Scatole per circuiti

Aperto da 1vr005, 12 Giugno 2023, 09:06:36

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

1vr005

Questo col rosso non è venuto altrettanto bene. Come vetrino però ho usato un ritaglio di blister, che non sta bello dritto come il plexiglass. Magari dopo le feste lo rifarò meglio. Il colore è accettabile e i segmenti spenti si vedono meno di prima.
Tra parentesi, non è facile fare la posa da mister universo con tre zeri finali in HF e con l'ultima cifra all'hertz. Partendo da .004 sono stato in trasmissione aspettando che l'apparato scaldandosi scendesse a .000 ma dopo due minuti mi sono stufato e ho scattato con .001. 😄
Mi sento un po' come i tipi che sento in 40 parlare in dialetto di orto e di ricette, ma in QRZ si selfano con 14.195 sul display e tasto morse in bella vista. [emoji1] [emoji1] [emoji1]


1vr005

Ho fatto un cavo di collegamento fra frequenzimetro e presa rf utilizzando due connettori RCA maschi e uno spezzone di un cavo schermato non specifico per rf denominato Tasker C123 che ho trovato in una scatola di carabattole e credo di aver acquistato una decina di anni fa per farci un cavo di programmazione per ricetrasmettitori.
Ha maggior diametro dell'RG174, è più morbido e tiene meno la piega; al tocco sembra dotato di guaina siliconica.
 

Orbene, mi pare che per agganciare e leggere, a pari lunghezza, pari presa RF, pari frequenzimetro, pari trasmettitore, pari frequenza, richieda 0.1W watt in più del cavetto in rg174; ma leggo e misuro ancora con meno di 0.8W. Non lo userei nel piazzale sotto il trasmettitore FM della radio 88-108 della diocesi, ma a casa mia va bene.




r5000

73 a tutti, costano un pò di più ma esistono dei fogli di plastica colorata di spessore (3mm minimo) perfetti per coprire le "magagne" quando tagli o fori poco preciso, ovviamente sono da tagliare precisi e per forarli servono punte con l'angolo apposta o poco affilate (si scaldano e fondono senza tirare crepe...) ma è ben più facile da lavorare con una morsa rivestita con due gomme o legno e il risultato estetico sarà di gran lunga migliore, ci sono di tutti i colori e tra il mobile e il plexiglass ci puoi mettere un cartoncino nero se ad esempio bisogna coprire una scatoletta metallica non verniciata, questi sono validi... https://it.aliexpress.com/item/1005005885469781.html?src=google&src=google&albch=shopping&acnt=631-313-3945&slnk=&plac=&mtctp=&albbt=Google_7_shopping&albagn=888888&isSmbActive=false&isSmbAutoCall=false&needSmbHouyi=false&albcp=19982271757&albag=&trgt=&crea=it1005005885469781&netw=x&device=c&albpg=&albpd=it1005005885469781&gad_source=1&gclid=CjwKCAiAyp-sBhBSEiwAWWzTnhowmxjPRscFemMUX9NFiuQXxd_o4HUM48fx9756edITGF5EEZKu2xoCd_8QAvD_BwE&gclsrc=aw.ds&aff_fcid=41047253809e4267b6bf6dbe46724ec8-1703434551314-02933-UneMJZVf&aff_fsk=UneMJZVf&aff_platform=aaf&sk=UneMJZVf&aff_trace_key=41047253809e4267b6bf6dbe46724ec8-1703434551314-02933-UneMJZVf&terminal_id=59d4812da169448db03a1c323e1d7d8b&afSmartRedirect=y
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599

1vr005

#363
Citazione di: r5000 il 24 Dicembre 2023, 17:24:5973 a tutti, costano un pò di più ma esistono dei fogli di plastica colorata di spessore (3mm minimo) perfetti per coprire le "magagne" quando tagli o fori poco preciso, ovviamente sono da tagliare precisi e per forarli servono punte con l'angolo apposta o poco affilate (si scaldano e fondono senza tirare crepe...) ma è ben più facile da lavorare con una morsa rivestita con due gomme o legno e il risultato estetico sarà di gran lunga migliore, ci sono di tutti i colori e tra il mobile e il plexiglass ci puoi mettere un cartoncino nero se ad esempio bisogna coprire una scatoletta metallica non verniciata, questi sono validi... https://it.aliexpress.com/item/1005005885469781.html?src=google&src=google&albch=shopping&acnt=631-313-3945&slnk=&plac=&mtctp=&albbt=Google_7_shopping&albagn=888888&isSmbActive=false&isSmbAutoCall=false&needSmbHouyi=false&albcp=19982271757&albag=&trgt=&crea=it1005005885469781&netw=x&device=c&albpg=&albpd=it1005005885469781&gad_source=1&gclid=CjwKCAiAyp-sBhBSEiwAWWzTnhowmxjPRscFemMUX9NFiuQXxd_o4HUM48fx9756edITGF5EEZKu2xoCd_8QAvD_BwE&gclsrc=aw.ds&aff_fcid=41047253809e4267b6bf6dbe46724ec8-1703434551314-02933-UneMJZVf&aff_fsk=UneMJZVf&aff_platform=aaf&sk=UneMJZVf&aff_trace_key=41047253809e4267b6bf6dbe46724ec8-1703434551314-02933-UneMJZVf&terminal_id=59d4812da169448db03a1c323e1d7d8b&afSmartRedirect=y
Belli. Avevo visto cose simili ma solo verde e rosso presso un negozio ebay italiano, ma costavano 10€ + oltre 7 di spedizione e ho preferito usare un plexiglass non colorato da 1mm che avevo già col foglio di acetato dietro. Tra l'altro ora vedo nuove vendite di acetato a prezzi migliori di quelli di qualche settimana fa. Per fare una cosa robusta e con rigidità quei vetrini plastici da 3 mm dovrebbero andare molto bene.
A me tagliando la plastica dell'ultima scatola su cui ho operato è capitato che fondesse e anziché fare sfrido e polvere, e si creasse un addensamento di materiale sui bordi del taglio. Ma è bastato grattarlo via con le unghie.
Circa mascherare dall'interno particolari che non si vogliono far vedere dall'esterno, tempo fa ho notato che nel President Jackson guardando verso il display dei canali di lato da destra ci si vedeva di fianco a sinistra la luce dell's-meter, particolare che a me non piaceva.
In un market cinese nella zona cartoleria ho trovato dei fogli grandicelli (credo A3) di un materiale apparentemente plastico che non saprei come descrivere, sembrava un cartoncino spesso circa 2mm, nero, ne ho ritagliato un rettangolo a misura in modo che calzasse bene attorno a display, e poi applicandolo e richiudendo l'apparato ho ottenuto il risultato di non vedere più la luce dell's-meter nel vano del display dei canali.
Se si ha manualità, senso delle misure e precisione di esecuzione si può certo pensare di fare mascherature interne di quel tipo. Io sapendo di avere la mano poco ferma nel caso del 6 cifre con display verde con vano display troppo grande ho preferito colorare di nero con un pennarello indelebile le parti di modulino visibili da fuori e poi ho applicato l'acetato verde fra display e vetrino di plexiglass, e mi pare che non si vedano più particolari interni. Ma penso che se la si sa fare, la mascheratura con cartoncini o altro sia preferibile.


r5000

73 a tutti, sicuramente sono lavori da mano ferma e pazienza, non sono difficili da fare ma c'è chi è più portato di altri e ci si adegua alle propie capacità, propio oggi ho visto dei lavori fatti a pirografo sul legno e sono opere d'arte, io non ci provo nemmeno, se si tratta di tagliare e bucare ok ma per fare quelle sfumature butterei nella stufa un sacco di legno e sono sicuro che non saranno mai come quelli che ho visto, anche se ho in mano il saldatore da 40 anni non è la stessa cosa del pirografo...
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599

AZ6108

e tralasciamo molette e frese miniatura  [emoji1] lo so in prima persona

Violence is the last refuge of the Incompetent
Salvor Hardin


1vr005

#366
Dopo auguri, antipasti, primi, bis di primi, secondi, bis di secondi, vini, spumante, dessert, rientro e pennichella, ho messo a scaldare accesi l'IC-7300 e il frequenzimetro a 8 cifre a display rosso per tre quarti d'ora, e col metodo del battimento ho controllato l'Icom a 10MHz e a 9.996MHz rispetto a stazioni riferimento di tempo e frequenza, trovando che è preciso circa all'Hertz in entrambe le frequenze.
Poi ho effettuato qualche misura su frequenze varie, rilevando di quanto sbagliava il modulo a 8 cifre settato con risoluzione all'Hertz, cioè con 3 cifre decimali in canale L.
Questi sono i risultati. La prima colonna dà la frequenza in MHz impostata sull'Icom, e la seconda colonna riporta l'errore rilevato in Hz, cioè differenza fra la frequenza rilevata sul frequenzimetro e la frequenza impostata sull'Icom. Nel caso dei 10 MHz abbiamo sul frequenzimetro lettura 9.999,998 ed errore -2Hz.
-------------
QRG      ERR
-------------
01.000    0
03.000    0
10.000  -2Hz
27.255  -9Hz
28.000  -8Hz
50.000  -6Hz
-------------

A naso pare che a quella temperatura stanza ci sia in HF un errore non costante ma proporzionale alla frequenza, diciamo -0.2/-0.3 ppm, dati che quadrano con -2Hz a 10MHz e -8Hz a 27/28MHz. Poi non so cosa succeda in 50MHz e l'errore diminuisce.
Non potendo controllare l'Icom su altre frequenze di riferimento più alte (magari 20MHz) prendo con beneficio di inventario i risultati sopra i 10MHz. Non so se nell'Icom ci sia qualche riferimento ad alta stabilità, termostatato o cosa. Trattandosi di un entry level non mi aspetto una precisione esorbitante.
Ma per quello che costa il modulino 8 cifre Sanjian è tutt'altro che cattivo, basta non avere bisogno della precisione all'Hertz.

Buoni scampoli di Natale a tutti.


r5000

73 a tutti, se si pensa ai circuiti integrati ecc... che servivano per fare un frequenzimetro anche solo 10 anni fà e a quello che costano adesso questi modulini  si risolve con poca spesa quasi la totalità delle misure hobbystiche  e professionali, solo in rari casi serve una precisione e accuratezza maggiore che giustifica strumenti ben più costosi e soffisticati ma questi modulini vanno bene, il dubbio sulla qualità dell'oggetto che arriva a casa resta sempre ma se si accende è molto probabile che funziona bene...
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599

1vr005

Citazione di: r5000 il 25 Dicembre 2023, 19:21:2673 a tutti, se si pensa ai circuiti integrati ecc... che servivano per fare un frequenzimetro anche solo 10 anni fà e a quello che costano adesso questi modulini  si risolve con poca spesa quasi la totalità delle misure hobbystiche  e professionali, solo in rari casi serve una precisione e accuratezza maggiore che giustifica strumenti ben più costosi e soffisticati ma questi modulini vanno bene, il dubbio sulla qualità dell'oggetto che arriva a casa resta sempre ma se si accende è molto probabile che funziona bene...
Davvero, se penso che 30 anni fa mi sarà costato fra 100.000 e 150.000 lire lo Zetagi e oggi spendendo ben di meno ho tre frequenzimetri completi e altri due da completare e praticamente mi posso mettere il frequenzimetro anche sul davanzale in bagno penso che i tempi sono proprio cambiati. Il mio trabiccolo C57 era una specie di gioiello e gli amici me lo chiedevano in prestito per controllare i loro apparati.
Così mi colpisce trovare preciso all'hertz in 10.0 l'Icom. Sempre una trentina d'anni fa immaginare giusto all'hertz un entry level sarebbe stato inconcepibile. Si parlava di quei livelli di precisione per apparati militari per impieghi particolari come comunicazioni in ambito missilistico o di bombardieri. Molti apparati amatoriali nemmeno avevano la risoluzione ai 10 Hz. Inizio a sentirmi un dinosauro. [emoji1]

1vr005

#369
Ulteriore considerazione. Generalizzando (imprudentemente, visto che per un punto solo passano infinite rette e ci vogliono più misure a frequenze diverse con frequenza immessa sicura) l'errore di -0.2 ppm stimato a 10MHz, in 145MHz e 432 MHz dovremmo aspettarci rispettivamente -30 Hz e -84 Hz, che iniziano a essere tantini. Penso che se lo si vuole usare oltre le HF sia meglio calibrarlo specificamente, sempre se si trova un riferimento affidabile. Sul retro c'è un trimmerino per regolarlo.
Non ho controllato bene cosa succeda impostando offset nell'apposito menù. O meglio, ho modificato l'ultima cifra ma poi non avevo tempo e voglia di interpretare il risultato e ho lasciato perdere. Ci tornerò su. Dei ritocchi comunque si possono fare anche nel menu del frequenzimetro.

sirbone

il segnale GPS ha un riferimento a 10 MHz precisi utilizzabile per scopi di calibrazione.
ricordo diversi progetti di adattamento di ricevitori GPS, anche economici, a scopo di farne fonti di segnale per calibrazione

Citazione di: 1vr005 il 25 Dicembre 2023, 20:08:50Penso che se lo si vuole usare oltre le HF sia meglio calibrarlo specificamente, sempre se si trova un riferimento affidabile. Sul retro c'è un trimmerino per regolarlo.

1vr005

Citazione di: sirbone il 26 Dicembre 2023, 09:11:15il segnale GPS ha un riferimento a 10 MHz precisi utilizzabile per scopi di calibrazione.
ricordo diversi progetti di adattamento di ricevitori GPS, anche economici, a scopo di farne fonti di segnale per calibrazione

Sì ma già con i segnali campione a 10 e 9.996 ho trovato che la mia fonte di segnale di prova è precisa all'Hz su quelle due frequenze e posso usarla per testare il frequenzimetro, sempre su quelle frequenze. Ma se voglio calibrare il frequenzimetro a 140 o a 430 Mhz devo trovare un riferimento preciso lì. Francamente non mi sento di estrapolare con troppa spavalderia gli -0.2 ppm trovati a 10MHz fino a 130 e 420MHz di distanza. E se volessi calibrare uno di quei frequenzimetri per l'uso in VHF e UHF, dove li troverei 140-150MHz o 430-440MHz precisi all'hertz?
Non so se mi sono spiegato. In poche parole sono scettico circa la possibilità di stimare una volta per tutte l'errore dello strumento su tutto il suo range operativo con una sola misurazione in una sola frequenza.
A ogni modo, in 2 metri e 70 cm penso che avere un frequenzimetro corretto ai 100 hz per l'uso che ne faccio io sia sufficiente. Il mio è solo uno scrupolo concettuale. Non mi piace estrapolare troppo e in particolare mi fido poco di generalizzazioni basate su prove su una sola frequenza.

sirbone

ho capito.
normalmente ci si riferisce al segnale campione del GPS per calibrazioni e tarature, ma partendo dall'assunto che le successive interpolazioni siano stabili.
ricordo di aver letto da qualche parte di frequenze campione via satellite sui 400 MHz, ricercando nel PNRF ho trovato la nota 94: La frequenza campione e' 400,1 MHz. La larghezza di banda dell'emissione non puo' superare ± 25 kHz.

magari non è più in uso, inoltre presumo che andrebbero puntati dei satelliti e che la trasmissione potrebbe usare un sistema astruso, però già siamo più vicini alle frequenze di tuo interesse.

Citazione di: 1vr005 il 26 Dicembre 2023, 10:05:38Ma se voglio calibrare il frequenzimetro a 140 o a 430 Mhz devo trovare un riferimento preciso lì. Francamente non mi sento di estrapolare con troppa spavalderia gli -0.2 ppm trovati a 10MHz fino a 130 e 420MHz di distanza. E se volessi calibrare uno di quei frequenzimetri per l'uso in VHF e UHF, dove li troverei 140-150MHz o 430-440MHz precisi all'hertz?
Non so se mi sono spiegato. In poche parole sono scettico circa la possibilità di stimare una volta per tutte l'errore dello strumento su tutto il suo range operativo con una sola misurazione in una sola frequenza.


1vr005

#373
Se qualcuno ha il problema di un vetrino plastico per display o uno s-meter con qualche graffio leggero o segni superficiali lasciati pulendolo, segnalo un metodo che ho provato per la lucidatura.
Su un vetrino riciclato e abbastanza graffiato di plexiglass da 2mm che sto preparando per il display di un frequenzimetro, con una passata di normale pasta abrasiva per carrozzeria su ciascun lato sono venuti via i graffi più profondi e appariscenti, ma il vetrino è diventato opaco.
A quel punto ho dato un paio di altre passate con un prodotto di nome Sidol, che in teoria è per lucidare i metalli ma lucida benissimo anche la plastica, e sono riuscito a farlo tornare lucido e ben trasparente. Non è proprio come nuovo appena tolta la pellicola protettiva, ma è perfettamente utilizzabile per una costruzione presentabile.

AZ6108

@1vr005

invece della pasta abrasiva, dentifricio ed olio di gomito [emoji1]
Violence is the last refuge of the Incompetent
Salvor Hardin

AZ6108

#375
@1vr005

visto che si parla di scatole e strumenti

https://it.aliexpress.com/item/1005002688680051.html?gatewayAdapt=glo2ita

per il circuito, si può usare questo

https://karinya.net/g3txq/swr_meter/



e si otterrebbe un bel ros/wattmetro con ottima precisione ed in grado di misurare potenze sino al KW (ma anche potenze QRP)

da notare che i modulini con AD8307 si trovano già pronti su aliexpress (ma non solo) [emoji56] esempio

https://it.aliexpress.com/item/1005006053091392.html



basta aggiungere l'accoppiatore direzionale ed un semplice circuito integratore

Violence is the last refuge of the Incompetent
Salvor Hardin

1vr005

Questo sembra avviarsi a venire decoroso. Ho tagliato la scatola su un lato anziché su uno dei due pannellini rimuovibili predisposti (altrimenti il modulino non ci sarebbe stato in larghezza).
La scatola è questa (il modello 120x80x40):
https://it.aliexpress.com/item/1005004129368758.html
e i pulsantini sono questi, con foro da 5mm:
https://it.aliexpress.com/item/10000275031906.html
Non mi piace per niente il fatto che con un pulsante sul coperchio superiore, quando lo aprirò si muoveranno i fili, esercitando qualche forza sulle relative saldature. Prevedo facili rotture. Dovrò fare tutto perfetto al primo colpo per non dover rivedere o correggere niente.
Chiaramente i due pulsanti sono venuti a sinistra non perché io sia mancino ma perché al momento di segnare le linee dei tagli da fare mi sono distratto e ho scambiato il coperchio con il fondo, e ho sbagliato. [emoji1]  In teoria dovevano andare a destra. Potrei capovolgerlo e poi girare il modulino in modo da metterlo a posto ma così avrei i fori delle viti in alto e non sono molto belli da vedere. Anche se, per evitare l'accumulo di calore, qualche foro di areazione non ci starebbe male sulle scatole per questi oggetti.
Ora ho finito gli switch 2p on-off, ne ho ordinati altri a inizio novembre, ma pare che stiano arrivando a piedi da quanto ci mettono. [emoji36] Ho anche e finalmente finito i connettori RCA maschio che avevo da inizio anni Novanta e non posso più fare nuovi cavetti fino all'arrivo dei rifornimenti.

È da notare che per segnare i punti da forare per le viti, ho inserito il modulino da fuori con il display verso dentro e poi ho usato un Uniposca, ma due buchi sono venuti un po' fuori lo stesso. Poiché sono arcisicuro di aver segnato bene, l'unica possibilità è che il modulino sia asimmetrico fra destra e sinistra per quanto riguarda la distanza fra il lato del display e le viti. Questo complica un po' le cose e non si riesce mai a farlo perfetto. Infatti inserendolo da dentro e segnando il pannello sul lato interno, poi non ci si riesce ad appoggiare la punta del trapano bella dritta verso l'esterno e non verrà mai bene.
Per fortuna la vite in alto a sinistra entra bene anche così.
Questo - o un altro uguale - finirà regalato. Un amico mi ha regalato o svenduto un bel po' di roba e gli devo un favore. Però dovrò fargli anche la scatoletta presa RF. [emoji28]

AZ6108

Hai intenzione di verniciarlo prima del montaggio finale ? Per i pulsanti, basta tenere una delle due coppie leggermente più lunga o usare dei "faston"
Violence is the last refuge of the Incompetent
Salvor Hardin

1vr005

#378
Citazione di: AZ6108 il 29 Dicembre 2023, 12:04:05Hai intenzione di verniciarlo prima del montaggio finale ? Per i pulsanti, basta tenere una delle due coppie leggermente più lunga o usare dei "faston"

No, lo lascio col colore di origine. Quel grigio non mi dispiace.
In effetti un qualche connettorino che mi permette di disconnettere due fili saldati al pulsante da due fili saldati al modulino mi consentirebbe anche di aprire senza rompere niente. Si solleva un po' il coperchio, si stacca il connettore, e poi si apre del tutto. Devo frugare nei cassetti per vedere cosa ho. Qualcosa di adeguato potrebbe esserci.




1vr005

Questi andrebbero bene per disconnettere il pulsantino sul coperchio quando apro: i connettorini JST.

https://it.aliexpress.com/item/1005003390942788.html

Ma non ne ho in casa. Cerco un'altra soluzione con quello che ho. In cantina devo avere qualche vecchio PC degli anni ottanta e novanta da cui si potrebbe prelevare qualche pezzo.

AZ6108

un paio di faston li trovi anche dal benzinaio
Violence is the last refuge of the Incompetent
Salvor Hardin

1vr005

#381
Cornici con vetrino colorato. Quella larga 79mm è un pelo troppo piccola.
Forse ordinandone o mettendone una nel carrello, poi in "potrebbe piacerti" il Grande Fratello di AliExpress fa vedere gli altri simili prodotti disponibili.

https://s.click.aliexpress.com/e/_DEdxIOz

1vr005

Questo stupido connettore mi ha appena fatto fuori l'ennesimo fusibile del cavo di alimentazione. Bisogna inserire il maschio molto attentamente perché se si va a tentoni è possibile fare corto fra il polo positivo del maschio e il negativo della femmina e salta il fusibile. [emoji35]
È comodo perché occupa poco spazio sul pannello posteriore - mentre quelli con solo plastica all'esterno ne richiedono di più - ma poi ci vuole un nastro trasportatore da qui alla Cina per far arrivare un flusso continuo di fusibili di ricambio. [emoji35] [emoji35]
In alternativa si può spegnere l'alimentatore ogni volta che si sposta l'alimentazione da un frequenzimetro all'altro o - meglio ancora - avere un cavo per ogni frequenzimetro in modo da non dover spostare mai niente.

AZ6108

invertire positivo e negativo [emoji56] ?
Violence is the last refuge of the Incompetent
Salvor Hardin

r5000

Citazione di: 1vr005 il 01 Gennaio 2024, 15:18:10Questo stupido connettore mi ha appena fatto fuori l'ennesimo fusibile del cavo di alimentazione. Bisogna inserire il maschio molto attentamente perché se si va a tentoni è possibile fare corto fra il polo positivo del maschio e il negativo della femmina e salta il fusibile. [emoji35]
È comodo perché occupa poco spazio sul pannello posteriore - mentre quelli con solo plastica all'esterno ne richiedono di più - ma poi ci vuole un nastro trasportatore da qui alla Cina per far arrivare un flusso continuo di fusibili di ricambio. [emoji35] [emoji35]
In alternativa si può spegnere l'alimentatore ogni volta che si sposta l'alimentazione da un frequenzimetro all'altro o - meglio ancora - avere un cavo per ogni frequenzimetro in modo da non dover spostare mai niente.
73 a tutti, invece di cambiare fusibili a raffica usa i fusibili autoripristinanti e risolvi... poi se devi comprare le prese volanti esistono con l'anello di plastica in punta e anche con queste risolvi, ad esempio queste https://www.melchioni-ready.com/presa-coassiale-d-alimentazione-a-90-2-1x5-5x14-0mm-coaxial-3-female-90-2-1mm-433329409.html , io preferisco i polyswitch perchè risolvi con tutte le spine già fatte, poi le spine vecchie sono decisamente meglio di quelle nuove come materiali, il coperchio di plastica bisogna prenderlo a martellate per romperlo, quelle nuove gommose purtroppo si sgretolano anche prima di usarle se non si comprano da venditori affidabili come quella del link che ho postato...
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599

1vr005

Citazione di: r5000 il 01 Gennaio 2024, 17:23:4773 a tutti, invece di cambiare fusibili a raffica usa i fusibili autoripristinanti e risolvi... poi se devi comprare le prese volanti esistono con l'anello di plastica in punta e anche con queste risolvi, ad esempio queste https://www.melchioni-ready.com/presa-coassiale-d-alimentazione-a-90-2-1x5-5x14-0mm-coaxial-3-female-90-2-1mm-433329409.html , io preferisco i polyswitch perchè risolvi con tutte le spine già fatte, poi le spine vecchie sono decisamente meglio di quelle nuove come materiali, il coperchio di plastica bisogna prenderlo a martellate per romperlo, quelle nuove gommose purtroppo si sgretolano anche prima di usarle se non si comprano da venditori affidabili come quella del link che ho postato...
Negli ultimi due frequenzimetri che ho completato, ho usato quei connettori da pannello con l'anello di metallo collegato al negativo, ma solo perché a causa di nervature di rinforzo delle scatole avevo poco spazio e non potevo usarne di troppo ingombranti.
In alternativa ho ancora tre o quattro di questi, che avendo solo plastica all'esterno non sono soggetti al problema. Circa i fusibili auto-ripristinanti, ora che mi hai messo la pulce nell'orecchio - anche nel topic sulla scatoletta con le boccole extra per l'alimentatore - credo proprio che approfondirò la questione.


1vr005

Citazione di: AZ6108 il 01 Gennaio 2024, 16:41:25invertire positivo e negativo [emoji56] ?

Così invece di fare corto fra il positivo del maschio volante e il negativo della femmina da pannello, si farebbe corto fra il negativo del maschio volante e il positivo della femmina da pannello.  [emoji1]
Poi con il positivo all'interno e il negativo all'esterno esterno col DC 5.5x21 ho lo stesso connettore con la stessa polarità che si usa anche comunemente per altri accessori e dispositivi. Ho tre rosmetri con quel connettore. Mi va bene anche per alimentare il ricetrasmettitore Midland 988.
Ho solo sbagliato a usare quelli stupidi con l'anello di metallo collegato al negativo. Appena li ho visti in vendita ho intuito che ci sarebbe stato quel problema, ma scioccamente li ho acquistati e usati lo stesso. C'è una frase che prelude a tutte le catastrofi: "Ma sì, cosa vuoi che succeda?" [emoji1]


1vr005

#388
Dopo mesi di rinvii, mi sono deciso a provare a collegare il frequenzimetro con display a matrice di punti PLJ-0802-E all'rf-tap con partitore 4700/100 ohm, che non ho ancora smantellato.
Il risultato è che in 27 MHz dà lettura stabile con circa 2.5W (misurati con Nissei RS-502).
Con i vari partitori 15K/220Ohm che ho non prende e non misura niente, neanche con 10-15W in FM.
Scegliendo opportunamente i valori di resistenza probabilmente è possibile realizzarci un frequenzimetro che prende già a mezzo watt, ma non vedo facile ottenere che ne tenga 100 se non con resistori grandi come un calabrone.
Se ci si accontenta di qualcosa che fuma già a 20-30W e lo si usa solo in QRP e/o con CB omologati, con 4.7K e 100 Ohm da 1/8 di watt, in HF prende e misura con una potenza accettabile.
Notare che la tensione nominale è 9-12V e con i 13V che uso io già si ha la sensazione che sia sovralimentato. Suppongo che sia meglio metterci un LM7812 o un LM7809 in ingresso.
Se trovo lo spunto di collegarlo nuovamente all'rf-tap e all'alimentazione, magari provo anche in VHF [emoji1]

Edit. Fatti due conti, sempre con 4700 e 100 ohm con cui ci si accontenta di misurare con 2.5W minimi, con resistori da 2W ci vorrebbero oltre 100W di potenza in ingresso per farli fumare. C'è sempre l'opzione alternativa di attorcigliare qualche spira attorno a un wire di polo caldo evitando complicazioni di potenza dei resistori, ma questo modulino è proprio sordo. Quelli a led da 6 e 8 cifre con quel partitore 4.7K/100 leggevano con 100mW o meno.

1vr005

Con lo stesso partitore 4700/100 ohm, misura con lettura stabile con circa 3W anche in 2 metri. Magari è da aggiustare un po' in frequenza, ma niente mi assicura che il vecchio FT1900 sia ben impostato a 145.500.
Al momento non ho scatole abbastanza alte da farcelo entrare ma penso di completarlo. Prima o poi.


AZ6108

Citazione di: 1vr005 il 02 Gennaio 2024, 18:16:49Con lo stesso partitore 4700/100 ohm, misura con lettura stabile con circa 3W anche in 2 metri. Magari è da aggiustare un po' in frequenza, ma niente mi assicura che il vecchio FT1900 sia ben impostato a 145.500.
Al momento non ho scatole abbastanza alte da farcelo entrare ma penso di completarlo. Prima o poi.


hai considerato l'idea di un frequenzimetro portatile con alimentazione a batteria ?
Violence is the last refuge of the Incompetent
Salvor Hardin

1vr005

#391
Citazione di: AZ6108 il 02 Gennaio 2024, 18:33:51hai considerato l'idea di un frequenzimetro portatile con alimentazione a batteria ?

Puramente portatile solo a batteria no, ma ho pensato già dal primo che ho assemblato di dargli doppia alimentazione, con uno switch a 3 posizioni on-off-on (deviatore) che commuta fra acceso con ingresso connettore DC, spento centrale, e acceso con alimentazione da batteria da 9V interna. Avevo anche acquistato il portabatteria.
Poi però con la scatola che avevo per le mani in quel momento non c'era modo di fissare il portabatteria e ho lasciato perdere. Spazio per viti che poi non ostacolassero la batteria non ce n'era e ho esperienza come di operazione molto rognosa dell'incollaggio della plastica.
Successivamente ho rilevato quanto bene la colla epossidica bicomponente si attacca a quel tipo di plastica, e potrei rispolverare l'idea, anche se probabilmente farei meglio a costruire un cavo di alimentazione con presa accendisigari che userei forse di più. 
Non mi capita peraltro molto spesso di chiedermi dove sono in frequenza quando sono a passeggio, ma in qualche caso potrebbe essere utile. I Baofeng & simili non me li porto più dietro da anni perché non c'è mai nessuno in V-U negli orari nei quali mi muovo io, Link Nazionale Cisar a parte. Sempre se c'è ancora qualcuno anche lì. L'ultima volta che lo ho ascoltato è stato nel 2021.

AZ6108

Si, l'idea sarebbe proprio quella di usare un SPDT a 3 posizioni con l'OFF centrale, in modo da poter commutare tra alimentazione a batteria o esterna (che potrà anche essere la "presa accendisigari", basterebbe un cavetto), il discorso è avere la possibilità di usare il frequenzimetro anche in mobile/portatile, per cui uno scatolino relativamente piccolo sarebbe una buona soluzione; anzi, potresti anche valutare l'idea di aggiungere un voltmetro (alimentato solo quando il tutto è collegato a fonte esterna) in modo da avere uno strumento "tutto in uno" per operazioni "campali" [emoji1]
Violence is the last refuge of the Incompetent
Salvor Hardin

1vr005

Citazione di: r5000 il 01 Gennaio 2024, 17:23:4773 a tutti, invece di cambiare fusibili a raffica usa i fusibili autoripristinanti e risolvi...
Domandona per @r5000 : dopo un eventuale corto o sovraccarico, quanto ci mettono quei fusibili a tornare in conduzione?
Sto per completare un ordine di due tipi di portafusibili classici senza i moncherini di filo elettrico da saldare e, per fusibili a lama, senza faston in entrata come quelli che vanno per la maggiore adesso (vedere l'immagine) e lo stesso venditore vende anche alcuni fusibili autoripristinanti (fino a 5 ampere). Quasi quasi li aggiungo al carrello per provarli. Ma alla spedizione in 15 giorni non arrivo comunque...

AZ6108

per il "quanto ci mettono", dipende dalla regione e dalla potenza dell'imprecazione successiva al corto, ad esempio nel caso di questo tizio

https://nonciclopedia.org/wiki/Germano_Mosconi

i fusibili si ripristinano dopo 1 femtosecondo ed addirittura escono e prendono a bastonate il malcapitato che ha causato il problema
Violence is the last refuge of the Incompetent
Salvor Hardin

r5000

Citazione di: 1vr005 il 04 Gennaio 2024, 19:07:29Domandona per @r5000 : dopo un eventuale corto o sovraccarico, quanto ci mettono quei fusibili a tornare in conduzione?
Sto per completare un ordine di due tipi di portafusibili classici senza i moncherini di filo elettrico da saldare e, per fusibili a lama, senza faston in entrata come quelli che vanno per la maggiore adesso (vedere l'immagine) e lo stesso venditore vende anche alcuni fusibili autoripristinanti (fino a 5 ampere). Quasi quasi li aggiungo al carrello per provarli. Ma alla spedizione in 15 giorni non arrivo comunque...

73 a tutti, ci mettono il tempo sufficiente a raffreddarsi, 1 secondo se gira aria attorno al polyswitch, qualche secondo in più se sono resinati dentro l'alimentatore ecc...  di solito io li saldo direttamente sulla boccola o presa d'alimentazione e se c'è un circuito stampato li lascio in piedi abbastanza liberi da smaltire il calore velocemente, considera che il corto che fai con lo spinotto mentre lo inserisci è momentaneo e quindi probabilmente non fai nemmeno in tempo a scaldarlo, mentre se fai un corto permanente o c'è un guasto il polyswitch si scalda e resta caldo fin che non togli di mezzo il corto, la corrente circolante si riduce a seconda del modello a valori minimi o comunque bassi da non fondere cavi e piste, ho provato con 5A e durante il corto la corrente scende a 50 mA ma questo valore dipende dal modello specifico di polyswitch, considera anche che il tempo d'intervento lo fà assomigliare a un fusibile ritardato dove per una frazione di secondo la corrente è maggiore della corrente d'intervento, anche questo valore massimo dipende dal modello specifico, diciamo che non è un problema quando usi un'alimentatore da 20A e ci colleghi i polyswitch da 2A o meno per proteggere carichi a basso consumo, durante il corto la corrente raggiunge un picco elevato il doppio del valore d'intervento ma pochi millisecondi dopo interviene riducendo a un decimo la corrente circolante nel corto circuito e poi scende ancora, considera anche che a seconda della temperatura ambiente lo stesso polyswitch cambia il valore d'intervento, se molto freddo la corrente d'intervento sarà maggiore, se molto caldo interviene con una corrente minore al valore stampato sul contenitore che di solito è riferito a 25° ma anche questo valore cambia a seconda del modello, guardando un datasheet 
ci sono tutti i dati ma sono abbastanza indicativi e non assoluti, anche per questo assomigliano ai fusibili ritardati dove per correnti impulsive elevate il fusibile non salta ma nel caso di cortocircuito salta sicuramente al valore dichiarato, và anche rispettato il valore di tensione, non usare un polyswitch da 16 volt dove hai 24 volt di alimentazione, funziona le prime volte ma si scalda troppo e poi si altera e non fà più da fusibile, per questo esistono con valori di tensione differenti, usare un modello da 24 volt dove hai 12 volt funziona senza particolari problemi, la corrente di cortocircuito è un pò maggiore ma comunque bassa a sufficienza per non guastare piste e cavi, a memoria erano 100mA mentre con il polyswitch da 16 volt erano 50mA ma vale per i modelli che ho testato con l'oscilloscopio...
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599

1vr005

#396
Citazione di: r5000 il 04 Gennaio 2024, 23:37:4173 a tutti, ci mettono il tempo sufficiente a raffreddarsi, 1 secondo se gira aria attorno al polyswitch, qualche secondo in più se sono resinati dentro l'alimentatore ecc...  di solito io li saldo direttamente sulla boccola o presa d'alimentazione e se c'è un circuito stampato li lascio in piedi abbastanza liberi da smaltire il calore velocemente, considera che il corto che fai con lo spinotto mentre lo inserisci è momentaneo e quindi probabilmente non fai nemmeno in tempo a scaldarlo, mentre se fai un corto permanente o c'è un guasto il polyswitch si scalda e resta caldo fin che non togli di mezzo il corto, la corrente circolante si riduce a seconda del modello a valori minimi o comunque bassi da non fondere cavi e piste, ho provato con 5A e durante il corto la corrente scende a 50 mA ma questo valore dipende dal modello specifico di polyswitch, considera anche che il tempo d'intervento lo fà assomigliare a un fusibile ritardato dove per una frazione di secondo la corrente è maggiore della corrente d'intervento, anche questo valore massimo dipende dal modello specifico, diciamo che non è un problema quando usi un'alimentatore da 20A e ci colleghi i polyswitch da 2A o meno per proteggere carichi a basso consumo, durante il corto la corrente raggiunge un picco elevato il doppio del valore d'intervento ma pochi millisecondi dopo interviene riducendo a un decimo la corrente circolante nel corto circuito e poi scende ancora, considera anche che a seconda della temperatura ambiente lo stesso polyswitch cambia il valore d'intervento, se molto freddo la corrente d'intervento sarà maggiore, se molto caldo interviene con una corrente minore al valore stampato sul contenitore che di solito è riferito a 25° ma anche questo valore cambia a seconda del modello, guardando un datasheet
ci sono tutti i dati ma sono abbastanza indicativi e non assoluti, anche per questo assomigliano ai fusibili ritardati dove per correnti impulsive elevate il fusibile non salta ma nel caso di cortocircuito salta sicuramente al valore dichiarato, và anche rispettato il valore di tensione, non usare un polyswitch da 16 volt dove hai 24 volt di alimentazione, funziona le prime volte ma si scalda troppo e poi si altera e non fà più da fusibile, per questo esistono con valori di tensione differenti, usare un modello da 24 volt dove hai 12 volt funziona senza particolari problemi, la corrente di cortocircuito è un pò maggiore ma comunque bassa a sufficienza per non guastare piste e cavi, a memoria erano 100mA mentre con il polyswitch da 16 volt erano 50mA ma vale per i modelli che ho testato con l'oscilloscopio...
Buondì.
Grazie mille. Allora opto per un altro venditore e prendo qualche pezzo da 3 ampere per le cosine a basso consumo come i baracchini omologati, frequenzimetri, illuminazioni di rosmetri eccetera.
Di fare inversione di polarità mi è capitato una volta in vita mia e me ne sono accorto prima di accendere l'alimentatore, ma contatti accidentali per altri motivi possono capitare. Penso che il fusibile saldato alla boccola sia ottimale, perché così protegge anche eventuali utilizzatori con cavo sprovvisto di fusibile. Il cavo senza fusibile è poco raccomandabile ma per qualche prova al volo può capitare e armeggiando con fili vari può succedere di toccare da qualche parte.

Adesso che ci penso, una volta ho dovuto sostituire il diodo di protezione per l'inversione di polarità di un baracchino, per cui ho fatto inversione di polarità almeno due volte e una delle due volte me ne sono accorto solo dopo aver bruciato il diodo e il fusibile. [emoji1]
Ah ecco, malgrado il connettore tipo CB più diffuso abbia contatti disposti in modo asimmetrico, inserendolo a tentoni senza girare la radio può succedere di fare per un attimo contatto a poli invertiti. Nei Jackson, Pluto eccetera il connettore  ha il guscio asimmetrico e non si arriva a toccare niente se non con l'orientamento che dà polarizzazione corretta, ma nei Midland e simili (alcuni Intek anni Ottanta come l'M-400 40 canali AM) il guscio non ha questa asimmetria e può capitare di inserirlo rovescio: non si arriva ad inserirlo fino in fondo e bloccarlo ma può fare contatto.

1vr005

#397
Citazione di: AZ6108 il 27 Dicembre 2023, 12:33:57@1vr005

invece della pasta abrasiva, dentifricio ed olio di gomito [emoji1]

Ha funzionato, in parte.
Avevo un brutto graffio profondo ma non disastroso sul vetrino rosso rubino (credo in plexiglass) dello ZetaGi C57. Strofinandolo con carta casa imbevuta di dentifricio si lucidava ma il graffio profondo rimaneva.
Allora ho fatto una ventina di minuti di olio di gomito con pasta abrasiva per uso domestico (Arexons), non un tipo specifico da carrozziere che esiste con gradazioni di abrasività diverse. Con la pasta abrasiva è venuto finalmente via il graffio, ma il vetrino si è opacizzato. A quel punto ho lucidato sempre con tampone di carta, ma con spalmato normale dentifricio. Il dentifricio lucida meglio del Sidol che avevo provato in precedenza.
Vetrino quasi come nuovo. [emoji2]
Sono anche riuscito a rimontarlo senza graffiarlo subito di nuovo. [emoji1]
[emoji1]

1vr005

Finito anche questo. Non è venuto malaccio.
Questa è la luminosità 4 ma poi lo tengo a 1 o 2.
Il vetrino è plexiglass trasparente da 1 mm e per colorarlo di rosso ho applicato fra il vetrino stesso e il display due ritagli di acetato trasparente rosso. Un foglio solo non era abbastanza scuro.
Ora dovrò riaprirlo per regolarlo un pochino rispetto all'icom in 10 MHz. Per fare la foto in posa Mister Olympia con decimale zero ho dovuto barare col trasmettitore: questo è fuori di un'ottantina di hertz .

1vr005

Da segnalare che con quella scatola, che è questa

https://it.aliexpress.com/item/1005005659867568.html

poi per richiuderlo ho dovuto oliare le due viti originali superstiti - e tagliare le guide delle viti sul lato tagliato per creare la finestra per il display. Leggendo le recensioni trovo acquirenti che riportano la rottura delle guide o delle viti in fase di chiusura e ho preferito prevenire. In effetti le viti sono abbastanza durette a entrare e senza olio non si serravano fino in fondo.

1vr005

Dopo il Tasker C 123, ho provato un altro cavetto di collegamento fra frequenzimetro e presa rf, realizzato stavolta con cavo sat CCS 36 Digital a 75 ohm che è emerso dalla scatola di cianfrusaglie assieme al Tasker.
Pare funzionare perfettamente. L'apparato collegato ora non mi permette di scendere sotto 1.5W e a quella potenza il frequenzimetro legge senza problemi (con partitore 15k/220 ohm e cavo lungo 60 cm).

Questo è il cavo.
http://www.itc-belden.com/webcat2/getTS.aspx?Lang=ita&id=SA-36BI

E questo è il Tasker che ho provato in precedenza, che pare andare ugualmente bene ed è anche più gradevole al tatto.


Insomma pare che non ci siano particolari esigenze di cavo; penso che basti che sia schermato, e con queste lunghezze va bene anche cavo audio per microfoni. Si potrebbe farne uno in RG58, che per la sua relativa rigidità non è però molto maneggevole e potrebbe esercitare qualche forza sulle saldature degli RCA.

AZ6108

@1vr005

gli RCA sono accettabili, ma personalmente preferisco i BNC, rapidi da connettere e disconnettere, e non si sfilano "per sbaglio" tirandoli [emoji56]
Violence is the last refuge of the Incompetent
Salvor Hardin

1vr005

Citazione di: AZ6108 il 13 Gennaio 2024, 19:14:40@1vr005

gli RCA sono accettabili, ma personalmente preferisco i BNC, rapidi da connettere e disconnettere, e non si sfilano "per sbaglio" tirandoli [emoji56]

Sì sarebbero preferibili i BNC. Ho optato per gli RCA perché quello già avevo sullo Zetagi C57 e ricordo vagamente di aver avuto qualche baracchino in passato con un RCA per il frequenzimetro - ma non ricordo quale.
Devo avere qualche BNC in giro. Prima o poi provo a montarlo. Ormai per le uscite rf-tap e le entrate dei frequenzimetri tengo gli RCA ma per altre cose sarebbero migliori, e credo anche più robusti essendo di metallo.

Intanto mi è venuto in mente un motivo per preferire quel cavo CCS 36 al Tasker: il secondo è nero ed entrando in radio e frequenzimetri sul lato posteriore può strisciare la pittura dei muri. Il CCS 36 è bianco e segni sui muri non ne lascia. Da me tutte le volte che imbianco c'è da fare una passata preliminare con carta vetrata fine per togliere i segni neri dell'rg213 dai muri. [emoji1]

AZ6108

#403
vedi tu, personalmente, ormai da un pezzo, preferisco usare dei connettori "standardizzati", ad esempio BNC per la RF, avio per BF ed alimentazione a basso voltaggio...

d'altronde costruire cavetti adattatori richede veramente poco ed una volta "standardizzato" il tutto si evita di trovarsi con il classico "cavetto mancante"
Violence is the last refuge of the Incompetent
Salvor Hardin

1vr005

Una volta quando nei negozi si trovava quel che si trovava, non c'era l'e-commerce, i cataloghi erano solo cartacei e in bianco e nero, e internet lo usavano solo poche università (le reti accessibili al pubblico a quei tempi erano i FIDO, le bbs, e per un periodo frequentavo spesso Fido Livorno), usavo degli RCA per mettere e togliere il President Jackson in auto. A quei tempi già avere un secondo cavo di alimentazione per averne uno in casa e uno in auto non era scontato, e per non dover usare morsetti tipo mammuth (che in pochi usi deteriorano l'estremità del cavo e i capi vanno tagliati e spellati nuovamente) avevo applicato due RCA maschi all'apparato e due femmine al cavo che veniva dalla batteria, ognuno collegando il cavo al solo pirulo centrale per prevenire contatti accidentali. In questo modo potevo togliere l'apparato dall'auto e portarlo in casa con tanto di cavo di alimentazione. Anche in casa avevo un cavetto che usciva dall'alimentatore e i due fili terminavano con RCA rosso e nero femmina. Il grave rischio era l'inversione di polarità facendo in questo modo, visto che gli RCA rossi sono uguali a quelli neri e differiscono solo per il colore, ma non è mai successo.
Poi mi è capitata un'occasione per un Lincoln di seconda mano e ho risolto la questione in modo da non dover più spostare apparati di qua e di là: ne ho lasciato uno in casa e uno in auto. A quell'età ero abbastanza kamikaze. L'Unione Sovietica si era sciolta e c'era meno preoccupazione per eventuali stazioni di spionaggio, ma le auto con antenna davano ancora nell'occhio. [emoji1] [emoji61]
E questo spiega perché ho RCA in giro per casa da più di 30 anni. E questo a sua volta spiega ulteriormente perché ho usato gli RCA: oltre a essere conformi ad esempi che conoscevo già, ce li avevo anche già pronti in casa. Suppongo che non fossero cinesi di fascia bassa, perché la plastica non si è sgretolata e sono ancora come nuovi.

AZ6108

Che ricordi !

le BBS, FIDOnet, ARPAnet, ITAPAC...

mi hai "sbloccato" un mucchio di ricordi [emoji1]
Violence is the last refuge of the Incompetent
Salvor Hardin

1vr005

Aspettando cambio olio, gomme, convergenza eccetera ho ammazzato un po' di tempo al brico accanto all'officina, cercando tra l'altro delle vitine di ottone da M3 - che ovviamente non c'erano - per recuperare uno stilo di antenna magnetica bibanda per auto in modo da fissarla su una basetta e farne una specie di ground plane per V e UHF per base fissa. Andrebbe bene anche inox, ma nema, non c'era neanche quello in M3.
A ogni modo c'era un espositore di lastre di plexiglass e ho trovato pezzi trasparenti non colorati di 20x40 cm con spessore 3 mm che costavano 2.75€. Meno di farsele spedire dalla Cina. Se bisogna muovere l'auto e andarci apposta non conviene rispetto alla Cina, ma se si hanno da fare vetrini per strumenti e si passa vicino a un negozio di quel tipo, entrando qualcosa di buono si trova.


1vr005

Ne è uscito un altro modello.
Qualcuno ha voglia di provarlo?

https://it.aliexpress.com/item/1005006443616334.html


1vr005

Segnalazione di un problemino. Collegando un frequenzimetro con modulo PLJ-6LED (quello con display rosso e scatola grigia visto in questo topic) a un Alan 48, mi entra un fischio in ricezione, che ricorda un rumore di processore  o oscillatore come quelli dei computer di una volta.
Con President Jackson, CRT Alpha, 7900 e 9900, Lafayette Typhoon 2, e Icom IC-7300 questo non succede.
Non impedisce il traffico, ma è sgradevole.