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alimentatore 100w

Aperto da mentorade, 08 Settembre 2013, 12:15:25

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mentorade

73 a tutti, poco tempo fa rovistando tra gli scarti di elettronica in cantina ho trovato un vecchio alimentatore costruito da mio padre ai tempi in cui studiava all itis; notando che ancora era in buone condizioni ho deciso di aprirlo per cercare di rimetterlo al lavoro. Aperta la scatola ho notato che tutti i componenti erano stati depredati e vi era rimasto solo il trasformatore, il ponte diodi, 2 potenziometri(per la regolazione fine e macro della deltaV) e un voltmetro. Ho quindi testato il funzionamento di essi e mi sono sembrati tutti in ottime condizioni poi ho fatto un paio di misurazioni al trasformatore, che al secondario eroga circa 32Vac e raddrizzando la corrente con diodi ed un condensatore che ho aggiunto dà 47V. A questo punto, non avendo basi di elettronica mi sono rivolto ad un commerciante della zona che alla mia domanda di voler stabilizzare l'alimentatore con una differenza di potenziale variabile tra i 3 e i 20-25V mi ha proposto questo circuito...
se non si legge bene i componenti sono l'IC LM317, un (o piu transistor in parallelo) 2N3055 ed i condensatori da 4700microfarad, 100nanofarad e 1000microfarad

Ieri sono andato all'ari della mia zona per chiedere informazioni e quando ho mostrato il circuito mi hanno detto che non andava bene perche la potenza che il transistore avrebbe dovuto dissipare era eccessiva, voi che ne pensate? avete per caso qualche altra soluzione da propormi, possibilmente con gli stessi componenti?
grazie in anticipo    Edoardo
Vi parlo dal mio intek m60 plus...goodmorning Vietnam!!


mentorade

ecco il circuito (la potenza del trasformatore dovrebbe essere di 100w max ma nn ho modo di accertarlo)
Vi parlo dal mio intek m60 plus...goodmorning Vietnam!!

Alinghi

#2
Intanto verifica il trasformatore, perchè è probabile che sia doppio secondario, ovvero invece che 32v potrebbe essere 16+16, dove i pin centrali sono collegati tra di loro, e quindi escono 32v.

Se così fosse, avresti una tensione minore da regolare e quindi pure una dissipazione minore.

Il circuito postato mi sembra un pò scarno, forse è meglio che cerchi in rete qualcosa di meglio, tipo http://web.tiscalinet.it/i2viu/electronic/lm317.htm

mentorade

magari fosse cosi, di quello sono sicuro il secondario è unico anche perche praticamente non ha coperture se non un foglio di cartone arrotolato
Vi parlo dal mio intek m60 plus...goodmorning Vietnam!!


Alinghi

Allora non ti resta che dissipare un bel pò di calore, su una bella aletta di raffreddamento, e forse anche aggiungere una bella ventola.

mentorade

be se devo far diventare il mio alimentatore una galleria del vento a questo punto srotolo il secondario fino ad arrivare ai volt desiderati ma prima di prendere in considerazione di comprarmi un dissipatore volevo vedere se c'erano altre opzioni fattibili..
Vi parlo dal mio intek m60 plus...goodmorning Vietnam!!


ik1npe

Salve, non è il problema la tensione ma la corrente che si trasformerà in calore al momento che sarà richiesta dal carico che gli attacchi.
Quel circuito va bene se gli metti alcuni transistor di potenza (3055) per dissipare il calore ci dovrai mettere una base su cui avvitarli e sicuramente la migliore è una base alettata in alluminio.
Se poi scalda ancora al massimo assorbimento mettici pure una ventola ex computer alimentata dallo stesso alimentatore.
73 de ik1npe


Ugo da Norcia

Con 47volt circa di partenza, per arrivare a 13,4 teorici, devi ottenere una caduta di tensione di ben 33,6. che moltiplicati per gli amper che vuoi prelevare ti danno una idea dei Watt in calore da disspipare. Decisamente tantissimi.
cmq lo schema che ti hanno proposto è errato. ti allego uno corretto. tieni presente che i condensatori in ingresso (per filtrare le spurie dell'alternata) vanno dimensionati contando 2.200mf per Amper.



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Grossissimo problema, Einstein è morto, Beethoven pure, e io non sto per nulla bene

Rommel

Salve a tutti.

Il circuito del disegno funziona, solo che non ha sistemi di protezione dai cortocircuiti e quindi è necessario sempre avere il fusibile di uscita pronto a fare la sua parte.

Per quanto riguarda i problemi di dissipazione tutto dipende da quanta corrente vuoi prelevare e soprattutto a che tensione di uscita la vuoi prelevare, infatti se prelevi la massima corrente a 30 V cc i transistor scalderà fino ad un certo punto, mentre se prelevi la stessa corrente ma con l'alimentatore regolato a 5V cc ecco che probabilmente potresti assistere alla fumata dei transistor.

Se ti interessa dovrei avere da qualche parte un progetto di NE di un alimentatore che prima dello stabilizzatore classico ha un prestabilizzatore switching che abbassa la tensione uscente dal ponte raddrizzatore fino ad un valore che permette al successivo stadio di stabilizzare correttamente ma anche per evitare un eccessivo surriscaldamento.

Questo circuito oltre ad avere il vantaggio della poca dissipazione di uno switching ha anche quello della stabilizzazione classica, quindi con pochi disturbi in uscita, solo che è abbastanza complesso. Io l'ho anche realizzato per miei usi in versione a minor corrente (1A) quindi so che il circuito funziona, mentre quello del progetto di NE  la corrente massima dovrebbe essere 7A. Poi partendo da quel circuito penso si possano fare modifiche per aumentargli la corrente erogabile.

Saluti a tutti da Alberto


r5000

73 a tutti, concordo per un pre regolatore  fatto apposta per ridurre la potenza dissipata, bisogna sapere  la tensione e la corrente d'uscita e poi si valuta di conseguenza, io quel trasformatore lo userei per un'alimentatore variabile da laboratorio, 30 volt massimi con la corrente regolabile da pochi mA con tutta la serie di transistor ben dissipati, certamente non và bene per alimentare un'apparato a piena potenza ma per riparazioni e test è la prima cosa che serve sul banco di lavoro, mai collegare un'apparato guasto all'alimentatore da 20 A, si prova prima con un piccolo alimentatore limitato in corrente e poi se funziona si proverà potenza con l'alimentatore adeguato ma all'inizio c'è il rischio di fare più danni di quelli che ci sono già, riavvolgere il secondario per fare due secondari a 16 volt è fattibile se il mantello viene via senza danni e se poi si ha un minimo di manualità per riavvolgere in modo compatto i secondari altrimenti non c'entrano più nel supporto, svolgere solo le spire alla fine serve a poco perchè pur avendo a disposizione potenza non la si sfrutta bene se si preleva la stessa corrente di prima e se si raddoppia la corrente con il filo sottile aumentano le perdite in calore e allora tanto vale lasciarlo così  e procurarsi un'altro trasformatore adeguato,  altra soluzione semplice da provare è di regolare la tensione all'ingresso del trasformatore, un triac e poco altro bastano per ridurre del 20-50% la tensione d'uscita e quindi ridurre la dissipazione dei finali a patto di prelevare in proporzione meno corrente, per esempio se alimentiamo un trasformatore a 115 volt invece dei soliti 230volt avremo metà corrente disponibile o poco più a seconda della bontà del trasformatore ma si risolve con 4 componenti in croce...
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599

mentorade

Sto seriamente prendendo in considerazione l idea di srotolare un po di filo per ottenete un voltaggio piu basso, secondo voi è fattibile? Il motivo è che voglio costruire un alimentatore potente senza che il circuito stabilizzatore comporti grosse perdite
Vi parlo dal mio intek m60 plus...goodmorning Vietnam!!

acquario58

 ??? ??? con un trasformatore da 100 watts......non  fai un alimentatore potente

mentorade

Ok Ma per quello che mi serve e per la potenza che sono solito utilizzare è molto piu potente
Vi parlo dal mio intek m60 plus...goodmorning Vietnam!!


mentorade

ringrazio tutti per i vostri consigli e sono lieto di annunciarvi che dopo aver srotolato parte del secondario sono riuscito ad ottenere una tensione ottimale ed ora l'alimentatore è in funzione
Vi parlo dal mio intek m60 plus...goodmorning Vietnam!!