Accordatore ad L cosa comporta una differenza costruttiva

Aperto da Wolf1995, 21 Maggio 2016, 13:08:46

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Wolf1995

Salve a tutti, cercando sul web qualcosa per capirne di più sugli accordatori e sul loro dimensionamento, ho notato che nella tipologia ad L l'induttore viene collegato in due modi differenti, nel primo caso a massa, e a quanto ho visto questo viene usato principalmente come adattatore nelle endfed 1/2 onda, e nell'altro al polo caldo (allego due immagini per evitare fraintendimenti dovuti alla descrizione forse un po' grossolana).
Potreste spiegarmi il perché di questa piccola differenza e in base a cosa viene scelta?
Grazie!
Nicola Simone


ik1npe

Salve, il primo schema non è un accordatore ma sembra più ad una trappola in RF .
Un circuito in parallelo non fa altro che avere una impedenza alta alla frequenza di risonanza.
Il secondo è disegnato male ma rende l' idea puoi mettere il condensatore indifferentemente verso l' antenna o verso il TX a seconda delle condizioni di risonaza dell' antenna.
cerca meglio sul web e trovi esempi più significativi e anche dati di costruzione e formule.
73 de ik1npe

Vincenzo IZ2WMW (Brian)

Ciao Wolf,
dei due schemi da te riportati solo il secondo è un accordatore ad L.
Lo schema di un accordatore ad L è il seguente:



Nel caso specifico dello schema da te riportato l'induttanza è variabile grazie alla presa che cortocircuita parte della bobina riducendo l'induttanza totale.
Una rete d'accordo ad L può essere anche fatta in questo modo:



I due schemi sono uno il reciproco dell'altro, cioè nel primo caso hai un'induttanza in serie e il condensatore a massa, nel secondo è il condensatore ad essere in serie e l'induttanza a massa. Le due implementazioni funzionano allo stesso modo.

Il primo schema da te proposto, che è quello che tu indichi come spesso utilizzato nelle end fed a mezz'onda, in realtà è un autotrasformatore con un condensatore in parallelo che dovrebbe aiutare ad eliminare la reattanza residua che il trasformatore non è riuscito ad eliminare del tutto.

Un circuito equivale è anche questo:



In questo caso invece di usare un autotrasformatre, è stato usato un trasformatore con gli avvolgimenti separati.

Spero di essere stato sufficientemente chiaro, altrimenti chiedi pure.

73

Wolf1995

#3
Innanzitutto grazie ad entrambi per la risposta, Ora mi è più chiaro, mi aveva confuso il fatto che in alcuni articoli venissero chiamati allo stesso modo...
Comunque alla fine son due dei tanti modi diversi di adattare l'impedenza, correggimi se sbaglio, ma potrei usare anche un filtro a T o a pi greco senza problemi giusto? Sempre riferito alla endfed 1/2 onda.


ik1npe

Salve, di solito si uso lo schema a T con induttanza verso base, in altri schemi si usa il Pi greco con i condensatori verso massa.
Molti anni fa sui trasmettitori a valvole si accordave il finale su un circuito a pi greco quindi era quasi inutile metterne un altro all' uscita.
73 de ik1npe

Vincenzo IZ2WMW (Brian)

Ciao Wolf,
gli accordatori a PI greco e a T sono entrambi validi a patto di capire la dimensione delle induttanze e delle capacità in gioco.

Normalmente la rete a T è quella più versatile per gestire la più ampia varietà di casistiche. Infatti è facile da costruire con un'induttanza variabile e gestisce impedenze sia maggiori che inferiori ai 50 ohm.

Il PI greco invece viene usato più per situazioni monobanda, credo, ma mi potranno anche smentire, perchè avendo l'induttanza in serie sia più difficile renderla variabile rispetto ad una configurazione a T.

Secondo me dal momento che stai cercando una soluzione per un caso specifico ovvero mezz'onda su banda specifica, potresti sfruttare una semplice rete ad L che però è mondo banda, oppure un trasformatore 64:1.

Ti linko qualche progetto che ho testato personalmente:

Questa è una rete ad L con condensatore in serie e impedenza a massa
http://pa-11019.blogspot.it/2013/09/end-fed-half-wave-high-pass-for-20m.html

La misura è fatta per i 20 metri quindi per altre bande dovrai ricalcolare l'induttanza

Questo è un 64:1 valido dagli 80 a salire, ovviamente a patto di usare il radiatore corretto per ciascuna banda. E' comodo perchè vale per tutti i multipli di mezz'onda quindi con 20 metri di radiatore ti fai 40 20 e 10 in un colpo solo

http://pa-11019.blogspot.it/2012/04/149-transformer-for-endfed-antennas-35.html

Entrambi i progetti di cui sopra sono stati da me testati quindi funzionano. Non è roba copia incollata da internet senza verificarne la coerenza e il funzionamento.

Anche sul sito di http://www.iz0hcc.it/ trovi diversi progetti che trattano l'argomento.
Non ho avuto modo di verificarli, a prima vista sembrano progetti coerenti con la teoria anche se non ho approfondito nè misurato i toroidi da lui utilizzati.

Insomma credo che tra spiegazioni e fonti varie ne avrai da divertirti.
Ovviamente tienici aggiornati e posta i tuoi riscontri e i tuoi dubbi così da incrociare dati e pareri.

73


Wolf1995

Vi ringrazio nuovamente per la risposta, ora mi è tutto più chiaro, come già detto son tutti modi di adattare l'impedenza, va solo visto quale sia migliore sul singolo caso, comunque in realtà un antenna di questo genere l'ho costruita qualche anno fa quando a malapena sapevo cos'era un filtro (ora non che ne sappia molto di più, però almeno una mezza base c'è), per la 27 Mhz e con buoni risultati, con autotrasformatore e capacità in parallelo alla base, infatti fino a qualche giorno fa credevo fosse una rete ad L cablata in modo diverso...