Piemonte - nuova sala radio PMR Prot.Civ. Nostrum

Aperto da 1FRI-001, 19 Gennaio 2020, 11:48:04

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Tetris

Citazione di: IZ1PNY il 24 Gennaio 2020, 17:54:50


Ancora invenzioni_con i PMR.
https://www.rogerk.net/forum/index.php?topic=74325.msg781152;topicseen#new

Cito solo questa parte per sottolineare che l'iniziativa di cui sopra è molto probabilmente (da quanto ho potuto documentarmi fino ad ora) l'unica tra quelle in "gioco" a non avere nulla di contrario alla normativa vigente, si tratta solo di pubblicare via telegram la propria posizione correlata dall'informazione che si sta usando un PMR.

Per il resto concordo con te, il basso costo degli apparati ed il "libero uso" hanno portato a forzature non conformi ipotizzando scenari degni della "Akme di willy il coyote" che sarebbe meglio evitare.


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l'esperienza non fa il certificato...ed il certificato non fa l'esperienza...


HAWK

Citazione di: Tetris il 24 Gennaio 2020, 21:05:31
Cito solo questa parte per sottolineare che l'iniziativa di cui sopra è molto probabilmente (da quanto ho potuto documentarmi fino ad ora) l'unica tra quelle in "gioco" a non avere nulla di contrario alla normativa vigente, si tratta solo di pubblicare via telegram la propria posizione correlata dall'informazione che si sta usando un PMR.

Per il resto concordo con te, il basso costo degli apparati ed il "libero uso" hanno portato a forzature non conformi ipotizzando scenari degni della "Akme di willy il coyote" che sarebbe meglio evitare.

Un applauso, hai ben afferrato il mio pensiero, qualcuno che mi capisce.
[emoji106]

Tetris

Citazione di: IZ1PNY il 24 Gennaio 2020, 21:35:20
Un applauso, hai ben afferrato il mio pensiero, qualcuno che mi capisce.
[emoji106]

😎

Tornando al tema del topic, la postazione in oggetto da descrizione non ha nulla di "non conforme" alle normative, per cui ben venga che ci sia.
Se poi ci sono altre postazioni ed "accrocchi" della medesima associazione in giro per l'italia, a mio parere vale quanto avevo già scritto, non sono io a dover eseguire i controlli.
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dattero

Citazione di: Tetris il 24 Gennaio 2020, 22:06:04
😎

Tornando al tema del topic, la postazione in oggetto da descrizione non ha nulla di "non conforme" alle normative, per cui ben venga che ci sia.
Se poi ci sono altre postazioni ed "accrocchi" della medesima associazione in giro per l'italia, a mio parere vale quanto avevo già scritto, non sono io a dover eseguire i controlli.
giustamente non sei tu e neanche noi a dover eseguire controlli, ma sta a te e a noi ,sapendo delle interconnessioni illecite , di non usare tali "CANALI".
Quel documento IZ2UUF non è la prima volta che lo posta, ma c'è sempre chi se ne frega, magari  per un po di tempo non se ne sente più parlare , ritornano all'attacco con FRN, GATEWAY, ZELLO, PARROT, ecc., tutti interconnessi a PMR446.

La loro fortuna è che non danno fastidio a qualcuno di importante. del resto siamo in Italia non può essere diversamente


siluc

#29
Siamo curiosi di vedere come hai fisicamente remotizzato il G9... Scatola stagna, cablature, alimentatore, microfono, visuale dalla posizione dell'apparato, etc. Magari le tue foto sono di aiuto ad altri appassionati di PMR-446!!!


Che non sia qualcosa del genere però... HI






davj2500

Citazione di: 1FRI-001 il 19 Gennaio 2020, 11:48:04
Buongiorno a tutti,
per informare dell'attivazione di una nuova sala radio Emergency su Barge CN disponibile per i cittadini in caso di emergenza e qualora i servizi telefonici non fossero disponibili, sul ch 1 pmr tono 22.

Ciao.

Per curiosità, su che elenco territoriale di Protezione Civile è registrata l'associazione "Protezione Civile Nostrum"? Non l'ho trovata su quello nazionale, non l'ho trovata sull'elenco territoriale della Liguria (dove dal sito sembra aver sede), né in quello del Lazio né in quello del Piemonte.

Ciaoo
Davide


siluc

Citazione di: IZ2UUF (davj2500) il 25 Gennaio 2020, 00:15:09
Ciao.

Per curiosità, su che elenco territoriale di Protezione Civile è registrata l'associazione "Protezione Civile Nostrum"? Non l'ho trovata su quello nazionale, non l'ho trovata sull'elenco territoriale della Liguria (dove dal sito sembra aver sede), né in quello del Lazio né in quello del Piemonte.

Ciaoo
Davide

Nessuno... Né nazionale, né regionale... Ho già cercato io...



Tetris

#33
Citazione di: dattero il 24 Gennaio 2020, 23:34:08
giustamente non sei tu e neanche noi a dover eseguire controlli, ma sta a te e a noi ,sapendo delle interconnessioni illecite , di non usare tali "CANALI".

In merito alla questione "controlli", il mese scorso ho contattato la sede ARI di Pinerolo in quanto rilevo costantemente un segnale ciclico molto forte sul canale 8 sub 16 (RRM), ed avevo chiesto se loro in quanto radioamatori ben più esperti ed equipaggiati di me, avrebbero potuto verificarne la fonte (giusto per sapere cosa è) e la risposta molto cordiale riportava la nota 101c del mise, con l'aggiunta di questo commento che mi ha lasciato perplesso:
"Come leggi qui sopra, al di là del fatto di riuscire a decifrare il segnale digitale in questione (cosa che peraltro legalmente non sarebbe da fare) purtroppo gli utilizzatori PMR446 oltre che a non dover causare interferenze, non possono pretendere protezione dai collegamenti del servizio fisso esistenti in coabitazione. Ne sappiamo qualche cosa anche noi, che ci troviamo in regime di statuto secondario in diverse bande."

Perplesso in quanto pensavo che identificare la fonte di un segnale fosse lecito, e che almeno gli OM fossero più tutelati.

Alla fine tornando ai temi del post: io sono ben felice ed aperto a tutte le iniziative che operano nei limiti di legge e buonsenso.

73 a tutti.
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l'esperienza non fa il certificato...ed il certificato non fa l'esperienza...


Pieschy

Ho letto quanto scritto da Davide. Obiettivamente non ci vedo in quanto scritto dall'associazione niente di ambiguoi usano gateway voip per interconnettere varie regioni.
Ecco la normativa PMR non lo permette senza se e ma.
Ora fermo restando il plauso per qualsiasi iniziativa in ambito radio il mio amletico dubbio sulla reale utilità di questi sistemi c'era e continua ad esserci.
Andiamo con calma perchè, malgrado in molti lo pensino, i miei vogliono essere commenti costruttivi o meglio spunti di riflessione.
Punto 1: se da un lato è vero che se sei aperto (fermo restando l'omologazione del pmr quindi il suo antennino) con 10mt di palo ti possono sentire in tanti il viceversa (che quel pmr ascolti altri) non è così scontato perchè se son fra boschi dubito che il pmr della sala operativa con quell'antennino ascolti.

Scordandomi quindi un'attimo della parte normativa (ognuno faccia come vuole) da una quindicina di giorni uso Zello. Prima via smartphone (ios,android) ora con una network radio (Inrico t320) ed ammetto che anche se davvero scettico da anni mi son dovuto ricredere.

Ho avuto modo di provare Zello e posso dirvi che funziona bene (non benissimissimo) anche su una connessione 2G quindi GPRS/EDGE occupando poca banda. Quel tipo di connessione 2G nelle aree remote viaggia a 900Mhz che sono molto "penetranti", che coprono praticamente a seconda del gestore quasi il 100 per cento del territorio.

Ergo avendo ormai tutti uno smartphone di qualsiasi tipo e quindi potendo installare Zello in modo totalmente gratuito perchè dovrei andarmi a fare il PMR, spendere 12 euro di tassa all'anno se posso utilizzare lo smartphone che si appoggia a celle più performanti?

Cioè (non è provocazione) io dovrei "fidarmi" di un pmr posto a 10mt che esce con 500mw invece della cella tim,wind,vodafone che esce con una decina di watt almeno a 900mhz ? Fra l'altro ricordo che un telefonino esce con potenza fino a 2W cioè 4 volte maggiore di un pmr. Secondo me o meglio io mi fiderei più di zello su telefonino che di questo tipo di sistemi.

Fra l'altro zello in modo totalmente gratuito permette di creare canali personali o di gruppo in modo gratuito ad accesso libero o su autorizzazione a chiunque.

Per intenderci...non è 100 volte meglio creare il canale "Prot.Civile XXX" su zello? Non solo l'escursionista sarebbe sgravato dal pmr e sua tassa ma gli operatori in città potrebbero essere in monitoring comodamente da casa loro e quindi poter accogliere più richieste di informazioni/emergenze.

Altro aspetto sul quale in molti scivolano. I PMR per destinazione d'uso sono fatti per comunicazioni a brevissima distanza fra colleghi,amici,a poche decine/centinaia di metri. Da li la limitazione a 500mw e micro antenna non sono concepiti per altri usi.
I canali sono 8 e di libero uso quindi come giustamente Carmelo,io ed altri abbiamo sottolineato nessuno mi vieta di parlare sul ch da 1 all 8 anche sotto il palo di 10mt rendendo quindi inutilizzabile il tutto.

Cosa mi si deve dire guarda che qui ci siamo un gruppo di volontari di P.C.? Io risponderei io pago 12 euro per 8 canali mica per 6, quindi parlo dove voglio con chi voglio.

Giocattoli? Si sono giocattoli il fatto che si pagano 12 euro è una tassa per l'utilizzo delle frequenze, pagare non significa che una banda e quindi apparato sia più o meno seria. L'uso dell'etere in Italia ovunque è sottoposto a tassazione che si sia pmr,cb,radioamatore.
Unica eccezione quei pochi device (telecomandi e poco altro) che con potenze da ridere (5/10mw) ed in strette fette allocate di frequenza, non pagano canoni propio per la loro tipologia di utilizzo...il telecomando del cancello elettrico o dell'auto manda un burst di pochi millisecondi e funziona ad max 5 metri ci mancherebbe pagare per quello anche un canone.

Riflessioni, nulla di che.

Pietro.

FoxG7

#35
Citazione di: Pieschy il 25 Gennaio 2020, 07:13:28Ergo avendo ormai tutti uno smartphone di qualsiasi tipo e quindi potendo installare Zello in modo totalmente gratuito perchè dovrei andarmi a fare il PMR, spendere 12 euro di tassa all'anno se posso utilizzare lo smartphone che si appoggia a celle più performanti?

Beh, mi pare una domanda direttamente "agganciata" al nostro hobby:  perchè un OM che si limita a chiaccherare sui ponti o tramite sistemi digitali non lascia perdere tutto e lo fa direttamente tramite cellulare o sistemi tipo VOIP ?  [emoji1]  [emoji1] 

Per lo stesso identico motivo, ossia che agli appassionati piace parlare con qualcuno tramite una radio (anche il cell è una radio, lo so... [emoji56] ): per il mondo degli utenti pmr446 l'unico modo per farlo è (tralasciando il momento in cui si possa andare in altura) agganciarsi a qualche "struttura" che permette di ampliare notevolmente il proprio raggio di azione, che siano sistemi legali o non......poi che si parli di attività più o meno utili non sta a me definirlo [emoji2]  [emoji56]

Penso che SE un giorno tutti questi sistemi di "protezione civile" dovessero migrare sull'uso di sistemi scambio dati via Internet (vedasi Zello o similari), il già scarso interesse per queste attività (chiaramente è una mia visione, magari sbaglio) finirebbe del tutto [emoji31]  [emoji31]

Obiettivamente vedo più di buon occhio l'attività di RRM che ha un obiettivo diverso e chiaramente dichiarato, ossia di dar una sorta di assistenza in più (rispetto ai già presenti sistemi di allerta) agli escursionisti o comunque coloro che fanno attività outdoor in montagna
OM e operatore in banda PMR446- QTH loc. JN53RR, Toscana, Italia

Pieschy

Ci ri incontriamo Fox, ma mi fa sempre piacere leggere i tuoi punti di vista :-)
Bah si va un pò OT ma neanche tanto. Il mio punto di vista lo conosci bene perchè espresso in altri 3D.
Faccio il filosofo da 4 soldi. Te hai ragione ma utilizzare un PMR è fare radio? Allora anche il bimbo che compra il walkie-talkie alla coop che va di pochi mw in 27mhz fa radio?
Probabilmente SI.
Ma a me sembra obbligatorio ricordare i limiti di ogni "aggeggino" che utilizziamo. Perchè io e te li conosciamo ma in molti no.
La maggior parte di chi fa PMR compra 4 brondi da 20 euro e li usa per tenersi in contatto in cantieri, uffici, escursioni, campeggio ma per comodità, perchè non spendono tanto, perchè premi e parli nella maggior parte dei casi è visto una radiotrasmittente per divertirsi punto e basta.
Quello che voglio dire è che a differenza del cb o dell'om l'aspetto è quasi esclusivamente ludico ed è per questo che quella fetta di frequenze è stata riservata a queste comunicazioni a corto raggio fra gruppi ristretti di persone.

Si preme e si parla senza sapere manco come il tutto funziona. E' divertente, non è affatto dispregiativo ma ripeto è l'essenza di quel tipo di radio, il senso per le quali sono create e per le quali sono regolamentate in quel modo.

Quindi è fare radio? Diciamo che è usare una radio trasmittente la differenza fra  utilizzatore/radio amatore (nel senso di chi invece apprezza concetti inerenti la trasmissione via onde radio) è abbissale ed è giusto che sia così.

Se dobbiamo tornare su cose dette e ridette il vero fare radio sono le HF dove attraverso le tue possibilità (rtx,antenna) parli in diretta con altre persone a 10/100/1000km di distanza. Tutto il resto sono solo delle tecnologie che ti fanno tenere in mano una radio, parlare utilizzando "l'aiutino". L'aiutino può essere il ponte in V/U,echolink,vari sistemi digitali ma già a quel punto si è "snaturato" il concetto purista del far radio. A maggior ragione non possiamo definire fare radio parlare con apparatini uhf con soli 8ch e 500mw.

Lato Zello il tutto affrontato. Se posso usare migliaia di ponti sempre attivi e manutenuti dai gestori telefonici perchè no? Alla fine poco cambia da utilizzare il ponte del Giovannino che oggi è acceso,domani spegne,dopodomani cambia sistema, etc.

Il 3D su Zello è di pochi giorni fa quindi non mi ripeterò. Il discorso però va focalizzato su quello che a me più preme. Una cosa è giocare con il pmr o lo stesso ponte V/U una cosa è parlare di Centrali Operative addirittura della Protezione Civile.

Si trasmette ai meno dotti il concetto che con 20 euro di radio c'è un'ente che sta li per aiutare e/o informare il che porta a creare una fiducia a livello psicologico che poi per i limiti tecnici che sappiamo spesso viene disattesa anche con tutta la buona volontà dei partecipanti e di chi tira su il/i sistemi.

Questo non è grave ma molto grave perchè il teenager o l'anziano che va per boschi o in giro dice "mii che bello c'è la Prot.Civile sul ch1 della mia radiolina di 20 euro" questo crea una fiducia che può (malgrado impegno e buona fede) ritornare più pericolosa del sapere che quel qualcosa non esiste o per esser preciso che ha limiti tecnici che malgrado passione e buona volontà diventano invalicabili per la tipologia del collegamento.

Beh il discorso Prot.Civile sui sistemi Voip? Io non lo sapevo ma negli USA la gestione di alcune emergenze legate ad Uragani è stata propio affidata a sistemi come Zello mica ai pmr di 500mw non parliamo mica della passegiatina fra i colli.

Ma ok apprezzo passione ed entusiasmo di chi realizza le cose ci mancherebbe.

Pietro.




FoxG7

Citazione di: Pieschy il 25 Gennaio 2020, 10:26:53Beh il discorso Prot.Civile sui sistemi Voip?

Beh, a mio vedere stiam parlando di aspetti diversi dell'uso di sistemi di telecomunicazione: 

-che la radio (intesa come mezzo in sè quale RTX) è il sistema meno efficiente in assoluto per affrontare una emergenza, se non forse nei primissimi istanti (ore?), ossia prima che vengano instaurate delle celle telefoniche mobili di emergenza

-il PMR446 è un giocattolo, si....utile per lo scopo cui è destinato, eventuali "forzature" permettono di far giocare con altri, ma figurati se mi vorrei affidare ad un sistema emergenza che si basa unicamente sui PMR446..più volentieri "ai segnali di fumo"  [emoji1]  [emoji12]

Che sia giusto proporsi come "strutture di protezione civile" ?  A mio vedere no...ma fino a che non ci sarà una legge che vieti tutto ciò...ognuno è libero di fare e disfare quanto vuole, il tutto a proprio rischio e pericolo se si affida a sistemi consentiti

SE un ente ufficiale decidesse (un giorno) di affidarsi ad un stema VOIP anche in Italia, questo dovrà essere supportato da una struttura idonea che NON vada in crasch al primo problema, quewsto è fare VERA protecione civile, tutto il resto (a mio vedere) è un gioco
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HAWK

@FOXG7, le tue parole, così veritiere...mi toccano, con piacere noto che anche tu accendi le sinapsi e colleghi il cervello prima di aprire bocca, nella realtà delle cose.
Un applauso.

Pieschy

E bravo Fox. Condivido stavolta in toto.
Punto 1. La Prot.Civile utilizza dei propi ponti Civili per l'immediate gestione delle emergenze ed utilizza le radio per il coordinamento in loco delle squadre. I gestori telefonici hanno pronti 24/7 celle mobili (viste perchè ci ho lavorato) che in poche ore tiran su le comunicazioni mobili propio per un coordinamente a più ampio raggio delle operazioni che includono una serie di vari enti.

Punto 2. condivido bei giocattolini ma se fossi in pericolo non mi fiderei manco di un baofeng o una yaesu portatile figuriamoci di un PMR :-)

Punto 3. condivido che ognuno faccia quel che voglia a propio rischio e pericolo. Ognuno è responsabile delle proprie azioni fino a prova contraria.

Punto 4. condivido anche se il discorso è più spinoso. Su questo la disquisizione si complica. Internet è super ridondato. Se in caso di emergenza cade un nodo,un router, un service center di un provider se la cosa è ben ingegnerizzata le connessioni internet switchano su altri nodi anche di altri provider quindi direi che in generale a livello di affidabilità a meno di un'attacco nucleare su larga scala internet non cade al 100%. Sui sistemi amatoriali o pseudo tali come Zello non ci metto la mano sul fuoco ma di sicuro (che cattivo che sono ahaha) mi fido più di zello che di un pmr o delle mie radio da OM :-)

Internet va visto come rete di trasporto e per questo è già usata in mille applicazioni.
Una buona ingegnerizzazione per servizi "seri" affianca Internet (più comodo ed economico) a sistemi via ponti radio in Ghz o a gateway satellitari come ultima sponda...al setellite il terremoto non gli fa un baffo :-)

Concordiamo quindi :-))

Tetris

Noi in azienda (multinazionale) utilizziamo https://www.alertmedia.com/ per comunicare disservizi IT, utilizzando appunto un sistema svincolato da nostra rete.

Io la vedo così: qualunque sistema "in più" è sempre ben accetto.
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rosco

Citazione di: Pieschy il 25 Gennaio 2020, 11:54:04
Internet è super ridondato. Se in caso di emergenza cade un nodo,un router, un service center di un provider se la cosa è ben ingegnerizzata le connessioni internet switchano su altri nodi anche di altri provider
è un grosso SE.
piccolo OT.
Piccolo ospedale di provincia, si decide di cambiare un vetusto firewall ( fatto in casa con mezzi di fortuna ) con apparati dedicati e ridondati e con personale "specializzato".
Risultato, dopo una mezz'ora di panico si è ritornati al vecchio in attesa di capire cosa non va ...
fine OT
Solo per dire che non sempre istituzionale e/o "professionale" è meglio di "amatoriale"
e che non si sa mai dove passa internet;
( non volete sapere dove girava il server di posta elettronica di un ente locale una quindicina di anni fa ).

Detto questo, nessuna buona volontà può superare limitazioni "fisiche", l'importante è sempre tenere a mente i limiti delle soluzioni cui ci si affida ... ed avere un bel "piano B".


73

Still learning, correct me if I'm wrong please.

Tetris

Non a caso nei comuni ci sono sale radio gestite da OM da utilizzare come piano B
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kz

io credo che se i signori del gruppo "protezione civile nostrum"  mettono in ordine le ambiguità presenti sul sito, mettono in ordine il processo che usano per rendere fruibile il loro servizio con un operatore umano a fare da interfaccia tra la rete zello e le frequenze PMR446 e poi si accreditano presso la PC di qualche regione o comune, possono riuscire a dare un servizio di qualche utilità, altrimenti consiglierei loro di riflettere bene su quali attività vogliano effettuare e soprattutto sul modo e le forme da usare per comunicarle.
chi crede che la rete di telefonia cellulare sia affidabile dovrebbe approfondire il concetto di "affidabile": per raggiungere un grado accettabile di "affidabilità" nelle grandi aziende che trattano dati, dati importanti, grandi quantità di dati, si fanno degli investimenti in infrastrutture e competenze, grossi investimenti, in tali investimenti non ho visto mai o quasi mai venire considerata la connettività via rete cellulare, essa viene usata solo per alcune aree remote e periferiche.
perché secondo voi?
giocate pure con zello, ma non vendetecelo come una panacea: se cade un server , o un gruppo di server e tutta la rete collassa, che facciamo?
sui PMR446 continuo da anni a leggere la stessa cosa: "sono giocattoli", va bene leggerla quando chi la scrive è un radioamatore, meno bene quando a scriverlo è qualcuno che dovrebbe avere delle competenze informatiche.
le reti basate sui PMR446 sono reti assimililabili alle reti "mesh": reti composte di nodi paritari, senza centro e senza nodo-stella; tali reti , per loro natura, possono essere anche più efficaci e resilienti delle reti a stella tradizionali, è ovvio che la resilienza e l'affidabilità sino direttamente proporzionali al numero di nodi, tale è la struttura di una rete come RRM, i fatti ci dicono che ha una sua efficacia, gli interventi sono usciti sulla stampa.


Pieschy

Rosco letto la storia, purtroppo può capitare quando si cambia il vecchio per il nuovo.
Sempre piccolo OT. Io ho tutto che mi gira su un Raspberry pi3 con una vecchia versione dell'OS.
Malgrado compatibile son passato ad una nuova versione sono stato una settimana down senza capire "come mai" e parliamo di un sitarello casalingo.
Da li ho imparato quello che dovevo sapere da sempre: finchè una cosa funziona e bene non si tocca a meno di non avere seri problemi che necessitano un'aggiornamento del tutto per motivi di sicurezza o di performance troppo scadenti.

Lasciando stare il mio "giochino" che non serve ad altri che a me per sperimentare lato unix, faccio un'esempio mooooolto più serio.

Le banche vanno ancora su AS400 e Cobol. Tecnologia direi preistorica ma funziona e visto che gestiscono soldini/soldoni se solo proponi di migrare verso altre tecnologie ti ridono in faccia perchè lo spauracchio di malfunzionamenti che in quei casi portano ad ingenti danni economici per banche e clienti gli fa rizzare i pelini delle braccia. Quindi squadra vincente non la cambiano anche se è tecnologia anni 70/80 ...e fanno bene!

Ma comunque si parla del FW locale dell'ospedale che per un problema X non ha funzionato e lo ha isolato ma il resto di Internet mica è caduto. Quindi piano B sempre e comunque.
Le best practice IT insegnano che per applicazioni ed ambienti critici ci sono ben 3 ambienti: test,pre-produzione,produzione. Per semplicità un aggiornamento importante che sia di OS di router di fw viene prima testato e poi messo in pre...se dopo un po si vede che "gira" si fa lo switch altrimenti 4 righe e torni al "vecchio" mentre fai troubleshooting sul nuovo in test e pre.

@kz cito una parte della tua risposta: "sui PMR446 continuo da anni a leggere la stessa cosa: "sono giocattoli", va bene leggerla quando chi la scrive è un radioamatore, meno bene quando a scriverlo è qualcuno che dovrebbe avere delle competenze informatiche.le reti basate sui PMR446 sono reti assimililabili alle reti "mesh"...."

Mi basterebbe prendere l'ultima parte "le reti" ecco stiamo andando troppo fuori tema. Il PMR non è fatto per reti ma solo ed esclusivamente per comunicazioni a breve raggio fra gruppi di individui senza ausilio di gateway,ripetitori,pappagalli,zello e quanto altro.

Quindi mi sembra una riflessione fuori luogo. Si ovvio posso mettermi un PMR collegato ad una direttiva, una verticale su palo di 10mt,connesso con un gateway in fibra ottica in Gb,con un sistema di trasmissione dati/voce satellitare e di accrocchi ne posso creare a decine ma a quel punto sono molto fuori dall'ambito di utilizzo del PMR.

Se mi devo attenere all'utilizzo legale allora si devo mettere 10/20 personcine per zona a presidiare il territorio ma anche li se manca la disponibilità dei singoli finisce l'affidabilità di tutta quella che chiamano rete che manifesta diversi single point of failure.

Quindi non svirgoliamo sul mezzo di trasporto diciamo solo che i PMR non son fatti per questo tipo di "progetti" propio per loro destinazione d'uso e secondo leggi/regolamenti vigenti.

Non in ultimo l'aspetto pratico che nessuno sembra ascoltare. Se io ho il PMR e sono in regola uso tutti e 8 i canali a mia completa discrezione e poco me ne frega se su 8/16 o su 1/2 o quel che l'è c'è chi pruomove un servizio. Io sono autorizzato e ci vado e nessuno può dirmi nulla a tutto scapito della funzionalità della "rete".

In due parole le cose serie si fanno in modo serio, ben venga giocare e sperimentare ma almeno evidenziare i "contro" di certi accrocchi e non solo i "pro" dovrebbe essere un must.





kz

#45
no, in ambito bancario, assicurativo, postale, previdenziale, contabile, PA, etc si continuano ad usare soluzioni basate su mainframe e cobol perché, per ora, sono più performanti, più affidabili e più resilienti delle controparti basate su dipartimentale, al momento sono pure meno costose: anni fa ho seguito un progetto per la trasformazione di un'applicazione da host a dipartimentale, i costi dell'hardware sono lievitati in breve tempo a cifre enormi e, per l'epoca, assolutamente anti-economiche.
si sta timidamente iniziando a riflettere sulla trasformazione dei sistemi host perché non ci investe più nessuno in ricerca e aggiornamento, nemmeno chi li vende, e perché è sempre più difficile trovare personale con le competenze adeguate: gli sviluppatori cobol più giovani che ho avuto modo di incontrare hanno la mia età; ovvero i costi umani di gestione e di manutenzione stanno suggerendo il passaggio ad altra tecnologia anche se l'attuale funziona benissimo ed è assolutamente adeguata al suo scopo.
il numero di ambienti di lavoro deriva dalla criticità delle informazioni trattate: dove lavoro io sono 5, mi pare, poi c'è la DR, ovvero tutta la produzione viene replicata altrove e aggiornata regolarmente live o via batch.
sul PMR446 mi devo essere spiegato molto male: tralasciando le infrastrutture farlocche che ci vogliono appiccicare la "rete mesh" è realizzata proprio dagli utenti con le loro radioline, le qualità e l'affidabilità di una rete mesh in assenza di infrastrutture è in letteratura, non stiamo a reinventare la ruota.

dattero

quindi questa SALA RADIO non fa parte dell' organico ufficiale della P.C.??
e in caso di attivazione di una emergenza come si comporta? quale sarebbe la sua utilità??

nell' ottobre 2018 c'è stata una attivazione  per il maltempo  per l'oltre PO Pavese ,Casteggio, che oltre al Gruppo di cui faccio parte sono stati attivati altri Gruppi , il tutto tramite telefonate tempestive e mail . Senza nulla togliere alla loro volontà ,ma come li si attivano?? sono formati per gestire emergenze anche se solo riguardo alle comunicazioni radio??


scusate ma non comprendo

Pieschy

Citazione di: kz il 25 Gennaio 2020, 16:20:41
no, in ambito bancario, assicurativo, postale, previdenziale, contabile, PA, etc si continuano ad usare soluzioni basate su mainframe e cobol perché, per ora, sono più performanti, più affidabili e più resilienti delle controparti basate su dipartimentale, al momento sono pure meno costose: anni fa ho seguito un progetto per la trasformazione di un'applicazione da host a dipartimentale, i costi dell'hardware sono lievitati in breve tempo a cifre enormi e, per l'epoca, assolutamente anti-economiche.
si sta timidamente iniziando a riflettere sulla trasformazione dei sistemi host perché non ci investe più nessuno in ricerca e aggiornamento, nemmeno chi li vende, e perché è sempre più difficile trovare personale con le competenze adeguate: gli sviluppatori cobol più giovani che ho avuto modo di incontrare hanno la mia età; ovvero i costi umani di gestione e di manutenzione stanno suggerendo il passaggio ad altra tecnologia anche se l'attuale funziona benissimo ed è assolutamente adeguata al suo scopo.
il numero di ambienti di lavoro deriva dalla criticità delle informazioni trattate: dove lavoro io sono 5, mi pare, poi c'è la DR, ovvero tutta la produzione viene replicata altrove e aggiornata regolarmente live o via batch.
sul PMR446 mi devo essere spiegato molto male: tralasciando le infrastrutture farlocche che ci vogliono appiccicare la "rete mesh" è realizzata proprio dagli utenti con le loro radioline, le qualità e l'affidabilità di una rete mesh in assenza di infrastrutture è in letteratura, non stiamo a reinventare la ruota.

Condivido tutta la parte IT niente da eccepire. Sull'ultima parte sono io che scrivo Arabo probabilmente. Mai messo in dubbio il potere di una community intesa di persone con la loro radiolina e la loro buona volontà ma per me l'affidabilità è pari a zero perchè se tizio 1,2,3,4 non possono, non hanno voglia,non si sentono bene la rete è down di suo o meglio la rete.
Insomma su questo non penso che ci siano dubbi.

Vabbè

davj2500

#48
Citazione di: dattero il 25 Gennaio 2020, 17:49:57
quindi questa SALA RADIO non fa parte dell' organico ufficiale della P.C.??
e in caso di attivazione di una emergenza come si comporta? quale sarebbe la sua utilità??

Ciao a tutti.

Volevo spendere due parole sulla Protezione Civile e sulle comunicazioni radio. Mi rendo conto che per molti non è chiarissimo come funzioni la P.C. e come sia organizzata. Devo dire che l'iniziative come quella citata in questo thread mi lascia alquanto perplesso per i motivi che andrò ad esporre.
La protezione civile è nata dopo i disastrosi interventi di emergenza dei vari terremoti ed alluvioni che hanno colpito la nostra penisola negli anni 60-70-80. In quegli anni, gli interventi su così grande scala in cui intervenivano corpi diversi, dai Vigili del Fuoco all'Esercito, dai Carabinieri alla Guardia di Finanza, mancando una regia comune con precisi piani d'azione, erano totalmente scoordinati e dall'efficacia tragicamente bassa. Non solo, confluivano anche numerosi volontari per "dare una mano" e che nessuno sapeva come utilizzare.
Così è nata la Protezione Civile, attualmente normata dal Decreto Legislativo n.1 del 2 gennaio 2018 "Codice della protezione civile".
La Protezione Civile è formata da un piccolo numero di dipendenti pubblici dedicati a quella funzione ed una grande massa di altri soggetti che normalmente svolgono un altro lavoro ma possono essere "attivati" in funzione di Protezione Civile.
In tempo di pace, la P.C. si occupa di prevenzione, monitoraggio ed istruzione. In caso di calamità, la P.C. prende il controllo delle operazioni.
La P.C. non si occupa di soccorso urgente: se per un terremoto ad uno cade la casa in testa, deve chiamare i Vigili del Fuoco che accorreranno per l'urgenza, non deve chiamare la Protezione Civile.
Per gestire il fenomeno dei volontari è stato introdotto il concetto di "associazione di Protezione Civile". Queste associazioni si concentrano in una particolare specialità e si esercitano su questa. Si iscrivono ad un apposito albo e ricevono da stato e regioni i finanziamenti per acquistare mezzi e attrezzature.

Quando la situazione lo richiede, viene deliberato lo stato di emergenza e l'autorità P.C. prende il controllo di tutti gli organi facenti parte del sistema: questo include i VVFF, la Croce Rossa, le forze armate, le forze di Polizia e le associazioni di volontariato. L'autorità di P.C. si interfaccia ai cooordinatori dei vari corpi dando direttive che poi loro propagano nei gruppi di loro compentenza. Le associazioni di volontariato, ciascuna rappresentata dal proprio coordinatore, fanno capo ad una figura che a sua volta si interfaccia con l'autorità di P.C.

A questo punto, quando la macchina è avviata, cominciano a confluire mezzi e persone nella zona dell'evento. Si noti che gli interventi della P.C. non hanno carattere di urgenza immediata: la P.C. si deve occupare di mettere le tende per gli sfollati e preparare da mangiare per giorni e giorni. Alcuni gruppi hanno le idrovore per svuotare le cantine, altri le motoseghe per tagliare gli alberi caduti. Altri ancora hanno mezzi per aiutare a spostare le macerie e via dicendo.

Veniamo quindi alle comunicazioni svolte dalla Protezione Civile che sono distinte in tre livelli.
Il terzo livello è quello "tattico" all'interno dei singoli gruppi. I VVFF usano le radio dei VVFF, i Carabinieri quelle dei Carabinieri e via dicendo. I gruppi di volontariato hanno varie opzioni e scelgono in base all'attività che svolgono. Alcuni gruppi non hanno niente, altri usano PMR-446, altri ancora usufruiscono delle frequenze civili in banda 160MHz concesse gratuitamente alle associazioni di P.C.
Bisogna tenere presente che le comunicazioni di terzo livello difficilmente sono particolarmente critiche od urgenti. Ad esempio, un cuoco può dover contattare il suo coordinatore perché ha finito i piatti di plastica perché gliene faccia arrivare altri.
Esistono associazioni di P.C. il cui scopo è "radiocomunicazioni": queste associazioni in pratica possono fornire un servizio di telecomunicazioni radio ad altri gruppi in difficoltà. Ad esempio qui in Valtellina era stato disposto un presidio di volontari di P.C. a dei varchi che bloccavano l'accesso ad una strada interessata da una frana. Gli addetti di P.C. non avevano il potere di fermare le auto che forzavano il passaggio, però potevano chiamare via radio il posto di comando per far intervenire la Polizia Locale. In quel frangente, data l'orografia, il coordinatore del volontariato fece intervenire un'altra associazione specializzata in telecomunicazioni che, tramite un ripetitore nomadico, un ripetitore portatile ad uso temporaneo che fa parte delle cose autorizzate per le associazioni di P.C., ristabilì il collegamento tra i varchi e il posto di comando.

Le comunicazioni di secondo livello si dividono in due famiglie: quelle istituzionali (ad esempio tra il funzionario presente al posto di comando avanzato e il funzionario in Provincia) e quelle del volontariato (tra il coordinatore del volontariato e i coordinatori delle singole associazioni). Questo tipo di comunicazione è garantito dalla rete regionale che ogni regione dovrebbe avere a disposizione. In Italia il dipartimento di P.C. ha stabilito che le reti regionali debbano essere DMR e ha attribuito una canalizzazione e una numerazione a livello nazionale. Così l'ID della mia radio è univoco in tutta Italia e gli operatori di una regione possono lavorare anche in altre regioni con le proprie radio.

Infine ci sono i collegamenti di primo livello (es. tra regione e dipartimento di Protezione Civile a Roma) che raramente necessita di metodi alternativi a quello normalmente in uso.

E' utile sottolineare che la Protezione Civile non è esentata dal rispetto di tutte le regole:
- se usano i PMR-446, devono pagare i loro bollettini
- se usano le frequenze VHF assegnate, devono usare apparati omologati e con il seriale registrato nell'autorizzazione

RADIOAMATORI
Le frequenze dei radioamatori normalmente non possono essere usate per attività diversa da quella radioamatoriale. Ad esempio, quando vengono usate per le assistenze ai rally devono ottenere un'autorizzazione speciale che è eccezionalmente concessa per consentire una forma di finanziamento alle associazioni.
In generale, tranne l'eccezione dell'ARI, le associazioni di P.C. di radioamatori non hanno nessun "potere extra" e devono (dovrebbero) usare le radio (PMR-446 o civili VHF) come gli altri.

In taluni casi però i radioamatori (ARI) vengono espressamente chiamati dalle autorità per garantire collegamenti aleternativi su frequenze radioamatoriali. In particolare ci sono i collegamenti di primo livello in onde corte eseguiti dalle prefetture e i collegamenti alternativi a livello regionale in caso di criticità.

Ora, stilato questo quadro, lascia alquanto perplesso il progetto esposto in questo thread:
1) le sale radio "istituzionali" della Protezione Civile non sono normalmente presidiate: quando capita un evento, viene "attivato" il personale, formato di solito da volontari, che entro un certo numero di ore va ad presidiare la sala radio. Le radio servono alla macchina della P.C. quando nelle ore successive all'evento si mette in moto, non servono per raccogliere l'emergenza.
2) le sale radio sono dedicate al collegamento tra elementi della P.C. (coordinatori ed autorità) e non a gestire messaggi della popolazione
3) l'attività della Protezione Civile non ha nessuna attinenza con il pronto intervento: in caso di emergenza si chiama il 112 o altri enti in pronto intervento, non la Proteizione Civile
4) come anche ribadito dal funzionario della Regione Lombardia alla riunione dello scorso settembre, alle associazioni di volontariato di P.C. è fatto divieto di effettuare attività non comprese tra quelle della P.C.: se i soci vogliono compierle, possono fare come vogliono ma devono togliere loghi e riferimenti alla Protezione Civile.

Detto questo, non capisco a che titolo questa associazione "Protezione Civile Nostrum" pubblicizzi un servizio del genere spacciandolo per "Protezione Civile" - ricordando, tra l'altro, che spacciarsi per "Protezione Civile" senza averne titolo è pure un reato.
Attenderemo le spiegazioni dell'interessato che spero saprà dissipare tutti i dubbi.

Ciaoo
Davide

yeti

#49
73 a tutti,

per come la vedo io continua a sussistere una certa confusione a riguardo delle comunicazioni in situazioni di emergenza. La Protezione Civile in Piemonte ha una sua rete istituzionale e del Volontariato che copre tutto il territorio e che viene attivata con un preciso protocollo in caso di necessità (allerta meteo gialla, arancione, rossa, attivazione per calamità). Ci sono poi le Associazioni di P.C. o soccorso che a vario titolo hanno le loro reti TLC le quali localmente si interfacciano con i COM o i COC e attraverso questi con la rete istituzionale. Gli apparati e i sistemi di comunicazione sono dimensionati e implementati per soddisfare alle esigenze emergenziali.
Poi ci sono le entità che offorno servizi alla utenza generalizzata per la gestione di comunicazioni in situazioni che potrebbero diventare pericolose. Queste entità, per motivi legati agli apparati disponibili, agli utilizzatori finali e alle limitazioni legali non possono assicurare un servizio paragonabile a quello della maglia radio di P.C.
Storicamente ci sono sempre state entità dedite a erogare un servizio simile sugli apparati hobbistici (il famoso canale 9 della CB che era stato riconosciuto come canale emergenziale dal Ministero PPTT ed era presente sui "disciplinari" che venivano consegnati all'atto della concessione CB) però la platea degli utilizzatori aveva ben chiari i limiti dell'apparato che aveva in mano e il numero di operatori, in proporzione, era molto più elevato di adesso.
Con questo non è che sia da cassare tutto il lavoro svolto ad oggi dalle varie meritorie Associazioni, si tratta di aver ben chiaro che si può fare moltissimo anche con i PMR446 nel rispetto delle leggi vigenti a patto di conoscere i limiti e le caratteristiche dei dispositivi.
Ecco, secondo me la differenza sta tutta qui, la capacità di tirare fuori tutto quel che si può da apparati che nascono per impieghi limitati.
Scusatemi per la lunghezza del post.
Just my 2 cents.