Emergenza eventi Emilia Romagna...circolare auto elettriche...

Aperto da HAWK, 26 Maggio 2023, 19:29:43

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HAWK

Atteso che siamo su un forum che di batterie dovremmo saperne, ovvio ad uso radio, ma nei veicoli elettrici ci mettiamo, metteremmo anche le radio; in Emilia Romagna, da oggi c'è una circolare che posto.

I vari TG e competenti, aggiungono che, posso dire che è vero,  se i mezzi di soccorso, fossero tutti elettrici, o in parte, invece che ancora endotermici ?

Chi ci andava, per quanto tempo, caricarli, corto circuiti, senza menzionare che nella mia zona, le colonnine per le auto elettriche sono alimentate da gruppi elettrogeni a diesel...quindi la parte ECO dove si colloca non la capisco...

La parola agli addetti, di sponda come Radioamatori dovremmo tutti capirne qualcosa sulle batterie e circuiti, ma magari ci manca la parte veicoli, ovvio che, i pareri sarebbero accettati meglio se non fatti da venditori di auto, batterie, et  simila, sarebbe poco opportuno, ma dai forumisti tecnici, professionali, ed addetti ai lavori.

Prego e grazie per la competente partecipazione.



dattero

ciao Carmelo,
siamo sicuri della veridicità di tali misure???
per curiosità sono andato alla fonte http://www.vigilfuoco.it/sitiVVF/ravenna/ e non ho trovato nessuna comunicazione , (magari non ho cercato bene)

PS anche qui non trovo niente?! https://www.comune.ra.it

ik2cnf


HAWK

Si Dattero è così...
Domani vedo dei volontari di questa zona che sono ora a Reggio Emilia, stanno rintrando...
Avrò indo direttamente da loro...domenica ripartono con materiale sanitario anche da Torino, gruppo unico...per il trasporto sanitario di profilassi.
Ci sono 3 croci e la PC dell' ANC...con materiale ASL 1 e 2.

Ciao buona serata...


kz

di tante fesserie questa è una delle più clamorose: in un'area in cui mancano gli spazi perché l'alluvione ha fatto disastri e sono presenti quantità immense di rifiuti da smaltire si impone che a ogni auto equipaggiata di batterie al litio sia dedicata una superficie di 150-180 mq per 15 giorni
la speranza è che le auto ibride o elettriche in provincia di RA siano pochissime

ik2cnf

Non so, probabilmente si tratta di una misura di sicurezza particolarmente precauzionale.
Non si riferisce a tutti i veicoli elettrici, ma a quelli che hanno subito immersione o si trovino in condizioni particolari.
Sicuramente non penso che i VV.FF. siano degli sprovveduti in materia.
Io sicuramente lo sono, e come me, penso tanti altri.

73 Maurizio


kz

non è il provvedimento precauzionale in sé ad essere assurdo, ne è la realizzazione pratica: si vedono in rete filmati con centinaia di auto guaste


Marcello

#7
Ragazzi, io ho qualche perplessità a trasfmormare tutto in elettrico, che cavi dovrebbero entrare in casa mia?
in una famiglia di 4 persone abbiamo 4 macchine tutte elettriche, come facciamo a ricaricarle contemporanemanete?
Che potenza ci vuole che per una macchina già devo chiedere il contatore di 6Kw.

E se aggiungiamo che stanno togliendo il GAS dalle case, i fornelli ad induzione, le caldaie saranno elettriche, tutta questa elettricità dove la prendiamo? Mah io sono un pò scettico.

Con questa scusa del green a tutti i costi ce la stanno rifilando per bene secondo me(la supposta).



kz

la produzione di energia elettrica, le reti e la distribuzione si possono migliorare, non è questo il punto.

il punto è che per una precauzione, giusta, a salvaguardia di tutti, si scarica l'intervento sui singoli cittadini, con una richiesta assurda; se accade l'irrimediabile gli amministratori potranno sempre nascondersi dietro l'inosservanza delle regole, sempre da parte dei singoli, come se le istituzioni non contassero nulla.
forse il comune avrebbe fatto meglio a indicare almeno un'area dove depositare i veicoli o la possibilità che accada qualcosa è talmente remota che basta fare un po' di terrorismo per pulirsi la coscienza...


r5000

73 a tutti, veicoli elettrici ok e le batterie degli impianti solari? roba da decine di Kw che di solito si installa nel  locale tecnico e spesso vuol dire garage propio per ricaricare la macchina... io ho ben presente le bici elettriche e i monopattini, tanto di moda quanto inadeguati all'utilizzo se piove, batterie che prendono fuoco le ho viste e fotografate, centraline corrose sono all'ordine del giorno e sicuramente con quel disastro nessuno avrà pensato al monopattino come una bomba a orologeria ma di fatto le batterie al litio non sono ermetiche e l'acqua le può rovinare ma il problema grosso è quello che c'è collegato alle celle, un microcircuito smd dove in pochi mm separano i poli e se ci và l'acqua è un'attimo fare l'arco elettrico e in ambienti chiusi come il baule di un'auto o la scocca di un monopattino il botto non è impossibile ma molto probabile e forse per questo hanno diffuso la circolare e trattano i veicoli a batteria come bombe...  sul discorso elettrico e green ci giocano alla grande, la macchina non inquina mentre viaggia ma la centrale elettrica che l'ha caricata da qualche parte inquina ma ammesso che buona parte dell'energia elettrica è realmente prodotta con l'eolico e il fotovoltaico è da vedere con i numeri che ovviamente rigirano a seconda della convenienza, io sò che dalle mie parti ci sono molti impianti fotovoltaici e c'è un'eccedenza di produzione tanto che diversi clienti si lamentano dell'allarme "over voltage" che in parole povere vuol dire che la tensione di rete è troppo alta per poter immettere la corrente prodotta con l'impianto fotovoltaico che per questo allarme produce zero e il cliente invece di ammortizzare l'impianto e guadagnare ci rimette come se piove o nevica... il problema è la rete di distribuzione vecchia e inadeguata a questo tipo di distribuzione, i cavi grossi andavano dalle centrali verso le fabbriche e i cavi sottili verso le abitazioni , ora le fabbriche consumano sempre meno e i cavi dei quartieri residenziali sono insufficienti e questa resistenza in serie nella distribuzione alza la tensione fino al livello d'allarme che blocca l'inverter, "si spera" che l'accensione dei condizionatori, fornelli a induzione ecc... assorbe la potenza generata dal fotovoltaico tanto che si vorrebbe trasformare tutte le caldaie a gas in pompa di calore  senza mettere mano alla distribuzione... o comunque tamponando il problema intanto che mettono mano alla distribuzione che è pensata per come erano i consumi elettrici di 40 anni fà...
ps: il consiglio quando l'impianto è in over voltage è di consumare più corrente con qualsiasi elettrodomestico per abbassare tensione e immettere nella distribuzione parte della potenza prodotta, alla fine riscaldi o raffreddi "a gratis" comunque ma se non sei a casa farebbe comodo ammortizzare l'impianto e invece allunghi i tempi,  le batterie si ricaricano e cedono energia di notte ma quando sono cariche perchè non sei a casa a consumare energia anche loro sono piene e non vanno oltre, aggiungere altre batterie (altro consigilio che viene dato ai clienti...) vuol dire anche aumentare i costi e i tempi per ammortizzare la spesa, di green alla fine c'è ben poco...
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599

dattero

Citazione di: ik2cnf il 26 Maggio 2023, 21:48:35https://www.comune.ra.it/stampa-e-comunicazione/comunicati/comunicati-dellufficio-stampa/misure-da-adottare-da-parte-dei-possessori-di-veicoli-elettrici-e-ibridi/

73 Maurizio
grazie , non avevo cercato bene.
però mi rimane un dubbio: il problema si pone solo nel comune di Ravenna?? i vigili del fuoco avrebbero "consigliato" tale misura solo ad un comune??

Maurizio Angelini

@ R5000...
...un'ulteriore analisi del problema distribuzione per veicoli elettrici.
Esempio:qui a Roma ci sono degli stabili che hanno circa 50 (cinquanta) condòmini,vedi zona Tuscolano.Se tutti i condòmini possedessero un'auto elettrica,facendo i conti della serva,i vari gestori della rete (Enel,Acea,ecc) dove andrebbero ad acquistare con tanto di posa in opera,il rame per (ri)cablare la distribuzione?

HAWK

Ciao a tutti, il problema è derivato da un evento che ha posto i VV.FF. a tale parere tra virgolette.
Tra i ragazzi rientrati, c'è un Radioamatore della zona, caposquadra dei VV.FF. di un distaccamento a me vicino,

Oltre che si è trovato una falla nelle brochure dei veicoli elettrici ed ibridi, prima li consigliano, pubblicano e vendono, poi a fatto avvenuto notano gli addetti tecnici e periti, non confondiamoli con i VV.FF. operativi sul campo, sia pure stessa amministrazione e ente, mancano di un paragrafo apposito di atti da fare per certe emergenze, quindi non congrui e completi.

Stamattina arriva notizia che al Ns confine con la Francia, siamo a pochi Km dal confine, è pronta una colonna dell'esercito francese, con delle pompe idrauliche che, aspettano conferma per recarsi a Ravenna, per pulizie strade, noi in Italia non le abbiamo tali e così grandi ed efficienti.

La colonna francese è stazionante da ieri mattina alla barriera di confine.

Ciao, grazie per gli interventi sulle parti elettriche.


1vr005

Citazione di: r5000 il 27 Maggio 2023, 01:02:20sul discorso elettrico e green ci giocano alla grande, la macchina non inquina mentre viaggia ma la centrale elettrica che l'ha caricata da qualche parte inquina ma ammesso che buona parte dell'energia elettrica è realmente prodotta con l'eolico e il fotovoltaico è da vedere con i numeri che ovviamente rigirano a seconda della convenienza
Vivendo in una zona soggetta ad elevata pressione di impianti idroelettrici, non posso che sottoscrivere. Il "green" inquina semplicemente altrove. Da me varie ex valli agricole sono state trasformate in laghi scacciando sostanzialmente la popolazione, sommergendo paesi, facendoci scappare anche un paio di migliaia di morti per la fretta di monetizzare (i fatti del Vajont), laghi che a tarda estate diventano distese di fango per alimentare l'irrigazione in pianura e preparare la laminazione delle piene. Per non dire dei fiumi e torrenti come Piave, Boite e Cordevole che privati dell'afflusso stoppato dai bacini idroelettrici sono diventati delle squallide pietraie con tanto di strage della fauna ittica.
L'idroelettrico inquina eccome, ma a casa di qualcun altro.

HAWK

@1vr005, una testimonianza diretta niente male.

Per la regione che mi ha ospitato per degli anni, per la quale ho un rimpianto e nostalgia più che della mia terra natia; mi pare che sai cosa ci facevo lì, quindi capisci che il contatto non era certamente da turista passante, ma al contrario, rimango perplesso su degli eventi NON EVITABILI, ma, alquanto ricorrenti nei tempi geologici,  quindi le azioni sono per mitigare e far fare meno danni.
La pianura padana fino all' adriatico alto sono pianure alluvionali geologicamente...quindi dove è la novita ?

La mappa ISPRA è chiara e redatta molti anni or sono e gli uffici competenti ne hanno ben copia...


Mi posso considerare un tecnico su varie strade non un politico quindi passo l palla, ai competenti.
ISPRA aggiorna la mappa nazionale del dissesto idrogeologico: nel 91% dei comuni italiani, oltre 3 milioni di famiglie residenti in zone a rischio — Italiano (isprambiente.gov.it)

Le zone blu scuro sono le alluvionali incontrovertibili ei inevitabili...

Ai più dotti di me, ho studiato architettura, non ingegneria ne geologia, le risposte.




HAWK


1vr005

Molto interessante la mappa. Qui ogni volta che piove viene giù tutto (ad esempio, per raggiungere Agordo sono state realizzate non so quante gallerie praticamente apposta per portare le maestranze a lavorare in Luxottica, perché ogni volta che pioveva franava sulla strada e si bloccava tutto) ma siamo zona scarsamente critica e solo per punti spot qui e lì. Il Trentino pare la patria elettiva delle frane, che essendo piuttosto siccitoso non è, come anche la Val d'Aosta, siccitosa a livello di Sicilia.
Sospetto che gli enti regionali e provinciali delle due aree autonome abbiano un tantino calcato la mano. Forse hanno loro enti preposti alla sicurezza idrogeologica. Al contrario qui sembra tutto infranabile, forse per non pestare i calli ai bacini idroelettrici - e ne sono già tracimati due a causa di frane. Di segno opposto anche l'Alto Adige, che con un territorio-fotocopia di quello trentino risulta non franoso.
Sono un po' perplesso su quella roba. [emoji1] Come minimo va integrata con altre informazioni.

AZ6108

@1vr005 da notare la dicitura in basso a sinistra sulla mappa; poi, se uno volesse veramente farsi prendere dalla depressione, basterebbe sovrapporre a quella mappa la mappa delle zone a rischio sismico e vulcanico, dopodiché ci si rende conto del motivo per cui, realizzare centrali nucleari in italia, non sia una buona idea

Presa di terra :
manciata di terriccio che, cosparsa sulle apparecchiature elettroniche, ne migliora il funzionamento

HAWK

AZ, di fatti, l' Italia è un paese geologicamente giovane, nato dagli scioglimenti dei ghiacci per i mari che prima erano pianure, quindi l' Africa spinge dal basso verso l'alto direzione ovest lo stivale...nella zolla di forza sottomarina.

Per cui non ci si scappa...

Un domani la Sicilia, sarà di fronte la Liguria, il Piemonte, V.Aosta, mezza Lombardia e parte francese, sarà o in elevazione o in subduzione, nella faglie che si scontrano, anzi non si scontrano si pressano...

I futuri italici, assisteranno ad eventi catastrofici, Noi saremo già petrolio per autoveicoli...HI. [emoji12]

Per rispetto ti cedo ad un serbatoio di un bel Mercedes....io mi accontenterò di altro...vedi come ti voglio bene ?

E ringraziamo che il sistema vulcanico Marsili è sotto 500 metri di acqua...diversamente erano uccellini amari per i campani...se decide di farsi sentire.


AZ6108

Presa di terra :
manciata di terriccio che, cosparsa sulle apparecchiature elettroniche, ne migliora il funzionamento

1vr005

Citazione di: AZ6108 il 27 Maggio 2023, 18:37:17@1vr005 da notare la dicitura in basso a sinistra sulla mappa;

Io ci leggo ISPRA. Potrebbe essere uno di quei database ISPRA che assemblano dati provenienti da diverse fonti, molte delle quali regionali, come ad esempio SCIA (quello dei dati climatici), producendo risultati di dubbia omogeneità - appunto come SCIA. Il che spiegherebbe quello che ho notato, cioè la corrispondenza in alcune aree dei livelli di criticità con i confini provinciali.

AZ6108

Citazione di: 1vr005 il 27 Maggio 2023, 19:15:14Io ci leggo ISPRA. Potrebbe essere uno di quei database ISPRA che assemblano dati provenienti da diverse fonti, molte delle quali regionali, come ad esempio SCIA (quello dei dati climatici), producendo risultati di dubbia omogeneità - appunto come SCIA. Il che spiegherebbe quello che ho notato, cioè la corrispondenza in alcune aree dei livelli di criticità con i confini provinciali.

ipotesi possibile, ma io mi riferivo alla data, quella mappa è del 2017 ... ed i dati per la valutazione di rischio non possono prescindere dall'evoluzione dei dati meteo


Presa di terra :
manciata di terriccio che, cosparsa sulle apparecchiature elettroniche, ne migliora il funzionamento

1vr005

Citazione di: AZ6108 il 27 Maggio 2023, 19:19:01ipotesi possibile, ma io mi riferivo alla data, quella mappa è del 2017 ... ed i dati per la valutazione di rischio non possono prescindere dall'evoluzione dei dati meteo
Arcivero, sì. Qui a parte questo maggio, veniamo da un biennio molto siccitoso.
Cito un aneddoto, che a me sembra divertente ma in realtà non lo è. Avendo fatto avanti e indietro per Trento per molti anni ho osservato presto che la zona di Trento era molto meno piovosa della mia. Più neve e molta meno pioggia, sia come giorni con precipitazioni sia come accumuli totali, sia anche come accumuli nei giorni con pioggia in entrambi i luoghi. Orbene nel novembre 2000 lavoravo a Trento e raccontavo a dei colleghi delle differenze di piovosità ma anche di franosità che avevo osservato. Proprio in quei giorni da me c'erano state settimane di piogge intense e tanto per cambiare franava tutto ovunque e a Trento, dove era piovuto molto meno non era ancora successo niente. Ricordo che uno dei colleghi del luogo mi disse che la prevenzione idrogeologica costava. Domenica 19 novembre 2000 ormai le piogge cumulate erano diventate grosse anche a Trento e venne giù la frana di Romagnano. L'indomani ri-incontrai lo stesso collega, confermandogli che in effetti, sì, la prevenzione idrogeologica costava. [emoji1]  Ovvero gli stavo dicendo che si faceva presto a vantare miglior prevenzione idrogeologica quando semplicemente in media pioveva meno.

AZ6108

È triste sentire opinioni come quella che hai citato, ma è ancor più triste sapere (e qui parlo per esperienza diretta) che lo stato, a tutti i livelli, gestisce le emergenze invece di occuparsi della prevenzione [emoji29]

Presa di terra :
manciata di terriccio che, cosparsa sulle apparecchiature elettroniche, ne migliora il funzionamento

kz

ho il sospetto che le mappe di quel genere abbiano una origine statistica.
in altre parole vanno bene finché le condizioni ambientali sono stabili, quando, come nel nostro caso attuale, le condizioni sono eccezionali, con lunghi periodi di siccità seguiti da piogge violentissime e concentrate in un periodo di tempo ristretto, le statistiche non valgono più nulla.