Ricaricare seconda batteria

Aperto da michele P67, 23 Luglio 2020, 10:55:27

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michele P67

Buongiorno a tutti
Come da titolo  spesso utilizzo una batteria auto da 80A fin qui tutto ok
Visto che tale utilizzo lo faccio prevalentemente in altura ,desidero durante il tragitto oppure pause ecc poter ricaricare senza utilizzare la batteria auto ,a tal proposito avrei pensato di utilizzare un regolatore per pannelli solari  il quale preleva tensione dall accendisigari auto tale presa non è sotto tensione se il motore è spento  in più indicandomi il livello di carica mi avverte quando sono sottoalimentato ,il quesito è  il tutto può funzionare oppure crea problemi? Il carico sulla batteria è  di circa 30 A ed il tragitto di rientro a casa circa 60 minuti ,il mio  traguardo sarebbe il poter lasciare la batteria in auto in modo che al successivo utilizzo sia carica

inviato SM-A405FN using rogerKapp mobile



dattero

Devi chiedere a chi installa la seconda batteria sui camper, se non ricordo male qui su RGK c'era una discussione che ne parlava

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michele P67

Citazione di: dattero il 23 Luglio 2020, 11:06:20
Magari trovi qualcosa di interessante
https://www.stepsover.com/2018/08/04/i-nostri-consigli-riguardo-le-batterie-servizi-del-camper/


inviato PRA-LX1 using rogerKapp mobile
Vi ringrazio ,normalmente chi installa  la batteria  servizi sul camper utilizza un parallelatore, premetto che non desidero tale sistema ,in passato avevo un pak booster e si ricarica tramite spina accendisigari oppure apposito alimentatore 220v/12
Il parallelatore implica impianti fissi ecc ,io cerco un sistema per ricaricare quando uso  l'auto ed alla bisogna ritrovarmi batteria ben carica per questo ho pensato ad un banale regolatore di carica  un semplice 10 ampere  garantirebbe sufficiente corrente di carica la batteria è da 80A il quesito è se esistono  problemi nel prelevare corrente da accendisigari il quale è protetto da fusibile 16A

inviato SM-A405FN using rogerKapp mobile



IK3OCA

Nel mio camper tutto il sistema consiste in un relè che connette la batteria di servizio a quella principale del motore quando il motore è in moto e avviene la carica; quando si spegne il motore il relè stacca la batteria di servizio da quella principale in modo che non si scarichi quella principale.
Ovviamente le utenze desiderate partono dalla batteria di servizio.

73 Rosario

r5000

Citazione di: michele P67 il 23 Luglio 2020, 11:15:19
Vi ringrazio ,normalmente chi installa  la batteria  servizi sul camper utilizza un parallelatore, premetto che non desidero tale sistema ,in passato avevo un pak booster e si ricarica tramite spina accendisigari oppure apposito alimentatore 220v/12
Il parallelatore implica impianti fissi ecc ,io cerco un sistema per ricaricare quando uso  l'auto ed alla bisogna ritrovarmi batteria ben carica per questo ho pensato ad un banale regolatore di carica  un semplice 10 ampere  garantirebbe sufficiente corrente di carica la batteria è da 80A il quesito è se esistono  problemi nel prelevare corrente da accendisigari il quale è protetto da fusibile 16A

inviato SM-A405FN using rogerKapp mobile


73 a tutti, se parliamo di caricare una batteria da 80 Ah scarica al 50% vuol dire dare 40 A minimi per un'ora di carica, ovviamente la presa accendisigari non ce la può fare, se vuoi mantenere carica la batteria o hai prelevato un 10%  della capacità ok ma non vai oltre con la presa accendisigari, è necessario il collegamento diretto all'alternatore che deve essere dimensionato per la batteria da 80 Ah (più il resto dell'impianto) e ovviamente relè e fusibile adeguati...
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599


IK3OCA

Calma (ciao a tutti!), mi pare che le cifre di amperaggio siamo esagerate perchè non si tiene conto della resistenza del circuito.

Nel sito seguente a pag. 8 vi è una tabella da cui risulta con la batteria è carica 50% quando la tensione a vuoto è di 12,2 Volt e del 30% se la tensione a vuoto è di 12,0 Volt.

http://www.exoautomotive.it/news/resources/Guida%20Tecnica%20Gestione%20Batterie.pdf

Per la legge di Ohm la corrente di carica è determinata dalla differenza di tensione fra quella del generatore e quella della batteria diviso la resistenza del circuito.

Supponiamo che la resistenza del circuito (compresa la resistenza interna del generator) sia di 0,2 Ohm, anche se mi pare difficile che sia così bassa, e calcoliamo la corrente di carica.

Caso 1: tensione a vuoto della batteria di 12,2 Volt (carica al 50%); tensione di carica 13,8 Volt; la differenza 1,6 Volt che, diviso la resistenza del circuito di 0,2 Ohm, dà una corrente di carica di 8 Ampere.

Caso 2: se batteria è carica al 30% (tensione di 12,0 Volt) la corrente di carica diventa 9 Ampere.

L'inserzione di eventuali fusibili aumentano la resistenza del circuito e la corrente di carica si riduce.

Credo che nella pratica non vada lontano da questi valori.

73 Rosario


r5000

73 a tutti, se parliamo di batteria a piombo da 80Ah montata in macchina per l'avviamento ha una resistenza interna molto bassa, è in grado di avviare il motore e quindi erogare una forte corrente di spunto, centinaia di Ampere non li dai se il circuito ha una resistenza di 0.2 ohm, altro discorso per le batterie stazionarie o di mantenimento dove la corrente di spunto è molto bassa rispetto alla capacità della batteria e di conseguenza la corrente di carica è bassa (pochi Ampere) mentre nella batteria d'auto può essere decine di Ampere senza problemi, dipende solo da quanta corrente gli fornisce l'alternatore, la resistenza dei cavi è trascurabile visto che sono dimensionati per l'avviamento, bisogna chiarire il tipo di batteria utilizzato da MicheleP67 per dire se si carica dalla presa accendisigari ma sicuramente in un'ora di strada dalla presa accendisigari transitano al massimo 16Ah e se hai la batteria mezza scarica non ci metti più di 16Ah senza che brucia il fusibile...
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599

bergio70

#8
Citazione di: IK3OCA il 23 Luglio 2020, 19:35:08
Calma (ciao a tutti!), mi pare che le cifre di amperaggio siamo esagerate perchè non si tiene conto della resistenza del circuito.

Nel sito seguente a pag. 8 vi è una tabella da cui risulta con la batteria è carica 50% quando la tensione a vuoto è di 12,2 Volt e del 30% se la tensione a vuoto è di 12,0 Volt.

http://www.exoautomotive.it/news/resources/Guida%20Tecnica%20Gestione%20Batterie.pdf

Per la legge di Ohm la corrente di carica è determinata dalla differenza di tensione fra quella del generatore e quella della batteria diviso la resistenza del circuito.

Supponiamo che la resistenza del circuito (compresa la resistenza interna del generator) sia di 0,2 Ohm, anche se mi pare difficile che sia così bassa, e calcoliamo la corrente di carica.

Caso 1: tensione a vuoto della batteria di 12,2 Volt (carica al 50%); tensione di carica 13,8 Volt; la differenza 1,6 Volt che, diviso la resistenza del circuito di 0,2 Ohm, dà una corrente di carica di 8 Ampere.

Caso 2: se batteria è carica al 30% (tensione di 12,0 Volt) la corrente di carica diventa 9 Ampere.

L'inserzione di eventuali fusibili aumentano la resistenza del circuito e la corrente di carica si riduce.

Credo che nella pratica non vada lontano da questi valori.

73 Rosario


infatti...
un regolatore di carica sembra fuori luogo, dubito che i fili originali che fanno capo alla presa accendino sia di grossa sezione, ci pensano loro a limitare la corrente di carica...
Mi preoccuperei piuttosto del fatto che quando spegni l'auto hai una batteria collegata a un punto sottochiave, con tutto quel che ne consegue...
se l'impianto deve essere mobile allora DEVI ricordarti di scollegare la batteria supplementare dalla presa accendino prima di spegnere l'auto. probabilmente non fai danni, ma l'elettronica di bordo potrebbe reagire in modi imprevedibili a questa alimentazione supplementare.... probabilmente non ti fa spegnere l'auto... spero per te.
Altrimenti metti un relè che esclude la batteria supplementare quando spegni il quadro, colleghi le due batteria insieme tramite il relè, con cavi adeguati, e limiti la carica della seconda batteria, ma questo va oltre le tue premesse, dunque....
Certo è che dalla presa accendino  difficilmente potrai ottenere più corrente di quella calcolata, probabilmente meno, direi che 4 - 5A sarebbero già un successo.
ovvero una batteria carica  a metà potrebbe impiegare 8 10 ore a caricarsi completamente.

Osservazione scema... caricarla a casa??? no??

vedi tu.


Pieschy

Non son bravo come voi ne super tecnico ma io farei la cosa più semplice.
Per prima cosa parliamo di batteria al piombo quindi stessa tipologia di quella principale dell'auto. Io eviterei assolutamente di usare la presa accendisigari non e' fatta per grandi assorbimenti, fusibile a parte anche i cavi saranno di sezione ridotta quindi come si dice per non saper ne leggere ne scrivere non la utilizzerei.
La cosa più semplice? Farei una derivazione diretta dalla batteria auto all'interno dell'abitacolo utilizzando due cavi di sezione appropriata e due pinze (un po' come quelle dei booster). Se questo semplice cablaggio arriva vicino al portaoggetti si potrebbe:
1) mettere la tua batteria "da campo" lato passeggero collegare il semplice meccanismo in modo che mentre guidi verso la destinazione la batteria si carica.
2) arrivi, staccchi, riponi le due "pinze" nel portaoggetti ed amen.

Ora lo so qualcuno penserà che ho inventato l'acqua calda. Da un certo punto di vista si ma ci sono semplicissime spiegazioni. Raddrizzatori,stabilizzatori,etc,etc. non servono a nulla. L'alternatore carica la batteria principale. Se prelevi da quella i 12V sono già stabilizzati...come a dire la corrente entra non proprio stabilizzata dall'alternatore ma serve a caricare batteria che fa di suo da circuito stabilizzatore.
Bypasseresti la presa accendino che ripeto io non lo farei e bypasseresti fusibili,centraline e quanto altro.
Ovviamente poi, ma e' logico, c'è da mettere le "virgolette" se la batteria secondaria da campo da 80 ampere/ora è scarica in mezz'ora di strada la ricarichi poco, se è abbastanza carica ma non completamente allora il trucco puo' funzionare in quanto no ci sarebbe limitazione alla corrente erogata in questo banale circuito, sarebbe la batteria secondaria a seconda a "chiedere" la potenza necessaria ovviamente a discapito della primaria che pero' resta in carica grazie all'alternatore.
Ovviamente da evitare il collegamento delle pinze in fase di accensione dell'auto.
P.S: ci penso solo ora...se il "raccordo" primaria/pinze si è cosi' bravi da portarlo fino al bagagliaio il tutto sarebbe molto più pratico e sicuro. Batteria 2 in bagagliao e stop.
Con un po di sana fantasia si potrebbe mettere un semplice interruttore in modo da poter decidere manualmente quando ricaricare la secondaria :-)

Sembrerà stupido ma per esperienza spesso le soluzioni più semplici sono le più efficaci :-)))

kz

Citazione di: Pieschy il 24 Luglio 2020, 08:41:13
Sembrerà stupido ma per esperienza spesso le soluzioni più semplici sono le più efficaci :-)))

ovvero

Citazione di: bergio70 il 24 Luglio 2020, 06:18:30
Osservazione scema... caricarla a casa??? no??

ho usato per gli stessi scopi di Michele P67 una batteria da 75AH che avevo in più e ne uso ancora saltuariamente una da 7AH da scooter, sempre ricaricate a casa oppure collegate estemporanemente in parallelo con la batteria principale con pinze e cavi di adeguate dimensioni, qualsiasi altra soluzione se non ben congeniata è inutile o pericolosa, soprattutto se passa dalla presa accendisigari: ne ho smontate diverse e sono rimasto atterrito dalle ridicole dimensioni dei cavi che le alimentano (la più carente l'ho trovata su una Opel Astra H)

Pieschy

Citazione di: kz il 24 Luglio 2020, 09:04:56
ovvero

ho usato per gli stessi scopi di Michele P67 una batteria da 75AH che avevo in più e ne uso ancora saltuariamente una da 7AH da scooter, sempre ricaricate a casa oppure collegate estemporanemente in parallelo con la batteria principale con pinze e cavi di adeguate dimensioni, qualsiasi altra soluzione se non ben congeniata è inutile o pericolosa, soprattutto se passa dalla presa accendisigari: ne ho smontate diverse e sono rimasto atterrito dalle ridicole dimensioni dei cavi che le alimentano (la più carente l'ho trovata su una Opel Astra H)

Ovvero cosa non l'ho capita comunque, andando al punto due, la presa accendisigari non è fatta per alimentare a 12V utenze "pesanti" si chiama accendisigari per questo. L'accendisigari ora quanto assorbe non so ma non credo ecceda 1A e per 30 secondi, per il che significa che la sua circuiteria è dimensionata per piccole cose. Quindi ci carichi il telefonino, ricarichi le batterie ma nulla di più da quell'uscita.
Senza andare troppo lontano anzi tornando al mondo radio, visto che avevo il CB in macchina, non ho mai visto nessuno collegarlo alla presa accendisigari.
Semplice impianto come quello da me descritto che si connette diretto alla batteria principale.
Ma sono ovvietà.

Mattia IU5MMJ

Guido un furgone allestito con una batteria servizi da 70AH. Siccome sono letteralmente impazzito per riuscire a risolvere il problema del QRM ho smontato tutto e ho capito bene il funzionamento.

Per una ricarica rapida io ho un caricabatteria/mantenitore da ben 40A switching con relativo cavo dedicato di grossa sezione preso direttamente dalla batteria motore

Poi c'è un relè che fa partire la carica solo quando il mezzo è in moto.

Poi ci sono vari fusibili e il caricabatteria è un modello galvanicamente isolato per evitare tutti gli scenari.

In rete ci sono soluzioni più economiche che puoi vedere in foto e  che usando la presa accendisigari con pochi ampere poi ti servono almeno dieci ore per la ricarica completa se completamente scarica.

Quindi come minimo da batteria motore fusibile e grosso cavo poi relè con controllo di tensione e non so se è possibile collegare direttamente la batteria secondaria senza un limitatore di corrente o un apposito caricabatterie come nelle mio caso.

Saluti, Mattia

inviato SM-A530F using rogerKapp mobile

Anything in the world, as long as it exists, will not disappear, never


IK3OCA

Ciao R5000, ciao a tutti, riprendo il discorso sull'amperaggio di carica, dato che R5000 stimola la discussione affermando che non si può ottenere uno spunto di centinaia di ampere per alimentare il motorino di avviamento se la resistenza del circuito fosse di 0,2 Ohm.

Avrebbe ragione, ma le cose non sono così perché si tratta di casi diversi: infatti altra è la resistenza dei fili (belli grossi) che portano la corrente dalla batteria principale al motorino di avviamento, e altra invece la resistenza dei fili che portano dall'impianto ad una batteria di servizio, dove nessuno di sognerebbe di adottare fili di quella sezione.

Ancora però la legge di Ohm può spiegare le cose.

Se la tensione della batteria principale è supponiamo di 12,6 Volt, quindi normalmente carica, per rendere una corrente di avviamento di 100 Ampere bisogna che il cavo abbia un resistenza di: 100 Ampere diviso 12,6 Volt = 0,126 Ohm; se invece lo spunto è di 150 Ampere il cavo deve avere una resistenza di 0,084 Ohm.
Tutto questo è possibile data la sezione dei cavi in questione.

Ma ciò non giustifica comunque la corrente di carica nella batteria di servizio ipotizzata in 40 Ampere.

Supponiamo infatti per assurdo che anche i cavi che portano dall'impianto principale alla batteria di servizio siano di uguale sezione a quelli di avviamento e ugualmente lunghi, con una resistenza media di (0,126 + 0,084) diviso 2 = 0,105 Ohm che arrotondiamo a 0,1 Ohm.

In questo caso le correnti di carica che ho prima indicato si raddoppierebbero perché la resistenza di dimezzerebbe passando da 0,2 a 0,1 Ohm, diventando rispettivamente 16 e 18 Ampere, sempre ben lontani dai 40 Ampere ipotizzati.

Si tratterebbe comunque, come ho detto, di un caso del tutto astratto e mai adottabile in pratica.

73 Rosario

kz

Signori, al netto della "teoria" e dei discorsi speculativi, se il cavo di alimentazione non è della sezione adeguata e se non è presente un minimo di dotazione di sicurezza il rischio di incidenti gravi è elevatissimo.
è un caso d'uso completamente diverso, perché più legato alla corrente di spunto che a quella di ricarica, ma dopo aver sperimentato che i cavi da batteria per accensioni d'emergenza comunemente in commercio vanno bene forse per un'APE 50, quelli che ho in auto me li sono autocostruiti con un cavo da 6 mm di sezione per le auto a benzina e da 12 mm per le auto diesel: pesano alcuni chili ma almeno danno qualche sicurezza.
l'oggetto che ha indicato IU5MMJ è di utilità dubbia, i cavi di piccola sezione non indicano nulla di buono.
Se proprio si vuole fare un tentativo io consiglierei un collegamento dalla scatola dei fusibili: il cavo di alimentazione che arriva è di grossa dimensione ed è possibile trovare un collegamento inutilizzato da usare per il circuito di ricarica; il circuito di ricarica deve essere adeguatamente dimensionato e protetto da relay e fusibili.
ATTENZIONE: sono modifiche che possono invalidare la garanzia dell'auto e che possono portare a problemi assicurativi (rivalsa) in caso di incidente o di incendio, meglio se vengono eseguite da professionisti che possano rilasciare dichiarazione di lavori eseguiti a regola d'arte/a norma.

bergio70

l'accendisigari dell'auto è relativamente avido...
mai misurato, ma certamente più di 7 o 8 A.
del resto in 30 secondi diventa rosso quanto basta per fare il suo lavoro, con 1A, 12W, non farebbe nulla... puramente a naso direi 80 - 120W, con i fili originali moolto sottodimensionati, del resto lo si usa praticamente sempre per ricaricare il telefono, come accendino lo usano in pochissimi. Spesso l'accendino non è neppure fornito con l'auto.
Sarebbe persino improprio chiamarla "presa accendino"...


Ricciolino

sulle mie auto è scritto sopra ben evidente (sul tappo della presa accendisigari) "180 watt", che immagino sia l'erogazione massima, quindi circa 15A a 12V  [emoji106]
cb "Ricciolino" Op. Davide | 1RGK420 | IU0NHF

dattero

Citazione di: Ricciolino il 25 Luglio 2020, 14:10:48
sulle mie auto è scritto sopra ben evidente (sul tappo della presa accendisigari) "180 watt", che immagino sia l'erogazione massima, quindi circa 15A a 12V  [emoji106]
basta fare una semplice prova:  prendi 3 lampade H7, le colleghi in parallelo e le alimenti con quella presa.
mi raccomando H7 tradizionali da 55W.

michele P67

Buongiorno atutti mi scuso per l'assenza forzata nel leggere e rispondere a quanti di voi hanno cercato una soluzione al mio quesito punto 1 presa accendisigari eroga tranquillamente piu di 12 Ampere infatti non ha problemi ad alimentare il crt 9900 che ne assorbe 8 10 a piena potenza
punto 2 la batteria è gemella di quella montata per avviamento ecc
punto 3 perchè il pak booster è fornito con ricarica accendisigari e trasformatore 220? tale pak booster ha una batteria da 21 A
punto 4 avevo pensato al sitema di ricarica tramite accendisigari per un semplice motivo la batteria secondaria non viene utilizzata ogni volta che si usa l'auto ma solamente in determinate occasioni e comunque il circuito di ricarica qualunque esso sia da corrente solo in un senso ovvero verso la batteria ,in più la presa acendisigari è sotto chiave quindi non eroga a motore spento,lo scopo principale è quello di poter utilizzare la secondaria senza doverla portare in casa ogni volta
Credo di aver trovato una soluzione semplice ho un caricabatterie per batterie auto automatico 4 amper max al quale è saltato il trasformatore quindi lo elimino e ci attacco il cavo con presa accendisigari ,accendo auto ricarica e quando raggiunge il max si sgancia da solo
quindi viaggio vado al lavoro lui carica ed al sabato o domenica dovrei avere la batteria ok in più ho circa 1 ora per arrivare in montagna dove trasmetto,
Tale batteria è corredata da morsetti e cavo con voltmetro
nuovamente grazie a tutti per le info