Fare radio negli anni della guerra fredda

Aperto da Walter2, 08 Dicembre 2022, 13:41:44

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Walter2

Volevo segnalare a chi interessasse, questo bellissimo thread del sito di alcuni amici radioamatori, che parla di come un tempo, operare sulle bande radioamatoriali, fosse molto più difficile che ai giorni nostri.

https://hamspiritradio.forumfree.it/?t=79432216


ik2nbu Arnaldo

Citazione di: Walter2 il 08 Dicembre 2022, 13:41:44
Volevo segnalare a chi interessasse, questo bellissimo thread del sito di alcuni amici radioamatori, che parla di come un tempo, operare sulle bande radioamatoriali, fosse molto più difficile che ai giorni nostri.

https://hamspiritradio.forumfree.it/?t=79432216
Ancora negli anni 70 i radioamatori russi erano pochi in HF rispetto ad oggi,
quasi tutti ex militari e/o poliziotti con la radio.

Potevano solo parlare in Inglese e dare 3 info in croce durante il QSO:
rapporto RST, radio ed antenna. Già dare il meteo locale a Mosca era una concessione tollerata.

Dopo 1 minuto di QSO sparivano...ed alcune zone della russia era raro collegarle,
e facevano pile-up in fonia DX.

Situazione ben diversa da oggi che parlano russo fra di loro a suon di KW.

i5wnn

Citazione di: ik2nbu Arnaldo il 08 Dicembre 2022, 13:49:20
Ancora negli anni 70 i radioamatori russi erano pochi in HF rispetto ad oggi,
quasi tutti ex militari e/o poliziotti con la radio.

Potevano solo parlare in Inglese e dare 3 info in croce durante il QSO:
rapporto RST, radio ed antenna. Già dare il meteo locale a Mosca era una concessione tollerata.

Dopo 1 minuto di QSO sparivano...ed alcune zone della russia era raro collegarle,
e facevano pile-up in fonia DX.

Situazione ben diversa da oggi che parlano russo fra di loro a suon di KW.
Anche senza andare altrecortina basta pensare a cosa succedeva da noi. Subito dopo la guerra era richiesta la pianta dell'abitazione dove era ubicata la stazione e non la potevi spostare da lì. Dovevi denunciare il possesso di eventuali apparecchiature radioelettriche e dovevi attendere l'inchiesta dei cc prima di ricevere da Roma la licenza (di media due anni).

inviato ANE-LX1 using rogerKapp mobile


Geremia

#3
Nel 1977 quando presi la patente e richiesi la licenza ad operare  vi erano controlli annuali dei Carabinieri presso i vicini per verificare il comportamento della mia persona.
Inoltre, nella mia licenza e' scritto che io ero esonerato dal diritto di richiedere un mandato per la perquisizione in casa mia dove avevo le apparecchiature. In pratica potevano suonare, entrare e perquisire a loro discrezione in quanto ero considerato elemento "sensibile".
Con i radioamatori russi il solo P.O. Box consentito per lo scambio delle QSL era, se non ricordo male, il P.O. BOX 92 MOSCA facente capo al KGB.
S = k * log W


didino

Quanti ricordi.
A metà degli anni 70 mio padre fece l'iter per avere la "Concessione" per operare in 11 metri.
Dopo un anno raccolsi una telefonata in arrivo, a casa nostra del Commissariato Lambrate, Zona est di Milano, dove mi spiegavano che dovevo recarmi da Loro per il ritiro del documento.
Nel frattempo, però eravamo pirati, si perchè trasmettevo anche io e mio fratello.
La famosa Escopost faceva paura solo a sentirla nominare.
Un saluto a tutti.
didino



HWSW

#6
L'utente non è più registrato.


1vr005

Sospetto che parte della severità della (vecchia) normativa italiana sulla radio (penale per la mancanza di autorizzazione, furgoni escopost, deposito planimetria casa, perquisizioni eccetera) dipenda dalle circostanze citate qui da Bettone a partire dal minuto 3:13


kz

Zamberletti quindi era una quinta colonna del KGB?
siamo seri, suvvia, siamo sempre stati un paese con una burocrazia lenta, cieca, cavillosa e inesorabile, credete veramente che tutte le prescrizioni inutili, repressive e cretine potessero derivare solo dalla guerra fredda?
il fatto che mentre venivano prescritte dalla legge tutte quelle cattiverie inutili un mucchio di persone facessero le loro radio FM, le loro Tv locali e le loro stazioni CB senza aspettare "il permesso dei carabinieri"* non vi dice nulla?
una volta mi hanno fatto notare che da noi non basta scrivere "vietato", bisogna rinforzare: "è severamente vietato", ovvero il divieto in sé non vale niente.
lasciamo il fantasma di bettino ai suoi 30 miliardi di tangenti svaniti nel nulla, hanno fregato pure lui.

*c'è un famoso aforisma, forse di Longanesi, forse più antico, che fotografa certi atteggiamenti nostrani: "i sovversivi italiani, che vogliono fare la rivoluzione con il permesso dei carabinieri"


HWSW

#9
L'utente non è più registrato.

HAWK

Nella già URS, c'erano le stazioni cittadine, non proprietarie, tutti usavano una stazione radio a turno, anche questa situazione, di fatti i vecchi si ricorderanno che arrivavano quasi tutti con gli stessi segnali, modulazioni pregi e difetti, olre che il disturbo dopo tot tempo sui QSO, UNA FORMA DI PICCHIO...

Loris Fortuna ed il anche lui ministro senza portafoglio del tempo, ovvero Zamberletti, sono stati i creatori del volontariato della PC in Italia, agli albori miei, alla deviazione lavica dell' Etna con Haroun Tazieff, si sono incrociati come ministri...
tra l' 82 e l' 83, gli unici che avevano capito cosa e come era la PC volontaria, attingendo a dati esteri anche.

Due splendide ed emerite persone !!

A mio giudizio, sia pure che guardavo più a destra che nel centro snistra, ma quello che è giusto è giusto.

Le registrazioni e controlli, non li faceva solo il già Ministero delle Poste e Telecomunicazioni, c'erano anche dei soggetti delle FF.AA. che registravano, la differenza stava in una, il ministero multava e catalogava i pirati, le FF.AA. facevano sbobinare le registrazioni a Forte Braschi, per eventuali messaggi o codici, su questo forum abbiamo qualche utente che faceva questo per un periodo,
oggi abbiamo i predicatori delle licenze libere, signori che hanno preso la radio come un vero passatempo ludico, senza arte ne parte; tutto giusto, quando si entra nel mondo radio per gioco e superficialità, senza cogliere il senso e l' uso della radio per lo scopo primario di nascita.

Questa è una delle differenze da dove si parte e per quale strada si percorre nel mondo radio.

A quel tempo, il direttore postale, in caso di sinistri, era autorizzato dal regolamento postale, di recarsi a casa del Radioamatore di zona per lo smistamento della messaggistica di servizio, nel caso di interruzioni delle linee telegrafiche.


Una precettazione che esiste ancora, sia pure non menzionata pubblicamente.

73'.

1KT01

"Zamberletti quindi era una quinta colonna del KGB?"

Dando per scontato l'evento a copertura nazionale con segnali molto alti e in sincronia/isofrequenza rimane solo la dorsale nato...

Ci sono testimonianze/articoli che descrissero quell'evento?

HWSW

#12
L'utente non è più registrato.


1KT01

Non è chiaro , almeno a me , come è stato possibile tecnicamente. Lo stesso nastro in tante copie date ai CB... oppure una trasmissione nazionale in onde medie ripetuta da tanti CB contemporaneamente (forse questa)...

Comunque il mammì ebbe la vista lunga 20 anni prima , o qualcuno per lui.

i5wnn

Citazione di: Geremia il 09 Dicembre 2022, 13:44:53
Nel 1977 quando presi la patente e richiesi la licenza ad operare  vi erano controlli annuali dei Carabinieri presso i vicini per verificare il comportamento della mia persona.
Inoltre, nella mia licenza e' scritto che io ero esonerato dal diritto di richiedere un mandato per la perquisizione in casa mia dove avevo le apparecchiature. In pratica potevano suonare, entrare e perquisire a loro discrezione in quanto ero considerato elemento "sensibile".
Con i radioamatori russi il solo P.O. Box consentito per lo scambio delle QSL era, se non ricordo male, il P.O. BOX 92 MOSCA facente capo al KGB.
88

inviato ANE-LX1 using rogerKapp mobile


ik2nbu Arnaldo

Va be facciamoci 2 risate...non me ne abbiamo gli amici della benemerita [emoji18]

AZ6108

Presa di terra :
manciata di terriccio che, cosparsa sulle apparecchiature elettroniche, ne migliora il funzionamento

plotino

Citazione di: Walter2 il 08 Dicembre 2022, 13:41:44
Volevo segnalare a chi interessasse, questo bellissimo thread del sito di alcuni amici radioamatori, che parla di come un tempo, operare sulle bande radioamatoriali, fosse molto più difficile che ai giorni nostri.

https://hamspiritradio.forumfree.it/?t=79432216
molto interessante il link condiviso, grazie, la lettura di quei documenti cartacei fa venire in mente tutt'altre atmosfere... il battere della macchina da scrivere, il fumo da sigaretta negli uffici... niente pc, niente internet... [emoji28]


certo il titolo del topic è un po' criptico... [emoji23]
HF addicted - Luca --- 1rgk380 >> 1rgk380@gmail.com



-Tuscania-


kz

Citazione di: ik2nbu Arnaldo il 11 Dicembre 2022, 09:36:44
Ecco le radio SPIA del 1960  [emoji33]

https://www.cryptomuseum.com/spy/r353/index.htm

impressionante.
ma non credo che la motivazione per leggi repressive e cretine e il controllo capillare e pervasivo dei radioamatori fosse il sospetto che i radioamatori italiani tenessero una di queste meraviglie in casa, era normale attività burocratica, all'epoca le parole "licenza" o "concessione" erano prese piuttosto sul serio dallo stato e dai suoi apparati.
semmai il nostro problema, culturale, da italiani, è che non riusciamo a coniugare libertà legittime con repressione degli abusi.

Citazione di: -Tuscania- il 11 Dicembre 2022, 11:31:56
https://www.panorama.it/news/dal-mondo/esercito-russo-radio-comunicazioni

articolo di marzo 2022 in odore di propaganda:
Baofeng UV-5 e UV-8, operanti nelle bande VHF e UHF, ma con crittografia open-source e non certo di livello militare

ik2nbu Arnaldo

KZ confermo, possedere una radio era come avere il "porto d'armi " [emoji33]
Nulla osta dei CC e nulla osta dei Militari per ottenere patente e licenza...

Da un certo punto di vista però le frequenze erano + rispettate,
e negli anni 70 c'erano meno cretini che davano fiato al microfono.

Eccetto la penosa vicenda del R5 di Milano con denunce e minaccie armate in sezione (allo Zappa),
qualche bel QSO si ascoltava in HF, e noi Novices di allora, zitti e muti ad imparare [emoji13].

73

AZ6108

#22
Citazione di: ik2nbu Arnaldo il 11 Dicembre 2022, 12:46:29
KZ confermo, possedere una radio era come avere il "porto d'armi " [emoji33]
Nulla osta dei CC e nulla osta dei Militari per ottenere patente e licenza...

Da un certo punto di vista però le frequenze erano + rispettate,
e negli anni 70 c'erano meno cretini che davano fiato al microfono.

Eccetto la penosa vicenda del R5 di Milano con denunce e minaccie armate in sezione (allo Zappa),
qualche bel QSO si ascoltava in HF, e noi Novices di allora, zitti e muti ad imparare [emoji13].

73

in Italia... che era considerato un "paese libero"; vogliamo parlare della "Germania Est" ?

Per dire, visto che Arnaldo ha citato "Crypto Museum"

https://www.cryptomuseum.com/df/sinitsa/index.htm

e, se qualcuno volesse costruirsi una cosa del genere in casa

http://techlib.com/area_50/bugduster.htm

[emoji56]
Presa di terra :
manciata di terriccio che, cosparsa sulle apparecchiature elettroniche, ne migliora il funzionamento

kz

Citazione di: ik2nbu Arnaldo il 11 Dicembre 2022, 12:46:29
possedere una radio era come avere il "porto d'armi " [emoji33]
Nulla osta dei CC e nulla osta dei Militari per ottenere patente e licenza...

di solito non sono d'accordo nel paragonare radio e armi, ma questa volta credo che il paragone sia molto azzeccato anche per descrivere i mutamenti dei rapporti tra legge, istituzioni e cittadini su argomenti "pericolosi" come l'uso di strumenti teconologici avanzati o armi.
prima della legge 110/1975 le armi avevano una circolazione relativamente libera e la detenzione e il porto abusivo erano reati lievi.
però le aggressioni armate non erano frequenti, le rapine eseguite con le armi restavano sui giornali per giorni e giorni, e le case di buona parte della classe media (e non solo) erano piene di residuati bellici, armi da caccia, da tiro, etc; invece possedere un apparato ricetrasmittente veniva considerato una minaccia in assoluto.
poi le condizioni sociali e politiche mutano e le armi diventano una minaccia mentre le radio cessano di esserlo (si liberalizza il CB, nascono ovunque radio FM, iniziano i primi esperimenti TV).
negli anni '90 viene bloccata l'espansione delle radio e TV, ma nel frattempo nella società premevano già le nuove tecnologie di comunicazione di massa (chi si ricorda di quando i modem dovevano essere omologati PT?)
attualmente sembra che stiamo andando verso una liberalizzazione mediata delle armi, le questure non rilasciano più le autorizzazioni amministrative all'acquisto ma spingono i cittadini alla richiesta di porto d'armi sportivo, è stato depenalizzato e permesso l'uso e la detnezione di "munizioni da guerra", etc
"corsi e ricorsi storici"...

per i paesi dell'ex patto di Varsavia il periodo d'oro delle libertà applicate alla radio sono stati gli anni '90, adesso sembra quasi che alcuni di essi stiano usando il radiantismo come mezzo di egemonia e penetrazione culturale

ik2nbu Arnaldo

AZ.... però prima di travestirti da donna spia delle pulizie

non era meglio depilarti ? [emoji23] [emoji23]