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banda radioamatoriale (patentati) => modi digitali => Discussione aperta da: Pieschy il 11 Gennaio 2020, 08:00:41

Titolo: Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: Pieschy il 11 Gennaio 2020, 08:00:41
Premetto che vengo dalle HF passato poi in V/U analogiche, sperimentato ed usato il c4fm ed adesso il dmr. Premetto anche che quando mi parlavano di echolink da smartphone, zello&co storcevo il naso pensando come molti OM che quello non fosse modo di fare radio, diciamo che ero prevenuto? Si lo ammetto.
Poi ieri o meglio un paio di giorni fa un'amico mi ha spiegato il tutto ed ho cominciato a pensarla in modo diverso tanto che ieri immediatamente ho comprato il "robo" in oggetto. Non è ancora arrivato quindi non lo recensisco ma io vado a "pelle" e sesti sensi quindi non è esitato ad acquistarlo. Andiamoci piano di che si parla?
Cominciamo da Zello (il solo nome mi faceva impressione) è una piattaforma Push-to-talk che di fatto rende un qualsiasi smartphone (ios,android) in grado di utilizzare le reti 2G/3G/4G per fare QSO o meglio conversazione come un normale RTX digitale.
Lo so che in molti storciamo il naso al solo pensiero ed ero il primo a pensare in questo modo ma poi ho provato quello che io chiamo "pensiero laterale" cioè un diverso approccio alle cose.
Per prima cosa Zello ti permette di effettuare chiamate private,aggiungerti a gruppi o addirittura crearti le tue stanze o room o canali come dir si voglia il che di suo non è male.
L'app è gratuita per uso personale e di fatto rende qualsiasi smartphone un "walkie-talkie" mondiale utilizzabile pressochè ovunque a patto di avere smartphone con sim dati ma quella ormai l'abbiamo tutti.
Il consumo di banda è irrisorio. Il mio amico lo usa per lavoro (non per gioco) quotidianamente e non riesce a consumare 500mb in un mese il che già mi ha ispirato.
Ma sono andato avanti con il pensiero laterale....per come concepito non ha bisogno di alcun tipo di licenza ne OM/CB/PMR quindi di suo lo può usare chiunque ed in modo legale a maggior ragione un radioamatore autorizzato come lo siam noi.
Include sistema di messaggistica,invio foto,etc. in pratica è un misto fra radio/social aperto a tutti, dalla casalinga al muratore, all'om.
Sembrava strano anche a me ma è così. Per curiosità dopo anni di scetticismo l'ho provato sul mio iphone e sono rimasto positivamente colpito. Conversazioni live con ottima qualità vocale, chiamate singole e criptate (stile whatsapp) possibilità di unirsi a gruppi tematici a livello locale,nazionale,mondiale il tutto live in pratica stile radio premi e parli, lasci e ascolti i corrispondenti.
Fino a qui è già una cosa carina perchè da smartphone in pratica a costo quasi zero hai un sistema mondiale di comunicazione digitale aperto verso tutti e non solo gli OM.
Per quel poco che mi hanno detto ci sono poi "stanze" per soli OM,interconnessioni con gateway RF,echolink,peanuts. Suona bene no?
Andiamo all'apparato indicato nel titolo. Io continuo a chiamarlo "robo" perchè in effetti non è una radio a tutti gli effetti ma ne ha la forma. Dual sim,display a colori,wifi,BT,2G/3G/4G,Android 7.0,GPS e.....anche ovviamente telefono classico ed alcune features le avrò scordate.
Questo apparato include ovviamente zello ma gli si possono installare anche una serie di altre app.
In pratica comunichi con il mondo con un solo apparato.
Andiamo alle considerazioni "etiche" quelle che probabilmente sono più appetibili da commentare.
E' questo fare radio? Ni. Se restiamo alla concezione che far radio è avere antennoni,dipoli,radio da 1000 e passa euro, sperare nella propagazione beh potrei dire NO, la soddisfazione di una diretta è impagabile....però i tempi cambiano e penso che anche noi OM in quanto sperimentatori dobbiamo avere la mente aperta alle novità.
Riflettiamo un pochino. Siamo (in molti) partiti dalla CB,poi le HF,i DX, poi sui ponti analogici V/U che di fatto permettono con 20 euro di comunicare in larghe aree, gli arditi o semplicemente curiosi come me sono approdati al C4FM prima ed al DMR dopo ove di fatto colleghi un ponte in RF per poi esser veicolato via Internet in tutto il mondo. Lo stesso echolink (qui lo dico e lo nego non mi piace) anche se analogico è una serie di link internet fra ripetitori.
Ma i ripetitori non sempre sono raggiungibili a seconda della zona,copertura,capacità delle nostre radio.
Prima di arrivare al dunque mi piace dirvi che molti OM vecchio stampo provato il DMR (ma è un'esempio) dopo i loro anni di lavorarsi le HF con apparecchiature costose ed impianti notevoli hanno detto "caspiterina pietro, col gommino in DMR parlo con il mondo". Alcuni addirittura hanno dismesso o messo in standby i mega impianti a favore dei sistemi digitali.
Sono scelte e quello che voglio dire è che una tecnologia non sostituisce un'altra ma,dal mio punto di vista, la affianca. Io faccio DMR ma non disdegno l'analogico,i ponti,le dirette.
Alla fine sono sperimentazioni che fanno parte della nostra indole.
Ecco quindi, se mi avete seguito, andiamo al dunque.
Un sistema come descritto sopra da la possibilità di utilizzare le celle telefoniche per veicolare la nostra voce il che significa che praticamente ovunque ci sia una connessione telefonica tu parli. In pratica tutte le celle telefoniche diventano per te ripetitori digitali a portata di naso e senza che debba impostare frequenze o quanto altro :-)
Faccio una parentesi: questo sistema (Zello) è stato di ausilio nella gestione delle emergenze durante vari uragani negli USA. Le autorità locali invitavano la gente ad installare la app sintonizzarsi su un "canale" in modo da essere in contatto fra di loro e le autorità.
Chiusa la parentesi e fermo restando che amo la radio in tutti i suoi modi di emissione, riflettendo sfato il mito che "in caso di emergenza cade tutto ma la radio funziona". Vero e non vero. Se da un lato è vero perchè i ripetitori sono in altura e quindi sono meno soggetti ad eventi naturali catastrofici è anche vero che sono limitati agli OM ma è sopratutto vero che anche se crolla tutto i nostri gestori ci mettono 1 ora ad installare una BTS mobile da campo che dia nuovamente copertura cellulare. Non lo sto inventando ci ho lavorato per decenni e so come funziona il tutto.
Arriviamo quindi al dunque? E' fare radio questa modalità? La risposta è SI perchè non tutti rammentano che un cellulare altro non è che un RTX che si collega ad un ponte in RF :-)

P.S: copia del tutto sul mio sito https://www.epki.it/zello
P.S2: su zello semplicemente sono iu2dlc :-)
Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: IU2MWK Mario il 11 Gennaio 2020, 09:15:18
Ciao Pietro,sono d'accordo sul fatto che la rete digitale (DMR o network phone) sono sempre in "affiancamento" a quella tradizionale analogica che continuerà ad esistere (in caso di calamità internet è la prima cosa che salta).
Già posseggo l'INRICO T320,ed avendo il tasto PTT ed un altoparlante con un audio molto più forte è ottimo per l'uso con echolink-Tuttavia è un sistema che personalmente non uso più perchè il DMR mi piace per gli aspetti che ha (programmazione della radio,visualizzazione nominativi ecc..)
Comunque è un prodotto che consiglio a chi ad esempio non vuole portarsi le radio all'estero (per evitare normative e perdite di tempo in aereoporto..),poi essendo solo uno "smartphone con il PTT" è come possedere un semplice telefono Android quindi niente licenza e patente (ovvio NON su Echolink o Peanut).
Provato ad utilizzare anche con CB TALK e vedo che tanti autotrasportatori si tengono in contatto proprio con questa app sviluppata da Midland : in questo modo si evitano installazioni di apparati veicolari CB,antenne che quando passano sotto gli alberi rischiano di rompersi e soprattutto nessuna tassa al mise (i famosi 12 euro annui) senza contare che in quel modo NON devono rendere conto di nulla per quanto riguarda le radio alle forze di polizia (è un semplice cellulare  )
Concludendo è un ottimo "network phone" con una batteria dalla durata infinita ed una costruzione davvero robusta
Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: Pieschy il 11 Gennaio 2020, 09:35:47
Ciao Mario IU2MWK azz ne hanno dato di nominativi da dlc in poi ahaha...hi, ben letto.
Concordo in pieno sul tuo commento!!!
La mia infatti era una riflessione su un nuovo mondo che con ritardo mi si è aperto.
Logico che per noi radioamatori patentati sono sperimentazioni, vai a vedere che magari ci gioco qualche giorno e diventa un sopramobile a sapersi.....
Quello che appunto intendevo è che sono tecnologie che si affiancano ma non sostituiscono quello che esiste nel nostro mondo.
Io ho fatto 2 anni di ponti analogici, due anni di c4fm da 2 sono in dmr....la nostra passione è spinta dalla curiosità di sperimentare un po di tutto...ecco per esempio da qualche giorno son tornato sui ponti analogici abbandonando momentaneamente il dmr...il c4fm (ottimo) l'avevo venduto...ora "giocherò" con questi sistemi.
Evidenziavo comunque quanto detto da te cioè in primis che anche se possiamola chiamare "non radio" permette a tutti anche senza pagare o avere patente di poter modulare o per essere cattivo "emulare la modulazione" senza dissanguarsi in menate varie.
Logico che tutto, ripeto è complementare. Non faccio nomi ma chi mi ha introdotto su zello è un OM patito di CW (da me sempre odiata) quindi si fa la CW in HF si fa i ponti V/U analogici, si fa il DMR ed affianca questo nuovo sistema.
Quindi una cosa non esclude l'altra va a "mood" come si dice in inglese ...per non far il figo significa a "come ti viene"....oggi magari accendo l'analogico e mi faccio RU4/RU7, magari domani vado sul TG222 e quando arriva il 320 mi metto su zello per qualche conversazione libera.
Però ecco il fatto che abbia la forma di radio ma alla fine è uno smartphone penso avvicini anche le masse a sperimentare la pseudo radio e mai dire mai che come noi si convertano al radiantismo vero.
Per me è un modo di sperimentare...voglio dire bisogna essere mentalmente aperti. Malgrado l'analogico non morirà mai (e meno male) i sistemi digitali di qualsiasi tipo sono il presente ed il futuro quindi chiusura mentale non accettarli.
Sinceramente l'idea di poter far qso (chiamiamolo così) ovunque utilizzando le connessioni 3G/4G per me non infama il radioamatore che c'è in me...dimostrazione è che se mi cerchi su zello mi trovi con il nominativo ministeriale ma mi piace anche l'idea di far conversazioni educate ma libere senza le limitazioni che il nostro regolamento impone.

Insomma l'ham spirit e le esperienze in HF e molto altro fatte amate e continuo ad amarle ma se con una radiolina come quella riesco a parlare col mondo via 3g/4g non mi sento di serie B propio perchè affianco il tutto alla radio in modo classico :-)





Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: HAWK il 11 Gennaio 2020, 11:35:59
Ciao IU2DLC, ciao IU2MWK, co me mi piace interpellare per nominativo...so con chi corrispondo.

Ho letto i vostri post, volevo dare la mia idea;
ZELLO e similari, li conoscevo già, essendo stato in USA molti anni addietro, per dei corsi, il cellulare usato anche come walkie talkie...un esempio lo abbiamo nei telefilm serali dei vari CSI, quello di Miami è più evidente, negli altri usano in modo esponenziale le radio di natura, portatili.

Non uso questi network radio, in quanto non trovo nelle mie idee, tali sistemi, mi ha sempre affascinato la radio, composta da essa + antenna.

Però riconosco che se perseguibile, nulla vieta ad altri operatori di accogliere questi sistemi, nati probabilmente, no, anzi usati nel Ns paese, per  sopperire a dei problemi materiali.

In prima battuta, mancanza di antenne, mancanza di radio, esigenza oggi, di spendere poco, potendo fare radio lo stesso, questo è uno dei sistemi, quindi un parallelo del DMR. spendo 60 euro e faccio tutto...
come poi è da discutere, ad esempio ieri pomeriggio due signori uno in DMR ed uno con la nocciolina, hanno incriccato dopo vari passaggi un Ns ponte C4FM...

Fatta salva, la potenzialità dei gestori di mettere su dei ponti cellulari in caso di emergenza, se qualche shelter salta in loco, forse meglio di una volta, quindi il ripristino della rete cellulare, quasi immediata, quindi ZELLO e simili rifunziona.

Ma, dovessi analizzare con gli occhi professionali, devo porre dei blocchi; a livello ludico ci sta, se si blocca tutto nulla piange, MA, uno spegnitore di segnale, uno jammer per reti cellulari, sarebbe la prima cosa che userebbe chi ha interesse a fare azioni in un tempo di scopertura.
Per Pietro che è del campo, hai mai visto le vetrofanie che schermano le finestre da ascoltatori o intercettatori di segnali, creando un ambiente protetto dall'interno verso l'esterno ?
 
Un FT817, con un filo e batteria, mi sarà più utile, in caso di down delle reti annesse a Internet e Telefonia Cellulare varia...

Indicando infine, a mio parere obiettivo, tutto ci sta e si sperimenta, MA, nulla è meglio ed efficiente come una radio su radiofrequenza naturale...a fronte di tutte le applicazioni create sostitutive a problematiche personali, o per cerchie che si sentono protette e non disturbabili on air.

73'.

P.S.
Anche i cellulari hanno una tassa pagata a monte di acquisto e licenza, a suo tempo, avevo un Bosch a valigetta e antennino, da qualche parte lessi, in un ufficio, lo scontrino di acquisto ed in toto i papiri allegati comprovanti l'acquisto sono emulatori di una concessione ufficiale di uso del device.
Ma è una info che ho letto mai e solo da pochi conosciute.

Un applauso a tutte due per iniziare un argomento interessante.
Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: Schottky il 11 Gennaio 2020, 11:40:50
Citazione di: Pieschy il 11 Gennaio 2020, 08:00:41
Premetto che vengo dalle HF passato poi in V/U analogiche,

Arriviamo quindi al dunque? E' fare radio questa modalità? La risposta è SI perchè non tutti rammentano che un cellulare altro non è che un RTX che si collega ad un ponte in RF :-)


Ciao Pietro, poco fa ho letto questo tuo post e sono rimasto colpito per due motivi. Il primo è che proprio oggi, che sono a casa, volevo aprire un post simile con i medesimi contenuti. Il secondo che la tua storia radiantistica sembra un copia/incolla della mia  .

Ora, dopo lunghissima inattività radio e dopo aver visto usare Zello lo scorso autunno da un mio amico, ho installato sul PC (non sullo smartphone perché, confesso, avevo una certa diffidenza) prima FRN e poi Zello. Sul tema ero completamente a zero, per cui ho scritto questo post LINK (https://www.rogerk.net/forum/index.php?PHPSESSID=fbae5bb639691b87cf77e8c44a3b3221&topic=73829.0) (442 visite ma zero risposte). Allora ho deciso di rimboccarmi le maniche e capirne di più.

Come hai detto tu, mi si è aperto un mondo e lo uso parecchio per chiacchierare di tutto un pò per i vari continenti (spesso in inglese per mantenere esercitata la lingua) e ne sono entusiasta.

Quando avrai ricevuto il dispositivo in oggetto ci farai sapere le ... impressioni di guida 

Un buon fine settimana a tutti quanti.
Giorgio
Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: IU2MWK Mario il 11 Gennaio 2020, 12:49:22
Giusto per riprendere il discorso,io con echolink mi collego con i repeater della conferenza RUSSIA proprio per esercitare la lingua e scopro che molti radioamatori (sono di vecchia data in quanto pensionati :D) vedendo il mio nominativo italiano in lista mi invitano a venire avanti sempre con gentilezza (in inglese) poi cerco di partecipare in qualche modo spiegando che resto in qrx per fare pratica.
Ho poi chiesto in Qso che radio utilizzassero e con mia sorpresa  hanno risposto "computer con echolink" oppure telefonino-Aiutato da mia moglie che traduceva all'istante mi hanno spiegato che i ponti radio soprattutto nella zona Siberia ed al confine cinese sono molto lontani ed abbinate a meteo non sempre bello sono difficili da agganciare...unico modo per rimanere in radio è echolink.Ti assicuro che sono davvero tanti e molto educati anche nel far girare il qso.
Quindi come vediamo anche echolink è un modo per fare radio (lo faccio io in vacanza..) portandomi appunto dietro il T320.
Come già detto è un modo facile per parlare con il mondo (serie B ? non credo,bisogna conoscere bene l'inglese e seguire i qso cosa non facile per tutti)..Certo che essendo patentati e sapendo cosa è la combinazione radio + antenna ovvio che magari non la consideriamo "pura radio" ma importante come dico sempre è divertirsi!
Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: Pieschy il 11 Gennaio 2020, 13:23:31
Ben letti e buon Sabato Carmelo e Schotty.
Carmelo uff il jammer portatile lo avevo anche io e le schermature le conosco non bene ma quasi :-)
Così come le mie, ma lo dice lo stesso titolo del thread, sono solo riflessioni a voce bassa.
Nessuno nega la soddisfazione nel far radio in modo tradizionale come ai bei vecchi tempi tanto è che se volevo solo chiaccherare non mi sbattevo neanche a prender patente e nominativo ...si avrei potuto usare zello e similari senza burinocrazia :-) Tutto sull'hi.
Il mio era solo un modo di cercare di vedere ed accettare il fare radio,comunicare in senso più ampio, con apertura verso scenari nuovi e le nuove possibilità che le tecnologie varie ci offrono.
Bella e veritiera la tua riflessione sui cellulari. Le tasse le paghiamo anche lì. Per i meno giovani di noi ricordo che ancora ad oggi se hai un'abbonamento paghi bimestralmente la tassa di concessione governativa....con l'avvento delle ricaricabili inizialmente era il contributo ad ogni ricarica (non ricordo il termine specifico) oggi sembra sparito ma è "affossato" nel costo di ricarica. Come a dire che in un modo o un'altro la tassa per andare on-air anche col cellulare la paghiamo tutti. A gratis non c'è nulla :-)
Non avevo fatto caso all'utilizzo di tali sistemi nei telefilm americani stile CSI malgrado sia un patito che si è visto tutte le serie.
Si parla Carmelo tu sei avanti avendo ponti c4fm e credo dmr come vedi fai tanto e poi arrivano 2 sbarbati e ti impallano il ponte.
Verissima anche la considerazione su costi/benefici dei vari sistemi. Oggi con poche decine di euro in gommino colleghi il mondo via c4fm,dstar,dmr,etc. non vediamola solo come una mancanza di voglia di radio vera diciamo che se il mio (parlo di me non di tutti) il mio interesse è "parlare" non vedo perchè spendere migliaia di euro in antenne e radio ed installazioni se con il dmr o c4fm ad esempio, da casa collego il mondo. Risparmio soldi e raggiungo il risultato se il mio scopo è parlare con la gente, il che non significhi che voglio dire "scendi il cane che lo piscio" su tutti i sistemi ho partecipato e sentito discussioni anche fin troppo tecniche a prescindere dal sistema di trasmissione utilizzato.

Il discorso emergenze vale ma spesso leggo che viene sopravvalutato. Non siamo in Iraq,Libia,Afghanistan,Siria con le bombe che ci cadono addosso che distruggono celle radiomobili ponti ripetitori e quanto altro...fortunatamente si gli eventi drammatici li possiamo subire ma sono aleatori e circoscritti.

C'è tanto da dire. Si è vero in caso di calamità se ho un bel HF comunico ma con chi? Il sapere che posso farmi sentire se poi nessuno mi sente a cosa servirebbe in caso di calamità?
Non so se mi spiego...se Milano viene rasa al suolo ed io sono uno dei pochi che stile soldato della seconda guerra mondiale ho il mio zaino con antennone e stazione HF dove chiamo? Chi mi sente? Si magari il romano che per caso è sulla frequenza? Ma quale frequenza? Ed anche quando tempo che si muove da Roma magari son schiattato prima.....

Se invece arriva lo shelter della Tim,Wind,Vodafone e installa una BTS mobile di emergenza io e migliaia di persone con anche un vecchio nokia a 900mhz riusciamo a chiamare il mondo quindi sta storia della radio come ultimo salvatore mi sa di leggenda metropolitana anche perchè un cellulare lo hanno tutti una radio la abbiamo in pochi.

Questo non sminuisce l'utilità delle hf/v/u in certe situazioni ma non deve tuttavia specie nei neofiti innescare l'idea che una radio sia l'unica ancora di salvezza quando il mondo ti crolla addosso sennò torniamo alle mie disanime su quel progetto che non nomini che fa credere (senza cattiva fede) che in montagna con 500mw hai il posteriore coperto.

Ma ripeto le emergenze fortunatamente sono rare quandi focalizzandoci sull'aspetto meramente ludico del fare radio la mia riflessione finale è...se posso divertirmi con poco perchè no?
Alla fine che sia c4fm o zello c'è sempre una purchè minima tratta radio direi ...e vabbene così :-)

@Giorgio condivido in toto il tuo post. Questi sistemi ci permettono anche (e non solo) di tenerci in allenamento con altre lingue, di parlare con poca spesa con tutto il mondo.
Per la radio in oggetto a meno che non arrivi guasta so già di cosa parlare e direi che pur essendo stato scettico oggi l'idea mi intriga e non poco.

Vi mando questo link youtube per chi sia curioso e dobbiamo esserlo tutti a prescindere poi da come ci piace fare radio. Pubblicato da un collega OM quindi non la casalinga di Voghera (con tutto il rispetto) se vi va..... https://www.youtube.com/watch?v=EZZOYJs1wo4
Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: Pieschy il 11 Gennaio 2020, 13:37:11
Citazione di: IU2MWK Mario il 11 Gennaio 2020, 12:49:22
Giusto per riprendere il discorso,io con echolink mi collego con i repeater della conferenza RUSSIA proprio per esercitare la lingua e scopro che molti radioamatori (sono di vecchia data in quanto pensionati :D) vedendo il mio nominativo italiano in lista mi invitano a venire avanti sempre con gentilezza (in inglese) poi cerco di partecipare in qualche modo spiegando che resto in qrx per fare pratica.
Ho poi chiesto in Qso che radio utilizzassero e con mia sorpresa  hanno risposto "computer con echolink" oppure telefonino-Aiutato da mia moglie che traduceva all'istante mi hanno spiegato che i ponti radio soprattutto nella zona Siberia ed al confine cinese sono molto lontani ed abbinate a meteo non sempre bello sono difficili da agganciare...unico modo per rimanere in radio è echolink.Ti assicuro che sono davvero tanti e molto educati anche nel far girare il qso.
Quindi come vediamo anche echolink è un modo per fare radio (lo faccio io in vacanza..) portandomi appunto dietro il T320.
Come già detto è un modo facile per parlare con il mondo (serie B ? non credo,bisogna conoscere bene l'inglese e seguire i qso cosa non facile per tutti)..Certo che essendo patentati e sapendo cosa è la combinazione radio + antenna ovvio che magari non la consideriamo "pura radio" ma importante come dico sempre è divertirsi!

Condivido amico mio ma io ci ero già passato con il c4fm/wires-X sapessi quanti QSO con americani, con australiani, giapponesi...alla fine se ragioniamo non è che cambi troppo fra utilizzare il ponte a X km o la cella 4G dietro casa mia sempre la siamo e sempre modo di far radio è.
Il discorso dei puristi è una neverending story....ci sarà sempre quello che snobba il prossimo. E' l'indole umana. Ricordo ai tempi gli I che snobbavano gli IW ... poi quelli che ,ad oggi, snobbano chi va in dmr,dstar,c4fm....tranquillo che ci diranno che usando echolink o zello "non siamo radioamatori". E va bene ognuno alla fine che si faccia i suoi di film :-)
Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: Giovy il 13 Gennaio 2020, 15:20:12
Un post interessante su una radio che sto guardando da mesi con desiderio, ma sotto l'aspetto "professionale", non radiantistico... e vi spiego anche il perchè.
Motorola (non una ditta del cavolo) ha da poco tirato fuori il suo sistema POC: https://newsroom.motorolasolutions.com/news/qa-wave-two-way-radio-tlk-100-from-motorola-solutions.htm (in estrema sintesi: è una network radio con una sim virtuale che permette il roaming su tutti i carrier europei; si compra la radio e si paga un canone mensile per usarla liberamente in Europa senza avere problemi di connettività).
Si può gestire la propria flotta di radio (per le organizzazioni) online, senza installare software o altro. Fantastico... ma con un costo considerevole.
Hytera ha fatto lo stesso: https://www.hytera.com/html/poc-en/index.html e probabilmente altre aziende prima o poi faranno questo passo.

In definitiva: il mondo Business (o quello che per radio è conosciuto come PMR, ovvero Private Mobile Radio) ha iniziato ad aprirsi alla rete, per una serie di motivi, ma il principale credo sia l'assenza di dover implementare una struttura di ripetitori, canoni, concessioni, manutenzioni ecc.
Molto interessante anche per quanto riguarda il versante "Emergenza", perchè è verissimo quanto riportava Pieschy:
CitazioneIl discorso emergenze vale ma spesso leggo che viene sopravvalutato. Non siamo in Iraq,Libia,Afghanistan,Siria con le bombe che ci cadono addosso che distruggono celle radiomobili ponti ripetitori e quanto altro...fortunatamente si gli eventi drammatici li possiamo subire ma sono aleatori e circoscritti.
[...]
Se invece arriva lo shelter della Tim,Wind,Vodafone e installa una BTS mobile di emergenza io e migliaia di persone con anche un vecchio nokia a 900mhz riusciamo a chiamare il mondo quindi sta storia della radio come ultimo salvatore mi sa di leggenda metropolitana anche perchè un cellulare lo hanno tutti una radio la abbiamo in pochi.
Se poi vogliamo risolvere i problemi di un operatore che prende ed uno meno, basta comprare delle SIM dati apposite che permettono il roaming fra tutti (o quasi) gli operatori cellulari... ed avremo in mano un sistema per comunicare per lavoro/emergenza/divertimento che va oltre i limiti dettati dalle infrastrutture radio.
Attendo con piacere una recensione, che potrebbe invogliarmi in modo definitivo a prendere un paio di T320 da usare per lavoro in giro in Europa. ;)
Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: Pieschy il 13 Gennaio 2020, 15:56:41
Giovy hai centrato il tutto. Purtroppo a me dispiace che ci siano ancora OM che da un lato continuano ad avere una visione unica del fare radio dall'altro li vedi a 80 anni a mandare whatsapp. Si scordano che uno smartphone è un RTX digitale da sempre. Cosa cambia il modo di emissione.
Ora Internet non è più la chimera che inseguivo a 15 anni quando rubavo la linea telefonica a papà per fare una chiamata in dialup e connettermi ad una BBS esclusivamente testuale.
Internet è diventata una rete globale ed alla portata di tutti sia lato rete fissa che mobile e con costi abbordabiii per tutti.

Storcere il naso perchè la si utilizza come meccanismo di trasporto? Wow lo facciamo giornalmente quando mandiamo una mail. Ci siamo evoluti sui sistemi dstar,c4fm,dmr dove c'è una tratta RF ed il resto viaggia in rete per finire su un'altra parte RF.

Cosa cambia con un mobile? Quando da decenni telefoniamo usiamo un RTX che si collega ad una cella (azz è un ripetitore) che poi veicola in diversi modi il tutto verso la cella (altro ripetitore) che trasmette la voce da Aosta alla Siberia o a Lampedusa. Di fatto anche inconsapevolmente senza patente,senza nominativo stiamo comunque facendo radio anche se per tutti è una normale telefonata.

Non voglio convincere nessuno a niente non son fatti miei, il nostro mondo è variegato e c'è spazio per tutti.
Shockerà a molti sapere che anche su Zello ci sono canali di OM che hanno direttive, che vanno in HF, che fanno CW....provare per credere.

Il radioamatore è uno sperimentatore, se non sperimenti non sei un radioamatore.

Le tecnologie di cui sopra ....ufff parliamone devo stare schiavo di Mr.X che ha il ponte DMR che prendo solo da mezza città per sentirmi "radioamatore"? Che cambia solo che mi sento più furbo che invece di stare alla mercè di tizio e caio che accende e spegne e cambia sistema quando vuole mi collego ai ripetitori cellulari che hanno un QOS un milione di volte maggiore di quanto qualsiasi dei migliori OM possa garantire sul suo ponte.

Ho già scritto questi sistemi vengono usati anche in ambito civile, per gestione di emergenze e molto altro. Quindi di cosa si parla? Che non è fare radio perchè metterò una sim dati e collegherò il mondo? La parte RF resta...potrei rivoltare la ciabatta e dire che per me è un pirla chi per parlare con la Spagna spende migliaia di euro in antenne ed apparati sperando nela propagazione...ma non lo dico son punti di vista.

Poi se si ha un minimo di apertura mentale si capisce da se che una tecnologia non si sostituisce ad un'altra. Io posso andare in zello come in dmr o nei ponti v/u o in hf una cosa non sostituisce l'altra ma si affianca.

Ma fino ad oggi sentivo collega (non faccio nomi) che su un canale zello sputava sopra dicendo che non era far radio...la domanda viene spontanea...che ci fai allora qui visto che snobbi?

Incoerenza ai massimi livelli questo è quello che mi fa pensare.

Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: lake il 13 Gennaio 2020, 16:31:00
pietro, lo sai che mi sei simpatico... pero' non sei molto coerente... qualche anno fa avevi scritto proprio qui su rgk di zello e di echolink:
Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: Pieschy il 13 Gennaio 2020, 17:15:30
Citazione di: lake il 13 Gennaio 2020, 16:31:00
pietro, lo sai che mi sei simpatico... pero' non sei molto coerente... qualche anno fa avevi scritto proprio qui su rgk di zello:

No Giorgio è solo che mi perdo nei discorsi. Quanto scritto su Zello anni fa inerentemente all'utilizzo via smartphone resta valido. Quindi quando scrissi che non mi piace fare radio da una app su un telefono vero era e vero resta.
Allora lecito chiedersi come mai , sotto un certo aspetto, ho cambiato punto di vista?
Un'amico mi ha spiegato che app a parte ci sono radio o radiotelefoni o come li vogliamo chiamare che ti permettono di essere usati col ptt (stile le nostre radio) che come telefoni. Includoni 4g/2G/2G, BT,Wi-fi,gps e tanto altro manco per fare la recensione...non ti nego che da pazzicello che sono ho subito pensato: ho fatto c4fm,faccio dmr...siamo quandi nel mondo digitale, se esiste un sistema che funziona come una radio che ha le sembianze di una radio, che ha la facilità di una radio ma "sfrutta" le celle della telefonia mobile perchè non provare? Copertura globale senza star li a sbattersu sul link o rpt X che oggi è dstar, domani dmr, che oggi prende che domani viene spento o semplicemente che non lo agganci da tutta la città. Perchè non provarci?
Io sinceramente di contraddittorio o incoerente non ci vedo nulla anzi la vedo una sperimentazione che nulla toglie al far radio in modo più tradizionale.Scrivevo prima sono cose che si affiancano a quanto si ha non che le sostituiscono. Resterò sulle V/U sul DMR ma l'idea di avere un'accrocco che mi permetta di parlare col mondo utilizzando le celle gsm/umts/4g non mi sembra qualcosa di malaccio nonchè l'idea di poter comunicare in modalità "pseudo radio" a livello globale anche con chi, da parte sua, ha semplicemente uno smartphone quindi praticamente tutti anche senza patenti e nominativi.
Da parte mia se mi cerchi sulla piattaforma (se ce l'hai) il mio nick è iu2dlc quindi nessun nascondersi o altro ma mi sembra un qualcosa da provare e sperimentare..che radioamatore sarei se non sperimento un po di tutto?
Ovviamente in attesa della vero radio-telefono ho voluto testare (e lo sto facendo) il tutto su smartphone in modo che quando arriva il dispositivo almeno so di cosa si parla.
Ho scoperto che ha enormi funzionalità che vanno oltre lo stesso DMR, una qualità ottima anche sotto rete 2G/GPRS/Edge che permette di parlare col mondo usando le reti cellulari ma anche che è strapiena di OM come me e te. Ci sono canali che vanno dalla casalinga disperata agli OM che prima di accettarti vogliono nominativo ed altro per validarti, canali ove si parla di radio dalle hf al cw ai modi digitali, dove metti il nominativo ma non sei costretto a ripeterlo ad ogni passaggio, che viene utilizzato altrove anche per le emergenze, perchè quindi non provare?
Allora in attesa dell'arrivo della radio faccio pratica sullo smartphone ma non è quella di usare lo smartphone la mia idea.
Ora mi dirai che son un pirla perchè potevo risparmiare 200 euro visto che alla fine il radio-telefono non farà più della app su android o ios...ma si gioca amico mio sennò che divertimento c'è?
Fra l'altro giocando si impara e sto scoprendo molto altro tipo che puoi installare peanuts e farti il dstar o che ci sono stanze interconnesse in RF con ponti analogici o che ti puoi fare il tuo gateway con 2 radio e 2 cavetti audio senza sbattimenti.....
Insomma ti do ragione quando hai riportato il mio commento ed ammetto che ero "prevenuto" ma avvicinandomi a questo nuovo mondo penso che abbia capacità immense il tutto con spese molto esigue e risultati eccellenti.

Non voglio essere volgare, non è da me, ma quanto scritto nei post precedenti...momento che hai fatto il passo verso uno qualsiasi dei sistemi digitali cosa cambia se collego il repeater dmr in altura o la cella telefonica dietro casa mia?

Giorgio se ci pensi nulla, resta sempre anche che sia un cellulare una parte RF. In ritardo ma ci son arrivato :-)

Un'abbraccio,
Pietro













Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: davj2500 il 13 Gennaio 2020, 17:49:36
Citazione di: lake il 13 Gennaio 2020, 16:31:00
pietro, lo sai che mi sei simpatico... pero' non sei molto coerente... qualche anno fa avevi scritto proprio qui su rgk di zello e di echolink:

Ma no, sta solo arrivando alla logica conclusione dei suoi pensieri, come già aveva anticipato Brian in questa risposta (https://www.rogerk.net/forum/index.php?topic=71032.msg762270#msg762270) di un anno fa dove Pieschy criticava l'utilità di un ponte in 10m.
La filosofia di Pieschy, per sua stessa orgogliosa ammissione, è sempre stata "parlare tanto con il minimo sbatti" - che è esattamente il contrario di quanto fanno i radioamatori, cioè tanto sbatti per parlare poco o niente.
Il naturale e ovvio punto d'arrivo per questa linea di pensiero è usare il cellulare: dobbiamo gioire che finalmente abbia raggiunto la meta!

Ciaoo
Davide
Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: kz il 13 Gennaio 2020, 17:52:09
Pare di capire che per IU2DLC in radio siano fondamentali la user experience e la possibilità di poter comunicare facilmente a voce  con persone che abbiano interessi simili ai suoi.
Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: Pieschy il 14 Gennaio 2020, 07:47:34
Riferendomi agli ultimi due commenti di Davide e kz. Non smentisco tutto corretto. Io ho cominciato a far radio quando ancora Internet non lo aveva nessuno, la cb era pienissima tanto che 40ch non bastavano. Ho autocostruito qualcosa,mi son installato l'antenna, avevo wattmetri/rosmetri,accordatore,linearino,preamp...ho fatto DX con 30 diverse nazioni (poche ma di "vincere" in contest etc mai importato) aveva il cb in auto...voglio dire ho fatto radio in modo semi-serio nel senso che non ero tipo da apparatoni,direttive,tralicci e non nego che mi sono divertito. Ma già ai tempi il mio unico interesse era quello di comunicare con la gente, scambiare 4 chiacchere era quello l'obiettivo di conseguenza taravo il mezzo (radio,antenne) per raggiungerlo.
Anche allora (ed avevo 18 anni) dopo un pò trovai poco interessante spendere e sbattersi per il DX. Quando dopo tanta fatica e pazienza vedevo che il QSO altro non era che scambiarsi in due minuti (causa fading,qrm,propagazione) nome,rapporto di ricezione e dati per la QSL per mettere sulla cartina del mondo un segnacarte e dire l'ho collegato quello stato..beh mi è passata la voglia in quanto per me non mi dava alcuna soddisfazione.

Non lo nego da sempre non ho mai avuto "manualità" qundi non ho fatto troppa autocostruzione. Che ci posso fare se non son portato per le attività manuali? Questo non significa che non sappia maneggiare un saldatore,stagno,costruirmi un circuito stampato sul quale saldare diodi,resistenze,transinstor,induttanze e quanto altro o che non conosca come funzionino.
Ai tempi "ho dato" anche se la mia autocostruzione dei tempi era più focalizzata su progetti non radio comne sensori,convertitori A/D,etc.
Poi la vita mi ha portato altrove e non ho fatto più radio per oltre 20 anni.

Casualmente mi ricordai delle "radio" comprai un paio di portatili bibanda analogici e ricominciai ad affacciarmi all'etere anche prima di aver patente :-P

Quando si giudica (lo facciamo tutto) bisognerebbe avere un quadro complessivo delle situazioni.
Nel mio caso la costante numero uno è che a me piace parlare con la gente non mi interessa sentire beep..beeep...bebeep non mi interessa collegare la ISS, non mi interessa usare la radio tipo telescrivente e ci siamo capiti ai modi ai quali mi riferisco.
Seconda cosa: a meno di investimenti notevoli in antenne ed apparati non ho facilità logistica e economica di poter installare il classico impianto HF.
terzo per fare che? Per sentire i colleghi del sud in hf? Per parlare con lo spagnolo?

Quindi se si considera quanto sopra il mio modo attuale di fare radio è coerente a quello che da sempre cerco cioè "comunicare con la gente e scambiare 4 chiacchere in simpatia ed educazione".
Ove per 4 chiacchere non intendo "scendi il cane che lo piscio o cala la pasta" ma quasi sempre argomenti comunque inerenti il mondo radio.

Se quindi riesco a far questo in economia e praticità perchè non farlo?

Se per parlare con mezzo nord Italia mi basta un ponte V/U perchè no? Se per andare oltre posso usare il c4fm o dmr perchè no? Per far lo stesso dovrei andare con impianti ed antenne relativamente impegnative ma se lo scopo è parlare perchè dovrei sbattermi per ottenere gli stessi e migliori risultati che ottengo con una radiolina da 100/200 euro?

A me sembra che il discorso tutto sia tranne che incoerente. La chiave di lettura è indicata da me,davide,kz e gli altri. A me piace parlare quindi se riesco con poco sono contento.

Per il resto (attenzione Davide e Kz non parlo di voi e di nessuno in particolare) vedo una preclusione mentale di molti, più che preclusione la vedo ipocrisia.

Molti vecchi OM abituati alle HF oggi sono su echolink ad esempio, che non è mica un sistema che veicola la voce via voip?

Detto ma lo ripeto...mio zio OM da 40 anni e passa con shack ed antenne da paura...linea Geloso...amplificatori valvolari, ha scoperto il DMR ed a 75 anni salta ancora di gioia perchè collega il Canada o l'Australia con 5W da dentro casa e mi dice "che mi ero perso" :-P

Zello e similari sono la logica continuazione di chi, come me, ha già abbracciato il mondo digitale. Utilizzare per parlare gli esistenti ripetitori telefonici.

Sfatiamo i miti di chi ancora pensa che utilizzare sistemi digitali sia banale. No i QSO sono molto tecnici a volte, non si parla di induttanze ma di come configurare un codeplug (cosa affatto banale) e di molto altro, non si parla di "cala la pasta", quindi anche se il sistema è diverso l'ham spirit nel collaborare e scambiarsi informazioni su come funzionano questi sistemi resta e resterà sempre ed aggiungo che siamo sperimentatori ed un sistema si affianca non sostituisce un'altro. Quindi pozzo usare zello come il dmr come il ponte cittadino in U come la diretta in HF.

Quindi ragazzi siate mentalmente aperti (mi rivolgo a tutti) il mondo cambia, la tecnologia si evolve. Vorrei oggi vedere chi è capace di metter mano ad una radio fatta in SMD ed ormai lo son tutte da più di 20 anni....chi invece di mandare una e-mail ancora scrive a mano ed imbuca la lettera nella cassetta postale. Chi non usa l'auto e va in carrozza.

Insomma i tempi cambiano e di conseguenza le varie tecnologie. Si può scegliere più o meno di adeguarsi, si può restare "vecchio stampo" ma non cambiano la passione che ci si mette a far le cose.

Mi piacciono gli esempi. 100 anni fa a New York il "viaggiatore" ci arrivava con 20 giorni di navigazione. Oggi ci arriva con 7 ore di aereo ma non cambia la sua voglia di viaggiare e vedere la grande mela, cambia solo il modo nel quale la raggiunge :-)

Salutoni,
Pietro.
Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: kz il 14 Gennaio 2020, 09:46:36
non sono per nulla d'accordo: spesso in viaggio si impara più nel percorso che alla meta.
Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: Pieschy il 14 Gennaio 2020, 10:49:55
Kz qui andiamo sulla filosofia. Non dico che la tua metafora non sia corretta me penso che per ogni cosa (non parlo esclusivamente di radio) ci sia un punto di partenza e di arrivo, che poi durante il viaggio si impari si incontri bella gente, è bello ma se io devo andare a NY è quella la mia meta, se poi trovo allegri compagni di viaggio bene venga, così come se nessuno mi rivolge la parola, mi addormento o mi sento la musica.
Insomma ogni cosa che si fa punta ad un'obiettivo che poi nel mezzo si facciano belle esperienze o brutte (dipende) è qualcosa di non cercato ma che capita.

Ecco la similitudine: se il mio obiettivo è parlare con il collega in Australia o con l'italo americano a NY poco mi interessa se sopra la testa ho il kw ed una 9 elementi o se uso un sistema qualsiasi....sinceramente sono arrivato all'obiettivo e per me significa aver raggiunto il risultato e mi va bene così.

A Palermo potrei andarci in bici,moto,treno e magari conoscere tanta gente...ma se il mio obiettivo non è quello che ci sta in mezzo ma "the final destination" io arrivo a Linate e prendo il volo diretto per PA perchè (esempio reale) l'obiettivo è raggiungere la mia famiglia...del tragitto mi interessa poco, anzi cerco quello più comodo,veloce ed economico.

Meglio di così non saprei spiegarmi :-)
Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: EL34_tube il 14 Gennaio 2020, 16:28:30
Scusate se mi intrometto, e lo faccio per capire. Dal mio umilissimo punto di vista non condivido le vostre idee e poi spiego il motivo, ma desidero capire quel che pensa altri, e quindi, di qui, la mia domanda.

Al di là del progresso (che poi vorrei mi si dimostrasse se per forza in quanto tale deve essere per forza positivo: per me positivo è qualcosa che mi fa vivere meglio, fa stare meglio dentro, fa essere più sereno, ecc. ecc. e lo stesso fa ai miei simili, e non solo a me individuo) chiedo se il voler "smanettare" con codici e quanto altro digitale, come e quando ci permetta ancora di capire realmente, coscientemente, cosa si stia facendo; ci permetta ancora di dire la nostra ovvero non si vada un po' alla cieca, a spanne intendo, senza poter andare oltre?

Quando metto mano ad un circuito a RF e modifico o provo o faccio esperimenti, so che non posso, ovviamente entrare nel conduttore coi suoi portatori di carica, ma almeno agire su quel che modifica un campo e.m. (ripeto tanto per fare un esempio), o sul Q di un circuito, ovvero posso "limare" il circuito stesso per ottenerne quel che voglio o il meglio che posso.
Nel mettere mano su codici o in quel che possiamo definire "device" digitali dove trovo l'analogo, dove trovo la soddisfazione di fare ciò che che ho capito, agire dopo aver studiato e testare, sperimentare e provare e poi riprovare, capendo realmente ciò che faccio, o forse solo intuendo e trovando un limite oltre cui non riesco (per forza di cose non per mia incapacità...) ad andare?

Vado poco oltre: dove trovo la soddisfazione di me stesso come individuo agente, capace di decidere se e come fare, se e come dirigere la sua via, e non solo come utente che è di fatto, indirizzato ove altri mi ha costretto, incamerato in un vicolo da altri preconfezionato?

Questo il dubbio forse filosofico, ed esistenziale, ma non siamo solo macchine utensili, bensì individui pensanti, no?

Ripeto, chiedo per capire, assolutamente non per innescare alcuna polemica che non avrebbe senso né motivo: grato a chi mi potrà e vorrà chiarire.
Grazie in anticipo.

73

ale
Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: Giovy il 14 Gennaio 2020, 18:01:57
Citazione di: EL34_tube il 14 Gennaio 2020, 16:28:30
Nel mettere mano su codici o in quel che possiamo definire "device" digitali dove trovo l'analogo, dove trovo la soddisfazione di fare ciò che che ho capito, agire dopo aver studiato e testare, sperimentare e provare e poi riprovare, capendo realmente ciò che faccio, o forse solo intuendo e trovando un limite oltre cui non riesco (per forza di cose non per mia incapacità...) ad andare?
Secondo me parti da un assunto sbagliato, ovvero: che devi PER FORZA trovare soddisfazione nello sperimentare, provare e testare.
Benchè il radioamatore nasca proprio come sperimentatore, non necessariamente TUTTI i radioamatori amano giocare con saldatore, bobine e tester.
Molti radioamatori provano soddisfazione semplicemente nel riuscire a fare due chiacchiere con altri corrispondenti nel mondo, usando mezzi di trasmissione a loro congeniali.
Quindi... ben venga l'OM smanettone, ma anche quello "da poltrona" che ama solo il collegamento e se ne frega se sotto c'è una radio HF, una VHF, un lineare, una direttiva piuttosto che una omnidirezionale, un ripetitore ecc.
Credo sia questo il senso del post di Pieschy.
Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: EL34_tube il 14 Gennaio 2020, 18:20:09
OK allora tutto chiaro.
Se così tutto vale ed ha senso.

Rimane in dubbio, per il mio personale modo di vedere, il senso della soddisfazione interiore dell'individuo: trascorrere il tempo lo capisco, come stare alla TV o leggere un libro.
La soddisfazione intima è altro e capisco che quindi il senso del post era diverso.

Grazie, un saluto cordiale

:)


73

ale
Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: Schottky il 14 Gennaio 2020, 21:31:39
Mi piacciono un po tutti i post di questo forum perché la ricchezza sta proprio nella diversità delle attività: autocostruzione, analogico, digitale, DX ecc. Ma questo thread mi ha anche affascinato perché, come ben sapete, è raro oggigiorno assistere in rete ad un confronto, anche con posizioni antitetiche, ma comunque espresse nel reciproco rispetto.

Personalmente, come ebbi modo di scrivere nel mio post più sopra, la mia storia radiantistica è simile a quella di Pietro, fatta eccezione per quanto riguarda l'inizio. Sì, l'inizio è stato molto ma molto strano: metà anni 70, torno da scuola e dopopranzo accendo il mio organo Farfisa vip 202 R per allenarmi un po; ad un tratto irrompe nell'audio un "CQ CQ da Rondine".

Passato lo stupore iniziale, non ci misi molto ad identificare la voce del ragazzo, di qualche anno più grande di me, che abitava tre piani sopra. Per farla breve, diventammo amici e mi introdusse ne mondo (magico a quei tempi) della CB. Anche se allora non si usava  il termine "social" realizzai dentro di me che quello era uno strumento di aggregazione formidabile, e così fu per diversi anni prima che il tutto degenerasse.

In merito alle legittime considerazioni di Ale (EL34_tube) sul senso della soddisfazione interiore dell'individuo, penso che talvolta, e sottolineo talvolta, la soddisfazione di una passione, sia essa la lettura, l'arte, la radio o qualsiasi altro interesse, trascenda in un senso di appagamento e benessere interiore.

Per rendere il concetto meno "fumoso" e sterzando dall'OT in cui mi stavo dolcemente abbandonando, riporto una mia esperienza con Zello durante la pausa natalizia. Alla ricerca di nuovi contatti con cui scambiare qualche chiacchiera in inglese, mi sono casualmente imbattuto con Georgi che poi ho scoperto risiedere a Saratov, un importante porto sul Volga, situato a 700Km sud-est di Mosca. Tipico di chi non si conosce, per un po abbiamo parlato del più e del meno, del tempo ecc. Poi mi ha passato sua moglie Ludmilla che aveva un inglese con una pronuncia e una proprietà di linguaggio invidiabile. Si è partiti dalle descrizione del nostro e del loro Natale ortodosso, che avviene celebrata 13 giorni dopo il Natale cattolico e da lì siamo passati a raccontarci i reciproci usi e costumi.

Sarà stato il clima natalizio o forse il fatto che sono un inguaribile sognatore, ma a comunicazione conclusa (di circa un ora) mi era sembrato di essere "entrato" in quella casa e conosciuto degli amici. Ecco, in quel momento mi sono sentito un piccolo puntino ma interconnesso ad una grande umanità... ed ho provato una gioia interiore.

Chiudo qui altrimenti Pieschy pensa che sia un suo competitor (ovviamente scherzo Pietro  ). Buona serata a tutti,

Giorgio


Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: Pieschy il 15 Gennaio 2020, 06:42:56
Complimenti ragazzi per i post carini, interessanti, educati e vale per tutti. Vale per Ale e Giorgio.
Ale io capisco i tuoi interrogativi e capisco anche chi possa o non possa essere interessato ai modi digitali ad esempio.
Però non corrisponde al vero, secondo me, la mancanza di sperimentazione e quindi anche la soddisfazione nel riuscire a fare qualcosa con le proprie mani.
Mi spiego meglio. E' vero che col saldatore modifichi,migliori,crei ma non pensare che lato "digitale" sia tutto bello e pronto e quindi non si possa sperimentare e customizzare qualcosa.
Ti faccio un'esempio, DMR. Ci sono molti utenti (che non critico) che si fanno passare il codeplug dall'amico in zona, se lo fanno installare e parlano senza sapere come funzionano le cose. Non li critico perchè come simpaticamente letto sono/siamo OM da poltrona :))))
Ma prova a creartelo tu un codeplug o meno "complicatamente" ad adattarne uno a tuo piacimento fidati e te lo dico da Informatico che non è affatto semplice. Ti potrei anche dire che (l'ho fatto) forse è più semplice da fare prendere la basetta di bachilite ramata, disegnare (secondo schema) il circuito stampato col pennarello, mettere il tutto nell'acido, usare trapano punta 1mm e poi saldare i vari componenti e connettori. Ci vuole mano salda e passione ma non è così complicato. Diverso è se invece hai la capacità di disegnare un circuito, dimensionare i vari componenti (resistenze,condensatori,etc) e quindi creare da zero qualcosa di tuo.
Ricordo con immenso piacere che feci così quando già al 4 anno dell'industriale nell'89 progettai per intero un convertitore A/D che si intefacciava al C64 che pure il prof. restò allibito....

Ma diciamola tutta in quanti son capaci di far questo? Ci vogliono conoscenze molto specifiche.
Senza sminuire niente e nessuno prendere lo schemino dalla rivista di elettronica ove ti riporta circuito,r1,r2,r3,c1,c2,t1,t2 beh divertente ma con un po di manualità (come scrivevo prima io ne ho poca) e pazienza (anche di quella ne ho poca) ce la fanno in molti.

Ecco non era uno sminuire ma un paragonare le due cose.

Se ti addentri in un codeplug ci sono tanti di quei parametri da settare che anche un informatico come me ci ha messo mesi.
Devi capire in primis come funziona il sistema DMR dalla A alla Z e poi settare decine di impostazioni affinchè il tutto funzioni per come tu vuoi che funzioni :-)
Non è affatto facile e quando (e se) riesci hai comunque "autocostruito" qualcosa customizzato per te ne più ne meno come quando autocostruisci in elettronica, differenza che non usi il saldatore ma configuri un difficile programma informatico.

Non è quindi una comparazione a cosa è più facile o difficile o a chi sa più o meno sono attitudini, Io sono un'informatico quindi mi realizza di più quello che prendere in mano il saldatore, semplici gusti ed attitudini :-)

OT lato radio ma inerente. Realizza un server web da zero su piattaforma Unix (proveniendo da 20 anni di Windows) con tutti i servizi funzionanti per come vuoi te...fidati che è molto più facile realizzare un circuito col saldatore...io ci ho messo quasi un'anno a creare il tutto pur essendo un'informatico ma che soddisfazione.

Ecco, non mi rivolgo a te ma a tutti, non si faccia l'errore di pensare che i modi digitali siano la pappina pronta per i "poltronari" come me, se vuoi di spazi di sperimentazione ce ne sono e tanti, puoi usarlo appunto giusto premendo il PTT ma puoi fare di più.

In due giorni ad esempio ho collezionato materiale su come realizzare gateway fra radio digitale e radio analogica usando zello come mezzo di trasporto. Puoi interconnetterti con cavi ed interfaccine ad altra radio che sia dmr o c4fm. Insomma se si ha voglia ed una certa competenza di cose da fare ce ne sono e tante.

Anche lo stesso zello beh non lo sto trovando così immediato. Se ti limiti al minimo è gioco da bambini ma se vuoi usarne tutte le funzioni devi studiarci e sperimentare.

Dipende dalla passione e dalla volontà ma sono sistemi che lasciano spazio a sperimentazioni anche molto interessanti. Dipende dalla voglia che hai ma di cose da fare ce ne sono. Ogni tanto sperimento ogni tanto mi piace collegarmi sulla stanza X e scambiare 4 chiacchere come diceva Giorgio con l'amico che vive a 1000/2000/10.000km di distanza.

Quindi lato radio tutto dipende da quel che si vuol fare. Se la priorità non è parlare è un discorso ma se ti piace conoscere gente in tutto il mondo sia per uno scambio culturale o per rispolverare l'inglese (sono esempi) come lo fai in modo classico?

Ricordo (lo ritroverò) i graziosissimi QSO con l'amico Marcello che abita a Sidney in Australia...come l'avrei potuto conoscere e parlarci giornalmente se non avessi avuto il c4fm o il dmr? Credo che manco con mega direttiva ed 1KW sarei arrivato constantemente da quelle parti in HF :-)

Logico si puo' dire e pensare che si potrebbe usare il telefono, skype,whatsapp ma quello che ci accomuna è alla base la passione per la radio non son solo le 4 chiacchere da bar e spesso e volentieri si parla di radio, collegamenti, apparati. Cambia solo il mezzo di trasporto ma non la passione che ci accomuna e come scritto prima anche e se in modo diverso c'è tanto da sperimentare se si vuole :-)

73,
Pietro.








Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: HAWK il 15 Gennaio 2020, 06:58:36
@ SCHOTTKY, bei ricordi, quando la CB si sentiva negli organi delle chiese o filodiffusione annessa, scaldabagni, tastiere, citofoni, telefoni e stereo a suo tempo...

Le prime componentistiche di quei dispositivi, non avevano protezioni, ed essendo cmq circuiti elettronici potenzialmente erano anche ricevitori anomali.

@ IU2DLC, Pietro, non è corretto sminuire nessuna attività afferente al mondo delle TLC amatoriali, in qualunque forma, vai avanti nel tuo interesse, usa la libertà di comunicazione con gli altri, nei modi e usi che ti sono più confacenti, i risultati, saranno a beneficio di chi ne avrà necessità, ti chiederà e avrai l'importanza naturale di sentirti utile, per tutti Noi, sapere che Pietro smanetta un codeplug o piattaforme para informatiche, a disposizione sul forum, per me è un pregio, penso x tutti, ti leggo, imparo, se ho bisogno ti chiedo, quello che non capisco e non so.
Grazie per la strada che segui, meno saldatore e più bit...metti la pezza mancante ad altri...e sappiamo che ci sei.
Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: Pieschy il 15 Gennaio 2020, 07:09:19
@IZ1PNY Grazie Carmelo, gentilissimo come sempre. Come sai/sapete io quello che so lo condivido sempre, se mi si chiede e so rispondere non lesino di condividere le mie conoscenze a beneficio della comunità . Non sono affatto un genio o un guru anche io lato TLC/IT imparo giorno dopo giorno non posso sapere tutto perchè è un mondo molto vasto.
In questi 3 giorni per esempio di zello ho trovato qso molto tecnici e colleghi che mano manina mi hanno spiegato un sacco di cose che non solo non sapevo ma neanche immaginavo.
Quello che so quindi lo condivido perchè non si finisce mai di imparare e perchè diciamola tutta a prescindere che usi la direttiva o zello quello che ci dovrebbe far sentire radioamatori è proprio l'ham spirit cioè la condivisione delle reciproche conoscenze,sperimentazioni ed il supporto (dato/ricevuto) da una community che condivide la nostra passione :-)
Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: EL34_tube il 15 Gennaio 2020, 16:58:13
Pieschy (Pietro quindi  )
grazie per la completa (a mio modo di vedere) ed al tempo stesso garbata esposizione e spiegazione che mi sarà utile a capire meglio o almeno a provarci, colui che pratica il mondo digitale con lo spirito di cui fai cenno e che rispetto.


Ovvio che per mio conto essendo stato sempre d'istinto proiettato verso l'analogico anche ai tempi dello studio, in cui il PC l'ho evitato quanto più possibile, tranne poi divernirne utente come ormai tuutti noi, l'imprinting rimane questo.

Permettimi quindi, (andando fuori topic e perdonatemi solo per qualche istante, poi lo riporterete voi "IN-line", Hi) di chiosare dicendo che importante o meglio apprezzabile, allora, è che l'individuo che si addentra nel mondo della tecnica delle trasmissioni, e lo faccia nell'ambiente non professionale o meglio dilettante, come si diceva molto tempo fa, (poi in privato può essere del tutto altro, che sia sia, un grande tecnico come un musicista o un medico, ecc...), lo faccia con quell'animo e quell'intento:  di andare a capire, di andare a usare il proprio intelletto per arricchirsi.
O meglio non tanto per il mero "passare/ingannare" il tempo, quanto per "arrricchirlo" il proprio tempo, come ama dire un amico.

Trascorrere del tempo a conoscere un altro appassionato e condividere con lui momenti di vita, usanze, qualcosa del "suo" mondo, per poi arricchirsi, capendo che l'altro, di fatto è come noi, solo che parla una lingua diversa, ha aspetto diverso, ecc. ecc. questo è arricchirsi e questo fa bene, porta del bene "dentro".
Questo a mio umilissimo parere è il vero valore aggiunto che rimane in questa "pratica" della Radio.

In conclusione, permettetemi tutti di dire una cosa: sono qui, nel forum, da pochissimo tempo, anche se ogni tanto, da anni ho letto alcuni post, ma pur sempre senza esserci in mezzo: un post di questo genere poteva ingenerare degli atteggiamenti da "tifo", e invece noto con apprezzamento, una moderazione che ad oggi mai avevo trovato in un forum specie tecnico e specie italico....

Ciò è bello e particolare e anche questo "fa bene"

GRAZIE

73
Titolo: Re:Inrico T320,Zello,etc: semplici riflessioni (non recensione)
Inserito da: Pieschy il 16 Gennaio 2020, 05:26:07
Ele condivido le tue riflessioni. Andando un momento OT tutto quello che ci arricchisce culturalmente è sempre positivo. La curiosità nel sapere come funzionano le cose è positiva e va oltre poi il reale utilizzo che nella pratica si fa. Io sono curioso di natura su tutto e su tutte le materie (dalla radiotecnica,alla medicina,al legale,etc.etc).
Tornando in topic il termine radioamatore è un termine che si dovrebbe spiegare da solo e che significa un'amante di tutte quelle che sono le trasmissioni radio, di come funziona qualsiasi disdpositivo che trasmette/riceve via etere a prescindere dal sistema che utilizza.
Chi ama questo mondo è interessato a tutto dal capire cosa sia am,fm,ssb,cw,rtty,ft8,aprs e tanto troppo altro ai modi digitali ma banalmente a cosa sia il digitale terrestre, un ponte radio,i vari modi digitali più nuovi insomma la sfilza è semi infinita.
Ovvio che poi nella grande insieme ognuno di noi ha delle preferenze personali ed è giusto che sia così ma questo non discrimina l'interesse ed il piacere che c'è per le trasmissioni radio in senso lato.

L'ottica dovrebbe essere questa un po per tutti. E' interessante capire anche come funziona il telecomando del cancello elettrico, come funziona il wi-fi che quasi tutti abbiamo a casa, come funziona un telefono gsm o wcdma, come funzioni lte. Non vuol dire fare radio o forse si ma in modo diverso perchè comunque c'è una componente RF.

Quindi alla fine quello che differenzia il radioamatore dal semplice fruitore è propio la curiosità nel capire come funziona quello che stiamo usando e che usa onde radio.

Negli anni poi il mondo della radio, delle telecomunicazioni in generale ha sposato il mondo IT quindi le due cose sono imprescindibili.

Un telefonino ha una parte RF perchè comunica con le celle che altro non sono che ponti ripetitori.
Andando più su cose "terra terra" molti non sanno che anche lo snobbato baofenghino oltre alla parte RF ha un DSP in due parole è analogico ma nello stesso tempo digitale :-)
Ovviamente a maggior ragione per le radio più costose. Per dare una benevolissima strigliatina ai puristi se prendiamo apparati come gli Yaesu HF di ulltime/penultime generazioni molti non sanno che di RF c'è solo la parte finale che esce in SSB/AM/FM ma all'interno la nostra voce va in digitale per 3/4 del suo percorso :-)

In due parole eccezion fatta per gli apparati analogici vintage (esempio valvolari) anche chi oggi fa le HF in effetti sta modulando per 3/4 in digitale senza saperlo :-)

Sarà sicuramente opinabile ma è solo uno spunto di riflessione, pensateci.

Quindi il digitale è sempre fra noi anche quando non pensiamo ci sia :-)))

73,
Pietro.
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