Scatole per circuiti

Aperto da 1vr005, 12 Giugno 2023, 09:06:36

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1vr005

Citazione di: AZ6108 il 14 Novembre 2023, 11:25:03Ahem...

Supponi di prendere 5 resistenze da "23500" (23K5 ... ossia 7500*5) 1/4W e collegarle in parallelo, il valore risultante sarebbe sempre 7500, ma avresti una dissipazione totale di 1.25W che dovrebbe essere sufficiente ad evitare problemi anche nel caso in cui aumentassi la potenza a 100W (o più [emoji1]); per quanto riguarda il discorso della misurazione VHF, in quel caso ti serviranno resistenze non induttive, altrimenti a quelle frequenze le normali resistenze si comporteranno (anche) come induttori



Iddio stramaledica i minuti di proscrizione fra un post e l'altro.
Come scrivevo - ma quando esce il nein verboten va perso il post che si era scritto - un bel parallelo di resistori, poiché si tratta di corpi con estensione e refori posti affiancati, crea anche induttanza e capacità che in VHF e ancor di più in UHF possono fare dispetti brutti e inattesi. Oinoi viviamo in un mondo con vincoli dati dalla realtà, dall'esistente, e da come i processi di natura fanno andare le cose. In poche parole, si fa quel che si può con quel che passa il convento. Cerco di usare resistori a film di carbonio, ma per alcuni non ho la confezione con etichetta e vado un po' a tentoni.
D'altronde sia fa o no sperimentazione radiantistica?  [emoji12]


r5000

Citazione di: 1vr005 il 14 Novembre 2023, 11:44:01Iddio stramaledica i minuti di proscrizione fra un post e l'altro.
Come scrivevo - ma quando esce il nein verboten va perso il post che si era scritto - un bel parallelo di resistori, poiché si tratta di corpi con estensione e refori posti affiancati, crea anche induttanza e capacità che in VHF e ancor di più in UHF possono fare dispetti brutti e inattesi. Oinoi viviamo in un mondo con vincoli dati dalla realtà, dall'esistente, e da come i processi di natura fanno andare le cose. In poche parole, si fa quel che si può con quel che passa il convento. Cerco di usare resistori a film di carbonio, ma per alcuni non ho la confezione con etichetta e vado un po' a tentoni.
D'altronde sia fa o no sperimentazione radiantistica?  [emoji12]

73 a tutti, porta pazienza, il timer tra un post e l'altro và sistemato ma è meglio non toglierlo... sul discorso di mettere in parallelo i componenti si fa' propio per ridurre l'induttanza parassita, idem per i condensatori di piccola capacità in parallelo a condensatori più grandi che hanno sempre l'induttanza dovuta alla dimensione dei collegamenti,  di contro dove bisogna ridurre al massimo la capacità  parassita si usano componenti in serie con i collegamenti cortissimi, per gli attenuatori spesso si usano resistori SMD in serie senza piste e piazzole lunghe propio per ottenere un attenuatore utilizzabile anche a più GHz,  poi si tratta sempre di calcolare la potenza dissipata da ogni resistenza...

AZ6108

#277
@r5000

come già scritto, credo che potrebbe essere opportuno valutare la sonda usata in questo progetto

http://on4khg.be/wordpress/wp-content/uploads/2015/02/Simple-RF-Power-measurement-W7ZOI-W7PUA.pdf

ossia quella visibile nell'immagine sotto, la sonda è per un Wattmetro basato su AD8307, ma direi che aggiustando i valori dei componenti ed usando lo stesso approccio costruttivo, si dovrebbe riuscire a far agganciare il frequenzimetro ed a non aver problemi anche usando la sonda in VHF; da notare che "L1" è un pezzetto di foglio di rame (vedere il PDF per dettagli, anche relativamente alle modifiche al circuito iniziale), "R1" (a...c) sono resistenze da 820 Ohm - 1/2W, mentre "R2" è una resistenza da 51 Ohm - 1/4W; ovviamente i connettori "N" usati per quella sonda possono essere sostituiti con connettori di altro tipo, se desiderato, ad esempio una coppia di BNC per la linea passante ed uno SMA per l'uscita verso il frequenzimetro
When you have eliminated the impossible, whatever remains, however improbable, must be the truth.

1vr005

Ho rifatto i conti della tabella postata in precedenza aggiungendo le correnti nei casi di 1,5W e 100W di potenza di ingresso. Ho aggiunto un calcoletto. Visto che con l'rf-tap nella scatola di sgombri -  quello rettangolare col lungo filo di bypass) composto da un resistore da 100 e uno da 4700 ohm il frequenzimetro prende con 0.150W circa, ho calcolato la corrente per 0.2W di potenza di ingresso, e risulta di 0.32 mA. Con quella tensione e quella corrente prende. Sempre se 200 mW su 50 ohm sono 3.2 volt.
Vediamo la tabella estesa, salvo errori o omissioni, che non mancano mai.
partitori con corrente.jpg
Delle coppie che ho calcolato o provato, dà valori simili ma a 1,5W anziché a 0.2W quella 6800/82 ohm. Si potrebbe provare 10K/120 ohm, che a 1,5W darebbe 0.32mA e nel caso di pompare 400W vorrebbe un resistore da 2W.
470/4700 richiederebbe resistore da 5W nel caso di 400W e 1W per i 100W in input. Ho come una vaga sensazione di brancolamento nel buio [emoji1] [emoji28]
D'altronde la prima volta che ho sostenuto gli esami c'era un esame scritto con circuiti da risolvere e non per niente mi hanno silurato.  [emoji1] [emoji1]

 


AZ6108

te lo do io il siluro ! Daiii porcacciamiseria, stai concentrato !

 [emoji23]
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1vr005

Citazione di: AZ6108 il 14 Novembre 2023, 17:25:12@r5000

come già scritto, credo che potrebbe essere opportuno valutare la sonda usata in questo progetto

http://on4khg.be/wordpress/wp-content/uploads/2015/02/Simple-RF-Power-measurement-W7ZOI-W7PUA.pdf

ossia quella visibile nell'immagine sotto, la sonda è per un Wattmetro basato su AD8307, ma direi che aggiustando i valori dei componenti ed usando lo stesso approccio costruttivo, si dovrebbe riuscire a far agganciare il frequenzimetro ed a non aver problemi anche usando la sonda in VHF; da notare che "L1" è un pezzetto di foglio di rame (vedere il PDF per dettagli, anche relativamente alle modifiche al circuito iniziale), "R1" (a...c) sono resistenze da 820 Ohm - 1/2W, mentre "R2" è una resistenza da 51 Ohm - 1/4W; ovviamente i connettori "N" usati per quella sonda possono essere sostituiti con connettori di altro tipo, se desiderato, ad esempio una coppia di BNC per la linea passante ed uno SMA per l'uscita verso il frequenzimetro

Ma se dài un'occhiata alla tabella vedi che le soluzioni (anche testate e commentate nel topic) per 100W le ho funzionano (tranne quella con 1M, che non prendeva in VHF). Ora sto rimuginando su come, se è possibile, evitare di friggere il partitore nel caso debba alzare la potenza al limite dello strumento, cioè 400W per il rosmetro Proxel e 200W per quello Nissei. Io manco ce li ho 200 e 400W. Anzi ce li ho (lo Zetagi BV2001) ma non ho al momento nessuna intenzione di usarli. L'idea di fondo è che non sarebbe male realizzare un partitore che non si danneggia se si utilizza il rosmetro in cui è inserito al limite delle sue possibiltà. Quello che mi proponi è per misure fino a 100W e io ipotizzo 200 e 400, sempre con l'intento - però - di poter misurare la frequenza a diciamo 1,5 o 2-3 watt.
A ogni modo data la forma di prodotto quadratico rispetto alla corrente della potenza, ho paura che una soluzione da 0.2 a 200W o 400W non esista salvo usare resistori grossi come un alluce.


AZ6108

#281
bv2001... 4 tubi 519, uno in pilota e 3 in finale [emoji1] ? Ok, togliamo "la tara" e diciamo 70W a tubo...(FINALE ! quindi 3 519 griglia a massa, diciamo 210W AM ed è grasso che cola)


When you have eliminated the impossible, whatever remains, however improbable, must be the truth.


1vr005

#282
L'RCA femmina è buono. Sostituendo i resistori presenti con 4.7K e 100 ohm, il gingillo prende con 0.1W (se il Nissei è preciso a quel livello di potenza) circa come l'altro tap in scatola di sgombri con gli stessi valori di resistenza. Prima non prendeva perché i resistori precedenti (820/75K) erano troppo grandi.
Al foglio di calcolo ho aggiunto, oltre alle potenze, le tensioni e le correnti.
Con tutti i dati sotto gli occhi mi accorgo (e occhio alle pareidolie nel pattern recognition umano) che usando il partitore nel rosmetro Nissei (6800 e 82 ohm), il frequenzimetro aggancia con la stessa corrente di circa 0.32mA col quale agganciava la scatola di sgombri con 1000/100 ohm, ma a potenze diverse.
Ora potrei provare a risolvere rispetto a R la formuletta R=V/I con V quella diciamo di 0.8W in input su 50ohm, cioè 6.3V, I=0.00032A (che potrebbe essere quella alla quale l'argagno aggancia) e vedere cosa esce e se provato in pratica funziona.
Stacco la spina al light saber. È ora di passare a fare altro.

1vr005

22K e 260 ohm: 0.29mA a 0.8W. Stasera o domattina provo. Se aggancia con 1W procedo così. Basterebbero resistori da 0.5W a 100W di input (con 1,1V di output) e da 1W a 400W di input (con 2.3V di output). Per cui si salverebbero capra (misurare a bassa potenza) e cavoli (non bruciare i resistori con eventuali potenze elevate).

Il calcolo esatto sarebbe 19687.5 ma in casa ho quel che ho. [emoji28]


1vr005

#284
Ho trovato che un'accoppiata migliore e con valori standard è 18K e 220 Ohm, sempre con funzione di trasferimento 0.012. Rammento che ho risolto R=V/I per I=0.00032A con in input i V=6.3V degli 0.8W su 50 ohm di carico fittizio o antenna.
Risultato, prende e misura stabile con 3 watt spaccati in antenna misurati dal rosmetro wattmetro Nissei RS-502 e 2W su carico fittizio. Sempre su carico fittizio, anche lo Zetagi HP-201 misura 2W alla soglia fra aggancio instabile e stabile. Mi aspettavo che prendesse con qualcosa meno (diciamo 1W, 1,5W).
Potrei anche accontentarmi, perché con 200W (fondo scala del Nissei) avrei bisogno di resistori da 0.5W e a 400W (fondo scala del Proxel) saremmo a 1.1W e andrebbero bene resistori da 2W.
A occhio e croce potrei anche accontentarmi, ma il pallino di arrivare almeno a 1W lo mantengo, per cui proverò qualche coppia di resistori di livelli più bassi.
Per chi non è dedito al QRP, comunque, è chiaro che con due resistori da 2W di rispettivamente 18K e 220 ohm si va pacifici da 3W ad almeno 400. Iniziavo a dubitare che fosse possibile coniugare QRP e QRO - ci sono sistemi che non ammettono soluzioni - ma questo a questi livelli di potenza ce l'ha.

1vr005

#285
Eureka. Ho saltato 18K/220 e ho provato direttamente 15K/220ohm. Non avendo il 15K in casa ho fatto una serie fra un 4.3K e un 10K (quel che avevo) e il 220 ohm c'era, usando i primi tre resistori senza badare alla potenza - tanto provo da 3W in giù.
Aggancia e legge stabile a 0.7W letti sul Proxel SX-1000 che diventano 1.25W se letti sul Nissei RS-502. [emoji108]
Direi che ci siamo. Si leggerebbe la frequenza anche con un vecchio Alan 68 non-S, quello con 1.5W di potenza di uscita omologato nel 1981.

Rispettivamente a 1.5, 100 e 400W di uscita dal trasmettitore, le tensioni di uscita del partitore (calcolate)  sono 0.134V, 1.098V e 2.196V. Mi paiono livelli accettabili, forse è un po' inquietante per il frequenzimetro quel 2,2V a 400W. Ma se si deve sparare quella potenza e si hanno dubbi si può sempre staccare il cavetto che va al frequenzimetro.
Sempre a 1.5, 100 e 400W di potenza di trasmissione, le correnti (calcolate) sono 0.61mA, 5mA e 10mA. Con questo i diodi smd nel frequenzimetro dovrebbero essere al sicuro.
Circa le potenze sui resistori (calcolate) , rispettivamente a 1.5, 100 e 400W di potenza d'uscita, siamo a 0.005W, 0.35W e 1.41W. Visto che i 100W capiteranno ma i 400W sono solo ipotetici, resistori da 2W andranno bene.
Il manualino dice che la sensibilità è migliore di 60mV (che con questo partitore sarebbero 0.32W in ingresso), ma secondo i miei calcoli ho lettura stabile con 92mV (0.7W in ingresso). Teniamo presente però che ho usato rg174 e connettori RCA non per rf e qualcosa si può perdere lì. Anche le letture dei wattmetri amatoriali da 140€ a quei livelli così bassi di potenza e lontano dal fondo scala possono non essere accurati e potrei ritenere di misurare la frequenza a potenze più alte di quelle reali.
Ora vediamo in Aliexpress cosa mi costano una decina di resistori da 15K e 220 ohm a film di carbonio da 2W senza mettere in moto l'auto e andare in città.
Non posso che ringraziare ulteriormente @r5000 che mi ha messo sulla strada di come ragionare su questo problema. Tentando sostanzialmente a caso coppie di resistori col solo vincolo di avere una funzione di trasformazione del partitore data ci avrei passato il resto dei miei giorni.

AZ6108

OTTIMO !

Ora, contrariamente a quello che fanno in molti (purtroppo), termina i test ed alla fine posta schema con tutti i valori e foto, così il povero disgraziato che, nel 3150 troverà questa discussione, avrà un riferimento [emoji41]
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AZ6108

se non sai come disegnare e postare lo schema ... usa questo

https://www.digikey.com/en/schemeit/project

disegni lo schema, lo esporti come immagine "png" e lo posti, facile come 1 2 3 [emoji12]
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1vr005

Com'è il simbolo del connettore d'antenna? Intendo la femmina a pannello.

1vr005

Trovato, guardando lo schema dell'Alan 48🙄
Senza passare all'ufficio complicazione affari semplici, come schema possiamo accontentarci di questo. Manca il pallino nero di connessione al centrale del connettore ma immagino che si capisca lo stesso.

AZ6108


così è più bellino (10 secondi di "schemeit) [emoji1]

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1vr005

#291
Bellino così, sì. Non ci avrei speso quei 10 secondi ma il risultato è bello leggibile.
Nel frattempo ho ordinato i resistori in Cina. Nel caso una volta montato nei rosmetri diventi più sordo (ma quando ho replicato un rf-tap provato in scatola mettendo uguali componenti in un rosmetro la sensibilità è risultata maggiore), ho ordinato oltre ai 15k anche dei 13k. Non si sa mai. Abbassando un po' R1 a pari R2 dovrebbero aumentare un po' la corrente e la tensione in uscita.
Penso che sia da sottolineare un punto: questa cosa funziona con i pezzi che ho in mano io e con cavetti e connettori  che ho usato io, ma non mi sento di garantire che vada bene per chi usa un altro tipo di cavo o altri connettori, o a cui capita in mano un modulino cinese meno sensibile. Mettendo BNC al  posto degli RCA e rg58 al posto del 174, suppongo che aumenti la sensibilità, ma poi quando si alza la potenza cosa succede al frequenzimetro?
Mettendo come uscita due boccole da alimentatore cui attorcigliare con le dita due fili qualunque per andare poi al frequenzimetro prende ancora a 0.7-1.3W? Anche qui, non lo garantisco. Dunque chi si farà questa cosa farà bene a fare un montaggio temporaneo di prova e solo poi, accertato che funziona, prendere i componenti definitivi e finalizzare nei dettagli.

AZ6108

facendo riferimento allo schema che ho postato, supponi di connettere J3 al punto di connessione tra R1 ed R2 usando una resistenza (da calcolare) e di aggiungere in parallelo a tale resistenza uno switch, chiudendo lo switch avresti il range "basso", aprendolo... quello "alto"
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1vr005

Ho controllato se l'8 cifre con questo partitore (14.3k e 220 ohm) in scatola di tonno prende in VHF e UHF.
Non ho una radio con potenza regolabile con continuità su queste bande per cui ho provato col minimo a disposizione ora con gli apparati che ho collegati all'alimentazione regolati alla minima potenza.
In 145.500 (Yaesu FT-1900) con 3W secondo il Nissei e 2W secondo il Proxel prende perfettamente e dà lettura stabile.
In 433.500 (TYT TH-9000D) con 8W sia per il Nissei sia per il Proxel prende perfettamente e dà lettura stabile.
Misurando le stazionarie con il Nissei con antenna flowerpot interna trovo ROS 1,3 in 70cm. Il che fa ben sperare che l'RF-tap con quel bypass interno di 2,5 cm non crei particolari disadattamenti sulla linea.

In carico fittizio, sempre in UHF, abbiamo:
Rosmetro Proxel:
Senza RF-tap: ROS 1.4
Con RF-tap in linea: ROS 1.5


Rosmetro Nissei:
Senza RF-tap: ROS 1,35
Con RF-tap: ROS 1.1

Questo risultato col Nissei mi sorprende. Con RF-tap e carico fittizio collegato alla sua uscita ho ROS più basso che con il carico fittizio collegato all'uscita del rosmetro, senza RF-tap. Il cavetto di collegamento dell'rf-tap (qualche decina di centimetri di rg-58 di presumibile origine cinese) dev'essere un colabrodo in UHF.


AZ6108

millemila volte meglio una tratta di RG6 che una di RG58, nonostante il primo abbia impedenza caratteristica di 75 Ohm [emoji1]
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1vr005

#295
Citazione di: AZ6108 il 18 Novembre 2023, 19:39:45millemila volte meglio una tratta di RG6 che una di RG58, nonostante il primo abbia impedenza caratteristica di 75 Ohm [emoji1]

Buondì. Nel caso specifico ci sarebbero circa 0.122 dB di differenza di perdita data frequenza e lunghezza del cavetto (61 cm esclusi i connettori). Un sacrificio certo duro, ma che con un po' di abnegazione e spirito di sacrificio si può sostenere senza sconfinare nell'eroismo. Certo non è da trascurare su lunghezze apprezzabili.
Resta da capire, visto che apparentemente il mancato uso di RG6 non c'entra, da cosa dipenda il calo di ROS con rf-tap vs senza in UHF. 

1vr005

Vedendo che con 100W i resistori mi lavorano con 0.67W ma a 400W stanno a 1.33W da dissipare anche a frequenzimetro staccato e pezzi da 2W potrebbero finire per accumulare calore e danneggiarsi durante un uso prolungato, su Aliexpress hanno attirato la mia attenzione dei meravigliosi resistori a film di carbonio da 5W, grandi come un mio mignolo. [emoji1]
Ma mi sono detto, quando mai faccio un uso prolungato di potenza io? Ieri ho fatto QSO locale con 200mW e il corrispondente con Kenwood 590 mi dava 9+30.  [emoji1] [emoji1] E ho resistito alla tentazione. Anche perché fra pezzi e spedizione sarebbero stati 5€ di resistori che poi nei rosmetri non ci entrano, andrebbero bene solo per scatolette esterne.
A ogni modo, ho ritrovato il mio "carico fittizio della caritas" da 2W, cioè un resistore da 47 ohm applicato direttamente su un SO-239 e ho provato a trasmetterci dentro per una manciata di secondi con potenze di poche centinaia di milliwatt. Si scalda in modo percepibile. Non so, usato a 2W di input, quanto ci metterebbe a bruciarsi. Si può sempre provare.

dummyloaddellacaritas.jpg


1vr005

#297
Citazione di: 1vr005 il 16 Novembre 2023, 20:03:56Eureka. Ho saltato 18K/220 e ho provato direttamente 15K/220ohm. Non avendo il 15K in casa ho fatto una serie fra un 4.3K e un 10K (quel che avevo) e il 220 ohm c'era, usando i primi tre resistori senza badare alla potenza - tanto provo da 3W in giù.
Aggancia e legge stabile a 0.7W letti sul Proxel SX-1000 che diventano 1.25W se letti sul Nissei RS-502. [emoji108]

Mi auto-quoto per ricordare cosa avevo fatto, misurato e detto.

Obene, ho estratto dalla scatoletta quel partitore e lo ho replicato usando 4 resistori da 56K/2W in parallelo come resistenza maggiore e 3 resistori da 680 ohm/2W in parallelo come resistenza minore. Alla prova del tester ho 13960 ohm (contro i 14130 precedenti) e 224 ohm (contro i 223 precedenti), e mi aspetto che il frequenzimetro agganci in modo pressoché identico a quello che quoto, cioè a 1.3W circa misurati col Nissei.
Invece a 27 MHz (faccio le prove sul 19A 27.195 con carico fittizio) prende a 0.2 watt di Nissei, quindi a 3.2V in entrata e 50mV in uscita. Per 170 ohm di differenza. [emoji54]
Con variazioni così minime di resistenza trovare variazioni così macroscopiche di potenza necessaria per la lettura mi sorprende. Potrebbe esserci di mezzo l'effetto di qualche funzione che nel range 0-1 della potenza in entrata varia in modo molto ripido.
Con quel partitore a 0.2W abbiamo 0.23mA (valore inferiore a quelli con lettura stabile nelle prove precedenti) e appunto 50mV in uscita. Ad ipotetici 400W avremmo 2.233 volt di uscita e 1.43W, che i 4 resistori da 2W dovrebbero tenere.
Ho tenuto distanti i resistori che compongono i 220 ohm, ma essendo 4 non è stato possibile fare lo stesso con quelli per i 14K, altrimenti non ci stavano.
Uno degli scopi di questo test era anche quello di saggiare a pelle l'effetto della potenza sui resistori. Ho rilevato che con un solo resistore da 2W 50 ohm usato come carico fittizio, basta trasmettere per pochi secondi con 2W per percepire il suo riscaldamento. Ma con questo partitore ho trasmesso per 1 minuto con 5W e toccandoli li sento ancora freddi. Il giochino potrebbe essere utile.
Resta da vedere come va così in VHF e UHF. Ora ho i refori più lunghi di prima, e potrebbe non essere bene a quelle frequenze.

tap_paralleli.jpg
Va da sé che dei paralleli simili nelle scatolette dei rosmetri Nissei e Proxel che ho non ci entrano. Ci starebbero comodi nello Zetagi che dentro è enorme e semivuoto.

AZ6108

evviva, hai scoperto che i resistori in parallelo funzionano, ora ti resta da scoprire l'olio minerale come dissipatore e poi potrai stendere la tesi
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1vr005

Il mattino ha l'oro in bocca.

Ma si vede ancora in giro quella cosa arcaica col barattolo di olio? Qualcuno sotto gli 80 anni lo ha realizzato nell'ultimo lustro? No no la stufa a olio non mi interessa. Potrebbe andarmi bene come scaldaletto, che qui d'inverno il freddo punge, ma ci sono gli scaldini cinesi che vanno in temperatura in 6 minuti e costano sui 7 euro.
Quella è roba che è stata messa online 25 anni fa, quando era già arretrata. Adesso si fa così. Come variazione, monterò il connettore su un piccolo profilo di alluminio a L in modo da poter arrivare al resistore con un cavo orizzontale. Così sul lato alette posso applicare una ventola. Altri 4 distanziatori o non so cosa per tenerlo almeno 3-4 cm rialzato dal tavolo ci vanno, così un minimo d'aria circola anche sotto. Non credo che mi servirà mai ma ho già tutto l'occorrente in casa e prima o poi per ammazzare il tempo lo farò.