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radio le ragioni di una scelta

Aperto da IZ1KVQ, 02 Aprile 2008, 08:13:15

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IZ1KVQ

girando senza meta in questo internet ... sono inciampato in questo discorso che condivido di ik8urc

http://nuke.obarchetta.com/Home/tabid/36/Default.aspx

Citazione
Nell'era del computer, delle telecomunicazioni di massa e dei satelliti, consigliare a un amico il nostro hobby di tanti anni, la radio, induce spesso a fare preventive considerazioni: è ancora possibile, ai giorni nostri, indicare nella radio un affascinante mondo da esplorare, in cui sviluppare progressivamente una cultura tecnica che si può trovare tranquillamente nella scuola o addirittura in un mestiere o una professione?
La domanda ha una risposta precisa. Certo, le radiocomunicazioni, se hanno perduto nel terzo millennio l'alone di mistero di cui si circondavano solo vent'anni fà, mantengono intatta tutta la loro suggestione. Non siamo più passivi fruitori di un mezzo, non sediamo davanti al televisore per uno spettacolo ma, sia pure in piccola parte, i protagonisti possiamo essere noi stessi, giorno dopo giorno, anno dopo anno.
Un hobby intelligente, è stato definito quello del radioamatore. La definizione è valida, ma non dice tutto. E' più di un hobby, niente da confrontare con la raccolta di francobolli o il bridge.
Un impegno in partenza e un impegno (con noi stessi) per tutto il resto dell'attività: serietà, curiosità culturale, scuola anche di vita per quanto riguarda la convivenza con uomini di ogni razza, paese e costumi.
Si può arrivare alla radio, meglio al radioantismo, per due strade. La prima è quella di aver compiuto studi tecnici, attraverso i quali trasferire le proprie conoscenze in un settore del tutto individuale.
L'altra strada è forse quella imboccata da tantissimi uomini e donne in ogni parte del mondo in questi ultimi vent'anni. La radio come scoperta, come ideale mezzo di comunicazione in un' epoca di inaridimento dei rapporti interpersonali. Scambiamo un frettoloso saluto con il coinquilino del piano sopra al nostro, quando un tempo nel villaggio si era tutti amici, ci si conosceva e si partecipava agli altri le nostre gioie o i nostri dolori.
In America come in Giappone, in Europa come in Africa, la radio è diventata un formidabile mezzo di aggregazione.

:birra:

ottimo e bravo considerazione condivisibile al 100
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Nembo

Oltre alle considerazioni svolte sopra c' è anche da dire che, in una società mordi e fuggi, la radio rappresenta un mezzo dove ciscuno riprende il suo "tempo".
Mi spiego.
Per comunicare via radio non è sufficiente fare un numero o attaccare un plug e via.
Occorre pensare, fare, modificare, provare ed infine si comunica con pazienza ed in via del tutto personale, ripristinando quel modo di comunicare dal sapore di altri tempi, cordiale e diretto.
Insomma un benefico tuffo nel passato dove la comunicazione era un modo anche per conoscere il tuo interlocutore ed interessarsi a quello che aveva da dirti. Ecco perchè non mi piacciono i contest e comunque tutto quello che è velocità e spersonalizzazione.
Non mi interessa comunicare come numero ed essere un numero.
La radio fatta in una certa maniera mi permette di essere me stesso anche per gli altri.
73 + 51  a tutti

1PNP548

condivido quello che avete scritto, io in vent'anni ho considerato il mio passatempo come un ritorno alle origini, perchè per molti versi ascoltare il tuo corrispondente (e ci vuole tanta concentrazione e buon orecchio a volte in radio) è come sentir parlare qualcuno per la prima volta, ben diverso della telefonata al cellulare dove il più delle volte rispondiamo senza aver capito bene!
è inoltre un passatempo che elimina qualsiasi barriera tra le persone, d'avanti ad un microfono siamo tutti uguali. (nominativi a parte)

73

IZ1KVQ

Citazione di: 1PNP548 il 02 Aprile 2008, 11:10:31
è inoltre un passatempo che elimina qualsiasi barriera tra le persone, d'avanti ad un microfono siamo tutti uguali. (nominativi a parte)
73
e watt a parte  :grin: :mrgreen: :grin:
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maury70

Concordo pienamente  :up: :up: :up: :up:.W La Radio
Maury70,1rgk174

BARBAPAPA

nn posso che quotare tutto...e anche di piu', dato che io sto' praticamente facendo il percorso inverso....tantissimi sono passati dalla radio al cellulare alla chat, io ho il cellulare dal 1996, internet dal 2001, la radio da....5 mesi!! :mrgreen:


lollo87

1RGK012   P.O.Box 49   00040 Monteporzio (RM)
IZ0OVS


IZ1KVQ

Citazione di: Nembo il 02 Aprile 2008, 09:30:55
Oltre alle considerazioni svolte sopra c' è anche da dire che, in una società mordi e fuggi, la radio rappresenta un mezzo dove ciscuno riprende il suo "tempo".
...
Ecco perchè non mi piacciono i contest e comunque tutto quello che è velocità e spersonalizzazione.
Non mi interessa comunicare come numero ed essere un numero.

concordo al 100



inoltre come a quei tempi che era sperimentare per comunicare adesso non è assolutamente anacronistico il radioamatore che con antenne ed altro cerca di arrivare distante sfruttando quello che ha a disposizione

una antenna
una radio

e la propagazione  :up:



poi quelli delle gare estreme e dei nominativi sparati a raffica ... per un po' è bello ma dopo un po' mi viene il mal di testa HI
e per fortuna ci sono i rapporti umani cosi' ben descritti da nembo  :up:


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gattonero

Meraviglioso hobbies....... :up:
1-R G K-129   Station Dx 11meter
                        Radio Penisola Salentina  1-RPS-72 
                 1 F R I 1857 -  Free-Radio-Italia
                             PMR/LPD Italy 
                                 Op.Fabio
                   Yaesu FT920+SP8 Mic.Mh31
         Icom IC2820 D-Star / Kenwood TM241A digiAPRS
       President Jackson Mic.Echo Master Plus /Lafayette Hawaii                
   Ant. Dipolo 30/40m  Dipolo L 60m Butternut HF2V 40/80/160?     Vertical 11m / Ant.FishRod / Diamond x510 / Deltaloop 50MHz


LuigiEclisse

Credo che sia uno degli hobby più belli che ci possano essere nel mondo, non togliendo nulla agli altri.
Facciamo in modo che questo bellissimo hobby lo si possa condividere con sempre più persone.
W la radio e W il suo inventore Guglielmo Marconi !!!  :birra:

LORYSSB

la radio ti permette di conoscere persone che condividono il tuo hobby,la radio la vivi ogni volta che fai un collegamento,sei tu il protagonista ...................... :up: :up: :up: :up: :up:

neil69

Francesco hai aperto un topic eccellente :up: :up:posso solo aggiungere W LA RADIO ;)
Modulante Mastrolindo

Mheta Cavaliere Oscuro

Citazione di: cbsanpietro il 02 Aprile 2008, 15:16:32
Citazione di: 1PNP548 il 02 Aprile 2008, 11:10:31
è inoltre un passatempo che elimina qualsiasi barriera tra le persone, d'avanti ad un microfono siamo tutti uguali. (nominativi a parte)
73
e watt a parte  :grin: :mrgreen: :grin:
Per quello c'è sempre rimedio :up:


Derrick

Concordo pienamente con quanto citato e sull'ottimo commento di Nembo.
Aggiungerei che la radio resta l'unico mezzo di comunicazione a distanza nella quale non si usufruisce di un mezzo o servizio altrui (linea telefonica, cella radiomobile, satellite, connessione a internet) ma solo dell'energia elettrica (ma volendo anche di una batteria, di un generatore eolico o di un pannello solare) ecc.. E' il motivo per il quale, tra l'altro, il motto della sezione comunicazioni di emergenza dell'ARRL è "When all else fails..."

Ciao!


eddi

Pienamente daccordo con il tema principale e tutti i commenti derivati :up: :up:


aquiladellanotte

eppoi come diceva Finardi la radio non ti fa smettere di pensare
aquila della notte 1adn089

IZ1KVQ

altra motivazione

Citazione

Radioamatore, perchè e come ?

Domenica, 5 Novembre 2006 di paolettopn

Questa mia passione, quella di comunicare, è stata molto forte sin da quando ero ragazzo. Allora, con vari amici si giocava e ci si manteneva in contatto con delle piccole radioline poratili, successivamente divenute da tavolo, chiamate CB. Chi non ne ha mai sentito parlare ? Già da bambini ci si sentiva un pò più grandi, in quanto non era necessario usare il telefono (quello fisso, di casa) per raccontarci gli avvenimenti giornalieri e mantenerci in contatto. Che grande mezzo di coesione tra ragazzi e adulti che è stata ed è ancora la Radio.

Successivamente, ho sentito la necessità di ampliare gli spazi di ascolto ed ho ottenuto la licenza di solo ascolto sulle frequenze radio dei radioamatori oltre ad acquistare un vecchio ricevitore idoneo allo scopo.
Mi sembrava di aver fatto un balzo enrme. Dopo poco tempo e molto ascolto, ho provato a dare l’esame per ottenere la patente, quella limitata, chiamata ’speciale’ che mi ha abilitato a poter trasmettere sulle frequenze dei Radioamatori.
Li sono cominciate le mie chiaccherate notturne con persone che abitavano molto distante da casa, dai 100 ai 200 kilometri. Era per me il massimo scambiare delle opinioni sia tecniche che non, con persona che fino ad allora non avevo conosciuto. Li ho capito il significato della frase ‘famiglia dei Radioamatori’. Tutti, almeno la maggior parte di loro, mi hanno dato una mano a risolvere vari problemi tecnici inerenti la radio, ed è stato qui che ho cominciato ad applicare le mie conoscenze informatiche al supporto dell’apparato radio.

Dopo circa cinque anni di grande attività sia in fonia che via PC ho deciso di fare il grande salto. L’esame di telegrafia.
Si proprio cosi. Aggiungendo l’esame di telegrafia (ricezione e trasmissione di lettere e numeri ad una velocità non molto elevata) all’esame di teoria che avevo già sostenuto, avrei avuto la licenza ‘Ordinaria’ di Radioamatore, che mi avrebe permesso di trasmettere in onde corte (frequenze HF) e poter cosi collegare tutti i Radioamatori del mondo.
Grazie alla mia Sezione radioamatori di Pordenone appartenente all’Associazione Radioamatori Italiani (A.R.I.) ed al mio istruttore Giuseppe, ho sostenuto con discreto successo l’esame ed ottenuto l’agognata licenza Ordinaria.

Visitate sito web http://www.ari.it per avere un’idea di ciò che facciamo, scriviamo ed occupiamo.

Oggi, ho al mio attivo più di cento collegamenti radio in fonia con radioamatori di tutto il mondo oltre ad altrettanti collegamenti effettuati in telefrafia (CW) . E’ un mondo che non si ferma mai, c’è sempre qualcuno in ascolto che attende una tua chiamata… non è cosi purtroppo nell’ambiente che ci circonda, dove molti sono sempre di corsa, telefonino all’orecchio e non si accorgono più dei fatti e delle persone che li circondano.

A parte le malinconie, ancora oggi, grazie ai Radioamatori si sono potute salvare molte vite in mare, montagna ed in luoghi isolati. A tale scopo è stato formato il servizio ARI R.E. Radioamatori in Emergenza, che viene attivato dallo Stato ogni qualvolta ce ne sia il bisogno, soprattutto in caso di calamità naturali.

Ulteriori e più dettagliate informazioni si possono trovare sul sito indicato in precedenza.

Al prossimo articolo, Paolettopn.

Postato in: Radioamatori


http://paolettopn.wordpress.com/2006/11/05/radioamatore-perche-e-come/
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