Lunghezza cavo.

Aperto da Nembo, 23 Marzo 2007, 09:56:17

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

maury70

Molto salutare per i finali che potrebbero avere un qualche problema .
Maury70,1rgk174


Radiosole

Io non leggo le centinaia di pagine di pagine scritte sull’argomento , ma faccio solo due considerazioni visto che ognuno dice la sua , sono almeno 20 anni che non pratico ma ho alcuni ricordi che vorrei portare alla vostra attenzione .
1)   Se un cavo coassiale calcolato in Lamda  ¼  (tenuto conto del  coefficiente d’accorciamento o di propagazione nel mezzo)  viene utilizzato di norma per adattare entro un certo limite impedenze diverse , la soluzione per avere sul rosmetro una misurazione reale della potenza riflessa è la seguente .
2)   Un esperimento fatto circa 20 anni fa quando praticavo la CB , mi ha fatto optare per questo modello pratico , che scaturisce proprio da questa prova .

3)   Apparato ricetrasmittente con rosmetro inserito , mettete alla sua uscita una resistenza di 5 o 10Watt   50 Ohm Antiinduttiva (a carbone) , quindi controllate la potenza riflessa che vi segna il rosmetro dovrebbe essere nel caso mio  1 (in pratica zero di potenza riflessa) , ora create due spezzoni di cavo  RG/58 uno di 1,83 metri  (Lamda ¼ ) e l’altro di 3,66 metri (lamda ½ ) e fate in questi due casi la prova precedente saldate la resistenza antiinduttiva all’uscita del cavo , noterete che nello spezzone in (lamda ½ ) le stazionarie risultano 1,2 mentre nello spezzone in (  lamda ¼ ) sono perfettamente uguali alla misurazione fatta senza cavo ; penso che questo possa significare qualcosa . Teoricamente il cavo dovrebbe essere lungo rispettando questo modello pratico 1,83 o multipli dispari di 1,83 metri ovvero un quarto d’onda  , tre quarti d’onda ,  1 onda e un quarto ecc. ecc.

4)   Ho letto da qualche parte che creando un cavo in lamda ½  esso potrebbe entrare in risonanza  con l’antenna e irradiare all’interno dell’abitacolo di un auto segnale a radiofrequenza creando dispersioni inutili e potenza riflessa , non lo escludo visto la prova fatta con un carico fittizio sul cavo .



5)   Comunque esiste un libro “ le antenne riceventi e trasmittenti” di nuova elettronica che tratta questi argomenti alla grande a chi possa interessare tratta antenne di quasi ogni tipo e parla di stub e adattatori di ogni sorta per un principiante me compreso è un buon trampolino d’inizio , grazie , saluto tutti in questo mio primo commento nel forum di  Rogerk.it .

IZ1KVQ

Citazione di: SkynyrdQuadro GENERAL LEE 01 il 02 Aprile 2008, 16:22:29
Citazione di: cbsanpietro il 02 Aprile 2008, 16:18:18
ragazzi dopo il viaggio in oriente ho notato che molte antenne u e vhf ... ma non mancano le direttive ed i dipoli rotativi hanno tutti a 4-5 cm dal pl dell'antenna un ricciolo di cavo legato al palo con una fascetta elettrica ...

subito ho pensato è un metodo per non far scorrere la pioggia lungo il cavo ... poi è un modo per non far gravare il peso del cavo sul bocchettone del pl ...

a mio giudizio non c'entra nulla con qualcosa di elettrico  :candela: illumunatemi

che ne pensate?



Quello è il cosiddetto CHOKE, ovvero un tot di spire che eliminano i rientri di RF....

non mi convinci ... per hf si usano 20-25 spire

per u e w non ne ho mai sentito parlare ... neppure sui libri di nerio neri ...

--
i migliori 73 da IZ1KVQ
Francesco
*************************
se ti va visita il mio sito
http://iz1kvq.altervista.org/index.html
************************
Grid: JN44LK
CQ Zone: 15
ITU Zone: 28
QSL: Bureau, Direct, eQsl, e-mail or Lotw

r5000

Citazione di: Radiosole il 03 Aprile 2008, 13:20:43
Io non leggo le centinaia di pagine di pagine scritte sull’argomento , ma faccio solo due considerazioni visto che ognuno dice la sua , sono almeno 20 anni che non pratico ma ho alcuni ricordi che vorrei portare alla vostra attenzione .
1)   Se un cavo coassiale calcolato in Lamda  ¼  (tenuto conto del  coefficiente d’accorciamento o di propagazione nel mezzo)  viene utilizzato di norma per adattare entro un certo limite impedenze diverse , la soluzione per avere sul rosmetro una misurazione reale della potenza riflessa è la seguente .
2)   Un esperimento fatto circa 20 anni fa quando praticavo la CB , mi ha fatto optare per questo modello pratico , che scaturisce proprio da questa prova .

3)   Apparato ricetrasmittente con rosmetro inserito , mettete alla sua uscita una resistenza di 5 o 10Watt   50 Ohm Antiinduttiva (a carbone) , quindi controllate la potenza riflessa che vi segna il rosmetro dovrebbe essere nel caso mio  1 (in pratica zero di potenza riflessa) , ora create due spezzoni di cavo  RG/58 uno di 1,83 metri  (Lamda ¼ ) e l’altro di 3,66 metri (lamda ½ ) e fate in questi due casi la prova precedente saldate la resistenza antiinduttiva all’uscita del cavo , noterete che nello spezzone in (lamda ½ ) le stazionarie risultano 1,2 mentre nello spezzone in (  lamda ¼ ) sono perfettamente uguali alla misurazione fatta senza cavo ; penso che questo possa significare qualcosa . Teoricamente il cavo dovrebbe essere lungo rispettando questo modello pratico 1,83 o multipli dispari di 1,83 metri ovvero un quarto d’onda  , tre quarti d’onda ,  1 onda e un quarto ecc. ecc.

4)   Ho letto da qualche parte che creando un cavo in lamda ½  esso potrebbe entrare in risonanza  con l’antenna e irradiare all’interno dell’abitacolo di un auto segnale a radiofrequenza creando dispersioni inutili e potenza riflessa , non lo escludo visto la prova fatta con un carico fittizio sul cavo .



5)   Comunque esiste un libro “ le antenne riceventi e trasmittenti” di nuova elettronica che tratta questi argomenti alla grande a chi possa interessare tratta antenne di quasi ogni tipo e parla di stub e adattatori di ogni sorta per un principiante me compreso è un buon trampolino d’inizio , grazie , saluto tutti in questo mio primo commento nel forum di  Rogerk.it .

73 a tutti  ben arrivato Radiosaole (ho visto che questo è il tuo primo post) non mi trovi molto d'accordo,quanto dici e provato ha senso se la resistenza  da tè provata non è un vero carico resistivo a 50ohm, se così fosse con qualsiasi lunghezza di cavo a 50 ohm non hai mai onde stazionarie, semplicemente perchè il cavo adattato al carico puramente resistivo non produce onde riflesse mo solo dirette. se le rilevi con il rosmetro e variano con la lunghezza  c'è sicuramente un disadattamento (minimo nel tuo caso)che produce le onde rilfesse e il tuo discorso ha senso, ma è un'errore di valutazione  (si dà per scontato che il carico fittizio sia puramente resistivo) oppure esiste un disadattamento provocato da bocchettone\ spina pl \cavo,e non ultimo l'impedenza del cavo che è diversa dai 50 ohm(non è detto che quanto stampato sul cavo sia esatto) spesso si è portati a pensare la radiofrequenza come la corrente continua,si misura ohmicamente i componenti (resistenze) e il valore corrisponde ma non si tiene conto delle componenti induttive e capacitive(mettere una resistenza a contatto del radiatore produce una capacità parassita che ne limita la frequenza di lavoro...)che in hf sono poco significative,ma esistono sempre,e con l'aumento di frequenza diventano sempre più significative.
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599


Radiosole

La resistenza con la quale ho provato a suo tempo il tutto era di 5 watt a carbone non induttiva i reofori erano cortissimi per evitare effetti induttivi vari , i reofori della resistenza potrebbero alterare frequenze tra le VHF alte e le UHF ma a queste così basse sono quasi ininfluenti ; penso di più al tuo secondo ragionamento quello relativo all’eventuale non perfetta impedenza del cavo coassiale , se l’uscita della ricetrasmittente fosse puramente resistiva (in risonanza) , e il cavo  coassiale avesse un impedenza leggermente diversa dal trasmettitore avremmo due punti di disadattamento ,  uno in ingresso e  uno in uscita rispetto al carico resistivo posto al suo terminale , disadattamento in uscita che nel caso di un ‘antenna vera potremmo sempre  adattarlo regolando i suoi radiali o creando delle capacità aggiuntive  ,  dipende , cosa che però non può avvenire  tra il cavo e la ricetrasmittente se non attraverso un adattatore d’impedenza .

Ma il problema che prospettavo io  era il seguente , se un cavo in lamda ½ mi fa leggere un valore diverso sul rosmetro rispetto a un cavo in lamda ¼ o multipli dispari, con un carico resistivo come terminale ,  mi viene da pensare che il medesimo cavo si comporti da adattatore tra le due impedenze abbastanza vicine .

Infatti nel libro che specificavo nel  post precedente vi sono diversi adattatori  o stub che utilizzano questi spezzoni di cavo per adattare le impedenze , partendo da questo presupposto io con un cavo di 1,83 metri di RG/58 non faccio che livellare questo piccolo disadattamento , il mio ragionamento era questo .

Per quanto riguarda l’effetto capacitivo e induttivo in UHF ne so qualcosa a suo tempo mi dilettavo a costruire dei filtri di canale con dei bobinati  accoppiati induttivamente o capacitivamente e linee risonanti per  eliminare i disturbi di qualche canale sull’altro per intermodulazione  sulla televisione , è un impresa ma è anche molto interessante in quanto nei calcoli devi prendere in considerazione  oltre alle formule la lunghezza dei reofori dei trimmer capacitivi la vicinanza della linea risonante rispetto alla massa , Circuiti risonanti parallelo ,circuiti risonanti serie ,  l’unica cosa che avrei voluto poter calcolare  allora erano le cavità risonanti che a quelle frequenze incominciano a diventare interessanti per la loro dimensione , ma non ho mai trovato al riguardo qualche formula semplice o qualche ragionamento logico per poter arrivare al loro calcolo , in quanto  sono del parere che ogni cosa e oggetto che esiste su questa nostra terra possiede una propria frequenza di risonanza indipendentemente dalla propria morfologia .

Scusami , ma non sono riuscito ad interpretare cosa tu intenda con questa frase affinché possa risponderti :

(mettere una resistenza a contatto del radiatore produce una capacità parassita che ne limita la frequenza di lavoro...)???

Dimmi cosa intendi come radiatore ??? io il radiatore lo vedo come il riflettore di terra della Ground Plane , non ho presente altro e non riesco a capire , e limita la frequenza di lavoro di che cosa ???

Tutto qui , il fatto di trovarsi più o meno d’accordo non ha importanza quello che importa è che parlandone vengono fuori delle idee che possono essere considerate e valutate per arrivare a una soluzione finale si spera quella giusta , il mondo è in continua evoluzione e se manca qualcuno che inizia un discorso non ci sarà mai quello che lo continua e vivremo in un mondo di devolution , senza progresso e senza il piacere di vedere cose nuove .

Ti saluto R5000 , anche se ora mi dedico ad altre cose ,computer , fotografia ecc.ecc e fra forse un mese riprenderò ad usare la ricetrasmittente CB abbandonata da almeno 10 anni , per problemi di condominio e di caos in frequenza ora ho saputo che c'é meno gente e spero che  almeno siano buoni . (fine messaggio) :birra:

r5000

73 a tutti il radiatore(era meglio dire dissipatore...) è il pezzo d'alluminio usato per raffeddare la resistenza,c'è differenza se la resistenza è in aria libera,dentro un contenitore schermato o peggio a contatto  del contenitore per smaltire meglio il calore,infatti ci sono carichi annegati in olio per diminuire questo effetto pur mantenendo o migliorando lo smaltimento del calore prodotto,riguardo la teoria si tratta di  leggi fisiche esatte, il problema è oltre conoscere il principio serve anche sapere che esistono innumerevoli variabili difficili da valutare, per il discorso di utilizzare tronchi di linea a misura calcolata tipo 1\4 d'onda hai ragione,ci sono da quando è iniziato lo studio della antenne, e sicuramente il discorso teorico è anche precedente alla scoperta delle onde radio,ma diciamo che la teoria è esatta e si sperimentano gli effetti con il cavo,se c'è un qualsiasi disadattamento tra cavi diversi,giunzioni, antenna  ecc... tagliando sperimentalmente il cavo a misura tot presenti al rosmetro il ros1:1,questo è il più semplice adattatore d'impedenza,per esempio usato con antenne risonanti che hanno un'impedenza diversa dal cavo di discesa, penso alla delta loop o ai dipoli ripiegati ecc... dove con un pezzo di cavo adatti le impedenze,se però l'antenna presenta i 50ohm puramente resistivi questo discorso non funziona, puoi mettere tutti i pezzi di cavo di qualsiasi lunghezza e il ros è sempre 1:1, a patto che tra le giunte non ci sia disadattamento,se ci sono disadattamenti ci sono onde riflesse e quindi aggiustando la lunghezza del tronco di linea correggi il ros visto dal rosmetro,se i giunti sono validi e i cavi dello stesso tipo(meglio della stessa matassa di cavo) il ros non varia,poi ultimamente si vedono riduzioni\giunti che definire adatti alla radiofrequenza è azzardato, ho visto dei connettori che perdevano 6db a 430mhz, con il rosmetro che dava ros 1:8,costavano poco e valevano molto meno...
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599


IV3COA

Ho visto ora questo topic con molte domande e dubbi, senza togliere niente a nessuno, alcuni anni fà quando cominciai ad avvicinarmi al mondo della radio un vecchio cb mi fece partecipe di un esperimento per farmi capire l'importanza dell'antenna e del cavo. Prese allora una antenna tipo da balcone, uno stelo e due radiali sotto, la mise sul balcone e alacciò ad essa un cavo RG58, i ros era alti.
Lui non ci fece caso e comincio a tagliare piano piano il cavo finchè porto l'antenna a zero. Disse, l'antenna ed il cavo devono risuonare asssieme. E mi convinse a usare come cavo da discesa un RG8 ed a spendere qualche soldo in più per l'antenna.
Io personalmente uso il metodo degli 11 metri per quanto riguarda la 27, in fondo non cambia nulla al massimo ci si ritrova con qualche metro in piu di cavo da occultare dietro qualche mobile. ;-)


Radiosole

Eccomi di nuovo ,Dunque…………….. Premetto che la resistenza che ho messo in uscita al rosmetro non aveva alcuna corazza metallica , l’ho fissata alla massa del bocchettone e l’altro capo al centrale del medesimo , perciò nessun effetto capacitivo , se l’avessi tenuta con le dita la capacità sarei stato me medesimo.!!!

Per la seconda cosa che mi hai spiegato del cavo d’impedenza diversa da quella del trasmettitore e dell’antenna (ad esempio 75 Ohm ) è vero come dici tu , tagliando il cavo un pezzo alla volta dovremmo  riuscire ad azzerare la potenza riflessa infatti l’onda distribuita lungo il medesimo deve avere la stessa (impedenza e tensione) in ogni suo punto uguale ed opposta a quella della calzamaglia di ritorno in modo tale che i due segnali si neutralizzino tra di  loro restando come unico elemento radiante la sola antenna .

Due forze contrapposte(o campi magnetici contrapposti) non si potranno mai annullare in un cavo coassiale  ma solo neutralizzare pur continuando ad esistere ambedue  (altrimenti in antenna non avremmo radiofrequenza ) .

Altro esempio di forze contrapposte è il tiro alla fune , se ambedue sono perfettamente uguali non avverrà alcuna variazione di stato della corda (e un individuo che osserva solo il centro della stessa occultati i tiratori potrebbe trarre la conclusione che il tutto si trovi in uno stato d’inerzia)  mentre in realtà esistono forze allo stato neutro .

Stesso esempio ce lo fornisce la nostra terra  con due immense forze contrapposte che ci tengono legati alla superficie (centrifuga e centripeta) nonostante siano così grandi noi non ne sentiamo la presenza però esistono . Forse sono uscito un po’ dal seminato parlando di forze però se ci pensiamo bene  la terra possiede  anch’essa una grande forza magnetica come le nostre onde che viaggiano da un baracchino all’altro .

Perdevano addirittura 6 Db ??? riducevano della metà il segnale ??? ma che cioffeghe di bocchettoni erano ??? va beh che in UHF ma mi sembrano troppi lo stesso .

Rispondo anche all’utente interessato , velocemente perché è tarda sera , Quella della risonanza del cavo e dell’antenna assieme mi suona un po’ male , il cavo se non c’è potenza riflessa misurata in uscita del TX non dovrebbe irradiare alcun segnale se possiede una buona schermatura . Un ottima antenna è il primo amplificatore dei nostri apparati ricetrasmittenti e un ottimo cavo è la sua prosecuzione , come pure un ottimo ricevitore , comunque dovresti chiedere queste informazioni a chi ne sa  più di me  in quanto sono solo un autodidatta , vado un po’ a spanne nei miei ragionamenti e non è detto che la mia parola sia legge , sono anch’io imperfetto e poi sono più di 10 anni che non pratico su questi argomenti quello che racconto sono solo rimasugli di un tempo che fù .

Buonanotte , Ci sentiamo appena ho un pò di tempo . :-D

light fifty

#158
Mr. NEMBO.. *****idiozia e ""fare finta di sapere e non  fare la  domanda*****passo e chiudo



Gentile utente, non si capisce il senso del tuo dire. Spiega il concetto - non è accettata l'offesa - il tuo dire in apparenza sembra voglia solo offendere Stefano Nembo - cosa che non ha motivo di essere.

Sono richieste ampie spiegazioni, altrimenti sono costretto ad aspellerti dal forum.


Non altro

Saluti
Andrea ST
occhio sempre..


aquilabianca

Citazione di: light fifty il 31 Agosto 2008, 13:22:55
Mr. NEMBO.. *****idiozia e ""fare finta di sapere e non  fare la  domanda*****passo e chiudo

MAH...........

acquario58

Citazione di: light fifty il 31 Agosto 2008, 13:22:55
Mr. NEMBO.. *****idiozia e ""fare finta di sapere e non  fare la  domanda*****passo e chiudo

onde evitare polemiche .......CHIUDO MOMENTANEAMENTE LA DISCUSSIONEin attesa di chiarimenti in merito

Nembo

Citazione di: light fifty il 31 Agosto 2008, 13:22:55
Mr. NEMBO.. *****idiozia e ""fare finta di sapere e non  fare la  domanda*****passo e chiudo

Ho lasciato aperto il pc su RGK pur essendo assente.
Mi ritrovo questo post.
Pretendo una spiegazione scritta per mp del significato di quanto sopra.
Non è mia abitudine nè essere offeso e neanche essare preso per il  :culo: Se a questo utente non piace quello che scrivo puo' tranquillamente andarsene su altro sito dove magari gli lasceranno scrivere tutto quello che gli passa per il capo. Qui no, almeno fin che ci sono io....
73 + 51  a tutti

IL PASSEGGERO

ciao,
premetto che NON voglio creare in nessuna maniera ne litigi ne dissapori fra i vari utenti ( visto , aimè, la mal riuscita dei post precedenti)....  :down:
in questi giorni, kiakkierando in freq con caro amico, ci siamo posti il quesito se per le freq HF vale la regola del cavo a lunghezza d'onda.  :up:
in pratica cm sappiamo , e come provato e testato da me,  coppola la lunghezza del cavo influisce , in buona parte, sulla risonanza di un antenna in una determinata freq.
infatti nella mia stazione ho dedicato un antenna per ogni freq e tagliando il cavo in maniera da far risuonare l'antenna nella porzione di freq che desidero.
il problema è nato quando si parlava di Hf  ??? ???

per questa freq bisogna rispettare la lunghezza del cavo in base all'onda?
se si , come si puo rispettarla vista che un dipolo "comune" racchiude molte freq in se?
bisogna fare una media fra le varie lunghezze del cavo?
ciao!!
http://iz7qps.jimdo.com/
IZ7QPS -- il passeggero
op. Franco
1RA033 - 1RGK025
SWL I7-4101-BA
Long : 15.90641 E (15° 54' 23'' E)
Lat : 41.2659 N (41° 15' 57'' N)
QTH locator : JN71WG


Lino

Buona serata conterraneo.

Ho la vaga sensazione che con questo tuo quesito darai una bella smossa al fuoco che cova sotto la cenere.

Io personalmente non sono d'accordo con la tua premessa "infatti nella mia stazione ho dedicato un antenna per ogni freq e tagliando il cavo in maniera da far risuonare l'antenna nella porzione di freq che desidero" però, ripeto, è una mia opinione personale.

Vedrai che altri utenti più capaci ti daranno le attese risposte.

Saluti, Lino


tornado

Ti faccio un copia-incolla tratto da una newsletter della sezione ARI Milano:
1. Il R.O.S. letto all'estremità del cavo, dal lato trasmettitore, non è influenzato dalla
lunghezza del cavo ma dalle perdite (attenuazione) del cavo. Se il cavo ha
perdite elevate misureremo (dal lato trasmettitore) un R.O.S. più basso di quello
che si leggerebbe collegando lo strumento direttamente all'antenna. In altre parole,
scherzosamente ma facile da ricordare: "se volete diminuire il R.O.S. usate un cavo
schifoso, se avete un R.O.S. elevato probabilmente avete un ottimo cavo".
2. Se variando la lunghezza del cavo (sia quello che collega l'antenna al rosmetro, sia
quello che collega il rosmetro al TX) il R.O.S. varia sicuramente il vostro
rosmetro non funziona (cioè non misura il R.O.S. ma qualcos'altro).
3. In presenza di onde stazionarie al variare della lunghezza del cavo varia
l'impedenza che il trasmettitore "vede guardando nel cavo", quindi variare la
lunghezza del cavo equivale ad inserire un accordatore tra trasmettitore e
cavo.
4. Se in un impianto di antenna il R.O.S. diminuisce "magicamente" probabilmente
stanno aumentando le perdite del cavo (entra acqua? si ossidano i contatti?).
5. Un R.O.S. elevato, ma sopportato dal trasmettitore, si traduce in riduzione
significativa della potenza irradiata solo se il cavo ha perdite elevate.
6. Se avete la necessità di misurare l'impedenza di un'antenna ed avete la
strumentazione necessaria (il rosmetro non basta: occorrono strumenti come ponte
di impedenza, analizzatore di reti, sweep, analizzatore di spettro con tracking
generator) inserite tra strumento ed antenna un tratto di cavo coassiale di ottima
qualità, a basse perdite, lungo esattamente un multiplo di λ/2 elettrici compresi i
connettori.

Spero che possa essere utile a tutti.
Come ha già sottolineato Lino,da questa tua affermazione:
"infatti nella mia stazione ho dedicato un antenna per ogni freq e tagliando il cavo in maniera da far risuonare l'antenna nella porzione di freq che desidero",potrei dedurre che tutte le tue antenne non sono adatte alle frequenze su cui lavorano e che usi le "correnti di modo comune".In parole povere,anche il cavo irradia e quindi lo tagli in modo da accordare tutta la linea(cavo+antenna)alle tua radio.
Questa è una mia opinione personale,anche perchè io uso un'antenna che sfrutta le correnti di modo comune  :grin:

bergio70

La risposta di Tornado è chiara, precisa e ineccepibile!
Non c'è nulla da aggiungere, regolare la lunghezza del cavo è  come inserire un accordatore, nulla di più.


ciaooo!!


1PNP548

la lunghezza del cavo a multipli di mezza onda "elettrica" serve per capire cosa succede alla base dell'antenna stando comodamente in stazione.

le bande radioamatoriali "vecchie" 160,80,40,20,10mt sono guarda caso multipli, quindi se facciamo la nostra linea di discesa calcolando 1/2 d'onda "elettrica", cioè considerando il fattore di velocità del cavo che vogliamo utilizzare senz'altro faremo una buona cosa e saremo sicuri di monitorare sempre cosa realmente sta succedendo all'antenna.
tagliando il cavo alla QLO non saremo in grado (perchè questo falsa la lettura delle onde stazionarie) di capire in diretta se qualche corvaccio si posa sui radiali, o l'ultimo terminali è volato via etc etc..... :-D

stesso discorso vale per le VHF e UHF, 144 x 3 = 432 è sempre un multiplo e di sicuro non è un caso  :up:

bergio70

prova  a contare quante "mezze lunghezze d'inda elettriche" ci sono in una discesa!
passi in HF, ma in V e U ... poi chi ti assicura che il "tuo" cavo abba davvero un fattore di velocità di 0,66 e non 0,65... o 0,666 ... vedi quanto cambia la lunghezza su una discesa media. Prova a spostarti, in VHF e UHF di mezzo mega, rifai i calcoli e vedi come le mezze lunghezze d'onda elettriche ti hanno modificato la lunghezza ideale della discesa.
E' una certezza che non avrai mai, se vuoi controllare l'antenna vai sotto la medesima e la controlli.
Se il corvaccio fa danni, o se le trappole si inzuppano quando piove il risultato lo vedi comunque in stazione, anche se hai una discesa tagliata come capita.

ciao


bergio70

Già ... le "vecchie bande HF sono guardacaso multipli non per la lunghezza del cavo, ma per i calcoli di conversione... infatti guarda caso sulle bande basse si utilizza solo LSb, mentre su quelle alte solo USB. Già perchè le due bande laterali si "scambiano" secondo se effettui la conversione di freq. per somma o per differenza.
Per chi usava apparati a valvole, e tutti dotati di pigreco sul finale, le stazionarie erano meno importanti, dato che il pigreco è di fatto un accordatore e che comunque le valvole meglio sopportano i maltrattamenti.


ciao



Antenna

io sono del parere che più corto è il cavo, meglio è.....l'impedenza di un cavo è data dl rapporto tra le sezioni del centrale e della calza....la lunghezza crea un'attenuazione...poi è ovvio, che se un cavo è di m...a, l'attenuazione è così tanta, che se esco dalla radio con 20W, e alla fine del cavo ne arrivano 10, poi l'antenna magari ne riflette 5W, alla radio ne ritornano 2,5.....il rapporto di un eventuale ros su finali, si basa tra 20 e 2,5.....
io tra hf, vhf uhf e shf, non ho mai avuto problemi con il cavo....sempre e solo il pià corto possibile.....
ovviamente con antenne con impedenza 50 ohm....il cavo più piccolo che uso, è il 213 per lavori provvisori...poi sempre 50/20 o celflex.....
suhner come rg58......per veicoli e basta però, o codini di connessione...

r5000

73 a tutti ho sboccato e unito i topic perchè non ha senso farne due visto l'argomento preciso, concordo che il primo cominciato bene è degenerato ma per altre cause e non per colpa del cavo... poi a riguardo si sentono alcune leggende metropolitane e alcune inesattezze e alcune cose uguali dette in modo differente,ma la sostanza riassunta in poche parole è che se il cavo funziona con un carico fittizio o un'antenna perfettamente accordata da presentare un carico puramente resistivo non ha onde stazionarie e quindi di qualsiasi lunghezza sia cambiano le perdite ma non il ros che sarà sempre 1:1, se invece come succede nella realtà l'antenna è risonante ma ha un'impedenza caratteristica leggermente differente dai 50 ohm resistivi  si ha un rapporto di onde stazionarie differente da 1:1 può essere maggiore o minore di quello rilevato direttamente all'antenna perchè il cavo a seconda della lunghezza fisica funziona da trasformatore d'impedenza (non è propiamente un'accordatore) e quello che si sente sul tagliare il cavo per accordare l'antenna non è corretto,di fatto vedi il ros contenuto e la radio funziona perfettamente ma se l'antenna era starata prima è starata anche con il cavo tagliato a misura per avere il ros 1:1 alla radio. detto questo c'è chi sostiene che usare un cavo in regime di onde stazionarie è lo stesso che avere il cavo percorso solo da onde dirette,io sostengo che la linea di trasmissione aumenta le perdite se lavora in regime di onde stazionarie,poi che la differenza è minima sono d'accordo se l'antenna non è molto diversa dai 50 ohm resistivi ma a livello teorico non è la stessa cosa...  e c'è da  dire che esistono antenne efficenti anche con  impedenze molto reattive e di conseguenza non è possibile lavorare con i cavi senza ros,quindi allungando o accorciando la linea si trova il ros gestibile dalla radio con l'antenna efficente anche se il cavo ha ros tutt'altro che minimo, e volendo fare la misura del ros in più punti intermedi del cavo si trovano nodi dove il ros è altissimo e dove ovviamente non c'è,ma nel punto dove il ros è elevato aumentano le perdite termiche (forte corrente rf che surriscalda il cavo) e la perdita del dielettrico nei nodi dove la tensione rf è massima e non è raro trovare cavi bruciati in alcuni punti se con grosse potenze c'è anche ros elevato.
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599

IL PASSEGGERO

ciao,
sinceramente è un dilemma sto fatto della lunghezza del cavo.
credo sia lmeno 2 anni che ve lo ripropongo,( guardate i vekki post)  ma alla fine non se ne viene a capo
ognuno dice la sua.... ma .....
in pratica quanto cavo devo mettere x le HF?
faccio a caso? o rspetto una sorta di "media" fra i vari multipli e sotto multipli ?
io ho 25 mt di rg 213 poi ce il balun.... vado bene?
sciao!
http://iz7qps.jimdo.com/
IZ7QPS -- il passeggero
op. Franco
1RA033 - 1RGK025
SWL I7-4101-BA
Long : 15.90641 E (15° 54' 23'' E)
Lat : 41.2659 N (41° 15' 57'' N)
QTH locator : JN71WG

Mayko

La mia quasi nulla esperienza in autocostruzioni mi permette solo di fare un ragionamento terra/terra, io curerei al massimo la costruzione o l'installazione dell'antenna, annotandomi magari le stazionarie misurate alla base della stessa, per poi verificare in stazione (quindi con l'aggiunta del cavo di discesa) se le condizioni sono rimaste le stesse... in caso di piccole differenze insignificanti chiaramente non modificherei nulla, in caso contrario lascio la parola a chi ne sa di più....
Ciao  :birra:

r5000

Citazione di: IL PASSEGGERO il 11 Febbraio 2009, 00:21:17
ciao,
sinceramente è un dilemma sto fatto della lunghezza del cavo.
credo sia lmeno 2 anni che ve lo ripropongo,( guardate i vekki post)  ma alla fine non se ne viene a capo
ognuno dice la sua.... ma .....
in pratica quanto cavo devo mettere x le HF?
faccio a caso? o rspetto una sorta di "media" fra i vari multipli e sotto multipli ?
io ho 25 mt di rg 213 poi ce il balun.... vado bene?
sciao!

73 a tutti, io dico che lo puoi mettere a caso,propio perchè non c'è una misura assoluta che ripropone esattamente quanto c'è dall'altra parte e non puoi sapere esattamente che tipo di impedenza ti trovi  al connettore d'antenna,per esempio ci sono antenne che usano trasformatori d'impedenza con rapporti fissi,per esempio il balun 1:4,questo aiuta propio a contenere le perdite del cavo che vede un'impedenza più prossima alla sua e media il valore del ros per una grande fetta di frequenze,altro esempio può essere la delta loop o la quad,alla fine sono antenne monobanda che accordi allungando o accorciando il perimetro del filo,poi per adattarlo al meglio si usa uno stub fatto con un pezzo di cavo lungo 1\4 d'onda per adattare l'impedenza tra quella del loop e quella del cavo di discesa che può avere una lunghezza qualsiasi e non cambia il ros,perchè il pezzo di cavo usato come stub lavora in regime di onde stazionarie ma fà vedere i 50ohm puramente resistivi al cavo di discesa.voler fare un cavo solo per antenne multibanda che non presentano mai un'impedenza puramente resistiva vuol dire scendere a compromessi e usare l'accordatore in stazione  (interno alla radio o sul tavolo...) o cambiare la lunghezza del cavo (aggiungendo pezzi di cavo a seconda della frequenza) o come sostengo io usare un'accordatore remoto da usare direttamente all'antenna multibanda,però alla fine c'è da valutare le perdite che ci sono sia con l'accordatore in stazione,l'accordatore remoto o il cavo aggiunto per  far vedere il ros compatibile alla radio,tra queste possibilità c'è chi sostiene che perde meno un sistema invece che l'altro,e chi sostiene che il cavo stesso fà parte dell'antenna e non lavora come linea di trasmissione ,di queste discussioni ne ho sentite e ne sentirò (spero...) ancora per tanto tempo...
ps: conosco un radioamatore che ha un'antenna random (il filo è stato buttato a caso tra i pini...) che usa aggiungendo dei pezzi di cavo tv a seconda della banda,e lavorando in qrp con l'ft817 ci sentiamo spesso e pur lavorando con ros stellari arriva alla pari di chi ha accordatori,antenne multibanda ecc... il suo filo certamente è molto lungo,più di 80mt e più o meno rettilineo ma non  alla stessa altezza ,poi con i pini che si muovono ha vistose pance,eppure arriva oltre a sentire perfettamente e spesso i corrispondenti si meravigliano che ha un'817...
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599

TITANO

Io nn ho mai rispettato come ho detto gia' molte volte,sta cosa del cavo e la sua lunghezza da rispettare.Ho sempre lasciato un po di filo dietro alla radio per nn avere strozzature,ma alla fine anche avendo mt di filo che so :13-21-30 mt,giusto per fare degli esempi,nn ho mai avuto problemi.P'iu' che altro in fase di installazione di tutto,io starei attento a montare per bene l'antenna,nel tararla,nel scegliere il cavo giusto per nn avere dispersioni,e a fare bene tutti i connrettori pl,anche quelli dei raccordi.73      TITANO.
Antonio...Titano...1RGK326....Citta'  Prov. Napoli....!