze televisive:
Installa l'antenna in un luogo elevato.
Tieni l'antenna lontano da oggetti metallici e altri oggetti che possono creare interferenze.
Utilizza un buon isolatore.
Usa un buon cavo coassiale.
Accertati che l'antenna sia sintonizzata sulla frequenza che stai cercando di ricevere.
Seguindo questi suggerimenti, puoi ridurre il rischio di rientri di radiofrequenza, scosse elettriche e interferenze televisive e ottenere una migliore esperienza di ascolto.
Ecco alcuni suggerimenti aggiuntivi:
Utilizza un alimentatore con un'impedenza di uscita adatta all'antenna.
Utilizza un sintonizzatore per ottimizzare l'accordo dell'antenna.
Utilizza un balun per ridurre le interferenze.
Installa un fulmine arrestatore per proteggere l'antenna da scariche elettriche.
Seguendo questi suggerimenti, puoi migliorare la sicurezza e le prestazioni della tua antenna end fed senza contrappesi.

Noto che prima dice che i contrappesi riducono l'efficienza ma poi sostiene che senza contrappesi la ricezione è più rumorosa e ci sono più rientri perché l'antenna è meno efficiente. Nella logica umana il principio più fondamentale è quello di identità e non contraddizione, che per Bard sembra non sussistere. O, come ha notato varie volte r5000, manca qualche tassello per vedere tutto il puzzle.

Lo ho colto in castagna. [emoji1]

[emoji41]  Perché prima hai sostenuto che i contrappesi possono rendere l'antenna meno efficiente e adesso hai detto che l'antenna senza contrappesi è meno efficiente?

[emoji343] Mi dispiace per la confusione. Le antenne end fed alimentate ad un estremo senza contrappesi possono essere meno efficienti rispetto alle antenne con contrappesi. Questo perché i contrappesi aiutano a creare un campo magnetico più potente, il che rende più facile per l'antenna trasmettere e ricevere segnali. Tuttavia, le antenne end fed alimentate ad un estremo senza contrappesi possono anche essere più facili da installare e meno costose delle antenne con contrappesi. Alla fine, la decisione di utilizzare o meno i contrappesi dipende dalle tue esigenze e dal tuo budget.
Ecco alcuni fattori da considerare quando decidi se utilizzare o meno i contrappesi:
La frequenza che stai trasmettendo o ricevendo. Le antenne end fed alimentate ad un estremo senza contrappesi sono più efficienti per le trasmissioni a bassa frequenza.
Il tipo di antenna che stai utilizzando. Alcune antenne, come le antenne Yagi, sono più efficienti con i contrappesi rispetto ad altre.
Lo spazio che hai a disposizione. Le antenne con contrappesi richiedono più spazio delle antenne end fed alimentate ad un estremo senza contrappesi.
Il tuo budget. Le antenne con contrappesi sono generalmente più costose delle antenne end fed alimentate ad un estremo senza contrappesi.
Se stai cercando l'antenna più efficiente possibile, dovresti utilizzare un'antenna con contrappesi. Tuttavia, se stai cercando un'antenna che sia facile da installare e meno costosa, un'antenna end fed alimentata ad un estremo senza contrappesi potrebbe essere una buona scelta

Per le risposte che ha dato opterei sull'utilizzo dei tarocchi, oppure mi viene in mente il film "il vizietto" con Ugo Tognazzi dove insegnava a camminare ondeggiando tra destra, dove ci sono gli uomini, e a sinistra dove ci solo le donne.
#68
È un semplice circuito LC risonanza serie con un estremità collegabile ad un filo libero oppure anche ad un termosifone. L'altro capo deve essere connesso al centro stella delle carcasse metalliche di tutte la apparecchiature.
Senza bisogno di andare in trasmissione regoli l'induttanza per il minimo noise (e lo vedi anche dall'S Meter) poi regoli in condensatore. Puoi provare più posizioni e scagli quella che ti permette di ricevere meglio. Poi vai in trasmissione e, teoricamente,  la posizione trovata dovrebbe corrispondere alla max indicazione sullo strumento che indica la corrente nel filo. Io lo acquistai anni fa e mi è servito fino a che ho deciso di montare una antenna seria.
#69

Effetto dell'MFJ-931 sul noise prodotto dalla mancanza di terra su una EFHW
Quando lui mette il dito sul coassiale proveniente dalla EFHW si sente che non cambia nulla (R5000 con il nanovna in mano), mentre il rumore cala accordando il filo di terra artificiale.
#70
Solo ora leggo la risposta dell'intelligenza artificiale.
Prima da  indicazioni su tutto e successivamente sul contrario di tutto. Cosi' non sbaglia mai. Di intelligenze cosi' ne abbiamo gia' a badilate tra i nostri beneamati conducatores, senza il bisogno di cercarle artificiali.
#71
Ho notato che le EF portate ad esempio sono alimentate con RG58. Tra l'altro anche per la mia EFHW di IW2EN, disinstallata immediatamente perche' era piu' il noise che mi portava dentro sulle bande basse, che segnale utile, veniva consigliato di utilizzare 20 metri di RG58 dei quali una decina di spire arrotolate sotto al punto di alimentazione. Inizialmente avevo fatto cosi' poi mi chiesi il perche' non usare una discesa di RG213 che avevo a disposizione. Sostituii l'RG58 con il 213 e la situazione peggioro' drasticamente. In 40 metri il rumore era diventato S9 e l''SWR era aumentato su tutte le bande. Inoltre quando trasmettevo provavo una sensazione di scossa toccando gli spigoli della carcassa metallica dell'accordatore e dell'alimentatore. Un beneficio seppur minimo lo ottenni utilizzando l'MFj-931 accordando un filo collegato a tutte le carcasse. Questa pero' non era la soluzione ideale e percio' rimossi la magica antenna di IW2EN e sul tetto montai una classica verticale trappolata con i suoi radiali e non ebbi piu' alcun problema. Tengo a precisare che la potenza di uscita utilizzata era 100W +/-10W.
Ecco perche' sono molto diffidente verso le antenne di questo tipo e cioe' dalle antenne alle quali arriva un cavo coassiale ad una scatola e da questa diparte un solo filo dell'antenna.
#72
Sara' per questo che l'Hindenburg ha preso fuoco ?
Scusate ma alle volte vengo preso dal demone della gag. [emoji1]
A parte la gag, mi e' sorta una domanda a fronte di quanto hai scritto
Citazioneinfatti un nanovna tenuto in mano senza nessun contrappeso lo dimostra
Che tipo di nanovna hai , in quanto, a meno di ultimi e particolari modelli, il contenitore e' plastico e non e' connesso alla massa dell'sma, in questo caso forse, toccando il connettore, qualche perturbazione nella misura avresti potuto notarla. Ma questa e' solo una ipotesi azzardata che mi e' venuta in mente or ora.
#73
Sia il link che hai postato sia la tua esperienza con l'817 hanno una cosa in comune, il QRP. Probabilmente, e dico probabilmente, gli effetti della mancanza di un contrappeso sono limitati e, come nell'articolo, il ritorno e' fatto con cio' che circonda.
Nell'articolo si dice che l'efficienza e' maggiore quando non e' vicina al terreno in quanto la Rt non da contributo nel calcolo dell'efficienza. Quindi per le mezz'onda o le EFHW, teoricamente , piu' sono lontane da dal terreno meglio e' per l'efficienza. La cosa strana e' che tali antenne vengono di solito utilizzate proprio per impieghi QRP fuori porta a basse altezze. Questo se ho capito il senso dell'articolo.
A questo punto esistono due scuole di pensiero : contrappesi si, contrappesi no, ed entrambe dimostrano con prove sperimentali la validita' del loro assunto.
#74
Ovviamente il mio post precedente era uno scherzo.
Se partiamo dalla alimentazione della EFHW senza alcun contrappeso

cosi' non puo' funzionale in quanto contravviene al principio della fisica di base:

"...la conservazione della carica è il principio secondo cui la carica elettrica non può essere né creata né distrutta."*

Allora, cosi' come per la verticale mezz'onda, l'alimentazione diventa  :


Ma cosi' facendo, basta applicare il teorema di Kirchhoff, la situazione diventa la seguente


comparendo la corrente I3 sull'esterno della calza del cavo coassiale producendo i noti effetti.

Come risolvere il problema ?, occorre dare a I3 un percorso alternativo


In sintesi l'alimentazione diventa


L'utilizzo di un contrappeso.

E come mai leggendo i vari testi si trovano alimentazioni simili senza contrappeso ?
Per la mezz'onda


Per la LW

Perche' se guardate bene la calza e' a terra.

E se non posso metterla a terra come faccio se le installo sui tetti ?. Allora si ricomincia da capo a chiedere come si fa e se sui sacri testi non vi e' la risposta dettagliata a questa domanda, allora si pensa non siano necessari contrappesi e radiali e, come nel Monopoli, si riparte dal via.

Piu' OT di cosi' non potevo  [emoji28]



#75
Ma sei proprio sicuro sicuro sicuro ?. Non è che l'autore dell'articolo, che tra l'altro le vende, sia un millantatore masochista ?
#76
Colgo l'occasione riportando il prosieguo del 3D, il cui link pubblicato da HAWK, che fa' riferimento a quanto esposto da IU5HKJ, con l'intervento di I4MFA.

Valutate voi.
#77
Il tuo discorso non fa una piega e queste considerazioni si possono traslare a tanti altri campi dalle trasmissioni radio all'auto. D'altra parte, senza andare troppo indietro l'emissione in modo SSB risale a 55/60 anni fa'. Negli anni 70 non erano a disposizione i simulatori ed i PC e quindi nessuno, o pochi, si ponevano il problema. Non erano disponibili vna, analizzatori di spettro a basso costo e nel campo Cb era la pubblicità ad indirizzare l'utente. Vi ricordate la ricerca del Ros basso a tutti costi, senza capire che quello era un aspetto marginale. Nel frattempo  anche il livello culturale medio è cresciuto e, ad alcuni, non è più bastato basarsi sulla pubblicità senza volere approfondire i concetti relativi al mezzo trasmissivo.
Ma sto andando fuori tema e di questo mi scuso e termino.
Saluti a tutti.
#78
N6LF non mi sembra uno sprovveduto che scriva su QST cose a casaccio.
Per quanto riguarda il generatore e il misuratore di campo, quale sarebbe la sua distanza per misurare il near field e il far field ?.
N6LF ha anche scritto una serie di articoli dove sperimentalmente verifica, al cambiare della configurazione dei radiali, come si comporta la resistenza di radiazione in relazione alla resistenza di terra e di conseguenza il guadagno. Nel primo allegato e' presentato un setup per eseguire tali prove e misure.
PS : mi sembra di avere riconosciuto, da alcune frasi e dal suo modo di scrivere, un partecipante al forum che ne e' uscito due anni fa'. Forse mi sbaglio, ma la senzazione e' questa.
#79
Un'altro "ribelle"
https://iu5hkj.altervista.org/contrappeso-antenne-filari/
E se proprio non si e' conviti allora non rimane altro che questo ripiego
MFJ-931
#80
Tanto per gradire, un po' di considerazioni di N6LF che non e' uno scappato di casa
#81
Hai ragione, si sta facendo un po' di confusione.
E' vero che una antenna mezz'onda esibisce una impedenza elevata e quindi la corrente e' molto bassa nel punto di alimentazione, pero' c'e'. Tanto e' vero che le antenne mezz'onda che vengono installate sul terreno, necessitano del picchetto per avere un ritorno virtuale. Da qui la "bonta" del terreno. Il fatto che le CMC siano basse, non vuole dire che non ci sono e, diversamente dal tuo punto di vista, il mio e' che quando sono presenti spostano l'angolo di take off piu' in alto.

Citazionepiccola prova fisica/reale da fare con la Ring-O (la più diffusa):
piazzate l'antenna su un palo alto quanto riuscite, taratela per la miglior risonanza e quando avrete trovato il vostro amato SWR 1.1 ( unico valore che per voi conta, il resto chi se ne frega), se volete piazzate il vostro super mega choke. Fatto??
ora tirate giu' l'antenna e isolate l'antenna dal palo semplicemente con un tubo di plastica o quel che volete.
Ritirate sul l'antenna alla stessa altezza della taratura e ricontrollate.
P.S. prima di rispondere fatelo veramente , non scrivete solo per convinzione.

Parecchi anni fa' installai una mezz'onda (non mi ricordo se Sirtel o Echo di Asti) in giardino posizionata su un paletto della recinzione interrato. Senza nemmeno tararla ottenni un SWR bassisimo su 1MHz di banda. La alimentavo con 20 metri di RG58. Poi mi venne lo sghiribizzo di montarla sul tetto, visto l'ottimo funzionamento in giardino. Utilizzai 3 pali e la controventai con tre corde ad uso nautico e utilizzai cavo RG8 (a quel tempo c'era ancora). Il risultato non fu lo stesso, l'SWR si era un po' alzato ma soprattutto le distanze coperte la settimana precedente erano minori e con segnali molto piu' bassi.
Un perche' ci sara' pure stato, mia imperizia ?. Forse, pero' nel prosieguo, studiando la casistica, la letteratura mi confermo' che questo fenomeno era prodotto dalla mancanza di un piano di terra artificiale.
Ora, possiamo dire che non crediamo alla teoria oppure che non ci serve, ma quando altri radioamatori, utilizzando antenne mezz'onda, si spaccano la schiena per tirare radiali, anche quando e' montata ad un metro da terra, mi domando se sono masochisti oppure c'e' qualcosa di vero ?.
Mah, come al solito ai posteri l'ardua sentenza.
Magari una simulazone di AZ potrebbe aiutare.




#82
Una canzone di Battisti recitava "guidare a fari spenti nella notte ... "
#83
Il ripple non e' la regolazione al carico. Non hai scritto che tensione leggi a vuoto, suppongo sia 13.8V.
Quello che e' importante e' l'output voltage regulation che e' <2%.
Allora Vmax*2/100 = 15V*2/100=0.3V e cioe' 300mV max. La caduta da 13.8V a 13.7V e' 0.1V=100mV ed e' all'interno delle specifiche. Quindi va bene.
#84
Per curiosita', il manuale con le specifiche che accompagnano il prodotto, che percentuale di regolazione al carico riporta ?.
Prima forse non te ne accorgevi perche la visualizzazione della tensione di uscita era attraverso uno strumento analogico e 100mV non riuscivi a discriminarli.
#85
Per chi queste cose le sa' gia' passi oltre, mentre per coloro a cui interessa tale argomento possono continuare a leggere.

Una volta esistevano i MONITOR SCOPE come lo Yaesu YO-100 o il Kenwood SM-220 o anche l'Heathkit SB-610. Chi non li possedeva utilizzava l'oscilloscopio a due tracce.
La percentuale di modulazione in AM si può rilevare sperimentalmente con un oscilloscopio o meglio con l'analizzatore di spettro ed un generatore di BF connesso alla presa microfonica in grado di generare uno o due toni. Per chi ha l'analizzatore di spettro sa benissimo come fare, per cui mi limito all'oscilloscopio.
Il metodo è quello delle figure trapezoidali. Per effettuare la misura si deve disporre separatamente del segnale RF e del segnale modulante (generatore BF). Si collega il segnale RF modulato al canale Y (attraverso un link con una o piu' spire nelle vicinanze connettore di antenna ed il segnale modulante al canale X. Nel mio oscilloscopio Kenwood impostando il modo orizzontale XY si ha che il CH1 diventa l'asse Y mentre il CH2 diventa l'asse X.
Gli oscillogrammi che si ottengono sono abbastanza indicativi sulla percentuale di modulazione e sulle eventuali distorsioni:

L'indice di modulazione si vale m=(A-B)/(A+B).
Se ad esempio si rilevano dallo schermo i valori A = 7 div e B = 3 div e si calcola il valore dell'indice di modulazione:
m =(A-B)/(A+B)= (7-3)/(7+3)=0.4
Corrispondente ad una percentuale di modulazione del 40%.
Fateci caso, l'indice di modulazione diventa 1 quando B=0 e si ha il triangolo perfetto (modulazione al 100%).
Ho parlato dell'uso di un generatore BF, ma se si e' sprovvisti si puo' fare alla va la' che vai bene utilizzando un fischio ma con intensita' costante avendo dei buoni polmoni.
E se non si ha nemmeno l'oscilloscopio a due tracce ?. Allora ci si attacca e si chiede un "controllino".
Riporto altre immagini tratte dal manuale del Kenwood SM-220.







#86
Molto bene, allora argomentiamo.
Le risposte che ho cancellato fanno riferimento a quanto ha scritto il collega in risposta, dicendo che quanto avevo scritto lui lo sapeva gia' ed inoltre gli sembrava piu' un esercizio di saccenza non richiesta.
A questo punto ho preferito cancellarle in quanto non necessarie per il 3D cosi' come era stato impostato dal collega che lo aveva aperto.
Spero di avere chiarito a tutti il perche' della mia decisione.
#87
Mi ero ripromesso di non rispondere piu'.
Le istruzioni del Daiwa CN-901HP dicono chiaramente che la misura della P.e.P. la si puo' eseguire solo in SSB. Se la si abilita in AM questa non sara' coerente. Leggendo lo schema si vede che la misura P.e.P. e' abilitata alimentando l'operazionale che fa la rilevazione del picco solo in SSB.
Per l'Hold indaga tu.

@Consigliere : se hai delle recriminazioni sulla veridicita' di quanto ho scritto spiega tu.

#88
Hai perfettamente ragione, voglio mostrare la mia conoscenza, pertanto cancello il mio ultimo post per non confondere le idee a nessuno e prometto di non intervenire più anche quando è palese la non conoscenza dell'argomento trattato.
#92
Yaesu / Re: 991 bassa potenza in 80
16 Giugno 2023, 21:40:33
L'unico dubbio e' che ha misurato la sensibilita' in FM in modo S/N e non SINAD. Normalmente in SSB l'RX dimostra una sensibilita' maggiore rispetto all'FM.

In ogni caso il titolo e' "test veloce di sensibilita'".
Comunque -91dBm sono un po' pochini per un S1 con tono nemmeno udibile distintamente. Infatti -91dBm corrispondono a 6.3uV e sono molto superiori a 0.18uV dichiarati in FM che peraltro corrispondono a -121dBm.

#93
Yaesu / Re: 991 bassa potenza in 80
16 Giugno 2023, 07:54:12
Il Basic Input-Output System (Bios), in informatica, è il primo programma che viene eseguito dopo l'accensione, coinvolto pertanto nella fase di avvio (boot) del sistema di elaborazione. A partire dal 2010 è stato progressivamente sostituito da UEFI, prevedendosene la sostituzione completa per il 2020 (Rif. Wikipedia).
HAWK, per correttezza, per quanto riguarda l'RTX, non parlare di Bios ma semplicemente di Firmware (FW) di gestione che in qualsiasi momento (e non solo all'accensione), legge i parametri impostati su una EEprom e che si possono modificare attraverso i menu'.
Esistono due tipi di menu, il primo contenente i parametri modificabili dall'utente ad esempio mic. gain, regolazione potenza di uscita, tipo di filtro per il modo di emissione, ecc... , il secondo, nascosto (hidden), contiene i parametri da modificare in fase di taratura e con l'RTX sotto strumentazione.
#94
CitazioneOra, documentandomi trovo che il PEP in AM non dovrebbe essere una misura corretta anche se lo strumento ne è provvisto: teoricamente per l'AM si usa solo AVG, per ssb si usa la modalità P.e.P.
Sicuro di esserti documentato bene ?

Questa tabella la trovi proprio sul manuale di istruzioni del tuo Daiwa.
Quindi se il tuo TX eroga 20W P.e.P. in SSB singolo tono, allora in AM deve erogare 5W.
#95
Il seguente e' un circuito venduto, fino a poco tempo fa, da "International Radio" ed e' utilizzabile per accordare amplificatori lineari utilizzando l'RTX in trasmissione in modalita' SSB. Il circuito originale utilizzava un 7413 (TTL quad nand con Schmitt trigger) mentre io lo ho sostituito con due porte nand CMOS CD4093B anch'esse con Schmitt Trigger modificando i valori del secondo gruppo RC per ottenere lo stesso duty cycle.
R4 e' utilizzata solo ai fini della simulazione per dare un carico al circuito, il potenziometro regola l'ampiezza del segnale all'ingresso microfonico.

La forma d'onda in uscita e' :

Il circuito permette di salvare i tubi finali anche se il circuito e' disaccordato grazie al sistema di modulazione ad impulsi.
Ad esempio utilizzando un amplificatore ALPHA78 la potenza media e' di 150W mentre il picco impulsivo di potenza arriva a 2KW sul carico fittizio. Ergo si potrebbe utilizzare un carico fittizio da soli 300/500W.


#96
Il problema e' che la taratura va fatta con amplificatore acceso e quindi se per caso con un dito tocchi l'anodica  non e' come la scarica di un condesatore AT, il trasformatore continua a pompare corrente e tu ci puoi rimenere attaccato nel peggiore dei casi. A me e' capitato, quando ero giovane e riparavo gli amplificatori CB a valvole esattamente questo nel tarare l'accordo tra due tubi driver e lo stadio finale a 6 tubi. Avevo un cacciavite isolato ma mi e' scivolata la mano e il dito indice e' venuto a contatto con i 1000V dell'anodica presenti sull'accordo intermedio. Sono stato molto fortunato, dalla botta sono volato dall'altra parte della stanza, la lingua si era ingrossata e non riuscivo a parlare e tutti i peli del braccio destro erano completamente bruciati. Ripeto che sono stato molto fortunato perche' il trasformatore continuava a erogare energia ad alta tensione rischiando di rimanerci attaccato. I fusibili sulla 220Vac non sono intervenuti e nemmeno il magnetotermico di rete. Quindi, usare anche guanti isolanti. Parliamo del 1973 e ancora adesso  porto i segni del contatto con un buco sul dorso del dito indice .
Non si scherza, si rischia la vita !
#97
Si, fai il passaggio 2 o 3 volte in quanto quando accordi il pi-greco di uscita puo' variare l'accordo di ingresso. Mi raccomando usa un cacciavite totalmente isolato perche' sulla vite trovi la tensione anodica dell'EL34 e non devi fare cortocircuiti con la scatola.
#98
Ma cosa mi tocca leggere !.
C20 e L7 costituiscono un circuito parallelo che serve per accordare l'uscita della EL34 con l'ingresso di catodo delle due EL519.
Altro che neutralizzazione, in questo circuito con entrata di catodo non esiste neutralizzazione da fare. Diverso sarebbe se si entrasse di griglia.
Non esiste neutralizzazione in quanto la potenza in ingresso si somma a quella amplificata dai tubi.
Pout = Pin x (1+A) dove A e' il fattore di amplificazione del tubo.
Inoltre la neutralizzazione si fa sul tubo e non fra un tubo e l'altro e serve per annullare le capacita' parassite introducendone un'altra in opposizione in modo da cancellare la probabilita' di un'autoscillazione che distruggerebbe il tubo.

C20 e' in profondita'.
Una lettura del manualino "radiotecnica per radioamatori" di Nerio Neri sarebbe auspicabile.

#99
Citazionese inserisco il gate time mi segna 0027125 e disinserito 0271250 
Se è così ti hai come risoluzione 100Hz ma non hai l'indicazione del punto. Sei tu che devi prima misurare con un gate time con risoluzione 1KHz e poi cambi gate time per la lettura con risoluzione 100Hz che sarà l'ultima cifra a destra.
Strano che non gestisca il punto cambiando gate time. Lo so vede anche nella misura in VHF che hai fatto done non compare il punto dopo 133 e dopo 461.
#100
Gli RTX radioamatoriali a tubi hanno la posizione TUNE che genera un singolo tono e serve per accordare lo stadio finale.
Se usi il doppio tono l'accordo lo fai per la meta' della potenza di uscita che non e' detto sia lo stesso per la max potenza di uscita, anzi lo dovrai ritoccare.
Se invece fai riferimento ad apparecchi CB, a questo punto basta in SSB un singolo tono iniettato nell'ingresso microfonico e quindi puoi utilizzare il PC, oppure un oscillatore sinusoidale Colpitts a 1Khz.