Problema maltempo incidono al CB?

Aperto da CB-Falco, 05 Febbraio 2010, 18:02:04

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CB-Falco

73 a tutti..
volevo sapere se il maltempo come pioggia,neve,grandine,nuvole ecc.ecc. creano problemi o disturbi a mandare il segnale ad un altro apparato?
Grazie vi si che siete dei mostri a rispondere..
Complimenti..
NON E' FORTE CHI NON CADE...MA CHI CADENDO HA LA FORZA DI RIALZARSI...


1ng101

Ciao Falco più che la neve  e la nebbia sono i temporali le scariche dei fulmini causano qualche interferenza, la pioggia con alcune antenne causa del fruscio in più e tutto questo viene definito QRN che sono i disturbi causati dagli agenti atmosferici, mentre il QRM è il normale rumore di fondo che è sempre presente più o meno udibile a seconda del modo di emissione FM AM SSB e della propagazione.
Spero di non aver detto troppe castronerie..... io la sapevo così poi chi ne sa di più se è il caso mi correggerà, tanto c'è sempre da imparare!
"Antenne 11Mt" - (Omnidirezionale) Mantova Turbo - (Direttiva) Yagi 4 elementi - "Alimentatore" 40A solid state EuroCom PS 500F - Locator JN64EE

CB-Falco

Citazione di: 1ng101 il 05 Febbraio 2010, 18:24:09
Ciao Falco più che la neve  e la nebbia sono i temporali le scariche dei fulmini causano qualche interferenza, la pioggia con alcune antenne causa del fruscio in più e tutto questo viene definito QRN che sono i disturbi causati dagli agenti atmosferici, mentre il QRM è il normale rumore di fondo che è sempre presente più o meno udibile a seconda del modo di emissione FM AM SSB e della propagazione.
Spero di non aver detto troppe castronerie..... io la sapevo così poi chi ne sa di più se è il caso mi correggerà, tanto c'è sempre da imparare!
grazie 1ng101...
ma cosa sono le SSB?
NON E' FORTE CHI NON CADE...MA CHI CADENDO HA LA FORZA DI RIALZARSI...

1et078

salve falco da roberto in acireale in arte it9acj, le ssb sono le bande laterali che oltre alla am e alla fm fanno parte degli altri modi di emissione.
esse sono divise in USB (upper side band o banda laterale superiore usata sopra i 10 mhz), e LSB (lower band side o banda laterale inferiore usata nelle bande al di sotto dei 10 mhz).
le ssb in condizioni di propagazione anche in  27 mhz permettono grazie al raddoppio della potenza di uscita della radio che ne  e dotata di effettuare collegamenti a lunga distanza (o collegamenti DX= DISTANZA X).
in estate e a partire da maggio se si apre la propagazione ti puoi divertire veramente facendo collegamenti impensabili.


CB-Falco

Citazione di: Roberto078 il 05 Febbraio 2010, 20:11:48
salve falco da roberto in acireale in arte it9acj, le ssb sono le bande laterali che oltre alla am e alla fm fanno parte degli altri modi di emissione.
esse sono divise in USB (upper side band o banda laterale superiore usata sopra i 10 mhz), e LSB (lower band side o banda laterale inferiore usata nelle bande al di sotto dei 10 mhz).
le ssb in condizioni di propagazione anche in  27 mhz permettono grazie al raddoppio della potenza di uscita della radio che ne  e dotata di effettuare collegamenti a lunga distanza (o collegamenti DX= DISTANZA X).
in estate e a partire da maggio se si apre la propagazione ti puoi divertire veramente facendo collegamenti impensabili.
Grazie collega..=)=)
come mai si puo' fare collegamenti solo in alcuni periodi?
NON E' FORTE CHI NON CADE...MA CHI CADENDO HA LA FORZA DI RIALZARSI...

mazza90

Perchè non in tutti i periodi dell'anno il fattore Propagazione è abbastanza favorevole per far arrivare le onde radio a lunghe distanze...!!!
Operatore ...Simone...

$mx..!!!______73-51_________

..."C'è un tempo per tacere e un tempo per parlare"[cit.] Qohèle...


1et078

salve cb falco da roberto it9acj, la propagazione in certe gamme radio e come le stagioni, cioè mi spiego meglio:
la 27 mhz ha la propagazione stagionale, che dipende anche dal numero di macchie solari presenti sul sole e da tanti altri fattori.
se il numero di macchie solari e basso (come in questo periodo di ciclo undecennale dell'attività solare), le bande ne risentono moltissimo, e specialmente le bande alte (diciamo dai 21 mhz in sù, mentre le altre bande rispondono diversamente, cioè io ad esempio in 40 metr i (i 7 mhz per intenderci), la mattina posso collegare tedeschi, italiani, e nella sera posso collegare tranquilllamente russi, giapponesi, francesi, statunitensi ecc. ecc.).
quando le macchie solari sono alte tutte le bande invece sono aperte e li c'e propagazione permettendo di effettuare collegamenti a lunga distanza (attualmente in 11 metri io ho collegato e confermato con carta qsl 200 paesi e 98 provincie italiane in 10 anni di attività dx).
la propagazione e come la fidanzata la si aspetta con calma e bisogna avere tanta ma tanta pazienza perke come le donne sono desiderabili.


1et078


La diffrazione delle onde elettromagnetiche

Per esaminare in che cosa consista la diffrazione delle onde elettromagnetiche, o meglio in cosa differisce dalle altre modalità di propagazione, ricapitoliamo brevemente quali sono le varie modalità.

Normalmente, si tende a riferirsi ai segnali radio come ad onde che viaggiano in linea (più o meno) retta, ma non sempre è così: diverse sono le condizioni ambientali che possono modificarne il normale percorso. Innanzitutto, i radio-segnali che viaggiano nella ionosfera possono (come noto) venire rifratti (ovvero ripiegati) per la presenza di gas ionizzati, e così tornare alla terra a distanze anche rilevanti. La rifrazione si verifica in quanto l'azione dei gas ionizzati provoca rallentamenti delle onde, che così si ripiegano verso Terra; questo modo di propagazione si verifica principalmente alle HF. Ancora più ovvio è il fatto che i segnali radio possono venire riflessi dalla presenza di edifici, da montagne, nonché aree ad elevata densità di ionizzazione, come le nubi di E-sporadico, cortine di aurore (boreali od australi che siano) o scie meteoriche.

I segnali così riflessi consentono collegamenti che altrimenti non si potrebbero verificare, e questo può avvenire su frequenze qualsiasi. Infine, le onde radio possono anche venir diffratte quando esse lambiscono (nel superarli) i bordi o gli spigoli di un qualsiasi tipo di ostruzione. Quella che viene definita come diffrazione a lama di coltello e che si verifica principalmente su VHF, UHF ed oltre, provvede a sparpagliare il segnale anche in quella che sarebbe la zona d'ombra oltre l'ostacolo, come è illustrato in fig. 1.

Comportamento di interferenza per diffrazione

Fig. 1 – Comportamento di interferenza per diffrazione

Rifrazione e diffrazione comportano ambedue un qualche ripiegamento delle onde dalla loro direzione di provenienza: la differenza principale sta nel fatto che la rifrazione si verifica a seguito di qualche cambiamento nelle caratteristiche del mezzo attraverso cui le onde dovrebbero passare, mentre la diffrazione ha luogo quando l'onda passa sopra il bordo di una ostruzione che si trova lungo il suo percorso. Può anche verificarsi che le onde radio vengano piegate leggermente (e quindi diffratte) anche sopra dei cigli arrotondati, e su onde medie e lunghe sia la stessa curvatura della terra a comportarsi in tal modo; la fig. 2 fornisce una semplice spiegazione del fenomeno.

Propagazione_per_onda_di_terra

Fig. 2 – Propagazione per onda di terra

Ne consegue che le onde, grazie a questa pur modesta forma di diffrazione, riescano a seguire la curvatura della Terra per qualche centinaio di chilometri, producendo la cosiddetta propagazione per onda di terra. L'aspetto fisico del fenomeno si può imputare al fatto che la parte più bassa dell'onda perde energia a causa delle correnti indotte nel terreno, ciò rallenta la porzione più bassa del fronte d'onda, facendo piegare leggermente verso il basso tutta l'onda, che quindi segue più facilmente il terreno: non a caso le stazioni broadcasting usano normalmente antenne a traliccio verticali dotate di sistemi di terra molto ampi ed efficienti.

T.E.P. ovvero propagazione transequatoriale

In tempi duri per la propagazione ionosferica delle onde radio, consoliamoci almeno... parlandone! E riferiamoci in particolare al DX in VHF ed oltre, che si può verificare nella direttrice nordsud attraversando l'equatore (magnetico), e che viene appunto definita propagazione transequatoriale, ovvero TEP. Essa è in qualche modo correlata con la propagazione via F2, lo strato ionosferico che rifrange alle massime distanze i segnali a RF; in linea di massima essa preferisce il tardo pomeriggio primaverile (ed autunnale), cioè periodi attorno agli equinozi, e su distanze comprese fra 5000 e 8000 km: il sostanziale raddoppio delle possibilità propagative dello strato deriva dal fatto di "linkare" due aree di propagazione per strato F ai lati dell'equatore, in una fascia in cui la densità di ionizzazione risulta essere al suo massimo. Per trarre il migliore vantaggio da tale propagazione, ambedue le stazioni devono essere approssimativamente equidistanti dall'equatore magnetico.

CB-Falco

Citazione di: Roberto078 il 05 Febbraio 2010, 20:46:24

La diffrazione delle onde elettromagnetiche

Per esaminare in che cosa consista la diffrazione delle onde elettromagnetiche, o meglio in cosa differisce dalle altre modalità di propagazione, ricapitoliamo brevemente quali sono le varie modalità.

Normalmente, si tende a riferirsi ai segnali radio come ad onde che viaggiano in linea (più o meno) retta, ma non sempre è così: diverse sono le condizioni ambientali che possono modificarne il normale percorso. Innanzitutto, i radio-segnali che viaggiano nella ionosfera possono (come noto) venire rifratti (ovvero ripiegati) per la presenza di gas ionizzati, e così tornare alla terra a distanze anche rilevanti. La rifrazione si verifica in quanto l'azione dei gas ionizzati provoca rallentamenti delle onde, che così si ripiegano verso Terra; questo modo di propagazione si verifica principalmente alle HF. Ancora più ovvio è il fatto che i segnali radio possono venire riflessi dalla presenza di edifici, da montagne, nonché aree ad elevata densità di ionizzazione, come le nubi di E-sporadico, cortine di aurore (boreali od australi che siano) o scie meteoriche.

I segnali così riflessi consentono collegamenti che altrimenti non si potrebbero verificare, e questo può avvenire su frequenze qualsiasi. Infine, le onde radio possono anche venir diffratte quando esse lambiscono (nel superarli) i bordi o gli spigoli di un qualsiasi tipo di ostruzione. Quella che viene definita come diffrazione a lama di coltello e che si verifica principalmente su VHF, UHF ed oltre, provvede a sparpagliare il segnale anche in quella che sarebbe la zona d'ombra oltre l'ostacolo, come è illustrato in fig. 1.

Comportamento di interferenza per diffrazione

Fig. 1 – Comportamento di interferenza per diffrazione

Rifrazione e diffrazione comportano ambedue un qualche ripiegamento delle onde dalla loro direzione di provenienza: la differenza principale sta nel fatto che la rifrazione si verifica a seguito di qualche cambiamento nelle caratteristiche del mezzo attraverso cui le onde dovrebbero passare, mentre la diffrazione ha luogo quando l'onda passa sopra il bordo di una ostruzione che si trova lungo il suo percorso. Può anche verificarsi che le onde radio vengano piegate leggermente (e quindi diffratte) anche sopra dei cigli arrotondati, e su onde medie e lunghe sia la stessa curvatura della terra a comportarsi in tal modo; la fig. 2 fornisce una semplice spiegazione del fenomeno.

Propagazione_per_onda_di_terra

Fig. 2 – Propagazione per onda di terra

Ne consegue che le onde, grazie a questa pur modesta forma di diffrazione, riescano a seguire la curvatura della Terra per qualche centinaio di chilometri, producendo la cosiddetta propagazione per onda di terra. L'aspetto fisico del fenomeno si può imputare al fatto che la parte più bassa dell'onda perde energia a causa delle correnti indotte nel terreno, ciò rallenta la porzione più bassa del fronte d'onda, facendo piegare leggermente verso il basso tutta l'onda, che quindi segue più facilmente il terreno: non a caso le stazioni broadcasting usano normalmente antenne a traliccio verticali dotate di sistemi di terra molto ampi ed efficienti.

T.E.P. ovvero propagazione transequatoriale

In tempi duri per la propagazione ionosferica delle onde radio, consoliamoci almeno... parlandone! E riferiamoci in particolare al DX in VHF ed oltre, che si può verificare nella direttrice nordsud attraversando l'equatore (magnetico), e che viene appunto definita propagazione transequatoriale, ovvero TEP. Essa è in qualche modo correlata con la propagazione via F2, lo strato ionosferico che rifrange alle massime distanze i segnali a RF; in linea di massima essa preferisce il tardo pomeriggio primaverile (ed autunnale), cioè periodi attorno agli equinozi, e su distanze comprese fra 5000 e 8000 km: il sostanziale raddoppio delle possibilità propagative dello strato deriva dal fatto di "linkare" due aree di propagazione per strato F ai lati dell'equatore, in una fascia in cui la densità di ionizzazione risulta essere al suo massimo. Per trarre il migliore vantaggio da tale propagazione, ambedue le stazioni devono essere approssimativamente equidistanti dall'equatore magnetico.
bello bello davvero interessante...
ma le 7 mhz kosa sono tipo CB?
scusa la mia ignoranza ma sono un pivellino...
NON E' FORTE CHI NON CADE...MA CHI CADENDO HA LA FORZA DI RIALZARSI...


neonzonauno

Citazione di: CB-Falco il 05 Febbraio 2010, 23:08:28
Citazione di: Roberto078 il 05 Febbraio 2010, 20:46:24

La diffrazione delle onde elettromagnetiche

Per esaminare in che cosa consista la diffrazione delle onde elettromagnetiche, o meglio in cosa differisce dalle altre modalità di propagazione, ricapitoliamo brevemente quali sono le varie modalità.

Normalmente, si tende a riferirsi ai segnali radio come ad onde che viaggiano in linea (più o meno) retta, ma non sempre è così: diverse sono le condizioni ambientali che possono modificarne il normale percorso. Innanzitutto, i radio-segnali che viaggiano nella ionosfera possono (come noto) venire rifratti (ovvero ripiegati) per la presenza di gas ionizzati, e così tornare alla terra a distanze anche rilevanti. La rifrazione si verifica in quanto l'azione dei gas ionizzati provoca rallentamenti delle onde, che così si ripiegano verso Terra; questo modo di propagazione si verifica principalmente alle HF. Ancora più ovvio è il fatto che i segnali radio possono venire riflessi dalla presenza di edifici, da montagne, nonché aree ad elevata densità di ionizzazione, come le nubi di E-sporadico, cortine di aurore (boreali od australi che siano) o scie meteoriche.

I segnali così riflessi consentono collegamenti che altrimenti non si potrebbero verificare, e questo può avvenire su frequenze qualsiasi. Infine, le onde radio possono anche venir diffratte quando esse lambiscono (nel superarli) i bordi o gli spigoli di un qualsiasi tipo di ostruzione. Quella che viene definita come diffrazione a lama di coltello e che si verifica principalmente su VHF, UHF ed oltre, provvede a sparpagliare il segnale anche in quella che sarebbe la zona d'ombra oltre l'ostacolo, come è illustrato in fig. 1.

Comportamento di interferenza per diffrazione

Fig. 1 – Comportamento di interferenza per diffrazione

Rifrazione e diffrazione comportano ambedue un qualche ripiegamento delle onde dalla loro direzione di provenienza: la differenza principale sta nel fatto che la rifrazione si verifica a seguito di qualche cambiamento nelle caratteristiche del mezzo attraverso cui le onde dovrebbero passare, mentre la diffrazione ha luogo quando l'onda passa sopra il bordo di una ostruzione che si trova lungo il suo percorso. Può anche verificarsi che le onde radio vengano piegate leggermente (e quindi diffratte) anche sopra dei cigli arrotondati, e su onde medie e lunghe sia la stessa curvatura della terra a comportarsi in tal modo; la fig. 2 fornisce una semplice spiegazione del fenomeno.

Propagazione_per_onda_di_terra

Fig. 2 – Propagazione per onda di terra

Ne consegue che le onde, grazie a questa pur modesta forma di diffrazione, riescano a seguire la curvatura della Terra per qualche centinaio di chilometri, producendo la cosiddetta propagazione per onda di terra. L'aspetto fisico del fenomeno si può imputare al fatto che la parte più bassa dell'onda perde energia a causa delle correnti indotte nel terreno, ciò rallenta la porzione più bassa del fronte d'onda, facendo piegare leggermente verso il basso tutta l'onda, che quindi segue più facilmente il terreno: non a caso le stazioni broadcasting usano normalmente antenne a traliccio verticali dotate di sistemi di terra molto ampi ed efficienti.

T.E.P. ovvero propagazione transequatoriale

In tempi duri per la propagazione ionosferica delle onde radio, consoliamoci almeno... parlandone! E riferiamoci in particolare al DX in VHF ed oltre, che si può verificare nella direttrice nordsud attraversando l'equatore (magnetico), e che viene appunto definita propagazione transequatoriale, ovvero TEP. Essa è in qualche modo correlata con la propagazione via F2, lo strato ionosferico che rifrange alle massime distanze i segnali a RF; in linea di massima essa preferisce il tardo pomeriggio primaverile (ed autunnale), cioè periodi attorno agli equinozi, e su distanze comprese fra 5000 e 8000 km: il sostanziale raddoppio delle possibilità propagative dello strato deriva dal fatto di "linkare" due aree di propagazione per strato F ai lati dell'equatore, in una fascia in cui la densità di ionizzazione risulta essere al suo massimo. Per trarre il migliore vantaggio da tale propagazione, ambedue le stazioni devono essere approssimativamente equidistanti dall'equatore magnetico.
bello bello davvero interessante...
ma le 7 mhz kosa sono tipo CB?
scusa la mia ignoranza ma sono un pivellino...


Assolutamente no: 7 mhz = 40 metri; 27 mhz = 11 metri.. Più si sale di frequenza più la lunghezza d'onda si abbassa, più ci si abbassa di mhz più aumenta la lunghezza d'onda