1A0C ordine di malta on-air

Aperto da IZ8XOV, 28 Dicembre 2014, 11:41:51

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IZ8XOV

Come segnalato da Wilson c'è On-Air questa stazione http://www.qrz.com/db/1A0C a tal proposito vi segnalo questo articolo di Dx Coffee dal titolo "1A: un DX con oltre novecento anni di storia"

Ci sono alcune entità del DXCC che, indipendentemente dalla loro posizione nella classifica dei "most wanted", fanno battere il cuore dei DXer all'impazzata. Il Sovrano Militare Ordine di Malta è senza dubbio una di queste. "The Dx Magazine" ci dice che è al 79esimo posto nella classifica dei Country più ricercati al mondo. Per la "West Coast" americana è un "most wanted" fra i primi 30, per Asia e Giappone si posiziona attorno al 44° posto. Solo per l'Europa è oltre il 100° posto, ma ciò non sembra minimamente impensierire i DXer del vecchio continente, che con le loro chiamate generano il muro invalicabile su cui sono naufragate le speranze di molti di ottenere anche un solo QSO.

Come mai lo SMOM è Country?

1A0CL'Ordine di Malta, forte dei suoi oltre novecento anni di storia, vede la realtà secondo una prospettiva che potremmo definire paziente e "millenaria". La determinazione è quindi una componente essenziale per chi pensa di voler approcciare una così antica e prestigiosa istituzione.

E fu proprio grazie alla forte determinazione di un gruppo di romani che si riuscì, il 29 settembre 1981 (con convalida delle QSL da gennaio 1982), ad aggiungere lo SMOM alle entità valide del prestigioso DX Century Club (vedi Radio Rivista n.1 Gennaio 1983).

Sicuramente, se tutto ciò è stato possibile, va reso merito a chi per primo, ha creduto in questo progetto e si è speso per esso. Mi riferisco al nucleo storico di Mario Gallavotti I0MGM, Mario Monaco I0MXM, Alfonso Porretta I0AMU, Tony Privitera I0IJ, Antonio Vernucci I0JX e tanti altri, che non sono in grado di elencare, ma che negli anni '80 hanno investito tempo e fatica affinché l'ARRL riconoscesse le straordinarie peculiarità dell'Ordine di Malta. Mesi e mesi passati a studiare la complessa e travagliata storia dell'Ordine hanno regalato a Roma il primato di essere l'unica capitale al mondo che può vantare tre entità DXCC sul suo territorio.

Pochi sanno che il prefisso 1A fu scelto in occasione delle prime trasmissioni, appunto negli anni '80, seguendo la prassi del momento, che vedeva altre entità "particolari" usare i prefissi del blocco 1AA-1ZZ non allocato dalla ITU. Si trattava, infatti, di una serie lasciata libera per le attività radioamatoriali che originavano da territori "dubbi" o "contesi". All'epoca, Spratly usava 1S, mentre le operazioni da Minerva Reef avvenivano avvalendosi del prefisso 1M. Il team capitolino optò quindi per 1A, che non era mai stato usato prima, nell'ottica di sottolineare che le attività non avvenivano dal territorio Italiano. Da quel momento in poi, la scelta non venne mai messa in discussione, mentre si dibatté sul suffisso. Una stazione con indicativo 1A0A aveva, all'epoca, il sapore di una operazione piratesca. Dimenticate le mode odierne di call-sign da contest sempre più corti; si optò così per le due lettere KM (Knight of Malta). Si raggiunse così l'accordo e 1A0KM entrò nella storia del DX.

La nascita di 1A0C

1A0CLe circostanze che portarono, di fatto, alla nascita della prima stazione operante dal Sovrano Militare Ordine di Malta sono, ahimé, tristemente note. 1A0KM nacque infatti per supportare le comunicazioni fra le unità dell'Ordine che operavano nei luoghi colpiti dal grande terremoto del 1980 in Irpinia e la sede centrale di Roma. In un certo senso, 1A0C ha visto la luce in circostanze molto simili. Alcuni radioamatori del CISOM (il Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta) avvertivano infatti la necessità di approfondire l'aspetto legato alle trasmissioni di emergenza.

Da tempo si lavorava ad un progetto ad ampio raggio legato proprio a questa tematica e, da oltre un anno, erano stati rilasciati, dal Gran Magistero, alcuni nominativi radioamatoriali che il Corpo di Soccorso aveva poi riassegnato ad altrettanti operatori. L'emergenza del terremoto dell'Emilia ha quindi rimescolato le carte, presentandosi in tutta la sua drammaticità e sottolineando quanto ancora necessarie siano quelle competenze negli scenari in cui il CISOM quotidianamente svolge la sua opera.

Entità difficile da attivare

Come si sa, tuttavia, una cosa sono le licenze, un'altra le autorizzazioni per esercitare la stazione dal territorio di questo Ente di diritto internazionale.

I permessi per installare una stazione da Radioamatore vengono rilasciati con il contagocce e sempre in periodi dell'anno in cui l'attività diplomatica e di servizio lo permettono. Parliamo comunque di periodi quasi sempre brevi, non per forza coincidenti con le migliori aperture propagative, in cui occorre far convivere diverse antenne e stazioni in un giardino lungo appena  100 metri e largo 70. Angoli, path, radiali, ingombri, ancoraggi, devono essere studiati in una maniera molto più simile ad un campo di "Tetris" che non ad un "field day". Innanzi tutto bisogna preservare le opere e la ricca vegetazione di un luogo che non solo è patrimonio della Roma Antica, ma anche dell'intera umanità. Dunque non si possono usare ancoraggi per le antenne che poggino su piante, alberi o pareti, abbiamo dovuto usare picchetti ben piantati per terra.

Tutto si deve incastrare perfettamente in un gioco di compromessi fra le performance e le dimensioni delle antenne, anche per non rovinare il decoro del luogo, per esempio bisognava sempre lasciar libero il famoso corridoio visibile dal buco della serratura sulla Piazza dei Cavalieri di Malta da cui è possibile ammirare sullo sfondo il cupolone della Basilica di San Pietro.

1A0CAlla fine si debbono fare delle scelte, e ci si trova a rinunciare sempre a qualche cosa. Ciò, quest'anno, per noi, ha voluto dire non operare in 160 metri, per via, anche, del periodo propagativo non proprio indicato per tale banda.

Quelle relative alle attrezzature non sono, peraltro, le uniche difficoltà cui va incontro chi si trova ad operare da 1A. Roma, come tutte le grandi città, regala infatti un livello di "noise" abbastanza alto. Di fatto, si cerca di fare del proprio meglio in mezzo a rumori di ogni genere. Però, nonostante tutte queste difficoltà, il fascino che ha trasmettere da quel fazzoletto di terra nel cuore di una metropoli, non ha eguali.

41.000 QSO in 4 giorni

Dall'esterno, giudicare una spedizione tenendo conto di tutti i fattori è un'impresa quasi impossibile. Sicuramente dall'interno, un team sa se le dinamiche del gruppo hanno funzionato al meglio e se gli obiettivi che ci si era prefissi siano o meno stati raggiunti. 41000 QSO in così pochi giorni credo che possano, a ragion veduta, collocare questa attività fra le meglio riuscite della trentennale storia di questo prefisso. Il lavoro preparatorio che ci ha portato a questo evento è stato lungo e faticoso. Innanzi tutto far convivere due gruppi di operatori senza attività comuni pregresse alle spalle. Oltre al gruppo originario del CISOM, Giorgio IZ4AKS (1A0X) e Francesco IZ7KHR (1A0Z), il team contava anche sulle furie rosse dei DxFriends (Tony EA5RM, Roberto EA2RY, Manuel EA7AJR, Jose Ramòn EA7KW, Flo F5CWU e Fabrizio IN3ZNR) e su altri operatori: Gabriele I2VGW, Luca IW0DJB, Pasquale IZ8IYX, Hans PB2T e Les SP3DOI. Operare in un team internazionale è sempre una bella esperienza e occasione di imparare e scoprire tante cosa nuove, sempre che non ci si metta di mezzo una finale dei Campionati Europei di Calcio Italia-Spagna...un'esperienza drammatica per noi italiani!

Ma torniamo a noi...bisognava curare al massimo la lista delle attrezzature, perché, nonostante ci trovassimo a Roma, il tempo a disposizione era poco e non potevamo permetterci di ritrovarci con poco cavo coassiale, con una presa elettrica in meno o altro di questo genere. Domenica 1 Luglio eravamo già tutti riuniti nella Villa e nel pomeriggio abbiamo assemblato il di più del parco antenne, questo ci ha permesso di partire il Lunedì 2 con due stazioni, dopo poco supportate da altre due, per un totale di 4 sulle bande HF di cui una dedicata in RTTY e le altre interscambiabili in CW e SSB.

Sin dal primo momento sapevamo che non saremmo riusciti a fare tutto ciò che avremmo voluto. Abbiamo quindi deciso di investire le nostre energie su due zone del mondo ben precise: gli Stati Uniti (in particolare la West Coast) e il Giappone. Del resto, si tratta delle zone più densamente popolate di OM e che maggiormente ricercavano il QSO con una stazione dell'Ordine di Malta. La propagazione, pur essendo in un periodo del ciclo solare più propizio rispetto alle attività del 2007, ci ha regalato due potenti "flares", che ci hanno causato due periodi di blackoutf passando alcune ore chiamando a vuoto.

PB2T @1A0CSe debbo essere sincero, trovo che con l'America difficilmente si potesse fare meglio, eravamo piuttosto aperti da 250° a 20° circa, per coprire il Nord America avevamo posizionato una Spiderbeam in quella direzione proprio a ridosso del confine del giardino che da sul Tevere, questo ci garantiva il miglior angolo. Dare spazio al pile up d'oltre Oceano è risultato piuttosto semplice, i segnali erano buoni e durante la notte bande come i 20 e i 17m non si chiudevano mai permettendoci di lavorare anche West Coast e Oceania. Personalmente ho trovato molto divertente il pile-up notturno, essendo le bande prive di altri segnali era possibile allargare lo split e dare la possibilità anche a piccole stazioni di entrare nel log. Dare spazio ai VK e ZL che chiamavano insieme alla West Coast dava poi quel pizzico in più di emozione per superare il sonno. Staccarsi dalla radio la mattina presto del 5 Luglio con gli Americani che ancora impazzavano è stato difficile ma era giunto il momento del QRT.

Sicuramente, però, il risultato sarebbe potuto essere migliore verso l'Asia. Purtroppo, verso quella direzione non mancano gli ostacoli fisici e i segnali provenienti dal Giappone risultano bassi e poco decifrabili (a causa del pile-up sostenuto). Il più delle volte serviva far ripetere diverse volte il call del corrispondente per essere sicuri di aver copiato il nominativo intero. Per superare le barriere fisiche verso l'Asia abbiamo montato una Hexbeam su un tetto, ma non era abbastanza in alto per migliorarci angoli e skip verso l'Oriente. Forse si sarebbe potuto migliorare la situazione disponendo, nel team, di un operatore giapponese, in grado di velocizzare i QSO in SSB usando la lingua madre. Purtroppo però non siamo riusciti ad arruolare un collega nipponico in tempo utile per l'attivazione.

Aver dovuto rinunciare ai 160m per ovvi motivi sia di spazio a disposizione sia per la stagione non favorevole ci ha dato l'opportunità di dedicare un focus particolare alla banda dei 6m. Le precedenti attività dalla Villa Magistrale si erano svolte in periodi non proprio favorevoli ad aperture E-Sporadiche, tranne un'attivazione estiva in cui Sergio IK0FTA riuscì a sfruttare uno o due aperture E-Sporadiche.

Nel periodo della nostra attività, invece, con due flares intensi (81 C e 15 M), la possibilità di imbatterci nelle augurate aperture E-Sporadiche pareva un miraggio e in effetti solo il primo giorno abbiamo potuto godere di una intensa apertura ES. Vista la richiesta su tale banda il team aveva deciso di dedicare un operatore fisso alla postazione dei 6m. Jose Ramòn EA7KW e la sua esperienza su questa banda hanno fatto il resto.

La stazione dei 6m era separate dalla altre in modo tale da essere più vicina alla posizione scelta per l'antenna adeguata a coprire Nord America, Europa e Asia. Il timore più grosso dell'operatore dei 6m era il probabile rumore tipico delle metropoli, invece, con grande stupore abbiamo constatato che dall'alto del Monte Aventino, dove si trova la Villa Magistrale, il livello di noise era pressocchè basso, lasciandoci uno spettro piuttosto pulito.

Purtroppo lavorare l'Asia è rimasta una chimera per le stesse problematiche riscontrate sulle bande HF, invece è stato possibile portare a buon termine 23 QSO con il Nord America e un totale di 2125 QSO sulla banda dei 6m con ben 57 DXCC diversi in 4 continenti. Un risultato oltre le nostre più rosee aspettative.

Moderni per tradizione

IN3ZNR @1A0CMi piace concludere questo breve resoconto dell'attività di 1A0C con un accenno alla campagna di raccolta fondi a favore del CISOM. Tengo a ringraziare uno ad uno tutti coloro che hanno contribuito con una donazione (piccola o grande che sia) all'iniziativa. I fondi raccolti verranno destinati all'acquisto di attrezzature radio che saranno usate dal CISOM nei contesti di emergenza in cui esso opera costantemente. Appena possibile ve ne daremo evidenza attraverso un report dettagliato.

Personalmente, continuo a trovare bello (e la semplicità di questa parola non è affatto casuale), che in un momento di crisi economica mondiale i radioamatori si impegnino nella solidarietà, senza vincoli o barriere culturali. Ne è testimonianza la provenienza internazionale delle offerte che stiamo raccogliendo.

Mi fa anche piacere vedere che sul numero di Luglio/Agosto scorsi di Radio Rivista si sia già parlato di questo glorioso Ordine, segno questo di rispetto e riconoscimento verso le opere umanitarie svolte con costanza e professionalità da tempo immemore.

Così, mentre smontiamo tutte le attrezzature radiantistiche dalla villa, l'occhio cade su una serie di pannelli temporaneamente allestiti nel giardino. Una serie di immagini, scattate nei luoghi più desolati e sofferenti della terra e nelle quali vengono ritratte le attività umanitarie dell'Ordine di Malta. Fra queste spiccano tre frasi che mi hanno trafitto: la prima è "Andiamo dove gli altri non vogliono andare"; la seconda recita "Facciamo quello che altri non vogliono fare"; la terza conclude "Siamo gli ultimi ad andare via". Così, mentre chiudo la Hexbeam nel suo scatolone, mi sento orgoglioso di aver fatto parte, anche solo per qualche giorno, di questa gloriosa storia quasi millenaria.

http://www.dxcoffee.com/ita/2012/10/08/1a-dx-con-oltre-novecento-anni-di-storia/
Il radioamatore è una persona affascinata dal comportamento delle onde radio e da tutto ciò che serve ad esplorarle. E' uno sperimentatore che opera nel rispetto delle leggi e che ama condividere con gli altri le proprie conoscenze, Michele IZ8XOV

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