New Yaesu Ft-70 dualband C4fm

Aperto da IZ8XOV, 21 Marzo 2017, 22:00:23

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Pieschy

Come sempre Davide ha dato ottime delucidazioni in merito. Ci sono delle riflessioni sulle quali pero' mi piacerebbe che onestamente si riflettesse? Nessuno parla di c4fm o meglio molto meno rispetto a DMR e, come riportato fra le righe da Davide, i ripetitori sono sorti come funghi penso nell'ultimo anno. Perchè? Senza giri di parole perche' sono usciti i portatili a 100 euro. Questo ha di fatto l'om digital-scettico a dire vabbe' per 100 euro proviamo, che me frega della derivazione civile, che me frega della singola banda.
Ecco penso sia un'utenza più di questo tipo digital-scettica ma giustamente sperimentatrice.

Di contro io come Davide siamo stati interessati da aprs, gps, aggiungerei perche' no anche avere uno scanner incluso non guasta, radio seria (o di marca chiamatela come volete), insomma una serie di funzioni che anche escludendo la parte digitale fanno lievitare a circa 250 euro il prezzo di una radio analogica della stessa marca o di marche blasonata. A quel punto mi son detto e vabbè per 50 euro in più ci metto pure il c4fm. Questo e' stato il mio driver. Ovviamente vedendo che funziona bene non sento la necessità di spendere altri 100 euro per fare in digitale lo stesso che faccio in c4fm in analogico molto meno.

Quindi direi approcci diversi. Ovviamente in questa fase in molti , visto i costi, si son tenuti un po' lontani adducendo il sistema proprietario, il monomarca...sinceramente avrei voluto vedere se la yaesu le dava via a 100 euro le radio con c4fm come oggi si parlerebbe.

Dico oggi perche' tornando al topic "forse" la Yaesu l'ha capito e comincia a produrre portatili da 180 euro come questo, direi entry level ma perfetti per le FM e con il c4fm praticamente a "gratis".

Questo potrebbe ridisegnare gli scenari di penetrazione sul mercato dei vari sistemi. Ovviamente dubito che chi ha già il suo sistema digitale investirà a questo punto solo per provare ma per chi ancora non ha nessuno dei 3 penso che in fase d'acquisto il pensierino di paragone con il retevis o tyt di turno contro questo ft-70 lo farà.

Quindi e' tutta psicologia e portafoglio. Come giustamente detto i sistemi digitali in rete sono dei cellulari primitivi. La cosa puo' essere esaltante il primo mese ma poi mi son reso conto che parlare con l'australia o da nord a sud in digitale via radio non mi si addice tanto ...visto che posso usare skype,viber,etc. in full duplex dal cellulare e a gratis ...senza sbattermi in ruote numerose ed in semi duplex.

Infatti io speravo, e ci spero ancora, in un "digitale" locale o , perche' no, a fare più dirette in digitale non solo x la qualità della voce ma per meno disturbatori e per mantenere psicologicamente la percezione di far radio alla vecchia maniera.

Ad oggi per quello che leggo e che ho sperimentato ci ho beccato in pieno. Perche' vero che ho speso 300 euro ma ho una radio analogica completa ed il c4fm posso anche scordarmelo per il 90% dei qso effettuati.
Avessi un DMR dopo il primo mese d'entusiasmo probabilmente sarebbe rimasto sullo scaffale.


metalliserg

Citazione di: IZ2UUF (davj2500) il 16 Aprile 2017, 00:31:02
Citazione di: metalliserg il 14 Aprile 2017, 22:31:42
Quando sarà ora, se avrò la patente, per la parte digitale non avrò dubbi...c4fm
(DMR  no, ho già un telefono)

Ciao metalliserg.

Questo punto di vista è molto interessante perché è sintomatico della differente percezione soggettiva di elementi che ad una analisi razionale sono identici.

Ci sono grosso modo tre modi operativi che si fanno in fonia con quelle radio:

1) parlare in diretta: questo si può fare in C4FM, in DSTAR, in DMR e anche ovviamente in FM;
2) parlare con un ponte ripetitore: questo si può fare in C4FM, in DSTAR, in DMR e anche ovviamente in FM;
3) parlare tramite un network attraverso punti di accesso radio che possono essere ripetitori o hot-spot simplex; anche questo si può fare in C4Fm, in DSTAR, in DMR e pure in FM (link nazionale CISAR, echolink, Wires-x, ecc.);

Ovviamente ogni sistema avrà le sue peculiarità nei dettagli operativi, qualche piccolo punto a favore o contro, ma sostanzialmente svolgono tutti la stessa funzione.
Il mondo delle radio digitali DSTAR/DMR/C4FM è nato già con una solida predisposizione per il networking ed un numero ridotto di disturbatori, confusi dalla novità tecnica. Questo ha avuto l'effetto di attrarre su di sé in gran parte utenza di tipo "pigro", cioè di quelli che vogliono accendere la radio e parlare, senza doversi preoccupare delle antenne, di trovare le postazioni giuste, della propagazione, ecc. Infatti la quasi totalità del traffico digitale, che sia C4FM, DMR o DSTAR, avviene in modalità 3, cioè supportato dal networking.
Io non opero in fonia però ho accesso ai tre sistemi per varie ragioni: C4FM perché ho comprato un FT1DE in quanto mi serviva un apparato con GPS e APRS; DMR perché ero interessato a lavorare nei meandri del firmware, cosa che ho fatto e documentato; e DSTAR in quanto sono stato mio malgrado coinvolto nella riattivazione del ripetitore DSTAR di ARI Milano.
Avere a disposizione i modi digitali (uno qualsiasi) mi si è rivelato molto utile perché le volte che mi è servito poter fare comunicazioni in fonia in diretta di supporto a sperimentazioni tecniche, l'uso di un modo digitale ha sempre escluso le intrusioni dei vari radioamatori di tipo CB a caccia di chiacchiere, particolarmente fastidiosi perché invece di partecipare, cercano di sviare il discorso verso argomenti leggeri infarcendo tutto con battute di spirito, saluti circolari al QRA familiare e via dicendo. Pochi usano il digitale in diretta.

Lo sviluppo dei network ha lo scopo di aumentare la copertura, ottenere il miglior compromesso tra flessibilità e facilità d'uso, insomma rendere la vita sempre più facile agli utilizzatori, che sognano di poter accendere il loro portatile con il gommino ovunque e parlare.
Basta riflettere un attimo e si vede che questo è esattamente lo scopo della rete cellulare: fornire un network radio, capillare e ben congegnato, che consenta agli utenti di parlare da ovunque, in maniera facile ed economica, con il minimo sbatti possibile.
Infatti, nonostante l'indignazione diffusa dei vari "sperimentatori" che parlano con le radio digitali, ad una analisi razionale non pare esserci nessuna differenza: un network digitale radio è una versione molto primitiva, come servizi e copertura, di un network cellulare.

L'ecosistema umano dei network radioamatoriali è fatto da coloro che gestiscono gli elementi del network (ripetitori, reti, ecc) e coloro che ne usufruiscono (gli utenti). Gli utenti hanno bisogno del network altrimenti le loro radio diventano bei soprammobili. I gestori del network hanno bisogno degli utenti, altrimenti i loro network... diventano dei bei soprammobili. Non per niente molti propugnatori particolarmente attivi di un certo sistema e detrattori dell'altro, come l'amico allergico alla gloria che invita a meditare, gestiscono un ripetitore del tipo assolutamente, innegabilmente, indiscutibilmente superiore agli altri. Inoltre tendono a leggere qualunque evento anche di marginale importanza come l'annunciata ascesa al predominio del proprio sistema o l'imminente disfacimento di quello concorrente.

In sostanza l'utente di radio digitali di questo tipo, esattamente come l'utente cellulare, è in completa balìa del network: o c'è copertura, e parli, o non c'è, e quindi non parli. Mentre un radioamatore diciamo "classico" può mettere in campo la propria abilità in completa autonomia per realizzare antenne migliori, scegliere le bande adatte, trasmettere in modi più efficienti, capire la propagazione e portare a casa i collegamenti, l'utente "digitale" di questi network è completamente passivo: accende e parla (se c'è campo). Come l'utente cellulare.

Per cui trovo abbastanza curioso, se l'intenzione è di cimentarsi con questi modi digitali, sceglierli in base alla tecnologia: è un dettaglio di pochissima rilevanza. Il punto fondamentale è la disponibilità dell'infrastruttura, la diffusione e la previsione che possa mantenersi nel futuro. Questi elementi sono poco condizionati da fatti tecnici e moltissimo condizionati, invece, dalla moda, dal trend del momento, insomma da fattori psicologici.
Il DSTAR, quando è uscito tanti anni fa, era l'unico sistema digitale e la novità, unita alla mancanza di concorrenza, all'epoca ne decretò un certo successo. Il C4FM è tutto sommato passato in sordina: a parte l'entusiasmo di alcuni manutentori e alcuni utenti, parlando in giro sembra ignoto o di poco interesse ai più. Il DMR, dopo un certo periodo in cui è stato utilizzato da pochissimi OM disposti a spendere cifre folli per portatili civili Motorola praticamente per farci nulla, ha avuto un improvviso boom nel mondo radioamatoriale, tanto che i ripetitori si contano a centinaia. Il limite delle radio civili, che a me infastidiscono perché non ci si può fare niente se non accenderle su canali predeterminati e parlare, evidentemente non è stato percepito tale da una larga comunità di radioamatori.

Giusto per dare un dato, all'ultima assemblea prenatalizia della sezione Ari di Milano, che è la più grossa d'Italia con centinaia di soci iscritti, ho relazionato la platea sull'attività tecnica svolta dallo staff e ho citato anche la complicata riattivazione del ponte D-STAR. In quell'occasione in molti hanno commentato "ma perché invece di riattivare il ponte D-STAR sul grattacielo Pirelli non avete messo un ponte DMR?". Nessuno ha fatto invece cenno ad un ponte C4FM. In seguito a questo input, abbiamo deliberato e quindi installato sul Pirelli anche un ponte DMR.

Ciaoo
Davide
Grazie Davide, grazie per la superspiegazione che mi hai dato. Quindi mi sembra di capire che tutti questi sistemi digitali si equivalgono, in quanto tutto hanno poco a che fare con ciò che intendo io per "fare radio"; credevo che il C4fm fosse un po' diverso e creato più per le dirette. Io sto studiando da OM non certo perché affascinato dal digitale, anzi. Io non vedo l'ora di potermi fiondare in cima ad una montagna e chiamare il mondo ! Ma non con un telefonino!
Quindi penso che quando sarà ora valuterò il da farsi, ma non escludo a priori l'acquisto del sistema.

Ciao Max

IZ1PNY

#27
Posseggo il DSTAR, C4FM.DMR.

Come RADIOAMATORE, amatore della radio e delle TLC apposite, devo per credo favorire lo sviluppo della trasmissione del pensiero con i mezzi più utili, analogico e digitale.

Il fallimento dell'essere Radioamatori, è proprio dire questo è finito quello è migliore in assoluto ed altro.

Al limite si dovrebbe dire, discernere sulla diffusione, utilizzo e modi e rendimenti.
Che il DMR si sta diffondendo, ma non è che sia poi così reale, vedasi le vendite dei palmarini usati, le zone non coperte, a favore di zone coperte dove ovviamente c'è utenza maggiore; si deve apporre al rapporto costo/digitale.

Con un DMR da 100 euro, una chiave DV4, si fanno anche altri modi digitali, con un code plug regalato facilitato, ecco che si diffonde il DMR  a macchia d'olio.

Il Radioamatore medio, con problemi di antenne, economia familiare, tirchieria, poca voglia di sbattersi, OVVIAMENTE VA SUL DMR,
a grande richiesta, 100 euro e meno se usato, magari con DV anche usata, ne vedo una decina in vendita, et voilà perché non in DMR ?

Signori a volte la troppa tecnicità, chiude le sinapsi e gli occhi sulla vita reale.

Rapporto occupazione e reddito, o tirchieria e braccini corti, fanno da padrone nel mondo HAM.

IZ1PNY

Analisi di diffusione a parità costo:

DSTAR costosissime radio HAM, medio bassa diffusione
C4FM medio costo di radio media diffusione
DMR basso costo per iniziare, appoggio di convertitori, probabile  massima diffusione

Questa è realtà, magari poco tecnica, ma probabilmente più vera.


carlo_forever

Io parlo da digital-scettico, quindi vado completamente contro-corrente. La manifestazione del proprio pensiero non deve correre sulle bande radioamatoriali. Per la manifestazione del pensiero è stata istituita la CB. Un radioamatore può sperimentare, trasmettere dati, informazioni, anche il suo pensiero, per carità, ma questo non è l'utilizzo primario in assoluto della radio amatoriale.
Per quello che riguarda il Digitale, dal momento che il Packet Radio, grande serbatoio di sperimentazione, è stato completamente abbandonato, credo che della sperimentazione non gliene freghi un piffero a nessuno. Anche perché, se andiamo a guardare, il D-Star potrebbe in teoria essere praticato con radio normalissime in FM, applicando una schedina esterna. Di questa schedina ne esistono diverse versioni, ma in pratica non sono commerciate. Si vede che gli interessi commerciali ICOM vengono prima della sperimentazione! O meglio, in teoria queste schede sono in commercio, ma a prezzi altissimi e di fatto introvabili.
Per ora, in attesa che anche i sistemi digitali si auto-eliminino per eccesso di confusione, e che ne rimanga uno, io mi consolo sempre con le HF...
Oltre al problema dei sistemi in guerra tra di loro, stiamo vedendo una proliferazione straesagerata di ponti e ponticelli che dopo un mese chiudono, poi si trasformano, poi riaprono ma non li c@ga più nessuno, se andiamo a vedere quanto materiale Echolink, D-Star, Hot-spot vari, la casa di quasi tutti i radioamatori d'Italia, in difetto di normativa, è diventata un Hot-Spot di qualcosa.
Questa babilonia non attira certo chi già è scettico di suo, poi costa soldoni oni oni, per cosa? Per andare a fare il CB sulle ruote digitali?  :culo:

Un saluto a tutti,

Carlo
Inter poenas et tormenta
vivit anima contenta
casti amoris
sola spe

Pieschy

Buona Pasqua a tutti :-)
Ottime riflessioni quelle di PNY e Carlo che condivido diciamo al 95% ;-) Il 5% che non mi trova troppo d'accordo e' sulle 4 chiacchere. Si puo' sperimentare ma anche essere un po' "umani" e scambiarsi 4 chiacchere, farsi gli auguri, etc. ma questo e' stato vastamente trattato :-)
Tornando al tema e' vero, troppi sistemi, ponti, nodi. Alla fine questo diversificare e queste pseudo guerre infantili allontanano piuttosto che unire in piena contraddizione dello spirito ham che si dovrebbe avere.
E' triste dirlo ma forse per ignoranza (nel senso di lag di conoscenza) per molti digitale=internet=room nazionale, etc. e' anche questo ma non solo. In quanti si cimentano o sperimentano le dirette o semplicemente hanno deciso di mettere il ponte solo locale? Secondo me si contano perche' vuoi x il giocattolo del momento vuoi per sperimentare e via tutti a mollo nel casino come la gente al mare al primo sole. Risultato? Semplicemente CASINO. Piace tutto questo? Ce ne era bisogno?
Insomma dovremmo anche ricordarci la differenza che c'e' fra una radio e fare radio e quello che c'e'.

Mi spiego meglio: che senso ha usare il mio portatile (c4fm,dmr,dstar che siano) per parlare da Milano a Lampedusa o a Tokio? Che senso ha trovare ruote incasinate dove veramente ti viene anche la nostalgia dei discorsi da bar perche' l'unica cosa che si puo' fare (per tutte le varie regole e regoline, quantità di corrispondenti, etc.) è dire "transito? Non transito? Qui Milano temperatura 15, cielo poco nuvoloso, ti auguro una buona giornata e lascio spazio agli altri" ....suvvia...era questo quello che mancava?

Ma non esiste già il telefono, internet, skype, per parlare comodamente con l'amico a Sydney? Cosa e' masochismo puro quello di cercare di farlo con la radio digitale? Direi di si perche' di soddisfazione radiantisticamente parlando non ce ne trovo sapendo che arrivo al solito ripetitore a pochi km che veicola il tutto via internet dall'altra parte del mondo. WOW che DX!

Eppure.... eppure....

Non ho mai letto un post che semplicemente diceva "chi vuole provare qualche diretta in digitale a Milano"?
E' un'esempio...chi vuole provare a vedere quanto questi sistemi nell'uso "normale" (dirette, ponti locali) possano proporsi come alternativa all'analogico? Nessuno!

Perche' non so' per quale c@zzo di motivo digitale viene visto solo nell'ottica di cui sopra.
Ecco quindi il nostradamus della situazione pensa che a prescindere dai pro e contro di ogni sistema digitale finche' non andiamo avanti il tutto autoimploderà perche' penso e spero che dopo i primi entusiasmi si ritorni con i piedi per terra e si realizzi che fare radio non e' cercare di realizzare una primitiva rete pseudo cellulare fra l'altro in semi-duplex...ma ben altro.

Ovvio ci vuole anche un po' di informazione. Mi sono stupito tempo fà nello scoprire che in molti non sapevano neanche che in digitale si puo' parlare anche in diretta evitando rumore e rompipalle e quando l'hanno scoperto si sono meravigliati quasi quanto come la prima entrata sui vari link e reti nazionali.

Se non si cambia mentalità prima o poi tanti apparati saranno destinati a diventare soprammobili ecco perche' diventa lungimirante , secondo me, spendere focalizzandosi sulla radio in se e considerando il digitale la ciliegina sulla torta...almeno quando ti stufi hai un bibanda che continui ad utilizzare.

Ecco perche' non faccio quasi più c4fm ma posso continuare ad utilizzare la radio come buon portatile bibanda.


carlo_forever

Buona Pasqua. Corretto, Pieschy, sono d'accordo, anche se non conosco bene come il tutto funzioni. Dico, e ripeto, che ci stanno benissimo anche le 4 chiacchiere, ma le cose funzionano solo se sono ordinate. Se non c'è alla base una regola, non c'è percorso che tenga.
E qua si fa solo casino, non regole. Ci sono più ponti digitali, più o meno evanescenti, che ponti sull'Autostrada...
Comunque, da quando si è diffuso il digitale, io non ho più sentito imbecilli sui ponti analogici VHF - UHF!

Carlo
Inter poenas et tormenta
vivit anima contenta
casti amoris
sola spe


IZ1PNY

#32
Il Nostradamus, caro amico, probabilmente non riesce a discernere la cultura tecnica, meritevole e lodevole, (anche altri la possono avere e magari la posseggono, ma si tengono bassi a prova di somaro), con la reale applicazione sul campo con utenza semi analfabeta, con poca voglia di fare e leggere pure i manuali, i quali sono nell'imballo e sicuramente fanno parte dell'imballaggio,  cq connesso a voler spendere poco e con la compiacenza del solito amico evoluto per le codifiche.

Che dire, anche ieri pomeriggio sulla C4FM si è assistiti ad una penosa conversazione, tra O.M. nei quali si denotava poca spesa e voluta resa ma condita con ignoranza e nessuna lettura pre inizio, no netiquette, scienza di uso, educazione, ovvero instaurare qso a pari dell'analogico, senza ottemperare ai linkaggi e ripartenze dei dispositivi connessi in rete.

Noi del gruppo, abbiamo speso ancora, per delle problematiche di rete, ma alla fine a distanza di un mese,  ci si accorge che sono tutte le connessioni, DMR, DV4, SHARK, rete internet dell'operatore e settaggi errati, come avevo sostenuto, portatori di problemi in rete digitale, ma prima ci siamo guardati noi e rifatte le potenzialità a servizio di tutti, oggi si capisce che l'ignoranza dei terzi ci ha portato a spendere, non la nostra facoltà preparatoria non valente.

Utilità dove stà ?
Nel togliersi i disturbatori, ma sono arrivati gli ignoranti svogliati ad imparare.
E ci troviamo i qso tra virgolette in digitale oggi.

Pieschy

Citazione di: IZ1PNY il 16 Aprile 2017, 09:44:16
Il Nostradamus, caro amico, probabilmente non riesce a discernere la cultura tecnica, meritevole e lodevole, (anche altri la possono avere e magari la posseggono, ma si tengono bassi a prova di somaro), con la reale applicazione sul campo con utenza semi analfabeta, con poca voglia di fare e leggere pure i manuali, i quali sono nell'imballo e sicuramente fanno parte dell'imballaggio,  cq connesso a voler spendere poco e con la compiacenza del solito amico evoluto per le codifiche.

Che dire, anche ieri pomeriggio sulla C4FM si è assistiti ad una penosa conversazione, tra O.M. nei quali si denotava poca spesa e voluta resa ma condita con ignoranza e nessuna lettura pre inizio, no netiquette, scienza di uso, educazione, ovvero instaurare qso a pari dell'analogico, senza ottemperare ai linkaggi e ripartenze dei dispositivi connessi in rete.

Noi del gruppo, abbiamo speso ancora, per delle problematiche di rete, ma alla fine a distanza di un mese,  ci si accorge che sono tutte le connessioni, DMR, DV4, SHARK, rete internet dell'operatore e settaggi errati, come avevo sostenuto, portatori di problemi in rete digitale, ma prima ci siamo guardati noi e rifatte le potenzialità a servizio di tutti, oggi si capisce che l'ignoranza dei terzi ci ha portato a spendere, non la nostra facoltà preparatoria non valente.

Utilità dove stà ?
Nel togliersi i disturbatori, ma sono arrivati gli ignoranti svogliati ad imparare.
E ci troviamo i qso tra virgolette in digitale oggi.

Quoto...ti seguo e so' tu e i colleghi del gruppo che ci avete speso soldi e fatica x un'ottimo sistema. Ma purtroppo cambiare la testa degli altri e' impossibile ...provocatorio: vedrai che se questo portatile venderà ed in generale si abbasseranno i prezzi...scollegherai il ponte dal link per avere un'ottimo repeater locale performante e senza somari :-)
Al massimo a mali estremi estremi rimedi...ti linki con i tuoi "simili" cioe' con coloro che hanno la stessa diligenza, preparazione, educazione. A casa mia si dice "meglio pochi ma buoni".


carlo_forever

Chi sarebbe il Nostradamus, io?

E chi lo dice, Zarathustra?

Carlo
Inter poenas et tormenta
vivit anima contenta
casti amoris
sola spe

IZ1PNY

No Carlo non sei tu, per mia parte, rileggi tutto e ci arrivi al volo.
Hai l'età e esperienza per capire tra le righe  :pazze153:

Essere acclamato professionista, in qualunque campo, è facile, dipende con chi pongo le mie vedute disquisitorie, una cosa è parlarne con gente che ha cognizione e voglia di documentarsi e confrontarsi, replicanti a ragion veduta e esperienza propria, ALTRA COSA è fare lezioni ad un pubblico in maggioranza svogliata, non acculturata della cosa e che vuole tutto pronto da terzi che ci sbattono le cervella per tutti.
Magari di età giovane e senza reddito che deve spendere poco, o di contro di età che basta quello che si possiede e se prende, prende in minimo sindacale, per tutti questi DIVENTO uno che sa... :41: :76:
Platea che assorbe senza capacità reale di replica con scienza.

Pace e bene.


davj2500

Citazione di: metalliserg il 16 Aprile 2017, 01:14:26
Grazie Davide, grazie per la superspiegazione che mi hai dato. Quindi mi sembra di capire che tutti questi sistemi digitali si equivalgono, in quanto tutto hanno poco a che fare con ciò che intendo io per "fare radio"; credevo che il C4fm fosse un po' diverso e creato più per le dirette. Io sto studiando da OM non certo perché affascinato dal digitale, anzi. Io non vedo l'ora di potermi fiondare in cima ad una montagna e chiamare il mondo ! Ma non con un telefonino!
Quindi penso che quando sarà ora valuterò il da farsi, ma non escludo a priori l'acquisto del sistema.

Ciao Max.

Ad un rifugio di montagna troviamo due tipi di persone. C'è l'alpinista che si rifocilla prima intraprendere la sua scalata e c'è il turista della domenica, che si gode la vista e sopratutto la polenta con lo spezzatino. Per l'alpinista, superare la fatica per raggiungere coi propri mezzi una meta difficile, è l'obiettivo; il rifugio è solo una tappa funzionale necessaria. Per il turista della domenica, mangiare la polenta con lo spezzatino è l'obiettivo; la fatica per raggiungere il rifugio è solo una scocciatura da evitare il più possibile. Entrambi stanno passando il loro tempo libero nella maniera che preferiscono e nessuno è più degno dell'altro di trovarsi in quel luogo, ma l'uso che loro fanno della montagna è radicalmente diverso.

Stessa cosa avviene nel mondo radioamatoriale. Ci sono coloro per cui, come per l'alpinista, il collegamento radio è solo il coronarsi di un percorso tecnico, di pazienza, di competenza, di abilità, di fatica anche fisica a volte, dove il breve QSO è solo la conferma del successo, la croce di vetta da fotografare e rapidamente abbandonare.
Per altri radioamatori, invece, l'obiettivo è parlare, conversare. Come per i turisti della domenica, la fatica tecnica per raggiungere il risultato è solo una scocciatura da evitare il più possibile: per questo ponti, link e network hanno tutto questo successo.
Sono due realtà che coesistono, che hanno pari dignità e diritto, ma dagli interessi diametralmente opposti.

Il problema è che dall'esterno il neofita tenderà a vedere molto di più la seconda categoria che la prima, arrivando alla conclusione che fare il radioamatore significa parlare di ricette col gommino in broadcast sul network nazionale.
Raggiungendo il primo rifugio con ampio parcheggio che capita a tiro difficilmente si incontrerà l'alpinista: non perché sia snob, ma perché non presentando alcuna difficoltà, non offre alcun divertimento.
Allo stesso modo ascoltando in radio con mezzi semplici e sopratutto senza sapere cosa cercare, si finirà per incappare solo nei QSO dei radioamatori di secondo tipo. Oltretutto moltissima attività radioamatoriale del primo tipo poi non si può nemmeno "sentire" con l'ascolto: mi rifierisco anche a tutte quelle attività fatte in laboratorio, attvitià di ascolto e ricerca, collegamenti particolari su sked (cioè con orari e modalità concordate), ecc. che certo non si ascoltano con il Baofeng.

Quindi, se nella tua attitudine c'è un radioamatore del primo tipo, non limitarti al mondo dei ponti e dei network, perché avresti una visione molto insoddisfacente.

Ciaoo
Davide

carlo_forever

Il problema, però, è anche che chi, come me, è un alpinista del primo tipo (scalatore) può farsi ogni tanto polenta e spezzatino, non c'è l'undicesimo comandamento degli OM "Tu non andrai sui ponti!". Però, se per farmi uno spezzatino al rifugio "Roda di Vael"  :birra:, chiedo alla cameriera che non mi risponde perché capisce solo l'Ungherese. Poi chiedo all'oste che parla solo Swahili, all'altro cameriere che capisce e parla solo in Ameslan. Poi chiedo come si fa ad andare in bagno e mi danno un foglio scritto in esadecimale che, una volta interpretato, mi manda a fare un piccolo camino sul retro del rifugio, con tanto di piccozza e ramponi, faccio la discesa pericolosissima, e trovo una fila davanti al cesso che mi tocca aspettare mezz'ora. Poi risalgo e a segni faccio capire che se non mi danno polenta e capriolo, mangio il cuoco, finalmente me lo mandano dopo 2 ore e quaranta, lo mangio, è sicuramente ottimo, annaffiato da un buon "Blauburgunder", ma si deve mangiare coi bastoncini cinesi perché il cuoco è cinese. Chiedo il conto e sono seicentoquaranta Euro. Secondo voi, io, in quel rifugio, ci rimetto piede? Piuttosto vado su "Cima 12" da solo con dietro due panini, una borraccia e un po' di cioccolato o qualche "Pocket-coffee".

Carlo
Inter poenas et tormenta
vivit anima contenta
casti amoris
sola spe


-Tuscania-

Davjde...hai dimenticato una tipologia di RadioMontanari...quelli come me...cioè:

Si alzano prima del sole,scarpinano...chiamano...e poi al Rifugio con Polenta e spezzatino...!!!  :birra:

Unisco l'utile al dilettevole...!!! magari sbaglio...ma alla mia età e sopratutto con problemi ad un piede,mi basta... :up:

Tutto Hi naturalmente,aspettando il prossimo week per rivederci fra le Tue adorate montagne...  :287716_abbraccio:

davj2500

Citazione di: Tuscania il 16 Aprile 2017, 14:26:48
Davjde...hai dimenticato una tipologia di RadioMontanari...quelli come me...cioè:

Si alzano prima del sole,scarpinano...chiamano...e poi al Rifugio con Polenta e spezzatino...!!!  :birra:

Unisco l'utile al dilettevole...!!! magari sbaglio...ma alla mia età e sopratutto con problemi ad un piede,mi basta... :up:

Tutto Hi naturalmente,aspettando il prossimo week per rivederci fra le Tue adorate montagne...  :287716_abbraccio:
Sì ma tu sei un caso unico, mica posso fare una terza categoria solo per te! [emoji1] [emoji1]

-Tuscania-

Citazione di: Tuscania il 15 Aprile 2017, 08:33:43
Chiedo scusa per mio O.T. rispetto all argomento del post....[emoji9]

inviato LENNY3 using rogerKapp mobile


Up... :287716_Faccine:

davj2500

Citazione di: carlo_forever il 16 Aprile 2017, 13:27:24
Il problema, però, è anche che chi, come me, è un alpinista del primo tipo (scalatore) può farsi ogni tanto polenta e spezzatino, non c'è l'undicesimo comandamento degli OM "Tu non andrai sui ponti!". Però, se per farmi uno spezzatino al rifugio "Roda di Vael"  :birra:, chiedo alla cameriera che non mi risponde perché capisce solo l'Ungherese. Poi chiedo all'oste che parla solo Swahili, all'altro cameriere che capisce e parla solo in Ameslan. Poi chiedo come si fa ad andare in bagno e mi danno un foglio scritto in esadecimale che, una volta interpretato, mi manda a fare un piccolo camino sul retro del rifugio, con tanto di piccozza e ramponi, faccio la discesa pericolosissima, e trovo una fila davanti al cesso che mi tocca aspettare mezz'ora. Poi risalgo e a segni faccio capire che se non mi danno polenta e capriolo, mangio il cuoco, finalmente me lo mandano dopo 2 ore e quaranta, lo mangio, è sicuramente ottimo, annaffiato da un buon "Blauburgunder", ma si deve mangiare coi bastoncini cinesi perché il cuoco è cinese. Chiedo il conto e sono seicentoquaranta Euro. Secondo voi, io, in quel rifugio, ci rimetto piede? Piuttosto vado su "Cima 12" da solo con dietro due panini, una borraccia e un po' di cioccolato o qualche "Pocket-coffee".

Ciao Carlo.

Lo scopo dei sistemi network-centric è quello di coniugare terminali dall'uso elementare e una infrastruttura flessibile e dai costi ottimizzati. Il loro uso naturale è che uno staff tecnico limitato si occupi della complessità del sistema e gli utenti si occupino solo di premere il PTT e parlare. Quando è venuto il Papa a Milano dalla sala operativa regionale abbiamo distribuito 147 radio ad altrettanti responsabili, tutte già predisposte per essere accese ed usate. Frequenze, sistemi, gruppi, ecc. erano già programmati in base all'utenza a cui erano diretti. Dalla sala monitoravamo tutti i canali, controllavamo che i terminali impegnassero le corrette celle Tetra e che i ripetitori simulcast lavorassero correttamente. Gli operatori dovevano ritirare le radio, parlare, riconsegnare le radio al termine. Così devono funzionare, ed è così che infatti funzionano per gran parte anche nel campo radioamatoriale.

Quello che mi lascia abbastanza perplesso è la continua irritazione dei vari gestori di questi sistemi perché essi sono continuamente utilizzati da utenti che si fanno programmare la radio, accendono e parlano, possibilmente impegnando il gruppo nazionale anche se stanno dialogando con il vicino di casa.
Se fai un rifugio a quota modesta, raggiunto da strada asfaltata e dotato di ampio parcheggio, non puoi lamentarti se si riempe molto di gitanti della domenica in mocassini, attratti dalla facilità d'accesso, e poco di aplinisti in ramponi, respinti dalla carenza di mete interessanti: domanda ed offerta tendono ad incontrarsi. E non è una casistica solo del DMR: mi ricordo anche ai tempi d'oro del DSTAR avevamo soci che venivano in sezione a farsi programmare la radio in modo da poter accendere e parlare. Questi utenti sono quelli naturalmente più attratti da sistemi di questo tipo ed è più che ovvio che meglio funzioneranno e più si riempiranno di questa tipologia.

Per provare questi sistemi digitali non serve studiare cose complicate: basta programmare la radio con un codeplug già fatto, accendere e parlare. Anche i più pigri trovano facilmente un amico od un collega OM che gli configuri la radio. Sono nati per funzionare così e lo fanno benissimo. Se invece si vuole capire come funziona il network o i meccanismi più reconditi, bisogna studiare, come in tutte le cose di una certa complessità.

Ciaoo
Davide

metalliserg

Citazione di: Pieschy il 16 Aprile 2017, 09:25:13
Buona Pasqua a tutti :-)
Ottime riflessioni quelle di PNY e Carlo che condivido diciamo al 95% ;-) Il 5% che non mi trova troppo d'accordo e' sulle 4 chiacchere. Si puo' sperimentare ma anche essere un po' "umani" e scambiarsi 4 chiacchere, farsi gli auguri, etc. ma questo e' stato vastamente trattato :-)
Tornando al tema e' vero, troppi sistemi, ponti, nodi. Alla fine questo diversificare e queste pseudo guerre infantili allontanano piuttosto che unire in piena contraddizione dello spirito ham che si dovrebbe avere.
E' triste dirlo ma forse per ignoranza (nel senso di lag di conoscenza) per molti digitale=internet=room nazionale, etc. e' anche questo ma non solo. In quanti si cimentano o sperimentano le dirette o semplicemente hanno deciso di mettere il ponte solo locale? Secondo me si contano perche' vuoi x il giocattolo del momento vuoi per sperimentare e via tutti a mollo nel casino come la gente al mare al primo sole. Risultato? Semplicemente CASINO. Piace tutto questo? Ce ne era bisogno?
Insomma dovremmo anche ricordarci la differenza che c'e' fra una radio e fare radio e quello che c'e'.

Mi spiego meglio: che senso ha usare il mio portatile (c4fm,dmr,dstar che siano) per parlare da Milano a Lampedusa o a Tokio? Che senso ha trovare ruote incasinate dove veramente ti viene anche la nostalgia dei discorsi da bar perche' l'unica cosa che si puo' fare (per tutte le varie regole e regoline, quantità di corrispondenti, etc.) è dire "transito? Non transito? Qui Milano temperatura 15, cielo poco nuvoloso, ti auguro una buona giornata e lascio spazio agli altri" ....suvvia...era questo quello che mancava?

Ma non esiste già il telefono, internet, skype, per parlare comodamente con l'amico a Sydney? Cosa e' masochismo puro quello di cercare di farlo con la radio digitale? Direi di si perche' di soddisfazione radiantisticamente parlando non ce ne trovo sapendo che arrivo al solito ripetitore a pochi km che veicola il tutto via internet dall'altra parte del mondo. WOW che DX!

Eppure.... eppure....

Non ho mai letto un post che semplicemente diceva "chi vuole provare qualche diretta in digitale a Milano"?
E' un'esempio...chi vuole provare a vedere quanto questi sistemi nell'uso "normale" (dirette, ponti locali) possano proporsi come alternativa all'analogico? Nessuno!

Perche' non so' per quale c@zzo di motivo digitale viene visto solo nell'ottica di cui sopra.
Ecco quindi il nostradamus della situazione pensa che a prescindere dai pro e contro di ogni sistema digitale finche' non andiamo avanti il tutto autoimploderà perche' penso e spero che dopo i primi entusiasmi si ritorni con i piedi per terra e si realizzi che fare radio non e' cercare di realizzare una primitiva rete pseudo cellulare fra l'altro in semi-duplex...ma ben altro.

Ovvio ci vuole anche un po' di informazione. Mi sono stupito tempo fà nello scoprire che in molti non sapevano neanche che in digitale si puo' parlare anche in diretta evitando rumore e rompipalle e quando l'hanno scoperto si sono meravigliati quasi quanto come la prima entrata sui vari link e reti nazionali.

Se non si cambia mentalità prima o poi tanti apparati saranno destinati a diventare soprammobili ecco perche' diventa lungimirante , secondo me, spendere focalizzandosi sulla radio in se e considerando il digitale la ciliegina sulla torta...almeno quando ti stufi hai un bibanda che continui ad utilizzare.

Ecco perche' non faccio quasi più c4fm ma posso continuare ad utilizzare la radio come buon portatile bibanda.
Condivido


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metalliserg

Citazione di: IZ2UUF (davj2500) il 16 Aprile 2017, 11:48:59
Citazione di: metalliserg il 16 Aprile 2017, 01:14:26
Grazie Davide, grazie per la superspiegazione che mi hai dato. Quindi mi sembra di capire che tutti questi sistemi digitali si equivalgono, in quanto tutto hanno poco a che fare con ciò che intendo io per "fare radio"; credevo che il C4fm fosse un po' diverso e creato più per le dirette. Io sto studiando da OM non certo perché affascinato dal digitale, anzi. Io non vedo l'ora di potermi fiondare in cima ad una montagna e chiamare il mondo ! Ma non con un telefonino!
Quindi penso che quando sarà ora valuterò il da farsi, ma non escludo a priori l'acquisto del sistema.

Ciao Max.

Ad un rifugio di montagna troviamo due tipi di persone. C'è l'alpinista che si rifocilla prima intraprendere la sua scalata e c'è il turista della domenica, che si gode la vista e sopratutto la polenta con lo spezzatino. Per l'alpinista, superare la fatica per raggiungere coi propri mezzi una meta difficile, è l'obiettivo; il rifugio è solo una tappa funzionale necessaria. Per il turista della domenica, mangiare la polenta con lo spezzatino è l'obiettivo; la fatica per raggiungere il rifugio è solo una scocciatura da evitare il più possibile. Entrambi stanno passando il loro tempo libero nella maniera che preferiscono e nessuno è più degno dell'altro di trovarsi in quel luogo, ma l'uso che loro fanno della montagna è radicalmente diverso.

Stessa cosa avviene nel mondo radioamatoriale. Ci sono coloro per cui, come per l'alpinista, il collegamento radio è solo il coronarsi di un percorso tecnico, di pazienza, di competenza, di abilità, di fatica anche fisica a volte, dove il breve QSO è solo la conferma del successo, la croce di vetta da fotografare e rapidamente abbandonare.
Per altri radioamatori, invece, l'obiettivo è parlare, conversare. Come per i turisti della domenica, la fatica tecnica per raggiungere il risultato è solo una scocciatura da evitare il più possibile: per questo ponti, link e network hanno tutto questo successo.
Sono due realtà che coesistono, che hanno pari dignità e diritto, ma dagli interessi diametralmente opposti.

Il problema è che dall'esterno il neofita tenderà a vedere molto di più la seconda categoria che la prima, arrivando alla conclusione che fare il radioamatore significa parlare di ricette col gommino in broadcast sul network nazionale.
Raggiungendo il primo rifugio con ampio parcheggio che capita a tiro difficilmente si incontrerà l'alpinista: non perché sia snob, ma perché non presentando alcuna difficoltà, non offre alcun divertimento.
Allo stesso modo ascoltando in radio con mezzi semplici e sopratutto senza sapere cosa cercare, si finirà per incappare solo nei QSO dei radioamatori di secondo tipo. Oltretutto moltissima attività radioamatoriale del primo tipo poi non si può nemmeno "sentire" con l'ascolto: mi rifierisco anche a tutte quelle attività fatte in laboratorio, attvitià di ascolto e ricerca, collegamenti particolari su sked (cioè con orari e modalità concordate), ecc. che certo non si ascoltano con il Baofeng.

Quindi, se nella tua attitudine c'è un radioamatore del primo tipo, non limitarti al mondo dei ponti e dei network, perché avresti una visione molto insoddisfacente.

Ciaoo
Davide
Sono d'accordo, tra l'altro sono un ex frequentatore della montagna "impegnativa" (OT: ormai "ex" a causa di alcuni problemi fisici invalidanti), ma comunque non per questo disdegnerò anche la chiacchierata in QSO, tra l'altro faccio molto ascolto anche sui ponti locali in V/U.
Però, per come la vedo da neofita mezza cartuccia, diciamo che "non prendo come esempio" i cosiddetti "pigiabottoni" perché vorrei imparare come funziona un apparato (analogico o digitale che sia), come si programma, magari costruirmi qualcosa di funzionante, ecc. Per carità ci sta anche quello a cui piace accendere, pigiare e parlare senza tanti sbattimenti non è che dobbiamo essere dei puristi dell'etere o che dobbiamo usare solo apparati autocostruiti e comunque ognuno di noi, se non rompe le scatole agli altri, è libero di fare un po' quel che gli pare.
Per non andare troppo OT quindi mi sento di dire che, quando sarà il momento, magari mi prenderò un C4fm per farmi qualche diretta tranquilla, sperimentarla o chiacchierarla (anche perché credo nella maggior affidabilità dei sistemi proprietari).
Ovvio che il mercato ha le sue leggi e riesce più o meno ad influenzare la diffusione di un prodotto rispetto ad un altro, ed è anche vero che ognuno poi si fa i propri conti in tasca e, che ne abbia pochi o tanti, decide come meglio spenderli, come investirli e/o come buttarli


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ice67

Il post e' nato come discussione per una radio nuova di prossima uscita ma come al solito e' diventato un capitolo della Divina Commedia .
Questo e' Rogerk.....

metalliserg

Citazione di: ice67 il 16 Aprile 2017, 18:30:37
Il post e' nato come discussione per una radio nuova di prossima uscita ma come al solito e' diventato un capitolo della Divina Commedia .
Questo e' Rogerk.....
Infatti ho praticamente detto, per non andare troppo OT, che me lo comprerei :) :) :)


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Console1969

Citazione di: ice67 il 16 Aprile 2017, 18:30:37
Il post e' nato come discussione per una radio nuova di prossima uscita ma come al solito e' diventato un capitolo della Divina Commedia .
Questo e' Rogerk.....

Quoto...

D.
Se non riesci ad uscire dal tunnel... Arredalo !
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RTX: ICOM YAESU KENWOOD ALINCO  STANDARD MOTOROLA :up:
Giocattoli: Baofeng Polmar Wouxun Puxing  MYT Leixen TTY Linton :down:

-Tuscania-

Preso a 110$ su noto sito Koreano...!!!  :rockwoot:

Console1969

Citazione di: Tuscania il 16 Aprile 2017, 20:51:25
Preso a 110$ su noto sito Koreano...!!!  :rockwoot:

Se me lo dicevi, ne ordinavi tre :)

D.
Se non riesci ad uscire dal tunnel... Arredalo !
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Giocattoli: Baofeng Polmar Wouxun Puxing  MYT Leixen TTY Linton :down:

metalliserg

Ho fatto un giro nel web e ho visto che ci dovrebbero essere almeno due versioni del Ft-70: DR e DE.
Sapreste spiegarmi qual è la differenza? Grazie


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