Come calcolare bobina induttanza per accordatore

Aperto da Equinox, 15 Febbraio 2019, 16:45:11

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

Equinox

Buon pomeriggio,

vorrei modificare un accordatore per i 27Mhz e portarlo per le HF 10 - 80Mt....magari anche per i 6Mt.

Ma non so come calcolare il valore,lunghezza, Nspire, della bobina induttanza, che è il CUORE del'accordatore e che dovrebbe risuonare per tutte queste bande.

Qualcuno,perfavore, mi puo' aiutare?

Grazie in ogni caso


luciano100

Citazione di: Equinox il 15 Febbraio 2019, 16:45:11
Buon pomeriggio,

vorrei modificare un accordatore per i 27Mhz e portarlo per le HF 10 - 80Mt....magari anche per i 6Mt.

Ma non so come calcolare il valore,lunghezza, Nspire, della bobina induttanza, che è il CUORE del'accordatore e che dovrebbe risuonare per tutte queste bande.

Qualcuno,perfavore, mi puo' aiutare?

Grazie in ogni caso
Non serve! Prendi un supporto di 30 mm lungo 20 cm ,ci avvolgi per tutta la lunghezza (o quasi) del bel filo di rame argentato da 2mm spaziato. Un commutatore di ceramica per cortocircuitare le spire di troppo (mano mano che vai più su di frequenza)

Buono sarebbe mettere dei variabili di capacità maggiore con lamelle più distanziate!
Auguri!!

Fatto!


inviato ONEPLUS A5000 using rogerKapp mobile


Equinox

Grazie Luciano per la risposta. Faro' come mi indichi.

Ma per mia informazione: come ci si arriva a queste muisure? Qualcuno avra' fatto i calcoli perhè risulti 30mm invece di 26, per esempio o lungo 20cm invece 50.

Grazie1000

ik2nbu Arnaldo

Ciao,

per un accordatore tipo P Greco (è il piu comune):

Il valore induttanza (bobina)è proporzionale alla gamma HF, esempio se vuoi partire da 1.8 Mhz ti servono almeno 12 microH
se vuoi accordare dai 7 Mhz a salire ti bastano 7 microH, se devi fare un accordatore solo per la 27 CB, usa 2,5 microH.

Il valore invece dei 2 condensatori variabili, è in funzione dello sbilanciamento del carico (antenna) che vuoi accordare ai 50 ohm del TX e il tutto si basa sulle classiche formule di risonanza serie/parallelo, ma viene comodo anche usare quelle dei filtri,perchè un accordatore classico a Pgreco non è altro che una singola cella filtro passa basso, con ingresso TX 50 ohm ed uscita variabile ( antenna), entro certi limiti.

Tieni infatti presente che con questo tipo di accordatore l'escursione di impedenza accordabile è limitata, ovvero potrai accordare
antenne con un range di impedenza dai 30 ai 300 ohm. Per valori piu' alti o piu bassi meglio usare altri schemi a L o alta impendenza.

Usa il programma RF SIM per incominciare, ti allego immagine di mio accordatore che fa 3 gamme con 20 metri d filo a titolo di esempio

a questa pagina del mio sito trovi i link per scaricare diversi Software di Calcolo sia On Line, che file eseguibili sul tuo PC

http://www.ik2nbu.com/HamSoftware_ik2nbu_desk.html

73 Arnaldo www.ik2nbu.com

Unisciti al gruppo:  https://mewe.com/join/technicalhamradio


Franco Balestrazzi

#4
Il tipo di circuito dipende essenzialmente dalle frequenze su cui vuoi operare . Ad esempio un LC e' adatto per adattare la Z di uscita dell'rtx che e' 50 OHm a una Z elevata ed opera essenzialmente nella terza regione della carta di Smith. Il pi-grego opera bene su frequenze dai 14MHz in giu'. Sui 10 metri ha meno facilita' di accordo di un T. Sia il pi-greco che il T hanno 3 componenti ed operano su tutte e 4 le regioni della carta di Smith. Il circuito piu' usato e' il T perche offre la possibilita' di trovare un punto di accordo su tutte le gamme e con un range di Z elevato.
Ti allego il file Antenna Tuners.pdf che spiega le varie differenze, e' in inglese, ma non ti sara' difficile leggerlo.
Io tempo fa pubblicai su questo sito il progetto e la realizzazione di un accordatore remoto da palo basato sul circuito a T e devo dire che funziona molto bene. Un esempio per tutti, i famosi MAGNUM  utilizzano un circuito a T cosi' come buona parte degli MFJ e il vetusto ma sempre valido Heathkit SA-2040 dal quale tutti hanno preso spunto.
I valori che ho utilizzato sono 350/400pF per entrambe i condensatori variabili e un variometro da 30uH. Nello schema della parte remota il condensatore C1 e' disegnato come split. Da varie prove ho notato che anche se lo si usa in modo non split (cioe' mettendo in parallelo le due sezioni) si ottengono buoni ugualmente risultati. Attualmente la ultima versione e' un T puro.

ik2nbu Arnaldo

#5
Citazione di: Equinox il 15 Febbraio 2019, 18:52:46
Grazie Luciano per la risposta. Faro' come mi indichi.

Ma per mia informazione: come ci si arriva a queste muisure? Qualcuno avra' fatto i calcoli perhè risulti 30mm invece di 26, per esempio o lungo 20cm invece 50.

Grazie1000

Sempre nel programma RFSIM99 ( funziona anche con WIN10 64BIT ) ed anche con il software Radioutilitario, trovi la funzione disegna bobina per HF, in aria.

Siccome il rapporto diametro della bobina, numero di spire, diametro del filo utilizzato, spaziatura delle spire e lunghezza finale della bobina è la somma di diverse variabili, il risultato del calcolo ti può dare forme molto diverse ma equivalenti.

Esempio devo realizzare una bobina da 5 microH, la posso fare in alternativa molto diversa con:

16 spire diametro 5 cm distribuite su 10 cm di lunghezza
7 spire diametro 10 cm distribuite su 5 cm di lunghezza

entrambe le bobine sono di 5 microH, ma molto diverse nelle dimensioni, quale è meglio usare ? dipende da cosa stai costruendo.

Nei programmi + sofisticati entra il gioco il fattore di merito " Q " , ovvero un parametro che incide sulla efficienza
della bobina e la sua larghezza di banda, quanta energia RF passa senza essere dispersa in calore. Se il Q è alto il circuito
disperde pochissimo e la sua panda passante si riduce a pochi Khz.

Il valore tipico medio Q per un accordatore è 20, mentre per un circuito molto selettivo puo arrivare anche a 100, ma con lo svantaggio che siccome la banda passante si restringe ad una lama di coltello, la taratura dell'accordatore sarà molto difficoltosa, perchè ed ad una piccola escursione dei comandi LC, corrisponde una grande variazione in termini di reattanza L o C.

Come regola empirica x costruire la bobina di un accordatore:

Sulle HF basse meglio usare la bobina di diametro maggiore,fatta anche con semplice filo elettrico da 1,5 mm.
mentre dai 20 mhz a salire puoi usare diametro minore nella bobina ma la sezione del filo deve essere adeguata (anche 3 mm in tubetto)
con avvertenza di non serrare troppo le spire altrimenti la bobina si trasforma in una resistenza che dissipa calore peggiorando
il trasferimento di RF all'antenna.

73 Arnaldo www.ik2nbu.com


Equinox

Buon giorno a tutti,

Grazie Arnaldo per risposta.

Per Hf basse, intendi anche incluse i 6Mhz fino a 15?

Grazie1000


ik2nbu Arnaldo

Se il tuo accordatore deve coprire a 1.8 a 15 mhz

devi comunque partire con almeno 12 microH di bobina, 

Per potenze sino a 100 watt usa filo 1.5 mm e spire spaziate 3 mm.
Sopra i 100 watt meglio filo argentato da 2 o 3 mm sezione spaziato 5 mm

Negli accordatori professionali dai 21 mhz in su sino a 30 Mhz, alcuni usano una bobina separata dedicata fatta, con tubetto rame da 6 mmm, questo serve se devi gestire potenze da 500 watt o superiori minimizzando le perdite.

Arnaldo

Equinox

Buon giorno,

grazie Arnaldo. Se ho altre domande,,, le porr' ancora qui...ah si questa:

la bobina di induttanza dell'accordatore, che si misura in uH, ha anche un'altra misura: Mhz, cioè la frequenza che deve risuonare per fare l'accordo. è giusto quello che -credo- di aver letto...anzi tradotto dall'inglese?

Grazie1000


ik2nbu Arnaldo


Ogni bobina ha una sua frequenza di risonanza propia, che non necessariamente è quella di lavoro in Mhz.

Ad esempio con il calcolo della reattanza induttiva puoi vedere a quale frequenza la bobina presenta una impedenza vicina ai 50 ohm.

Dovrei sapere a che software e/o formula di calcolo ti riferisci ?

Arnaldo

davj2500

#10
Citazione di: Equinox il 11 Marzo 2019, 08:30:34
la bobina di induttanza dell'accordatore, che si misura in uH, ha anche un'altra misura: Mhz, cioè la frequenza che deve risuonare per fare l'accordo

Ciao Equinox.

Una induttanza non può essere risonante per definizione. Infatti l'induttanza è pura componente reattiva e la condizione di risonanza si ha, per definizione di "risonanza",  quando la reattanza è nulla, cioè quando non hai nessuna induttanza o, in alternativa, la frequenza è zero Hz (cioè in corrente continua).
Un induttore reale è costituito però dall'induttanza vera e propria in parallelo con la capacità parassita delle spire (oltre che ad una certa dose di resistenza).
La reattanza dell'induttanza aumenta al salire della frequenza; la reattanza della capacità, infinita a zero Hz, invece diminuisce al salire della frequenza.
Esiste pertanto una frequenza particolare dove la reattanza dell'induttanza, a furia di aumentare salendo in frequenza, e quella della capacità parassita, che invece diminuisce, diventano esattamente uguali (a parte il segno): quella si chiama frequenza di autorisonanza e il circuito risulta equivalente ad un resistore di grande valore (nel caso i componenti fossero ideali, sarebbe un resistore di resistenza infinita), mentre la reattanza risultante dai due componenti combinati è nulla (=circuito risonante).
I circuiti come gli accordatori vanno costruiti in modo che la frequenza a cui li si usa sia molto al di sotto della frequenza di auto-risonanza dell'induttore. O, se la leggiamo al contrario, l'induttore costruito per un accordatore deve essere progettato per avere una frequenza di auto-risonanza molto superiore a quella di funzionamento dell'accordatore.

Ciaoo
Davide

rosco

Solo per capire ...
Citazione di: IZ2UUF (davj2500) il 11 Marzo 2019, 22:05:46
l'induttore costruito per un accordatore deve essere progettato per avere una frequenza di auto-risonanza molto superiore a quella di funzionamento
Si "traduce" in   "spire ben distanziate ed in aria"
oppure ci sono formule per calcolare a priori l'autorisonanza ?
73

Still learning, correct me if I'm wrong please.



davj2500

Citazione di: rosco il 12 Marzo 2019, 07:11:42
Solo per capire ...Si "traduce" in  "spire ben distanziate ed in aria"
oppure ci sono formule per calcolare a priori l'autorisonanza ?

Ciao Rosco.

In realtà il modello che spiega l'autorisonanza con una capacità parassita in parallelo è derivato dal fatto che il comportamento di una bobina "sembra" essere quello di un'induttanza con una capacità in parallelo. Le analisi che è stato possibile fare in tempi moderni, sia come strumenti di misura che come mezzi di calcolo, hanno mostrato che una bobina presenta risonanze multiple al salire della frequenza, fatto incompatibile con il modello induttanza/capacità in parallelo. Infatti, date le sue dimensioni rispetto alla lunghezza d'onda, anche sul filo della bobina si sviluppano fenomeni simili a quelli che avvengono per esempio su un dipolo, solo che solo molto più difficili da caratterizzare.

Per questo una regola che viene usata per calcolare le bobine stando in sicurezza al di sotto della frequenza di risonanza è quella di realizzarle con un filo la cui lunghezza sia non superiore ad 1/4 d'onda alla frequenza più elevata di funzionamento.

Le bobine presenti negli accordatori devono trovare un compromesso tra avere l'induttanza adeguata per ottenere l'accordo, basse perdite e distanza dalla frequenza di auto risonanza.
I nostri accordatori riescono a fare tutto ciò con delle bobine in aria di cui vengono usate solo delle sezioni.
Ad esempio questa è l'analisi della bobina del mio MFJ-949E sulla posizione A, dove viene usata tutta la bobina, utilizzabile in banda 160m:



Come si vede, ha due frequenze di auto-risonanza nel range 0-30MHz e la prima si trova a 8.4MHz. A 1.86MHz l'induttanza è di circa 34uH e l'ESR (cioè la R in serie) è di 1.7 ohm, quindi abbastanza bassa, ma appena si sale di frequenza sale alle stelle. Quindi non è usabile sopra i 2/3 MHz.

Questa invece è la posizione "E", che uso di solito in 40m:



Come si vede l'autorisonanza è salita a 20MHz e in 40m ho 8.45uH di induttanza per 1.5ohm di ESR (resistenza dissipativa in serie).

Il numero di spire, il loro diametro e la loro distanza determina l'induttanza. La lunghezza complessiva del filo usato, invece, determina l'autorisonanza. Quindi in pratica ci si giostra tra questi parametri.
Se non si riesce ad ottenere l'induttanza desiderata entro questi parametri, si deve ricorrere a supporti in polvere di ferro o ferriti che consentono di usare meno filo (quindi alzare la frequenza di auto risonanza) ma di contro possono aumentare l'ESR (cioè le perdite dissipative).

Ciaoo
Davide

rosco

Citazione di: IZ2UUF (davj2500) il 12 Marzo 2019, 10:42:37
Il numero di spire, il loro diametro e la loro distanza determina l'induttanza. La lunghezza complessiva del filo usato, invece, determina l'autorisonanza.
Come sempre ci sono molteplici fattori e sapere quali considerare e quali "ignorare" lo fa "il manico" ;-)
A me sembrava che ( oltre alla lunghezza del cavo per cui diventa un'antenna ) influisse anche la geometria, in quanto i conduttori affiancati, oltre ad avere perdite per mutua induzione e/o altro che aumentano la "resistenza equivalente" ( magari il termine non è appropriato, ma il concetto spero sia giusto )  avessero anche una componente capacitiva ( in serie o parallelo non saprei ) che però dovrebbe essere fenomeno diverso da quello che indichi e che ci si somma.
Purtroppo non ho riportato i dati, ma "a memoria", quando avevo fatto le bobine per i 60m, la seconda versione, stesso valore di induttanza, ma con spire distanziate ( di un diametro di conduttore) invece che attaccate, aveva aumentato la banda passante e la lunghezza totale anche se di poco aumenta ... ma forse ricordo male ;-)
73

Still learning, correct me if I'm wrong please.

Equinox

#15
Buona sera a tutti e grazie per le risposte.

Arnaldo: ceco di usare RADIOUTILITARIO - COSTRUZIONE BOBINE PER HF. DOve , da settimane, cerco di costruire una bobina per i 40Mt da mettere nell'accordatore - da progetto Inserito da: bergio70 - ho ri-riletto i 2 articoli...che me li sogno di notte,ormai,

ma l'accordo non va per i 40Mt...mi funziona per i 10 e non riesco a capire dove sbaglio, pur seguendo i risultatai del radioutilitario...

Qualche consiglio,perfavore, grazie1000


r5000

73 a tutti, che antenna vuoi accordare in 40 mt? chiedo perchè non l'ho letto e non vorrei che hai una misura difficile da gestire con un'accordatore che stai costruendo, considera che a seconda del tipo di circuito riesci o meno ad accordare quasi tutto ma ci sono comunque dei limiti ( l'ha scritto preciso ma forse in modo troppo tecnico Iz4mdz-Franco)e magari il problema è nei condensatori di valore basso, la regola pratica di fare la bobina con molte spire (o più bobine che ha suggerito Ik2bnbu) permette di risolvere senza calcoli che se non hai tutti i valori risulta poco o per nulla utile, cioè per calcolare un filtro passa alto o passa basso (configurazione a T o a pgreco) bisogna sapere le impedenze in gioco, con quella del trasmettitore è facile (50 ohm standard) ma se l'antenna è 10 o 1000 ohm più o meno reattivi cambia tutto e si fà prima sperimentando più bobine o più prese intermedie, non ultimo resta anche il metodo per trovare l'accordo, giusto per provare questo http://fermi.la.asu.edu/w9cf/tuner/tuner.jar http://fermi.la.asu.edu/w9cf/tuner/tuner.html è un simulatore del circuito a T abbastanza accurato dove imposti alcuni parametri e vedi i valori necessari per l'accordo, se hai un'analizzatore d'antenna che ti dice i valori separati delle reattanze ecc... il simulatore calcola i valori dei componenti e funziona al primo colpo ma se non hai idea dell'impedenza dell'antenna servono più prove e aggiustamenti sempre che non superi i limiti del circuito accordatore...
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599

bergio70

dato che raramente si hanno a priori i dati di impedenza dell'antenna 8ammesso che non sia il solito pezzo di filo, la soluzione è avere una bobina più grossa possibile, con molte prese e due condensatori anche loro con la più grande escursione possibile.
In questo modo "dovresti" avere il maggior numero di possibili accordi semplicemente provando.
Come procedura poni i due condensatori a metà corsa, scegli la bobina che sembra accordare meglio, poi affini muovendo i due variabili. Se l'accordo avviene con uno dei due variabili a uno dei due estremi, o quasi, passi a provare le due prese intermedie della bobina accanto a quella che stai utilizzando, incrociando le dita.
E' ovvio che un pezzo di filo di due metri sarà difficile da accordare in 40.... oltre a servire a poco o nulla.

ik2nbu Arnaldo

Citazione di: Equinox il 13 Marzo 2019, 18:43:33
Buona sera a tutti e grazie per le risposte.

Arnaldo: ceco di usare RADIOUTILITARIO - COSTRUZIONE BOBINE PER HF. DOve , da settimane, cerco di costruire una bobina per i 40Mt da mettere nell'accordatore - da progetto Inserito da: bergio70 - ho ri-riletto i 2 articoli...che me li sogno di notte,ormai,

ma l'accordo non va per i 40Mt...mi funziona per i 10 e non riesco a capire dove sbaglio, pur seguendo i risultatai del radioutilitario...

Qualche consiglio,perfavore, grazie1000

Come hanno scritto sotto gli altri amici, disegna lo schema del tuo accoratore e che antenna vuoi accordare, è molto diverso accordare un dipolo con il suo bel cavo coassiale di discesa che accordare 20 metri di filo collegato diretti all'accordatore.

Quindi è buona regola:

a)  sapere che antenna usi e come è installata ?

b)  se ha uno strumento tipo rigexpert o un ponte riflettometrico, fare delle misure direttamente all'attacco     dell'antenna, se non hai lo strumento almeno sapere il punto A, altrimenti ogni suggerimento è vano.

C)  disegnare accordatore dedicato in base all'impendenza complessa che l'antenna ha sui 40 metri e che meglio si addice alla trasformazione ai 50 ohm del TX con meno perdite possibili, una volta accordata.

Arnaldo



Franco Balestrazzi

#19
Concordo con quanto gia' scritto da altri colleghi. Normalmente non e' possibile conoscere l'impedenza dell'antenna da accordare a meno che non si abbia una strumentazione adeguata e anche il quel caso se la si vuole utilizzare su bande diverse la Z puo' cambiare notevolmente diventando capacitiva o induttiva e con R molto diverse tra loro. Se si osserva la carta di Smith normalizzata a 50 OHm di vede che il punto di accordo perfetto e' il centro e cioe' 50 +/-J0. Questo lo si raggiunge attraverso passaggi eseguiti dal sistema di accordo tra le varie regioni in funzione della Z di partenza. Il mio consiglio e' utilizzare, visto che la Z dell'antenna e' sconosciuta, un circuito a T dove e' possibile, con i giusti valori di capacita' e induttanza trovare non solo uno ma piu' punti di accordo. Se si osservano i vari schemi in circolazione tra Palstar, Magnum utilizzano lato rtx un condensatore a farfalla la cui prima sezione e' verso massa mentre la seconda compone il T. Questo schema risulta essere migliorativo rispetto al T puro e semplice che usa MFJ ma comunque tutti permettono di coprire tutte e 4 le regioni della carta di Smith. Faccio un esempio, se avessi a che fare con una antenna con Z certa molto superiore ai 50 OHm, ad esempio dai 1000 in su, il circuito piu' adatto risulterebbe un solo LF e cioe' lato rtx induttanza serie e condensatore variabile a massa. Il punto di congiunzione tra l'induttanza e la capacita' e' collegato all'antenna. Questo se l'antenna dimostra quella Z , ma se si vuole cambiare banda non si e' piu' sicuri della sua componente reattiva e di quella resistiva. Ecco perche' Heatkit, pace all'anima sua, aveva messo in commercio due T-tuner SA2040 e SA-2060A deluxe. Il primo utilizzava un condensatore a farfalla da 125+125pF, una induttanza da 12uH e il condensatore di uscita da 170pF,mentre l'SA-2060 utilizzava un T puro con entrambe i condensatori da 250pF e l'induttanza da 28uH. Occorre tenere presente che a quel tempo le bande Warc non c'erano e i successivi aggiornamenti hanno portato a valori ci capacita' piu' generosi intorno ai 350-400pF con induttanze roller da 30uH. Chi realizza un Tuner, specialmente di potenza (come esempio vedere l'interno del Palstar at4K) non deve risparmiare sui componenti che entrano in gioco nell'accordo e realizzare le connessioni in modo logico e non come viene viene. La disposizione dei componenti e' fondamentale, la pulizia e l'estetica vanno a braccetto con la funzionalita'. Capisco che dire questo per un banale tuner possa sembrare esagerato ma si viene ripagati successivamente.
Aggiungo solo un consiglio : quando si cerca il punto di accordo per il T puro conviene lasciare il condensatore di antenna inizialmente tutto chiuso e lavorare sulla induttanza cercando in ricezione l'intensita' maggiore del segnale ricevuto. Successivamente. trovata la posizione sull'induttanza, lavorare di condensatore lato rtx e poi su finalmente su quello lato antenna. L'accordo che si ottiene risultera' il migliore tra tutti quelli che puo' offrire l'accordatore (o almeno la mia esperienza mi ha portato a dire cio').
Scusate se sono stato prolisso ma ho voluto dire la mia.
Saluti a tutti e buon lavoro/divertimento.

Equinox

Buon giorno a tutti e grazie per le riposte.

L'antenna è una canna da pesca RUBICOV, alta 12 metri + balun in aria su supporto in PVC.

Sto usando un accordatore da CB ZETAGI M-27 configurazione a PGreco e sto facendo queste prove veloci e con 2watt premendo la portante velocemente.

Ho rifatto una bobina + aggiungendo un condensatorein aria 580+580Pf, riesco accordo in 40Mt ma non altre bande. Ho aggiunto in parallelo altre 2 bobine fatte con radoiutilitario + 4 condensatori ceramicitra la massa e il centrale e accordo da 10 a 40 metri, ma non i 80 160 6 metri.

Quindi mi ritrovo copn un accordatore che ha 3 condensatori in aria in parallelo.

Ieri sera in radio, mi hanno detto che piu' la frequenza è alta + numero di spire + bobina grande + uH alti

.. piu' la frequenza è bassa.... viceversa....

Quindi per accordare 28 Mhz == bobina grande con alto valore in uH tante spire o poche spire ma grandi.
Quindi per accordare 3.5 Mhz == bobina piccola con basso valore in uH - poche spire e piccole.

Perfavore, mi sapete confermare ? Chi mi ha detto sembrerebbe un TECNICO RADIO......

Grazie1000




Non conoscendo i valori, non posso utilizare simulatore del circuito a T.

rosco

Citazione di: Equinox il 16 Marzo 2019, 08:31:55

Ieri sera in radio, mi hanno detto che piu' la frequenza è alta + numero di spire + bobina grande + uH alti

.. piu' la frequenza è bassa.... viceversa....

Credo di poter affermare senza essere smentito che:
- più la bobina è grande ( diametro ) a parità di altro e maggiore sarà il valore di induttanza ( uH alti )
- maggiore è il numero di spire a parità di altro e maggiore sarà il valore di induttanza ( uH alti )
- maggiore è la frequenza e maggiore sarà la reattanza della bobina ( in ohm), ma i uH saranno gli stessi.

Citazione di: Equinox il 16 Marzo 2019, 08:31:55
Quindi per accordare 28 Mhz == bobina grande con alto valore in uH tante spire o poche spire ma grandi.
Quindi per accordare 3.5 Mhz == bobina piccola con basso valore in uH - poche spire e piccole.

Perfavore, mi sapete confermare ? Chi mi ha detto sembrerebbe un TECNICO RADIO......
Questa conclusione non mi sembra vera, anzi ...
alle frequenze basse, per avere lo stesso valore di reattanza/impedenza induttiva occorre avere bobine più "grosse".
Ma quale valore di reattanza serve dipende ...
Spero che altri possano darti informazioni più utili.
73

Still learning, correct me if I'm wrong please.

ik2nbu Arnaldo

Citazione di: Equinox il 16 Marzo 2019, 08:31:55


L'antenna è tipo questa con il balun 4 a 1 posto alla base ?

https://iw2mxe.jimdo.com/autocostruzione/antenna-rybakov/


In tal caso  (verticale con balun alla base) quello che stai facendo con accordatore in stazione, deve essere rivisto completamente!!

Togli accordatore in stazione, vai diretto in antenna e facci sapere con una tabella scritta

su quali bande risuona antenna con ros inferiore a 2

Arnaldo ik2nbu



Equinox

#23
Buon giorno a tutti e grazie per le risposte.

La canna è questa "http://air-radiorama.blogspot.com/2014/07/antenna-rybacov-detta-anche-canna-da.html"

ik2nbu Arnaldo

Citazione di: Equinox il 19 Marzo 2019, 11:02:32
Buon giorno a tutti e grazie per le risposte.

La canna è questa "http://air-radiorama.blogspot.com/2014/07/antenna-rybacov-detta-anche-canna-da.html"


OK partiamo dalle basi:


a) facci sapere come risuona ora, su quali bande e con che ROS misurato in stazione ( massimo ROS 2,5 è accettabile )

b) una volta che sappiamo questo, si puo pensare ad un classico accordatore PGreco che riporti quelle bande originali a 1.1

c) Sappi che avendo un 4:1 alla base e 10 metri di filo verticale, se vuoi coprire altre bande molto lontane dalle risonanze che hai ora, la soluzioe migliore è escludere il balun e fare un accordatorea L dedicato.  Bastano 2 relay in una scatola alla base.

Mostraci la tabella dei tuoi ROS e bande attuali.

Arnaldo ik2nbu