CERCO UN PARERE GEOLOGICO.... IL VESUVIO...

Aperto da hafrico, 06 Giugno 2013, 20:04:59

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alessandro28

Citazione di: TITANO il 07 Giugno 2013, 22:14:56
Cmq non mi sembra questo il caso ,in quanto ti ripeto ho postato solo per rispondere all'amico e senza dare inizi a polemiche varie. !   Da parte mia qua tt OK !!!     :allah: :allah: :allah: :allah: :allah:
spero sia tutto chiarito.    :birra:
non era assolutamente mia intenzione scatenare una polemica su una tematica così seria...


TITANO

Certamente. ..! Anzi scusami se ho dato l'impressione di accentuare troppo i toni,ma sai com'e' ! quando mi si tocca NAPOLI io ESPLODO prima del VESUVIO... !

Chiedo cmq venia per il malinteso...!  :birra:
Antonio...Titano...1RGK326....Citta'  Prov. Napoli....!

IZ8XOV

Citazione di: hafrico il 08 Giugno 2013, 00:12:20
ben saprete che per GUADAGNARE occorrono le guerre............  non potendo fare quelle con le armi.. si fanno quelle economiche.....  non essendo sufficiente quelle....   ci si affida alle catastrofi naturali.. alluvioni.. terremoti... e quant'altro...  :down: :down: :down: :down:

per fortuna oggi ci sono molte inchieste e tanta gente va in galera fatto sta che le ricostruzioni mettono in moto le mani forti e sicuramente in un'area come quella vesuviana c'è da fare soldi con la pala.
Il radioamatore è una persona affascinata dal comportamento delle onde radio e da tutto ciò che serve ad esplorarle. E' uno sperimentatore che opera nel rispetto delle leggi e che ama condividere con gli altri le proprie conoscenze, Michele IZ8XOV

LA MIA STAZIONE RADIO: www.qrz.com/db/IZ8XOV

IT9ACJ-ROBERTO

speriamo che il Vesuvio resti calmo per altri 200-400 anni. cmq prima che il vesuvio dia segni di risveglio, dovrebbero  essere avvertite scosse di terremoto di continuo, rigonfiamenti nei terreni, abbassamenti delle falde freatiche, rumori sordi provenienti dal sottosuolo.
ad esempio se c'e un pozzo prima di una eruzione si noterebbe che l'acqua è scomparsa o si abbassa notevolmente.
tanti segnali premonitori che se studiati in tempo salvano di sicuro tante persone.
lo sò che la casa è un bene preziosissimo... ma anche la vita lo è.
la vita e unica....


oscar 3

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hafrico

#55
il lupo perde il pelo ma non il vizio...  :sfiga: :sfiga: :sfiga: :sfiga: :sfiga:

anche se ci sono gli inquisiti...  si continua a rubare..  :morto:


IZ8XOV

i "campi flegrei" sono stati paragonati allo yellowstone e sono considerati un mega-vulcano ed effettivamente sono stati messi a livello di attenzione da un po dato che il terreno si sta alzando di 3 cm al mese (tantissimo). pensate solo che i campi flegrei potrebbero dar luogo a un cosiddetto inverno vulcanico con conseguenze non solo sulla campania ma PLANETARIE.

giusto per la cronaca visto che in molti non lo conoscono:

"Situato a ridosso della città di Napoli, i Campi Flegrei sono il vulcano più pericoloso d'Europa: circa quarantamila anni fa generarono la maggiore eruzione di tutto il Mediterraneo, la super-eruzione dell'Ignimbrite Campana, che seppellì sotto una spessa coltre di tufo grigio un'area estesa 7000 km2. Secondo alcune teorie, questa eruzione, che emise una quantità enorme di cenere e gas vulcanico nell'atmosfera, provocò un abbassamento della temperatura terrestre di diversi gradi centigradi per molti anni, un vero e proprio inverno vulcanico, che contribuì alla scomparsa dell'uomo di Neanderthal.  "
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IT9ACJ-ROBERTO

si parla anche di inverno nucleare, sentite sappiamo benissimo la situazione attorno al vesuvio.
fare previsioni allarmistiche non è proprio il caso, metteremmo ansia e paura a 2 milioni di persone.
evacuare l'intera area della città di napoli e i suoi dintorni, creerebbe una tale confusione che forse 2000 tra poliziotti, carabinieri e volontari di protezione civile non riuscirebbero a contenere.

IZ8XOV

ciao roberto, io non parlerei di allarmismi. la gente sa benissimo che vive su una bomba ad orologeria. si sta solo evidenziando il difficile aspetto della gestione di un simile evento.

quanto all'inverno vulcanico uno studioso tedesco asserisce che questo che stiamo vivendo è un inverno vulcanico provocato dalle ceneri del vulcano islandese che si accumulano nell'atmosfera facendo da schermo ai raggi solari.

personalmente qui a napoli non ricordo da che sono nato un mese di giugno così freddo e siamo all'11. gli anni scorsi di questi periodi eravamo fissi a 30° ora la media è 24.

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hafrico

Citazione di: IZ8XOV il 11 Giugno 2013, 13:27:24


personalmente qui a napoli non ricordo da che sono nato un mese di giugno così freddo e siamo all'11. gli anni scorsi di questi periodi eravamo fissi a 30° ora la media è 24.

CONCORDO..........  :up:

IT9ACJ-ROBERTO

mahh speriamo bene michele..i nostri vulcani conosciuti lo sappiamo benissimo cosa potrtebbero fare.
l'etna e da qualche tempo a questa parte (dall'anno scorso) che non fà altro che fare mini eruzioni (li chiamano parossismi e con  l'ultimo del mese di maggio siamo a mi sembra 18 dall'inizio dell'anno).
si aspetta una nuova eruzione, ma l'etna come dicevo è ben diversa dal vesuvio.
poi non parliamo del marsiili (vulcano sottomarino alquanto nervosetto), che se fa un pur sempre piccolo movimento creerebbe un sacco di danni.

IZ8XOV

un recente studio a rilevato che il marsili ha ripreso la propria attività dando vita a nuovi crateri

"Non è robusto e le sue pareti sono fragili. Inoltre abbiamo misurato la camera di magma che si è formata negli ultimi anni ed è di grandi dimensioni. Tutto ci dice che il vulcano è attivo e potrebbe eruttare all'improvviso». Enzo Boschi presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, pur nella cautela, ha toni preoccupati raccontando i risultati dell'ultima campagna di ricerche compiute sul Marsili, il più grande vulcano d'Europa, sommerso a 150 chilometri dalle coste della Campania. Dal fondale si alza per tremila metri e la vetta del suo cratere è a 450 metri dalla superficie del mare. La sua struttura è imponente essendo lunga 70 chilometri e larga 30. È un mostro nascosto di cui solo gli scandagli hanno rivelato il vero volto. Intorno si sono osservate diverse emissioni idrotermali con una frequenza ultimamente elevata e proprio queste, unite alla debole struttura delle pareti, potrebbero causare crolli più inquietanti della stessa possibile eruzione. Di recente sono stati registrati due eventi, per fortuna contenuti. «La caduta rapida di una notevole massa di materiale — spiega Boschi — scatenerebbe un potente tsunami che investirebbe le coste della Campania, della Calabria e della Sicilia provocando disastri». Nel cuore del Marsili gli strumenti hanno dato un volto alla camera di magma incandescente che si è formata e che oggi raggiunge le dimensioni di quattro chilometri per due: è come una pentola ribollente con il coperchio ben tappato. Il Marsili è da anni un sorvegliato speciale per alcuni segni lanciati.

«URANIA» - La sua storia si confonde nel tempo e non si sa quando sia avvenuta l'ultima eruzione: di certo in epoche lontane. Ma proprio i segnali emessi hanno indotto a studiarlo e l'ultima campagna iniziata in febbraio con la nave oceanografica Urania, del Cnr, ha fatto aumentare la preoccupazione. Le frane rilevate indicano una instabilità impossibile da ignorare. «Il cedimento delle pareti — nota Boschi — muoverebbe milioni di metri cubi di materiale, che sarebbe capace di generare un'onda di grande potenza. Gli indizi raccolti ora sono precisi ma non si possono fare previsioni. Il rischio è reale e di difficile valutazione ». La ragione sta nella situazione in cui si trova il vulcano. L'Etna in questi anni è stato tappezzato di strumenti in grado di avvisare se un'eruzione è imminente, almeno con un certo margine di preavviso. Il Marsili non solo è sommerso ma è privo di queste sonde pronte ad ascoltare le sue eventuali cattive intenzioni. Bisognerebbe installare una rete di sismometri attorno all'edificio vulcanico collegati a terra ad un centro di sorveglianza. Ma tutto ciò è al di fuori di ogni bilancio di spesa. Con le risorse a disposizione si collocherà qualche nuovo strumento ma non certo la ragnatela necessaria. «Quello che serve — conclude Boschi—è un sistema continuo di monitoraggio, per garantire attendibilità. Ma è costoso e complicato da realizzare. Di sicuro c'è che in qualunque momento potrebbe accadere l'irreparabile e noi non lo possiamo stabilire».
http://www.corriere.it/scienze/10_marzo_29/vulcano_sommerso_6246e95a-3afc-11df-80d0-00144f02aabe.shtml
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hafrico

AMMAZZA....  quand'è grande  :grin: :grin:


IZ8XOV

non solo è alto 3000 metri ma è lungo 70 km!...e pensare che dista appena 150 km dalla mia città dove un treno d'onde di tsunami arriverebbe in 30 minuti!

io non so se riusciamo ad immaginare cosa significherebbe per l'italia un evento del genere se accadesse ad esempio nel periodo di agosto con le migliaia di spiagge affollate dai bagnanti, le migliaia di comuni esposti sulla costa a livello del mare e le migliaia di barche da diporto che ci sono in giro.

un'onda di 30 metri (mi pare siano queste le ipotesi) è come un palazzo di 10 piani ma sarebbe un onda che assumerebbe una lunghezza enorme praticamente una roba del genere...


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ik1npe

Salve, vorrei fare notare che quell' articolo è di tre anni fa potrebbero essere cambiate alcune cose.
73 de ik1npe

IZ8XOV

#65
questo è il possibile scenario di uno tsunami ad opera del marsili

questo articolo è di 57 giorni fa, mi pare il più recente

http://www.inmeteo.net/blog/2013/04/15/marsili-un-vulcano-grado-di-generare-tsunami-ecco-pericoli-e-parere-degli-esperti/

nb io personalmente sono divenuto molto scettico nei confronti degli esperti dopo il terremoto di l'aquila visto che dicevano che non era il caso di preoccuparsi e sappiamo cosa è successo. inoltre come nel caso dei campi flegrei nonostante siamo al corrente che qualcosa può effettivamente accadere non sembrano esserci piani di fuga.

se ne era parlato anche per possibili tsunami ma per me che abito a pochi mt dal pare non c'è stata nessuna notizia.

non è possibile questa confusione, capisco l'evitare il panico ma andrebbe chiarito se lo tsunami è possibile (e sembra di si) e allora metter su un piano da attuare visto che i tempi ci sono.

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r5000

73 a tutti, fare un piano d'evaquazione è utopia sapendo da subito che è inattuabile perchè la gente non la muovi con i forse, o la obblighi o resta dove è e si lascia fare alla natura che di suo ha sempre l'ultima parola, spero che i tempi siano tanto lunghi da non poterlo vedere ma con questa speranza hanno sempre costruito sopra i vulcani e in qualsiasi posto dove il buon senso dovrebbe dire di non costruire...
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599

ruvido

Dovesse verificarsi l'eruzione del Marsili, voglio vedere chi e dove evacui.  Renditi conto di quante persone stiamo parlando e l'enorme difficoltà di spostarle tutte, con autostrade intasate e quant'altro.

hafrico

Citazione di: ruvido il 11 Giugno 2013, 22:44:33
Dovesse verificarsi l'eruzione del Marsili, voglio vedere chi e dove evacui.

IN CIELO......  :allah: :allah: :allah:


IZ8XOV

purtroppo sono situazioni colossali e anche se esistesse un piano almeno napoli è una città fuori dalle righe con poche vie di fuga e troppi vicoli e stradine, troppe macchine e troppa gente.

tuttavia nel pacifico esiste ad esempio il centro allerta tsunami e tutte le volte che scatta un allarme la gente fino all'isola più piccola sa (perché gli è stato detto) cosa fare, cosa non fare e dove andare.

per fortuna napoli è una città collinare quindi cercare almeno (se comunicato in anticipo) di scappare anche a piedi in zone più alte è in teoria fattibile così come rientrare ai piani alti degli stabili che se l'onda non è tanto alta dovrebbero resistere.

se invece si rimane li inermi a fare le proprie cose il rischio triplica come minimo.

io dico che non c'è cultura preventiva, non ci sono comunicati, non c'è uno stralcio di notizia, non vi è diffusione nelle scuole (cosa importantissima) nonostante siamo soggetti a questi rischi.

in giappone alla protezione civile e alle calamità naturali si dedicano lezioni specifiche nelle scuole cosa che da noi non si fa.

quindi al dilà poi di riuscire in maniera concreta a realizzare certi piani io sostengo che occorrerebbe fare di più.
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r5000

73 a tutti, i giapponesi sono educati da piccoli al rispetto e a obbedire alle autorità senza mezze misure, gli italiani se và bene improvvisano o interpretano leggi o regole, non a caso siamo un paese pieno di furbetti che tra condoni, deroghe e incoscenza (per non dire peggio...) oltre al rischio naturale aggiungono la follia pura nel sottovalutare o fregarsene dei rischi, costruiscono case che si sbriciolano con il terremoto e poi ci ridono anche sopra...  poi in italia se parli di prevenzione seria arriva sempre chi dice che fai allarmismo e serve una commissione grandi rischi per dire quello che  la gente vuol sentire e non quello che non vuol sentire,  seguono la teoria che la gente che ignora vive meglio fino a quando non succede una catastrofe e quindi è meglio non dire nulla per non allarmare la popolazione, pultroppo la prevenzione poi è diventato un modo di fare busisness, invece di diffondere la cultura della sicurezza nelle scuole si pubblicizzano  i piani d'evaquazione con tanto di esercitazioni e telecamere al seguito quando serve un'informazione personale a tutti i cittadini e non solo agli addetti ai lavori o ai volontari, quanti genovesi sapevano come comportarsi con l'allerta 2 prima dell'inondazione di qualche mese fà?
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599

iw9gyy

Citazione di: r5000 il 11 Giugno 2013, 23:39:04
73 a tutti, i giapponesi sono educati da piccoli al rispetto e a obbedire alle autorità senza mezze misure, gli italiani se và bene improvvisano o interpretano leggi o regole, non a caso siamo un paese pieno di furbetti che tra condoni, deroghe e incoscenza (per non dire peggio...) oltre al rischio naturale aggiungono la follia pura nel sottovalutare o fregarsene dei rischi, costruiscono case che si sbriciolano con il terremoto e poi ci ridono anche sopra...  poi in italia se parli di prevenzione seria arriva sempre chi dice che fai allarmismo e serve una commissione grandi rischi per dire quello che  la gente vuol sentire e non quello che non vuol sentire,  seguono la teoria che la gente che ignora vive meglio fino a quando non succede una catastrofe e quindi è meglio non dire nulla per non allarmare la popolazione, pultroppo la prevenzione poi è diventato un modo di fare busisness, invece di diffondere la cultura della sicurezza nelle scuole si pubblicizzano  i piani d'evaquazione con tanto di esercitazioni e telecamere al seguito quando serve un'informazione personale a tutti i cittadini e non solo agli addetti ai lavori o ai volontari, quanti genovesi sapevano come comportarsi con l'allerta 2 prima dell'inondazione di qualche mese fà?

Condivido al 100%
Il rischio sismico e idrogeologico in Italia e' elevatissimo , eppure si continua a costruire male e senza le dovute precauzioni.....non a caso in Italia non attecchiscono le case in legno che sono di gran lunga più' sicure rispetto a quelle in muratura qualora si verificasse un evento sismico importante , e costano circa la meta' a parità' di superficie.....bisogna prima di tutto superare uno scoglio quasi insormontabile: la mentalità' delle persone......


Inviato da RogerK Mobile

amo la radio da sempre.......

IT9ACJ-ROBERTO

voglio ricordare che il 28 dicembre 1908 messina e reggio di calabria, furono rase al suolo da un terremoto di magnitudo mw 7.1, durato poco meno di 30 secondi. di norma un terremoto dura meno di un minuto (di norma), ma tale magnitudo (paragonabile al terremoto in turchia dell'agosto del 1999 che colpì duramente la parte a sud di ankara, izmit (l'epicentro fu appena fuori dalla città costiera e importante porto militare)), se si prolungasse nel tempo (cioe > o = 60 secondi) i danni sulla terraferma sarebbero incalcolabili.
e gli effetti del terremoto, anche dovuto alla profondità dell'evento li avremmo anche a distanza di 70-80 km.
mia nonna mi raccontava che ad acireale, a causa del terremoto del 1908, fu abbattuto una struttura.
cmq i terremoti forti nella nostra zona hanno un periodi di ritorno abbastanza lungo. cioè mi spiego meglio:
se ce stato un  terremoto sulla faglia ibleo-maltese nel 1669 e nel 1990, in teoria la faglia non dovrebbe muoversi in modo violento per altri + o meno 300 anni.. teoricamente.
la stessa cosa vale per messina, il periodi di ritorno si aggira a circa 100-120-150 anni dall'evento principale.
cmq e meglio che le faglie principali scarichino energia cinetica accomulata a poco a poco, magari tramite anche le eruzioni dell'etna, che avere un terremoto di magnitudo 7 e contare danni e morti.

IZ8XOV

Citazione di: r5000 il 11 Giugno 2013, 23:39:04
costruiscono case che si sbriciolano con il terremoto e poi ci ridono anche sopra...
purtroppo è questa la verità! e siccome roberto ha parlato del terremoto di messina li c'è stato uno tsunami devastante e dopo che hanno fatto? hanno costruito altre case con gli stessi criteri di prima nonostante era ipotizzabile che prima o poi vi sarebbe stato un evento analogo.

è assurdo come all'epoca dei nostri nonni dove sono accaduti questi eventi (messina e  vesuvio in primis), abbiano continuato a vivere belli tranquilli senza considerare che prima o poi si sarebbero riproposti con la differenza che oggi la popolazione è quadruplicata.

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hafrico

SCUSATE...........  voglio dire la mia.........  se ultimamente se ne sta' parlando tanto.....   

  http://www.centrometeoitaliano.it/le-possibili-eruzioni-campi-flegrei-vesuvio-significativa-intervista-esperta-11-6-2013/

un motivo  ci sara'...............  COSA CI STANNO NASCONDENDO....  :rool: :rool: :rool: :rool: :rool: