RELAX FERRAGOSTANO; IL FERRAGOSTO IN SICILIA

Aperto da it9acj, 15 Agosto 2019, 19:57:15

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

it9acj

FERRAGOSTO

Tornando indietro negli anni, mi ricordo di una famiglia felice formata da una madre un padre e sei bambini. Ah, dimenticavo, c'era pure la nonna. Mi ricordo che la vigilia di ferragosto la mamma, quando i figli erano tutti a letto, iniziava a lavorare perché l'indomani si doveva andare al mare. Quindi si metteva in cucina e cominciava a preparare le famose pietanze che dovevano sfamare un'intera famiglia: a questa se ne univano altre, quindi cognati, cognate e nipoti. Non vi dico cosa preparava... Giustamente si andava al mare quindi piatti leggeri: insalata di riso, le famosissime cotolette, la parmigiana. Certo, poi un pò di caponatina, chi fa non ci vuleva? E allora pure quella. Sistemato e ordinato tutto, quando finiva, in piena notte, andava a letto distrutta.
La mattina, poi, sveglia prestissimo. E qui iniziava il compito del padre: sistemare tutto questo ben di Dio nella famosa Fiat 124 verde bottiglia. Tutto sistemato a compressione perché ci dovevano entrare, oltre al cibo, l'ombrellone, il tavolinetto apri e chiudi compreso di sedie, la base dell'ombrellone di ferro massiccio a forma di stella, il frigorifero per le bibite, le sedie sdraio per la mamma e per la nonna, i piatti, i bicchieri, salvagenti, braccioli, pinne e occhiali. Dopo circa due ore l'auto era sistemata. U muluni s'accattava pi strada.
Intanto si svegliavano tutti i bambini. Senza neanche andare a fare pipì e senza neanche lavarsi la faccia indossavano il costume e cominciavano ad entrare in macchina. 1, 2, 3, 4, 5, e 6. Ah! Ancora c'era la nonna! Non chiedetemi dove la mettevano perché non lo so! Comunque, spingi di qua e spingi di là, ammuttuni e a ruzzuluni entrava pure lei. Intanto che aspettavano che entrasse pure la
mamma in macchina, i bambini, già tutti aggnutticati, si tiravano i capelli, si tumbuliavano, si muzzicaunu, insomma si pistaunu perché erano stretti e ognuno voleva più spazio. Alle 10 circa, finalmente, la mamma entrava in macchina e partivano, direzione Fondachello. Il padre metteva in moto la macchina che per la pesantezza che aveva dietro nel bagagliaio ittava schigghi e si afflosciava sulle ruote di dietro cominciando a camminare impennata tutta in avanti. Povera macchina... se avesse potuto parlare! Si facevano chilometri e chilometri di fila. Il padre, felice di quella affollata famiglia, cominciava a cantare "Luglio, col bene che ti voglio vedrai no finirà... aiaiiiaaa...". I figli non capirono mai perché cantasse "Luglio" ad agosto, forse perché conosceva solo quella.
A mezzogiorno arrivavano al mare. Appena trovato il posto per la macchina si aprivano gli sportelli di dietro e si vedevano picciriddi aggnutticati ca sgriddaunu come tante lepri perché finalmente liberi. Cu scappava a destra e cu a sinistra. La madre cominciava subito a sbraitare: "Fermiii! Non ti ittari a mari! Acchiappulu! Pigghilu!". Insomma, iniziava così il ferragosto di questa bella famiglia. I bambini, arrivati in spiaggia, erano già tutti in acqua. Il compito più arduo toccava al padre: scaricare la macchina dal materiale che c'era nel bagagliaio. Uno, due, tre, quattro, dieci, venti, cinquanta viaggi avanti e indietro dal posteggio fino alla spiaggia per portare tutta la roba.
All'ultimo viaggio le parole famose del padre guardando la moglie. "Fù e non sarà mai più , va bene?!" La moglie annuiva per farlo contento. Poi c'era u muluni da mettere al fresco, altra grande fatica, poi sistemare gli ombrelloni che cadevano ogni volta che c'era un filo di vento...

Verso le due, le famiglie riunite si preparavano per il pranzo. E chi c'eraaaaaa! Santino Barbagallo con il Ficodindia si puteva mentiri di latu. Di tutto e di più. I bambini chiedevano, mentre mangiavano, quando potevano farsi il bagno. Subito la madre: "U bagnu? Ora? Aappoi vessu i sei!". E lì iniziava la musica: cu chiangeva, cu si scippava perché volevano andare in acqua. Piano, piano, fregavano la madre. Prima entrando un piede in acqua, poi l'altro, poi si sedevano sulla riva bagnandosi tutti e poi senza farsi accorgere si tuffavano. Lei, quando se ne accorgeva, chiamava subito il marito: "Si ittaruuuuu! Ora si ci blocca a digestione! Pigghili! Tirili di capiddiiii!" Il padre, ormai distrutto da una giornata faticosa, neanche l'ascoltava e allora lei si tirava su e cominciava a fare la sentinella in riva al mare messa all'impiedi chi manu o sciancu e teneva d'occhio tutti i pargoli. I bambini, felici dentro l'acqua, sguazzavano fino a sera, fino a diventare con le labbra nere. Uscivano dopo ore e ore di minacce da parte della madre che stava lì tutto il pomeriggio a dire "nesciii! Mi ni staiu iennu, vidi ca ti lassu ccà! Vidi ca si vegnu ddocu ti scippu tutti i capiddi!".
Alla fine, verso sera, quando il padre aveva già ricaricato la macchina e risistemato frigorifero, ombrellone e via dicendo, i bambini uscivano dall'acqua, tutti niuri e arappati e neanche il tempo di asciugarsi si rimettevano in fila indiana, per prendere posto nella famosa 124 che per ore era stata a riposo e chissà quanto era felice di riempirsi nuovamente di marmocchi.
Il ritorno a casa era molto bello. La macchina camminava sempre impennata, i bambini sonnecchiavano uno sopra l'altro, la nonna russava e credo che quello fosse il momento più bello per il marito e la moglie. Finalmente si potevano rilassare, il padre guidando e la madre sognando ad
occhi aperti. Sogni fatti di cose semplici. I sogni di una famiglia sicuramente molto rumorosa ma essenzialmente felice e serena dove si volevano bene tutti e dove ci si accontentava di poco.

UN PO PER RIDERE E RILASSARSI


HAWK

Ed abbiamo scoperto che sul forum, abbiamo un novello Camilleri o Sciascia...fate Voi.
Bravo e grazie per i ricordi... [emoji106]

sierra echo

Citazione di: it9acj il 15 Agosto 2019, 19:57:15
FERRAGOSTO

Tornando indietro negli anni, mi ricordo di una famiglia felice formata da una madre un padre e sei bambini. Ah, dimenticavo, c'era pure la nonna. Mi ricordo che la vigilia di ferragosto la mamma, quando i figli erano tutti a letto, iniziava a lavorare perché l'indomani si doveva andare al mare. Quindi si metteva in cucina e cominciava a preparare le famose pietanze che dovevano sfamare un'intera famiglia: a questa se ne univano altre, quindi cognati, cognate e nipoti. Non vi dico cosa preparava... Giustamente si andava al mare quindi piatti leggeri: insalata di riso, le famosissime cotolette, la parmigiana. Certo, poi un pò di caponatina, chi fa non ci vuleva? E allora pure quella. Sistemato e ordinato tutto, quando finiva, in piena notte, andava a letto distrutta.
La mattina, poi, sveglia prestissimo. E qui iniziava il compito del padre: sistemare tutto questo ben di Dio nella famosa Fiat 124 verde bottiglia. Tutto sistemato a compressione perché ci dovevano entrare, oltre al cibo, l'ombrellone, il tavolinetto apri e chiudi compreso di sedie, la base dell'ombrellone di ferro massiccio a forma di stella, il frigorifero per le bibite, le sedie sdraio per la mamma e per la nonna, i piatti, i bicchieri, salvagenti, braccioli, pinne e occhiali. Dopo circa due ore l'auto era sistemata. U muluni s'accattava pi strada.
Intanto si svegliavano tutti i bambini. Senza neanche andare a fare pipì e senza neanche lavarsi la faccia indossavano il costume e cominciavano ad entrare in macchina. 1, 2, 3, 4, 5, e 6. Ah! Ancora c'era la nonna! Non chiedetemi dove la mettevano perché non lo so! Comunque, spingi di qua e spingi di là, ammuttuni e a ruzzuluni entrava pure lei. Intanto che aspettavano che entrasse pure la
mamma in macchina, i bambini, già tutti aggnutticati, si tiravano i capelli, si tumbuliavano, si muzzicaunu, insomma si pistaunu perché erano stretti e ognuno voleva più spazio. Alle 10 circa, finalmente, la mamma entrava in macchina e partivano, direzione Fondachello. Il padre metteva in moto la macchina che per la pesantezza che aveva dietro nel bagagliaio ittava schigghi e si afflosciava sulle ruote di dietro cominciando a camminare impennata tutta in avanti. Povera macchina... se avesse potuto parlare! Si facevano chilometri e chilometri di fila. Il padre, felice di quella affollata famiglia, cominciava a cantare "Luglio, col bene che ti voglio vedrai no finirà... aiaiiiaaa...". I figli non capirono mai perché cantasse "Luglio" ad agosto, forse perché conosceva solo quella.
A mezzogiorno arrivavano al mare. Appena trovato il posto per la macchina si aprivano gli sportelli di dietro e si vedevano picciriddi aggnutticati ca sgriddaunu come tante lepri perché finalmente liberi. Cu scappava a destra e cu a sinistra. La madre cominciava subito a sbraitare: "Fermiii! Non ti ittari a mari! Acchiappulu! Pigghilu!". Insomma, iniziava così il ferragosto di questa bella famiglia. I bambini, arrivati in spiaggia, erano già tutti in acqua. Il compito più arduo toccava al padre: scaricare la macchina dal materiale che c'era nel bagagliaio. Uno, due, tre, quattro, dieci, venti, cinquanta viaggi avanti e indietro dal posteggio fino alla spiaggia per portare tutta la roba.
All'ultimo viaggio le parole famose del padre guardando la moglie. "Fù e non sarà mai più , va bene?!" La moglie annuiva per farlo contento. Poi c'era u muluni da mettere al fresco, altra grande fatica, poi sistemare gli ombrelloni che cadevano ogni volta che c'era un filo di vento...

Verso le due, le famiglie riunite si preparavano per il pranzo. E chi c'eraaaaaa! Santino Barbagallo con il Ficodindia si puteva mentiri di latu. Di tutto e di più. I bambini chiedevano, mentre mangiavano, quando potevano farsi il bagno. Subito la madre: "U bagnu? Ora? Aappoi vessu i sei!". E lì iniziava la musica: cu chiangeva, cu si scippava perché volevano andare in acqua. Piano, piano, fregavano la madre. Prima entrando un piede in acqua, poi l'altro, poi si sedevano sulla riva bagnandosi tutti e poi senza farsi accorgere si tuffavano. Lei, quando se ne accorgeva, chiamava subito il marito: "Si ittaruuuuu! Ora si ci blocca a digestione! Pigghili! Tirili di capiddiiii!" Il padre, ormai distrutto da una giornata faticosa, neanche l'ascoltava e allora lei si tirava su e cominciava a fare la sentinella in riva al mare messa all'impiedi chi manu o sciancu e teneva d'occhio tutti i pargoli. I bambini, felici dentro l'acqua, sguazzavano fino a sera, fino a diventare con le labbra nere. Uscivano dopo ore e ore di minacce da parte della madre che stava lì tutto il pomeriggio a dire "nesciii! Mi ni staiu iennu, vidi ca ti lassu ccà! Vidi ca si vegnu ddocu ti scippu tutti i capiddi!".
Alla fine, verso sera, quando il padre aveva già ricaricato la macchina e risistemato frigorifero, ombrellone e via dicendo, i bambini uscivano dall'acqua, tutti niuri e arappati e neanche il tempo di asciugarsi si rimettevano in fila indiana, per prendere posto nella famosa 124 che per ore era stata a riposo e chissà quanto era felice di riempirsi nuovamente di marmocchi.
Il ritorno a casa era molto bello. La macchina camminava sempre impennata, i bambini sonnecchiavano uno sopra l'altro, la nonna russava e credo che quello fosse il momento più bello per il marito e la moglie. Finalmente si potevano rilassare, il padre guidando e la madre sognando ad
occhi aperti. Sogni fatti di cose semplici. I sogni di una famiglia sicuramente molto rumorosa ma essenzialmente felice e serena dove si volevano bene tutti e dove ci si accontentava di poco.

UN PO PER RIDERE E RILASSARSI
...i sogni di una meravigliosa famiglia italiana che viveva i periodi piu belli in Italia....73' e buon ferragosto a tutti...Luigi
Credo ut intelligam, non intelligo ut credam...

gattonero

Citazione di: IZ1PNY il 16 Agosto 2019, 08:40:23
Ed abbiamo scoperto che sul forum, abbiamo un novello Camilleri o Sciascia...fate Voi.
Bravo e grazie per i ricordi... [emoji106]
Ci sono anche scrittori..... [emoji4] 
1-R G K-129   Station Dx 11meter
                        Radio Penisola Salentina  1-RPS-72 
                 1 F R I 1857 -  Free-Radio-Italia
                             PMR/LPD Italy 
                                 Op.Fabio
                   Yaesu FT920+SP8 Mic.Mh31
         Icom IC2820 D-Star / Kenwood TM241A digiAPRS
       President Jackson Mic.Echo Master Plus /Lafayette Hawaii                
   Ant. Dipolo 30/40m  Dipolo L 60m Butternut HF2V 40/80/160?     Vertical 11m / Ant.FishRod / Diamond x510 / Deltaloop 50MHz


luciano100

CUT!
.....Sogni fatti di cose semplici. I sogni di una famiglia sicuramente molto rumorosa ma essenzialmente felice e serena dove si volevano bene tutti e dove ci si accontentava di poco.



Eravamo felici e non lo sapevamo.
(Comunque noi avevamo una giardinetta molto più modesta)
[emoji4][emoji4][emoji4][emoji4][emoji4]
Luciano

inviato ONEPLUS A5000 using rogerKapp mobile


i5wnn

Citazione di: luciano100 il 16 Agosto 2019, 14:06:10
CUT!
.....Sogni fatti di cose semplici. I sogni di una famiglia sicuramente molto rumorosa ma essenzialmente felice e serena dove si volevano bene tutti e dove ci si accontentava di poco.



Eravamo felici e non lo sapevamo.
(Comunque noi avevamo una giardinetta molto più modesta)
[emoji4][emoji4][emoji4][emoji4][emoji4]
Luciano

inviato ONEPLUS A5000 using rogerKapp mobile
Più o meno la stessa storia potrebbe essere raccontata in dialetti diversi ma il risultato non cambia. Io, che sono più vecchio, dovrei cambiare la 124 con una giardinetta e i fratelli con gli zii ma il risultato non cambia. E il caldo patito al ritorno con la macchina rovente?

inviato PRA-LX1 using rogerKapp mobile



kz

Bel racconto, un po' malinconico ma commovente. Grazie IT9ACJ


Ricciolino

sembra di vederle, certe scene, a leggerle così dipinte... complimenti Roberto, e buon relax ferragostiano a tutti.
cb "Ricciolino" Op. Davide | 1RGK420 | IU0NHF

it9acj

salve a tutti,,,

no non e la descrizione della mia famiglia. noi il ferragosto lo passavamo su sull'etna tranquillamente a casa nostra a zafferana etnea dove teniamo casa di villeggiatura.
come ben potete immaginare nei giorni clou dell'estate e meglio starsene a casa che uscire nella bolgia infernale del traffico di chi va al mare (ninimo si deve partire alle 3 del mattino per trovare posto).
quidi relax a casa con la prepareazione del pranzo festivo (120 kili di sasizza con dita e senza dita, 5 6 kili di mulingiani fritti con 12 kili di uova e salsa, caponatina da nonna, cutuletti fritti sopra e sotto, 12 angurie o muluni russi dal peso di 20 kili cadauna).
insomma si poteva sfamare 5 6 famiglie tranquillamente.